Casablanca n. 25 luglio - agosto 2012

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… da residenti a cittadini. No discriminazione

Adli, Abdul, Maomed… Tutti

Italiani

Fulvio Vassallo Paleologo Una recente ricerca dell’ANCI contiene una tavola dal titolo assai significativo “Siamo uguali solo se ce n’è per tutti”. Sulle modifiche introdotte da alcune regioni o enti locali, che subordinavano la garanzia di alcuni diritti al possesso della cittadinanza italiana o alla presenza sul territorio da almeno cinque anni, il 41% dei rispondenti ha dichiarato è giusto garantire in primo luogo i cittadini italiani. Solo il 29% le ha definite discriminatorie e dunque da condannare. Nell’ambito della campagna “L’Italia sono anch’io”, oltre cento mila persone sostengono che occorre superare la normativa vigente con una legge affinché coloro che nascono sul territorio italiano diventino cittadini italiani. Intanto un fenomeno molto rilevante e di cui si parla poco ci racconta che tanti minori pur avendo i requisiti per diventare italiani al compimento della maggiore età, non optano per l’acquisto di cittadinanza. Perché mancano le condizioni dell’accoglienza? Perché non comprendiamo i problemi dell’integrazione? Perché in tema di asilo il nostro paese è totalmente analfabeta?

Alla domanda sulle politiche migratorie: una buona parte dei rispondenti considera “ragionevole” un trattamento differenziato tra cittadini italiani e stranieri, soprattutto quando sono “irregolari”, anche quando ad essere in gioco è il diritto alle cure essenziali. E lo stesso si rileva anche nel senso comune sempre più diffuso che ritiene giustificabile l’abbattimento di tutti i diritti di difesa quando si tratta di mettere in esecuzione i provvedimenti di allontanamento forzato. Di fatto migliaia di cittadini stranieri residenti in

anche quando risiedono da decenni in Italia, vi hanno fondato una famiglia, e qui hanno visto nascere i propri figli.

Italia da lungo tempo rimangono lontani dalla prospettiva di acquisto della cittadinanza e sono soggetti al rischio di espulsione Casablanca pagina 26

Il dibattito sull’acquisto della cittadinanza da parte degli stranieri nati o residenti in Italia da lungo tempo si è intanto insabbiato nelle secche della contrapposizione ideologica, o è diventato materia di facile strumentalizzazione politica da parte dei partiti che su questi temi si sentono impegnati in una continua campagna elettorale. Eppure diverse proposte concrete, immediatamente praticabili, sono da tempo


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