Andersen

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SPED. ABB. POST. - COMMA26 - ART. 2 LEGGE 549/95

Mensile di letteratura e illustrazione per il mondo dell’infanzia

numero 391 - aprile 2022 - € 8.00



IN QUESTO NUMERO Editoriale di Barbara Schiaffino ........................................................................

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Premio Andersen 2022 - Edizione 41 - Tutti i libri finalisti ..................................... Illustratore di copertina: MinaLima di Walter Fochesato .......................................

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con un'intervista agli autori a cura di Martina Russo

Migranti e stranieri negli albi per l'infanzia di Lorenzo Luatti......................................... Uno, cento, mille Huckleberry di Daniele Petruccioli ...................................................

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con un'intervista a Franca Cavagnoli

periodico mensile, anno XLI, n. 391 - aprile 2022 - Reg. Trib. di Genova n° 40 del 2.12.82 - ISSN 1828/5015 - Direttore Responsabile Barbara Schiaffino - Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità Feguagiskia’studios, via Crosa di Vergagni 3r, 16124 Genova, tel. 0102757544, fax 0102510838 - www.andersen.it Stampa ME.CA, Recco (Ge) Direttore Barbara Schiaffino

Pagine nascoste di Mauro Bellei........................................................................ Faccio tutto da me. Il collettivo A m'l rum da me di Vittoria Paolilli......................... Noi e le bestie. I libri di Ylla di Mara Pace ......................................................... Incontro con la casa editrice LupoGuido di Rossella Caso ..................................... La Revue Dessinée di Caterina Ramonda ............................................................ Louis Pasteur di Luca Novelli ............................................................................ Piazza Grande di Serena Mabilia ..................................................................... Bologna in Fiera.............................................................................................. Notiziario....................................................................................................... Scaffale ......................................................................................................... Vetrina/ le recensioni.......................................................................................

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Coordinamento redazionale Walter Fochesato, Anselmo Roveda Hanno collaborato a questo numero Mauro Bellei Alessandra Carli Rossella Caso Federica Galvani Vania Imbrogiano Lorenzo Luatti Serena Mabilia Andrea Mazzotta Luca Novelli Mara Pace Vittoria Paolilli Anna Pedemonte Daniele Petruccioli Caterina Ramonda Martina Russo

Copertina di MinaLima Abbonamento annuo (10 numeri + Annuario) Euro 69,00 /Estero (Paesi europei) Euro 99,00 / Estero (Paesi extra Europa) Air Mail Euro 120,00 c.c.post. 13609169 Genova www.andersen.it/comeabbonarsi © 2022 Andersen Il copyright, ove non specificato, deve intendersi degli autori. Foto, testi e disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Questo periodico è associato all’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Questa rivista festeggia il CENTENARIO MARIO LODI (1922-2022)

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Editoriale n.391 | aprile 2022

Le prime e i primi di voi che stanno leggendo queste righe lo stanno facendo il 21 marzo (primo giorno di primavera!), a Bologna, nei corridoi della fiera, in occasione del giorno inaugurale della 59a edizione della Children's Book Fair. Sì! Finalmente! Dopo due anni di edizioni a distanza, a vederci dietro gli schermi, torniamo a incontrarci di persona. Siamo davvero felici!!! Tanto da usare un diluvio di punti esclamativi. Felici di questa opportunità, seppur consce e consci del momento storico complesso e tragico. Riteniamo che anche di fronte a situazioni così infauste sia importante coltivare la felicità di potersi ora incontrare, di guardarsi negli occhi. Non solo per tornare a progettare libri, ma pure per interrogarsi e confrontarsi internazionalmente sul tempo che stiamo attraversando: con una pandemia ora sottaciuta, ma non ancora risolta; con un'emersione dei conflitti che adesso ci coglie in Europa con la guerra in Ucraina, ma che, non da oggi, continua a interessare, a diversi livelli, altre aree del pianeta (un solo esempio: la guerra civile sconvolge la Siria da oltre dieci anni, anche nel silenzio dei media e dell'opinione pubblica internazionale). Non possiamo ignorare il mondo, ma la nostra rivista non si occupa di geopolitica, si occupa di una porzione minima e appassionante della realtà: la letteratura per l'infanzia e l'illustrazione. Di quella quindi parliamo. In questa occasione speciale, la fiera in presenza, siamo tornati a confezionare un numero da fiera: ampia foliazione, dorso e rilegatura in brossura. Quasi 100 pagine di approfondimenti e curiosità, con l'anticipazione dei finalisti del Premio Andersen 2022 e con la recensione di moltissime novità editoriali. Un numero così, di questi tempi, rappresenta uno sforzo economico gigantesco, eppure... Ci crediamo e sappiamo che ci credete anche voi, per questo vi chiediamo di continuare ad accompagnarci e sostenerci. Potete farlo in molti modi: rinnovando il vostro abbonamento; consigliando o regalando l'abbonamento ad altre e altri, anche alle istituzioni e alle realtà del vostro territorio (biblioteche, associazioni, centri studi, librerie... ); consigliando e promuovendo l'acquisto di inserzioni pubblicitarie alle realtà produttive del vostro territorio. Infine, l'annuncio dei finalisti (in BCBF, al Caffè Illustratori, il 21 marzo alle 12,30) del Premio Andersen 2022 è anche l'occasione per darvi appuntamento alla cerimonia di premiazione, anch'essa di nuovo in presenza, che si terrà a Genova il 28 maggio nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale; Premio che quest'anno sarà contraddistinto dalle immagini realizzate dall'artista Isadora Bucciarelli, già autrice della copertina di Andersen n. 381 (aprile 2021). E ora tuffatevi tra le pagine. Buona primavera!

Barbara Schiaffino

VI ASPETTIAMO A MAGGIO

con il numero 392 nel frattempo, continuate a seguirci su: www.andersen.it

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ILLUSTRATORE DI COPERTINA

MinaLima Un lavoro contrassegnato dall’invenzione fantastica, sfrenata ma attentamente progettata, capace di creare un rapporto stretto e nuovo con il testo di Walter Fochesato

Parecchi anni or sono in una casa trovai, fra tante altre cose, una scatola in legno, pubblicitaria di un qualche prodotto. Ne fui attratto e incuriosito perché sul coperchio c’era, con un segno vagamente Liberty,

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una fanciulla giapponese. Una Cio-CioSan-Madama Butterfly che protende il suo sguardo verso il mare, con tanto di Fujiyama d’ordinanza. Ma la sorpresa vera arrivò quando l’aprii: dentro era costipata di un

bric-à-brac di cose che - pur con la presenza di alcuni elementi incongrui (c’era persino un dado da gioco) - avevano a che fare con il cucito: piccoli rocchetti di filo (Cucirini Tre Stelle), aghi e un agoraio, spilli da balia nella


Biografia MinaLima è lo studio grafico fondato dalla coppia di designer e illustratori composta da Miraphora Mina e Eduardo Lima. I due si sono conosciuti nel 2001 per immaginare e creare l’universo grafico della saga cinematografica di Harry Potter per la Warner Bros, di cui hanno curato gli oggetti sul set, ma anche gli allestimenti dei parchi a tema e pubblicazioni dedicate al "Wizarding World". In campo editoriale hanno realizzato le nuove illustrazioni per i volumi di Harry Potter (editi in Italia da Salani) e la collana "MinaLima Classics", pubblicata da L'ippocampo Ragazzi. Di recente hanno aperto a Londra la House of MinaLima, atelier in cui sono esposte numerose opere che evidenziano l'evoluzione del loro percorso professionale.

loro scatolina, bottoni in madreperla e ben più modesti bottoncini, un paio di minuscole forbicine, dei margheitin per fare collane o braccialetti e altre cose che non ricordo (non ho la scatola sottomano) o delle quali,

ancor oggi, mi sfugge l’utilizzo. Guardando quelle piccole cose conservate per decenni in quella scatola “giapponista” ebbi come una sensazione di disagio e di tenerezza al tempo stesso, l’entrare nella vita e nelle cose

quotidiane di una persona lontana nel tempo. Per questo decisi di non smembrarla ma di conservarla così come l’avevo trovata. Confesso che quando recensii per Andersen i primi volumi della collana "MinaLima Classics" ebbi, per certi versi, un’analoga sensazione: certo robusti ed eleganti volumi ma al tempo stesso trepide boite surprise. Talché ci sarebbe da citare un piccolo frammento di una bellissima pagina di Kenneth Grahame e del suo Giorni di sogno (Marcos y Marcos, 1991): “Infatti, bastò che ne sollevassi un angolo perché, come il profumo di una vasetto di pot-pourri, ne fluttuasse una rapida visione di azzurri e rossi, che lasciavano immaginare una grande quantità di illustrazioni, tutte vivaci e coloratissime”.

In queste pagine: alcuni interni dei "MinaLima Classics" pubblicati in Italia da L'Ippocampo; in alto, da sinistra, Alice nel paese delle meraviglie (2019), Il libro della giungla (2019), Peter Pan (2020), Il giardino segreto (2019); in basso, due aperture da Il meraviglioso mago di Oz (2021), e una da Le avventure di Pinocchio (2020).

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In questa pagina: alcune immagini realizzate per le edizioni papercut di Harry Potter di J.K. Rowling, pubblicate in Italia da Salani: Harry Potter e la pietra filosofale (2020) e Harry Potter e la camera dei segreti (2022).

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Per questo ne sono rimasto da subito affascinato. Sì, un pot-pourri ricco di odori e colori o, sul versante musicale, un insieme di pezzi all’apparenza eterogenei ma capaci di dare il la ad un concerto suadente e armonioso. Un concertare brioso e fervido ma al tempo stesso estremamente rigoroso. Perché quello che continua a stupirmi (e, ancor più, a divertirmi) è proprio la misura colta (molto hanno guardato Miraphora Mira ed Eduardo Lima) del loro operare. Dando vita a un caleidoscopio dove si ritrovano Aubrey Beardsley e Walter Crane, Arthur Rackham e Maxfield Parrish. Winsor McCay e, perché no?, Walt Disney. Una gioiosa e giocosa invenzione del combinare in salsa Pop Art. Un insieme virtuoso di suggestioni che loro poi rielaborano in maniera del tutto personale e con assoluta originalità. Né mancano fasto e ironia, invenzione e slancio lirico. Le copertine e i dorsi a patchwork già sono un sfida non priva di ardimento giacché nella loro risentita evidenza, con tanto di parti

goffrate, da un lato rimandano alle preziose legature dell’Art Nouveau e, dall’altro, corrono il rischio, sempre accortamente evitato, di cadere nel lezioso. Come, mi vien da dire, un acrobata su di una corda che evita di cascar giù nella melassa dello sdolcinato e dell’affettato. Li ho qui, davanti a me, sul tavolo, tutti e otto. E ognuno di loro si impone vuoi per la sempre varia partitura grafica della “gabbia”, vuoi, ancor più, grazie ad un colore dominante che è pure, accentuazione psicologica, sottolineatura narrativa, ripresa poi anche negli interni. La Sirenetta non potrà che affidarsi a un blu marino contrappuntato da tocchi in rosso che alludono all’andamento drammatico della vicenda. Il Peter Pan vive sull’oro e il verde salvia. E qui calzano a pennello le preziose osservazioni di Michel Pastoreau quando associa il verde a tutto ciò che è instabile, mutevole, a “ciò che si desidera ardentemente, ma che si rivela aleatorio o effimero: la gioventù, il gioco, appunto l’amore, la speranza, il de-


Una conversazione con Miraphora Mina e Eduardo Lima di Martina Russo Incontro Miraphora Mina e Eduardo Lima a Torino, in occasione dell’edizione autunnale del Salone, a fine 2021. L’occasione è l’uscita in Italia del più recente dei “MinaLima Classics”, Il mago di Oz, pubblicato, come tutti gli altri volumi della collana, da L’ippocampo. È la prima volta che tutti e tre mettiamo naso a una fiera dopo anni di stop, si sente l’emozione, la felicità di ritrovarsi, la speranza di un nuovo inizio. Col senno poi ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma intanto siamo lì, su un comodo divano d’albergo a chiacchierare di impulsività e editoria, sullo sfondo, le storie più note della letteratura per l’infanzia. Come si conviene, però, facciamo un passo indietro e cominciamo dall’inizio, da quella scatola delle meraviglie che è Minalima, studio fondato dai due creativi una decina di anni fa con l’obiettivo di continuare a lavorare insieme - anche dopo la fine della saga di Harry Potter - con altri progetti e un immaginario tutto nuovo. Da lì sono nati un negozio, una galleria, un team di designer: insomma, come si potrebbe definire a parole questo piccolo universo? Miraphora ride: “A parole? Non potremmo disegnarlo?” e Eduardo la segue: “Però mi piace la definizione di scatola piena di soprese”. “Sì - concorda Miraphora - molto bella. Allora, spesso diciamo che il nostro obiettivo è fare la differenza e non seguire quello che va di moda. Ci piace lavorare sulle cose che ci emozionano di più. In fondo tutto il nostro lavoro ha a che fare col raccontare delle storie: sembra piuttosto ovvio quando parli di editoria, meno quando lavori a un film in cui magari devi creare un marchio di whiskey fittizio o un’instituzione magica del Seicento. In realtà anche qui dobbiamo partire dai dettagli apparentemente meno importanti per arrivare a raccontare una storia. Questo è il motivo per cui siamo così ossessionati dai particolari. D’altronde, come si dice: ‘il diavolo sta nei dettagli’, no? Sono proprio quelle piccolissime cose che danno vita a una storia”. “Esatto - prosegue Eduardo - abbiamo una grande passione per le storie e, a partire da Harry Potter fino a Il mago di Oz, abbiamo accumulato in questa nostra ‘scatola’ sempre più materiali, sempre più oggetti.” Questo, mi raccontano, è un anno particolare: sono vent’anni in cui lavorano insieme. Una sintonia scattata al volo, dal primo momento sul set del secondo film di Harry Potter, tanto che Eduardo sospetta di aver conosciuto Miraphora in una vita precedente: “L’amore per le storie ci ha unito da subito”. “Quello, unito a un comune senso dell’umorismo. - aggiunge Miraphora - Abbiamo entrambi una notevole parte infantile - una cosa piuttosto imbarazzante man mano che si va avanti con gli anni! - che ci ha portato, dopo molto tempo che ci raccontavamo storie vicendevolmente a decidere di renderla una vera e propria professione”. Eduardo ricorda gli inizi: “Avevamo questo desiderio di continuare a lavorare insieme dopo la fine dei film, ma non eravamo subito pronti. Non avevamo alcuna esperienza, prima di Harry Potter saltavamo da un set all’altro, non conoscevamo le dinamiche commerciali. Ma sentivamo che eravamo spinti dalla passione e dall’entusiasmo e, con quelli, abbiamo affrontato una difficoltà dopo l’altra”. Miraphora incalza: “Sì, penso che molte delle nostre decisioni le abbiamo prese col cuore e non è una cosa necessariamente negativa. D’altronde le storie sono mosse dalle emozioni, più ancora che dagli eventi”. Harry Potter prima, sul set e fuori dal set (i lavori intorno al Wizarding World spaziano dalle nuove edizioni dei libri, editi in Italia da Salani, fino agli oggetti di scena per gli spin off e per il parco a tema in Florida), e i Classici dopo, li hanno portati a sviluppare uno stile riconoscibile e riconosciuto, tanto che, poche ore dopo la nostra chiacchierata, durante la presentazione del Mago di Oz, la sala sarà gremita dai fan, accorsi in massa. “L’universo di Harry Potter è stato fondamentale per noi, anche perché ha rappresentato la nostra prima esperienza con il mondo dell’editoria” racconta Miraphora, subito seguita da Eduardo: “L’idea di lavorare in questo settore ci attraeva moltissimo ma in tanti ci mettevano in guardia: non fate libri, è una cosa molto difficile e poco remunerativa.

Beh, noi li abbiamo completamente ignorati”. È nata anche così la collana dei “MinaLima Classics”, collezione ancora in progress che conta adesso otto titoli in Italia e che abbiamo premiato con l’Andersen nel 2020 come miglior progetto editoriale. “Non sapevamo ne sarebbe nata una serie, ma quello che ci piaceva era l’idea di raccontare un storia attraverso i suoi dettagli, dettagli da riuscire a far stare all’interno di questo formato. - Miraphora mi mostra Peter Pan - Non abbiamo subito immaginato quale sarebbe stato il risultato finale del libro, ma abbiamo studiato lo stile, il contesto. Ad esempio ci siamo chiesti: come poteva essere fatto un libro nella camera di Wendy? Non è quindi un libro su quella storia, ma è la storia che emerge dai particolari. Questo rende il tutto davvero tridimensionale e l’esperienza del lettore è immersiva sul serio”. Eduardo prosegue: “Illustrare i classici è una bella sfida. Certamente i film d’animazione che sono stati realizzati intorno a questi racconti sono fantastici, ma scelgono necessariamente di raccontare solo una parte della storia originale, una prospettiva, anche perché ovviamente non possono mettere in scena l’intera vicenda. L’aspetto positivo di lavorare sul libro è che non hai gli stessi limiti di tempo e spazio (siamo stati lasciati molto liberi nella realizzazione dei MinaLima Classics). Abbiamo voluto lavorare sui testi originali proprio per questo, anche per conoscere più a fondo queste storie”. Chiedo loro perché proprio i classici, cosa pensano possano trovarci i lettori di oggi in queste storie e a prendere la parola è in primis Miraphora: “Molte di queste storie hanno sicuramente un bellissimo messaggio di fondo e, allo stesso tempo, un discreto livello di oscurità, che un po’ si scontra con il livello di protettività che abbiamo nei confronti dell’infanzia al giorno d’oggi. Ci sono valori importanti come la famiglia, l’amicizia, l’onore e, al tempo stesso, vizi tremendi e terribili”. “Ma tutte hanno anche un messaggio nascosto - prosegue Eduardo - “Uno dei miei libri preferiti ad esempio è Pinocchio, questo burattino incorregibile che continua a commettere errori. Molti dei personaggi comprimari sono tremendi, ma adoro il messaggio di fondo: ovvero che l’importante è trovare ed essere sé stessi”. Chiedo anche a Miraphora quale sia il suo preferito tra i classici a cui hanno lavorato: “Il mio preferito è Il mago di Oz perché è un libro folle ed è stato una scintilla di luce in un periodo oscuro come quello degli ultimi anni. Abbiamo lavorato a questo libro in squadra, durante il lockdown ed è stato un appiglio per tutti noi”. Eduardo sorride orgoglioso mentre guarda i volumi davanti a sé, poi abbassa la voce e sussurra: “Ma bisogna fare attenzione, perché i libri si ingelosiscono facilmente, quindi dobbiamo dire che amiamo tutta la collana, non un libro più dell’altro!”. Mi ci sono altre storie su cui vorrebbero lavorare i Minalima e che ancora non rientrano nei loro progetti? “Amerei davvero lavorare su un classico brasiliano, anche per dare un tocco globale alla collezione, recuperando il folklore di storie ambientate nella natura selvaggia” mi dice Eduardo. “Io ho una passione per il Piccolo Principe, ma il suo stile essenziale forse non si presta a una nostra reinterpretazione” mi racconta invece Miraphora. Le voci si alternano e questa volta è Eduardo che si sbilancia con una piccola rivelazione: “La verità è che ora iniziamo a sentirci pronti per raccontare una nostra storia. Penso che lavorare ai Classici ci abbia dato la spinta e una certa sicurezza per provare ad immaginare un nostro progetto”. Anche Miraphora allora incalza: “È stato una sorta di allenamento intorno a progetti sognati ma mai pronunciati ad alta voce. In inglese si dice che c’è “un elefante nella stanza” quando si vuole intendere qualcosa di ovvio: l’abbiamo ignorato per un po’ di tempo, ma ora iniziamo a pensarci seriamente”. Eduardo scherza scaramantico: “Magari i lettori odieranno questa storia!”, ma Miraphora non si fa contagiare: “Probabilmente dobbiamo ancora una volta seguire il nostro cuore e buttarci”. ANDERSEN 11


naro stesso” (Dizionario dei colori del nostro tempo, Ponte alle Grazie, 2010). E analoghi appunti e spunti potrebbero riguardare anche le altre cover. Chiaramente poi vi è lo stupore, quasi la vertigine, che lietamente ci assale allorché passiamo agli interni. Piccoli e ridenti capilettera si accompagnano a luminose tavole a tutta pagina ma soprattutto, tutti ben protetti, i numerosi inserti fuori testo dove l’invenzione fantastica degli autori si esercita al massimo livello: sfrenata ma al contempo sempre attentamente progettata. Mappe da svolgere, ruote girevoli, porte e finestre da aprire con circospezione, documenti e lettere da leggere, soluzioni tridimensionali, teatrini, cartoncini, levette e fustelle e chi ne ha più ne metta. Ma, attenzione, tutto ciò non è virtuosismo fine a sé stesso né, tanto meno, desiderio

di creare stupore. No, credo che il fine dei MinaLima sia più alto e ambizioso, nobile, se vogliamo. E sta nel creare un rapporto stretto e nuovo con il testo, allargandone gli orizzonti, tastando strade poco percorse. Grandi classici della letteratura per l’infanzia, in edizione integrale. Opere che hanno tutte una loro irripetibile e irredimibile complessità, storie talvolta ambigue, sfuggenti, dolorose, oscure ma tutte capaci di indicare ancor oggi ad un ragazzo virtù alte e le strade della crescita. Classici, insomma, che, per dirla con Italo Calvino “quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti”. Lontani dunque dalle banalizzazioni e dagli impoverimenti delle versioni disneyane.

In questa pagina: alcune immagini realizzate per le edizioni papercut di Harry Potter di J.K. Rowling, pubblicate in Italia da Salani: Harry Potter e la pietra filosofale (2020) e Harry Potter e la camera dei segreti (2022).

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BOLOGNA in FIERA BOLOGNA RAGAZZI AWARD: VINCITORI E MENZIONI Il BolognaRagazzi Award (BRAW), ambito riconoscimento internazionale della Bologna Children’s Book Fair nato nel 1966, premia ogni anno l’eccellenza dei progetti grafico-editoriali, la loro forza innovativa e la capacità di dialogare con i giovani lettori. Che cosa emerge dalla selezione di quest’anno? Partiamo dai titoli delle categorie Fiction, Non Fiction e Opera Prima che sono già stati pubblicati in Italia. Il vincitore assoluto della Fiction è À qui appartiennent les nuages? di Mario Brassard e Gérard DuBois (Les Éditions de la Pastèque, Canada, 2021), tradotto con il titolo A chi appartengono le nuvole? da Orecchio Acerbo, casa editrice che ha già pubblicato quattro albi dello stesso illustratore, da Facciamo che a La collezione Joey. Questo nuovo titolo, di piccolo formato, racconta la guerra partendo da una fotografia che troviamo riprodotta nel frontespizio, il ritratto di una bambina di nove anni accanto a un melo. La voce narrante appartiene a lei e si muove tra sogno e realtà, donandoci un racconto di nuvole, valigie, code, esplosioni: una storia di coraggio e libertà, di sguardi e visioni, che mostra la crudeltà della guerra ma anche la possibilità di sopravvivere, ricordare, dimenticare. Sempre tradotto da Orecchio Acerbo, l’albo C’era una volta e ancora ci sarà di Johanna Schaible (nella sua edizione originale svedese Det var en gång och blir så mycket mer, Lilla Piratförlaget) riceve una menzione speciale nella categoria Opera Prima: un libro fatto ad arte, tra poesia e cartotecnica, per comprendere il mondo e guardare al futuro. Una menzione speciale per la categoria Non Fiction è stata assegnata a Para que serve? di José Maria Vieira Mendes e Madalena Matoso (Planeta Tangerina, Portogallo, 2020), da noi arrivato con il titolo A cosa serve? nel catalogo di Topipittori - che dell’illustratrice (già premiata in passato al BRAW) ha portato in Italia anche Quanti siamo in casa e Quando sono nato. Riceve menzione nella stessa categoria anche Des trucs comme ci, des trucs comme ça di Bernadette Gervais (Éditions des Grandes Personnes, Francia, 2021), albo di grande formato tradotto da L’ippocampo con il titolo Cose così cose cosà: un libro che invita a catalogare il mondo, aperto a tantissime possibilità di gioco e scoperta. Il vincitore assoluto della categoria Non Fiction è invece Monstres Sacrés: Voyage au cœur des volcans di Julie Roberge, illustrato da Aless MC (Les Éditions de la Pastèque, Canada, 2021), un progetto che ci porta da Pompei al parco nazionale Yellowstone, con testi scritti da uno scienziato e illustrazioni che – attraverso forme e colori – trasmettono conoscenza. Tra le menzioni della Non Fiction resta da citare Father’s Big Hands di Choi Deok-Kyu (YUN Edition, Corea del Sud, 2020), un albo senza parole sull’amore e il rapporto di cura tra padre e figlio; mentre per la Fiction ricevono menzione ¿Qué tiene un bosque? di Yael Frankel (Claraboya Ediciones, Cile, 2021); Fechamos di Gilles Baum e Régis Lejonc (Les Éditions des Éléphants, Francia, 2020) e Summer (BIR Publishing Co., Ltd., Corea del Sud, 2021) di Suzy Lee, autrice tra gli altri dell’albo senza parole L’onda, in Italia edito da Corraini, casa editrice che in primavera pubblicherà anche la traduzione di questo nuovo titolo che riceve menzione al BRAW 2022. Tornando alla categoria Opera Prima, il titolo vincitore di quest’anno è Les reflets d’Hariett di Marion Kadi (L’Agrume, Francia, 2021), mentre una seconda menzione speciale (accanto a quella per l’albo di Johanna Schaible) va a Fluidoteca di Berta Páramo (Litera libros, Spagna, 2021) di prossima pubblicazione per Quinto Quarto. Il premio speciale della giuria per New Horizon, categoria da qualche anno dedicata ai titoli più innovativi, viene assegnato a Laimes berni di Luize Pastore, illustrazioni di Evija Pintane (Liels un mazs, Lettonia, 2021), un racconto di viaggio che nasce da una storia vera. La giuria del BRAW per il 2022 è composta da Olivia Ahmad, curatrice e redattrice britannica specializzata in arti grafiche e design; il graphic designer Antonio Alessandro Di Cicco; la direttrice di Tantagora 48 ANDERSEN


Magalí Homs Ros; Yuliia Kozlovets dell’International Book Arsenal Festival; e Alessandra Starace della Libreria dei Ragazzi e delle Ragazze di Milano. Nella categoria dedicata ai Comics - con una giuria composta dalla giornalista Sonia Déchamps, dallo scrittore e critico Paul Gravett, dall’editore David Schilter e dal ricercatore e insegnante Alberto Sebastiani - troviamo l’unico titolo italiano premiato nel 2022, Teatro di Natura di Michelangelo Setola (Canicola), ispirato alla vita del naturalista Ulisse Aldrovandi e vincitore nella categoria Middle Grade. Vincono rispettivamente per la categoria Early Reader e per la categoria Young Adult Bienvenue à Bibiville di Éponine Cottey (Éditions 2024, Francia, 2021) e Polly di Isabelle Pralong e Fabrice Melquiot (Éditions La Joie de lire, Francia, 2021), un fumetto che si interroga su identità di genere e crescita. Le menzioni speciali sono invece assegnate a Hvem rumpet brunosten? di Erlend Loe e Kim Hiorthøy (Cappelen Damm, Norvegia, 2021), a Nowhere girl di Magali Le Huche (Dargaud, France, 2021) e, per i più grandi, a Le grand vide di Léa Murawiec (Éditions 2024, Francia, 2021). Arriviamo infine alla categoria dedicata alla Poesia, con una selezione curata dalla libraia Chiara Basile, dall’esperta di letteratura per l’infanzia Caterina Ramonda, da Denis Beznosov della Russian State’s Children’s Library e dalla poetessa e traduttrice Mateja Bizjak-Petit. Il titolo vincitore è Immenses sont leurs ailes di Maurielle Szac, con illustrazioni di Nathalie Novi (Éditions Bruno Doucey, Francia, 2021), un libro che dà voce all’infanzia in guerra. Le menzioni speciali vanno infine a Corazón de pájaro di Mar Benegas, illustrato da Rachel Caiano (AKIARA books, Spagna, 2020); Sagan um Skarphéðin Dungal sem setti fram nýjar kenningar um eðli alheimsins di Hjörleifur Hjartarson, illustrato da Rán Flygenring (Angústúra, Islanda, 2018); Vom Flaniern und Weltspaziern di Elisabeth Steinkellner, illustrato da Michael Roher (Tyrolia-Verlag, Austria, 2018) e infine alla collana “Les Poèmes” (Le port a jauni, Francia, 2018–2021).

In queste pagine, alcune immagini selezionate per la Mostra Illustratori 2022 (dall'alto): le opere di Emilie Josso (Francia), Raquel Catalina Ledesma (Spagna), Yi-wen Huang (Taiwan), Charlotte Lemaire (Francia), Anne Crahay (Belgio).

MOSTRA ILLUSTRATORI Quest’anno sono 79 gli artisti da 29 Paesi coinvolti nella Mostra Illustratori, che da oltre 50 anni seleziona il meglio del panorama internazionale dell'illustrazione per ragazzi. Le opere dei vincitori, dopo due anni online, tornano nel padiglione che accoglie i visitatori della 59esima edizione della Bologna Children’s Book Fair. Il numero dei candidati ha raggiunto quest’anno il numero record di 3873, per un totale di 19.365 illustrazioni inviate da 92 Paesi del Mondo. La Giuria - composta da Barroux (illustratore e autore, Francia), Nana Furiya (illustratrice e autrice, Giappone), Agata Loth-Ignaciuk (fondatrice della casa editrice Druganoga, Polonia), Irene Savino (grafica, illustratrice e direttrice artistica di Ediciones Ekaré, Venezuela) e Valerio Vidali (illustratore e autore, Italia) - ha selezionato 318 finalisti, i cui lavori trovano spazio sul sito della Fiera, e i 79 vincitori. Per l’Italia sono state selezionate quattro illustratrici: Noemi Vola con i suoi vermi (protagonisti del libro Corraini Sulla vita sfortunata dei vermi), Giulia Pastorino con le sue tavole ricche di movimento e ironia, Eleonora Primavera e Flavia Ruotolo. I partecipanti under 35 della Mostra Illustratori sono ogni anno candidati al Premio Internazionale di Illustrazione Bologna Children’s Book Fair - Fundación SM: un premio che offre al vincitore un assegno importante, con l’intento di garantirgli la tranquillità per creare, in un anno, un albo illustrato che verrà pubblicato e lanciato sul mercato mondiale dalla casa editrice spagnola SM. La vincitrice per il 2021 è stata Pei-Hsin Cho, narratrice visiva taiwanese che oggi vive a Londra. Sempre tra i partecipanti alla Mostra Illustratori, in questo caso Under 30 e ancora inediti, dal 2012 viene assegnata una borsa di studio che consente di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA - Master in Illustrazione per l’Editoria, lavorando a un progetto libro assegnato all’illustratore da uno degli editori partner del Master. Nel 2021 il premio è stato assegnato all’illustratrice russa Lera Elunina.

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ZOE SALVAMONDO IN FIERA

ICWA, DA 10 ANNI

Ne avevamo parlato sul numero di novembre - lo speciale Agenda 2030 con la copertina di Michelangelo Pistoletto - e ora ecco arrivare a disposizione dei lettori i primi volumi della collana edita da Beisler “Zoe Salvamondo”, scritta da Ruggero Poi - direttore degli Ambienti d’Apprendimento e formazione di Cittadellarte - illustrata da Alice Rossi e con la cura di Chiara Belliti, editor e traduttrice che ha alle spalle una lunga e costruttiva collaborazione con la Fondazione Pistoletto. Collana che, presente proprio il fondatore di Cittadellarte Michelangelo Pistoletto, verrà presentata a Bologna Children’s Book Fair il 21 marzo alle 13,30 al Caffè Illustratori (Beisler Editore e Cittadellarte Fondazione Pistoletto presentano ZOE Salvamondo. Partecipano Chiara Belliti, la curatrice della collana; Ruggero Poi, l’autore; Alice Rossi, l’illustratrice; Alessandra Falconi Zaffiria, responsabile del Centro Alberto Manzi; e il Maestro Michelangelo Pistoletto; modera Martina Russo, redattrice Andersen). L’obiettivo è chiaro: portare la riflessione intorno agli obiettivi dell’Agenda, a misura di bambino e con l’aiuto di esempi pratici e accessibili e di una protagonista, Zoe, in cui è immediato immedesimarsi. Il primo volume, Zoe e la melanzana melanzanissima (pp. 60, euro 15,00) è dedicato all’obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili” e vede la bambina alle prese con una delle sue ricette preferite: la parmigiana. Servono però le melanzane e, per recuperarle, Zoe salta in sella alla bicicletta per raggiungere l’orto del nonno, ospitato sulla terrazza di un palazzo, attraversando la città. Si renderà ben presto conto che questi spazi non sono per niente a misura di bambino e, tra traffico, smog e rumori affronterà una serie di piccole avventure prima di arrivare alla meta. Il secondo dei due volumi è Zoe e il vestito di arance (pp. 60, euro 15,00), che ruota intorno all’obiettivo 12 “Consumo e produzioni responsabili”. Una tematica non certo semplice da raccontare, ma risolta con la ricerca di uno speciale regalo di compleanno per Tilde. La scelta non è semplice: i negozi di giocattoli sembrano proporre sempre le stesse cose e c’è poco spazio per la creatività. Ecco però che sul banco del mercato di prodotti sostenibili Zoe scova proprio il dono giusto: un lungo vestito colorato con le arance. C’è solo un problema: la bambina non ha soldi, ma forse la signora Ada, che produce e vende questi particolari abiti, ha un accordo da proporle. Ne emerge una visione d’infanzia libera e indipendente, improntata a maturare consapevolezza: una visione perfettamente in linea con l’esperienza artistica di Cittadellarte.

ICWA (Italian Children's Writers Association) in occasione di Bologna Children's Book Fair festeggia il proprio decennale con due appuntamenti. Dieci anni di ICWA: l’associazione italiana degli scrittori per ragazzi a confronto con analoghe realtà europee. Fare rete per lasciare il segno è il convegno in programma lunedì 21 marzo (dalle 15 alle 17, sala Bolero) durante il quale saranno presenti - insieme a Fulvia Degl'Innocenti e Manuela Salvi di Icwa - tre associazioni europee di autori e autrici di libri per bambini: la Nbu, norvegese, con Linn T. Sunne; la Charte des auteurs et illustrateurs jeunesse francese, con Isabelle Dubois e Floriane Ricard e la Dsp sezione letteratura per ragazzi, slovena, con Majda Koren. L'incontro sarà moderato da Marco Dazzani, vicepresidente Icwa e autore. Mercoledì 23 marzo (dalle 11 alle 13, sala Bolero) si svolgerà invece l'incontro Ti leggo una storia: la lettura ad alta voce dall’infanzia all’adolescenza con Martina Evangelista (Associazione Pratika – Coordinatrice Nazionale LaAV Letture ad Alta Voce); Alfonso Cuccurullo (Il Mosaico) e David Conati (Cikale Operose e consigliere Icwa). Info: www.icwa.it

CARTHUSIA (DA 35 ANNI) E SILENT BOOK CONTEST 2022

Alcuni dei progetti selezionati al Silent Book Contest 2022

Quasi quattrocento titoli, ancora tutti a catalogo: quest’anno Carthusia, fondata nel 1987 a Milano da Patrizia Zerbi, festeggia i suoi primi 35 anni. In valigia porta con sé Tararì Tararerà di Emanuela Bussolati (SuperPremio Andersen nel 2010) e tutta la serie in lingua Piripù, la collana interculturale "Storiesconfinate", gli albi illustrati che raccontano argomenti importanti e difficili (tra gli ultimi, ricordiamo L’anno che non ho compiuto gli anni di Beatrice Masini e Angelo Ruta, nato durante il primo lockdown), gli albi di musica a cura di Elisabetta Garilli, la poesia scelta da Teresa Porcella e illustrata da Sonia Maria Luce Possentini e - non ultimo - il grande lavoro svolto attorno ai libri senza parole. Da otto anni Carthusia promuove anche il Silent Book Contest, intitolato alla memoria di Gianni De Conno, primo concorso internazionale per inediti dedicato agli albi senza parole. Lunedì 21 marzo al Caffè Illustratori vengono annunciati i finalisti, selezionati dalla giuria presieduta da Walter Fochesato e composta da Emanuela Bussolati, Eros 50 ANDERSEN

Miari, Soojin Kwak (vincitrice nel 2019), Elena Pasoli, Sonja Riva, Sara Wang, Javier Zabala e Patrizia Zerbi, che hanno scelto i quattordici progetti finalisti tra le 250 opere inedite arrivate da 44 Paesi. I titoli selezionati, che saranno in mostra a Bologna (ma anche online), sono: A floresta di Irena Freitas (Brazil), Aport! di Anna-Marie Kohutovà (Repubblica Ceca), Beyond the stars di Eya Mordyakova (Russia), Il fiume infinito di Nadia Romero Marchesini (Argentina), Il ragazzo nel dipinto di Dario Maximiliano Moreno (Argentina), Lost in porcelaind di Katerina Illnerova (Repubblica Ceca), Missing Leg di Irene Frigo (Italy); My little human di Anastasiia Temborska (Ucraina), Sireno di Dina Perez (Argentina), Spark di Yedda Chen (Taiwan), Teseo y el Minotauro di Raphael Ampuero (Belgio), The Boat and Whale di Meinn Yang (Taiwan), The last leaf di Oleksandr Shatokhin (Ucraina); Unbreakable friends di Marto Kelbl (Repubblica Ceca). Il vincitore sarà proclamato al Salone Internazionale del Libro di Torino. Martedì 22 marzo, sempre alla Bologna Children’s Book Fair, è invece prevista una giornata di festeggiamenti per i 35 anni della casa editrice tra musica, lettura e testimonianze.



LIBRERIA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI, DA 50 ANNI “È sempre stato così, ma oggi vogliamo dirlo meglio, e a gran voce”: con queste parole i librai di via Tadino a Milano - dove 50 anni fa, nel 1972, primi in Italia e secondi in Europa, Gianna Vitali e Roberto Denti aprirono uno spazio dove i libri potessero incontrare i bambini - annunciano la scelta di un nuovo nome per la libreria. D’ora in poi, sia nella sede di Milano che di Brescia, sull’insegna leggeremo La Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi. In occasione di questo importante anniversario, che sarà festeggiato con una tavola rotonda alla Bologna Children’s Book Fair (mercoledì 23 marzo, ore 12.30, sala Melodia), sono tante le iniziative messe in campo dalle due sedi della libreria, oggi coordinate da Alessandra Starace. La festa dei 50 anni è prevista a maggio con eventi, laboratori e spettacoli, mentre in autunno ci sarà un convegno. La sede di Brescia fino ad aprile ospita la mostra interattiva Sguardi al confine, accanto ai corsi online e agli incontri di prima musica per bambini; mentre a Milano proseguono le letture del giovedì con Silvia Neri e la sua mascotte Giovedì, i gruppi di lettura, i corsi di scrittura creativa e fumetto, i laboratori per ragazzi, nella convinzione che sia oggi più che mai importante creare occasioni di incontro e scambio.

SALANI: PIÙ FELICI CON UN LIBRO

PREMIO POESIO

Tra i notevoli anniversari di quest’anno, anche quello di Adriano Salani editore, casa editrice del Gruppo Mauri Spagnol che festeggia nel 2022 ben 160 anni di libri. Il motto rimane lo stesso: “Più felici con un libro”, ma sono diverse le novità che costelleranno l’anno di festa, a partire dal nuovo logo celebrativo, realizzato da Mimmo Paladino, apposto su tutte le uscite del 2022. Con l’obiettivo di celebrare sì la casa editrice ma soprattutto le persone che ne hanno determinato la grande fortuna, molte iniziative saranno organizzate in onore di Donatella Ziliotto e Luigi Spagnol, ricordati attraverso la ripubblicazione di loro libri per ragazzi in occasione della Fiera di Bologna, sottolineandone la freschezza e l’intatta attualità. Tra le altre iniziative in calendario anche un nuovo concorso di scrittura per l’infanzia: Scrittori si diventa che, riservato agli esordienti, verrà bandito proprio durante la fiera e culminerà con la premiazione l’assegnazione del Premio “Luigi d’oro” a Lucca Comics 2022. Il festival sarà inoltre occasione per un’esposizione delle opere più importanti dell’Archivio Storico Salani, curata da Giorgio Bacci. Le iniziative che prendono il via nell’anno delle celebrazioni proseguono con due importanti collaborazioni, che testimoniano la continuità col passato, nell’idea di casa editrice come bottega. Si tratta di progetti di didattica e di laboratori sul territorio per la formazione di nuovi redattori e illustratori per traghettare i ragazzi dallo studio al lavoro, valorizzandone i talenti con la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli, Fondazione Milano e il MiMaster Illustrazione, sempre a Milano. Info: www.salani.it

È Noemi Fiorito dell’Università degli Studi Roma Tre, con la tesi Trovando sulle nuvole la chiave di casa. Interpretazioni in chiave metanarrativa e metalinguistica delle opere di Gianni Rodari, la vincitrice della quarta edizione del Premio Carla Poesio, riconoscimento istituito dalla Bologna Children’s Book Fair nel 2018 in ricordo di Carla Poesio (1926-2017), nota studiosa di letteratura per l’infanzia, che ha collaborato con la Fiera del Libro per Ragazzi fin dalla sua progettazione. “La riflessione critica sull’opera di Rodari ha conosciuto, soprattutto in occasione del centenario della nascita (1920 - 2020), approcci nuovi rispetto alle tradizionali interpretazioni” scrive la giuria, “fra questi (e fra gli argomenti delle tesi in concorso) il lavoro di Noemi Fiorito emerge per originalità perché per la prima volta analizza con intelligenza il legame fra i testi letterari dell’autore e la sua riflessione teorica nell’ottica del tentativo di costruzione del rapporto ideale tra politica e cultura. La giuria, composta da Emma Beseghi (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Pino Boero (Università di Genova) e Lorenzo Cantatore (Università Roma Tre) ha scelto la tesi di Noemi Fiorito, pedagogista, tra le 14 pervenute per la terza edizione del Premio. Facevano parte della terna finalista: Volando con Peter… un viaggio alla ricerca del trickster fuori e dentro i libri per l’infanzia di Carlo Cecconi (Università di Bologna) e Cura e curiositas: le pratiche filosofiche attraverso gli albi illustrati di Alessia Mataresi (Università di Bologna). Le tesi vincitrici delle prime due edizioni - Il romanzo distopico alla Scuola Primaria: utopia o realtà? di Ilaria Martino e La televisione italiana rappresentata sulle riviste per ragazzi dal 1954 al 1964 di Sara Mugerli, sono state pubblicate da Edizioni ETS nella collana "Bagheera", mentre la tesi vincitrice del 2021 - Tracce di materia e luce nella letteratura per l’infanzia: la preziosità dell’Oro tra il qui e l’Altrove di Alice Galletti - sarà pubblicata nel 2022.

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Questo è solo un assaggio… scopri il numero completo a BCBF 2022 al Pad. 26 - stand A72 dove troverai anche i monografici dedicati a Mario Lodi e all'Agenda 2030 o acquista una copia su https://www.andersen.it/bookshop/ iscriviti alla newsletter gratuita qui: https://www.andersen.it/newsletter/


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