Wait! Magazine n°44

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N.44

4/5 - 2015


L’editoriaLe

di Annalisa Varesi

STORIE DI PARTENZE, STOP E RIPARTENZE. SEMBRA QUESTO IL FILO CONDUTTORE CHE ACCOMUNA DIVERSI PERCORSI CHE VI RACCONTIAMO IN QUESTO NUMERO ATTRAVERSO LE INTERVISTE CON I DIRETTI INTERESSATI. STORIE ITALIANE DI CHI È PARTITO, SI È FERMATO PER RIPENSARE IL PROPRIO VIAGGIO E POI HA AVUTO LA VOLONTÀ E LA CAPACITÀ DI RADDRIZZARE VERSO NUOVI OBIETTIVI. PUMA È DA SEMPRELA ROTTA HANNO CONTAMINATO VICINA AL MONDO DELLA LA DINAMICA SELEZIONE MUSICA E PARTNER MUSICALE C’È WOODEN E UN GRUPPO DIABBATTENDO RAGAZZI CHE DOPO AVER CREATO UN DEI BRAND, SUOI PRINCIPALI I CONFINI DEL HA CAMBIATO STRATEGIA, FACENDO TESORO DI BRUTTE MA INTERPRETI. SABATO IMPORTANTI 4 GENERE, DALLA TRAPPER DAR VITA A UN BRAND E SICURAMENTE ESPERIENZE OTTOBRE, AL LANIFICIO ALL’ELECTRO PASSANDO UNA CATENA CHE È UN PICCOLO FENOMENO DEL MADE IN ITALY. 25 A NAPOLI, HA PORTATO PER LA MOOMBAHTON. IN SCENA LA TERZA IL WARM UP È STATO LI’NTERVISTA A MARCO DELLA TORRE, EDC’È ULTIMA TAPPA AFFIDATO A DJ MAD CHE DOPO AVER LANCIATO IL SUO BRAND CON BASE A VENEZIA MA CON DELL’EVENTO ISPIRATODI SCARPE KID AKA LEVIUS, “THE JUGGLING LA PRODUZIONE HA CAPITO SOLO IN ITALIA, SI PUÒ AL CLASSICO BLOCK IN CINA, MAESTRO” STORICOCOME DJ PARTYARRIVARE (UNA TIPICA RICONOSCIUTO A FESTA DAR VITA UN PRODOTTOCOME DOVE L’ECCELLENZA E LA POESIA DI STRADA NATA NEIIN SFUMATURE UNO DEI PERSONAGGI SI ESPRIMONO CHE NASCONO SOLO ATTRAVERSO UNA QUARTIERI NEWYORKESI) ATTIVI EQUOTIDIANO PRODUTTIVI E GOMITO-A-GOMITO CON PARTNERSHIP E UN PIÙ LAVORO IN COLLABORAZIONE DEL PANORAMA L’ARTIGIANO CHE PRODUCE QUELLE SCARPE. CON URBAN JUNGLE, REGGAE/DANCEHALL IN FRANCHISING PROJECT QUESTO PAESE. FAMOSI C’È SUPERFLY CHE DOPOVERI AVER INTERNAZIONALE DI DELUXE, I SUOI MIXTAPE, E CREATO UNO STORE E IL PRIMO SHOP ONLINE PROPRI ITALIANO, CAPACE DI CONIUGARE STREETWEAR RIFERIMENTO PER LA “CLASSICI” PER INTERNAZIONALE EMERGENTI, OGGI LANCIA SUL PIATTO UN CULTURA STREETWEAR E BRAND I CULTORI DEL GENERE, NAPOLETANA E NON INCREDIBILI SUOI DJ SI SET PROGETTO DI FRANCHISING IN IGRADO SUPPORTARE QUESTA IDEA SOLO. CILIEGINA SU LA SCALA NAZIONALE.CHE ACCONTENTANO SULLA TORTA IL DANCEFLOOR START ANDCHE STOP. PERTUTTO POI RIPARTIRE PIÙ FORTI DI PRIMA. HA RESO DAVVERO SENZA MAI RISULTARE IMPERDIBILE LA SCONTATO. FERMARSI O CADERE NON È POI COSÌ IMPORTANTE, SE SI È POI CAPACI SERATA È STATO IL SABATO SCORSO IL DI CAPIRE DOVE TIRA LANIFICIO I VENTO, IL COINVOLGIMENTO 25PROPRIO IN PIAZZAVENTO, PER AGGIUSTARE LE VELE E RIPRENDERE IL VIAGGIO, ARTISTICO DI ENSI, ENRICO DEVERSO NICOLALA REALIZZAZIONE DI QUELLO CHE ABBIAMO RAPPER E MIGLIORDENTRO. 46, UNO SPAZIO DI FREESTYLER ITALIANO STRAORDINARIA LA NOSTRA REALIZZAZIONE. DA ANNI TESTIMONIAL BELLEZZA SITUATO PUMA, CON CUI IL BRAND IN UNO DEI QUARTIERI HA CREATO IL PROGETTO POPOLARI RICCHI DI NUMERO UNO BATTERY. STORIA E TRADIZIONE, L’OBIETTIVO SI È TRASFORMATO DELL’EVENTO È STATO COSÌ IN UNA VERA QUELLO DI PORTARE IN LOCATION URBANA, SCENA UN DJ SET DAL PERSONALIZZATA DAGLI VIVO, UNICO IN ITALIA, ESAGONI, SIMBOLO CHE UNISSE LA MUSICA DELLA TECNOLOGIA CLUB CONTEMPORANEA TRINOMIC, CHE HA VISTO CON L’INTRATTENIMENTO GLI OLTRE TRECENTO AL MICROFONO DI RAP OSPITI SCATENARSI FINO E FREESTYLE, IL TUTTO AL MATTINO AL RITMO DI CONDITO DA REMIX E OTTIMA MUSICA. MASH UP ESCLUSIVI. ECCO QUALCHE HIP–HOP, DANCEHALL IMMAGINE DELLA SERATA. E RITMI TROPICALI

Wait! TALENTI E AVANGUARDIE CREATIVE

Quadrimestrale illustrato di Arte, Moda, Musica e Tendenze a distribuzione gratuita 4-5/ 2015 Anno X - Numero 44 Direttore Responsabile Maurizio Scorbati Direttore Editoriale Marco Bianchi marco@waitmag.com Caporedattore e consulente grafico Annalisa K. Varesi annalisa@waitmag.com Redazione Pierpaolo Bironi, Iucu, Marco Goi, Luca Ceccarelli Hanno collaborato Riccardo Fano, Francesca Bello, Marta Guarnori Pubblicità Wait Media srl info@waitmag.com

LA COPERTINA E’ REALIZZATA DA STEFANO MILINI Editore Wait Media srl, Via Parodi 3, Pavia Sede romana: P.zza di Spagna 51, Roma Stampa Pinelli Printing srl Aut. del Tribunale di Pavia n. 3/2012 registro stampe cartaceo del 26/1/2012



TECH_tech&design non poteva mancare la casa di Cupertino in questo speciale smartwatch di Wait. Apple ha da

riservato alla maggioranza del pubblico interessato. Il display retina caratterizzerà

poco presentato i suoi tre modelli pensati per tre tipologie di target. I tre Apple Watch soddisferanno gli sportivi e anche il pubblico più esigente che richiede lo stile e l’eleganza anche in uno prodotto di questo tipo. esteticamente la forma è rettangolare e il quadrante è realizzato con cristallo di zaffiro per i modelli top di gamma o agli ioni per il modello sport che è quello

lo schermo, mentre tutte le funzioni disponibili per prodotti ioS 8.2 le troverete anche sull’Apple Watch. Mappe, chiamate, messaggi, social network e molto altro ancora sarà a portata del vostro polso. e il prezzo? La base di partenza è 399 euro, ma il modello top di gamma costa addiritura 18000 euro ed è realizzato in oro.

aPPLe WatCH

Questo è stato uno degli smartwatch più attesi. esteticamente è forse uno dei più belli in circolazione e si gioca la leadership secondo noi con l’LG Watch Urbane. Il corpo è in acciaio anodizzato, mentre il cinturino è disponibile in diverse finiture, tra cui la pelle. Le prestazioni sono affidate ad un processore TI omap 3 un po’

Moto 360

di questo bellissimo modello. Come con i concorrenti con Moto 360 potrete tenere tutto sotto controllo chiamate, messaggi, app, ma purtroppo non potrete immagazzinare foto o musica. nonostante qualche piccola pecca dovuta a una scelta di processore un po’ conservativa da parte di Motorola questo smartwatch è uno dei più belli in circolazione al prezzo di 249 euro.

datato che forse è l’unica pecca

SMart WatCH LA RIVOLUZIONE È INIZIATA?

dI PIeRPAoLo BIRonI

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Quello Huawei è il primo smartwatch della casa cinese ed è basato su Android WearTM. Questa generazione di dispositivi indossabili promette grandi cose in termini di estetica e caratteristiche. L’Hauwei Watch dispone di un displey Amoled da 1,4 pollici antigraffio con una risoluzione di 400x400 pixel. e’ resistente

all’acqua ed ha un cardio frequenzimetro, un barometro, un sensore a 6 assi e un microfono. Può sincronizzarsi con il vostro smartphone e ricevere sms, chiamate, visualizzare l’agenda e molto altro. Il prezzo è ancora top secret.

WaWei WatCH


TECH_tech&design Con questo smartwatch vi proponiamo un’altra anteprima 2015. LG per questa stagione ha presentato un nuovissimo modello extra lusso. Il Watch Urbane è realizzato con una cassa in acciaio inossidabile e un cinturino in vera pelle. Già da questi due semplici dettagli è chiaro che non sarà un prodotto economico. Il quadrante è circolare con un display da

1.3 pollici con una risoluzione di 320x320 px. La memoria interna è di 4 GB. oltre al classico barometro, giroscopio, accelerometro l’LG Watch Urbane ha un sensore PPG in grado di misurare il battito cardiaco sia a riposo che sotto sforzo. Questo smartwatch è anche molto resistente in quanto ha delle protezioni contro la polvere e contro gli schizzi d’acqua. I prezzi e le disponibilità saranno rese note nel corso del 2015.

LG WatCH UrBaN

Pebble più che uno smartwatch è uno orologio 2.0 che si avvicina di molto a quelli che sono i nuovi dispositivi da polso, ma che però non arriva ancora a certi livelli. e’ un dispositivo smart che racchiude in un software molto semplice alcune funzioni utilissime di raccodo tra l’orologio e il vostro smartphone. Con Pebble potrete gestire la vostra playlist sul cellulare, visualizzare messaggi e chiamate anche tramite vibrazione. Le app native sono poche e le altre sono tutte a pagamento. Una delle cose più carine di questo smartwatch, che deve il suo successo al Crowdfunding di Kickstarter, è la possibilità di cambiare l’aspetto dello schermo scegliendo tra una serie molto vasta di grafiche. Il

display è molto interessante. Utilizza la stessa tecnologia dei Kindle per la visualizzazione delle parole. Altra caratteristica di Pebble è che è l’unico smartwatch che resta sempre accesso, ma nonostante tutto ha una durata di batteria di 5 giorni. Le motivazioni risiedono

PeBBLe WatCH

Asus è leader nei prodotti tecnologi informatici. La nuova sfida che lancia la casa coreana è ZenWatch. Uno dei problemi fondamentali degli smartwatch è la durata della batteria che a causa delle dimensioni ridotte di questi oggetti a fronte di prestazioni eccezionali non riesce a raggiungere livelli importanti. Asus con lo ZenWatch promette di portare la batteria a durare anche una settimana. Il tutto non verrà

aSUS ZeN WatCH

nell’hardware molto scarno, però sufficiente per gestirne le funzioni. Il Pebble è disponibile nella versione Watch base al costo di 129 euro e nella versione Steel che costa 199 euro, secondo noi un po’ troppo rispetto ai concorrenti.

fatto modificando l’architettura delle batteria, ma semplicemente ottimizzando il software di gestione delle funzioni dello smartwatch. In questo modo il processore verrà utilizzato di meno consumando pochissima carica. Lo ZenWatch non è solo durata della batteria, ma anche stile. Come caratteristiche è allineato a tutti i suoi concorrenti ed è mosso da Android Wear. Il costo di questo splendido oggetto è di 199 euro.

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lifestyle_Culture

“8 raGioNi Per CUi NoN Mi CoMPrero’ L’aPPLe WatCH”

Premessa. Sono uno dei più grandi Apple-fan in circolazione. Ho posseduto, e prima di possedere ho bramato, quasi tutti gli oggetti che Apple ha presentato nel corso degli ultimi 20 anni: un Macbook, un Macbook pro, svariati iPhone, un mac da scrivania, iPod, iPad. Ho anche ahimè provato la concorrenza sul lato laptop, a proposito di Pc

E PER CUI VI INVITO A NON REGALARMELO

con sistema Windows e la

dI MARCo BIAnCHI

per testare la differenza e

concorrenza Android su smartphone. Giusto per non sentirmi ingabbiato, ritornare a casa Apple a gambe levate. Questa è la prima volta che mi trovo di fronte a un oggetto presentato dalla Mela, l’Apple Watch,

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lifestyle_Culture in prossima uscita e non

la differenza.

aver voglia di mettere le mani in tasca per prendere

bramo di possederlo

il cellulare?

e non comprerò. non

3) le NotIfIche.

dico che non lo possederò

Sinceramente l’idea di

mai. Magari nelle sue

avere un device attaccato

6) MANcA lA kIller

future evoluzioni. Se me

al polso, che mi mostra le

feAture. essì. manca

lo regalerete mi divertirò

notifiche in maniera ancora

veramente l’applicazione,

a giocarci un po’, non lo

più inequivocabile di quelle

la caratteristica killer che

butterò via…ma vi prego:

che già ho sul cellulare

rende indispensabile il

non regalatemelo.

nella mia tasca a pochi

device, anche solo come

centimetri dal lui mi sembra

scusa per comprarselo e

ecco 8 ragioni per cui

folle. Una gabbia nella

per subirsi le altre funzioni.

proprio questo oggetto

gabbia.

Quella funzione innovativa,

non Lo VoGLIo.

Un continuo lampeggiare

unica e di cui non si può

di mail, sms, notifiche

fare a meno. non la vedo.

1) Il desIgN. Francamente

facebook, whats’up,

non mi entusiasma. non

telefonate, risultati di partite.

7) fItNess. Possiedo già

ha su di me quell’effetto

L’impossibilità di sfuggire

Runtastic sul mio cellulare

wow, che ho avuto di fronte

alle notifiche, la possibilità

che uso quando vado a

ad altri prodotti Apple.

di non aver visto una

correre, sono abbonato

Quello che ad esempio ho

chiamata. La possibilità per

a Spotify e mentre faccio

avuto nel corso dell’ultima

un momento di fuggire con

sport mi ascolto la musica

presentazione nei confronti

la mente… e di pensare

con le mie cuffie bluetooth

del Macbook ultrasottile.

solo a sé. Credo che tutto

di Beats. orologi con

non voglio dire che

questo si stia trasformando

cardiofrequenzimetro, gsm

sia brutto, ma non mi

in qualcosa di folle e

ecc, sono in uso già da

attira particolarmente.

pazzesco. e l’orologio al

anni e anni. Garmin, Polar e

Francamente trovo il

polso mi ricorda il ricettore

quant’altro. Serviva l’Apple

Moto 360 cento volte più

attaccato alle caviglie dei

Watch? no.

affascinante.

detenuti ai domiciliari, che non possono uscire dal

8) sAlute. e’ questa forse

2) lA bAtterIA. L’idea di

campo dei 100 metri della

la killer feature del futuro.

avere l’ennesimo dispostivo

loro casa altrimenti inizia a

Un orologio capace di

da mettere sotto carica la

suonare.

monitorare il nostor stato di

sera, e che probabilmente

Certo l’orologio forse

forme e magari addirittura

mi lascerà a piedi prima

possiamo anche spegnerlo,

prevenire un infarto. Ad

che la giornata finisca non

ma allora cosa lo

oggi Apple apre agli

mi affascina proprio. Sulle

compriamo a fare?

sviluppatori una piattaforma che potrebbe evolversi

batterie e la loro durata: è qui che si gioca il futuro

4) serve per l’orA?

tantissimo. Ma siamo

della tecnologia portatile.

L’orologio è nato per

all’anno zero. e al momento

Batteria ricaricabili con il

quello, immagino. Ma già

la salute potrebbe solo

movimento, ricariche ultra-

leggo l’ora sul cellulare. La

togliermela con le continue

veloci in 5 minuti, ricariche

leggo sul computer che

‘notifiche’, capaci di farmi

a induzione o superbatterie

ho davanti agli occhi oltre

venire un esaurimento

al grafene… Care case:

10 ore al giorno. di fatti

nervoso.

è qui che dovete venirci

l’orologio non lo porto più.

incontro e fare veramente

e mi sento le braccia molto

Nota: sarà un grandissimo

più libere.

successo. Ne venderanno a milioni. E come è sempre

5) le App. Ho già il cellulare

accaduto con i prodotti

stra-pieno di app. non

Apple (ricordate il primo

vedo l’esigenza di avere un

iPhone che non aveva

ennesimo device che mi

neanche la fotocamera

replichi le app che già ho.

frontale?) lo miglioreranno

Ancora una volta: siamo

tantissimo. Vediamo come

diventati così pigri da non

si evolverà!

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lifestyle_Culture

e tU, Sei UN LUMBer SeXUaL? FENOMENOLOGIA DEI NUOVI MASCHI (CHE CI PIACCIONO) dI FRAnCeSCA BeLLo

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lifestyle_Culture ADDIO HIPSTER, ORA CI SONO I LUMBERSEXUAL Prima erano i metrosexual, poi gli hipster da scatto fisso ed ora arrivano i lumbersexual. Letteralmente definiti “boscaioli” di città, camicia di flanella, barba trasandata ma con stile e tanta virilità. Tatuaggi, libri, legno, neve, barba, denim, scarponi in pelle e soprattutto la flanella. Questi gli elementi che trasformano gli uomini di città in “boscaioli”. Se sognate di trasformare il vostro uomo in un vero lumbersexual ecco qualche consiglio di stile e soprattutto di prodotti per rendere la trasformazione perfetta. A partire dalla barba con i prodotti realizzati da “Avere la Barba” come lo shampoo da barba “respiro” disegnato dal respiro delle piante. Poi lo shampoo al profumo della natura e l’olio da barba “rugiada” naturale composto da olio di Argan e olio di Radicchio. Fortifica, rende bella e lucente la tua barba. Indispensabile per avere una barba lunga e bella, da vero boscaiolo. Aggiungete una camicia di flanella ed è fatta! non dimenticate inoltre di fargli indossare anche in città un backpack Harris Tweed alla Ryan Gosling, stivali da lavoro un paio di jeans blu berretto da pescatore e immancabile camicia di flanella a quadri. non ci resta che sperare che non passino mai di moda!

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AUTO_Special edition una potenza di circa 102 cavalli mentre l’assetto è ribassato di 10 millimetri il che rende questa Smart agilissima e scattante. Con quest’auto inoltre daimler festeggia i 100 Anni di MoSCoT, un traguardo davvero invidiabile. Se volete questo gioielli dovrete sborsare circa 30 mila euro. L’esclusività di questo modello però non ha prezzo.

SMart FortWo SPECIAL EDITION MOSCOT dI PIeRPAoLo BIRonI

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Ci sono auto che non hanno confini e diventano leggende intramontabili. Una di queste è la Smart. La piccola di casa Mercedes da pochi mesi si è rinnovata con gli ultimissimi modelli di Fortwo e ForFour. Fedele alla propria tradizione di piccola di tendenza e stile Smart ha realizzato un nuovo modello di Fortwo sulla versione cabrio in edizione limitata. Questo spettacolo a 4 ruote racchiude tutte le qualità di Smart con lo stile di MoSCoT, brand newyorkese di occhiali di tendenza. La Smart Fortwo edition MoSCoT è disponibile in soli 100 esemplari in tutta europa e andrà sicuramente a ruba. Assieme all’auto è disponibile anche un Kit di occhiali MoSCoT Smart pensati e studiati proprio per questa collaborazione. I set di lenti si adatteranno ad ogni condizione di visibilità, perchè la sicurezza alla guida parte proprio dalla vostra vista. La nuovissima Fortwo MoSCoT edition si presenta con una combinazione di colori Giallo e nero grintosa e sportiva, ma anche elegantissima negli interni perfettamente curati. Il motore è in grado di erogare



LIfestyle_Green

JeLLY FiSH BY PETIT-BEAST dI AnnALISA VAReSI

Quando si dice “amore a prima vista”. Adoro le piante grasse e le adoro ancora di più nella surreale, poetica interpretazione di Cathy Van Hoang. La designer non ha fatto altro che “piantare” dei ciuffi di succulente dentro i classici gusci dei ricci di mare e capovolgerli. La forma dei gusci e gli steli delle piante grasse ricordano in maniera davvero efficace delle piccole meduse volanti. Queste creazioni – si chiamano Jellyfish by Petit Beast- sono acquistabili su etsy nello shop online della designer per prezzi che vanno dai 17 ai 35 euro a seconda delle dimensioni.

WWW.CatHYvaNHoaNG.CoM

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design_Home design

1. lIbrerIA ModulAre dI Muuto | 2. portAMAtIte dI ferM lIvINg | 3. lAMpAdA fIrMAtA Muuto | 4. portAdocuMeNtI ferM lIvINg | 5. lA sedIA “eAMes plAstIc chAIr” dI chArles e rAY eAMes per vItrA | 6. scrIvANIA “torNlIdeN / fINNvArd” dI IkeA | 7. vAssoI dI hAY | 8. cestINo per lA cArtA IN stoffA dI ferM lIvINg

Cercate ispirazioni per il nuovo ufficio o più semplicemente per un workspace fra le mura di casa?

WorK SPaCe COME ARREDARE L’UFFICIO PERFETTO dI AnnALISA VAReSI

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Pochi ed essenziali gli elementi ricorrrenti: ovviamente una scrivania, un computer, mensole o piccoli pensili aperti, un orologio, una bacheca più o meno grande e una comoda sedia. A farla da padrone il bianco e un certo gusto nordico per il design dalle forme semplici, esemplificato perfettamente dalle bellissime eames Chair. L’unico imperativo? La decorazione. Quadri, foto ritagliate dai giornali, stampe, piccoli oggetti e amuleti. L’ufficio è un luogo in cui liberare la propria creatività e da cui lasciarsi ispirare.


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BaSiL GreeN PeNCiL

LA STORIA DI UN’AMICIZIA, DI UN BLOG E DI UNO STUDIO DI DESIGN dI AnnALISA VAReSI

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MAYkol ANdreottI e chIArA ceNtroNe. ovvero bAsIl greeN peNcIl. uN blog, o MeglIo uN portAle dedIcAto Al desIgN e AllA creAtIvItà, uNA lINeA dI oggettI dI desIgN e uNo sguArdo ottIMIstA e creAtIvo sul futuro. uNA reAltà gIovANe che cI pIAce MoltIssIMo. ecco cosA cI hANNo rAccoNtAto coMe vI sIete coNoscIutI? e coMe è NAtA l’IdeA dI creAre uN blog dI desIgN? Ci siamo incontrati alla facoltà di Interni del Politecnico di Milano nel 2007, era il secondo o terzo giorno di università ed entrambi cercavamo un’aula a pochi minuti dalla lezione, ci siamo guardati di fronte all’ascensore e abbiamo deciso di darci una mano a vicenda, contenti entrambri di aver trovato un compagno di avventure in quell’apparente labirinto universitario. da quel giorno siamo diventati grandi amici, ed abbiamo

trascorso tre anni intensi con altri studenti appassionati di design ed eventi come noi, ci siamo fatti le ossa fino al giorno della laurea nel 2010. A questo punto le nostre strade si dividono, Maykol resta a Milano e Chiara si trasferisce a Londra. dopo un anno e le prime esperienze lavorative, anche se a distanza, ci siamo ritrovati entrambi in uno stato di insoddisfazione professionale; eravamo sempre in contatto e sapevamo di non riuscire ad introdurci nel mondo del design che avevamo in mente e che ci teneva appassionati. È per questo che abbiamo deciso di crearne uno nostro: Basil Green Pencil, una finestra creativa che portasse aria nuova, non solo a noi. Inoltre da quest’anno abbiamo iniziato a creare rubriche personalizzate e da contenuti unici, come design Portraits e Leafers, dove pubblichiamo ritratti personali con oggetti che vogliamo proporre al pubblico e dove intervistiamo persone che hanno dedicato la loro vita

ad una disciplina creativa. spIegAtecI Il perchè del NoMe “bAsIl greeN peNcIl”. Volevamo rimandare all’idea di un blog che fosse in grado di tracciare un percorso nuovo nel mondo del design, che potesse essere seguito da chiunque desiderasse una nuova linea di pensiero sullo scenario attuale, che stesse cercando un punto di vista nuovo. da qui l’idea del tratto, del segno, e quindi della matita, che abbiamo poi accostato a quella del basilico, perche volevamo trasmttere il concetto del design come la fogliolina che corona il piatto di pasta, donando quel gusto che fa la differenza. dAllo scrIvere dI desIgN Al creAre, IN prIMA persoNA, uNA collezIoNe dI oggettI, NoN è uN pAsso così breve. rAccoNtAtecI lA storIA dI bgp desIgN. BGP design è il nostro studio creativo, dove produciamo oggetti per la casa, e che nasce appunto dalla

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INTERVIEW_design

“Il Design è come la fogliolina (di basilico) che corona il piatto di pasta, donando quel gusto che fa la differenza”

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visione che abbiamo lanciato con il blog, Basil Green Pencil. dopo aver postato articoli per un anno riguardo a spazi ed oggetti dei quali apprezzavamo il valore estetico e funzionale, ci siamo naturalmente diretti verso l’idea di realizzare piccole collezioni con la nostra firma, che rappresentassero ancora di più la nostra idea di design. dopotutto nasciamo come progettisti, prima che come blogger, quindi l’abbiamo presa come una sfida positiva. Un elemento fondamentale nella messa in atto dell’idea è stato il coinvolgimento di Riccardo Bovo, designer esperto di 3d printing, che collabora con Chiara a Londra, e con cui sviluppiamo tutte le collezioni che nascono da zero. Per ora BGP design è ancora in fase di crescita, un valore aggiunto al blog, ma stiamo lavorando per far si che si sviluppi in modo indipendente e parallelo. oggi ci immaginiamo una redazione

ed uno studio di design, dove il fare ed il raccontare coesistono in un’unico insieme. coMe NAsce, pAsso per pAsso uNo deI vostrI oggettI? I primi oggetti delle nostre collezioni nascono in modo del tutto spontaneo e naturale, di solito l’idea ci viene nelle situazioni più inaspettate, e quando la lampadina si accende si fa subito lo schizzo, o il prototipo in caso di pezzi più materici e meno concettuali.. Così è nato dino per esempio, Riccardo ha avuto l’idea e l’ha messa su carta, da lì il disegno 3d a computer e la messa in stampa per il primo prototipo. Una volta ricevuto quest’ultimo abbiamo contattato un’azienda di produzioni ceramiche in Italia per la realizzazione dei primi campioni, e a quel punto abbiamo pensato che valesse la pena iniziare una vera e propria


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INTERVIEW_design collezione sullo stesso tema, pensare quindi in modo più sistematico ad altri pezzi sulla stessa linea. Crediamo molto nel processo creativo spontaneo, senza nessun tipo di vincolo, seguito da una solida conoscenza tecnica per la realizzazione. In fatto di schizzi, idee, e realizzazioni modelli e produzione siamo molto interscambiabili, ma poi per la messa in stampa 3d per i prototipi Riccardo è lo specialista. coMe MAI lA sceltA dI utIlIzzAre lA tecNologIA 3d? La tecnologia 3d ti permette di fare le prime sperimentazioni di realizzazione di un oggetto a costi quasi zero, sia in termini di tempo che di denaro. A casa possiamo stampare modelli in plastica, quindi piccoli oggetti e stampi. Lì possiamo subito verificare le modifiche da fare e poi procedere con sicurezza alla produzione via tecniche tradizionali, come per esempio per la ceramica. Siamo inoltre liberi di stampare con diversi materiali, e quindi poter produrre diverse tipologie di oggetti, dal gioiello alle lampade a sospensione. potete dArcI quAlche ANtIcIpAzIoNe su NuovI desIgN e prodottI? Attualmente la collezione più vicina alla completa realizzazione è Animalia, che è iniziata con dino e che vedrà altri 11 pezzi prodotti a breve, dove gli abitanti del regno animale sono presentati in modo ludico e inaspettato, sviluppati attorno al tema del “contenere” il minimo indispensabile, tipico del nostro tempo. Partendo dalla funzione di vaso quindi, le loro estremità cave dai diametri minuscoli riescono a contenere elementi dalla bellezza unica e necessaria come i fiori. Un’anticipazione fotografica su questa collezione in anteprima per Wait! è l’elefantino Annone. In parallelo abbiamo anche in cantiere una serie di elementi d’arredo in cemento e gioielli sviluppati su strutture matematiche. Purtroppo il tempo disponibile per dedicarci a tutto è molto poco e quindi i tempi di realizzazione sono piuttosto lunghi. quAl’è lA soddIsfAzIoNe pIù grANde che bAsIl greeN peNcIl vI hA fAto fIN’orA? Forse può sembrare banale, ma ogni apprezzamento e commento positivo si trasforma nella nostra più grande soddisfazione. Vedere che il frutto di tanti sacrifici è apprezzato da esperti e non

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per noi una grande gioia, questo ci fa andare avanti ogni giorno. oggi dopo 2 anni stiamo prendendo coscienza che le nostre fondamenta sono solide e forti grazie soprattutto al nostro pubblico. e frA 10 ANNI dove vI vedete? Abbiamo spesso evitato di guardare troppo lontano per riuscire a concentrarci al meglio sul presente, ma andando avanti con Basil Green Pencil e BGP design siamo sempre più obbligati a pianificare e progettare i passi futuri. Tra 10 anni vediamo una società divisa tra un lato più pubblico e uno più privato: blog e progettazione. Il nostro modo di lavorare è stato apprezzato anche proprio per questa questa divisione netta tra le parti, saper soddisfare richieste diverse senza mischiare le competenze. INfINe, doMANdA dI rIto. se vI dIcIAMo “WAIt!” cosA cI rIspoNdete? Quello a cui pensiamo subito è il nostro tipico comportamento quando incontriamo un oggetto, un luogo o qualsiasi cosa ci colpisca, ci fermiamo e cerchiamo quello che fa la differenza, proprio come il famoso basilico. L’espressione Wait! ricorda molto quello che volgiamo trasmettere con i nostri design Portraits, fotografare l’attimo, sfruttare le famose selfie per descrivere e far conoscere quello che più ci interessa, ma anche capire dagli utenti quello che piace a loro, è facile “il design sa di buono”! WWW.BaSiLGreeNPeNCiL.it



INTERVIEW_L’artista in Copertina

SteFaNo MiLiNi IL “CERCATORE DI CURIOSITÀ” dI PIeRPAoLo BIRonI

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INTERVIEW_L’artista in Copertina

AbbIAMo coNoscIuto stefANo MIlINI All’A.M.A. festIvAl dI chIArI lA scorsA prIMAverA. AbbIAMo subIto NotAto le quAlItà ArtIstIche dI questo rAgAzzo dI 32 ANNI. stefANo fA l’ArchItetto e chI lo coNosce gIurA che NoN l’hA MAI vIsto seNzA uNA MAtItA IN MANo per dIsegNAre. grAzIe AllA MeNte ApertA ed AllA pAssIoNe per I vIAggI questo gIovANe ArtIstA sI defINIsce uN “cercAtore dI curIosItà”. osservA, studIA persoNe, luoghI ed oggettI e poI lI Mette coN pAssIoNe sulle sue tAvole rItrAeNdo Il tutto coN uNo stIle

Molto persoNAle. questo rAgAzzo cI hA INcurIosIto Molto, per questo AbbIAMo decIso dI INtervIstArlo e sApere quAlcosA dI pIù sullA suA Arte. cIAo stefANo rAccoNtAcI quANdo hAI coMINcIAto A dIsegNAre? Mi è difficile rispondere. non so esattamente quando, forse perché per me è sempre stata una cosa naturale. Il disegnare è iniziato così, come si inizia uno di quei vizi che dà assuefazione e del quale un giorno, senza accorgertene, non puoi più fare a meno. Sin da bambino mi è

sempre piaciuto riprodurre, a mio modo, la realtà che mi circondava attraverso il disegno. da allora mi ha sempre accompagnato ed è sia il mio rifugio che la mia pena, come per ogni artista, suppongo. che cosA tI hA IspIrAto MAggIorMeNte e tI hA spINto A INtrApreNdere lA cArrIerA dI ArtIstA? La curiosità. Fin da quando ero piccolo sono sempre stato curioso. L’arte è sicuramente il soggetto ideale per un bambino. L’arte elabora la realtà le dà dei significati sempre nuovi, anche dove un senso non c’è. Spesso si sottovaluta il desiderio di conoscere.

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INTERVIEW_L’artista in Copertina

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INTERVIEW_L’artista in Copertina

Chi ne è contagiato viene bistrattato. Ricordiamoci che sul dizionario strano è un sinonimo per curioso. Tanti aspetti del mondo vengono dati per scontati, a volte persino l’arte. Coltivare la curiosità mi permette di scoprire la meraviglia del mondo riflessa nelle cose che ci circondano, è un punto di partenza per poi sperimentare e creare. coMe hAI svIluppAto lA tuA tecNIcA dI dIsegNo e dA dove preNdI spuNto? La tecnica che utilizzo, di base, non è diversa da quella classica del disegno. Come dico sempre “anche io ho due mani come tutti gli altri, è solo che ho più esperienza”. Mi è sempre piaciuto disegnare ma fino all’università non credo di aver avuto una tecnica che potessi definire come mia. I lunghi tragitti come pendolare, le pause tra gli esami, mi hanno permesso di avere il tempo di affinare la tecnica e di scoprirne di nuove. Ancora oggi sono alla ricerca di tecniche da incorporare alla mia. Le trovo spesso inaspettatamente, viaggiando o conoscendo

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INTERVIEW_L’artista in Copertina

altri artisti, altre volte traggo spunto dal mio lavoro. Sicuramente l’input primario è arrivato dagli artisti delle avanguardie, la sperimentazione, la ricerca continua di un linguaggio, di una tecnica nuova per trasmettere l’arte, permette di fare errori e imparare. Così, a seconda del soggetto o dell’effetto finale che intendo ottenere, passo da tecniche all’acquarello al colorante per idropitture, al collage e altro. cosA vuoI coMuNIcAre coN le tue opere? Secondo Klimt “sono artisti non solo i creatori ma anche coloro che godono dell’arte e sono capaci di rivivere e valutare con i propri sensi ricettivi le creazioni artistiche”. Il fatto di poter trasmettere all’osservatore qualcosa che io stesso ignoro o non avevo considerato al momento della realizzazione dell’opera è stimolante. La cosa che più mi piace dell’esporre è il poter dialogare con lo spettatore delle sue impressioni, per questo motivo, anche il semplice fatto di dare un titolo, un nome alle mie opere, sarebbe l’atto egocentrico di permettere a un altro di pensare a modo mio. naturalmente ho dato un titolo ad

ognuno di miei quadri, è solo mio, mi rappresenta e il condividerlo con altri non significa solo mettermi a nudo, significa contagiarli con un’idea. Lo spettatore non viene ad una mia mostra per vedere me, è li perché interessato alla mia arte, perché gli trasmette delle emozioni. Cercare di trasmettere la meraviglia e il mistero, questo è il compito di un’artista e quello che cerco di fare con le mie opere. che cosA hAI IN progrAMMA per Il futuro? La programmazione del futuro, soprattutto in un panorama economico come quello attuale, fa parte del mio lavoro. Per quanto riguarda la mia produzione artistica, invece, cerco sempre di programmare il meno possibile. Procedendo senza un’idea precisa del risultato finale l’opera è una continua sorpresa. Faccio raramente schizzi preparatori o bozzetti, cambio spesso idea, la maggior parte dei miei quadri nasce da un’attenta cancellazione. non ho mai pensato seriamente al mio

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INTERVIEW_L’artista in Copertina

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“Cercare di trasmettere la meraviglia e il mistero, questo è il compito di un’artista e quello che cerco di fare con le mie opere”


INTERVIEW_L’artista in Copertina futuro artistico. Si rischia di generare delle aspettative frustranti che finiscono con l’incidere sulla qualità dell’arte. Il futuro è pericoloso per un’artista. pArlAcI dellA tuA tecNIcA (NoN tI chIedIAMo I segretI) MA dA dove NAsce e coMe lA svIluppI? Per le mie opere non mi avvalgo di un’unica tecnica, nel complesso si può dire che sia un mix di tecniche che si avvicendano, si fondono, a seconda dell’effetto finale. di solito uso dei carboncini sfumati per ottenere la morbidezza dell’incarnato e pastelli acquerellabili per definire i particolari dei soggetti. Gli sfondi, gli oggetti e le decorazioni sono frutto di più tecniche che mi permettono di procedere un particolare alla volta a seconda dell’ispirazione. Utilizzo anche la vernice dorata che da profondità al soggetto, conferendogli un’aura che rimanda alle icone sacre o al simbolismo delle opere di Klimt. La mia tecnica è in continua evoluzione, vanno ricercati continuamente nuovi stimoli nuove “sfide” che spingano a perfezionarmi. La tecnica dell’arte va coltivata. naturalmente ci vuole tempo, anni, ma soprattutto pazienza. cosA peNsI del pANorAMA ArtIstIco ItAlIANo IN questo MoMeNto? Penso che negli ultimi decenni, dopo che l’arte è diventata una cosa riproducibile in serie, l’atteggiamento verso l’opera artistica sia degli artisti sia del pubblico sia mutato profondamente e non necessariamente in maniera positiva quanto ci si sarebbe aspettati da questa evoluzione. nel panorama italiano, come su quello internazionale, questo cambiamento ha dato spazio a degli artisti che sacrificano mistero e meraviglia per uno stupore studiato e privo di prospettiva. Attirano le masse e si promuovono, ricercando il consenso, mettendo in ombra

altri artisti, capaci di interpretare criticamente la contemporaneità, che faticano a trovare un posto al sole. nonostante ciò il panorama italiano è una realtà artistica tra le più attive e ogni anno vedo, nelle mostre e nelle manifestazioni, sempre più persone disposte a mettersi in gioco e a fare arte. dove vorrestI ArrIvAre? hAI uN sogNo Nel cAssetto? Mi piacerebbe affrontare la carriera artistica un passo alla volta, programmando le mie mosse e promuovendo la mia arte ma, fortunatamente, ho troppi sogni nel cassetto che mi impediscono di farlo. Come ho già detto il futuro è pericoloso, questo mi impedisce di avere comunque delle aspettative, mi accontento di quello che mi riserva la vita, dalla mia arte non ho alcuna pretesa. Vorrei semplicemente arrivare un giorno, guardarmi indietro, scoprire che non mi pento di nulla e che la mia arte e stata di ispirazione per qualcuno. rAccoNtAcI l’operA che pIù AMI trA quelle dA te reAlIzzAte e perchè? Il quadro che preferisco e che più mi rappresenta lo tengo nascosto, in casa sopra il tavolo dove disegno di solito. L’ho esposto solo una volta, dopo due anni serviti per finirlo, probabilmente per orgoglio. Rappresenta lo sforzo creativo. Inevitabilmente, l’impegno produttivo, mi porta ad amare l’ultima opera, in ordine di tempo, quella che sto realizzando e che occupa i miei pensieri quando sembra che non stia pensando a nulla. Il quadro sopra la scrivania mi ricorda che le opere di un’artista devono essere un po’ come i suoi figli che nascono dall’ispirazione, sono raffinate dall’intelletto e si sviluppano, tramite la tecnica, con fatica e amore. sItes.google.coM/sIte/ fAuNorosso

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libri_da non perdere Ho affrontato la lettura di «Giuseppino» senza troppe aspettative, semplicemente incuriosita dal personaggio e sicura di trovare una lettura veloce e poco impegnativa. Quello che ho trovato è però andato bene al di là di questo. Giuseppino, l’ultimo libro del “restaurant man” più amato

dagli italiani (e non solo) Joe Bastianich è il racconto di una vicenda poco conosciuta anche se ci riguarda molto vicino, quella degli esuli istriani. e’ la storia di un momento, il secondo dopoguerra, e di un posto, new York, in cui tutto sembrava - ed era - possibile. e’ il ricordo di un’infanzia colorata e saporita, della difficoltà di trovare le proprie radici e dell’inguaribile, un po’ sbruffone, inesauribile ottimismo per la vita che ha portato

“CREDO CHE POCHI ITALIANI SI RENDANO CONTO DEL FATTO CHE, A PARTE LORO, TUTTO IL RESTO DEL MONDO ADORA L’ITALIA”

“GiUSePPiNo” TUTTO QUELLO CHE CI PIACE DEL “BASTIANICH WAY OF DO”

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AnnALISA VAReSI

questo figlio di ristoratori italo americani a creare uno dei più grandi imperi della ristorazione a livello mondiale. C’è anche Masterchef, eataly, Farinetti, Cracco, Barbieri e Milano, senza filtri, senza buonismi e senza censure. Perché Joe è così come lo vedete, prendere o lasciare. Il racconto è scorrevole, piacevole, interessante, a tratti divertente e mai - mai - noioso. Quanto sia merito di Joe e quanto della brava co-autrice Sara Porro non è dato saperlo. Sta di fatto che la coppia fa scintille. Terminata la lettura non potrete che “chiudere” il quadro, se già non lo avete fatto, con la lettura del precedente «Restaurant Man» e vi sorprenderete di quanto il “Bastianich way of do” sia entrato a far parte di voi. e non potrete che ringraziarlo.


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iLLUStratioN tiMe RICCARDO FANO WWW.RICCARDOFANO.IT


cinema_recensioni

BirdMaN

DI: Alejandro González Iñárritu CAST: Michael Keaton, Emma Stone, Naomi Watts, Edward Norton, Zach Galifianakis

non capita spesso di rimanere a bocca aperta. Può capitare ad esempio quando vedi una persona volare. A voi non è mai capitato? davvero? Può succedere anche quando ti imbatti in un film che ti sconvolge del tutto, che rappresenta qualcosa che non avevi mai visto prima. nella mia carriera di spettatore mi è successo con «2001: Odissea nello spazio» e più di recente con «The Tree of Life». Adesso mi è ricapitato con Birdman. A chi fosse spaventato dal paragone con le due opere appena citate, dico subito che il nuovo film del messicano Alejandro González Iñárritu, per quanto un

SaLva Serata NUOVE USCITE FILM IMPERDIBILI E... DA EVITARE dI CAnnIBAL KId

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lavoro fortemente autoriale, è anche più umanamente intelligibile. La storia che racconta è piuttosto semplice. Attraversa una manciata di giorni nella vita di un attore celebre per la saga supereroica di Birdman che poi è caduto un po’ nell’anonimato e prova a costruirsi una dignità artistica con un lavoro teatrale da lui diretto e interpretato. In questa parte troviamo un Michael Keaton che non avrà certo faticato a trovare punti di contatto con la sua esperienza da attore famoso più che altro per i primi due Batman diretti da Tim Burton. La cosa impressionante di questo film è il suo mescolare finzione e realtà, possibile e impossibile, credibile e incredibile all’interno di un unico viaggio, un’unica ripresa, un unico lungo (finto) piano sequenza che nel giro di un paio di ore ci fa entrare del tutto all’interno della la vita del suo protagonista e allo stesso tempo riesce anche a riflettere sul mondo di oggi. Sul cinema, sul teatro e sull’arte, certo, ma pure su noi stessi. Attraverso una regia pazzesca, attori di un’intensità paurosa e una colonna sonora che pulsa al ritmo di una batteria jazz, Birdman ci regala quella che è meglio chiamare un’esperienza più che una semplice visione, e vola così in alto che, una volta ridiscesi sulla Terra, è difficile accontentarsi degli altri comuni filmetti.

da vedere

American Sniper da un certo punto di vista è la più perfetta rappresentazione della guerra offerta da una pellicola. L’ultimo film di Clint Eastwood ha infatti diviso il pubblico in due parti. noi di Wait! siamo schierati sulla trincea dei contro. La pellicola interpretata da un Bradley Cooper che più che muscoloso sembra gonfiato con una pompetta ha scelto di mantenere una posizione piuttosto ambigua nei confronti della guerra in Iraq. non apertamente a favore, né esplicitamente contro. Pure nei confronti del suo protagonista, il soldato Chris Kyle, vero cecchino dell’esercito degli Stati Uniti, non prende una posizione netta, sebbene alla fine tenda a eroicizzare la sua figura piuttosto che no. Un uomo che ha ucciso almeno 160 persone in un conflitto basato su pretesti campati per aria dall’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush visto come un eroe, a tratti quasi un supereroe? Clint, sul serio? ognuno è libero di interpretare il punto di vista della pellicola come meglio crede, ma il vero problema della pellicola è che è narrativamente debole, ripetitiva, una replica stanca di The Hurt Locker, solo priva della stessa potenza visiva. Vorrebbe essere un film-bomba, invece è solo un filmminicicciolo.

da evitare

aMeriCaN SNiPer

DI: Clint Eastwood CAST: Bradley Cooper, Sienna Miller, Jake McDorman



music_Novità

verdeNa “Endkadenz Vol. 1”

È sempre un piacere trovarsi di fronte a un nuovo disco dei Verdena. Precisiamo subito le cose positive all’inizio, così poi possiamo lasciare il resto della recensione alle critiche. Partono le note del primo pezzo di “Endkadenz Vol. 1”, “Ho una fissa”, ed è subito come sentirsi a casa. o meglio come sentirsi nel pollaio, visto che è quello il luogo in cui i tre bergamaschi incidono la loro musica. Si sta proprio bene, in questo pollaio. non c’è manco troppa puzza. È una sensazione famigliare, almeno per chi fa parte della mia generazione di trentenni circa, cresciuti con i Verdena come punto di riferimento principale e quasi unico della scena rock nazionale. Con questo nuovo lavoro, Alberto Giovanni e Giacomo, volevo dire Alberto, Roberta e Luca confermano di essere una macchina da rock che ha pochi eguali non solo dalle nostre parti, ma pure a livello internazionale. La cura sonora di questo endkadenz Vol. 1 è davvero impressionante ed è però qui che vengono anche i problemi.

WHat’S NeW NUOVE USCITE, EMERGENTI E BIG dI MARCo GoI

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Prima il piacere, poi il dovere. Passiamo alla parte cattiva della recensione, BUAHAHAH! Al disco sembra mancare spontaneità. I tre hanno dichiarato di aver impiegato un anno per scriverlo e un anno mezzo per registrarlo e... si sente! nelle canzoni sembrano esserci persino troppi strumenti, troppe aggiunte, quando forse sarebbe stato meglio seguire il motto “less is more”. Questi pezzi sarebbe interessanti sentirli acustici, spogliati dalle distorsioni. L’altro problema, o meglio problemuccio, del nuovo disco dei Verdena è che è pure troppo... verdeniano. non che ci fosse da pretendere un cambio di rotta radicale, una svolta dubstep o qualcosa del genere, però qualche sorpresina in più non sarebbe spiaciuta. Se il precedente doppio album faceva gridare “Wow”, questo tira fuori allora soltanto un: “Sì, niente male”. (voto 7-)


BJorK “Vulnicura”

Quando la gente normale si lascia cosa fa? Si mette davanti alla tv a guardare Il diario di Bridget Jones, esatto, meglio se in compagnia di una dose di cibo spazzatura da star male e una scorta di gelato da far invidia alla Algida. Cosa fanno invece le cantanti quando sono arrivate al termine di una relazione sentimentale? Ci scrivono su un disco, ovvio. Adele ne sa qualcosa. Il suo conto in banca pure. di recente anche Lykke Li si è data al “break-up album” con il suo ultimo “I Never Learn” e ora persino Bjork ha deciso di dedicarsi a questa particolare specialità musicale che negli ultimi tempi sta andando molto forte. Per farlo, ha mandato a ramengo la sua lunga relazione con il regista e scultore Matthew Barney, con cui stava insieme dal 2001 e con cui ha avuto una figlia. “Vulnicura” è il disco che

documenta la fine di un amore, la fine di una storia, la fine di un’epoca per la cantante e per farlo ha scelto di tornare alle sonorità del suo passato, più che altro a quelle degli splendidi “Homogenic” e “Vespertine”. L’ispirazione vola alta, altissima nel primo pezzo “Stone Milker”, folgorante come un colpo di fulmine. Solo che dopo, proprio come in qualsiasi relazione, subentra la routine e la noia. I pezzi, per quanto dotati di un loro fascino, si fanno troppo dilatati e dilungati, l’ascolto da piacevole diventa estenuante e, più che “Homogenic”, viene in mente Gianna nannini: “Questo amore è una camera a gas.” Questo “Vulnicura” è allora proprio come una relazione sentimentale destinata a non durare. All’inizio ci si innamora ed è tutto bello, dopo un però ognuno per la sua strada. (voto 6)

MarraCaSH “status”

dite quello che volete, ascoltate ciò che preferite, ma con un disco di musica rap italiana è difficile annoiarsi. Se prendiamo i testi di Fedez, J-Ax, Fabri Fibra o in questo caso di Marracash, qualche risata di sicuro è garantita. Qualche momento esilarante lo si trova sempre, qui ad esempio un verso come “La tua tipa ha visto più uccelli di Hitchcock” mi ha fatto ridere per un 10 minuti buoni. di battute e di riferimenti al mondo del cinema il nuovo disco del Marra è pieno. Così come è pieno di ospiti e di guest star tra le più variegate immaginabili. A questo punto potranno partire i cori “Venduto! Venduto!” che in ambito rap sono sempre di moda, ma d’altra parte Fabio Bartolo Rizzo in arte Marracash ormai c’avrà fatto l’abitudine, visto che è dai tempi dell’esordio con il “Badabum badabum

cha cha” che glielo gridano. All’interno del disco le strizzate al mondo del pop ci sono, soprattutto nel tranqi funky leggero di “Nella macchina” con neffa, così come nella collaborazione con Tiziano Ferro in “Senza un posto nel mondo” e nel singolo “In radio” che già dal titolo dice tutto, ma per il resto “Status” ci regala anche delle basi electro belle cattive come quelle della title track o di “Crack”, un tocco di dub con una “Il nostro tempo” che campiona “Lasciati” dei Subsonica, e nuovi potenziali inni come “Vita da star” con Fabri Fibra e l’esaltante “Don”. Alcuni pezzi funzionano di più, qualcosa non convince del tutto, ma le rime del Marra sono sempre affilatissime e di sicuro in questo disco c’è spazio per qualunque cosa, tranne una: la noia. (voto 6+)

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music_Cult

Il nuovo album di Marilyn Manson “The Pale Emperor” mi ha fatto lo stesso effetto di una minestra riscaldata, anche buona nel suo genere, per carità, però pur sempre una minestra riscaldata. Adesso dopo aver tirato fuori un’affermazione del genere non vorrei diventare io stesso un piatto riscaldato con cui i fan satanisti del cantante banchetteranno questa notte durante uno dei loro sabba. Per scongiurare ciò e farmi immediatamente perdonare per le mie discutibili dichiarazioni nei confronti del loro dio – o preferirebbero che dicessi del loro Satana? – parlerò bene di un album che ritengo un caposaldo della musica rock anni novanta: “Antichrist Superstar”. I fan satanisti di Marilyn Manson mi stanno ancora guardando male? ok, calmini, mi correggo: un caposaldo dell’intera musica rock, così va meglio? Un disco come l’ultimo “The Pale Emperor” non ha niente di per sé che non va. Solo che non può reggere il confronto con un lavoro del genere. Se con gli ultimi dischi Marilyn Manson ha provato strade sonore un pochino differenti rispetto al passato, pur rimanendo all’interno dei confini di un sound prevalentemente industrial-dark-gothic-glam-newwave-alternative-rock-e-chi-piùne-ha-più-ne-metta, il suo nuovo disco può essere visto come un

tHe CULt GLI IMPERDIBILI DI IERI E DI OGGI DA RISCOPRIRE dI MARCo GoI

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MariLYN MaNSoN “Antichrist Superstar”

ritorno al passato. Un ritorno a quello storico “Antichrist Superstar” che l’ha fatto diventare una (anti)star mondiale e, per un certo periodo, lo spauracchio numero 1 di mezza America. Che ci volete fare? Correva l’anno

maledizione. nelle sue canzoni successive e anche in molti brani del suo ultimo “The Pale Emperor” è infatti impossibile non sentire echi di quello storico brano. Con quel suo stile un po’ alla ozzy osbourne, un po’ alla

1996 e osama bin Laden doveva ancora comparire sulla scena internazionale. In quell’epoca, da cui sono passati già quasi 20 anni ah! come corre il tempo, Marilyn Manson era la cosa più inquietante e allo stesso tempo eccitante che si poteva ascoltare. dopo l’album d’esordio “Portrait of an American Family” e l’EP “Smells Like Children” trainato dalla spaventosamente grandiosa cover di “Sweet Dreams” degli eurythmics, Marilyn Manson in compagnia della sua band omonima entrava definitivamente nell’immaginario culturale contemporaneo, così come negli incubi dei benpensanti in stile Freddy Krueger, con “Antichrist Superstar”. La canzone della svolta è stata “The Beautiful People”, uno dei pezzi più devastanti mai sentiti e che allo stesso tempo è rimasto per lui una

david Bowie, un po’ alla uno a caso dei Kiss, Marilyn Manson è finito per diventare un’icona pop. Il timido teenager Brian Warner con “Antichrist Superstar” si è trasformato nella rockstar più pericolosa del pianeta, supportato da un’opera di musica industrial rock in stile nine Inch nails – Trent Reznor d’altra parte ha giocato un ruolo importante – che suona ancora oggi fighissima e dannatamente pericolosa. Un album che Marilyn Manson, per quanto si possa sforzare, non riuscirà mai ad eguagliare. ogni suo nuovo lavoro è destinato inevitabilmente ad apparire come una “pallida” copia, proprio come dice fin dal titolo “The Pale Emperor”. Se volete, voi gustatevi pure la vostra minestra riscaldata. Io preferisco magnarmi la minestra originale che, contrariamente a quanto si possa pensare, non è ancora andata a male.



INTERVIEW_Brand & designer

vv BY KidZ

INTERVISTA AD AUGUSTO TITONI INVENTORE DEL NEW-POP LUXURIOUS VINTAGE 38

dI MArco bIANchI


INTERVIEW_Brand & designer

AbbIAMo INcoNtrAto Augusto tItoNI, foNdAtore dI uNo deI pIù orIgINAlI MArchI ItAlIANI: vv bY kIdz. dIffIcIle dA INcAsellAre, A cAvAllo trA urbANWeAr, ArtIgIANAlItà, poesIA. uNA storIA uNIcA che cI sIAMo fAttI rAccoNtAre dA Augusto, che coN Il cuore IN MANo e lA coNsuetA dIsArMANte sINcerItà hA fAtto sgorgAre le pArole seNzA Mettere fIltrI. cIAo Augusto. rAccoNtAcI lA tuA storIA Nel MoNdo dellA ModA. coMe è pArtIto tutto? Ciao Marco. Come per molti brand emergenti, credo sia nato tutto veramente per caso. Avevo circa 20 anni e mi sono messo con un amico a stampare t-shirt usate. Sai quelle che non metti più dai tempi del liceo, che puzzano pure un po’ di naftalina Carta trasferibile e ferro da stiro, tutto qua. Poi mi sceglievo immagini da internet di Wolverine o di Freddy Mercury ; stampavamo per nessun altro fine al di fuori di un senso di appartenenza, una sorta di rito totemico di appropriazione della forza di certe immagini. non ha prezzo indossare i propri idoli, chi ti gasa. Poi un natale ho regalato una t-shirt stampata col logo della Shelby Cobra a Francesco, che tra le mille

cose che faceva collezionava proprio macchine d’epoca. Ah, dimenticavo, Francesco era titolare del marchio Vittorio Valerio. pArlAcI del progetto vIttorIo vAlerIo e dellA NAscItA dI dI vv bY kIdz. Appunto, Vittorio Valerio. Francesco è stato ed è per me una delle persone che più stimo ed alle quali sono più legato in 28 anni. Lui, giovanissimo aveva creato un marchio, più che un brand, che aveva questo nome. Inizialmente, quindi prima che io partecipassi al progetto Vittorio Valerio l’attinenza con l’abbigliamento era molto relativa , mi spiego: Vittorio Valerio. Realizzava cover placcate d’oro per cellulari e accessori ( tipo bottoni per camicie e polo ) sempre concepiti con lo stesso criterio ; semplificando , si trattava di una specie di progetto di customizzazzione di accessori con materiali di lusso quali oro e diamanti. L’ incontro con Vittorio Valerio portò a tutt’ altro , nel senso che il punto zero dal quale partimmo , fu appunto la realizzazione di una t-shirt con forti connotati artigianali: una t-shirt che sembrava davvero uscita dall armadio dello zio , realizzata in numerosi lavaggi old school, da proporre basica oppure serigrafata con telai

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INTERVIEW_Brand & designer

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incisi manualmente . Cataloghi infiniti di immagini retro, dai loghi dell esercito, al mondo biker, al tema tattoo ... Tutte rigorosamente rivisitate e riprodotte manualmente. Insomma un progetto ganzo e commercialmente valido , tant ‘è vero che dopo il primo Pitti Immagine a cui partecipammo come espositori, circa 30 negozi avevano ordinato il nostro prodotto e 4 uffici rappresentanza molto validi si occupavano della nostra distribuzione ( senza contare le altre figure importantissime che si erano unite alla squadra “ Vittorio Valerio “ ... cito Alessandro, Ghigo, Andrea su tutti ). Poi arrivò il nostro primo Pitti invernale e la necessità di dare prima di tutto continuità ad un progetto di t-shirt sull invernale (che è sempre un gran bel casino) e poi di restituire ad un progetto diventato “ vintage “ quell essenza di “luxury” che stava all origine del marchio . Allargammo così la collezione alla maglieria fatta

a mano ( insomma, i maglioni fatti ai ferri dalle nonne ). Maglie dal forte sapore artigianale, arricchite con bottoni tagliati manualmente in ulivo. Un prodotto che per quanto valido ed esclusivo, si conciliava comunque male con una rete commerciale che era stata costruita fondamentalmente per una t-shirt . In altri termini: non vendemmo. non solo: perdemmo un po’ di autostima e coraggio nel supportare il progetto V.V. e così dopo alcuni mesi decidemmo di comune accordo di scioglierci. Personalmente ho molto sofferto. non riuscivo ad accettarlo. Cazzo quel progetto rappresentava il mio sogno, o almeno ero riuscito ad amarlo così tanto da poterlo definire come tale. Però a volte capita che la frustrazione ti aiuti a riflettere ed a capire che un progetto fallito può si demolire le tue ambizioni, le tue velleità...ma non potrà mai uccidere la tua passione, le tue idee e quello che vuoi dire. Così ecco che da quelle ceneri è


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INTERVIEW_Brand & designer nato poi VV by Kidz. coMe MAI questo NoMe? Già ... Come mai? Mi occorreva un nome che mi comunicasse gioia ogni volta che lo pronunciassi. Avevo voglia di essere puro e spensierato come un bambino. Mi serviva un “non progetto “ che mi permettesse semplicemente di realizzare quello che amo e di essere quello che sono . Quindi chiamare la mia “nuova vita” KIDZ , mi era sembrato appropriato. Il motivo per cui è preceduto da VV è molto semplice: ho sperato fino in fondo che il progetto Vittorio Valerio potesse continuare e che KIdZ fosse una factory creativa personale da coltivare in parallelo. Pertanto, quando ho registrato il nome della mia società ho pensato che Il nome giusto fosse appunto V.V. By KIdZ (o VV KIdZ , come mi capita spesso di abbreviare). Le cose però non sono andate come credevo ed il “V .V.” è rimasto... Nessun problema, anzi, mi ricorda ogni volta un trascorso della mia vita di grande importanza per me. coMe MAI defINIscI Il tuo brANd NeW luXurIus pop vINtAge? hAI cloNAto tu questA defINIzIoNe? No, la definizione di NU-VINTAGE POP & LUXURIUS , apparteneva già a Vittorio Valerio, ma mi occorreva dare una sorta di continuità dal punto di vista della definizione del prodotto, visto che la t-shirt di Vittorio Valerio era esattamente concepibile come un mio attuale capo VV KIdZ: pezzi che hanno un netto sapore vintage ma che sono reinterpretati in un’ ottica “ NEW “ (o

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nU) data o dal tessuto o dal modello del capo. L’aspetto “POP” e’ data invece dalla violenta interpretazione che spesso amo dare ad alcuni pezzi delle mie collezioni attraverso lavaggi di colore pastello o grafiche che rompono ed irrompono sulla “solennità “ di un capo che sembra ( ma non è ) datato. e’ un po ‘ come fare un murales su un rudere di campagna . Per quanto riguarda invece l’aspetto del LUXURIUS, l’intento era ed è quello di collocare il prodotto in un’ottica di esclusività (mi riferisco sia al prodotto di per sé, sia ai punti vendita che siano in grado di rivenderlo) e soprattutto di “collezionismo” che mi piacerebbe regalasse ad ogni pezzo delle mie collezioni, una dimensione atemporale ed aliena a mode e fenomeni vari. coMe NAsce Il MIX trA culturA pop e ArtIgIANAlItà? non ti nego di essere un amante della pop-art e sicuramente le mie cose ne sono fortemente segnate. Adoro le serigrafie ma soprattutto credo nella potenza del colore: il colore stravolge un’ opera . La poesia dell’ artigianalità deve essere sdrammatizzata nella mia idea di prodotto ecco perché PoP ed artigianalita’ sono l’una al servizio dell ‘altra . Certo, a volte nascono delle cazzate ... ma non mi interessa per che quello che sto facendo ora è portare all estremo gli spunti che mi vengono; poi la quadratura ottimale tra ricerca e prodotto arriverà , se arriverà. Se arriverà vorrà dire che sono bravo. Per ora bravo non lo sono. AccIdeNtI quANtA ModestIA... quANto è


“Vestire è poesia se si vuole, è impersonificare un’epoca, uno stile, un preciso momento storico, è raccontare e raccontarsi”

IMportANte vIvere NellA zoNA dove tI trovI, lA toscANA, per chI creA uNA ModA così ‘ArtIgIANAle’? Vivere nella mia Toscana è importante per me in questo momento. Vuol dire estraniarsi da quello che ti circonda, respirare ritmi biologici... Vivere l’errore come tempo di riflessione e quindi di crescita. Capire perché prima una bottega era possibile ed ora no. Bere un bicchiere di whisky con chi ha voglia di ascoltare quello che hai da dire e pensare insieme. Inevitabilmente il confronto con gli altri è inevitabile poi ... e scendere a valle è fondamentale per capire se sei bravo o se sei un baraccone. Auto-masturbarsi su di un poggio

è altrettanto facile e di certo non mi basta... Però non sono ancora pronto per scendere definitivamente a valle per raccontare VV KIdZ ... Sento ancora un grosso margine di miglioramento e quindi di autocritica. Scendere a valle vorrà dire in quel caso esistere ed essere riconoscibile. Sono grato per questo a tutti quegli store che già ospitano VV KIdZ. Grazie a loro per la fiducia. coMe NAsce l’IspIrAzIoNe per le tue collezIoNI? Una collezione dovrebbe essere tale e quale ad un filone espressivo per un pittore o per un musicista . Chi ama questo mestiere non può non dare un senso a quello che


INTERVIEW_Brand & designer fa . Chi ci lucra e basta probabilmente sì . Vestire è poesia se si vuole (non sto dicendo che sono un poeta) è impersonificare un’epoca, uno stile, un preciso momento storico, è raccontare e raccontarsi. Le mie collezioni nascono dal voler raccontare storie. Potrei abbinare colonne sonore, quadri, sculture, oggetti, acconciature ...tutto quello che vuoi ad una mia collezione. Potrò raccontare forse un giorno tutto questo e sarà bellissimo visto che il primo pensiero felice che ho associato a VV KIdZ è stato quello di essere un’ officina creativa prima che un marchio. Per essere questo non si può essere autoreferenziali. Si deve essere compenetrati da tutte le forme espressive che possano e vogliono interpretare il tuo lavoro. Allora non avrai solo messo insieme qualche cencio, ma raccontato qualcosa a chi avrà la cordialità non di apprezzarti , ma semplicemente di ascoltarti. Spero di aver risposto alla tua domanda. sbAglIo o AddIrItturA tI pIAce collAborAre coN IN NegozI IN MANIerA così strettA dA ArrIvAre A creAre collezIoNI su MIsurA per loro, coN cApI prodottI IN esclusIvA per uN sINgolo puNto veNdItA? Brand e negozi nella mia idea, devono essere una coppia d’attacco ben assortita in un 4-4-1-1. non è una cazzata quello che dico perché quando si gioca a due punte di cui una sta più indietro dell’altra, serve sempre un attaccante di buona

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tecnica che crea gli spazi ed un bomber che le butta dentro. Bene, i negozi sanno come segnare e se ti gradiscono come partner si deve sapere dove mettergli la palla. Non ho uffici o agenzie che mi rappresentano. Ho la necessità di guardare negli occhi chi ospita KIdZ nel suo store. ogni volta che entro in uno store cerco di capirlo, cerco di intuire quale possa essere la mia dimensione al suo interno, tocco i capi tra gli stendini e studio chi è più bravo di me ... Chi ha già conquistato la fiducia del negoziante. Io me la devo giocare ogni volta ed è giusto perché per ogni appunto che riceverò (certo , purché costruttivo, non per cercare di non pagare.. ) a riguardo del mio prodotto vorrà dire che ci sono altrettanti margini di miglioramento . Il momento è duro e si deve essere alleati dei negozi... Certo serve rispetto: senza quello, ciò che dico non ha valore. uN brANd ArtIgIANAle, coMpletAMeNte MAde IN ItAlY. così uNIco e Allo stesso teMpo INterNAzIoNAle. hAI IN progrAMMA dI pArtecIpAre A fIere estere? Sono tornato da Berlino meno di una settimana fa. ecco... Con questo ho già detto tutto. rAccoNtAcI lA collezIoNe prIMAverA estAte 2015. quellA che e’ ArrIvAtA NeI NegozI IN questI gIorNI. Prima tI ho parlato di come sviluppo le mie collezioni. Ho parlato di storie. Bene, all’origine di ogni storia c’è un percorso madre fatto di

tanti “episodi” quante sono le collezioni. Quella che uscirà a marzo nei negozi si chiama The Soul is Growing . e’ una collezione dove affronto con una buona consapevolezza lo stile nUVInTAGe di cui abbiamo parlato sopra ; The Soul is Growing è figlia della mia prima uscita invernale che è sicuramente una collezione di ricerca ma molto più pacata... ecco perché l’impatto visivo a livello cromatico della p-e risulta ulteriormente accentuato. e’ una collezione molto colorata che presenta una parte di prodotto accessibile ad un target più vasto di clienti, rappresentata da t shirt , polo , t shirt lunghe , camicie ... Tutte rigorosamente trattate con enzimi naturali per favorire un effetto old school ed arricchite con ricami fatti a mano, motivi ripetuti in serigrafia di banane, fenicotteri, ancore etc... L’altra parte della collezione , diciamo quella del total look è molto più di concetto: sviluppata su due tessuti: lino e cotone. Parla di capi provenienti qua e là da diversi contesti così che il pantalone damascato in lino richiama l’oriente, la giacca d’ammiraglio con ganci centrali ricorda i Beatles e la salopette a righe verticali sembra quella di un imbianchino americano intento a spennellare la staccionata . Bestseller sicuramente la giacca “Beatles”, ordinata da quasi tutti i negozi che ho. Quello che, col senno di poi manca a questa collezione, è lo sviluppo di una parte di prodotto lavorata con lavaggi un po’ più basici e meno pop diciamo, tanto la gente si


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coMpra sempre i soliti tre colori... AcceNNAcI INvece dell’INverNAle che I tuoI clIeNtI potrANNo AMMIrAre IN questI gIorNI e rIcevere IN NegozIo solo dAl prossIMo setteMbre. Quanto all’ invernale magari spero di potertene parlare accuratamente a settembre, quando uscirà nei negozi . Intanto mi limito a buttarti li un paio di cose: la collezione si chiama doCKSLAndS CALLInG... Il set è il porto, come metafora d’ incontro tra i vari KIdZ, i bambini che nell’ estate sono scesi dalla collina per rinforzare la loro consapevolezza ed ora si incontrano cresciuti, provati, un po’ pirati, un po’ ninja .... Portano sulle spalle tessuti

diversi, un po’ tecnici un po bohémien, oppure tute che donerebbero ad un eskimese o ad un guerriero della Mongolia ...odori di terre diverse; ma quello che conta è l’incontro, perché il porto lo è un punto di incontro... e perché non c’è scintilla se non c’è incontro. Altra cosa che ti dico della collezione invernale è in realtà una cosa di cui sono veramente felice: come ti ho detto prima che il mio obiettivo è quello di essere un’ officina creativa prima ancora che un brand ; beh in doCKSLAndS CALLInG , per la prima volta interviene un artigiano esterno su una mia collezione. e nascono delle borse realizzate con le camere d’aria dei camion. Credo che si meriterebbero

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d’essere almeno viste. Almeno . Augusto tItoNI grANde persoNAggIo, orIgINAle, spesso rItrAtto dAI fotogrAfI durANte Il pIttI e glI eveNtI ModA. Durante il Pitti ho assistito ad una “caccia all uomo” verso chi riceve foto in fiera, in quanto camuffato da buffone. Sono drastico nel modo di pensare le mie collezioni, ma non nella vita di tutti i giorni: si deve secondo me andarci un po’ coi piedi di piombo con le critiche e , soprattutto, evitare di generalizzare. È vero: in genere quando vado alle fiere ricevo molti scatti e non ho difficoltà ad ammetterlo... Ne’ ho difficoltà ad ammettere che ciò mi diverta ed in un certo senso mi faccia piacere visto che, ovviamente, mi vesto con cose da me concepite . Tuttavia il peso specifico che do ad uno scatto in fiera, per me è pari a zero .. Perché nessuno compra di più il tuo prodotto se hai più scatti, ne’ mi sono mai messo a collezionare bigliettini da visita (al limite è’ il fotografo ad offrirtelo). Il 90% delle foto che ricevo, manco so dove vanno a finire. Comunque se la moda è quella di classificare “ ridicolo” chi riceve diverse foto in fiera .... Sì ok sono io Augusto Titoni che veste in fiera la sua ridicola collezione. Amen . coMe vedIAMo AMI vestIre IN persoNA Il tuo brANd e seI Il MIglIor testIMoNIAlI dI te stesso. se potessI INvece sceglIere uN testIMoNIAl, pArlANdo dI AttorI, jet set ecc, chI sceglIerestI? VV KIdZ , ha uno stile che non è per tutti . Anzi , uno stile che nel complesso può piacere davvero a pochi. detto questo, provo un’ immensa soddisfazione, quando persone insospettabili si provano un mio completo o un mio pantalone, di quelli impegnativi e capisco che si piacciono. KIdZ non è per tutti ma vorrebbe vestire la gente

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comune, gente di strada, viaggiatori ... Tanto, ma tanto diversi l’ uno dall altro. detto questo , non c’è una star che in particolar modo potrebbe calzare a pennello lo stile di VV KIdZ meglio di un comunissimo ragazzo di strada. Certo poi la visibilità che ti da un “ personaggio dentro la scatola magica” non è la stessa di quella del ragazzo di strada . Quindi l’uno vale l’altro (con preferenza a Mughini se proprio mi devi strappare un nome dalle labbra) . quAl’è Il tuo brANd preferIto oltre Al tuo ovvIAMeNte? Voglio semplicemente essere sincero e non presuntuoso, oppure entrambi. Poco importa: mi ispiro a molti brand, ricerco, reinterpreto oppure ricevo semplicemente lo spunto, la scintilla a quella che sarà la mia idea; ho un atteggiamento maniacale della ricerca della mia strada, del perfezionamento graduale di quel dettaglio che possa potenziare sempre di più il mio prodotto. Tutto questo però lo faccio senza avere un vero e proprio polo di riferimento. Cerco “il mio essere riconoscibile” e per far ciò, non ho necessità di seguire altri. Poi, imparare dagli altri è un’altra cosa: soffermarsi a Berlino davanti alla vetrina di 14 oZ, vedere un capo spalla di nigel Cabourn, che domina uno spazio magico, fuori dal tempo e pieno di poesia... Provare un brivido di freddo perché a Berlino pure nevica ed una grande sensazione di rispetto e gratitudine per l’ esistenza di tanta bellezza. Beh, questa è un’esperienza che consiglio a tanti dei fenomeni che sono in giro. WWW.KidZ-FaCtorY.it



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WoodeN Store UNA STORIA (BELLA) DI TALENTO E CAPACITÀ dI MARCo BIAnCHI

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uNA storIA, bellA e INcredIbIle. dI quelle che AbbIAMo bIsogNo dI leggere IN questI gIorNI. per trArre forzA, IspIrAzIoNI e Idee. quANdo NessuNo tI AIutA, e tutto tI reMA coNtro, puoI rIcoMINcIAre puNtANdo solo su te stesso. I rAgAzzI dIetro Al progetto WoodeN, soNo stAtI cApAcI dI trArre INsegNAMeNto dA uNA storIA rIccA dI soddIsfAzIoNI e AMArezze, per rIlANcIAre coN uN’ IdeA bAsAtA solo sul proprIo tAleNto e le proprIe cApAcItà. uN rIschIo forte, IN cuI hANNo buttAto tutto sul pIAtto, Me che oggI lI preMIA coN uN successo MerItAto e rAro, dA rIscoNtrAre IN questI dIffIcIlI gIorNI che stIAMo vIveNdo. ho INtervIstAto Alberto MorelAto dI WoodeN.

posso AzzArdAre A INdovINAre? soNo INIzIAtI glI INsolutI e I probleMI suI pAgAMeNtI. esatto. ne abbiamo viste di tutti i colori. ordini fatti e non ritirati, assegni scoperti, assegni firmati da sconosciuti. e’ stato frustrante e terribile vedere che il frutto del nostro lavoro si è trasformato in una rincorsa ai pagamenti e chiamate frequenti all’avvocato. Ad oggi, a distanza di 5 anni, stiamo ancora cercando di recuperare alcuni soldi.

cIAo Alberto! rAccoNtAcI coMe è pArtIto tutto. Tutto nasce a Verona, un gruppo di amici ed un brand: Button noise, circa 8 anni fa. Abbiamo fondato un marchio di abbigliamento, un prodotto di felperia a cavallo tra streetwear e fashion.

WoodeN, coMe Il NoMe del vostro brANd. esatto.

e coM è ANdAtA? Beh parliamo di un prodotto 100% italiano che è partito quasi solo con il passaparola. Il riscontro c’è stato ma poi sono iniziati i problemi...

e AllorA? e allora questa rabbia dentro ci ha spinto a mandare tutti al diavolo. Ci siamo detti: sai cosa? Il marchio ce lo produciamo e ce lo vendiamo noi. Così è nato il progetto. e abbiamo abbracciato la scelta, molto coraggiosa, di aprire un negozio a Verona di nome Wooden.

e coN lA produzIoNe coMe Avete fAtto? Fortunatamente nel Veneto, e anche a Verona, esistono delle aziende di confezione e tessuti di alto livello. Abbiamo convinto una di queste a sposare il nostro progetto. La necessità era quella di trovare un’azienda che potesse seguirci passo passo, rilanciare

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un prodotto in pochi giorni per riassortire il punto vendita nel minor tempo possibile. quAl è stAto Il rIscoNtro? Devo dire che è stato fin da subito eccezionale. Verona, da questo punto di vista, è una città fantastica. ed il passaparola cittadino ci ha portato fin da subito a crescere. I giovani hanno capito il nostro prodotto e il nostro stile.

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coMe descrIvereste Il vosto prodotto? Sono capi puliti, senza scritte e loghi urlati ma con dettagli curati e ricercati. Il risvolto in contrasto, il taschino, il bottone particolare, le stampe di ricerca. Tutto fatto quasi a km zero, con tessuti italiani di alta qualità, in più i capi sono

lavati in maniera da non subire restringimenti. Una nostra tee, anche lavata 30 volte, rimane sempre come l’hai comprata. e piano piano la gente questo l’ha capito. sbAglIo o Adesso fAte ANche le scArpe? esatto. Inizialmente abbiamo affiancato alla linea di abbigliamento scarpe di altri brand, accessori e sneakers come le nike. ora la scelta è stata di produrre tutto marchiato Wooden. Un total look a 360°. In questa maniera non esiste la possibilità di trovare il prodotto da un’altra parte oppure scontato su internet. Se vuoi una nostra scarpa, devi venire da noi o acquistarla sul nostro store on-line.


“IN UN NEGOZIO BISOGNA METTERCI IL CUORE E CI VUOLE UNA PRESENZA QUOTIDIANA”

sbAglIo oppure Avete Aperto ANche Altro puNtI veNdItA? Sì, abbiamo aperto il punto vendita di Brescia, a seguire, in società con 333 Store, un grande spazio a Parma, condiviso tra il nostro brand e gli altri prodotti di Matteo, titolare del negozio, infine abbiamo aperto a Bassano del Grappa. e coMe soNo stAtI I rIscoNtrI? Molto buoni. In particolare Bassano sta registrando una crescita incredibile. bAssANo, bellIssIMA cIttà. MA c’è tutto questo ferMeNto? Sì, una cosa straordinaria. nel weekend molte persone dai

comuni e dalle città limitrofe si spostano lì e lo sviluppo e i progetti della zona lasciano pensare ad un’ ulteriore crescita. Tuttavia lo devo dire, Verona oggi non si batte. cI soNo stAto pochI gIorNI fA A veroNA, e IN effettI MI hA fAtto uNA grAN bellA IMpressIoNe. Sì Verona è una città in grandissimo fermento: tra turismo, cultura, concerti, shopping. oggi Verona è un centro di riferimento per le città della Lombardia, o del Veneto ma persino dell’emilia, quando qualche anno fa era il contrario. e il nostro negozio, anche se si trova in una via laterale rispetto alle principali dello shopping, ha un giro veramente eccezionale.

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INTERVIEW_Shops IMMAgINo ANche che lA vIcINANzA dellA produzIoNe sIA stAtA uN eleMeNto chIAve. Certo, oggi c’è una partnership con una azienda che produce solo per noi. Abbiamo un accordo in cui, la merce, dal lancio della produzione, deve essere entro 9 giorni nei negozi. In questa maniera possiamo riassortire quasi in tempo reale i prodotti su cui c’è un’ampia richiesta ma in particolare, possiamo rifornire il negozio con la tipologia di merce di cui necessita. In realtà, molto raramente riproduciamo le stesse cose, ci piace troppo cambiare. MI seMbrA uNA tAttIcA INtellIgeNte. esatto: la gente sa che se non compra ciò che gli piace, non ritroverà quel prodotto tra 15 giorni in negozio. Questo spinge i clienti a non attendere saldi o riassortimenti. Perché non ci saranno. MA se NoN erro ANche I vostrI prezzI soNo decIsAMeNte deMocrAtIcI. Sì, una t-shirt costa sui 30-40 euro, un pantalone sui 70-80. La gente si è stufata di spendere cifre folli per capi di abbigliamento, da noi sa che spende il giusto per un prodotto di qualità, che dura nel tempo. La crescita della produzione ci ha permesso di abbassare i prezzi. Anche se, visto il successo, avremmo potuto alzarli! e quINdI oggI, cIrcA 3 ANNI dopo Il lANcIo del progetto, è NAto uN frANchIsINg. coM’è pArtItA questA cosA? trAMIte pubblIcItà e ANNuNcI? no, nessuna auto-promozione, è nata parlando tra amici e raccontando la nostra storia e la nostra visione della moda a persone del settore che si sono subito interessate a prenderne parte. Ci sono persone che ci hanno chiesto di sposare il progetto e noi le abbiamo supportate. Stiamo progettando 5 nuove aperture nel corso dell’anno. dove? Verona, Bologna e soprattutto Milano, che sarà la nostra più grande sfida, inoltre altre città che per il momento ci riserviamo di tenervi nascoste! coMe MAI lA sceltA del frANchIsINg ANzIchè quellA dI portAre AvANtI

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NegozI A gestIoNe dIrettA? Perché nel negozio bisogna metterci il cuore, e ci vuole una presenza quotidiana. Difficilmente potremmo controllare dei dipendenti. Solo chi sente quel negozio come cosa sua può effettivamente metterci l’anima e trasmettere l’amore per il prodotto ai propri clienti. quAlI AltrI progettI vI portA Il Nuovo ANNo? Ci porta un nuovo showroom qui a Verona dove i nostri negozi affiliati, potranno venire a scegliere i capi e a fare gli ordini e, come anticipato prima, un negozio in fase di apertura, a Verona, in cui lanceremo anche la collezione donna. oggI quANtI sIete IN WoodeN, e coMe vI dIvIdete I coMpItI? Siamo sempre in tre: Alberto, a cui spetta la parte più creativa, nel decidere le linee guida delle collezioni, le tendenze, i colori, lo stile di Wooden; Marco, l’uomo-prodotto, colui che segue il prodotto dal campione all’arrivo in negozio, che ordina i tessuti, i materiali, che si relaziona e coordina i fornitori ed i façonisti; Pietro, l’amministratore, la persona che segue conti, fatture, spese e i nuovi business. se tI dIco. sogNA Ad occhI ApertI. dove sIete trA 5 ANNI? Saremo ancora nella nostra Verona innamorati più che mai di ciò che staremo facendo, esattamente come ora. WWW.WoodeN Store.it



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SataMorte CHI (O COSA) È SATAMORTE? dI MARCo BIAnCHI

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INTERVIEW_Brand&designer uNA pArolA dA AlcuNI MesI è sulle bocche dI tuttI. sAtAMorte. MoltI MI chIedoNo dI cosA sI trAttA. Io ho peNsAto beNe dI ANdAre dIrettAMeNte dA loro, ANdreA e stefANo, I foNdAtorI del brANd per chIederglIelo. chI è sAtAMorte? uN brANd dI AbbIglIAMeNto? uN MovIMeNto ArtIstIco? uN club per sAtANIstI? SATAMoRTe nasce da @andreafabbiansata e @stefano_innocenti_sata. dalla passione per la “moda”, per come l’abbiamo sempre vista e vissuta. Siamo una crew d’abbigliamento artistico deATHInITALY. coMe NAsce/dA cosA NAsce? e’ il frutto della voglia che condividiamo da sempre di creare un brand che lega oltre all’abbigliamento una serie di passioni che ci affascinano. cosA sIgNIfIcA sAtAMorte e perchè? e’ la fusione di S.A.T.A. Sempre A

Testa Alta nome della nostra crew di graffitari oggi divenuta collettivo artistico e MoRTe termine che abbiamo scelto per rappresentare il nostro mood all black. coMe MAI così tANto hYpe AttorNo A uNA pArolA? L’hype che si è creato attorno al nostro lavoro, oltre all’impatto molto forte della parola che portiamo sul petto, è sicuramente dovuto al modo in cui abbiamo impostato la vetrina social sul mondo. coMe NAsce lA collAbo coN Nttl/MINIMArket? Abbiamo conosciuto i ragazzi di nTTL a Milano e dopo averli rincontrati a Firenze durante un Pitti, si respiravano vibrazioni positive vista l’attitude di entrambi a questo lavoro.Ci hanno seguito per la nostra prima produzione vera e propria e oggi dopo meno di un anno la nostra collaborazione continua alla grande. WWW.sAtAMorte.coM

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LeviUS TUTTO IL BELLO DELL’ ITALIAN WAY OF DO dI MARCo BIAnCHI

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cIrcA due ANNI fA vedevAMo lA NAscItA dI uN Nuovo brANd ItAlIANo, coN sede A veNezIA. uN progetto AMbIzIoso, ModellI INteressANtI, e uN certo hYpe IN rete: sI chIAMAvA levIus. dopo Il ruMore INIzIAle, AbbIAMo sMesso dI rIcevere NotIzIe. IN poche pArole Il progetto NoN erA decollAto. e le MeNtI che vI AvevANo lAvorAto hANNo decIso, dI ferMAre Il progetto, MedItAre per rIpeNsArlo dA cApo. dopo Molto teMpo, esseNdo fAN dellA pAgINA fAcebook del brANd, rIcoMpAIoNo AlcuNe IMMAgINI. e MI scAttA lA scINtIllA. quel progetto bello, MA NoN AccAttIvANte fINo IN foNdo, hA AssuNto I coNtorNI dI uNA pIccolA MerAvIglIA. le foto MostrANo lAborAtorI ArtIgIANAlI veNetI. MI seMbrA uN bel segNo, ANche perchè I rIsultAtI sI vedoNo e le scArpe AssuMoNo uNA pAtINA dI quAlItà e gusto, che le

collezIoNI precedeNtI NoN sApevANo esprIMere. Il MIo cuore, coMe dI froNte A tutte le cose verAMeNte belle, INIzIA A bAttere AccellerAto. cosI MI Metto IN coNtAtto coN MArco dellA torre, foNdAtore e deus eX MAchINA del progetto levIus, per INtervIstArlo e per sApere cosA succede NellA fActorY levIus IN quel dI veNezIA. cIAo MArco. dopo MesI e MesI dI AsseNzA vedo Il progetto rIpArtIre. cos’erA successo e coN che credeNzIAlI pArte oggI Il Nuovo levIus 2.0 ? Ciao Marco. Levius è nata qualche anno fa; allora - lo confesso - non avevo nessuna esperienza legata alla produzione di scarpe; conoscevo molto bene il mercato, le fluttuazioni estetiche, i gusti mutevoli, la volubilità senza sosta. e andavo immaginando, per contrasto, delle scarpe con una loro identità ferma, per così dire

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calma. Ho condiviso questa sorta di immaginazione con amici, con gente, con chi aveva voglia di chiaccherare intorno a ciò. Così è partito Levius: un ristretto gruppo di persone che, insieme a me, ha discusso, rivisto, pensato un’idea, più che un progetto. non sapendo come muovermi nell’ambito della produzione, ho accolto il consiglio di chi, più esperto di me, mi indicava una grossa fabbrica del sud della Cina. Quando questo passaggio si è chiuso (ovvero produzione, trasferimento via nave, sdoganamento alla barriera doganale di Venezia) ho capito che questo iter non rientrava affatto nella mia idea originaria. Io amo lavorare al prototipo, toccarlo, scegliere il laccio più adatto, confrontare i materiali, accostarli tra loro fino a trovare la combinazione che mi sembri più riuscita. naturalmente tutto questo non può essere fatto se non collaborando con il modellista

(la persona che traduce in cosa concreta un’idea di una scarpa), discutendo sulle caratteristiche dei materiali, provando i plantari fino a trovare quello giusto. La lunga pausa mi è servita a capire cosa non avrei più fatto. Così ho cercato nel bacino calzaturiero veneto ed ho trovato persone con le quali intendermi. Grazie a loro Levius ha potuto (ri)partire. chI dIsegNA oggI le scArpe? Ho visto tante scarpe in vita mia; le ho toccate, le ho smontate; ne ho intravisto i difetti e ne ho memorizzato i pregi. Perciò parto sempre da una mia idea di scarpa; gomito a gomito col modellista ne seguo la trasposizione in modello, lo correggiamo insieme fino ad esserne soddisfatti pienamente; a quel punto in collaborazione col prototipista, ne otteniamo appunto il prototipo. Ci tengo a dire che ho incontrato


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persone competenti, capaci, intuitive con le quali condividere uno stesso sostrato di gusto: quello italiano.

“Questi sono stati e saranno i tratti delineanti: pulizia del disegno, comodità, versatilità”

produzIoNe tuttA ItAlIANA. credo che NoN solo le IMMAgINI veIcolINo lA forzA del prodotto, MA peNso che Il pubblIco coN uN MINIMo dI AtteNzIoNe, rIescA Al prIMo sguArdo A NotAre lA dIffereNzA e quAlItà del vostro prodotto. seI d’Accordo? Passo molto tempo nei laboratori dove si lavorano i materiali e nella fabbrica (piccola) dove si producono le Levius. Lo documento attraverso le mie foto, dove spesso si vedono mani: mani che tagliano, che disegnano, che incollano, che mettono in forma. e credo che sì, attraverso queste foto si capisca cosa sia Levius. che fAscIA dI prezzI Avrà A collezIoNe? I prezzi si aggireranno sui 160/170 €. e quINdI ANcorA possIbIle produrre oggI IN ItAlIA coN uN rApporto quAlItà prezzo AccettAbIle? INteNdo seNzA rAggIuNgere pIcchI dI prezzo che sI AvvIcINANo Al MercAto luXurY? direi di sì se l’idea di impresa è differente. Mi spiego meglio;

ho preferito spendere per i materiali, che spendere per la comunicazione; per le persone che partecipano col loro lavoro, anziché per l’aleatorietà dell’immagine. quANtI ModellI Ne fANNo pArte? Me lI descrIvI? Per la prossima primavera sostanzialmente tre di cui uno in versione mid e low. due sono sneakers con suola a cassetta mentre le classiche Rio e Canal sono dei cross over tra la sneaker e la brown shoe. coMe è stAto l’ApproccIo deI prIMI NegozI che hANNo decIso dI sposAre (o rIsposAre) levIus? ottimo, il prodotto è stato subito apprezzato, piace la mano e la pulizia delle linee. un prodotto minimale distante dalla sneaker italiana con l’aspetto destrutturato che si è vista negli ultimi anni e vicina al gusto nordico. Ci siamo stupiti di vederci posizionati da subito in questi punti vendita vicino a grandi marchi senza grandi sacrifici in termini di comunicazione. evidentemente i tempi sono maturi per inserirsi nel mercato facendo apprezzare il prodotto italiano per il gusto che ci contraddistingue nel mondo. quAlI soNo le cArAtterIstIche estetIche

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che deve Avere uNA scArpA levIus? INsoMMA, cosA coNtrAddIstINgue Il vostro brANd? nella prima stagione, Levius è stata “provata” da amici che percorrono Venezia in lungo e in largo, che ci lavorano ogni giorno, che si spostano in barca, che suonano. Tutti concordavano sul fatto che Levius era comoda ed adatta a varie circostanze. Questi sono stati e saranno i tratti delineanti: pulizia del disegno, comodità, versatilità. quAle peNsAte sIA Il vostro clIeNte fINAle? Persone che sappiano apprezzare un gusto pulito, la ricerca di buoni materiali, ed un certo rigore estetico. Più che di fasce di età, penserei a fasce di gusto. coMe peNsAte dI costruIre lA rete coMMercIAle? Confesso che i numeri di Levius sono ridotti, ovvero la quantità di prodotto è limitata. Cercheremo negozi capaci di comprendere l’idea che sta alla base di Levius, e di esporla ai clienti interessati. e’ vero che è NAtA uNA collAborAzIoNe coN Il brANd frANcese sIXpAck? coMe è NAto e sI è svIluppAto Il coNtAtto? Questo è puro fato. La mia

esperienza ventennale deriva dal mio negozio, che si trova a Mestre. Un sabato mattina ha varcato la soglia un tale, il quale è rimasto colpito dalla maglietta che indossavo: si trattava di una t-shirt di Sixpack, marchio che amo molto. Per pura curiosità mi ha chiesto informazioni sulla maglietta; senza sapere chi fosse, gli ho raccontato la mia passione per questo marchio, portatore di un progetto creativo a mio avviso pregevolissimo. Ci siamo persi in una partita di chiacchere che ha toccato vari argomenti; tra essi anche Levius, progetto del quale amo parlare liberamente, soprattutto per confrontarmi con alte sensibilità. Solo alla fine Lionel si è presentato... Sixpack in persona! dopo un pranzo di pesce in un’osteria veneziana è nata Levius X Sixpack che sarà nei negozi anche in Italia verso la fine della prossima estate. peNsI che questA collAborAzIoNe vI AprIrà ANche I MercAtI esterI? Certamente è un pregio, un onore questa collaborazione e penso che sì, permetterà a Levius di affacciarsi oltre i confini. Però ci tengo a precisare che il banco di prova più importante è quello italiano: il gusto italiano è complesso, frutto di una lunga storia di percezione del bello, dello stile. e’ una prova quindi difficile quella di piacere in Italia. Ma fondamentale. WWW.levIus.It

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INTERVIEW_Special Project

per lA prIMA voltA rIuscIAMo A INtervIstAre MArco bIANchI, Nostro dIrettore edItorIAle e foNdAtore dI WAIt! MArco NoN hA MAI voluto coNfoNdere Il suo ruolo IN WAIt coN quello dI proprIetArIo dI superflY deluXe, MA IN uN NuMero dedIcAto A progettI ItAlIANI IN fAse dI evoluzIoNe, volevAMo seNtIre pArlAre del progetto dI frANchIsINg dI superflY deluXe che puNtA A creAre uNA pIAttAforMA dove Il grANde streetWeAr sI INcoNtrI coN progettI dI desIgNer e tAleNtI eMergeNtI. superflY deluXe è Il coNcept store dI pAvIA che Nel 2005 è stAto Il prIMo shop oNlINe ItAlIANo dI stree e urbANWeAr. AbbIAMo INsIstIto ed ecco quINdI le pArole dI MArco AssIeMe A beppe suo socIo e coNfoNdAtore dI superflY. AllorA rAgAzzI coMe NAsce l’IdeA dI uN frANchIsINg dI supeflY deluXe Iniziamo a dire che l’idea non nasce da noi. Sono diversi anni che, riceviamo tante mail di gente che ci chiede la possibilità di aprire un negozio con il nostro nome e con i nostri brand. e NoN Avete MAI AccettAto? Fino ad oggi no. Siamo sempre stati molto gelosi del nostro marchio e delle nostre idee. I rischi erano molto alti: di avere una cattiva gestione e di perdere il controllo della nostra linea, che è fatta di scelte di brand, scelte espositive, di un certo ambiente. Infine, pensiamo che il negozio vada vissuto in prima persona. Chi ci lavora deve sentirlo come cosa sua, una cosa personale, da curare in ogni dettaglio.

SUPerFLY deLUXe ProJeCt “PERCHÈ ABBIAMO DECISO DI LANCIARE IL NOSTRO FRANCHISING”

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dI PIeRPAoLo BIRonI

rAccoNtAteMI coMe NAsce superflY deluXe. Abbiamo aperto Superfly Deluxe a Pavia, nel 2005 con l’idea di creare un contenitore streetfashion capace di inserire brand di ricerca, di giovani stilisti emergenti uniti ai grandi nomi dell’urbanwear. All’epoca io (Marco ndr,) già curavo la parte fashion di Wait magazine, la rivista che avevo fondato durante gli anni dell’Univeristà, e così a furia di sentire gente che mi chiedeva dove si potessero trovare i prodotti presenti su Wait abbiamo commesso l’imprudenza (risata ndr) di dar vita a uno store nella nostra città natale. eravamo 4 amici, non sapevamo neanche quello che stavamo facendo e dove ci stavamo cacciando: Marco, Beppe, Iucu e Corrado. Gli ultimi due successivamente hanno intrapreso strade diverse: Iucu sempre nel campo della moda e in quello dell’arte, Corrado nel mondo bancario. e coMe NAsce Il vostro celebre shop oNlINe?


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dopo pochi mesi dalla nascita del negozio fisico, nel 2005, grazie a Beppe che lavorava come programmatore per una società che faceva revisione e test per software per la Apple, è nata l’idea di fare uno shop online, che potesse superare i limiti della piccola provincia. sbAglIo o è stAto Il prIMo shop oNlINe IN ItAlIA? Per quanto riguarda lo streetwear sicuramente. All’epoca c’era online solo Yoox, ma a livello italiano non c’era nulla di simile. e Il rIscoNtro? I primi mesi quasi nullo. Poi abbiamo iniziato a macinare. Ricordo la sera di 10 anni fa quando arrivò il primo ordine dopo che il sito era online da oltre 1 mese. Si trattava di un orologio nixon. Mi arrivò la mail di conferma d’ordine e telefonai al mio socio Beppe in tarda serata, per gioire con lui, quasi pensando a uno scherzo. Si apriva un mondo nuovo. da allora non ci siamo mai fermati e abbiamo continuato a crescere. e coMe vI sIete coNvINtI A creAre Il progetto frANchsINg superflY deluXe project. odiamo la parola franchising, spesso associata a brand e pacchetti preconfezionati della grande distribuzione. Qui si tratta di qualcosa di diverso e complesso. di una rivoluzione contro questo stesso sistema. dopo molte insistenze come abbiamo già avuto modo di raccontare e radunando molto bene le idee. Per dare

vita a un progetto credibile, fondamentale è stata la creazione di un contenitore, un arredamento di alto livello che desse identità allo store e fosse replicabile. rAccoNtAteMI del vostro coNteNItore e dell’ArredAMeNto. L’ambiente è fondamentale. Lo volevamo di qualità, duraturo, semplice e pulito eppure allo stesso tempo originale. Grazie a FV90 abbiamo creato una partnership unica. Abbiamo trovato una realtà, giovane e dinamica, flessibile e con la sensibilità che cercavamo. non volevamo plasticoni, o materiali destinati a sfaldarsi come in tantissimi store preconfezionati che vediamo in tanti centri commerciali. oggi, riusciamo a realizzare un negozio super, fatto su misura, capace di impressionare ed emozionare il cliente a un prezzo che è meno del 50% di quello che sarebbe sul mercato. ll negozio viene costruito su misura in base allo spazio con ferro con effetto anticato, con inseriti di bronzo, vetro temperato e legno massello. Per legno utilizziamo tronchi di vera quercia oak rossa, ordinati e tagliati apposta per noi, dove la corteccia è ricostruita per creare un effetto unico e scenografico. e quell’ArMAdIo esposItore dI sNeAkers che ho vIsto Nel vIdeo? L’armadio per le scarpe è un nostro brevetto: permette di immagazzinare le scarpe a scomparsa, dietro le ante espositrici, permettendo di risparmiare spazio e di non mostrare in giro orrende pile di scarpe ovunque, pur avendole a

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portata di mano. Invece quei cubi, che vedete su cui sono appoggiate le scarpe è un armadio modulare che ha vinto il premio come miglior prodotto modulare del 2014. Sarà una delle caratteristiche distintive dei nostri negozi. Per una esposizione di sneakers chiara e pulita, ma allo stesso tempo originale, dove singoli modelli possono essere messi in una particolare evidenza. coMe sceglIete e selezIoNAte I vArI brANd? La nostra formula è semplice: un mix ben congeniato : diciamo il 50% con i migliori brand streetwear internazionali (potrei citare i marchi americani nike, Vans, obey ma anche quelli scandinavi com Revolution, Humor, Minimum), e un 50% di brand emergenti indipendenti di cui molti italiani (posso citare i VV by Kidz, Stma, i Basicon, I Brooklyn Haze, Monoty, Bakery ...) coMe Avverrà lA selezIoNe deI MArchI NeI vArI NegozI? Premesso che molto difficilmente potranno essere inseriti tutti in partenza in un solo store, sia perchè la nostra brand list è molto ampia, sia perchè qualche marchio potrebbe essere occupato su una certa piazza. ogni stagione stileremo una lista dei brand che dovranno essere presenti necessariamente nei nostri store, e quelli tra cui scegliere a livello opzionale a livello di singolo negozio. Prepareremo contratti e vere e proprie partnership con diversi brand. La possibilità sarà quella di avere collezioni speciali e limited edition solo per noi, fare ordini di gruppo; e quindi di incrementare gli ordinativi di ogni singola azienda, a fronte di sconti e agevolazioni dei pagamenti. e’ la forza del gruppo. MA gArANtIrete delle esclusIve? Sì con molti brand avremo esclusive di piazza e anche speciali capsule collection realizzate apposta per noi. In modo da rendere il prodotto più raro e introvabile al di fuori del nostro circuito.

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cI sArANNo ANche grANdI vANtAggI per I brANd che eNtrerANNo IN pArtNershIp coN


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voI A quANto pAre. entrare nella vetrina giusta è fondamentale. entrare in un colpo in 10 negozi anzichè 1 puo’ essere altrettando importante. La nostra parola d’ordine è partnership. Abbiamo già accordi con diversi brand internazionali che potranno entrare immediatamente sul mercato italiano che studiano da tempo in quanto complicato da approcciare ma parodossalmente molto importante. peNsAte ANche A uNA lINeA INterNA? A più di una. Sicuramente in prospettiva ci sarà la linea Superfly Deluxe, in esclusiva nei nostri negozi. Ma non solo. perchè sceglIere uN frANchIsINg MultIbrANd e NoN legArsI Al clAssIco frANchIsINg coN uN solo brANd o uNA solA pAcchetto dI brANd? I brand vanno e vengono. Se domani sottoscrivo un contratto di franchising con un marchio che mi

sembra fortissimo, c’è il rischio che questo tra 2 anni passi di moda e quindi il franchising crolli perchè obbligato a lavorare con un solo marchio o un solo gruppo di marchi. noi invece lavoreremo su una brand list sempre in movimento, con continui nuovi inserimenti e dove verranno premiati di stagione in stagione le linee più performanti e quelle che faranno meglio. e perchè quAlcuNo dovrebbe eNtrAre Nel vostro gruppo? e NoN reAlIzzArsI AutNoMAMerte uN proprIo NegozIo? ecco hai detto la parola giusta. Gruppo. Solo creando un gruppo importante si possono affrontare i colossi del mercato. Con un gruppo possiamo pensare assieme di lanciare brand emergenti che altrimenti non troverebbero spazio ed eco nel mercato. Pensiamo a un brand emergente, bellissimo, creato da giovani talenti: che girano con la valigia negozio per negozio, a

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proporre porta a porta il prodotto, che spingono in rete ma senza avere una forza commerciale data da un grosso capitale. Se domani Superfly avrà 10 vetrine sulle più importanti piazze sarà in grado di accendere in un minuto i riflettori su un brand che davvero meriti la scena. Possiamo valorizzarlo e lanciarlo, dandogli grande visibilità.

ampia ci si può confrontare sul mercato globale. La strada è quella indicata da Farfetch, per l’abbigliamento di lusso. Un grande store online che mette in vendita in un solo contenitore articoli presenti in negozi di tutto il mondo permettendo al cliente di accedere su un’unica interfaccia.

IMMAgINo che ANche lA vostrA esperIeNzA possA essere uN puNto A fAvore. diamine. Tante esperienza guadagnata nei primi anni di soldi buttai via e di grandi schiaffoni ricevuti che ancora bruciano sulle nostre guance. Lezioni imparate a caro prezzo. ecco se oggi qualche ragazzo volesse affiancarsi a noi, investendo nel nostro progetto, potremmo fargli risparmiare un sacco di errori, tempo perso e soldi buttati. Premesso che gli errori li facciamo sempre tutti, e che la moda resta un’arte misteriosa più che una scienza.

quANto costA eNtrAre Nel vostro progetto? e’ una cifra che non è molto lontana da quella che può spendere per aprire in maniera autonoma. diciamo che con una cifra tra i 40 e 50 mila euro ti diamo tutto: consulenza, il nostro brand, e tutto l’arredamento. ovviamente poi ci vuole la disponibilità economica per comprare la merce.

ANche che lA vostrA preseNzA IN rete potrà essere uN grosso trAINo. Penso di si. Superfly Deluxe è uno dei nomi noti dello street-fashion italiano. Abbiamo oltre 160 mila fan su Facebook, e investiamo molto in pubblicità. Tutto questo bacino e questo nome, sarebbe da grande traino per nuove aperture in nuove piazze. MA peNsAte dI INtegrAre glI AltrI shop del gruppo Nel vostro store oNlINe? Stiamo lavorando a questa idea. non immediatamente ma è il passo successivo che stiamo studiando e speriamo di rendere possibile in pochi mesi. Solo con un magazzino ampio, una disponibilità di prodotti e modelli più

dIcIAMo che coN 100 MIlA euro sI può pArtIre coN l’AvveNturA? non amo dare cifre in un intervista visto che il costo dello stesso arredamento dipende dalla metratura; un conto è 50 metri quadrati, un conto 200, ma diciamo di si. quANte rIchIeste Avete rIcevuto dopo Il lANcIo del vostro vIdeo? tantissime, oltre 50. Ma diciamo che la maggior parte sono persone curiose, e persone che non hanno la disponibilità per partire. oppure persone che dalla nostra parte non ci hanno impressionato. Anche noi dobbiamo scegliere i partner giusti per un percorso proficuo e affidabile, per entrambe le parti. Info: shop@superflYdeluXe.coM



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FaSHioN revieW NUOVI TREND E PRODOTTI DELLA P/E 2015 dI MARCo BIAnCHI

NoCtUrNaL WorKSHoP nocturnal Workshop, giovane brand canadese con sede a Vancouver, è sin dai primi esordi sul nostro taccuino come uno dei brand emergenti da tenere d’occhio in fatto di zaini e borse. I tratti distintivi, oltre a un design minimalistico ed originale, quasi futuristico, ci sono sicuramente i materiali utilizzati: il 3M reflective che permette una particolare capacità di riflesso al buio (da qui il nome del brand: nocturnal Workshop) condito da dettagli in pelle e zip termosaldate. Un prodotto veramente di alta categoria. Prezzi: attorno ai 300 dollari. NocturNAlWorkshop.coM

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HaN KJoBeNHavN Fondato nel 2008 il marchio danese Han Kjobenhavn, rappresenta una delle punte di diamante dell’ urban ‘pettinato’ scandinavo emergente. Abbigliamento dalle forme pulite, costruzioni precise e minimali condite con quale sprazzo di eccentricità, il marchio si sta facendo strada con grande successo anche nel mondo dell’occhialeria. nati come accessori complementari alle collezioni gli occhiali di Han, grazie a un mix eccellente di qualità e design, stanno diventando un dei punti di forza del brand. Acetato italiano, lenti Carl Zeiss, un design classico con un tocco moderno e un prezzo attorno ai 130 euro al pubblico li rendono particolarmente appetibili. WWW.hANkjobeNhAvN.coM

Hood BY air SS2015 Il tema dominante: enormi esplosioni. Un segno di potenza devastante quello che vuole esprimere il brand americano, che non ama passare inosservato, ma che sta trovando la strada

per superare il black and white e andare oltre. Accendendolo con altri colori, tratti rossi oppure, appunto, grandi esplosioni mediante stampe fotografiche.

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JUNYa WataNaBe X CoMMeS deS GarçoNS MaN Un meraviglioso lavoro di patch e sovrapposizione di denim di diverse tonalità e intensità di indigo, rivela il marchio di fabbrica di Junya Watanabe x Commes des Garçons MAn. nella collezione pe 2015 c’è anche una sofisticata collaborazione con Levis che mette in luce una serie di giacche in denim da fare stropicciare gli occhi. I prezzi sono quelli di una prima linea e ovviamente non per tutte le tasche. La collezione è disponibile su shop.hAveNshop.cA

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aNviL X BoB riFo Quale testimonial migliore per una la linea apparel di Anvil Motociclette se non il leader dei the Bloody Beatroots Sir Bob Cornelius Rifo? ebbene Bob non è solo un testimonial: si tratta di una vera collaborazione perchè la giacca è stata disegnata da lui secondo il suo personale gusto: un fittatissimo chiodo in pellame nero lucido, completamente made in Italy, con fodera nera o pois bianchi. La giacca è stata pensata da Bob per essere indossata durante i suoi show e riflettere al massimo le luci bianche e quelle stroboscopiche.

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Qui vediamo il bellissimo shooting con Sir Bob e i due fondatori del brand Alessandro ‘Phonz’ e Marco, capaci di renderce ancora più accattivante questo capo. Siamo sicuri che il carisma e la visibilità dei Bloody Beetroos, i loro tour ( a marzo saranno in Canada e Stati Uniti) e la loro pagina Facebook da oltre 2 milioni di fan sapranno mettere il turbo a questo brand. La giacca è in vendita in edizione limitata a 750 euro in esclusiva sullo shop online di Anvil, in edizione limitata e numerata. WWW.ANvIlMotocIclette.coM


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CatFiSH SoCKS Il trend sembra inarrestabile. e’ quello delle calze stampate, con le fantasie più pazze del mondo. e oggi sul mercato arriva un brand che schizza immediatamente tra i nostri super-favoriti. Brand italiano, prodotto 100% italiano made in emilia Romagna, Catfish esce dalla factory creativa di Lab 84. ormai il calzino pazzo ha sfondato ogni barriera, culturale e d’eta. Lo intravediamo sotto il risvolto dei pantaloni di giovani fanatici dello streetwear, come alle caviglie di gentleman in giacca e camicia.

e’ un’idea perfetta per un regalo, ad altri ma anche a se stessi, per uomo e per donna. Catfish propone un prodotto di alta qualità, interamente in cotone a un prezzo che è tra i più accattivanti sul mercato ed è già stato scelto da alcuni dei migliori store italiani. Qual’è la vostra fantasia preferita? noi siamo incerti: in redazione c’è chi vota per le paperelle, chi per le uova al tegamino, chi per i galletti… Ma il bello è proprio questo: a ciascuno la sua. cAtfIshclothINg.It

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SUPreMe Pe 2015 Supreme se n’è uscita con l’anteprima della collezione pe 2015, a breve in arrivo negli store e nello shop online. Abbiamo fatto la nostra selezione dei pezzi preferiti. Punto di partenza ovviamente i caps: spettacolari quelli con visiera in pelle e quelli in tessuto metallizzato. non mancano le giacche in pelle dal gusto nBA, i college bomber, t-shirt fighissime (quella con la foto di neil Young entrerà nella leggenda e andrà sold out in 5 minuti) e cardigan rubati dall’armadio del nonno. e poi zaini in mesh, boxer logati (altro che Calvin Klein!). Infine, per concludere con il botto, un estintore. WWW.supreMe.coM

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tSPtr: trUtH, SYMMetrY, PLeaSUre, taSte, reCoGNitioN Già scoperto da Wait! al Seek di Berlino un anno fa, questo brand inglese si chiama TSPTR (acronimo di Truth, Symmetry, Pleasure, Taste, Recognition: i principi del design secondo il padre del modernismo Louis Sullivan) e paga tributo all’abbigliamento collegiale americano. Il gusto è quello di uno sportswear di qualità, dove le stampe recuperano immagini di Snoopy, Charlie Brown e disegni originali che attingono alla cultura americana degli anni 60 70 e 80. tsptr.coM

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MaLPH SS 2015 Un marchio diventa importante quando trova una sua cifra stilistica. Quando, anche da lontano, scorgendo un capo, puoi capire di quale marchio si tratta, allora quel brand è arrivato lontano. Così è per Malph, che ha trovato nei ‘baloon’, i palloncini, il suo marchio di fabbrica: colorati, allegri, divertenti, poetici. I palloncini ci ricordano la nostra infanzia, ci ricordano le feste, ci ricordano un regalo ricevuti da bambini. Malph, di stagione in stagione reinventa e reinterpreta

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i palloncini con grafiche uniche, che assumono una profondità 3d dal momento che il cordone, risulta effettivamente legato alla maglietta, e solleva il lembo inferiore della t-shrit mostrando, di volta in volta sfondi diversi. Questa stagione c’è il palloncino che diventa un pallone da basket, quello attaccato con una cicca al terreno, quello davanti allo specchio con un coltello puntato ‘alla testa’ e quello tra le nuvole... Qual’è il vostro preferito? WWW.MAlphIlosophY.It


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eLeveN PariS SS 15 Se negli’ultimi anni si è avuta la gara per inflazionare il mondo delle t-shirt... Il brand francese sa ancora fare il suo porco mestiere. e fa ancora delle magliette che non sanno passare inosservate. La serie con i passamontagna in cui osserviamo personaggi come obama, Madonna, Rihanna, Jay Z e Mister Big è l’ennesimo modo originale per celebrare miti e divi. Come solo eleven sa fare. e anche la serie con nome e numero sulla schiena abbraccia Star Wars per una serie limitata sulla saga. Solo bombe. eleven Paris è distribuita in italia in esclusiva da Fashion no Victim. WWW.fNvItAlY.coM

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GoiNG UP Un marchio pugliese che si sta facendo conoscere per il suo gusto e l’originalità e che stiamo tenendo d’occhio. nasce dalla creatività di Lino e Claudio Doronzo, figli d’arte, che sfruttano le potenzialità dell’azienda di famiglia che da oltre 20 anni opera nel campo tessile. Il suo nome è Going Up. In inglese: andando in alto. ed è in alto che il brand sta puntando. Un passo alla volta e con l’umiltà di chi sta facendo le cose per bene. Il tratto distintivo è un prodotto completamente made in Italy, dove tessuti a fantasie dai colori accesi sono la base per dare vita a t-shirt uniche e mai banali, felpe, camicie e varsity jacket, con l’uso anche di materiali innovativi. Il campionario è ampio, e abbraccia anche una serie di accessori come le pochette in pelle stampata e le calzature in pelle intrecciata di alta fattura. da tenere d’occhio. Instragram: @goINg_uphANdMAde

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SHoe SHiNe Come coniugare due concetti all’apparenza antitetici: semplicità ed originalità. e’ questo il marchio italiano Shoeshine, che stagione dopo stagione rimane sinonimo di freschezza. Un prodotto apparentemente semplicissimo, eppure come nessun altro brand capace di cogliere nel segno. La stagione pe 2015 porta con se un tocco marinaro, con righe, ricami e capitani con barbe e tattoo. Poi una serie di fantasie allover, insertate l’una a fianco dell’altra, rendono t-shirt e felpe uniche. WWW.shoeshINe.It

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FASHION_review LoBSter SS15 Lobster marchio tutto italiano ci sorprende anche quest’anno con una collezione fresca e diversa, dove troviamo anche una super collaborazione con Cope 2, estesa a 3 t-shirt, felpa cappuccio e felpe girocollo, Qui vediamo una variante colore della T-shirt. Il mood della collezione è l’occhio, rivisitato in diverse forme. Lo troviamo come pattern sulla T-shirt “IPNO”, sulla maglia a maniche lunghe “VOIAGE” e ricamato sul capellino “TRIS”. Ci sono anche capi più puliti come nel caso della “SLICE” e indumenti che si rifanno al mondo dello sport come le canotte da basket e le T-shirt sul modello delle casacche da baseball come la “DODGERS”. WWW.lobsterAppArel.coM

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GLi aNeLLi di Pietro FerraNte Anelli unici. enigmatici, originali, passionali, rock, divertenti. A ciascuno il suo. nessuno fa gioielli come quelli di Pietro Ferrante. Anelli che raccontano storie, che suggeriscono la nostra personalità, che aggiungono una piccola importante nota al nostro look. dettagli che parlano di noi. Come le nostre cicatrici. Che sono tante. e non vogliamo nasconderle. Perchè “Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.” KHALIL GIBRAn WWW.ferrANtegIoIellIere.coM

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SNeaKerS & SHoeS dI MARCo BIAnCHI

adidaS X PHarreLL WiLLiaMS: SUPerStar “SUPerCoLor” PaCK Un nuovo step della collaborazione tra Adidas e Pharrel Williams che continua sulla riproposizione dei grandi classici della casa con le 3 strisce. e questa volta arriva

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una collezione che definiremmo pazzesca e quasi da guinness dei primati. non ricordo infatti che mai nessuno brand abbia proposto lo stesso modello, la stessa stagione, in tinta unita in una così ampia palette di colori. Veramente impressionante quello

che qui si è fatto con le Superstar. due solo domande: ma riusciremo a trovare la tonalità che davvero vogliamo nei negozi?? e soprattutto... dovremo girare con il codice di pantone, per ritrovare quelle che abbiamo visto online e che avevamo scelto? Bho! WWW.AdIdAs.coM


FASHION_Sneakers & Shoes NiKe air MaX 90 CorK Il sughero è diventato un materiale sempre più utilizzato per arricchire dettagli di sneaker ricercate. Ricordiamo tra l’altro i modelli realizzati da Gourmet, Vans ecc. ora il turno di nike, che utilizza il sughero, e non per piccoli dettagli, ma per ridisegnare la tomaia delle sue Air max 90. I colori, sughero a parte, sono gli stessi delle celeberrime Infrared. Sbarcheranno ad aprile in store selezionati. WWW.NIke.It

NiKe air MaGiSta FootSCaPe Quando nike entrò nel mondo del calcio e del calcetto con le Magista, fece un grandissimo clamore. Quella specie di calza che avvolgeva il piede e la caviglia prometteva un comfort di calzata veramente unico e una grande sensibilità nel tocco di palla. oggi il nuovo trend che arriva nella strada è questo: scarpe da calcetto ripensate per essere indossate tutti i giorni. ed ecco che quindi, arrivano anche le Magista Footscape: in pratica la versione casual, a fini non agonistici. Comodissime come le originali e con un design, se dobbiamo dirlo, a nostro avviso è esagerato. disponibili black, white e azzurro. ovviamente il colore più azzeccato rimane il primo. WWW.NIke.It 85


FASHION_Sneakers & Shoes KePt Forse Com

queste fanno il botto. evedrete sulla prossima

campagna pubblicitaria che comparirà anche sulle pagine del nostro magazine ci si chiede: Sono scarpe? Sono sneakers? Sono espadrillas? no. Sono semplicemente Kept. e stanno già facendo scalpore tra gli addetti ai lavori. Arrivate all’improvviso sul mercato le Kept sono il frutto del lavoro e delle sperimentazione di un’azienda spagnola che è riuscita a creare l’espadrilla del futuro. In pratica a una suola di gomma vulcanizzata, con la comodità quindi si una sneaker, è stato applicata una speciale banda elastica che crea la tomaia. Il look è quindi quello di una espadrilla evoluta, ma l’elastico che avvolge il piede dona una sensazione di comodità completamente nuova. non hanno la ‘durezza’ delle espadrillas, non rischiano di scivolare via e con

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la vasta gamma di colori e stampe sapranno stuzzicare tanti palati differenti. Questo speciale tessuto elastico è stato realizzato anche in un misto di canvas grezzo elasticizzato su cui è possibile applicare stampe e varianti speciali di decorazioni e ricami. non per caso queste scarpe sono state subito abbracciate in Giappone dove, si sa, la funzionalità da sempre è una parola d’ordine. oggi sbarcano in Italia e sono state inserite in diversi dei migliori showroom come Falconieri in Lombardia, Brini in Toscana. Il prodotto uscirà a un prezzo indicativo di 59 euro, pertanto decisamente abbordabile ed essendo già prenotato dai migliori negozi si prevede un vero boom per la prossima estate. Info distribuzione: WWW.spIderfAshIoN.eu


FASHION_Sneakers & Shoes

KarMa oF CHarMe aPre iL SUo oFFiCiaL oNLiNe Store Karma of Charme lancia finalmente il suo shop online ufficiale. Il punto fermo è: anche d’estate non rinunciare mai ai tuoi stivaletti. Prodotto originale, di altissima fattura made in Italy, Karma è adorato in tutto il mondo per i suoi indianini e per i boots ricchi di dettagli unici. Questo inverno ha lanciato il suo nuovo stilvaletto, Ymiz, con i profili sottolineati da un laccio in cuoio, nel classico marrone e anche nei colori pastello. Per tante occasioni e per nuovi arrivi lo shop online è finalmente aperto. Affrettatevi. WWW.kArMAofchArMeshop. coM

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FASHION_Sneakers & Shoes SUPreMe X CLarKS WaLLaBee LoW e’ uscita il 5 collaborazione

marzo questa decisamente

originale tra Clarks e Supreme. Il brand inglese ci ha messo uno dei suoi modelli più iconici, le mitiche Wallabee in versione low, Supreme il solito tocco istrionico con i colori più gettonati della collezione: rosso, verde, viola, blu. Il risultato è un classico reinventato, a cavallo tra tradizione e streetwear. e come al solito andranno sold-out nel giro di qualche ora. C’è da scommetterci. WWW.clArks.It

MarGieLa rePLiCa SNeaKerS Una volta centrata la forma vincente, la famosa sneakers replica di quella vintage dell’esercito austriaco, solo Margiela sa come reinventarla mediante materiali e lavorazioni uniche. Questa stagione ci ha sorpreso la versione in puntini a rilievo gommati, disponibile in bianco e in nero. WWW.eNdclothINg.co.uk

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NiKe PoLKa dot PaCK Un raffinato tessuto dal tocco grezzo impreziosito da dettagli puntinati. e’ l’elemento che contraddistingue questa minicollezione di nike, in uscita a breve, che comprende le classiche Air Max 90, le Air Max 1 e le Internationalist. Un dettaglio che riesce a ingentilire anche queste sneakers dal sapore tecnico. WWW.NIke.It

adidaS ULtraBootS Adidas esagera. Vuole esagerare e non si limita a lanciare una sfida qualunque: queste sono le Ultra Boost, le migliori scarpe da running di sempre. Così afferma il colosso tedesco. La tecnologia Boost, già lanciata sul mercato nel 2013 rappresenta una suola costituita da micro sfere assemblate (come se fosse una sorta di polistirolo gommoso) che permette di

assorbire l’urto del piede e di rilanciare verso l’alto la forza cinetica con una spinta superiore. La nuova versione include quindi la tecnologia Boost, che diventa Ultra grazie a un 20% in più di particelle Boost. La tomaia è realizzata nel tessuto Primeknit: letteralmente ‘tessuto’ per la massima leggerezza e traspirazione. nella suola è incorporata la

leggendaria tecnologia Torsion di Adidas. Anche il look, ispirato a quel momento della giornata in cui il giorno passa verso la notte, appare particolarmente azzeccato. Insomma, belle si sicuro. Per scoprire se sono anche performanti aspettiamo il parere degli atleti che le testeranno sul campo. WWW.AdIdAs.coM

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FASHION_Sneakers & Shoes adidaS BY JereMY SCott WiNGS 3.0 GoLd ogni volta che penso che le leggendarie Wings di Jeremy Scott per Adidas abbiano stufato, che siano finite….Jeremy tira fuori un modello che sa ancora stupire. dopo la versione ‘dark Knight’ che ci fece dire ‘wow’ ecco la versione gold. e anche questa a un suo maledetto perchè. Poi se vogliamo dire che siano il non plus ultra del kitch…ebbene si: l’obiettivo è proprio quello. e sono riuscite proprio bene. WWW.AdIdAs.coM

FiLLiNG PieCeS “BLaCK diaMoNdS” Filling Pieces è lo sneaker brand del momento. di cui abbiamo parlato fin dalla sua nascita. Un marchio di altissima qualità nato con l’obiettivo di colmare il gap tra streetwear e haute-couture. oggi il brand arriva nei migliori negozi del mondo con la nuova collezione. Tra i pezzi pregiati c’è il modello low top, in versione ‘black diamonds’, dove la pelle è stata lavorata con un effetto a micropiramidi. Immancabile la linguetta alta e la profilatura ai lati della caviglia. Questo modello per veri cultori sono arrivate su Superfly Deluxe al prezzo di 220 €. WWW.superflYdeluXe.coM

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NiKe air MaX 1 ULtra QUiCKStriKe “CitY CoLLeCtioN”

Se i fiori sulle sneakers sembrano un po’ abusati, possono ‘rifiorire’ e alla grande, in occasione della giornata mondiale della donna. Colpiscono per la bellezza dei

colori e della fantasie: 5 varianti, francamente una più bella dell’altra di Air Max 1. ovviamente solo per donne. WWW.NIke.It

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Events_da non perdere

Una mostra multidisciplinare divisa in due tappe, Milano e Murano metterà in contatto processi creativi differenti tra arte, design e grafica About new Ideas è il nuovo progetto di no Title Gallery, associazione culturale veneziana impegnata dal 2011 nel creare una rete di collegamento in grado di coinvolgere soggetti di vario tipo, per consentire a giovani artisti emergenti di godere gratuitamente di una personale visibilità in contesti adeguati. La mostra verrà allestita in due differenti città, per i mesi di maggio e giugno: prima a Milano, in concomitanza con l’apertura di expo 2015 e successivamente a Murano, in una Venezia pervasa dal clima internazionale della Biennale d’Arte. Ideato e curato da Francesco Liggieri, questo evento ambizioso e multidisciplinare combinerà arte, grafica e industrial design. Minimo comune denominatore dell’intero progetto è l’idea, la scintilla iniziale che, elaborata attraverso processi creativi

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differenti, scaturisce nelle opere artistiche, di design e di grafica dei 15 artisti selezionati. In questo modo il pubblico potrà entrare in contatto con le diverse attitudini che contamino la mente degli artisti e di conseguenza potrà capire come le idee prendano forma nelle opere presentate. La prima tappa si svolgerà dal 3 al 10 maggio 2015 presso gli spazi espositivi di Area35 Factory in Via Vigevano 35 a Milano, con opere di Valentina Biasetti, Antonio Campanella, Alessandro Cardinale, drunken Jewelry, Riccardo Fano, Cristina Gori, Kindergarten, Paula Sunday, Indastria design. La seconda tappa invece sarà a Palazzo da Mula in Fondamenta da Mula 143 a Murano, dal 12 al 19 giugno. rf. Per tutte le altre info WWW.NotItlegAllerY.coM

aBoUt NeW FRA ARTE ideaS GRAFICA & DESIGN



AdANI, p.zzA g. MAzzINI 3, 41100 ModeNA, eMIlIA roMAgNA

boNvIcINI, c.so MAtteottI 21, 51016 MoNtecAtINI terMe, toscANA

AgNettI, vIA perANzoNI 17/A, 62010 MAcerAtA, MArche

bruNA rosso, c.so NIzzA 36, 12100 cuNeo, pIeMoNte

AMr, vIA MArtIrI dellA lIberAzIoNe 153 – 155, 16043 chIAvArI, lIgurIA

cAMMAllerI, c.so vIttorIo eMANuele 177, 93100 cAltANIsettA, sIcIlIA

ANtoNIA, vIA ceccArINI 61/d, 47838 rIccIoNe, eMIlIA roMAgNA

cArAvAN, vIA v. eMANuele 25/A, 12051 AlbA, pIeMoNte

ANtoNIolI, vIA pAolI 1, 20143 MIlANo, loMbArdIA

cAstANgIA 1850, vIA MANNo 61, 09124 cAglIArI, sArdegNA

bANNer, vIA sANt’ANdreA 8/A, 20121 MIlANo, loMbArdIA

cecIlIA de fANo, vIA ANdreA dA bArI 118/A, 70122 bArI, puglIA

bAse blu, pIAzzA podestA’ 1, 21100 vArese, loMbArdIA

ceNere g.b., vIA jAcopo dA poNte 18/20, 36061 bAssANo del grAppA, veNeto

berNArdellI, c.so uMberto I 27, 46100 MANtovA, loMbArdIA

collI, vIA rAffAello sANzIo 10, 63039 sAN beNedetto del troNto, MArche

bIffI, c.so geNovA 6, 20123 MIlANo, loMbArdIA

cologNese 1882, c.so MAzzINI 75, 31044 MoNtebelluNA, veNeto

bINI sIlvIA pAsseggIAtA,v.le MArcoNI 74, 55049 vIAreggIo, toscANA

corteccI, bANchI dI soprA 27, 53100 sIeNA, toscANA

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Lombardia

BeRGAMo BAZAAR WeAR Via S. Alessandro 23/b, 24122 Bergamo CLUB 88 Via Papa Giovanni XXIII 88, 24122 Bergamo SPIn-oFF Via S. Alessandro 52, 24122 Bergamo TALENT SCOUT DI RONDA VALERIA & C. SNC Via Giovan Battista Moroni 14, 24066 Pedrengo (BG) PLAneT Piazzetta Santagiuliana, 24047 Treviglio (BG) BReSCIA Wooden SToRe Via L. einaudi 21 25121 Brescia MInIMARKeT BReSCIA Via Trieste 43/e, 25122 Brescia BAZAAR WeAR C.so Martiri della Libertà n.21/a, 25122 Brescia BeLoTTI CALZATURe Via Tien An Men 15, Roncadelle (BS) FoRBICe P.zza Vittorio emanuele 48 25034 orzinuovi (BS) GUALTIeRo JeAnS Via Francesca nord 1, 25030 Roccafranca (BS) HANGARD Via XXVI Aprile n. 55, 25032 Chiari (BS) MAYBe Via Roma 23, 25039 Travagliato (BS) CA.ST. distribution srl Via Palestro, 46 25034 orzinuovi (BS) BAGLIonI JeAnS Via Roma 78, 25040 Cortefranca (BS) TABo Via nazario Sauro 5, 25015 desenzano del Garda (BS) SHooZ BY InVIdIA Via Campo 31, 25049 Iseo (BS) PUnTo ZeRo Via Lungolago Marconi 18/A, 25049 Iseo (BS) CoMo FRATeLLI BUTTI Via Luini 1, 22100 Como POPCORKN SHOP & STYLING Via XX Settembre 8, 22100 Como CReMonA CLeoFe Via Trento e Trieste, 69, 26100 Cremona CHECK POINT Via Petofi 4, 26041 Casalmaggiore (CR) LeCCo CooPeR BLondIe Via Mascari 76, 23900 Lecco MARTInA STeFAno RAPReSenTAnZe C/o duplex - Contrada Improvvisata, 73046 Matino (Le) THREESIXTY Via del Pozzo 6, 23900 Lecco SCoUT Piazza Mario Cermenati 23900 Lecco MAnToVA CHeCK PoInT Via Virgiliana 16, 46100 Mantova CHeCK PoInT Via Mantova 48, 46041 Asola (Mn) SPORTIME Via Orefici 29/31, 46100 Mantova SPoRTIMe Via Bracci 53, 46100 Mantova BIG one SHoP Via Grossi 11, Viadana (Mn) MILAno AnTonIA BoUTIQUe Via Ponte Vetero 1 ang. Via Cusani, 20121 Milano AnTonIA MAn Via Ponte Vetero 9 ang. Via Sacchi, 20121 Milano 247 SHoWRooM Via Pestalozzi 4, Area San Cristoforo, 20143 Milano AdVAnCed STUdIo SRL Corso Plebisciti 17, 20129 Milano (MI) BLUe dISTRIBUTIon Via dionigi Bussola 9, 20143 Milano CIRCoLo MAGnoLIA Via Circonvallazione Idroscalo, 41 20090 Segrate (MI) dICTIonARY C.so di Porta Ticinese 46, 20122 Milano

doT Via Pietro Giannone 4, 20154 Milano FALConIeRI Via Uberti 6, 20134 Milano FRAV Corso di Porta Ticinese, 83 ang. Via Vetere, 20123 Milano GIoRGIo CRIPPA Via Comelico 3, 20135 Milano GLAMoUR In RoSe Via Solferino 12, 20121 Milano GoA CoRPoRATIon Via A.Sciesa 22,20135 Milano HooP SHoP Via dante 18, 20017 Rho (MI) IeFFe RAPPReSenTAnZe Via Morimondo 16 (ex Richard Ginori) 20143 Milano J.A.T. Via Morimondo 21, 20143 Milano JUMP Via Sciesa 2/a 20100 Milano JUMP Via Pacini 13, 20100 Milano LUCA RoMA Via Suzzani 295, 20162 Milano MASCHeRonI Via Prealpi 28, 20034 Giussano (MI) MInIMARKeT MILAno Corso di Porta Ticinese 12, 20139 Milano MeLodY MAKeR Via Tortona 5, 20144 Milano MULIno doKS doRA Toffetti 9 20139 Milano oLIMPIA d. via Carlo d’Adda, Milano PInK Via Friuli 19, 20135 Milano SAPI C.so Plebisciti 12, 20129 Milano SIZE MILANO Via Cascina Venina 7, 20090 Assago Milanofiori (MI) SKIPInTRo Via donatello 2/m 20100, Milano SoTAVenTo V.le Lecchi 7/9, 20135 Milano SPeCIAL C.so di Porta Ticinese 80, 20123 Milano STUdIo MILAno Via G. Bugatti 12, Milano oFFICIne TeSSILI Showroom, Centro Le Pagode s.s. 11 padana superiore n° 30, 20063 Cernusco Sul naviglio (MI) VInICIo donnA Piazza Monumento 3, 20025 Legnano (MI) VInICIo UoMo Corso Italia 22, 20025 Legnano (MI) PURe C.so del Popolo 50/56 20038 Seregno (MI) MonZA e BRIAnZA noRRGATAn Vicolo Lambro 1, 20900 Monza PeSSInA ACTIVe Via Italia 3 Monza CARneLLI Via Italia 36, Monza SHAPe SRL Via degli Scotti 4, 20040 Busnago (MB) BALTIMoRA STUdIo Via Aliprandi 19, 20900 Monza (MB) LoLLY C.so Libertà 37, 20031 Cesano Maderno (MB) AUGUSTo VeRGAnI P.zza nazionale 15, 20056 Trezzo Sull’Adda (MI) PAVIA GLAMoUR CAFe’ C.so Cavour 20 (presso Centro Poli), 27100 Pavia MINERVA BAR & LOUNGE P.zza Mierva, 27100 Pavia SAFARA’ Via Strada nuova, 27100 Pavia SUPER*FLY DELUXE Via Parodi 3, 27100 Pavia RUMBLe FISH Via Roma 16, 27029 Vigevano (PV) HoSTARIA deL MeRCATo VeCCHIo Via C. Battisti 9, 27029 Vigevano (PV) GLAMoURCenTeR Via Mondetti, 11/A 27029 Vigevano CenTRo PoLISPoRTIVo SAnTA MARIA Via S. Maria 80, 27029 Vigevano (PV) SondRIo BUnKeR SHoP Via Bottarola 11, 23100 Sondrio THe PReSIdenT Via Trieste 58, 23100 Sondrio THe PReSIdenT Via Stelvio 19- 23017 Morbegno (So) ConTATTo Via Vanoni 18, 23017 Morbegno (So) VAReSe RAne URBAne Via del Cairo 1, 21100 Varese IL CLAn Via Broggi 6, 21100 Varese ReFReSH SHoP V.le Garibaldi 27/A, 21026 Gavirate (VA) PACIFIC SHoP Largo San Giuseppe 3, 21052 Busto Arsizio (VA) PACIFIC SHoP Via daniele Crespi 1, 21052 Busto Arsizio (VA) MARCo MoReo IndUSTRIe Via damiano Chiesa 1, 21013 Gallarate (VA) LIMITed Viale europa 4/c, 21010 Golasecca (VA)

Marche

AnConA MInIMARKeT AnConA Corso Stamira 47, 60131 Ancona MBC Via Commercianti 7, 60019 Senigallia (An) PHOENIX Via Albertini 36, Gross pad.12, 60131 Ancona UndeRGRoUnd LeGend SRL Piazza Giuseppe Garibaldi 6, 60044 Fabriano (An) MInIMARKeT SenIGALLIA Corso 2 Giugno 50, 60019 Senigallia (An) ASCoLI PICeno ePTA Via del Trivio 28, 63040 Ascoli Piceno URBAn STReeT Viale Cavallotti 129, 63822 Porto San Giorgio (AP) BLAB Via Ugo Bassi 91, 63074 San Benedetto del Tronto (AP) MACeRATA CoMBo Via Matteotti 160, 62012 Civitanova Marche (MC) MARCo MoReo IndUSTRIe Via Ascoli 10/12, 62010 Montecosaro (MC) SnoWY SUMMIT Via C. Vanni 141, 62014 Corridonia (MC) PeSARo URBIno MInIMARKeT FAno Corso Matteotti 88, 61032 Fano (PU) PeSCARA T.U.B. THE URBAN BOX Via Gobetti 184/186, 65121 Pescara

Molise

CAMPoBASSo A.d. 59 Fashion Shop Via Ferrari 59, 86100 Campobasso CoCoLoCo Piazza G.Pepe 56, 86100 Campobass


Piemonte

ALeSSAndRIA MInIMARKeT ALeSSAndRIA Via dei Martiri 31, 15100 Alessandria ASTI EHY! SHOP Interno Corso Alfieri 241, 14100 Asti BIeLLA SUPeRSTAR Via Italia 82, 13886 Biella (BI) ToRIno PInK noISe Via Somalia 6, 10127 Torino FLoWeR dISTRIBUTIon Via Bologna 220, 10154 Torino SPAZIo 211 Via Cigna 211, 10154 Torino SeRAFIno FeRRUCCIo Via Val Prato 68, 10155 Torino STICKY FInGeRS Via delle orfane 24 d, 10100 FRAV via Po 3, 10100 Torino FRAV Via Bonelli 11, 10100 Torino FULL 80 Via Bologna 220, Int. 17/20, 10152 Torino YoU YoU SHoP P.zza Vittorio Veneto 12/F, 10123 Torino FRAV P.zza S. Marta 4, 10015 Ivrea (To) VeRCeLLI noVe Piazza Palazzo Vecchio 9, 13100 Vercelli VALenTIno ToP Via Fratelli Laviny 15-19, 13100 Vercelli

Puglia

BARLeTTA-AndRIA-TRAnI MAFe’ GALLeRY Via Mario Pagano 176, 70059 Trani (BAT) RooMS 18:20 Via Firenze 28, 76123 Andria (BT) BARI BAnAnA Moon C.so Cavour 45, 70122 Bari CULP denIM Via Sparano 101, 70121 Bari CULPAdo Via Sparano 85, 70121 Bari I FAnIZZI Via Sparano 48, 70121 Bari I FAnIZZI Via Melo 9/11, 70121 Bari I FAnIZZI C.so Benedetto Croce 195 70121 Bari oLIVeR STone Corso Cavour 103, 70121 Bari UnKnoWn Via Principe Amedeo 98, 70123 Bari HoTeL MAISon Via de Gasperi 55, 76011 Bisceglie (BA) MAISon STUdIo Via isonzo 2 76011 Bisceglie (BA) VInCenZo ZAGARIA Via S. Giuseppe 5, 70014 Conversano (BA) BRIndISI SUITe P.zza G.Matteotti 9, 72100 Brindisi G.M. Via Gorizia 65, 72021 Francavilla Fontana (BR) FoGGIA MAnHATTAn FASHIon SToRe C.so Garibaldi 23, 71100 Foggia TARAnTo SHoPPInG VoGUe Via Campania 137, 74121 Taranto L’UoMo Via Acclavio 56, 74123 Taranto SAnGIoRGIo VITo C/o SneAKeRS FoR LIFe Via della pace 43, 74013 Ginosa (TA)

Sardegna

CAGLIARI MonoMUSICSHoP, Via eleonora d’Arborea, 09125 Cagliari neW YoRK P.zza Martiri, 09100 Cagliari eMAnUeLe VASSenA Via Bulgaria 1/a, 90045 Quartu Sant’elena (CA)

Sicilia

CATAnIA MATAS C.so Umberto 239/241, 95024 Acireale (CT) doMenICo LeoTTA Via G. Verdi 37, 95030 nicolosi (CT) MeSSInA CHIRICo BoUTIQUe SRL Via dei Mille 68-70, 98122 Messina PALeRMo MInIMARKeT PALeRMo Via Principe di Belmonte 61, 90123 Palermo eRdAGoSTUdIoS Via F.Ferrari orsi 78 Piano Semi interrato-1, 90123 Palermo (PA) TRAPAnI LooK BooK Via G. Amendola 10-12, 91011 Alcamo (TP)

Toscana

112 114

AReZZo MInIMARKeT AReZZo Via Tolletta 3, 52100 Arezzo VoGA SHoP Via de Redi 3, 52100 Arezzo MAnToVAnI C.so Italia 49, 25027 San Giovanni Val d’Arno (AR) BAZAAR ABBIGLIAMenTo Via Roma 83/85, 52014 Ponte a Poppi (AR) FIRenZe RASPInI Via Roma 25, 50100 Firenze GeRARd LoFT Via dei Pecori 36/R, 50100 Firenze FLoW SToRe Via Vecchietti 20/26, 50100 Firenze GLUe FIRenZe ALTeRnATIVe ConCePT SPACe c/o U.S. Affrico - Viale Manfredo Fanti 20, 50100 Firenze GoLd Via Verdi 19/R 50100 Firenze GoLd Via Gioberti 54/R 50100 Firenze GRIFFe Via G. Ambrosoli 52-6, 50136 Firenze SoCIeTÈ AnonYMe Via G.B. niccolini 3/F 50121 Firenze VeRde GIoIA Via Santo Stefano 102, 50013 Campi Bisenzio (FI)

nAIVe Via Giuseppe del Papa 57, 50053 empoli (FI) eMIVLAB Via F.Meucci 17/19, 50012 Bagno a Ripoli (FI) PITT UnITed Via di Porto 99, 50018 Scandicci (FI) MAZZANTI & BANDINELLI Via Massimo D’Antona 17, 50019 Sesto Fiorentino (FI) GRoSSeTo MILK Via Cavour 1, 58100 Grosseto LIMI Ted Via Amorotti 21, 58022 Follonica (GR) LIVoRno CUCCUInI Via Ricasoli 35, 57125 Livorno LUCCA GIGoLo’ Via Calderia 10, 55100 Lucca LenCI Via Santa Croce 36, 55100 Lucca PIeTRASAnTA MInIMARKeT PIeTRASAnTA Via Giuseppe Mazzini 50, 55045 Pietrasanta (LU) FIACCHInI Via Carducci 8/A, 55042 Forte dei Marmi (LU) PISA GIGoLÒ C.so Italia 51, 56125 Pisa RoYALe SToRe P.zza San Paolo all’orto 2, 56125 Pisa dIVo Via di Bientina 64, 56020 Santa Maria Monte (PI) dIVo C.so Matteotti 24, 56025 Pontedera (PI) BeAT Corso Matteotti n. 139 – Pontedera (PI) MAZZeI Via I Maggio 18, 56025 Pontedera (PI) PISToIA BonVICInI C.so Matteotti 21, 51016 Montecatini Terme (PT) SIMone MIGLIoRInI ABBIGLIAMenTo Via del Can Bianco 8, 51100 Pistoia PRATo PoP P.zza Sant’Antonino 15, 59100 Prato LIon SHoP Via Pasubio 12/30, 59100 Prato SIenA OZ SHOP Via XX Settembre 31, 53036 Poggibonsi (SI)

Trentino Alto Adige

BoLZAno A SToRe Via Bottai 4, 39100 Bolzano TRenTo KoSMoS GALLeRY Via Manci 75, 38122 Trento SeVen BeST Galleria Partigiani 7, 38122 Trento KoSMoS Borgo S. Caterina 25, 38068 Rovereto (Tn)

Umbria

PeRUGIA SMooTH Via Settevalli 298, 06129 Perugia CooLCHA SRL Via A. da Sangallo 17/F, 06034 Foligno (PG) CAVALLo PAZZo (FRIendS) C.so Cavour 15, 06034 Foligno (PG) dodI SPoRT V.le Umbria 50, 06063 Magione (PG) LO STRACCIAIO Via XXIV Maggio 35/b, 06055 Marsciano (PG) TeRnI SARToRIALIST (HoTeL) Via del Leone 2/4, 05100 Terni

Valle d’Aosta

AoSTA MoRAMARCo 33 Via S. Anselmo 33, 11100 Aosta oFFICIneTeSSILI - BARRAdUe S.n.C. Via Hotel des etats, 9/11, 11100 Aosta

Veneto

PAdoVA MInIMARKeT PAdoVA Corso Umberto I 6, 35127 Padova MAGLIFICIo CIeFFe SRL Pass. del Bottesin 15, 35028 Piove di Sacco (Pd) SACo SAS Via Corsica 17, 35127 Padova RoVIGo edWARd Via Trento 9, 45100 Rovigo TReVISo PRoSPeCTInG by Slash, Piazza della dogana 10, 31100 Treviso (TV) VeneZIA BRICK LAne man street style, Via Cairoli 106, 30031 dolo (Ve) dAVIde SPoRT di davide Liva, P.zza Marconi 27, 30038 Spinea (Ve) HOTSTUFF Via Bafile, 30016 Lido di Jesolo (VE) SPInAZZe’ Via Como 1, 30027 San donà di Piave (Ve) VICenZA Wooden SToRe Piazzotto Montevecchio 30 36061 Bassano del Grappa (VI) AToM PLASTIC Via Schiavonetti 16, 36061 Bassano del Grappa (VI) CLACSon Via Jacopo da Ponte 10/12, 36061 Bassano del Grappa (VI) eIGHTBALL Via Schiavonetti 22, 36061 Bassano del Grappa (VI) FRee STYLe Via B. Bizzio 4, 36050 Bolzano Vicentino (VI) VeRonA Wooden SToRe Via Fama 15 37121 Verona MInIMARKeT VeRonA Via Stella 10, 37121 Verona FoLKS Via Sole 7, 37121 Verona doUBLe FIVe SRL Via Adua 16, 37121 Verona MR GULLIVeR Via San Vitale 37/e, 37129 Verona FASHIon no VICTIM Via Morgagni 4/a, 37135 Verona BLUe dISTRIBUTIon SRL Via Pietro Vassanelli 52, Bussolengo (VR)




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