Nichi 2.0

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CAVALLINO

L’AMMINISTRAZIONE

VETRINA O RISORSA?

L

incidere sui cambiamenti e prive di valori da trasmettere e contenuti sui quali riflettere. Sono le amministrazioni pubbliche ad avere in mano gli strumenti attraverso i quali mutano le sorti di una città. Negli ultimi venti anni si è fatta strada la consapevolezza che l’approccio dell’economia dello sviluppo di per sé può rivelarsi riduttivo, perché esclude le variabili implicate nei processi di sviluppo e crescita civile. Nei comuni del Salento, e in questo caso Cavallino, vale la pena ricordare, quanto urge ripensare, il concetto di comune messo alla prova della seconda modernità, e verificare se in questo mutato scenario si possono delineare nuovi profili e nuove possibilità di formazione ed esercizio dello spirito civico e del senso della collettività. Qualsiasi intervento di natura culturale, sociale ed economica richiede un’analisi circa l’impatto che quella scelta avrà sulla comunità e questo significa che per poter valutare i risultati di un intervento è necessario programmarlo e progettarlo prima e con la comunità. È necessario trovare le forme di coinvolgimento dei cittadini e questo non può avvenire se prima non si costruisce una sensibilità collettiva. Altrimenti i pur apprezzabili sforzi di

Un nuovo concetto di Comune, alla prova della seconda modernità

e cronache in questi ultimi tempi consegnano tragicamente immagini e fatti di amministratori che si agitano nel fango delle perversioni e della mediocrità. Tra donne vendute e uomini che comprano, il periodo della classe politica è quanto mai “medievale”. Causa la velocità dei repentini cambiamenti sociali è necessario possedere una classe politica capace di un’intensa attività riformatrice. Dai piccoli comuni sino alle scelte di governo, i processi di cambiamento socio-economico passano attraverso la

cura ed il sostegno di uno spirito di comunanza civica che permette di affrontare questioni ed emergenze relative alla vita dei cittadini. La crescita e la cura della sensibilità di una collettività rappresenta, quindi, uno spartiacque tra una comunità che tende a programmare il proprio sviluppo qui ed ora senza trascurare la prospettiva e le generazioni che verranno, ed una comunità che immagina il proprio territorio come uno scacchiere sul quale posizionare opere ed attività commerciali slegate dalla comunità, incapaci di

teatri, statue, musei, università restano contenitori atopici, vuoti non in grado di generare cambiamento e si può pensare che il fine ultimo, sia quello di vetrina come specchietto per le allodole utile a pochi e non esercizio di sviluppo locale e quindi risorsa del territorio. Attualmente potremmo dire che fatta una parte di Cavallino è necessario fare i cavallinesi, programmare progetti di sviluppo del territorio capaci di creare veri segmenti di mercato attraverso i suoi beni monumentali e non solo. Queste pillole di riflessione per essere sviluppate meritano altre pagine di giornale e chiaramente non sono esaustive di un pensiero complesso. Un noto analista dei sistemi sociali, Banfield afferma che “le cause dell’arretratezza di alcune comunità del sud risiedono nell’incapacità dei suoi abitanti di agire insieme per il bene comune, se non per qualsiasi fine che trascendesse l’interesse materiale immediato della propria famiglia”. Da qui la celebre diagnosi di “familismo amorale” che, a giudizio di Banfield, sarebbe la causa principale del sottosviluppo storico delle regioni meridionali. Bene di sicuro sappiamo che educare la comunità è compito delle Amministrazioni Pubbliche. Giancarlo Nicolaci

FACCIAMO UN’ASSOCIAZIONE MUSICALE? MED: un’associazione per fare insieme cultura

È nel titolo la domanda che alcuni amici, musicisti e non, si sono posti anni fa, in uno piccolo centro salentino: Cavallino. Ad alcuni è sembrato da subito un sogno che poteva realizzarsi, ad altri una sparata di quelle destinate a restare nell’immaginario collettivo di un gruppo di ultraquarantenni! Poi, piano piano, come in un crescendo d’opera, questa “nota” si fa strada e prende corpo sempre di più in un turbinio di emozioni e frenesia. Certo che si può, perbacco! Mi sembra di sentirla la voce del maestro Giovanni frenato nel suo entusiasmo dalla prudenza di Fabio. E allora via con gli incontri, con le riunioni, le idee che si accavallano e si inseguono, la coerenza dell’avvocato, l’audacia del medico e ancora ancora… Ritrovarsi, alcuni già amici, altri che lo diventeranno giorno dopo giorno, per suonare e cantare assieme, con il disincanto della consapevolezza dei pro-

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pri limiti e l’entusiasmo di poterlo fare per il piacere di farlo. Così mi piace immaginare, e non certo lontana dalla realtà, la nascita a Cavallino - nell’autunno del 2008 - di “Musica e Dintorni”, associazione culturale per la “promozione e diffusione della cultura e divertimento musicale”. Uno spazio aperto, dove trovarsi, confrontarsi a 360 gradi sulla musica, il canto e suoi dintorni. Suonare e cantare come tra vecchi amici ma con la chiara convinzione che la cultura passa anche attraverso questo tipo di spazio. Provare e riprovare, con rigore, come degli scolaretti a scuola di musica o di canto, sottraendo serate alle famiglie, gustando i momenti assieme come un bicchiere di buon vino che tornando a casa ancora ti rimane in bocca e che indugia a andar via. L’associazione esprime due gruppi: MED (Musica e Dintorni Ensemble -

cover di musica d’autore italiana) e Franco Arigliani e Friends (musica bossa nova e blues). Si presenta al pubblico organizzando un primo concerto di jazz il 20 dicembre 2008 con uno degli artisti più significativi del panorama musicale salentino e nazionale “Francesco Negro Quartet”. A seguire organizza eventi musicali tra cui: il concerto di Rocco Mastrolia, la serata di canto Giovanna Taurino Quartet, un corso di otto incontri quindicinali d’ascolto di musica jazz (a cura di Igor Legari e intitolato “Foot prints: sulle tracce del Jazz. Storie, suoni protagonisti della Regina delle musiche afroamericane”); ma anche musica classica (con la giovanissima musicista di Cavallino Serena Mancarella), pop (con “ Venti Forty”) oltre ai concerti dei gruppi espressi dall’associazione. Questa la musica. Veniamo ai dintorni: abbiamo organizzato spesso serate conviviali con visione di filmati a

tema musicale e degustazione di delizie culinarie dove “sentirsi fra amici” è cosa naturale. L’associazione ha sede a Cavallino in via M. Gorgoni, n. 16 - e-mail: musicaedintorni@email.it Nunzia Baglivo


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