Mestieri d'Arte n°5

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Esporre le radici

Una mostra che esalta il contributo offerto dai mestieri d’arte e dall’opera degli artigiani

Da sinistra, Giuseppe Rivadossi, madia in legno intagliato; Cedes Milano, set da manicure da toilette in bambù ed ebano; il maestro laccatore giapponese Munenori Yamamoto decora quadranti per Vacheron Constantin nell’atelier della mostra Capi d’Opera. A destra, Tonino Negri, La casa dei gufi, scultura in gres e smalto; Valextra, cartella classica a tre soffietti

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museali ottocenteschi. Palazzo Morando si propone come un luogo del sapere e dell’emozione, dove ammirare gli splendori del passato e ricostruire l’immagine del presente, uno spazio adeguato per la progettazione di attività espositive, per promuovere studi e attività culturali sui temi legati alla moda, per condurre un continuo lavoro di ricerca sugli allestimenti dei percorsi espositivi. Si potranno organizzare mostre per studiare le collezioni esistenti, pubbliche e private, per offrire modelli e spunti di dibattito, per analizzare il rapporto tra arte e moda, ma anche perché il grande pubblico riconosca in Palazzo Morando il luogo chiaramente dedicato alla storia del costume e della moda. Un contenitore privilegiato che alimenta il processo della città che cambia e produce impulsi benefici alla contaminazione di gusti e stili, alla trasgressione delle frontiere intellettuali e disciplinari. Coniugare creatività e rigore scientifico, contenuti simbolici e qualità strutturali: queste le qualità della Milano che cambia, questa la vocazione di Palazzo Morando. E ancora studiare i rapporti tra storia, società, costume e moda; mettere a confronto produzione e arte e creatività, un dialogo di alto livello, che permette di tradurre intuizioni creative in prodotti dell’industria. Per tale motivo il Comune di Milano e la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte promuovono proprio a Palazzo Morando con il significativo supporto di Vacheron

Constantin, in occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte la mostra Capi d’Opera. Le eccellenze del saper fare a Milano e in Lombardia. La mostra intende delineare il contributo dato dai mestieri d’arte italiani e dall’opera degli artigiani, che hanno inteso individuare ed esaltare le caratteristiche, i valori di un saper fare tutto italiano. Le figure dei maestri artigiani diventano protagoniste sullo scenario comune della società e della cultura. La mostra restituisce l’immagine dell’artigianato d’arte declinato nelle diverse attività, dalle più tradizionali e consolidate a quelle più innovative. L’artigianato d’eccellenza evidenzia l’insegnamento e le eredità stilistiche dei maestri; gli atelier, dove i maestri dimostrano come svolgere un mestiere a «regola d’arte», diventano testimonianze del contesto artistico, sociale e storico e permettono al pubblico di comprendere il singolo prodotto nella sua forma, nelle tecniche e nei metodi di produzione adoperati, nella sua materialità. Le tecniche esemplificatie negli atelier propongono una nuova relazione tra produttore e consumatore e un diverso modo di diffondere la cultura tecnico-scientifica. La grande abilità delle maestranze accresce la qualità dei prodotti italiani, li rende protagonisti sui mercati internazionali e conferma le energie intellettive degli artigiani, insomma la maturazione della cultura milanese e lombarda di fine XIX secolo, alla rincorsa dei progressi che avvenivano nei Paesi industrialmente progrediti. Nel 1861

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