Chiara Attolini
LA FABBRICA DEL RICICLO A Genova un progetto che, rieducando al rispetto dell’ambiente e delle risorse, raggiunge anche obiettivi di carattere umanitario e sociale
Chaise - Longue e poltrona in cartone – “Ricicletta”
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Che l’arte sia spazzatura potrebbe non risultare un’offesa se lo dite a “quelli” della Fabbrica del Riciclo: un ex capannone industriale nell’area di Campi – periferia genovese, un passo da Ikea – dove artigiani dipendenti di AMIU – Azienda Multiservizi e di Igiene Urbana – sono impegnati a restaurare mobilia e oggetti che i cittadini buttano nel cassonetto, o meglio portano all’Isola Ecologica. Oggetti di uso comune che vengono riproposti su base d’asta, recuperati alla loro originaria funzione. Armadi, credenze, sedie, poltrone e divani, comodini e letti, ma anche vecchie macchine da cucire, mitiche macchine da scrivere, valigie (quelle in cartone), bauli (qualcuno ancora con il timbro di una datata spedizione e l’interno rivestito in carta fiorentina, un po’ ingiallita ma