Vision 2 2014

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sommario Editoriale

4 6 News

(ping) We love Shonapti di Susanna Bo

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13 n Retail | Desig 14 g Design Retail | Lightin 20 logies Retail | Techno 22 Punto di Vision 25 Estate, tempo di Success Story 8 2 ting Retail | Marke 30 i t s i n o g n ti i e k rz Retail | Mar e s n i 32 Retail | Eventi 37 g Merchandisin Retail | Visual 40 | Eventi 45 ure | Nuove Apert 47 L’illuminaz ma firmata Eurmo

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Stampante UV Curable a letto piano Jeti Titan HS

Jeti Titan S/HS si tuffano nella stampa di grande formato Le nuove Jeti Titan S ed HS rappresentano la nuova generazione di stmapanti a letto piano con un rapporto prezzo/qualità ineguagliabile. Montano l’ultima generazione di teste di stampa Ricoh Gen5. Queste stampanti UV a letto piano con 6 colori e bianco ad alta qualità e velocità con il costo più economico, producono applicazioni top sia per indoor che per outdoor.

Jeti Titan S ed HS sono abbinate al rivoluzionario workflow per il grande formato Asanti. Come la riduzione di costi e tempi di lavoro, così anche la complessità delle lavorazioni di pre-stampa sono diminuite drasticamente, grazie all’eliminazione degli errori e dei rifacimenti.

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editoriale di

susanna

bonati

vision.sunnycom.it Registrazione: Tribunale di Milano n. 23 del 19/01/07 Anno VII - n° 02 apr | mag | giu 2014

Direttore responsabile e creativo:

Susanna Bonati | susanna.bonati@sunnycom.it

Responsabile marketing e comunicazione:

Edoardo Decio | edoardo.decio@sunnycom.it

Redazione:

Alexia Rizzi | alexia.rizzi@sunnycom.it Dario Zocco Ramazzo | dario.zocco@sunnycom.it Giannina Airaghi | giannina.airaghi@sunnycom.it

Progetto grafico:

Susanna Bonati | susanna.bonati@sunnycom.it Stefania Moruzzi | stefania.moruzzi@sunnycom.it

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Deborah Ferrari advertising@sunnycom.it

Ufficio traffico:

parola al

direttore!

susanna.bonati@sunnycom.it

Manuela Spatola | advertising@sunnycom.it

Hanno collaborato:

Massimo Costa, Gabriele Goretti, Luciana Maiorano, Giovanni Mennea, Massimiliano Pivetta.

Stampa:

Grafiche Sirio - Peschiera Borromeo (MI) Tel +39 02 5470776

We love Shop(ping)

Tiratura: 8.000 copie

Sì certo, amiamo spassionatamente il mondo degli shop, così tanto che abbiamo definito il nostro fare “zapping” tra un argomento e l’altro del fantastico macrocosmo del retail, fare “shopping”! Ci piacciono i neologismi – lo sapete bene – anche se questa non è una parola nuova, semplicemente abbiamo attribuito il nostro personale significato a un termine universalmente conosciuto. Sì, shopping, ovvero scouting nei trend del retail design, dei nuovi modi più o meno convenzionali di fare retail dentro e fuori gli spazi

Retail, specchio del

costume contemporaneo e le modalità consueti e, come sempre, tanta cultura e teoria di quelle disclipline e argomenti i cui confini non sono ancora del tutto chiari. Del resto questo universo è in continua evoluzione e oggi più che è mai specchio del costume contemporaneo e delle rivoluzioni mediatiche, tra globalizzazione e virtualizzazione, tra tecnologia ed esperienzialità, tra sogno e realtà. Per questo, non solo gli argomenti non mancano, ma è sempre più complesso e affascinante tracciare i confini degli spazi del consumo e individuare quegli strumenti operativi utili a enfatizzare i nuovi significati che essi assumono. Luoghi di aggregazione, di intrattenimento, di apprendimento non solo di come funzionano i prodotti ma di come essi possono entrare negli ambienti personali del consumatore suggerendogli nuovi stili di vita… Se acquistare e consumare non è più il solo e unico desiderio dello shopper, come si costruiscono i nuovi spazi di retail? Qualche importante suggerimento lo trovate anche in questo intenso numero di Vision, che come sempre, vi accompagnerà nel vostro shop(ping)!

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Una copia euro 5,00 - Arretrati euro 10,00 Abbonamento 4 numeri: Italia euro 20,00 - Estero euro 40,00 Ufficio Abbonamenti: tel. + 39 02 48516207 e-mail: abbonamenti@sunnycom.it I pagamenti possono essere effettuati: - on-line con carta di credito su http://abbonamenti.sunnycom.it - CCP n° 31993207 intestato a: sunnycom publishing srl milano Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Magazine (SMA autorizzazione LO/CONV/037/2010) CMP di Milano-Roserio - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mitt. previo pagamento dei resi sunnycom publishing srl direzione, redazione e amministrazione: via stromboli, 18 - 20144 Milano tel. +39 02 48516207 - fax +39 02 43400509 Associato a:

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news

PHILADELPHIA è protagonista nella Gdo con l’evento in store “Philadelphia SOS Gusto”. A dare vita al progetto è l’agenzia milanese Adverteam, che ha creato una shopping experience che premia chi acquista almeno tre prodotti Philadelphia. Il progetto è supportato, dalla presenza di materiali promozionali sul punto vendita e in particolare da elementi grafici e allestitivi che raccontano il prodotto

Underwear Revolution by CRC

www.adverteam.it

Underwear fa parte della Collezione Revolution 10.1 di CRC Arredamenti, moduli di arredamento dedicati ai negozi di abbigliamento e accessori che combinano al meglio design, funzionalità e stile. La linea implementa l’offerta di Revolution 10.1, dedicata al settore moda, utilizzando un sistema a “C”, dove un unico fondale di finitura, con spalle laterali, evita di mostrare le fessure di supporto dei ripiani, risultando così leggero e minimale. I materiali e i colori a disposizione dell’intera collezione permettono un’ampia possibilità di personalizzazione per una vasta gamma di soluzioni.

www.crc.it

.it m o c y n n u vision.s

Workshop sul Visual

Merchandising

Karin Zaghi, Senior Professor SDA dell’Università Bocconi di Milano ed esperta di Visual Merchandising e Retail Design, ha tenuto un seminario di approfondimento sull’applicazione del visual merchandising nel punto di vendita, in occasione del convegno Popai Ordine & Extravaganze, che si è svolto lo scorso 14 maggio al Politecnico di Milano Bovisa.

www.popai.it

Durante l’evento Karin Zaghi ha illustrato le tematiche trattate nel suo nuovo libro “Visual – merchandising Orientamenti e paradigmi della comunicazione del punto di vendita”, edito da FrancoAngeli.

Estate a “gonfie vele” rinting.it p t r a ix p . w w w su 6


LA GAMMA PIÙ GENEROSA E LE DIMENSIONI PIÙ AMPIE

Il migliore Department Store

Selfridges è il migliore grande magazzino del mondo: a conferire questo riconoscimento è stato il Global Department Store Summit di Singapore, associazione che riunisce 37 tra i più importanti department store del mondo, che ha stabilito un record nella storia del premio assegnandolo per il terzo anno di fila allo stesso retailer. Selfridgers ha battuto concorrenti come Harrods, John Lewis, Tsum e Lane Crawford distinguendosi per innovazione, servizio alla clientela e risultati finanziari.

www.selfridges.com

Totem OL46B a prova di sunglasses

DominoDisplay.com, il canale di vendita creato da Domino Sistemi srl, società del Gruppo Masserdotti, presenta il totem semi outdoor OL46B con tecnologia Samsung Inside. Studiato per assorbire la luce ed eliminare i riflessi, assicura un’immagine chiara e luminosa in ogni situazione. In particolare, grazie a un elevato contrasto garantisce immagini vivide e precise anche quando la luminosità esterna è molto forte. L’innovativo rivestimento inoltre rende lo schermo perfettamente leggibile anche per chi indossa gli occhiali da sole.

www.dominodisplay.com

L A S T R E D I A LTA Q U A L I TÀ P E R L E A R E E

PROMOZIONALE

STAMPA

DESIGN

PUBBLICITÀ DI TECNOLOGIA | SEGNALETICA STRADALE | MODELLISMO | PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO | MESSAGGI PUBBLICITARI | PHOTOMOUNTING | STAMPA DIRETTA DIGITALE | SERIGRAFIA | EVENTMARKETING | ALLESTIMENTO STAND FIERISTICI | SHOP DESIGN | SHOPFRONTS | RIFACIMENTO DI NEGOZI E DEGLI INTERNI | COSTRUZIONE DI MOBILI | CORPORATE IDENTITY | W W W. D I S P L AY. 3 A C O M P O S I T E S .C O M


news

APRE CASA FINDUS: FINDUS HA TAGLIATO IL NASTRO DI CASA FINDUS, L’INNOVATIVA STRUTTURA DEDICATA AI CONSUMATORI, ALL’ASCOLTO DELLE LORO ESIGENZE E AI LORO SUGGERIMENTI, NEL PIENO RISPETTO DELLA MISSIONE DEL BRAND. LA NUOVA STRUTTURA SI TROVA NEL CUORE DEL REPARTO DI RICERCA &SVILUPPO DI FINDUS, A CISTERNA DI LATINA. WWW.FINDUS.IT

Temporary Store Solution dedicata al freddo Presentato durante il Salone del Mobile dall’Innovation Center di Epta, in collaborazione con Poli.design, il temporary store completamente refrigerato, si chiama Shop-in-Shop,ed è un nuovo concept dedicato al freddo progettato sviluppato in vista di EXPO, per offrire una soluzione di dispaly e vendita per il settore food, tema portante dell’Esposizione.

www.eptarefrigeration.com

Consulenze

“outdoor”

Si è aperto il 19 maggio il progetto “Un peloso a Milano”, un ciclo di eventi gratuiti di consulenza cinofila rivolti a tutti imilanesi che posseggono un cane, o che ne vorrebbero uno. Organizzato daPetPRO, con il sostegno di Maxi Zoo Italia e altri sponsor coinvolge circa 80-100 aree cani della cità.

Retail Design

www.maxizoo.it

Ecofriendly

Lessmore, attraverso la creatività dell’architetto e designer Giorgio Caporaso, propone soluzioni per l’arredo degli spazi retail: mobili e oggetti apprezzati a livello internazionale come esempi di una nuova bellezza contemporanea, unica per le sue caratteristiche materiali e funzionali ecofriendly. Durante la sorsa Settimana del Design, l’Atelier di Cinzia Rocca è stato allestito con gli arredi e i complementi di Giorgio Caporaso: pensati per essere personalizzati nell’estetica e nella forma, hanno trasformato il negozio di via Senato.

www.lessmore.it

Wind e Moovit siglano una partnership che consente, attraverso Moovit, la social app, disponibile per iPhone e per Android che, grazie alle informazioni fornite in tempo reale dagli utenti, consente di localizzare il negozio Wind più vicino.

www.moovitapp.com/it

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Mercatone Uno

total restyling

Presso gli store di Colle Val d’Elsa e di Altopascio di Mercatone Uno è già visibile il contributo del reparto visual di Pasolini Luigi Spa, che ha curato l’intero progetto di comunicazione visiva producendo tutto il materiale destinato a segnaletica, directory di reparto, indicazioni delle offerte e decorazioni. L’intervento del general contractor si inserisce nel contesto di un ampio processo di ristrutturazione e di restyling dei layout dei punti vendita, programmato dall’insegna su un piano triennale.

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www.pasolini.it

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Eurmoma e Andreani training e aggiornamenti Eurmoma, in collaborazione con Hitechled, ha presentato presso al sua sede a Roma un corso informativo, tecnico e pratico, sull’utilizzo dei LED nella comunicazione visiva. I due ospiti rappresentanti di Hitechled, Maurizio Feltre e Gianfranco Tonon, hanno mostrato attraverso una presentazione, tutti i vantaggi dell’utilizzo di questa tecnologia, ormai affermata e sempre più efficiente. www.eurmoma.it


news

Reggiani Spa, veste di tigiosi luce brand pres

Reggiani alla scorsa edizione di EuroShop ha puntato le proprie luci, non solo sulle novità di prodotto per il settore del retail, ma soprattutto su una scenografia d’impatto che ha proposto uno shopping space, reso ancora più veritiero dalle creazioni in cartone riciclato dell’artista inglese contemporaneo Chris Gilmour. www.reggiani.net SIMPSON COMPLEANNO IN STORE: GRUPPO SIGMA AVVIA UN’ATTIVITÀ DI BREVE PERIODO CHE VEDE PROTAGONISTI “I SIMPSON” PER IL LORO 25° COMPLEANNO. L’INIZIATIVA MULTICANALE SI SVILUPPA SIA OFFLINE, CON UNA MINICOLLECTION NEI PUNTI VENDITA DELL’OMINO, SIA ONLINE.

www.istuffstore.it

Bottle Cap Tag by Tyco

Espositori 100% riclabili 100% ecologici

Tyco Retail Solutions, ha lanciato il nuovo Bottle Cap Tag a marchio Sensormatic per vini e liquori.Questa innovativa etichetta rigida presenta un design sottile e trasparente studiato per prevenire i furti, il consumo in store e il travaso del contenuto, senza interferire con la commercializzazione e la promozione dei brand.

Box Srvice trasformia e realizziamo prodotti in cartone ondulato per soddisfare le più moderne esigenze di packaging e display nei più svariati settori merceologici. Un esempio è questo simpatico esposiore composto da 4 piani di appogio e scomparto chiuso completamente personalizzabile e diponibile in diversi colori. www.ecopallets.it

www.tycoretailsolutions.com

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OVS Digital Experience con Google Enterprise

OVS e Google Enterprise hanno siglato un accordo che consente al brand di mettere a disposizione tecnologie all’avanguardia in grado di offrire una digital experience innovativa e garantire una maggiore interconnessione e servizi a valore aggiunto al cliente, nuove modalità di coinvolgimento in-store attraverso un’esperienza di acquisto divertente e appagante, comunicazione interaziendale più snella ed efficace attraverso soluzioni 100% web e di Enterprise Search. I clienti che visiteranno lo store OVS di Milano via Dante, inaugurato il 29 maggio, possono sperimentare alcune di queste tecnologie e interagire con il corner OVS Digital Experience con soluzioni Google Enterprise www.ovs.it – www.google.com/enterprise

Più Gusto Pop

Un Trovaspazio adatto a ogni tipo di punto vendita, e un’isola personalizzata sono i materiali Pop che San Carlo ha creato a supporto della comunicazione del concorso online “Crea il tuo gusto”, che invita i consumatori a scegliere due ingredienti da associare alla la propria ricetta proporre la propria versione della patatina “Più Gusto” e il relativo designe del packaging.

www.creailtuogusto.com


news

J-Teck3 ha presentato alla sorsa edizione di Fespa il nuovo J-Cube, inchiostro a base di coloranti dispersi nella versione per stampa sublimatica ad alta velocità e il nuovo inchiostro J-MelaMine MM30, pigmento a base acqua per la stampa di carte melamminiche. www.j-teck3.it

Il flagship Speedo compie un anno! Speedo ha festeggiato il primo anno di apertura del suo flagship store di Milano con un’iniziativa fuori dagli schemi: dal 22 al 24 maggio modelle e modelli vestiti solamente di costume, infradito e accappatoio hanno sfilato per le vie del centro, invitando i passanti a visitare il flagship store di viale Tunisia per non farsi trovare impreparati ai loro prossimi appuntamenti acquatici, in piscina come sulla spiaggia. hanno inoltre distribuito irriverenti cartoline con le coordinate per raggiungere la Speedo House e un buono sconto del 20%. www.speedo.it

Masi Wine Experience È stato inaugurato lo scorso 8 maggio a Zurigo il primo Masi Wine Bar, il progetto pilota con cui Masi Agricola, produttore leader di Amarone nel mondo, intende reinterpretare il proprio business, rafforzando al tempo stesso la sua relazione con il consumatore finale.In un ambiente moderno dal design minimalista ma con un cuore antico che richiama l’arte e la storia delle Venezie, il Masi Wine Bar, che è anche un ristorante con 120 posti a sedere, si propone come luogo di incontro senza tempo, dove vino e gastronomia si fondono in un’esperienza unica: la Masi Wine Experience.

www.masi.it

AGFA PLURIPREMIATA: DURANTE LA SCORSA EDIZONE DI FESPA DIGITAL SONO STATI ASSEGNATI GLI EDP AWARDS. LA SOLUZIONE WORKFLOW ASANTI DI AGFA GRAPHICS PER IL SIGN & DISPLAY, LA STAMPANTE DI GRANDE FORMATO JETI TITAN HS E GLI INCHIOSTRI ALTAMIRA LOWMIGRATION SONO I PRODOTTI PREMIATI PER LA LORO ECCELLENZA. WWW.AGFAGRAPHICS.COM

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L’ILLUMINAZIONE FIRMATA EURMOMA Eurmoma propone una rinnovata e sempre più vasta scelta di LED e Neon attraverso il nuovo catalogo e grazie alla collaborazione con Hitechled. Nel nuovo catalogo si trovano

ci piace!

tutte le indicazioni necessarie per installare una struttura luminosa a LED o Neon e tutte le specifiche tecniche per ogni componente; a partire dai moduli fino alle Strip LED e agli alimentatori. Inoltre sono raccolti anche prodotti Eurmoma come Ledbox, le cornici a LED eleganti, dal design sottile, perfette per la comunicazione visiva, le lastre in metacrilato colato Perspex della linea Spectrum LED e gli autoadesivi Oracal, tutto corredato di informazioni tecniche accurate.

www.eurmoma.it

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by Eurmoma 13


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Tempora a cura di Alexia Rizzi

alexia.rizzi@sunnycom.it

Il Temporary Shop è un modo nuovo di proporsi al pubblico; una modalità di comunicazione e commercio che gioca sulla curiosità. 14


retail

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ary “Casa San Benedetto”, il Temporary Store dedicato al beverage analcolico di Acqua Minerale San Benedetto, allestito per i mesi estivi all’interno della Stazione Centrale di Milano.

L’apertura di negozi a tempo, per pochi giorni o per qualche settimana ,è un trend sempre più diffuso anche in Italia. Hanno fatto scuola i grandi marchi, come Prada, Benetton e Nike, con i loro Temporary Store, ma sono sempre di più le aziende che scelgono di far comparire un proprio punto vendita all’improvviso, mantenerlo per un breve tempo per sondare nuovi mercati o lanciare un nuovo prodotto, con eventi e comunicazione in grande stile. E dopo poco si cambia, lasciando spazio a un’altra novità. II temporary store, la cui origine contemporanea è da attribuire a paesi stranieri tecnologicamente all’avanguardia come il Giappone e gli USA, ha come antenati nella storia, antesignani

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come gli ambulanti e i venditori itineranti. Si tratta senza dubbio di un fenomeno affascinante: nel numero scorso, grazie al contributo di Alessandra Furlan, abbiamo tracciato un identikit di quelli che abbiamo definito “negozi a tempo determinato”, chiarendone tutte le accezioni e i format e rivelando un fenomeno articolato e variopinto, in rapida evoluzione ed espansione. In queste pagine proviamo a delineare i confini di una tendenza che, data la sua rapidissima crescita, sta assumendo le caratteristiche di un vero e proprio nuovo mercato, il cui fatturato complessivo si è attestato sui 50 milioni di euro nel 2012, soprattutto a Milano, la capitale italiana e una delle capitali mondiali del “Temporary shop”.


retail

temporary store

Secondo Assotemporary, Associazione italiana dei Temporary Shop, Showroom, Business Center, Event Space e dei servizi connessi, infatti, è emerso che alle circa 100 location dedicate permanentemente alla nuova formula di comunicazione e vendita si aggiungono diversi temporary store di natura effimera, che alternano l’ospitalità temporanea ad altre attività. L’effetto evidente è di una Milano sempre più orientata al Temporary, che vede coinvolti anche negozi importanti del centro storico. Secondo le ultime analisi realizzate dall’associazione, oltre il 60% delle iniziative di temporary shop hanno luogo a Milano; il 10% a Roma e Napoli, l’8% a Torino e in percentuali più limitate in altre città come Catania, Palermo e Bologna. Cresce l’attrattività dei centri commerciali, circa il 10% delle iniziative su scala nazionale, mentre il 7% è appannaggio del travel retail rappresentato da stazioni ferroviarie e aeroporti. Per quanto concerne la superficie richiesta dalle aziende, il 50% si attesta tra i 40 e i 60 m2, il 40% tra gli 80 e i 100 m2, mentre il 10% si orienta su una superficie superiore ai 150 m2. Nell’ambito dei temporary showroom, vale a dire gli spazi sprovvisti di vetrine su strada, la superficie più richiesta è tra i 150 e i 200 m2. Questa tipologia di spazi, particolarmente adatta per le esposizioni e le campagne di vendita, intercetta a oggi circa il 15% della domanda. L’analisi di Assotemporary conferma la notevole propensione al temporary shop dei settori moda e design (58% delle richieste), mentre food (10%), gioielli (8%) e auto (7%) risultano i settori in maggiore crescita anche se non mancano eccezioni come case editrici o iniziative

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Un temporary store

chic ma dedicato a chi ama divertirsi Philipp Plein ha inaugurato a Ibiza con un temporary store nella prestigiosa Marina Ibiza, uno dei luoghi più eccentrici e originali dell’isola. Con un’ampia vetrina affacciata sul porto, lo store presenta un layout caratterizzato da elementi in pietra bianca e nera.

espertodice...

Massimo Costa,

rale Segretario Generar y di Assotempo

Massimo Costa

Durante la scorsa edizione del convegno “Temporary Retail 2014: l’anno della svolta” , Massimo Costa, Segretario Generale di Assotemporay, ha definito il temporary shop come ultimo elemento di confine del retail e nuova frontiera della comunicazione. Se il successo del temporary shop in termini di efficacia, efficienza e durara della visibilità, si misura secondo i parametri sostanzialmente non lontani da quelli utilizzati per il retail ovvero affluenza, tempo di permanenza dei visitatori, scontrino medio, fatturato e numero di articoli venduti, Costa ha formulato il seguente decalogo ad hoc per il perfetto temporary store: - creare l’evento - trasmettere emozioni correlate al brand - fare tendenza - profilare il proprio consumatore - sperimentare un monomarca a costi limitati - apparire fisicamente (per le aziende che esistono solo online) - realizzare i presupposti per vendite esclusive - giocare la carta della mobilità - vendere in particolari periodi dell’anno - giocare la carta dell’acquisto di impulso

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Milanovetrine

retail

Milanovetrine è un marchio di Più Vetrine srl, azienda che dispone di spazi adatti a varie declinazioni di business a partire dall’organizzazione di Temporary Shop, Spazi per eventi e gallerie d’arte, showroom, disponibili per periodi limitati (da una settimana a qualche mese), situati in zone rappresentative e di grande passaggio soprattutto pedonale. www.milanovetrine.it

temporary store

Retail “on the go”

VS Veicoli Speciali, leader nella realizzazione di veicoli per lo street food e non solo, progetta e allestisce veicoli e rimorchi di qualsiasi tipologia, adattando l’immagine del mezzo alle esigenze operative e di marketing del cliente. www.vsveicolispeciali.com

Expospace

È il progetto di Cbre che propone un nuovo modo di concepire gli affitti degli spazi temporanei per aumentare la redditività delle strutture commerciali e il livello qualitativo degli spazi. Fanno parte del network 50 tra centri commerciali, retail park e outlet e 800 aree espositive per un totale di 800 md di superficie. www.cbre-srl.com

Temporary a 360°

Mytemporaryshop temporary

Italstand è in grado di fornire tutto il supporto necessario per progettare e realizzare un temporary shop in base al tipo si spazio espositivo scelto.Oltre a curare gli aspetti burocratici, è in grado di progettare, allestire, arredare i locali destinati a questa particolare tipologia di allestimento. www.italstand.it

Nel cuore di Brera si trova un pop-up store di 38 m2 studiati nei dettagli centimetro per centimetro: più economico di una campagna pubblicitaria, meno impegnativo di un vero negozio, il pop-up retail è la soluzione ottimale per promuovere una nuova attività o per presentare alla clientela già consolidata una novità. www.mytemporaryshop.it

La location ideale

Consolo Produzioni si occupa di location management per agenzie e aziende che cercano il luogo ideale per tutti i tipi di evento, ed è disposizione delle proprietà che vogliono mettere a reddito, anche temporaneamente, i loro immobili per la realizzazione di manifestazioni, eventi e temporary shop. www.consoloproduzioni.it

Retail, mobile e modulare

Temporary Box è stata la prima agenzia pubblicitaria in Italia a specializzarsi nel settore “Temporary Shop & Pop-up shop”. Nata nel 2009 è divenuta punto di riferimento per le aziende che scelgono di pubblicizzare e vendere i propri prodotti in modo originale e dal forte impatto visivo ed emozionale. www.temporarybox.it

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retail

temporary store

Alcuni esempi di iniziative temporary che spaziano dai pop up store, alle soluzioni “on the go”, dagli store del fashion che nascono nella stagione estiva a quelle che nel centro delle città promovono i brand del beauty.

temporanee legate alla cultura che in qualche modo hanno a che fare con il commercio, in quanto oltre a diffondere informazione e intrattenere sono preposte alla vendita di libri, fumetti o di artefatti. Il tempory non riguarda infatti più semplicemente il retail, ma coinvolge realtà industriali e commerciali operanti nei più svariati ambiti: dall’informatica alla pelletteria, dalla telefonia alla parafarmaceutica e alla cosmesi. La durata delle iniziative di Temporary shop rimane mediamente di 30 giorni, così come si confermano periodi di alta stagione quelli scanditi dalle principali manifestazioni, che a Milano riguardano il design e la moda.

Arte, musica e cultura

Un Temporary store rappresenta anche un’occasione per dare uno spazio fisico a un’attività commerciale in fase di start-up che si è sviluppata come e-commerce: un esempio è il temporary store di Alma Gemelli, giovane artista che ha da poco lanciato la sua prima collezione uomo-donna di abiti e t-shirt. Lo scorso 4 luglio l’iniziativa è stata inaugurata con un Opening Party che si è svolto in via Vigevano a Milano. La serata ha offerto l’opportunità di toccare con mano le creazioni di Alma (acquistabili sul sito e-commerce www.almagemelli.com), in un’atmosfera all’insegna della musica, della moda e dell’arte. Si è appena conclusa a Milano, l’avventura temporary di Bao publishing. La casa editrice di graphic novel, che vanta alcuni degli autori cult del momento come Zerocalcare,

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si è lanciata nell’impresa di creare un pop up store davvero particolare in cui artisti, creativi e professionisti hanno avuto la possibilità di incontrarsi e confrontarsi. Nella Bao Boutique Brera, allestita in via Solferino, oltre a poter acquistare i libri, fumetti e merchandising di diverso tipo, un ricco calendario di eventi e ospiti d’eccezione ha intrattenuto gli appassionati del genere.

Temporary beauty&care

Un’altra tendenza interessante è quella che vede i brand del beauty impegnati in attività temporary, che spaziano dall’apertura di store temporanei nel centro delle città, oppure nelle più importanti località balneari, a iniziative itineranti “on the go”, sotto forma di veicoli brandizzati, che seguono l’onda delle mete turistiche, proponendo ai consumatori non solo prodotti, ma anche incontri con specialisti che suggeriscono come impiegare al meglio abbronzanti e creme doposole. Essere più vicini al cliente e creare fidelizzazione è l’obiettivo di queste iniziative come quella di Nashi Argan che a Milano, a due passi dal Duomo, ha inaugurato il Nashi Argan Expo Store, il temporary dedicato a tutte le linee del marchio beauty. Un unico negozio, aperto fino al 15 luglio, in cui trovare il prodotto che più soddisfa le proprie esigenze: dai trattamenti per corpo e capelli ai solari, fino a Nashi Argan CpixylTM, la linea di prevenzione della caduta dei capelli dovuta a cambiamenti stagionali e cause temporanee come stress, cure farmacologiche, diete e gravidanze.


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Un fenomeno estivo

Una delle tendenze a cui abbiamo assitito di recente è la declinazione estiva dei temporary store: oltre a quelli legati alla moda e all’abbigliamento mare – un esempio lo vediamo proprio nel nostro Punto di Vision con Yamamay Beach – si vede il proliferare di spazi temporanei nel formato travel retail legati al food and beverage. Algida così come Magnum hanno creato spazi per un goloso pit-stop nelle stazioni ferroviarie: le “case Algida”, veri e propri monomarca con tutti i prodotti della gamma e tutte le esclusive novità, hanno un look sceltio per far vivere ai passeggeri l’atmosfera tipica della spiaggia e delle vacanze al mare.

Ci si rinfresca volentieri anche in un temporary store di Acqua San Benedetto, che rifornisce i viaggiatori assetati di bevande analcoliche sane e rigeneranti. In particolare l’estate 2014 ha visto un proliferare di spazi che vivono solo per il periodo dei Campionati Mondiali di Calcio, nelle piazze e nelle gallerie commerciali, dove, con la scusa della propiezione delle partite, si sono formate attorno all’evento calcistico attività collaterali di somministrazione, vendita ed entertainment, tutte iniziative votate all’entertaiment e al coinvolgimento di un consumatore sempre più alla ricerca di una shopping experience che va oltre al semplice che nasce e cresce per un tempo breve ma intenso.

APRIRE un temporary shop Per gestire questo tipo di offerta commerciale serve l’intervento di un’agenzia di organizzazione di negozi temporanei, che offra un servizio di consulenza a 360° personalizzata sul brand, dalla ricerca della location, all’allestimento del negozio temporary, al marketing dell’evento e all’ufficio stampa per la sua visibilità. Per questo CreaImpresa, Centrostudi specializzato nella realizzazione di strumenti e nell’erogazione di servizi finalizzati alla creazione di nuove attività imprenditoriali, tra le diverse proposte di attività ha istituito un kit temporary shop. www.creaimpresa.it

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retail | lighting design

Colore della luce

Il colore della luce è un importante mezzo espressivo che può dar forza ai principi di aggregazione dell’offerta e può contribuire a definire gli scenari all’interno degli spazi di retail rendendo più accattivanti i prodotti esposti. di Margherita Suss - margherita.suss@studiogms.it

Margherita Suss, professionista di progettazione illuminotecnica dello Studio GMS, dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Milano, è entrata a far parte di AIDI, prima come Membro della Delegazione della Lombardia e poi nel Consiglio Direttivo Comitato Esecutivo, e dal 2002 è promotrice e docente dei corsi di Illuminazione per interni ed esterni dell’Associazione. È stata Vice Direttore dellla rivista Luce, per tre anni, e dal 2003 è docente del Corso di Illuminotecnica del Politecnico di Milano, facoltà di Architettura. È stata inoltre relatore di numerosi convegni sulla progettazione illuminotecnica e membro della giuria di concorsi internazionali di Lighting Design.

La luce è un importante mezzo di comunicazione, con grandi potenzialità scenografiche di cui il colore è una delle più immediate, quella che può permettere di veicolare un messaggio che sia non solo di tipo commerciale ma anche emozionale. La luce con i suoi dinamismi e i suoi colori può essere tanto più efficace per l’esposizione quanto più risulterà adatta e in sintonia con gli oggetti in mostra e con il messaggio che si vuole comunicare. La restituzione dei colori dei materiali è un utile mezzo espressivo con cui si possono sottolineare le specifiche valenze di quanto presentato all’interno di uno spazio commerciale: il colore della luce può contribuire fortemente a definire gli scenari all’interno di qualsiasi ambiente espositivo esaltando e ravvivando l’aspetto degli oggetti e rendendo caratteristica tutta l’area dedicata alle vendite. A ogni prodotto la

sua temperatura di colore

Il colore della luce è uno strumento di orientamento e di evidenziazione dei materiali e il suo scopo principale è caratterizzare le diverse tipologie di spazi espositivi attraverso l’impiego di sorgenti con una dominante cromatica adatta a una percezione dell’ambiente con valenze di tipo funzionale, estetico e formale (lettura di colori e materiali definita dalle caratteristiche spettrali delle lampade impiegate). Il colore delle sorgenti luminose impiegate può rendere gli oggetti esposti più interessanti, dando risalto anche ad allestimenti poco attraenti. È necessario e fondamentale pertanto analizzare le sorgenti luminose anche per quanto concerne il gruppo di Resa cromatica (Ra) cui esse fanno riferimento e la Temperatura correlata di colore (Temperatura in Kelvin) che le contraddistinguono. La finalità è scegliere le sorgenti luminose che meglio possano restituire i colori e i materiali degli oggetti esposti. Una Resa cromatica elevata unitamente a una corretta Temperatura di colore e a un adeguato grado di luminosità permette di distinguere facilmente gli oggetti e di riconoscere forme e colo-

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retail | lighting design Variazione dei colori in relazione alle tipologie delle sorgenti luminose. Un esempio di illuminazione nel reparto ortofrutta di un supermercato.

ri rendendo più facile e invitante l’acquisto degli stessi. Ogni oggetto richiede una soluzione di illuminazione specifica, che ne esalti le caratteristiche e lo renda più attraente agli occhi dell’avventore. Ogni prodotto può essere reso più allettante utilizzando una sorgente con caratteristiche cromatiche tali da esaltarne le peculiarità. Un esempio è quello dei banchi di vendita dei supermercati, dove a ogni prodotto è associata una particolare soluzione illuminotecnica e una determinata tipologia di sorgente luminosa con specifiche caratteristiche cromatiche. L’aspetto fresco e invitante della frutta e della verdura è valorizzato dell’utilizzo di lampade con Temperatura di colore bianco caldo ed elevato Indice di Resa cromatica; l’utilizzo di una luce con tonalità bianco-giallo o rosso-marrone dà al pane fresco un aspetto croccante; la gustosità dei formaggi è esaltata da una luce dal colore bianco-giallo; una luce di colore bianco caldo con uno spettro cromatico in grado di evidenziare i toni del rosso dà alle carni un’immagine di freschezza; una luce bianca con Temperatura di colore fredda è ideale per far apparire il pesce bianco come appena pescato, mentre una luce con Temperatura di colore più calda esalta le tonalità rosse dei crostacei; un’illuminazione bianco calda fa risaltare i vini rossi, mentre una luce bianco neutra sottolinea la purezza dei vini bianchi. È quindi di grande importanza usare sorgenti luminose in grado di creare un ambiente in sintonia con i prodotti esposti: ogni prodotto vedrà esaltate le sue caratteristiche (materiali e colori) dalla scelta della lampada a esso più adatta. Le sorgenti luminose adatte agli spazi

di retail

Attualmente le sorgenti che meglio soddisfano le esigenze degli spazi di retail sono le lampade ad alogenuri metallici con bruciatore ceramico e le più moderne sorgenti a LED, che stanno sostituendo le lampade ad alogeni e quelle fluorescenti. Entrambe hanno caratteristiche cromatiche che si adattano particolarmente alle superfici cui sono destinate (la Temperatura di colore è infatti compatibile con la curva di riflessione delle superfici di interesse), risultano facilmente focalizzabili e hanno una buona stabilità di colore, oltre a una lunga vita media e ad un’efficienza luminosa elevata che consente di limitare la potenza elettrica installata e assorbita, contenendo quindi i costi di esercizio dell’impianto. In particolare i LED sono lampade che consentono una miniaturizzazione degli apparecchi di illuminazione e un elevato controllo del flusso luminoso attraverso specifici sistemi ottici; presentano una lunga durata, costi di manutenzione ridotti grazie all’elevata efficienza dei sistemi e sono inoltre la migliore soluzione per applicazioni in cui la manutenzione degli apparecchi risulta difficoltosa o in cui le lampade si trovano a operare in condizioni difficili per temperatura e/o umidità; inoltre la bassa emissione di radiazioni infrarosse e l’assenza di radiazioni ultraviolette garantiscono che i prodotti illuminati non si rovinino. Le sorgenti luminose oggi disponibili consentono, grazie alle loro caratteristiche cromatiche, di rispondere alle esigenze emozionali che richiede la progettazione degli spazi di retail, spazi che devono saper trasmettere un messaggio e conquistare emotivamente i clienti.

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Genius Loci e brand Identiy Una ritrovata relazione nello scenario di mercato internazionale che rappresenta per il sistema retail e il sistema prodotto stesso una sfida nel trovare gli strumenti per comuncare direttamente al cliente i luoghi e le capacità produttive, patrimonio del brand. di Gabriele Goretti - gabriele.goretti.design@gmail.com

Gabriele Goretti, Architetto, designer, svolge attività di ricerca e coordina laboratori congiunti Università Impresa presso il Design Campus dell’Università degli Studi di Firenze. PHD in Industrial Design, si interessa delle relazioni che intercorrono tra strategie design e processi manifatturieri, ovvero sul trasferimento dei valori del prodotto attraverso il design dell’interazione basato su tecnologie integrate e tracciabilità.

I valori intangibili di un brand di alta gamma sono spesso legati a know-how e realtà produttive insite in un luogo, nella capacità di una società di produrre qualità. Sono spesso i concetti di maestria artigianale a rappresentare in primis questi significati, ne offrono un esempio marchi di moda che hanno rappresentato la storia del made in Italy. È impossibile non pensare a Firenze e alla Toscana quando si parla di Gucci, o all’area biellese se citiamo Ermenegildo Zegna. Il consumatore del

nuovo lusso

Nell’epoca del “nuovo lusso” o “lusso avanzato”, come lo definisce Francesco Morace, tali valori assumono una nuova rilevanza e una nuova forza. Se il lusso diventa una questione di passione intima dell’acquirente, una desiderio intrinseco, non più solo una cosa da esporre come privilegio “aristocratico”, allora tutti i contenuti insiti del prodotto e nella catena manifatturiera assumono un nuovo significato. Il consumatore del “nuovo lusso” vuole sapere, si interessa e vuole esperire “come”, “dove” e “chi” produce qualità. A questo proposito non possiamo non citare uno degli esempi che ha rappresentato un vero e proprio manifesto del ritorno al “genius loci”, un’espressione latina che indica quei valori identitari legati a un luogo, o a un sistema territoriale, che comprendono significati di appartenenza sociale e le capacità materiali e immateriali riferiti a quell’area. Si tratta dell’artisan artisan corner di Gucci (www.gucci.com/it/worldofgucci/articles/artisan-corner#1), evento itinerante nelle principali boutique del marchio toscano che pone l’artigiano al centro dei più importanti flagship store del mondo. Benché questo progetto abbia rappresentato una pura performance e non un vero percorso di conoscenza della supply chain e

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L’artisan corner di Gucci, evento itinerante nelle principali boutique del marchio toscano che pone l’artigiano al centro dei più importanti flagship store del mondo. Brunello Cucinelli basa la propria comunicazione sul Borgo di Solomeo in Umbria, in cui l’azienda si trova e sui valori etici e naturalistici incarnati dalla bellezza del luogo.

dei luoghi di produzione, esso indica sicuramente la volontà di ritrovare un collegamento tra brand positioning, filiera di produzione e capitale umano propri della qualità del prodotto Gucci. Se marchi storici come Gucci usano il proprio retroterra culturale dell’artigianato storico e dei luoghi di produzione per riposizionarsi sul mercato, altri brand emergenti hanno usato il potere dei luoghi come strategia per emergere nella “mischia”. È questo il caso del marchio Brunello Cucinelli (www.brunellocucinelli.com), brand leader del cachemire fondato nel 1985. Sin dalla sua nascita l’azienda ha basato la propria comunicazione e la propria ascesa sul Borgo di Solomeo in Umbria, in cui l’azienda si trova, ovvero sui valori etici e naturalistici incarnati dalla bellezza del luogo, dall’armonia e dalla maestria artigianale della comunità che vi vive. Il genius loci in questo caso corrisponde in pieno al patrimonio di marca dell’azienda, una strategia che ha visto differenziarsi il brand nello scenario moda e nelle principali fiere di settore, Pitti Uomo Firenze in primis. Comunicare il legame tra luoghi, capitale umano e prodotto

Considerati questi case study e le tendenze di marketing in atto, che puntano quindi a dare al prodotto di alta gamma un valore di storytelling, valori che il cliente può comprendere ed esperire, resta da chiedersi come il prodotto e i sistemi retail possano in futuro maggiormente enfatizzare questi contenuti. Se il web, come nel caso di molti siti aziendali, può ben illustrare attraverso contenuti multimediali il legame tra luoghi, capitale umano, prodotto, resta invece del tutto aperta la riflessione su come il sistema retail e il sistema prodotto stesso possano comunicare direttamente al cliente i luoghi e le capacità produttive che anno portato a un qualità percepita dall’utente. La Retail Technology agevola la

comunicazione tra brand e cliente

Le tecnologie di identificazione, come i sistemi RFID (radio frequency identification), sono risultati molto utili per tracciare luoghi e tempi di produzione, ottimizzando i sistemi logistici dei processi manifatturieri. Possiamo quindi chiederci se simili processi di tracciabilità potrebbero ripercorrere e raccontare come, chi e dove un prodotto è stato concepito e realizzato. Le nuove tecnologie NFC (near field communication), rappresenteranno a questo proposito un grande volano di conoscenza. Sarà infatti possibile, attraverso il contatto di prossimità di dispositivi come smartphone o tablet con sistemi tag NFC, trasferire dati sul percorso che il prodotto ha svolto per giungere dalla produzione alla catena di distribuzione, oltre su chi lo ha realizzato e dove. Potremmo quindi essere dinnanzi a una grande trasformazione nel rapporto dialettico cliente-prodotto, un nuovo percorso di conoscenza del prodotto e dei valori intrinseci in esso racchiusi.

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retail | technologies



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di Alexia Rizzi

Vincenzo alexia.rizzi@sunnycom.it

Sabatino

VINCENZO SABATINO

Visual Merchandising Manager di Yamamay

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Vincenzo Sabatino, classe 1966.Lavora come Visual Merchandising Manager per Yamamay dal giugno 2005.In precedenza, dal novembre 1994 a maggio 2005, ha lavorato come Art Director per Original Marines. Da febbraio 1989 a ottobre 1994 ha curato l’immagine per il sud Italia dei punti vendita GB Pedrini. Negli stessi anni ha contemporaneamente svolto un’attività di freelance curando le vetrine e gli interni per la Campania degli store di POP Eightyfour, Il Marchese Coccapani, FiorucciI, Stefanel.


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Modernità, leggerezza e stile riconoscibile distinguono il retail design di Yamamay

Può tracciare un breve profilo dell’insegna Yamamay?

Yamamay si affaccia nel 2001 nel mondo del retail con il primo monomarca dedicato all’intimo aperto a Busto Arsizio. Lo sviluppo del marchio è rapidissimo, in breve tempo si afferma come punto di riferimento per una donna che è alla ricerca di un intimo seducente e raffinato, da sempre vero elemento distintivo delle collezioni Yamamay. Nel corso degli anni l’offerta si è ampliata tanto arrivando oggi a soddisfare ogni esigenza della propria clientela proponendo intimo, lingerie, abbigliamento, pigiameria, moda mare, accessori e una linea Beauty e Make Up. Dal 2011 il marchio, insieme a Carpisa, fa parte della Pianoforte Holding Spa, holding nata dalla fusione di Inticom e Kuvera, delle famiglie Cimmino e Carlino, e partecipata per il 10% dal gruppo Intesa Sanpaolo.

Quanti punti vendita sono attivi in Italia e nel mondo?

Attualmente la catena, tra punti vendita in franchising e a gestione diretta, conta oltre 500 punti vendita in Italia e circa 120 all’estero, con una particolare concentrazione in Spagna e un crescente interesse per il marchio da parte della Cina e dei paesi del Sudamerica.

Quali sono i tratti distintivi del retail design di Yamamay, quali evoluzioni ha subito nel tempo?

Modernità, leggerezza, flessibilità, stile riconoscibile sono i trati distintivi del retail design Yamamay. Stile e colori sono cambiati nel tempo, le forme sono diventate meno rigide e si è passati dalla iniziale delicatezza del color miele, alla successiva forza e grinta del wengè, al bianco attuale che, nella sua semplicità, tutto avvolge e comprende e a tutto si adatta. Anche la funzionalità del punto vendita ha subito notevoli cambiamenti nel passaggio da un format all’altro, sia in relazione alla flessibilità delle strutture espositive sia in merito al contenimento di prodotto. La flessibilità espositiva è oggi massima, soprattutto lungo il perimetro del punto vendita, ovviamente per favorire e velocizzare le attività di allestimento per lo staff visual e di vendita per le addette dei

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Un vivacissimo display estivo che mostra la collezione mare Yamamay, con citazioni al Brasile in occasione dei Mondiali di Calcio 2014. Un collage di immagini che mostrano i layout dei punti vendita Yamamay, sia nel design istituzionale sia in quello delle iniziative speciali come i temporary store Yamamay Beach.

negozi. Esistono oggi strutture dedicate a ogni prodotto, dal modulo per la Basic Collection a diverse tipologie di cassetti per parti alte, parti basse, reggiseni coppe differenziate, tutti pensati con misure adatte al prodotto che devono contenere. In merito al contenimento si è passati da un concetto di esposizione minimal a uno in cui i prodotti risultano esposti per profondità di taglia favorendo l’approccio self service per chi lo preferisce. Pur strizzando l’occhio a una vendita self service la qualità della nostra vendita assistita è molto alta grazie alle attività della nostra Yamacademy, una scuola di formazione interna che prevede corsi di vario genere per tutti i nuovi affiliati.

La scelta di un quasi total white degli spazi che dialoga con il rosso acceso del logo ha un significato funzionale oltre che estetico?

Il total white che caratterizza i punti vendita Yamamay, oltre a rappresentare una scelta di stile, una voglia di leggerezza e un segnale di cambiamento rispetto ai format di arredo precedenti, caratterizzati da colori più scuri, ha chiaramente un aspetto funzionale legato alla volontà di far parlare il contenuto più del contenitore. Abbiamo ritenuto che in un punto vendita come il nostro, che di stimoli visivi ne offre decisamente tanti attraverso la vasta gamma di reparti e categorie merceologiche che propone, l’arredo dovesse tendere a mimetizzarsi, a non essere invasivo, per evidenziare invece la forza delle diverse collezioni. Una tela bianca su cui dipingere di volta in volta un mondo di colori e di atmosfere sempre diverse.

Come interagisce la comunicazione visiva ed eventualmente il digital signage con il layout degli store?

Ogni negozio è dotato di monitor digitali, questo ci permette non solo di comunicare attraverso contenuti dinamici, flessibili e sempre aggiornati, ma anche di aumentare il potenziale di interazione con l’utente e di creare una circolarità nell’esperienza di acquisto in store e di comunicazione on line, mantenendo coerenza


punto di...

mission

Yamamay – “Entrare nell’intimo di ogni donna Yamamay” è la mission del brand: per raggiungere questo obiettivo l’azienda si impegna a fare del punto vendita un ambiente emozionale e coinvolgente, un mondo parallelo nel quale la consumatrice possa godere pienamente dell’ottimo rapporto qualità/prezzo delle produzioni. II successo di Yamamay garantisce quello degli Affiliati: l’eccellenza del brand crea valore per tutti i partner commerciali coinvolti, sviluppando un vivido sentimento di appartenenza e riuscendo ad affermare in modi e forme differenti, la forza del gruppo e del marchio.

tra il visual del negozio e la navigazione del sito o da mobile. Altri meccanismi di engagement dell’utente che stiamo sviluppando attraverso il marketing di prossimità prevedono l’utilizzo di app mobile e di QR code per aggiungere contenuto e spiegazione a quanto esposto in vetrina o sui prodotti.

È tempo di vacanze e di moda mare, avete programmato attività di in-store marketing o progetti “temporary” per l’estate?

Dalla CYAO CARD, alla web radio, una fidelity card che vede uniti Yamamay e Carpisa, a #MYSUMMERCOLLECTION un contest che invita tutti a postare le foto delle proprie vacanza sui social, all’iniziativa COOL BAG realizzata in collaborazione con COCA COLA, alla speciale collezione di infradito BRASILEIRAS disegnata

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per i campionati mondiali di calcio, le attività di marketing sul punto vendita sono per noi una costante, costituiscono un aspetto su cui puntiamo molto per essere sempre attuali e sollecitare l’attenzione dei consumatori più attenti alle ultime tendenze e alla continua ricerca di novità. In ordine di apparizione citerei senza dubbio YAMAMAY BEACH, il nuovissimo temporary store per le località balneari, un concept di arredo in perfetta sintonia con la voglia di vacanza che “si impossessa” di tutti noi quando arriva l’estate: l’utilizzo di un legno trattato che rimanda alle passerelle che accompagnano al mare, i fondali estivi che fanno da sfondo ai pannelli collocando i costumi tra sabbia e cielo, la presenza di maxi foto con le immagini più belle della nostra collezione mare, i camerini che sono vere e proprie cabine da spiaggia creano un’atmosfera di allegria e leggerezza che regalerà ai nostri clienti una piacevolissima esperienza di acquisto.


succes STORY

Pasubio “illumina” l’in-store promotion di Vimar

Pasubio, azienda cartotecnica vicentina, già protagonista delle nostre pagine e di progetti realizzati in collaborazione con Sunnycom, ha prodotto una serie di elementi per l’in-store promotion per Vimar, realtà storica italiana che produce soluzioni per la progettazione elettrica e per la domotica.

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Qualità, design e cura nel dettaglio

Pasubio è un’azienda cartotecnica che sviluppa con la massima versatilità ogni progetto di comunicazione visiva e di visualizing che gli viene affidato. L’azienda vicentina produce dal packaging in cartotecnica su misura a soluzioni per il punto vendita utilizzando, sia il cartone sia materiali compositi:: tutti elementi progettati per offrire il massimo della funzionalità e dell’appeal, e sono finalizzati a organizzare l’esposizione in store, attirando al contempo l’attenzione del consumatore sul brand e sui diversi prodotti. Vimar, azienda il cui pay off è “energia positiva” e che fa della qualità del made in Italy la propria mission, ha scelto Pasubio come fornitore per la realizzazione di una serie di elementi per l’in-store promotion e per la comunicazione visiva, un progetto di visualizing articolato e volto a soddisfare tutte le esigenze di esposizione e promozione della propria linea di prese di corrente e placche per gli interruttori. L’affinità tra le due aziende è stata immediata perché hanno da subito condiviso la propensione verso la qualità, il design e la cura dei dettagli.

E luce fu... sui prodotti Vimar

Nella pagina a fianco alcuni esempi di soluzioni di display e promozionali realizzate da Pasubio per l’esposizione dei prodotti Vimar all’interno dei punti vendita. In alto, la linea Luxury realizzata per Vimar: valigette in cartone pressato rivestite con carta stampata in quadricromia e stampa a caldo, complete di spugna, maniglia e chiusura in metallo.

Quali erano esattamente le esigenze di Vimar? L’azienda ha chiesto al team di Pasubio di studiare una serie di elementi espositivi destinati a tipologie di prodotti diversi, mantenendo una coerenza di stile: gli espositori e le soluzioni per la visual communication, che l’azienda ha poi personalizzato con la propria immagine e le proprie grafiche, dovevano essere di forte impatto visivo, attirare l’attenzione del consumatore all’interno del punto vendita e rendere facilmente accessibili i prodotti. Nella vasta gamma di soluzioni per l’in-store marketing che Pasubio ha realizzato per Vimar, ci sono ad esempio: un modello di espositore da terra in cartone con broches per appendere i prodotti confezionati in blister e con lo stesso materiale è stato realizzato un dispaly con vasche sovrapposte per contenere i prodotti. A questi si aggiungono ulteriori elementi di comunicazione e promozione come i totem in cartoncino teso, i cartelli vetrina con anima in polisitirolo, le valigette destinate a raccogliere le varianti colore di una collezione di prodotti per scopi promozionali e di vendita. Il risultato finale è stato un insieme di elementi espositivi e comunicativi, prodotti nel tempo per soddisfare le continue esigenze del cliente, e in grado, non solo di alloggiare in modo ordinato i prodotti favorendone l’acquisto, ma anche di trasmettere attraverso il design, le forme, i colori e i valori di un brand leader del Made in Italy come Vimar.

Pasubio è il partner ideale per la realizzazione di tutti i prodotti in cartotecnica. L’azienda unisce creatività, abilità tecnica ed esperienza per concretizzare idee e offrire soluzioni su misura, uniche e sempre diverse. Sia in rapporto diretto con il cliente, sia in collaborazione con le agenzie grafiche, Pasubio realizza progetti offrendo valore aggiunto ai prodotti in ambito di packaging, confezioni di lusso e visualizing. PASUBIO via Venezia, 144 Schio (Vi) Tel. 0445 512500 pasubio@pasubio.it www.pasubio.it

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retail | marketing

Lo sviluppo delle catene sul territorio Valutare i fenomeni attrattivi in un determinato contesto distributivo e territoriale per supportare operativamente scelte economiche e finanziarie di grande rilevanza. di Luciana Maiorano - maioranoluciana2@gmail.com

Luciana Maiorano, ha ricoperto ruoli di tipo commerciale e marketing in diversi mercati occupandosi anche di sviluppo e gestione di affiliazioni di negozi. Grazie alla propria competenza trasversale nel mondo “retail e shopping center”, ha formato la sua esperienza nella consulenza e analisi marketing con un ruolo tra le pubbliche relazioni e il commerciale, coordinando progetti che prevedono lo sviluppo di strategie di marketing e la loro declinazione operativa, il retail management, la valutazione del potenziale dei punti vendita e l’impatto delle grandi strutture.

Nella nostra analisi del retail marketing legato alle catene distributive, dopo un breve introduzione generale siamo scesi nel dettaglio delle azioni operative per l’apertura di un punto vendita. In questa fase, innanzitutto occorre procedere nell’individuazione del concept e nella razionalizzazione dell’idea commerciale che si concretizza attraveso l’analisi della fattibilità e la definizione del posizionamento. Di seguito procediamo con uno step ulteriore che consiste nel valutare i fenomeni attrattivi in un determinato contesto distributivo e territoriale, per supportare operativamente scelte economiche e finanziarie di grande rilevanza. Le forme di commercio

consumer

business to

Il principale modello di distribuzione del commercio B2C è sempre stato quello indiretto dove il produttore fornisce agli intermediari specializzati (quali grossisti, agenti, dettaglianti) i propri beni e loro si occupano di farli arrivare al consumatore finale. Ultimamente invece, i produttori hanno ricercato e sfruttato la possibilità di una relazione diretta con i propri clienti finali, grazie anche allo sviluppo delle nuove tecnologie. Così le marche, forti del valore del proprio brand, in molti casi hanno saltato la catena distributiva indiretta integrandosi verso valle e sviluppando canali di vendita diretti. Ecco che sono nate le catene mono brand con punti vendita di proprietà o in franchising a cui si sono affiancati anche canali virtuali diretti come e-commerce e mobile, in modo da sfruttare ogni momento di contatto con il proprio cliente.Un altro modello di canale diretto in auge è il franchising quale collaborazione tra imprenditori che offre la possibilità alle aziende di strutturare

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Uno dei negozi monomarca Levi’s. Scegliere le opportunità legate al territorio per concentrare le attività di sviluppo del punto vendita: un esempio è il nuovo store di Ferragamo aperto a Ischia.

un canale di vendita diretto e fisico con un opportuno bilanciamento tra benefici e costi.

Dalle opportunità del territorio e potenzialità dell’insegna all’attrattiva reale di un “oggetto” commerciale

Un retailer struttura la propria strategia di sviluppo attraverso queste mosse: - Sceglie su quali territori concentrare le attività di sviluppo di nuovi punti vendita; - Decide il format commerciale in funzione del mercato e delle tendenze future; - Crea concept commerciali innovativi e li sviluppa coerentemente alle caratteristiche dell’insegna; - Cerca di differenziarsi per aumentare l’attrattività guardando intorno a sé. Il negozio che conosce il proprio contesto di mercato interagisce al meglio con esso e favorisce la relazione con il cliente. La location è l’elemento che caratterizza maggiormente un punto vendita. È strategico adeguare la destinazione d’uso del negozio in un contesto territoriale ristretto ma che presenta delle potenzialità di mercato, altrimenti si cade nella trappola dell’omogeneità di format (vediamo ad esempio il mondo del supermercato alimentare), dove il meccanismo si basa sui prodotti in assortimento piuttosto che su una vera strategia di insegna. Si pensi non solo all’alimentare ma anche ai grandi specializzati dell’elettronica di consumo che hanno accettato il compromesso con l’industria, trasformando il loro format in un contenitore di prodotti da vendere alla più alta rotazione possibile. Tant’è vero che tra i primi posti delle ragioni di scelta per il consumatore c’è la prossimità, così l’unico fattore discriminante risulta la location. Attenzione a non sbagliarla! La tendenza attuale invece va in senso contrario e cioè vede il consumatore più evoluto dei retailer poichè questi ultimi non riescono a seguire il suo passo, entrando in difficoltà per mancanza di flessibilità e per non sapere come affrontare il cambiamento.

Lo sviluppo non è più dinamico come in passato

La congiuntura economica ha imposto una fase di “riflessione” circa lo sviluppo di nuovi punti vendita delle catene e così molte insegne sono state costrette a rivedere i propri livelli di efficienza delle loro strutture commerciali esistenti. I piani di intervento in tal senso devono tendere a considerare valutazioni economiche, commerciali e territoriali, che analizzino con precisione il rapporto tra performance effettiva (realizzata) e performance potenziale (realizzabile) in modo da supportare operativamente le scelte economiche e finanziarie, spesso difficili, organizzativamente complesse, circa il mantenimento, il potenziamento o, in casi estremi, la dismissione, di punti vendita della catena.

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retail | marketing


O D G i

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retail marketing volantino GDO

a cura della Redazione

Ripensare alle promozioni come possibile vantaggio competitivo e non come semplice leva per mantenere i volumi di vendita: questa è la sfida del volantino della GDO, oggi, che si destreggia tra carta e digitale, verso una sempre più matura multicanalità. Da quelli degli ipermercati ai volantini degli specialisti, da quelli dei Pet Shop a quelli delle agenzie immobiliari, fino ai cataloghi dell’arredamento e casalinghi, primo su tutti quello di Ikea, un best seller che viene consegnato door to door.

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Fare la spesa è diventata un’impresa legata alla capacità di risparmiare: si sfruttano i tre per due e le carte fedeltà, si punta al prodotto sottocosto analizzando comunque etichette e scadenze. Il volantino promozionale, veicolo di comunicazione di massa tra la Grande Distribuzione Organizzata e il suo interlocutore/consumatore, sembra essere nel pieno della sua prosperità dopo avere assorbito parte degli investimenti destinati alla pubblicità. Ma non è per questo immune dal calo dei consumi, dalla crisi che questo comparto sta attraversando e dai mutamenti che il digitale e la multicanalità hanno portato nel modo di comunicare in generale, che ha influenzanto anche questo media. Il volantino promozionale sta infatti mostrando i primi segnali di cambiamento finalizzati a fare fronte alla forte indifferenziazione che le attività promozionali fino a oggi hanno mostrato. La sfida è ripensare alle promozioni come vantaggio competitivo e non più solo come leva per mantere il livello di vendite in

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un momento in cui, pur crescendo la domanda e l’offerta di promozioni, cala l’efficacia delle azioni svolte. Ecco i segnali di cambiamento dei contenuti nelle camapagne promozionali: si trovano sempre più freschi e freschissimi nel volantino; si osservano nuove tipologie di promozione (“scegli il tuo sconto”,“bassi e fissi”, “tutto aiuta”, “una mano alla tua spesa”) e si moltiplicano le iniziative con i coupon anche grazie allo sviluppo dell’e-couponing, che port sul web questa attività.

Il volantino... come è cambiato!

Giampiero Lugli, docente di Marketing Distributivo all’Università di Parma, nel 2012, in occasione di un covegno organizzato da Nielsen, aveva indicato come fondamentali le seguenti caratteristiche per aumentare l’efficacia del volantino promozionale: un numero di pagine non elevato e una frequenza di pubblicazione in linea con la frequenza di acquisto, un ridotto numero di prodotti per pagina, un corretto framing del prezzo


retail marketing volantino GDO

Milanovetrine

Milanovetrine è un marchio di Più Vetrine srl, azienda che dispone di spazi adatti a varie declinazioni di business a partire dall’organizzazione di Temporary Shop, Spazi per eventi e gallerie d’arte, showroom, disponibili per periodi limitati (da una settimana a qualche mese), situati in zone rappresentative e di grande passaggio soprattutto pedonale. http://checksolutions.eu

Green è meglio!

Volantino All-inclusive

Per i volantini delle promozioni e per la rivista News Esselunga utilizza esclusivamente carta riciclata e sbiancata con tecnologie rispettose della natura. Tra le carte scelte dall’insegna per queste applicazioni ci sono le riciclate di Arjowiggins Graphic. www.arjowigginsgraphic.com

In Box Italia è un forntore globale di servizi di stamapa e pubblicità: nella sua offerta c’è anche il volantinaggio a partire dalla semplice Distribuzione del Materiale Pubblicitario in modo rapido ed efficiente (Volantinaggio in cassetta. Volantinaggio sulle auto, Volantinaggio a mano ),fino alla completa organizzazione della Campagna Pubblicitaria. www.inboxitalia.it

Volantino Next Generation Emmeitalia è un gruppo leader della distribuzione in cassetta postale di materiale pubblicitario, grazie alla partnership con Sisma, società di marketing operativo per supermercati e grande distribuzione organizzata, ha ridefinito il concetto stesso della distribuzione di volantini pubblicitari offrendo servizi all’avanguardia. www.emmeitalia.it

Servizi di stampa per la Gdo

Ogni anno in Mediagraf vengono stampati milioni di volantini in vari formati e pagine che verranno poi distribuiti a tutte le famiglie italiane (door to door) attraverso le agenzie private e/o i postini di Poste Italiane. L’azienda ha stipulato accordi con Poste Italiane per ottenere quotazioni di mercato vantaggiose e poter offrire un servizio completo e competitivo ai clienti. www.mediagrafspa.it

Il volantino B2B

Per la prima volta un general contractor per il mondo del retail e della GDO, imitando i mezzi di comunicazione dei propri clienti, si è inventato il volantino promozionale che propone offerte vantaggiose di prodotti e servizi per questo comparto del business. www.pasolini.it

Tutto il volantino in un click

myVolantino è il sito che raccoglie per te in un unico posto tutti i volantini delle grandi e piccole catene commerciali in tutta Italia, rendendoli disponibili e accessibili da web, smartphone e tablet in qualsiasi momento. www.myvolantino.it

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retail marketing volantino GDO

Digitale o cartaceo? In ognuna delle sue forme il volantino promozionale contemporaneo offre i vantaggi che la tecnologia e servizi di ultima generazione mettono a disposizione.

scontato, categorie/brand idonei alla creazione di traffico e un mix di temi promozionali rilevanti per il target di clientela. A distanza di un anno, nel corso dello stesso convegno, Lugli ha potuto rilevare che i cambiamenti suddetti sono avvenuti. Si è passati infatti dalla distribuzione tradizionale alla consegna certificata, il volantino si è evoluto da mezzo per la raccolta di contributi a strumento per il traffico e la fidelizzazione della clientela e dalla distribuzione a pioggia all’utilizzo dei dati loyalty per migliorare la distribuzione territoriale. Un altro cambiamento epocale a cui si sta assistendo è il passaggio dal formato cartaceo al formato digitale, trasformando così il volantino da voce di spesa a investimento media di cui è possibile calcolare il ROI. Il couponing, invece, si sta evolvendo in catalogo per la compilazione della lista digitale della spesa scontata.

I vantaggi del digitale

Il volantino digitale offre diversi vantaggi rispetto a quello cartaceo: è possibile monitorare se effetivamente viene letto e soprattutto dove viene letto, grazie alla geolocalizzazione e si può misurare in modo estremamente preciso su quali prodotti si sofferma il lettore e per quanto tempo. Questi sono i plus del volantino digitale rispetto a quello cartaceo a parità di contenuti. Ulteriori sviluppi sono offerti dalla tecnologia mobile che consente la lettura prima di entrare nel punto vendita se non addirittura proprio mentre si fa la spesa. Il valore aggiunto del digitale in generale sia esso applicato alle azioni promozionali così come all’advertising, oltre alla misurabilità, è rappresentato dalla possibilità di raccogliere dati di lettura, che possono successivamente trasformarsi in un sofistico strumento di marketing, aspetto per cui la GDO sta progressivamente prendendo consapevolezza.

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Come risponde la carta?

Se il digitale incombe, il formato cartaceo nelle sue più disparate accezioni – che comunque sui numeri è ancora primo in classifica – non sta a guardare e, oltre a diventare più rapido, insegue la precisione e la misurabilità del suo corrispettivo in pixel, grazie al sistema di certificazione della consegna. Questo metodo di recapito perfeziona le performance della distribuzione porta a porta, permettendo un controllo costante ed eventuali correzioni di anomalie nella distribuzione: un dispositivo di controllo dotato di sistema di monitoraggio satellitare consente, infatti, di tracciare la consegna dei volantini in tempo reale. Tra i diversi fornitori di questo servizio, la distribuzione certificata dei volantini è disponibile diverse modalità: esiste la Consegna Certa, che certifica data, ora, e mappatura dei punti di consegna degli operatori. La Consegna Certificata, vera e propria, certifica data, ora, numero e mappatura dei volantini consegnati; mentre la Consegna Selettiva Certificata consente la distribuzione mirata su sezioni demografiche ISTAT. Il processo di certificazione avviene attraverso un codice a barre stampato su ciascun volantino o differenziato per ciascun flyer consentendo, così, al reparto marketing del cliente di verificare e analizzare la tipologia di contatto/consumatore a cui è indirizzata la consegna del materiale pubblicitario. A questo servizio si aggiunge anche quello della tracciabilità che, attraverso un’applicazione online, rende possibile consultare i dati, in tempo reale. Le aziende che offrono questo tipo di servizio effettuano continui controlli sulla distribuzione del materiale pubblicitario garantendo così l’affidabilità della consegna del volantino promozionale, un tempo al di fuori di ogni controllo e di ogni possibile rilevazione statistica.


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retail eventi Italian Popai Award

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Assegnati i premi della 7a edizione dell’Italian Popai Award, il concorso dedicato alle eccellenze del mondo retail. 37


retail eventi

Italian Popai Award

Lo scorso 13 maggio si è svolto, nella Sala de Carli del Politecnico di Milano-Bovisa, il Gala Dinner dell’Italian Popai Award, durante il quale vengono assegnati i premi del prestigioso riconoscimento destinati a lavori eccellenti in concorso presentati dalle aziende che operano nel punto vendita. Per l’edizione 2014 del premio organizzato dall’associazione internazionale per il maketing nel retail, erano in gara 56 progetti per un totale di 30 aziende, 9 categorie e due award speciali, il premio della Giuria Critica e il Best in Show: questi in breve i numeri della 7a edizione del concorso dedicato alle eccellenze del mondo retail. Come ogni anno una prestigiosa giuria, formata da selezionate Brand Company e Retailer (Autogrill, Ceres, Bic, Adidas e molte altre), ha esaminato i lavori in concorso e assegnato i Gold Indian per ogni categoria in concorso e il Best in Show, riconoscimento speciale alla migliore realizzazione in gara. La giuria critica, composta da importanti firme del giornalismo del settore, ha assegnato il Premio della Critica, focalizzandosi sulla creatività e l’estetica dei progetti. Da segnalare che il progetto per la Farmacia Dr. Flaming realizzato da Alessandro Luciani Designer per Alexander Dr. Fleming, ha ricevuto ben due riconoscimenti: il Best in Show e il Premio della Critica sono I vincitori di ogni categoria e il Best in Show avranno la possibilità di partecipare al Global Award, il contest dedicato ai vincitori di tutti gli Award Popai del Mondo.

Il punto vendita deve

stupire e regalare sogni

Il vincitore per la categoria Vetrine all’Italian Popai Award 2014 è stato Giovanardi, che si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento grazie alla realizzazione della preziosa Vetrina Christmas 2013 per Dolce & Gabbana

Store Concept pluripremiato Dr Fleming è una rete in franchising specializzata nello sviluppo di farmacie, health store e corner. Il nuovo progetto nasce dalla collaborazione tra la famiglia Bornino, attiva nel settore farmaceutico da tre generazioni e WM Capital, e una società di Business Format Franchising. Le due aziende hanno creato un modello di business innovativo, partito dopo cinque anni di test di mercato. Alessandro Luciani, che si è occupato del retail design ha affermato: “L’obiettivo principale delle farmacie Dr Fleming consiste nella creazione di punti vendita innovativi, in cui i principali servizi di salute e benessere (60% dello spazio) vengono forniti attraverso la realizzazione di un modello basato su un nuovo comportamento di acquisto e un core business che riguarda non solo la vendita dei prodotti, ma anche la fornitura di servizi sanitari, garantendo tempistiche più rapide e costi ridotti”.

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retail eventi

Italian Popai Award

Categoria POP Durevoli

Eurodisplay Design in Progress: Visual Trays Mattel per Mattel Italy. www.eurodisplay.it

Categoria: POP Non durevoli

Pielle: Pan European Green Month per Heineken. www.piellesrl.it

Categoria AttivitĂ per il punto vendita

Proxima Chivas Modern Gentleman per Pernod Ricard Italia. www.proximaspa.it

Categoria Digital & Technological Innovation

Categoria Vetrine

Giovanardi Vetrina Christmas 2013 per Dolce & Gabbana www.giovanardispa.com

Eurodisplay Design in Progress Visual Trays Extrawide per Eurodisplay Design in Progress www.eurodisplay.it

Categoria Store Shop in Shop The Walt Disney Company Italia - Disney and Marvel Shop in Shop at Iper per The Walt Disney Company Italia. www.disney.it

Categoria, Store - Retailer Alessandro Luciani Deisgner Farmacia Dr. Fleming per Alexander Dr. Fleming www.alessandrolucianidesigner.com

Categoria Store Shopping Bag

GPS - Nutella Nomi Natale per Ferrero. www.gpsbags.com

Categoria, Store Temporary / Pop Up Store Heineken Italia The Sub by Heineken at La Rinascente per Heineken Italia. www.heineken.com

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retail | visual merchandising

Accessori moda nel fashion retail Qual è il ruolo degli accessori moda nel marketing mix del Fashion Retail? Il prodotto finale deve possedere una qualità intrinseca fatta di materiali, resistenza, dettagli, accessori e bellezza, oltre a una adeguata presentazione e promozione all’interno del punto vendita.

di Giovanni Mennea - gm@giannimennea.com

Giovanni Mennea si occupa di informatica e comunicazione digitale sin dal 2000, pianificando e realizzando progetti per aziende prevalentemente manifatturiere ed in particolare del fashion, relazionando in convegni attinenti il web marketing, e dal 2006 insegnando come professore di Informatica presso la Facoltà di Teologia di Trani. Dal 2010 inizia ad occuparsi della testata giornalistica Moda Portale, in cui attualmente ricopre il ruolo di Direttore Responsabile, e da diversi anni collabora con Etichettificio Pugliese di Andria in qualità di addetto alla comunicazione e marketing. Grazie alle diverse competenze acquisite, nel suo blog personale ama analizzare le influenze digitali nell’ambito sociale e nel TAC.

Formidee Srl via Corato, 216/1 76123 Andria (BT) Tel. +39 0883 541141 Fax +39 0883 541142 info@etichettificiopugliese.com www.etichettificiopugliese.com

Durante l’acquisto di un prodotto moda quanto incide una etichetta, un cartellino, un espositore da banco o un cartello vetrina sul consumatore finale? Per dare una risposta esauriente a questa domanda bisogna analizzare e comprendere due concetti chiave: fashion retail e visual merchandising, oltre a tutte quelle politiche commerciali che a volte sono ignorate dai più piccoli produttori della moda. La

supply

chain

del

fashion

retail

La vendita al dettaglio, o più precisamente il fashion retail, rappresenta l’ultimo anello della catena di distribuzione dei prodotti di abbigliamento, calzature e accessori moda in genere. Il ruolo del dettagliante (retailer) è organizzare al meglio la vendita (retail) dei beni di consumo, prodotti che possono essere utilizzati più volte nel tempo, ma che sono soggetti a un veloce deterioramento (solitamente sotto i tre anni). Il venditore al dettaglio acquista grandi quantità di prodotto dal produttore o da un grossista e li rivende ai consumatori per ottenere un profitto. Analizzando le pratiche di consumo e i relativi ambienti dove sono effettuate le vendite, emerge un aumento di interesse verso le pratiche di design e architettura, che offrono notevoli contributi alla progettazione dei nuovi luoghi della moda e dei relativi spazi di vendita. A questo bisogna poi aggiungere la responsabilità del venditore merchandiser, che dovrà prestare molta attenzione ai tipi di prodotti offerti in vendita, a ricercare la migliore presentazione dei prodotti ai consumatori, e alla definizione di un giusto prezzo per singola unità venduta. Oggi sta accadendo che il retail merchandising stabilisce rapporti diretti di collaborazione con i produttori che forniranno i prodotti o i servizi che saranno venduti dal rivenditore.

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Etichette, cartellini, espositori da banco e cartelli vetrina interagiscono direttamente con il visual merchandising all’interno del complesso flusso della supply chain del fashion retail.

Il ruolo strategico del Visual Merchandising

L’obiettivo è trasformare l’esposizione stessa in uno strumento attivo di suggestione, persuasione, comunicazione dell’immagine finalizzata alla vendita. La realizzazione di un’efficace ed efficiente attività di merchandising interessa tanto i produttori quanto i distributori. Per i produttori, la possibilità di disporre di una buona presentazione ed esposizione dei propri prodotti nel punto vendita rappresenta la principale via per far percepire l’esistenza della propria offerta e brand identity. Per i distributori, un buon merchandising permette di offrire un servizio di qualità ai consumatori e differenziare il proprio sistema di offerta da quello dei concorrenti mostrando un vasto assortimento di prodotti. Per implementare un piano di Visual merchandising vincente occorre analizzare il contesto e classificazione/ segmentazione dell’assortimento; organizzare il layout di vendita; il display di vendita; l’attività di animazione, promozione del punto vendita e le vetrine. Nella prima fase è importante l’analisi del marketing-mix, una strategia raffinata e complessa con la quale si definiscono le quattro “P”: prodotto, prezzo, posto e promozione. Del prezzo e del posto abbiamo già parlato, quindi ci soffermeremo sulle altre due P.

Scegliere i materiali promozionali

In particolare il “prodotto-moda”, dovrà avere una qualità intrinseca (materiali, resistenza, dettagli, accessori), oltre a un’adeguata presentazione/immagine e linee: la classificazione che in passato lo collocava nell’ambito dei bisogni sociali, oggi è stata completamente superata; un abito non è acquistato per soddisfare una necessità primaria, bensì la moda è strettamente collegata alla soddisfazione di un desiderio. Dunque, il prodotto dovrà comunicare uno “status d’appartenenza”, mantenendo al tempo stesso funzionalità ed efficienza, guardando più alla soddisfazione di desideri piuttosto che ai “bisogni” d’uso. L’applicazione di una particolare etichetta tessuta o stampata, così come l’impiego di un dettagliato ed elaborato cartellino in cartoncino o un nastrino stampato influiranno sulla percezione finale del prodotto. Il “prodottomoda” negli ultimi anni ha assistito, inoltre, alla crescita di materiale promozionale sempre più innovativo; dal packaging al supporto impiegato (carta, cartone, tessuti, materiali plastici e riciclabili), dagli espositori da banco ai cartelli vetrina, la promozione è stata oggetto di una profonda riscoperta. Le shopper in tessuto da semplici articoli contenitivi sono diventati prodotti di valorizzazione o protezione del prodotto. I cartelli vetrina e gli espositori da banco sono diventati strumenti che supportano la conoscenza del prodotto grazie anche all’impiego della tecnologia. Rendere vincente un prodotto-moda e potenziarne la vendita non è affatto banale, ma adottando piccoli accorgimenti e introducendo accessori validi è possibile ottenere maggiori riscontri commerciali. È compito del produttore farsi carico degli oneri, ma con una attenta analisi da svolgersi con il retailer è possibile raggiungere l’obiettivo con uno sforzo inferiore.

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retail | visual merchandising


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rubrica

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di alexia rizzi

alexia.rizzi@sunnycom.it

Green Retail Forum & Expo 2014 È online il nuovo sito di Forum Retail completamente rinnovato www.forumretail.com/2014

vedi anche

Domanda e offerta di innovazione sostenibile nel mondo della distribuzione si incontrano

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a quarta edizione di Green Retail Forum & Expo che si svolge alla Fabbrica del Vapore di Milano il 26 e il 27 giugno. Organizzato da Plef – Planet Life Economy Foundation e NDB – Il Marketing Consapevole con la collaborazione di Distribuzione Moderna, il Green Retail Forum & Expo si conferma luogo di comunicazione e di coinvolgimento per le realtà distributive. Due giorni progettati per condividere esperienze e know-how tra le insegne

della Grande Distribuzione e i fornitori che operano in modo responsabile nel canale retail. Il Forum, suddiviso in Area Convegni, Area Expo e Area Network, è un’occasione per rispondere alla necessità di conciliare i trend innovativi della distribuzione con le richieste del mercato e i principi dello sviluppo sostenibile. Green Retail Forum & Expo 2014 Milano - 26-27 giugno 2014 www.greenretailexpo.it

Salone Franchising è la fiera professionale della distribuzione orientata allo sviluppo di innovazione nella filiera del commercio: dall’e-commerce al franchising, dal retail ai comportamenti d’acquisto, dalle reti, ai servizi, alle tecnologie, al marketing. Salone Franchising

Milano Fieramilano City, 7-10 novmebre 2014 www.salonefranchisingmilano.com

World Retail Expo Evoluzione del World retail Congress, l’appuntamento parigino World Retail Expo si propone in una duplice veste quella espositiva e quella convegnistica dedicata agli strumenti e alle tecnologie a servizio dei retailer. World Retail Expo

Salone Franchising Organizzato da EQUIPMAG (Paris) e Retail Asia Expo (HK) EQUIPMAG Retail Expo China è una fiera annuale dedicata ai retailer e propone due macro argomenti, quello tecnologico e quello del marketing legato alle attività del commercio.

Parigi, La Défanse, 30 settembre - 1° ottobre 2014 www.worldretailexhibition.com

EquipMag Retail Expo China Shanghai, 15-17 ottobre 2014 www.equipmag-china.com

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EquipMag Retail Expo China



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e r u t r e p a nuove

rubrica

di giannina airaghi

giannina.airaghi@sunnycom.it

vedi anche

Pull&Bear

tavoli (più uno di cristallo in una cantina ultramoderna) per 35 coperti. La proposta gastronomica vuole andare incontro a tutti e anche lo studio degli interni ha seguito questa filosofia, che ha prestato grande attenzione alle luci, studiate da Davide Groppi; mentre i piatti sono stati realizzati artigianalmente dall’artista Pino Castagna.

Pull&Bear ha aperto il suo AQUA CRUA flagship store milanese in Barbarano Corso Vittorio Emanuele Vicentino www.aquacrua.it II. Per l’occasione il brand ha presentato in anteprima mondiale una collezione in Limited Edition realizzata dagli studenti IED Moda Milano. Coordinati da Francesca Tottoli e Anna Rogg in un contest interno, i ragazzi hanno avanzato delle proposte di design per lo sviluppo di una speciale capsule collection estiva. Il nuovo negozio ha una superficie di vendita di più di 600 m2 distribuiti in due piani. Si rafforza così Amouage apre il suo la presenza del marchio nel primo shop monomarca centro della città, dove ha già un altro punto vendita Italiano a Roma, in Piazza del Parlamento. Il nuovo in Via Torino. punto vendita romano è il 18° per il brand Amouage, PULL&BEAR Milano che incrementa la sua www.pullandbear.com presenza sul mercato inaugurando aperture di flagship store in città “chiave”. Alla guida del progetto d’espansione di Amouage c’è il CEO David Crickmore: “L’apertura di shop monomarca permette al brand di essere vissuto nel suo ‘ambiente’, esprimendo così la più pura espressione del DNA di Amouage”. Il Giuliano Baldessari ha design del punto vendita finalmente aperto il suo è stato ideato seguendo il ristorante. Si chiama modello degli shop “new Aqua Crua e si trova a generation” inaugurati dal Barbarano Vicentino: marchio recentemente: Avere un rapporto diretto approccio sofisticato e con il cliente e proporre contemporaneo, con una cucina con una forte un innovativo tocco che identità personale è la permette di identificare mission dello chef, che ha immediatamente il brand. scelto un locale piccolo AMOUAGE e accogliente, con sette Roma

Amouage

Aqua Crua

www.amouage.com

Stefano Beraldo, AD Gruppo Coin

“Questo bellissimo negozio segna una svolta nel percorso di OVS, che trasforma la sua connotazione industry ed evolve affermando definitivamente il passaggio da selezionatoriproduttori ad autori”.

OVS Milano

L’insegna del Gruppo Coin sceglie la “digital shopping experience”

C

ome ricorda Stefano Beraldo, amministratore delegato del gruppo Coin, la strategia di OVS verso un retail design orientato allo stile è cominciata due anni fa grazie al contributoto di Caterina Salvador: il nuovo concept di negozio OVS a Milano, situato in Via Dante all’angolo con Via Giulini, inaugurato lo scorso 29 maggio, conferma questa scelta. Sono stati investiti 3 milioni di euro nel nuovo progetto e il risultato è un punto vendita organizzato su tre livelli per un totale di 900 m2, spazio ristrutturato dall’architetto Vincenzo de Cotiis che ha progettato

un allestimento luminoso ed elegante. La vera novità è la “digital shopping experience” offerta dal negozio, che comprende camerini virtuali, assistenti alla vendita muniti di iPad, totem multimediali, servizio “click & collect”. Il punto vendita ospita anche un corner OVS Digital Experience con tecnologie e prodotti Google Enterprise, divisione del colosso americano che offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia. OVS Via Dante, agolo via Giulini - Milano www.ovs.it

RITORNO ALLA BOTTEGA. MODELLO DI BUSINESS PER IL RETAIL MODERNO In questo libro edito da FrancoAngeli, l’autore, Emanuele Sacerdote, mostra come, partendo dalla tendenza ineludibile e dal patrimonio innegabile del nostro contesto socio-economico sia possibile reagire ai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, implementando in chiave moderna un nuovo modello di Retail. Una reingegnerizzazione del modello retail contemporaneo basata sul “ritorno” sistematico e organizzato alla personalizzazione dei prodotti offerti al “saper fare” come unico modo per potere realmente competere sul mercato e differenziarsi in modo vincente. www.francoangeli.it

Gestire i cambiamenti del retail moderno 47





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