Artigianato 45

Page 4

editoriale di Ugo La Pietra

Progetto per l’Artigianato Artistico

Da più parti si grida al miracolo

“La Arti Applicate finalmente sono riconosciute dall’ufficialità: il recente Manifesto per le Arti Applicate è stato firmato dal CNA!”. In questo clima euforico si continua, anzi si esalta ancora di più, il grande equivoco che ha portato il nostro artigianato artistico a livelli sempre più bassi e marginali. Di fatto, da una parte troviamo l’arte con il Sistema dell’Arte (fatto di gallerie, aste e musei), dall’altra il disegno industriale (governato in Italia dalla piccola e media industria, dall’ADI e ormai dalle tante e sempre più di moda scuole di design) e, in mezzo, quello che rimane dell’Artigianato Artistico fatto solo di valore aggiunto (fattualità, tecniche artigianali, amore per i materiali) di cui poco si sa e poco si vuole conoscere. Un territorio che ha sofferto molto in questi ultimi decenni per la mancanza, spesso, di quell’apporto creativo e progettuale attraverso il quale ha sempre vissuto e prosperato. (Ricordiamo che le Accademie erano nate nel ’500 per dare il progetto alle varie aree artigiane). Io e altri come me lavoriamo da tempo per portare la cultura del progetto in quei territori dove è ancora molto presente la cultura del fare. Ma c’è qualcosa d’altro che si insinua in questo sistema fatto di

8

tre grandi aree disciplinari, qualcosa di estremamente equivoco e pericoloso: la crescita di una figura di artista ghettizzato nello specifico di una materia. Lo troviamo, cioè, più volte presentato in rassegne locali ed internazionali: è l’artistaceramista, una strana categoria sostenuta e ghettizzata da chi non vuole accettare l’idea che si tratta a tutto diritto di artistiscultori che prediligono una materia piuttosto che un’altra. Nelle due pagine: “Amore Mediterraneo” ceramica di Ugo La Pietra, realizzata da Beppe Matella, Salerno 2001.

La loro è una ricerca fatta di contenuti espressi con forma e materia come ogni artista può e cerca di fare. Le loro opere non sono di “Arte Applicata” in quanto non contengono nessuna funzione in particolare e non possono essere confuse con ciò che da centinaia di anni si fa nelle cosiddette aree deputate o di tradizione (vedi ad esempio l’uso della ceramica da Caltagirone a Faenza, da Grottaglie a Deruta). Al grido “la ceramica ai ceramisti” si produce un doppio danno: da una parte si illudono molti artisti mediocri a sentirsi dei protagonisti là dove, di fatto, il Sistema dell’Arte li esclude da qualsiasi circuito, dall’altra mischiando con disinvoltura questi “artisti” con gli artisti-artigiani, succede che molti veri artisti rimangano invischiati, ghettizzati e separati dal mondo dell’arte che li “bolla” artisticeramisti. Ma ciò che è più grave escludono l’apporto del progetto che l’artista, l’architetto, il designer o l’arredatore può portare all’artigiano proponendo, per l’artigiano artista, un unico ruolo di creativo/esecutore. Ma l’artigiano-artista che crea e lavora con le proprie mani da sempre si è evoluto anche grazie al confronto con altri artigiani e all’arricchimento che gli deriva dal fatto di realizzare opere progettate da altri.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.