Artigianato 73

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“Casastellata”, 2002. Terracotta di Castellamonte, ingobbi, smalti, modellazione per estrusione e a mano. Dim: 60cm x 36cm x 10cm.

sollecitazioni anche se in antitesi, con la consapevolezza amara che della verità unica non c’è certezza alcuna. Nella sua ricerca si incontra la necessità del commento personale e del confronto per cercare di abbandonare il “vuoto”, per dar forma, per dar coscienza, per arginare l’aridità dell’esistenza con un’espressione, seppur tormentata, di originale comunicazione multidisciplinare. L’insieme si fa portavoce della inevitabile fragilità umana: immagini, volumi, colori, parole, segni, vengono uniti e dalla loro relazione scaturisce un’esplosione di sensualità, di tensioni, di possesso, di violenza, di dolcezza, d’amore e d’odio. Una presa di coscienza, una consapevolezza, una denuncia che ci conduca oltre l’omologazione, che non comprenda necessariamente il riscatto, che porti in seno la salvaguardia delle specificità culturali ed artistiche perché vere ed autentiche testimonianze di riflessioni, di sentimenti, di slanci creativi, che aspirano alla libertà nel rispetto di tutte le identità. Sandra Baruzzi, Vuoto a perdere A cura di Vittorio Amedeo Sacco Castellamonte, Palazzo Botton 18 aprile-10 maggio 2009

Sandra Baruzzi con Ugo La Pietra nel Laboratorio di Arte della Ceramica all’Istituto Statale d’Arte di Castellamonte (TO)

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