Mestieri d'arte e design 12

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Formazione

Il successo di questa storia risiede nella lungimiranza. Di affiancare alla «fabbrica delle monete» non solo un museo, ma anche una scuola-laboratorio Medaglia fa da sempre rima con Italia. Sviluppatasi nella nostra penisola durante l’Umanesimo, allorché si emancipò del tutto dai modelli di epoca romana, la medaglistica è indissolubilmente legata a nomi quali Benvenuto Cellini, Leone Leoni e, soprattutto, Pisanello. Il disco in fusione di bronzo da lui realizzato in onore dell’imperatore bizantino Giovanni VIII Paleologo e della sua partecipazione al Concilio di Ferrara-Firenze (1438) è infatti considerato la prima medaglia moderna propriamente detta. Ancora oggi, il potere evocativo di questa forma d’arte che da più di mezzo millennio condensa in forme e simboli icastici gli avvenimenti e le grandi personalità della storia non pare aver subito scalfitture. Merito d’istituzioni quali la Scuola dell’arte della medaglia, fondata nel 1907 in seno alla Regia Zecca ed entrata nel 1978 a far parte dell’Istituto Poligrafico. Il segreto del successo di questa storia tutta italiana risiede nella lungimiranza. Quella originaria di affiancare alla «fabbrica delle monete» non solo un museo, ma una vera e propria scuola-laboratorio: un caso unico al mondo, che ha fatto della Sam un autentico vivaio per i modellatori e gli incisori delle

zecche di tutti i continenti. Ogni corso di studio ordinario triennale prevede infatti percorsi ad hoc per studenti e borsisti stranieri (ci risulta che solo l’India, a oggi, manchi ancora all’appello...). Ma anche la lungimiranza dei responsabili del programma formativo dei nostri giorni (in primis Laura Cretara e Rosa Maria Villani), cui va il merito di aver affiancato all’incisione a taglio diretto e alla modellazione l’insegnamento di discipline non meno fondamentali, per esempio la smaltatura a gran fuoco e la glittica (nella quale non a caso eccellevano i grandi medaglisti rinascimentali), nonché la tecnica dello sbalzo e cesello. Rimane peraltro imperativo il completo dominio della realtà, dell’anatomia umana e delle forme della natura a prescindere dall’ausilio delle computer graphic; queste ultime sono nondimeno oggetto di studio e l’utilità delle apparecchiature digitali è riconosciuta in fasi cruciali quali la realizzazione dei punzoni. Anche l’equilibrio tra le lezioni didattiche (che prevalgono solo nel primo anno) e la loro applicazione pratica si è rivelato un fattore di fondamentale importanza, preparando gli allievi alle loro future professioni mediante la partecipazione sia a

Sopra, il recto della medaglia pontificia 2015. In alto, il bassorilievo in gesso della futura medaglia viene eseguito a grandi dimensioni (circa otto volte il conio finale). Tale prototipo si ottiene effettuando due calchi successivi («negativo» e «positivo») sul motivo iniziale modellato in cera o altro materiale plasmabile. A fianco, la modellazione del panneggio del cherubino riprodotto sul verso della stessa emissione.

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