Mestieri d'Arte & Design n°10

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Le forme del comfort

le pelli di vacca enfatizzano l’animalesco atto del cucire mensionali dove sono enfatizzate le cuciture, che offrono in qualche modo struttura alla forma. L’uso della pelle, maculata e stampata, è ripreso anche nel divano Bastardo presentato quest’anno al Salone del mobile con Edra. D. Questi ultimi oggetti, a differenza di quelli per marchi come Edra o Alessi sono in edizione limitata, alcuni addirittura dei pezzi unici. Arte o design? R. Cerchiamo di stabilire un dialogo tra emozione e funzionalità. Come designer crediamo si possa incorporare l’artigianalità nella produzione di massa. In termini di creazione vediamo poca differenza tra il designer e l’artista: entrambi sono ricercatori e testimoni del proprio tempo. Così lavoriamo con diverse gallerie nel mondo per proporre oggetti in limited edition. D. Possiamo citare un esempio? R. La collezione Ocean per Carpenters (galleria con sede a Parigi e Londra, specializzata in design-art, ndr). L’anno scorso abbiamo aggiunto alla prima serie fatta per loro, Sushi, degli altri oggetti eseguiti artigianalmente combinando più o meno gli stessi materiali ma concentrandoci sul tema dello specchio. Nel 2002 avevamo messo a punto una tecnica di imbottitura lavorando materiali di scarto come gomma, feltro e plastica sotto forma di piccoli rotoli come quelli di riso e pesce della cucina giapponese, e che ora abbiamo ripreso come decoro per incorniciare una serie di specchi da muro o da appendere. L’idea di fare degli specchi nasce dall’inizio della nostra attività (Humberto, laureato in legge, iniziò nei tardi anni 70 a fare dei lavori artigianali con un proprio laboratorio, prima che il fratello architetto lo aiutasse e tra questi primi oggetti c’erano

degli specchi incorniciati da conchiglie, ndr) ed è un modo per rileggerla oggi, dove a distanza di anni beneficiamo della notorietà del nostro lavoro. Per la mostra in galleria abbiamo usato questi specchi per creare un’installazione in cui interagiscono con l’ambiente; soprattutto quelli che si possono appendere e che assorbono lo spazio intorno nel gioco del riflesso. Abbiamo usato diverse tonalità di blu, verde e bianco per suggerire un’atmosfera liquida, che si lega all’oceano come il nome scelto per la collezione. Lo specchio si ricollega all’acqua e le linee curve della cornice (che a loro volta richiamano quelle della collezione Sushi) ci sono servite per creare le differenti sfumature di colore date dall’accostamento dei materiali. D. Vi capita anche di essere cercati da importanti manifatture, come Baccarat, per la quale avete disegnato tre pezzi speciali... R. Per Baccarat abbiamo messo insieme dei pezzi speciali che si possono interpretare come la messa a confronto di due culture e di due materiali: da un lato abbiamo la cultura del cristallo del brand e l’art de vivre francese, dall’altro un materiale naturale come il bambù e l’espressione della forza della natura brasiliana. L’ibridazione di questi materiali rende prezioso l’insieme; in questo senso abbiamo lavorato per sovvertire i codici genetici dei materiali stessi. Il nostro lavoro è fatto a mano, quindi molto prezioso; con ciò cerchiamo di introdurre il lato umano nel processo di fabbricazione che è molto in linea con lo spirito del nostro Paese ed è un elemento fondamentale del design brasiliano. D. A questo proposito, come possiamo interpretare le radici «etniche» del vostro lavoro, la «brasilianità»? R. Tradurre l’identità brasiliana nel design è una delle nostre sfide più importanti. Molti progetti sono rivisitazioni di soluzioni o tecniche che abbiamo avuto modo di vedere in comunità povere del nostro Paese; parliamo di inedite soluzioni dotate di una loro forma di bellezza. Tuttavia, vivendo a San Paolo, con il nostro lavoro cerchiamo di creare dei ponti tra l’universo artigianale primitivo (profondamente umanizzato) e il mondo industrializzato contemporaneo.

espressività Sopra, la scrivania Boca. A fianco, lampada Amuleto della collezione Fusion di Baccarat, in cristallo e bambù, ispirata al candelabro-icona Zénith (campanas.com.br).

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Courtesy of Friedman Benda and the Artists. Photography: Adam Reich

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