Artigianato 51

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Nella pagina a fronte: vassoi di George Vavatsis. In questa pagina, dall’alto: opera di Kostantinos Karakitsos; vassoio di Urban Magusar

per creare una serie di iniziative tese ad agevolare il lavoro d’équipe dei ceramisti. Il fatto di coinvolgere tre diversi paesi ha permesso di favorire gli scambi culturali fra realtà artigianali ed artistiche diverse. I contenuti del progetto sono stati ampiamente discussi e verificati dai ceramisti, secondo le indicazioni fornite dal Comitato Scientifico, prescelto dal comune di Pesaro. Per evitare fraintendimenti e incertezze è stato deciso inoltre di indicare un tema specifico che fosse comune a tutti: quello di un “Vassoio PortaSogni”. Sin dal primo incontro, tenutosi presso il “Laboratorio Pesaro” nel novembre 2002, è apparso chiaro che il punto nodale del progetto riguardava la necessità di realizzare una ”contaminazione” dello specifico ceramico con l’arte contemporanea. Questa particolare direttiva europea ha creato però non poche difficoltà ai ceramisti e la presenza stessa degli artisti è stata quasi inesistente se si toglie la presenza del pittore pesarese Antonio Dalle Rose che ha coordinato il tutto e ispirato molto. Ben presto, comunque, si è giunti ad un’intesa. A questo proposito voglio ricordare che durante un incontro tenutosi a Pesaro, i ceramisti hanno realizzato insieme un unico vassoio, sul quale ognuno di essi poteva intervenire liberamente, secondo lo stile e la sensibilità personale. Il vassoio così ottenuto è risultato esteticamente apprezzabile e, anche se rimasto incompiuto, è stato ugualmente esposto in una sezione apposita della mostra di Palazzo Gradari, svoltasi nello scorso mese di giugno. Esso rappresentava

un significativo esempio di contaminazione degli stili. La contaminazione, comunque, non è stata frutto di improvvisazione; al contrario, accuratamente programmata dagli organizzatori e dal Comitato Scientifico, si è svolta anche attraverso visite guidate ai maggiori musei delle città coinvolte e la frequentazione dei laboratori artigianali più importanti. Anche le scuole sono state coinvolte nel progetto. Proprio in tale direzione, ad esempio, il ceramista greco George Vavatsis ha realizzato una serie di vassoi, ispirandosi, come archetipo della cultura europea tra Italia, Grecia e Paesi Balcanici, ad

una coppa bizantina bassomedievale dello stupendo Museo Bizantino di Salonicco. Anche gli altri ceramisti, comunque, hanno tratto da visite a musei e raccolte d’arte motivi di interesse e di ispirazione. Ai partecipanti, inoltre, era richiesto di avvalersi, nella fase progettuale, delle possibilità offerte da moderne tecnologie informatiche. Pertanto, per tutta la durata del progetto, essi si sono scambiati informazioni sui programmi avviati e sui risultati via via ottenuti e ognuno di loro ha realizzato un CD-ROM che illustrava il lavoro svolto. La validità di questa particolare impostazione del Progetto si è manifestata

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