Artigianato 51

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Sotto: opera realizzata dalla scrittrice Rossana Campo (albisolese di origine, edita da Feltrinelli) in collaborazione con ceramiche Damiano Rossello, Albisola Superiore.

In generale, agli artisti non interessa tanto la perfezione della forma o della colorazione, ma l’idea sottesa all’opera. Ad esempio, il bulgaro Nedko Solakov vede nell’argilla esclusivamente una materia che si lascia stringere tra le mani durante i viaggi aerei, permettendogli di scaricare la sua paura di volare. Se la sua opera documenta un’esperienza personale, la ceramica si presta anche a esprimere contenuti sociali d’attualità. La prima edizione della Biennale si intitolava “Il volto felice della globalizzazione” e proponeva già nel titolo un modello positivo di

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integrazione tra la tradizione locale e il sistema artistico internazionale, ben diverso dai valori dominanti il raduno del G8 che si svolgeva proprio in quei giorni a Genova. Ricordando quei fatti, l’artista e curatore nigeriano Olu Oguibe, residente a New York, ha modellato per la nuova edizione una grande scacchiera in ceramica su cui ha disposto 101 pedine dalle sembianze umane. È lo scacchiere su cui gli otto potenti, le cui fattezze sono sinteticamente riprodotte su otto pannelli in ceramica a dimensioni reali, si disputano le sorti del mondo.

Anche le opere del cinese Wang Du, che vive a Parigi, e del sudafricano Andries Botha prendono spunto dalla cronaca recente. Wang Du ha riprodotto in ceramica una pagina di giornale accartocciata dove sono riportate le immagini delle Torri Gemelle di New York. Andries Botha ha costruito una struttura modulare a forma di torre e poi l’ha fatta implodere su se stessa. Uno scambio di idee sulla crisi irachena è alla base dell’opera di Rainer Ganahl. L’artista austriaco, residente a New York, ha estratto loghi ed elementi testuali dai servizi televisivi della CNN e della BBC


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