Casablanca n.22

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Donne in marcia

“Azione collettiva, cambiare il mondo” Nadia de Mond Non fanno molto scalpore, pochi giornali si occupano del loro impegno e lavoro quotidiano, ma le donne della Marcia Mondiale ci sono. La Marcia solidarizza con tutte le donne che resistono e costruiscono delle alternative per cambiare il mondo. Lotta contro i soprusi, le violenze, le diseguaglianze. Rivendica diritti uguali per tutte in tutto il mondo. Svolge le sue attività sia autonomamente sia in collaborazione con altri movimenti sociali. Quest’anno ospitare la MMD d è toccato alle filippine. Tra le attiviste filippine la cooperativa di donne fuoruscite dalla prostituzione, le quali, oltre a preparare i pasti hanno dato una rappresentazione teatrale.

Dal venti al venticinque novembre si è tenuto l'ottavo incontro mondiale della Marcia mondiale delle donne. Questa volta l'incontro si è svolto nelle Filippine, a Quezon (vicino a Manila), proseguendo la rotazione degli incontri internazionali biennali tra i vari continenti (vedi i precedenti in Quebec, India, Ruanda, Perù, Galizia). Vi hanno partecipato un centinaio di donne – tra delegate e interpreti – provenienti da trentatre Paesi o territori autonomi: Canada, Quebec, USA, Brasile, Cile, Cuba, Haiti, Uruguay per le Americhe; Belgio, Olanda, Francia, Galizia, Germania, Paese Basco, Portogallo, Macedonia, Svizzera e Turchia per l'Europa; Repubblica Democratica del Congo, Kenia, Mali, Mozambico, Sudafrica, Zimbabwe, Sahara Occidentale, Tunisia e Palestina per Africa e Medio Oriente; Indonesia, Giappone, Corea, Pakistan, Filippine e Nuova Caledonia per Asia e Australia, dove esistono coordinamenti nazionali della Marcia con un proprio programma di attività che

s’inquadra nelle proposte internazionali. Tra le organizzazioni partner presenti: Via Campésina, Cadtm, Friends of the Earth, Focus on the Global South, Réseau Mondial des Femmes pour les droits reproductifs,... Dopo la cena di benvenuto, l'incontro è iniziato come di tradizione, con una presentazione del movimento femminista filippino da parte di Jean Enriquez, coordinatrice nazionale della MMD, rappresentazioni teatrali e musica. In un Paese dalle grandi disuguaglianze, dove l'1% della popolazione detiene il 30 % del reddito nazionale, le donne lottano sia contro le politiche neoliberiste che creano un mondo di lavoro precario, sottopagato e ipersfruttato, sia contro le violenze provocate – tra le altre cose – dalla grossa presenza militare statunitense. Per non parlare della pesante influenza della Chiesa cattolica che blocca qualsiasi miglioramento legislativo riguardante la contracezione, l'aborto e il divorzio.Ora tutti vietati. Tutta l'organizzazione pratica

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dell'evento – compresa la preparazione dei pasti a base di prodotti agroecologici, non industriali e senza aggiunta di sostanze chimiche - è stata a carico delle attiviste filippine della Marcia, tra cui una cooperativa di donne fuoruscite dalla prostituzione, le quali hanno dato un esempio della loro creatività, la sera del ventitré, con una presentazione teatrale che ripercorreva la storia della colonizzazione e delle diverse fasi dell'occupazione straniera con la resistenza permanente delle donne contro le varie forme di violenza. La parte internazionale dell'incontro si è aperta con un'introduzione della coordinatrice mondiale, Miriam Nobre, che analizzava l'impatto della crisi – economica, finanziaria, ambientale – sulla vita delle donne nei cinque continenti. La Marcia solidarizza con tutte le donne che resistono e costruiscono delle alternative per cambiare il mondo e svolge le sue attività sia autonomamente sia in collaborazione con altri movimenti sociali.


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