3 minute read

UNA BELLEZZA TUTTA ITALIANA

Bello, ben fatto e con passione… Le storie dei Maestri d’arte italiani che creano meraviglie affascinano il mondo. Un patrimonio immenso che da secoli caratterizza il nostro Paese, patria

di Alberto Cavalli

Advertisement

Interrogarsi sulla natura progettuale della bellezza, e sui suoi caratteri di italianità, non richiede un dottorato in filosofia estetica. Richiede uno sguardo consapevole su quello che è il nostro principale vantaggio competitivo; su quello che è l’attributo che da sempre accompagna ogni riflessione sull’Italia; su quei valori che non incarnano un vago sogno o un lontano desiderio, ma una chiara coscienza di chi siamo e di che cosa desideriamo per le nostre vite. E naturalmente, del perché lo desideriamo.

Il talento, così come la forza, l’abnegazione e la costanza nel portare avanti un progetto, e nel trasformare un’idea originale in qualcosa di meraviglioso, sono ingredienti essenziali nella realizzazione di questa bellezza italiana cui questo numero è dedicato. Una bellezza espressa attraverso storie esemplari e vere: storie di artigiani che, ciascuno a suo modo, incarnano e rappresentano quei criteri distintivi che formano il DNA della bellezza italiana. Artigianalità e creatività, innovazione e interpretazione, territorialità e autenticità: leggere il presente della bellezza italiana attraverso il prisma di questi valori significa investire su un futuro davvero sostenibile, perché basato sul coraggio dei sogni, sulla competenza dei gesti, sull’ottenimento di risultati che superano le aspettative e seducono il mondo intero, con la persuasività di una bellezza fatta a mano. Che rende felice chi la crea, chi la ammira, chi la acquista. Bellezza e felicità: un binomio fondamentale per comprendere il valore del Made in Italy. Spesso, raggiungere un risultato che ci eravamo prefissi non porta alla felicità. Le ricerche lo confermano, e la nostra stessa esperienza lo insegna. Al contrario, vivere la situazione che consapevolmente abbiamo deciso di creare, e che con grande determinazione abbiamo messo in piedi, regala un senso di appagamento molto più profondo e duraturo perché concreto. Grazie all’impegno, tutto sembra possibile, e un progetto può farsi strategia. Come i maestri d’arte da sempre insegnano, e come su questo numero abbiamo voluto raccontare.

Forse intorno a noi ci sono già persone, luoghi o esperienze che ci conducono gentilmente verso una migliore fruizione del nostro tempo: le botteghe, gli atelier, i laboratori, le imprese. Prestiamo loro attenzione, osserviamoli per quello che sono: fucine di bellezza autentica. In questo modo la forza e la volontà che mettiamo nel perseguire un risultato andranno in una direzione ben precisa, in cui non potremo evitare di affrontare difficoltà e dubbi, ma lungo la quale si possono aprire le porte della soddisfazione e della realizzazione con più facilità. Quale messaggio potrebbe essere più suggestivo per le giovani generazioni che dovranno immaginare la bellezza italiana del futuro?

Far convivere slancio creativo e applicazione pratica, la passione del cuore con l’intelligenza della mano, è la sfida che vogliamo e dobbiamo accettare: puntiamo sulla nostra creatività, sul talento e su una nuova cultura del fare che non oscuri le regole dell’etica, la temperanza del buon senso, le suggestioni delle radici.

Perché, in definitiva, sempre di cultura si tratta: dalla cultura, dall’apprendimento, dalla persuasione e dal bello nascono i saperi che da sempre rappresentano la nostra identità, e che hanno la loro radice proprio in quel sapere latino che significa sia “avere sapore” sia “essere savio”. Un sapore che arricchisce e preserva; una saggezza che ha un “sapore” perché è umana, personale, tramandata non solo con le “cose” ma anche con le parole e i gesti.

Ovvero, con quelle esperienze che non si possono acquistare, ma che sono sempre le più preziose.

Buona lettura! •

7 EDITORIALE

Una bellezza tutta italiana

Alberto Cavalli

20 Album

Stefania Montani

30 Cattedra di bellezza

Giuditta Comerci

32 La bottega dei sogni

Francesco Rossetti

40 Il suono del talento

Andrea Tomasi

46 La carta vincente

Stefania Montani

54 Meraviglie per la testa

Antonio Mancinelli

62 Non di sola arte… vive l’Italia.

Il grande saper fare e i suoi custodi.

Alessandra de Nitto

70 I costumi dell’anima

Giovanna Marchello

76 Meta-lusso contemporaneo

Alberto Cavalli

84 Nostra signora della ceramica

Ugo la Pietra

90 Olimpiadi del virtuosismo

Alessandro Bardelli

98 Il miracolo del vetro

Jean Blanchaert

106 Pietro fu Stefano, o della gamba della sedia di Peguy

Andrea Sinigaglia

116 English Version

MESTIERI D’ARTE & DESIGN. CRAFTS CULTURE

Semestrale – Anno 13 – Numero 25 - Settembre 2022 mestieridarte.it

DIRETTORE RESPONSABILE

Alberto Cavalli

DIRETTORE EDITORIALE

Franco Cologni

DIREZIONE ARTISTICA

Lucrezia Russo

CONSULENTE EDITORIALE

Ugo La Pietra

REDAZIONE

Susanna Ardigò

Alessandra de Nitto

Lara Lo Calzo

Francesco Rossetti

TRADUZIONI

Traduko

Giovanna Marchello (editing e adattamento)

PRESTAMPA E STAMPA

Grafiche Antiga Spa

MESTIERI D’ARTE & DESIGN. CRAFTS CULTURE è un progetto della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte

Via Lovanio, 5 – 20121 Milano fondazionecologni.it

© Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte Tutti i diritti riservati.

È vietata la riproduzione, seppur parziale, di testi e fotografie.

PUBBLICITÀ E TRAFFICO

Mestieri d’Arte Srl

Via Statuto, 10 - 20121 Milano

IN COPERTINA:

Trono Pavone di Visionnaire, design Marc Ange. Realizzato come pezzo unico, è una sedia cerimoniale che esplora un’idea di seduzione senza compromessi.

Foto: Courtesy Visionnaire

Inspiration is around the corner