“naturalmente, fatta eccezione della perdita della radio, raccontai a mia madre dell’opportunità che mi si era presentata, e ricevetti una serie di consigli su come muovermi. li ricordo ancora come se fosse oggi: “usa prudenza”, “non fidarti al primo incontro”, “porta con te sempre un traduttore anche se ormai comprendi e parli il francese”, “prendi sempre impegni che possiamo mantenere”. “Fatto tesoro dei consigli di mia madre, mi feci accompagnare dal funzionario dell’istituto per il commercio estero. era un anziano signore di origini trapanesi con cui strinsi subito una simpatica amicizia. mi fece conoscere alcuni allevatori locali e mi resi subito conto che le premesse per un nostro inserimento in quel mercato erano ottime”. “mi scontrai spesso con l’idea che si erano fatti i tunisini degli imprenditori italiani. era un dire comune: italiani non buoni, i primi tre affari vanno bene, il quarto
Un momento dello smistamento dei pulcini presso l’incubatoio Aurora
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