BRUNA VECCHI CULCASI DONNA E CAVALIERE

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apparenza. ho avuto la possibilità di comprendere aspetti nuovi della vita e così sapere di prima mano come girava il mondo”.

“ho accresciuto le mie esperienze e allargato i miei orizzonti. si trattava di persone selezionate con intenti comuni. si gettavano le premesse per fare degli scambi ai quali si poteva dare continuità anche per il proprio lavoro e alla propria cultura. Tra cavalieri era possibile affidarsi, senza correre rischi di fraintendimenti. non si trattava di un codice scritto, ma di attenerci al rispetto che è dovuto ad ogni essere umano. per noi era una pratica onorevole.” Ognuna delle parti conosceva bene gli spazi dentro i quali muoversi, ma c’era la libertà di andare un po’ più oltre, e parlare dell’essere umano che -fatte poche eccezioni- si fonda quasi sempre sulle medesime pulsioni: l’intelletto, la salute, il rispetto degli altri, i sentimenti.

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