Mestieri d'Arte n°4

Page 74

74

Stile di successo

valore artistico e artigianale? E se sì, come pensa sia possibile ridare all’artigianato (sempre più spesso utilizzato nel mondo del design) un ruolo da protagonista non riconoscendo il «sistema-design» l’identità (nome, marchio) dell’artigiano nell’opera realizzata ma sottolineando sempre e solo il nome del designer e dell’azienda che produce (editore) dell’opera? Tavoli e sedie “Fronzoni 64” disegnate da AG Fronzoni nel 1964. La serie è un classico Cappellini, dal design intramontabile, con base in tubo metallico quadrato e piano in legno laccato, qui nell’inedita versione nei colori opachi blu India, giallo sole e rosso ciliegia. In alto a destra: “Bugatti racing”, limited edition 2009, un’incursione nel mondo della velocità progettata da François Azambourg. È una poltroncina in lamiera sottile iniettata con poliuretano espanso, verniciata lucida rossa con decoro bianco; viene proposta in 99 pezzi firmati e numerati. In basso a destra: “Low Pad”, poltroncina progettata da Jasper Morrison nel 1999 in scocca in multistrato di betulla curvato, imbottitura in poliuretano espanso a quote differenziate. Un altro grande classico del design.

di una pratica progettuale e produttiva che favorisce la vicinanza e l’integrazione tra tecnologie avanzate e tradizione artigianale. Questo genere di metodo artigianale e produttivo non dovrebbe essere sviluppato all’interno di quei centri di ricerca che il «sistema design» non ha mai fatto nascere? È possibile che possa svilupparsi una disciplina (anche se giovane!) senza i centri di ricerca (come esistono in ogni disciplina che vede ben distinta la ricerca dall’applicazione, vedi chimica, biologia, agraria, medicina ecc.)? R. Ritengo fondamentale il ruolo della ricerca aziendale nel passaggio dall’idea progettuale al prodotto industriale. La ricerca non deve essere finalizzata solo alla realizzazione di prodotti ma deve avere un respiro più ampio ed essere motore di innovazione per l’intero progetto aziendale. Ovviamente ciascun centro di ricerca aziendale deve essere differente volta per volta a seconda della missione di ciascun produttore. Soltanto in questo modo si può parlare di vera «azienda» e non di produttore. GIOVANI CREATIVI D. Tutti la conoscono anche e soprattutto

per la sua apertura verso i giovani creativi. Lei ritiene che le migliaia di giovani laureati che escono ogni anno dalle scuole private e pubbliche possano rappresentare una risorsa per il mondo della produzione? Oppure co-

R. Certamente l’edizione limitata di al-

cuni oggetti tende a enfatizzare la qualità artigianale e artistica di alcuni prodotti. È fondamentale ridare all’artigianato grande dignità poiché non potrebbe esistere prodotto industriale senza l’abile supporto dei bravissimi artigiani che spesso ne seguono lo sviluppo. Concordo che il nome dell’artigiano ha lo stesso valore del nome del designer e di quello dell’editore. Purtroppo negli ultimi decenni spesso il prodotto dell’industria ha trionfato sul prodotto dell’artigianato relegandolo a un ruolo di secondo piano; dobbiamo difendere con mostre e dibattiti questo patrimonio straordinario, parte integrante della cultura del saper fare dei diversi Paesi e in particolare dei distretti italiani.

072_075_CAPPELLINI_TL.indd 74

DESIGN E CENTRI DI RICERCA D. Lei è stato uno dei maggiori protagonisti

stituiscono con la loro «voglia di fare» (sono sempre dei creativi!) un elemento di forte disturbo per la definizione del ruolo di questa disciplina nella nostra società? R. I giovani creativi possono rappresentare un notevole serbatoio di nuove idee per la produzione, l’importante è che i giovani capiscano che fare un vero progetto non è un atto improvvisato ma è frutto di una lunga e attenta elaborazione. Spesso i giovani pensano di poter raggiungere fama e notorietà nel mondo del design presentando qualche prodotto ben accettato dal mercato. L’importante è invece cercare sempre più di ritornare a fare progetti utili e soprattutto belli, concentrando al massimo forze ed energie su pochi prodotti veramente innovativi.

7-11-2011 12:21:08


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.