Artigianato 48

Page 62

AREE REGIONALI OMOGENEE  LA NUOVA TERRITORIALITÀ “Opus incertum” L’Italia frantumata in tanti territori, luoghi omogenei di attività legate alla cultura materiale

È sempre più chiara la frantumazione per ragioni etniche, culturali, economiche, filosofche...; siamo tanti e sempre più diversi, e la diversità non è più privilegio, non è più emarginazione, ma è diritto. Diritto a sviluppare ed esaltare le proprie convinzioni e le proprie appartenenze senza prevaricazioni.

Ceramica SARDA Terra Pintada Il Laboratorio di ceramiche artistiche Terra Pintada sorge nel centro della Sardegna, a Bitti, dove più forti e indissolubili sono i legami con una terra veicolo ispiratore di un’arte che gioca a reinventarsi partendo dalle proprie origini, rielaborando antichi segni grafici della cultura sarda e rivisitandoli in chiave contemporanea. Questi oggetti, realizzati da Simonetta Marongiu, Giulia e Robert Carzedda, evocano antiche architetture ed oggetti della tradizione, rielaborati in forme essenziali, pure, sulle quali si innestano interventi scultorei, colori vetrificati e a volte, le rappresentazioni primordiali dell'energia, segni, che riconducono alla suprema dea femminile, la dea ma-dre, e al suo sposo, il dio toro. Terra Pintada ha da poco creato un proprio sito www.terrapintada.com che si articola in varie sezioni: si comicia con un percorso che dal laboratorio si dipana attraverso gli oggetti, sulle diverse linee di produzione e i processi di lavorazione, non trascurando di soffermarsi sul territorio di origine di questi manufatti. Il tutto raccontato con la sobrietà che contraddi-stingue un lavoro come Vasi in ceramica, Terra Pintada.

68

La ricerca della differenza ci porta a leggere un’Italia frantumata in tanti territori, luoghi omogenei di attività legate alla cultura materiale. Vengono qui presentate le aree che, in questi ultimi anni, hanno dimostrato una volontà di affermazione della propria identità e, contemporaneamente, il bisogno di rinnovamento. quello di Terra Pintada, in un continuo rimando agli archetipi, a quelle forme e illusioni che della loro terra, la Sardegna, costituiscono l’immagine Isabella Taddeo più rappresentativa.

LEGNO DI CANTU’ UN CORSO DI DISEGNO INDUSTRIALE L’Istituto Statale d’Arte per l’arredamento di Cantù ha istituito, da qualche anno, un corso di Disegno Indu-striale all’interno del progetto sperimentale “Michelangelo”. Il corso, che ha concluso il primo ciclo formativo nel luglio 2002, è stato attivato sia in rispondenza alle necessità economiche e produttive del territorio canturino e brianzolo, sia come naturale continuità della tradizione didattica e culturale dell’Istituto nell’am-bito della formazione nel settore del mobile e dell’arredamento, inteso come ambito privilegiato per la conduzione di esperienze progettuali. Va comunque precisato che l’attività didattica nelle materie di indirizzo, Progettazione ed Esercitazioni di La-boratorio, non è esclusivamente orientata alla realizzazione di lavori progettuali destinati alla produzione industriale di tipo seriale, ma anche alla progettazione di oggetti di de-sign di alto artigianato, sia innovativi, sia di recupero della più pregiata tradizione esecutiva ed estetica propria della produzione e della cultura materiale del luogo. La finalità formativa risulta quindi indirizzata ad acquisizioni teoriche ed operative, esplicitate at-traverso momenti conoscitivi, approcci creativi e verifiche tecniche di laboratorio attuate attraverso il disegno esecutivo, modelli e prototipi, con riferimenti produttivi all’amb it o d el d es ign e d ella

Martino Zinzone, progetto di tavolo in legno con riferimenti zoomorfi, Corso di Disegno Industriale ISA Cantù, anno scolastico 2000/01.

progettazione degli oggetti globalmente intesi. Le esperienze didattiche condotte in questi primi anni hanno offerto la possibilità di precisare meglio la figura professionale da formare, orientando le esercitazioni in modo aperto e problematico, lontane da schemi e rigidità precostituite, con operazioni sollecitanti soprattutto la creatività e la capacità di approccio metodologico, sia in termini cognitivi sia operativi, degli studenti verso un tema di design. L’attività didattica, seppure attenta agli esiti ideativi ed operativi del progetto, non è focalizzata sull’identificazione di un progettoprodotto, ma soprattutto su processi formativi attivati negli studenti ai fini di una preparazione flessibile e ampia nei contenuti, ma solida nelle conoscenze e nelle metodologie Aurelio Porro operative acquisite.

NORBERTO MARCHI UN RICORDO   E’ recentemente scomparso, all’età di 87 anni, il Prof. Norberto Marchi (1914-2002). varesino di nascita ma canturino di adozione, è stato dapprima studente, poi insegnante, ed infine dal 1960 al 1975 direttore della Scuola d’Arte di Cantù. La sua presidenza, attraverso obiettivi didattici finalizzati ad una formazione


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.