Brand Care magazine 005

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comunicazione

oraria considerata. Le scelte di programmazione di una rete del broadcasting saranno quindi orientate a massimizzare il rapporto tra potenzialità di ascolto di un dato programma e fascia oraria, cercando di intercettare la domanda del pubblico nei vari momenti della giornata. La vocazione alla quale sono chiamati invece i network del narrowcasting è data dall’ottimizzazione della fruibilità. Il palinsesto in questo caso deve rispondere ad una logica differente: consentire agli abbonati di fruire dei contenuti per i quali hanno pagato un abbonamento tenendo conto delle esigenze di ciascuno e dei differenti ritmi di vita. La programmazione si fonda dunque sulla rotazione ravvicinata dei programmi nel palinsesto, ovvero sulla ritrasmissione dei programmi di maggior richiamo in differenti giorni e orari.

©Flickr-by kevindooley

Per quel che riguarda la natura di tali programmi, nella scelta dei contenuti da inserire in un palinsesto ciascun network deve tener conto del rapporto inversamente proporzionale tra l’ampiezza dell’offerta, ovvero i diversi generi di programmi, e la profondità, intesa come il numero di titoli per ogni genere. In questo senso il broadcasting privilegia l’ampiezza, dovendo soddisfare la domanda di un pubblico composito. È quella comunemente definita come Tv generalista (Rai Uno, Canale5) caratterizzata da una pluralità di generi ed un numero ridotto di titoli per ogni genere. A questa si contrappone la Tv tematica del narrowcasting che ribalta il rapporto tra ampiezza e profondità selezionando molti titoli di un solo genere. I canali vengono in questo caso raggruppati in categorie in base alla loro specializzazione declinata in base a contenuto e pubblico di riferimento: Cinema (Sky Cinema), Cultura (National Geographic, History Channel), Bambini (Cartoon Network, Playhouse Disney) ecc. Una terza via è data da un’offerta segmentata, che prende in considerazione pochi generi e un numero limitato di titoli per genere. Sono i canali più interessanti dal punto di vista dell’offerta dei contenuti, poiché si pongono a metà strada tra i canali generalisti e i canali tematici esaltando i pregi di ciascuno mediante un’offerta più variegata rivolta ad un target ben identificato. Ciò porta a una forte identità di rete e ad una maggiore fidelizzazione del pubblico. Esempi di questo tipo di offerta sono, in gradi differenti, Italia1 con un’audience modulata prevalentemente su un criterio anagrafico, i canali del gruppo Fox (Fox Crime, Fox Life ed FX) con un’audience suddivisa in base a sesso, preferenza di generi e stile di vita, e similmente i canali di Premium Gallery di Mediaset (Mya, Joy e Steel). Non è un caso che nei palinsesti dei canali segmentati il genere prevalente sia costituito dalle serie tv che, come si è visto (cfr. BCm 004), è un contenuto altamente fidelizzante. Per quel che riguarda la forma, ovvero la griglia temporale entro cui sono inseriti i contenuti televisivi, il palinsesto


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