Se finisce la carta?

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luglio_2009

14-07-2009

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ZERU TITULI! I

POLITICA

Quattordici mesi di governo Berlusconi: tra proclami e polemiche, analisi dei risultati ottenuti

l primo anno di attività di un governo è quello in cui, solitamente, si fanno le riforme impopolari. Perché si è lontani dal voto. Perché si deve dare un’impronta netta di politica economica che traini l’intera legislatura e permetta di raccogliere per tempo i frutti da spendere nella successiva tornata elettorale. A quattordici mesi dal Berlusconi IV proviamo ad analizzare l’operato dell’esecutivo. Per decenza, abbiamo tralasciato escort, complicità mediatica, abbronzature altrui e “palpatine” ad aspiranti crocerossine. Partito a spron battuto con l’inaugurazione di una serie di cantieri e con il decisionismo della questioni rifiuti a Napoli, il governo s’è perso strada facendo. Agli annunci hanno fatto seguito pochi atti concreti, molti dei quali hanno mortificato il Parlamento a causa di un continuo legiferare per decreto e il ricorso al voto di fiducia. Un tempo avremmo detto “molto fumo e poco arrosto”. Oggi, per esser alla moda, “molte parole, zeru tituli”. L’analisi che segue snocciola una serie di numeri, crediamo, oggettivi e supportati da autorevolezza delle fonti. • Crisi economica: il governo ha affrontato l’argomento con una serie di interventi contenuti nel decreto anticrisi. Numeri alla mano, forse, avrebbe

potuto osare di più. Scorrendo i dati del Fondo Monetario Internazionale scopriamo, ad esempio, che la Germania ha dedicato al problema risorse per l’1,6% del PIL, la Spagna il 2,3%. Il belpaese s’è fermato allo 0,2%. Poco, considerando che abbiamo stipendi tra i più bassi d’Europa (Fonte: OSCE Taxing Wages, maggio ’09) e che il tasso di disoccupazione, oggi al 6,8%, nel 2010 salirà al 9,4%. In soldoni: 2 milioni e 300 mila disoccupati (stime UE). • Fisco: abolizione dell’Ici sulla prima casa, detassazione di straordinari e premi di produzione, nuove forme di prelievo (Robin tax), misure “anticrisi” che hanno prodotto ingerenze di vario segno. I frutti di questo attivismo? Pressione fiscale: + 0,7% (pari ad un aumento del 43,5%) (Fonte Ministero Economia); Entrate iva: - 10,6% (Fonte Ministero Economia); Entrate tributarie: - 5,4% (Fonte Banca Italia) Annotiamo, inoltre, azioni di contrasto all’evasione che hanno smantellato i provvedimenti del passato. La sintesi di tali iniziative è un’importante riduzione delle sanzioni in caso di mancato o ritardato pagamento delle imposte. • Sicurezza e giustizia: i provvedimenti governativi in materia sono recenti. Propagande leghiste a parte, ci limitiamo a domandarci se le tanto pubbliciz-

zate “ronde” non ledano la dignità e la professionalità delle forze di polizia, alimentando nefaste concezioni di “giustizia privata”. Il governo ha palesato la volontà di limitare l’azione di cui oggi dispongono i pubblici ministeri, anche riducendone l’influenza sulla polizia giudiziaria. Il disegno di legge sulle intercettazioni, più che tutelare la “privacy” dei cittadini, indebolisce la ricerca della prova, strumento indispensabile per risolvere casi di criminalità organizzata, terrorismo e pedofilia. È stata spostata al 2010, mettendo in discussione la retroattività, l’entrata in vigore della legge sulla class action, fondamentale per tutelare migliaia di consumatori che hanno visto colpiti i loro diritti. • Solidarietà sociale: La social card, nata per 1 milione e 300 mila cittadini, al 5 aprile scorso era in appena 517 mila tasche. La sanità pubblica è stata pesantemente colpita dai tagli: meno 7 miliardi di euro da qui al 2010. 17 miliardi di euro destinati al “Fondo per le aree sotto utilizzate” sono stati dirottati altrove (taglio dell’ICI sulla prima casa, anche per i più ricchi, ad esempio). • Istruzione e cultura: si sono poste le basi per creare un futuro di ignoranti. Gente dal pensiero fertile alla manipolazione. Il motivo? Istruzione e cultura: meno 7 miliardi e 832 milioni entro il 2012, meno 2 miliardi entro fine anno. Docenti: meno 87 mila posti entro il 2012, 42.100 posti già tagliati. Personale ausiliario: meno 43 mila posti

SOTTOPASSO AL VIA

entro il 2012, 15.300 posti già tagliati. Investiamo in ricerca e sviluppo la metà della media europea. • Uguaglianza: appena insediato il governo ha varato in tempo record il Lodo Alfano garantendo l’immunità al Presidente del Consiglio e alle più alte cariche istituzionali. Parafrasando Orwell: “tutti gli animali sono uguali. Ma alcuni sono più uguali degli altri”. • Ambiente: ci si è avventurati in un generico ritorno al nucleare; si sono ridotti gli incentivi per le fonti rinnova-

bili; si sono depresse le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione ambientale cancellando il credito d’imposta. Si è promossa la deregulation in materia urbanistica, presentando un piano casa che probabilmente pecca in termini di attenzione al territorio ed alla sicurezza degli edifici. Paolo De Blasi paolo@alambicco.com

Approvata la variante al progetto per la realizzazione del sottopasso ferroviario a San Cesario

I

l 2 luglio scorso il Consiglio Comunale ha approvato in via definitiva il progetto in variante al piano regolatore generale che prevede la costruzione di un sottopasso nel nostro territorio. Tale opera rientra nel più ampio progetto di realizzazione della metropolitana di superficie per l’ammodernamento della rete ferroviaria attuale di Lecce -I Lotto –con eliminazione dei passaggi a livello tra strade provinciali e Ferrovie del Sud-Est (anello di Lecce). Il tutto rientra a sua volta nello stanziamento di fondi da parte della Comunità Europea destinati alla sicurezza stradale e che prevede appunto l’eliminazione dei passaggi a livello e vede nella Provincia l’ente attuatore. Il nostro comune può utilizzare tali risorse perché la strada interessata al progetto è una strada provinciale (la vecchia strada Cavallino - San Cesario – Lequile). Di fatto, come ci ha spiegato l’Ass. all’urbanistica Andrea Romano, l’idea del sottovia, con l’eliminazione dell’intersecazione del percorso stradale con il tratto ferroviario, era già presente nel Piano Regolatore e questo ne rendeva vincolante la sua realizzazione. Il

progetto attuale (che coinvolgerà anche via Di Vittorio e via Caorte) però prevede per motivi di sicurezza un allargamento del tracciato rispetto al progetto iniziale, poiché sono previste di norma delle fasce di rispetto, nelle quali qualsiasi attività edificatoria è interdetta. Non pochi i dubbi sono stati sollevati dai consiglieri di minoranza. Primo fra tutti i disagi per i cittadini, soprattutto anziani e disabili, ma anche per chi si muove in bicicletta, nel raggiungere in condizioni di sicurezza il cimitero. L’Ass. Romano ha però fornito in merito delle rassicurazioni. Nel progetto è infatti previsto un passaggio pedonale ciclabile di 2,5 metri separato dalla carreggiata, opportunamente illuminato, con una pendenza adeguata. L’attuale percorrenza della strada non è di per sé sicura perché manca il marciapiede e non c’è un’adeguata distanza di sicurezza; il sottovia quindi permetterebbe non solo di eliminare l’attraversamento del passaggio a livello e quindi i pericoli di incidenti, ma renderebbe più sicuro anche il percorso stradale con la realizzazione del passaggio pedonale. Un progetto di questo tipo potrebbe risultare piut-

tosto invasivo, ma rispetto ad altre alternative (per es. un ponte sul tratto ferroviario) sembrerebbe la soluzione a minore impatto ambientale e meno costosa. Certo, sono negli occhi di tutti le immagini dell’incidente mortale dovuto all’allagamento del sottovia di Lecce, per le forti piogge delle settimane scorse. Questo dovrebbe richiamare alla responsabilità di un progetto che, potendo tra l’altro contare su finanziamenti notevoli (circa 2 milioni di euro i costi previsti) sia rigoroso nel rispetto delle norme, per rendere tali opere fruibili garantendo la sicurezza dei cittadini. I tempi previsti per la realizzazione dei lavori saranno di circa 18 mesi da quando l’Ente Provincia avrà portato a termine tutte le procedure standard previste per le opere pubbliche. Siamo sicuri che i cittadini di San Cesario sono pronti a sopportare gli eventuali disagi che verranno purchè questo serva a migliorare qualitativamente la vita della nostra comunità. Giuliana Scardino giuliana@alambicco.com

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