di avere costretto alla chiusura una parte del piccolo commercio. non avevo previsto che gli attentati potessero avere un crescendo: dunque si trattava di un vero e proprio piano studiato nei minimi dettagli. non mi sbagliavo”.
“l’altro locale preso di mira fu quello di piazza XXi aprile a Trapani dove appiccarono un primo incendio che fu domato senza provocare grandissimi danni. sempre nello stesso locale, il secondo, invece, ebbe conseguenze quasi disastrose. Fu organizzato nei minimi dettagli per provocare il maggior danno possibile. un giorno, negli orari di chiusura al pubblico, gli incendiari accumularono carte e cartoni tutti in un unico punto e appiccarono il fuoco. andò quasi tutto distrutto. contemporaneamente a Belpasso fu incendiato un grandissimo magazzino di stoccaggio. le fiamme bruciarono per tre giorni e ci procurarono miliardi di perdite. Gli unici nostri referenti furono le forze dell’ordine. era un progetto criminale, al quale non ci siamo piegati.”
91