2002-2011

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SONO STATO

FORTUNATO Dopo 35 anni di lavoro Annino Micella - l’uomo del “comune” è andato in pensione Pensa che ancora oggi mi fermano chiedendo di risolvere i piccoli problemi di ogni giorAnnino Micella no. Quando sentono con la divisa di arbitro, che sono in pensione la sua grande passione quasi ci rimangono male… Dopo tanti anni di servizio va in Durante tutti pensione un “simbolo” del nostro questi anni hai visto paese. Come ti senti, che sensazioni alternarsi tante amhai? ministrazioni comuC’è sicuramente un po’ di emozione. nali, tanti sindaci. A Dopo 35 anni di lavoro a contatto con chi sei legato di più e quale periodo lone, facevo il portiere. Ma ho iniziato tanta gente, ogni giorno, non è facile ricordi con più nostalgia? a lavorare presto e non riuscivo ad alleHo avuto una sintonia esclusiva con narmi. Così mi avvicinai all’arbitragcambiare radicalmente le proprie abitudini. Poi io non riesco proprio a stare l’avvocato Luigi Lezzi, sindaco del gio, nella Uisp (Unione Italiana Sport senza far nulla! paese in un periodo di forte espansione. per tutti, ndr). Mi chiamavano a dirigeNon dirmi che ti alzi presto e che San Cesario in quegli anni, (anni ’70- re le partite amichevoli del Lecce, il alle 7 sei in piazza con i tuoi (ex) col- ’80) era un cantiere, si lavorava tanto. In giovedì! Erano i tempi di Mazzone, leghi? quegli anni si costruì la piscina comuna- Fascetti e del Lecce che si affacciava in Ogni mattina, puntualmente. È come le, il paese si dotò di fogna e luce. C’era, serie A. se lavorassi ancora, l’unica differenza è ieri come oggi, un grande rispetto e una Cosa vuol dire per te arbitrare? che loro dopo il caffè entrano in Comune forte amicizia tra me e Gigi (Lezzi, ndr), L’arbitro prima di tutto è un uomo e io vado via. Anche questa cosa i primi è come se ci fosse lui sul cantiere a vigi- tra gli uomini e il campo è il luogo giorni mi sembrava così strana. lare, ma c’ero io. E poi con Salvatore dove si rispettano le regole. Ho sempre Qualcosa da fare me la sono trovata, Capone ho avuto un bellissimo rapporto, pensato a questo prima di cominciare aiuto i miei figli la mattina e la “mia” di stima e collaborazione. una partita. Soprattutto con i ragazzi La tua vita è stata caratterizzata parlavo molto in campo, senza mai scuola calcio a pomeriggio. Hai vissuto il tuo lavoro intensa- da un binomio perfetto: lavoro e eccedere, prima della partita spiegavo mente. Sei stato per anni il vero “poli- sport. E poi la tua grande passione loro che a prescindere da chi vince nel tico sancesariano”, se per politica per l’arbitraggio! calcio è fondamentale il rispetto delle ancora si intende disponibilità e serviDa piccolo abitavo proprio accanto regole e dell’avversario. Ho sempre zio verso gli altri. Avrai avuto tante al campo sportivo, hanno iniziato a ricevuto in cambio tanta fiducia. dimostrazioni di affetto… costruirlo che avevo 12 anni. I miei Che ricordo ti porti di questi anni Non basterebbe un’intervista, tante. giochi di bambino erano lì, con un pal- e delle persone con le quali hai condiviso lavoro e passioni? Sono stato fortunato. Lavoro da quando ero piccolo e, pur avendo avuto Annino Micella, Salvatore Capone e i suoi colleghi delle responsabilità, ho sempre avuto in occasione dell’inaugurazione grosse soddisfazioni e incontrato colledella Caserma dei Carabinieri di San Cesario “Eravamo impegnati in alcuni lavori di segnaletica stradale, una squadra di cinque operai. La gente passando salutava facendo il mio nome. Sempre ripetutamente il mio. Piero rivolgendosi agli altri disse: ma a nui nu ne ite nisciunu?”

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ghi disponibili che mi hanno dato tanto e ai quali spero di aver dato altrettanto. Oltre che fortuna ci vuole disponibilità però.. (Sorride) Sì hai ragione. La mia più grande soddisfazione è stata vedere tutti alla festa del mio pensionamento, colleghi, amici, amministratori vecchi e nuovi, di destra e di sinistra. In quell’occasione, vedendoli tutti a festeggiarmi, ho pensato di aver fatto al meglio il mio dovere. Spengo il registratore. Sul tavolo decine di foto che raccontano la storia del nostro piccolo paese. E una targa ricordo, più in la. “Lei è stato punto di riferimento per gli amministratori e per l’intera comunità, la sua collaborazione è stata preziosa in tanti momenti della vita del nostro comune”. “Che bel pensiero”, gli dico. Mi giro, un filo di commozione traspare sul suo volto. È un attimo... Mi dice: “allora, ci vediamo domani mattina alle 7 per un caffè?”. Cristian Nobile cristian@alambicco.com


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