Artigianato 55

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MUSEI di Cristina Guarnieri

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olte persone associano spesso con naturalezza il termine maiolica a un’idea di carattere utilitario propria di oggetti che, al di là della pregevole fattura e dell’elevato valore artistico, nel quotidiano hanno tipicamente una funzione di contenitore di vivande o bevande oppure di vaso, secondo la tradizione più affermata. Pochi comunque sono portati a pensare a una ceramica come a un contenitore che con l’estetica dell’arredamento non ha avuto a che fare, poiché l’obiettivo primario ha sopravanzato quello relativo al gusto, ed è questo il caso delle maioliche dell’Antica Spezieria della Cà Granda, caratterizzata da imponenti scansie in noce massiccio, su cui erano situati i molti vasi commissionati direttamente alle fornaci dall’Aromatario Collegiato su approvazione del Capitolo Ospedaliero. L’illustre Officina di Specieria, avente una posizione di netta superiorità su tutte le altre nate a Milano, in particolare per i suoi scopi che hanno collimato sempre con quelli dell’istituzione ospedaliera per cui fu creata, è stata l’indispensabile supporto ad una attività medica assai rilevante esercitata in quella struttura, attualmente riconosciuta tra i primissimi istituti al mondo nella produzione della ricerca medica. La Spezieria era funzionante già prima del 1470 nelle due botteghe sotto il maestoso porticato di Via Festa del Perdono e lì restò attiva sino al 1476, quando poi si trasferì nei locali posti tra il Cortile della Ghiacciaia dell’Ospedale e il Naviglio, finché nel 1646

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Antica Spezieria

Una raccolta di 150 pezzi di maioliche conservate nell’Antica Spezieria dell’Ospedale Maggiore di Milano provenienti dalle più importanti manifatture lombarde operanti tra il XVII e il XVIII secolo

fu ubicata in quelli del famoso Chiostro della Farmacia. Infine si trasferì accanto alla chiesa interna dell’Annunziata, ove rimase sino agli anni antecedenti il II Conflitto Mondiale. Ed è proprio nell’attività di specieria che si posero le radici, nella seconda metà del Settecento, per lo sviluppo del primo nucleo della scuola farmaceutica, in seguito

perfezionatasi e trasformatasi nella Facoltà di Farmacia, frequentata dagli studenti-apprendisti tirocinanti e paganti al fine di conseguire il titolo di Aromatario. Il destino benevolo ha voluto che una parte delle preziose maioliche dei Maestri Speziali della Cà Granda giungesse sino a noi in ottimo stato di conservazione, tanto da costituire


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