A spasso nel Novarese - Guida per giovani turisti

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I NOSTRI PROTAGONISTI

ALESSANDRO

TAPIT

ANTONELLO

MONDY

A spasso nel Novarese è una guida per giovani turisti che racconta un viaggio nel nostro territorio, è una storia colorata e divertente che ha come protagonisti personaggi animati legati alla nostra tradizione, è una narrazione che allo stesso tempo sa essere ricca di storia, informazioni, nozioni, curiosità sul patrimonio artistico, naturalistico e culturale raccontato in modo semplice e chiaro. Nel realizzare questo progetto, fortemente voluto per sensibilizzare le nuove generazioni sulle ricchezze del Novarese, abbiamo quindi scelto un linguaggio figurativo e testuale coinvolgente per imparare divertendosi.

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Vorremmo infatti sviluppare nei ragazzi che qui vivono il senso di appartenenza e di interesse al proprio territorio perché divengano a loro volta ambasciatori del Novarese, nei ragazzi invece che giungono più da lontano vorremmo stimolare la loro curiosità, così da guidare gli uni e gli altri alla scoperta di tutte le bellezze dei nostri luoghi.

PRUDY


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lessandro ha dieci anni e frequenta la quinta elementare. La sua più grande passione sono gli animali e le passeggiate. Vive a Novara e ha un piccolo giardino in cui i genitori gli consentono di tenere i suoi amici animali: un asino di nome Tapit, la sua amata rana Mondy, una libellula che si chiama Novabella e, il più saggio di tutti, Antonello l’airone cenerino. Ah, c’è pure la zanzara Prudy. Le cose vanno alla grande fino a quando la zia Rita, di ritorno dal Giappone, regala ad Alessandro l’ultimo modello di smartphone. Da questo momento Alessandro se ne sta sempre ripiegato sullo schermo del suo telefonino, si prende poca cura degli animali e non si guarda più attorno, sembra essersi dimenticato del mondo, degli amici e della sua città. Un giorno però la rana Mondy - non si sa come - scompare e gli altri iniziano a mostrarsi agitati finché Alessandro non si accorge della sparizione. Che cosa fare? L’airone Antonello con il suo passo lento ed elegante gli si avvicina: - Che cosa cerchi? - La rana Mondy è scomparsa. Ehhhhh ma tu parli? Non sto bene oggi. - Stai bene, stai bene. Quando vogliamo noi animali possiamo parlare. - Madddaiii. - Ti aiuterò a trovare Mondy: mi pare chiaro che non sia in giardino. - E allora che facciamo? - Tranquillo, seguiremo le tracce. Tapit ci guiderà e Novabella farà le osservazioni dall’alto come un drone. - Allora andiamo non c’è tempo da perdere. Così Alessandro e tutta la compagnia s’incamminano oltre il cancello del giardino. E c’è anche la zanzara Prudy, così tanto per dare fastidio.

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lessandro e i suoi amici si dirigono verso il cuore della città di Novara. Antonello conosce bene il percorso. - Da quanto tempo ragazzo, non ti fai una bella passeggiata? - Ieri sono andato al supermercato. - Quello non è passeggiare. Chi passeggia osserva,

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scruta, si immerge in quello che vede. Alessandro fissa l’airone a bocca aperta. - Hai la fortuna di abitare un territorio ricco di storia, di tesori e di segreti da scoprire. E anche di bellezze naturali! - E di zanzare! - Aggiunge Alessandro tentando di prendere Prudy. - Oh su dai, non saranno le zanzare ad offuscare la bellezza che hai davanti. Andiamo. Così si incamminano verso un viaggio che porterà nuove e inaspettate rivelazioni ad Alessandro. - Vorrei farti notare, se alzi il tuo naso, questa meraviglia. - Che cos’è? - Questa è la splendida Cupola che per i novaresi costituisce il simbolo della città. Fu progettata da Alessandro Antonelli nel 1840 e i lavori furono ultimati nel 1887. - Ma quanto è alta? - Ben 121 metri ed è costruita interamente in mattoni. - Wow. - Lo sai che si può anche salire e visitarla? - Ci andrò e porterò anche i miei compagni di classe. - E ti consiglio di visitare anche il Duomo, sempre progettato da questo grande artista. - Sì, ci sono già stato. Novabella intanto volteggia sopra le loro teste.


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- Antonelli intervenne sull’antica struttura del Duomo che propose di demolire e ricostruire; fu lui a ideare anche il maestoso altare che puoi ammirare ancora oggi. - Certo che abbiamo dei bellissimi edifici. - Puoi ben dirlo, ragazzo! - In che anno nasce Alessandro Antonelli? - Nasce a Ghemme il 14 luglio 1798 e muore il 18 ottobre 1888 a Torino. Nella sua vita ha fatto proprio tante cose che oggi abbelliscono la nostra città. Anzi non solo Novara, come ti mostrerò, ma anche il territorio circostante.

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entre camminano, Novabella perlustra dall’alto e Tapit mangia i ciuffi d’erba che trova ai lati della strada. Passano accanto al celebre Teatro Coccia: il nome gli fu dato nel 1873 in onore di Carlo Coccia, maestro di Cappella del Duomo di Novara. Costeggiano poi il grande Castello della città. - Lo sai - inizia a raccontare Antonello - il Castello risale al 1272, in origine era una casa a torre e dobbiamo arrivare all’epoca degli Sforza nel 1400 perché inizi ad avere l’imponenza che ha ora… - Ah ne sai di cose tu, e poi che cosa succede? - Seguono varie fasi della storia fino a che nel 1800 venne adibito a carcere militare. - Uhhh caspita, una prigione. - Ti racconto una leggenda. Si narra che nei sotterranei del castello vi sia un prezioso cavallo d’oro realizzato da Leonardo da Vinci per volere di Ludovico il Moro in onore di suo padre Francesco Sforza. Ludovico non rivelò mai dove fosse stato collocato e il suo nascondiglio rimane ancora un segreto.

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desso che cosa mi mostrerai di bello Antonello? Dice Alessandro che ad ogni passo è sempre più curioso di scoprire nuove cose. - Attraverseremo i musei, le raccolte, i luoghi dove si conserva la memoria del nostro passato. - Caspita sembra di entrare in un film d’avventura. Allora che aspettiamo? - Ecco, siamo al Broletto senti? - Che cosa? - Qui risuona la storia millenaria di Novara; nel Medioevo fu il cuore del potere civile, sede anche delle carceri e delle corporazioni artigiane. È un complesso costituito da quattro edifici storici nati in epoche diverse, di cui il più antico è l’Arengo. Oggi ospita la Galleria d’Arte Moderna Giannoni con capolavori dell’800 e del ‘900, puoi qui vedere opere di artisti di fama mondiale. - Wow, non lo sapevo. - E ci credo stai sempre concentrato sul telefonino. - L’ho dimenticato a casa. - Meglio. Proseguiamo verso i Musei della Canonica del Duomo, sono imperdibili. - Dove sono e che cosa contengono? - Si trovano nella Canonica, dietro al Duomo dell’Antonelli di cui ti ho parlato. - Evvvvvaiiii.

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- Potrai vedere una raccolta di opere sacre, vasi antichi, monete romane, codici medievali e tanti altri reperti che vanno dal VI secolo a.C. a tutto il XIX secolo. - Speriamo non si sia intrufolata proprio qui Mondy… - Al massimo potrebbe essere andata al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi dove troverebbe altri animali e uno stagno artificiale. - Addirittura? - Certo. Nello storico Palazzo Faraggiana sono conservate ben 2500 specie di animali di cui se ne vedono ben 450. - Sarà in buona compagnia allora Mondy. - Novara ebbe un grande ruolo anche nel Risorgimento. - Ah lo so, lo so: quando l’Italia fu unita nel 1861. - Sì e c’è una raccolta di tante testimonianze di quel passato, ExpoRisorgimento, in cui sono custodite stampe, documenti e antichi cimeli di battaglia. Tapit e Novabella giocano per le vie cittadine e cercano di acchiappare Prudy.

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ntonello è convinto che Alessandro debba mettere il naso fuori dalla città e scoprire le bellezze e le ricchezze del territorio circostante. - Sai dove ti porto ora? - Dai, sentiamo. - Risponde il ragazzino a cui quest’avventura comincia a piacere. - Andiamo a vedere alcuni musei interessanti e unici. Il Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia di Romagnano Sesia, per esempio. Davvero una meraviglia: ci sono numerosi attrezzi che testimoniano i lavori svolti dalle donne e dagli uomini dei secoli passati e una collezione di circa 200 giocattoli.

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- Wow, 200 giocattoli d’epoca? - Sì, certo. - Devo andare a vederli. - Se ti piace questo viaggio nella storia non ti devi perdere il Museo Etnografico di Oleggio: qui trovi tanti ma tanti oggetti e documenti che ti mostrano la vita quotidiana degli anni passati. - Che fooorteeee, mi piace molto vedere gli attrezzi che si usavano una volta. - Allora, un altro posto che devi vedere è il museo ‘L Çivel di Casalbeltrame, un vero viaggio nel tempo. - Che cosa c’è in questo museo? - Guarda ti piacerebbe perché oltre a riscoprire i mezzi con cui si lavorava in campagna, hanno ricreato (con effetti audio, video e realtà aumentata) una dimensione in cui puoi scoprire la storia delle risaie e la coltivazione del riso nell’arco delle quattro stagioni. - Quindi antico e moderno s’incontrano? - Sì, possiamo dire così. - E poi? - Anche a Santa Cristina di Borgomanero c’è il Museo della Civiltà Contadina che potrebbe piacerti molto. Poi si può fare un salto anche a Tornaco, un piccolo paese tra le risaie, dove si trova il Museo Etnografico della Bassa Novarese e anche qui tanti attrezzi ci riportano alla vita e ai lavori di un’epoca passata. Però di Mondy nessuna traccia...

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osì i nostri amici si avviano verso i parchi e le aree naturalistiche del territorio. Alessandro immagina che forse Mondy si sia diretta in quelle zone. - Proviamo a cercarla nel Parco del Ticino, un’area protetta che corre lungo il fiume con boschi, prati, brughiere dove vivono tanti e diversi animali e ci sono luoghi di grande interesse anche storico come Villa Picchetta, a Cameri, sede dell’Ente Parco e il Mulino Vecchio di Bellinzago, unico mulino ad acqua funzionante nella valle del Ticino, dove si tengono numerosi e interessanti laboratori didattici. - Ma è vero che vicino a Novara ci sono anche delle paludi? Forse è lì che si nasconde Mondy! - C’è l’Oasi Palude di Casalbeltrame circondata dalla pianura risicola, sulle rotte di migrazione, un tempo era un’area palustre con risorgive, con un ampio specchio d’acqua, sul quale si affaccia un piccolo bosco e un capanno per osservare oltre duecento specie di uccelli miei amici! - Ci voglio andare! Ci voglio andare! - E poi non posso non farti visitare il Parco Naturale del Monte Fenera. - Perché si chiama così? - Il Parco prende il nome dal monte che si erge sopra i rilievi

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della Bassa Valsesia e che, per il suo profilo, è riconoscibile dalla pianura novarese e vercellese: il Fenera, appunto, dove sono stati ritrovati resti di fauna preistorica tra cui l’orso delle caverne. Sono inoltre stati fatti altri importanti ritrovamenti in diverse epoche, dal Paleolitico all’età romana. - Ci devo portare anche i miei amici. - Imperdibile anche il Campo della Ghina di Borgolavezzaro. È un’oasi di natura, circondata da risaie, dove si trova uno stagno, un boschetto e anche un canneto; tutto ciò grazie all’Associazione Culturale Burchvif che ha voluto ricreare questi habitat per preservarli e difendere numerose piante e ambienti in cui gli animali possono trovare cibo e rifugio.


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ai Antonello dove penso che possa essere andata Mondy? - Dove? - Nelle risaie in cui si coltiva il riso: è l’ambiente adatto dove le rane nascono e crescono. Le risaie come saprai vengono allagate in primavera e in questo periodo sembra davvero di vedere “un mare a quadretti”. - Da quando si coltiva il riso in questa zona? - Dobbiamo andare indietro al XV secolo, quando Ludovico il Moro fece costruire la Roggia Mora, un canale irriguo che portava l’acqua per la coltivazione del riso nella sua tenuta a Vigevano. - Ho visto delle foto antiche in cui c’erano tante donne a lavorare nelle risaie. - Sì, erano le mondine, lavoratrici stagionali che piantavano

il riso ed estirpavano le erbacce perchè non soffocassero le piantine e pensa se ne stavano tutto il giorno sotto il sole con i piedi a mollo. - Ma oggi non ci sono più? - No, ormai fanno tutto le macchine. Le mondine però rappresentano una vera e propria ricchezza del passato; la coltivazione del riso è invece rimasta tra le attività più importanti per questo territorio. Sai io ci vivo qui nelle risaie, dove si coltivano tante varietà di riso, ad esempio il riso Carnaroli per fare il risotto, il riso nero, il riso Originario per le minestre, il semifino Maratelli, il Razza 77 con cui si cucina un’ottima paniscia. - Tra le risaie si può passeggiare vero? - Certo, ci sono tanti itinerari bellissimi da percorre a piedi e in bicicletta - Già, ma della nostra Mondy ancora nessuna traccia. 15


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i ricordi vero che abbiamo parlato di Alessandro Antonelli? - Certo, si chiama come me! - Grazie a lui, oltre alla Cupola e al Duomo, a Novara abbiamo anche Casa Bossi, un palazzo signorile ottocentesco in stile neoclassico. - Instancabile quest’uomo. - Antonelli curerà anche il progetto di ampliamento dell’antico Ospedale, costruito a partire dal 1628 e dell’edificio di via Avogadro n. 4 che oggi ospita la Camera di Commercio; in questo caso lui si assumerà il compito di ingrandire e rinnovare un palazzo già esistente. - E fuori città? - Fuori città la sua opera lascia il segno: l’Asilo infantile, la Chiesa e la Casa Parrocchiale di Bellinzago Novarese; il Santuario del SS. Crocifisso di Boca; la Chiesa

parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Gaudenzio a Borgolavezzaro, la Chiesa di Sant’Alessandro Martire a Fontaneto d’Agogna; lo Scurolo della Chiesa della Beata Panacea a Ghemme, lo Scurolo della Chiesa di Sant’Agapito e il Cimitero a Maggiora… - Mamma mia, ma quante cose faceva! - Non è finita: la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Oleggio, Villa Caccia di Romagnano Sesia. E ti stupirò ora: Alessandro Antonelli non fu solo il progettista di grandi edifici, si dice abbia dato un contributo importante anche per l’agricoltura delle nostre colline, attraverso la progettazione di un sistema di coltivazione della vite chiamata “a maggiorina”. - Incredibile questo Alessandro!

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el Castello di Novara ti ho parlato… - Certo. - Ma sai che ci sono tanti altri castelli antichi in tutto il Novarese. - Per esempio? - Chiede curioso Alessandro.

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- Il Castello di Galliate è uno dei più importanti del nostro territorio. Sai, sono molte le leggende che lo riguardano, ad esempio si narra del fantasma di Gian Galeazzo Maria Sforza che si aggira nel torrione di nord-ovest. Molto conosciuto è anche il Castello di Briona che domina dall’alto il paese e la pianura circostante. Nella fortezza ha abitato anche il terribile “Caccetta”, ovvero Giovanni Battista Caccia, che ispirò Alessandro Manzoni per il personaggio di don Rodrigo nei Promessi Sposi. Poco più avanti, a Ghemme, troviamo una fortificazione diversa, si tratta di un Castello-ricetto, edificato tra l’XI e il XV secolo su iniziativa degli stessi ghemmesi per far fronte alle incursioni e ai saccheggi dei nemici. - Quanti racconti ci sono su questi castelli! Li vorrei vedere tutti! - Bravo Alessandro, ti voglio allora portare a visitare anche l’Abbazia fortificata di San Nazzaro Sesia, un borgo circondato dalle risaie. Ha una storia millenaria la sua abbazia ed anche la torre campanaria, pensa tra poco si potrà anche salire per vedere il panorama dall’alto! - Ehi Antonello, corri, mi sembra di aver visto saltellare Mondy! - Andiamo. Ma la rana non si trova. Novabella e Prudy volano insieme, mentre Tapit procede con il suo passo lento, perlustrando la zona.


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ai che ti dico Alessandro? - Che cosa? - Che mi è venuta fame, siamo a spasso da molto tempo, fermiamoci e gustiamo un pranzo tipico. - Per esempio? - Un bel piatto di paniscia. - Gnam! - Del buon gorgonzola DOP e dei salumi del territorio, per finire poi con il pane di S. Gaudenzio e

i biscottini di Novara accompagnati con il miele delle nostre colline. E quando diventerai grande potrai assaggiare anche i famosi vini delle Colline Novaresi! - Ci sto!

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er apprezzare meglio il territorio, devi anche conoscere un po’ di storia locale. - Per esempio? - I l 23 marzo 1849 si è combattuta alle porte di Novara la Battaglia della Bicocca quando si scontrarono le truppe austriache guidate dal maresciallo Radetzky e l’armata piemontese comandata dal generale polacco Wojciech Chrzanowski: ogni anno si organizza una rievocazione storica in costume per ricordare l’evento. - Interessante… - O la Festa di San Gaudenzio che si svolge il 22 gennaio in onore del patrono della città di Novara, quando si può anche visitare lo scurolo del Santo nella Basilica e, mi raccomando, non dimenticarti di comperare i marroni! - Il nonno mi ha detto che in un paese fanno La corsa della torta. Che cos’è? - Si svolge a Oleggio a Pasqua. Sono tante le leggende legate a questa manifestazione ma pare abbia avuto origine in tempi lontani quando la cittadina era assediata da soldati stranieri che non riuscivano ad espugnarla e proposero una sfida, una corsa tra le due fazioni. La vinsero i giovani di Oleggio. La gara fu disputata appunto nel “Prato della torta”. - Ci sono altri eventi interessanti?

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- Sì, il Venerdì Santo a Romagnano Sesia dove i cittadini, in costume dell’epoca, rappresentano i momenti salienti della Passione di Gesù nelle vie del paese. E poi ci sono i numerosi Carnevali, come quello di Oleggio e di Novara. - Ah, quest’ultimo lo conosco bene perché sfila anche il Re Biscottino! - Esatto, e poi ci sono ancora Feste dell’Uva, Sagre e Palii in costumi storici che si svolgono in tutto il territorio. - Bellissimo, mi voglio segnare tutto sul diario. - Bravo Alessandro.


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ntonello pensa che Alessandro abbia mostrato davvero tanto interesse e ora vuole portarlo a vedere anche altri luoghi nel Novarese. - Sai che cosa non dovresti proprio perderti? - Che cosa? - La Torbiera: è un Parco Faunistico ad Agrate Conturbia istituito come centro per la riproduzione e lo studio di specie animali in pericolo di estinzione. È famoso in tutto il mondo! - Quindi si possono vedere gli animali? - Certo. Nel loro ambiente naturale ricostruito. - Fantastico! - Pensa che per non arrecare alcun disturbo alla vita

selvatica degli animali, una parte del parco non è accessibile ai visitatori. - Idea grandiosa! - E se invece vuoi avventurarti in un vero e proprio safari, basta andare a Pombia, nel parco divertimenti Safari Park, per ammirare da vicino i leoni e tanti animali esotici. - Questo non me lo perderò. E ascolta, io amo molto nuotare, dove si può andare? - A Ondaland. Un grande parco acquatico situato a Vicolungo. Tra scivoli e piscine il divertimento è assicurato.

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entre Antonello e Alessandro camminano tornando verso Novara seguiti da Tapit e Novabella (e anche Prudy a dire il vero) hanno l’impressione di sentire un verso familiare. - Mondy! La rana Mondy salta fuori da un cespuglio con uno sguardo furbo. Alessandro è felice di averla ritrovata e mentre la prende in mano e l’accarezza, Antonello si allontana con Tapit e Novabella dicendo: - Il nostro piano è riuscito, Mondy è stata bravissima a darsi per dispersa. - Già - dice Tapit - così siamo riusciti a fargli mollare il telefono e a portarlo in giro per la città e dintorni. - Vedrai che non si rintanerà più in casa ora che sa quante cose può vedere e fare. - Aggiunge ridendo Novabella. - Ah, non preoccupatevi ci sono io a punzecchiarlo, quando serve. E a queste parole della zanzara Prudy, tutti ridono di gusto avviandosi a completare la loro bellissima passeggiata. Alessandro torna a casa felice e soddisfatto e subito si mette a organizzare gite nel meraviglioso territorio in cui ha la fortuna di vivere.

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UNISCI I PUNTINI E DISEGNA MONDY


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www.turismonovara.it

troverete tutte le informazioni riguardo gli itinerari proposti, i monumenti, i musei, i parchi, i sapori, le tradizioni e l’ospitalità del Novarese.

@atlnovara Per approfondire tutti gli spunti che l’airone Antonello e Alessandro ci hanno fatto scoprire si possono visitare anche i seguenti siti: www.comune.novara.it www.galleriagiannoni.it www.novaria.org www.museostoricoromagnano.it http://museo.comune.oleggio.no.it www.casalbeltrameonline.it www.parcoticinolagomaggiore.it www.areeprotettevallesesia.it www.burchvif.it www.latorbiera.it www.safaripark.it www.ondaland.it

© A spasso nel Novarese - Guida per giovani turisti è un progetto editoriale dell’Agenzia Turistica Locale Terre dell’Alto Piemonte - sede di Novara Coordinamento editoriale: ATL Terre dell’Alto Piemonte - sede di Novara Testi: ATL Terre dell’Alto Piemonte - sede di Novara e Alessandra Perotti per Writing Way Illustrazioni e progetto grafico: Maria Grazia Polli per art&mira Foto: Archivio fotografico ATL Terre dell’Alto Piemonte - sede di Novara Stampa: Italgrafica srl - Novara Progetto: In Viaggio nelle Terre dell’Alto Piemonte

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Agenzia Turistica Locale Terre dell’Alto Piemonte - sede di Novara Tel. +39 0321 394059 infonovara@terrealtopiemonte.it - www.turismonovara.it

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