Artigianato 48

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PROGETTI E TERRITORI di Isabella Taddeo

Valorizzare la tradizione Incentivare l’innovazione

A distanza di ben nove anni dalla precedente dal 14 al 15 novembre a Villa Erba di Cernobbio si è tenuta la Conferenza Lombarda dell’Artigianato un’esperienza da ripetere con cadenza biennale

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entinove imprese artigiane ogni mille abitanti, contro una media nazionale di venticinque. In altre parole, 250 mila aziende che danno lavoro a circa 700 mila addetti. E’ il biglietto da visita del sistema dell’artigianato in Lombardia, un comparto che svolge un ruolo di primissimo piano e rappresenta una parte vitale del sistema produttivo della Regione. Con l’obiettivo di individuare quali siano le strategie che consentiranno alle imprese lombarde di poter competere sui mercati internazionali e di raccogliere indicazioni su come orientare le scelte del governo regionale -da sempre al fianco del mondo dell’artigianato- tutti i protagonisti del settore si sono dati appuntamento a Villa Erba di Cernobbio il 14 e 15 novembre dello scorso anno, per la Conferenza Lombarda dell’Artigianato “Valorizzare la tradizione. Incentivare l’innovazione”. Convocata a distanza di ben nove anni dalla precedente, la Conferenza è stata promossa dall’Assessore all’Artigianato, New Economy, Ricerca e Innovazione Tecnologica della Regione Lombardia, Giorgio Pozzi, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e le quattro Associazioni Artigiani rappresentative a livello regionale. “Ho fortemente voluto questa Conferenza -ha detto l’Assessore Pozzi- perchè mi è sembrato essenziale fare un punto della situazione e della difficile congiuntura economica internazionale, conseguenza diretta dei recenti fatti che hanno sconvolto il mondo. Mi è sembrato opportuno riflettere insieme per comprendere il momento che stiamo vivendo e attrezzarci per valorizzare, sostenere e promuovere il comparto artigiano”. Il programma dei lavori “Valorizzare la tradizione. Incentivare l’innovazione” sono stati i due temi chiave intorno ai quali si sono sviluppati i due giorni di lavori, che hanno visto un programma molto intenso di interventi organizzati in tre sessioni consecutive. La prima sessione è stata dedicata all’analisi dello stato attuale del comparto, anzitutto attraverso la presentazione della “salute” dell’artigianato lombardo tramite l’indagine svolta annualmente dall’IreR, l’Istituto di Ricerca della

Regione Lombardia; successivamente cinque eminenti professori delle maggiori Università italiane hanno presentato le relazioni portate in discussione nell’ambito della Conferenza. Tali relazioni si sono concentrate sui cinque temi chiave individuati per il comparto artigiano (l’associazionismo economico, la finanza, le risorse umane, l’innovazione tecnologica e il nuovo modello di intervento pubblico), temi che sono poi stati ulteriormente sviluppati nell’ambito di gruppi ristretti di lavoro nel secondo pomeriggio di giovedì 14 novembre. Nel corso della prima sessione dei lavori è intervenuto anche il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Attilio Fontana, che ha sottolineato l'impegno delle

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