Casablanca n. 25 luglio - agosto 2012

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Quando l’uomo non ha argomenti… è solo violento

Stop Femminicidio Un convegno per organizzarsi Adriana Laudani UDI - Catania

Tre mesi fa a Enna Vanessa Scialfa, di venti anni, veniva assassinata e il suo corpo buttato in un burrone dal suo convivente. “Femminicidio” l’ennesimo delitto di una serie troppo lunga. Femminicidio le tante vite di donne violate o spezzate, - quali “oggetti” privi di autonomo valore, se non quello segnato da chi crede di poterle possedere fino alla morte. Quante Vanessa, Maria, Gabriella, Giovanna, Roberta … ancora? Il “dramma invisibile” della violenza sulle donne mostra i volti delle ragazze, delle donne che subiscono le violenze ed esplode in tutta la sua drammaticità. Bene, sbracciamoci per un grande movimento di RESISTENZA. Nessuna si deve sentire sola. E’ necessario che nessuna delle donne che subiscono violenze si senta sola. Quella solitudine fisica che fa assoggettare quotidianamente ogni giorno un poco di più. NO eh? A circa tre mesi dal terribile omicidio di Vanessa Scialfa, commesso dall’uomo che diceva di amarla, l’Amministrazione comunale di Enna ha onorato il primo degli impegni assunti dal Sindaco nell’immediatezza del fatto: un pomeriggio di riflessione tra i principali attori sociali e istituzionali del territorio, per meglio decidere un vero e proprio piano di azione contro la violenza sulle donne. Un convegno svoltosi lunedì 25 giugno, nell’aula del Palazzo di Giustizia, alla presenza del papà e della mamma di Vanessa. Forse anche questo, ma non solo, ha determinato la vera e

straordinaria cifra dell’incontro. Nessuna passerella di “notabili, solo interventi tesi a capire cosa si può e si deve fare per interventi efficaci contro la violenza di genere e il femminicidio in atto nel nostro povero Paese. Così, dopo il Sindaco che ha ribadito la ferma volontà di determinare nel corpo della comunità un autentico rivolgimento, abbiamo ascoltato il Procuratore della Repubblica invitare le associazioni della società civile a costituirsi parte Casablanca pagina 40

civile nei processi, nell’esercizio dei diritti/doveri che connotano la sfera della cittadinanza attiva; e assumere l’impegno a favorire la specializzazione sulla materia di alcune/i inquirenti, nonostante le note carenze di organico. Mentre per la sua parte, La Signora Prefetta offriva a tutte le parti pubbliche e private interessate “un tavolo” teso a determinare interventi coordinati e condivisi, tali da radicare nel lavoro quotidiano di ciascuno la cultura di genere e la difesa delle libertà delle donne e degli uomini. Sulla stessa linea si sono mossi il Questore e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, che hanno chiaramente indicato le azioni già attuate e quelle programmate sul terreno degli interventi preventivi e della qualificazione professionale; così


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