Brand Care magazine 005

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tecnologie e web L’idea così formulata di levità del codice sembra tra l’altro aderire a quella di leggerezza descritta da Calvino nelle Lezioni americane (se vogliamo si tratta di una prova ulteriore dell’attualità della questione, visto che stiamo probabilmente parlando di uno dei testi più citati dei nostri tempi). Non a caso lo scrittore nato a Cuba associa il sentimento della leggerezza proprio al linguaggio, indicando le scelte stilistiche di alcuni suoi colleghi del passato e del suo presente come modalità espressive volte a un’ideale sottrazione di peso alla complessità dell’esistente. Del resto, sempre considerando l’aspetto linguistico, c’è da dire che non abbiamo mai effettivamente smesso di pensare ai linguaggi di programmazione come a un qualcosa di soft (-ware) contrapposto, o accostato, a qualcosa di hard (-ware).

©Flickr-by geishaboy500

Va da sé, ad ogni modo, che ciò che è leggero non è necessariamente invisibile, o trasparente, anzi. Lev Manovich nel suo libro-manifesto Il linguaggio dei nuovi media chiama questo fenomeno “non-trasparenza del codice”, e si riferisce a un principio tutto sommato semplice da intuire. Se il codice stesso viene elaborato per assolvere a un’esigenza di intermediazione funzionale tra noi e l’hardware, vuol dire che esso deve tradurre la misteriosa struttura della Macchina in un qualcosa di intuibile. Detto altrimenti deve creare delle metafore, il più delle volte visive, in grado di attivare nella nostra

©Flickr-by DeclanTM

IL CODICE NON TRASPARENTE

percezione una sensazione di familiarità. In questo senso la freddezza e l’estraneità del mezzo (e del codice medesimo) viene annientata tramite una vera e propria operazione di travestimento.

Gli esempi sarebbero pressoché infiniti, ma basti pensare ai monitor che, a partire dall’affermazione dell’interfaccia GUI, introdotta da Apple nei primi anni Ottanta, diventano una scrivania su cui possiamo spostare a nostro piacimento documenti, cartelle e fogli di calcolo. Allo stesso modo il residuo carico di energia di un pc tuttora viene simboleggiato il più delle volte da una batteria stilizzata, mentre l’orologio interno regolato dal BIOS può essere visualizzato come un quadrante dotato di lancette virtuali; quanto ai client di posta elettronica, essi raffigurano spesso delle buste da lettera aperte per indicare dei messaggi in arrivo, messaggi che se fossero stati veramente spediti in cartaceo tramite posta ordinaria avrebbero impiegato settimane, e non pochi istanti, per compiere il loro tragitto partendo dall’altra parte del globo e giungendo al nostro numero civico.


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