BRUNA VECCHI CULCASI DONNA E CAVALIERE

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“avevamo coperto il fabbisogno di pulcini e di polli della sicilia e del sud italia, nel frattempo cominciavano a profilarsi anche altri piccoli produttori isolani. prima che i mercati mostrassero segni di saturazione, ci siamo messi in movimento. i nostri interlocutori naturali erano i paesi del nord africa e dell’immediato mediooriente. le popolazioni di quella area dispongono di carne ovina, per cui in qualche modo il nostro pollame si dimostrava quasi nuovo. in effetti, nelle due fasce territoriali (entrambe comunque di matrice islamica) era presente il pollo, ma in quantità ridotte in quanto veniva allevato per le esigenze strettamente familiari”. “le prime spedizioni sono state rivolte alla libia e subito dopo alla Tunisia. in entrambi gli stati inviavamo pulcini perché potessero essere allevati in loco, creando anche una cultura dell’allevamento. a quell’epoca eravamo i maggiori esportatori europei nel settore avicolo.” “ricordo che la schiusa e la nascita dei pulcini avvenivano di martedì e di venerdì, proprio in quei giorni una nave di linea della “Tirrenia” partiva dal porto di Trapani per raggiungere Tunisi e da qui i pulcini venivano inoltrati anche in altri paesi del nord africa. in questo modo siamo riusciti a introdurre un uso alimentare a basso costo, ma anche compatibile con la cultura indigena.”

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