Brand Care magazine 005

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comunicazione

I progettisti come testimoni delle nuove forme di conoscenza intervista a carlo forcolini

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a cura di BCm

rand Care magazine: Carlo Forcolini, alcuni tuoi progetti sono esposti al Cooper Hewitt Museum di New York e presso il Museo delle Arti decorative di Parigi; hai disegnato mobili, lampade e oggetti per brand prestigiosi come Amar, Artemide, Alias, Cassina, De Padova, Gervasoni, Joint, Nemo e Pomellato. Quale, tra queste cose, ti rende professionalmente più orgoglioso? Carlo Forcolini: Ho sempre proposto progetti che avessero un senso per il mio lavoro, in piena coerenza con quella che in quel momento era la mia visione del mondo. Questo può sembrare banale ma non lo è affatto, poiché a volte si seguono delle direzioni piuttosto che altre perché si è mossi da esigenze pratiche, economiche. Mi rendo conto che posso apparire come un privilegiato, come una persona che nella sua carriera non abbia dovuto affrontare le normali questioni di sostentamento per chissà quale lascito familiare; in realtà tutto deriva dal mio approccio alle cose. Quando ho iniziato ho


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