Artigianato 24

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MOSTRE

Genius Loci

La mostra Genius Loci ha "rappresentato una nuova proposta della manifestazione Abitare il Tempo per la valorizzazione delle areeproduttive omogenee finalizzata alla ricerca e alla definizione dei caratteri legati all'identità e alla qualità dell'opera. Presentiamo tra le varie proposte tre aree: alabastro di Volterra, mosaico di Spilimbergo, ceramica di Castellamonte CERAMICA DI CASTELLAMONTE Da tempo vado sostenendo, ai convegni organizzati da Ugo L a Pietra e altrove, che i designers disegnano troppo. P erché, com e ha scritto Miyuki Yajima in quelle Lettn'e segrete di vari autori pubblicate da Afro City nel 1989 la cui lettura devo a un omaggio di Gian Maria Colognese, "gli oggetti possono inquinare la società, fis icamente, e anche mentalmente". Mentre condivido, del gi apponese, l'aspra critica dei designcrs "artistici" che sputano le loro emozioni come chiacchier e al bar, trovo il lato peloso del suo moralismo quand'egli auspica altri oggetti, "belli e funzionali", ispiratori di una calma profonda (ma una discarica resta una discarica, sia essa piena di gingilli sghimbesci o di "buone forme") . D isprezzando le morali equivoche, non posso riferirmi in una ricerca di autorità e di insegnamenti che so, a Bobbio, ma piuttosto alla vecchia criminalità, quella che sosteneva che occorre essere "uomini di conseguenza" , E, conseguentemente, dovendo presentare, per la prima volta, la città piemontese di Castellamonte ad Abitare il Tempo, ho proposto di non fa r disegnare nuovi oggetti, ma di rappresentare l'esistente (né vale, a questo punto, l'obiezione secondo la quale è facile per me non designer

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non disegnare. Non ero il solo curatore della mostra: i miei partners, Toni Cordero ed Elio Luzi, erano e sono architetti quanto mai "eccentrici" dalla griffe - scrivo così per farli incazzare - personalissima). Ma il disegno non è il progetto, Quest'ultimo ritengo che a Verona ci fosse . Se si trattava di manifestare un genius loci, l'operazione preliminare era quella di farlo conoscere nella sua complessità (credo di aver avuto ragione: attraverso quei manufatti selezionati, ordinati in una composizione, si rappresentava e autorappresentava scenograficamente una città sino a ora "invisibile". Tanto poco conosci uta da non essere in molti casi localizzata dai visitatori dello stand che, spiati, confondevano Castellamonte con Castellammare o Castel del Monte.,.). Un secon do intento ci muoveva nella rappresental',ione collettiva dei prodotti: giungere all a messa in discussione delle gerarcrue disciplinari , sociali, estetiche, L'accostamento di pezzi storici e "in stile" e d'imitazione, di architetti e artisti, di artigi ani e studenti, unici e di serie distribuiva in modali tà inedite il "giudizio di valore", di qualità, sino a far sfiorare il primato ad articoli industriali in grès o refrattario, sino a rendere "poetici" gli elementi, che più prosaici non si può, di condutture fognarie",

OMAGGIO ALLE TERRE DI CASTELLAMONTE (TO) OVVERO MESSAGGIO DEL PROFO~'DO SUD ALL'OPEROSO NORD E ALLA "CITTÀ DELL'ARTEJ INDUSTRIA" Jl\,l FASE DI EDIFICAZIONE AD "ABITARE IL TEMPO" DIVERONAl1996 Amici di Castellamonte.' li Sud vi consegna il Priapo assolmo; il testimone di 'lilla Illl/ga tradizione di fecondità dell'arte industriosa; dell'arte che intmprende. 11 Priapo testimonia un modo amico di costl1lire orgrlnico, nOli squadrato ed inquadrato, "IN/to" e collettivo, "COlltrO l''usllra''. 11 Priapo è testimone di IIn tempo "pensrlnte", di 1/l/a ''fabbrica fertile" che affondtl nell'essellZll stessa della vita. Il Priapo è segno dell'tlbbondallZll e della amica lIniollC tra falltasirl ed industria; relazione tra arte e natll1"O; tra le fol'llle e il 1017) liSO; tra il decoro e l'utile; tra la "pelle" e le "palle" dello stesso corpo. FiducioJ; e convinti, pl'endiamo il testimone del Priapo ne/le nosh'c operose 1mmi e portial/lolo avanti: cbe il seme laborioso fecondi le nostre terre mortifìcate dal progetto model7lo, meccanizZIIto ed inutilmeme veloce. Amici di Castellamonte, Diamoci dentro! j\1oltiplichiamo queste congùmz ioni Sud-Nord, così wme abbiamo già fatto trasformando c moltiplicando il Priapo nella lattirra "Gilda" drllltl quale suggere-SIIcare bial/co fluido vitale; e nel1·eggimoccolo "Paolino", da prendere in111t11/0, drl brnndire quando perdiamo il lume (ddlrl ragione, della CIIltura) e vogliamo toccare di nuovo la "l/aNlra". Frntelli d'Italia Oprrosa, Da Castellnmma1"C a Castellamonte, dal Sud al Nord, un sol grido: ADDAVENI' L'ARTEIN/JUSTRIA/

EDUARDO ALAMARO, MUSEO ARTISTICO INDUSTRIALE


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