Comunicando n. 04/2013

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maggio 2013

COPERTINA SPECIALE BY Gruppo Cordenons CARTA Stardream Crystal 340 g/m² STAMPA E NOBILITAZIONI BY Grafiche Antiga La Cartotecnica FOIL & CLICHÉ BY Luxoro e h+m




S O M M A RIO 4 la vetrina di comunicando 7 speciale 9 approfondimento 15 16 17 comunicando incontra 18 28 grandi interviste 20 it will happen 24 io lo farei così 30 marketing 33 lecture... 36 news 38 made in italy 42 naming 44 marketing dei sensi 46 editoriale

E la primavera arrivò di Susanna Bonati La tipografia va on line Distinguersi per comunicare a cura di Cecilia Cantadore Evocando naturale dolcezza Una cover stellare Leggermente frizzante? Brand experience at retail! Restyling d’immagine per Italbond Michele Pontecorvo - Ferrarelle di Giannina Airaghi Grafitalia di Susanna Bonati Nuovo look per i pelati di Mauro Pispoli “Chi” è il target? di Alessandra Colucci Il nulla indispensabile di Antonio Provenzano Novità, applicazioni e tendenze dal mondo della comunicazione La comunicazione di Sambuca Molinari di Maria Carmela La Greca Editoria & figurine di Béatrice Ferrari Loghi e sensorialità, le percezioni dietro le font di Alessandro Miani

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di susanna bonati susanna.bonati@sunnycom.it

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PRIMAVERA arrivò

Già, con un po’ di ritardo sulla tabella climatica e metereologica, ma la primavera, la stagione in cui tutto sboccia e gli animi sembrano disposti ad aprirsi, è arrivata. Decisamente. È tutto un fiore. Che la primavera della ripresa abbia avuto il suo inizio, è difficile a dirsi. Ce lo si augura, si è collettivamente tutti stufi di ripetersi reciproci lamentii che vanno sempre a sfociare in quella “crisi” che, anche fonicamente, c’ha stufato con l’asprezza di quella “cr”. Esco ora da una riunione in cui ho voluto insistere sulla fasulla illusione dell’indipendenza assoluta; nessuna azienda può dirsi assolutamente autosufficiente per il proprio sostentamento e per la propria divulgazione, eppure quando l’accento cade sulla comunicazione e sugli strumenti professionali affinché questa funzioni e faccia il proprio mestiere (accrescere notorietà e incrementare le vendite), pare che molti ritengano di autoalimentarsi, di bastarsi. Perché sono i più bravi, perché come loro nessuno, perché storicamente le cose sono state diverse. Qualcuno vuole dire a questi signori che persino le stagioni alimentano l’una-l’altra e che la pioggia funziona se dopo splende il sole, e che il caldo serve al freddo, e che non c’è fornitore senza cliente e viceversa? Ecco perché, nella nostra primavera di quest’anno, ci siamo inventati (ma va’???) “i miti della comunicazione”, uno spazio targato sunnycom all’interno del quale incorniceremo di volta in volta pezzi di storia della comunicazione, appunto, sottolineati da miti celebri dell’immaginario collettivo. Vi accenniamo qualcosa in questo numero giusto per stuzzicare l’appetito, ma vi rendiconteremo sulla prossima uscita che cosa ne è venuto fuori... marylin, la ‘500, audrey hepburn vi dicono qualcosa? A noi hanno suggerito un format all’interno del quale ci infiliamo per celebrare anche un po’ tutti i piccoli, grandi e grandiosi eventi che abbiamo pensato, strutturato e fatto diventare veri fino a ora. Lo shopper dei 5 sensi lanciato a zelig, l’ottagono della comunicazione con la ferrari scaglietti durante grafitalia 2006, le nostre limited editions di shoppers realizzate per i diversi luxe pack, i nostri grandi intervistati, i grandi della comunicazione e creatività italiana. Miti della comunicazione, appunto, che ci portiamo cuciti addosso nella primavera delle primavere. Do you bloom?

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Differenze che fanno la differenza.

Tipografia Unione sa tradurre la sua unicità in fatti. cura del dettaglio e assoluta personalizzazione caratterizzano da sempre la sua produzione grafica. Ora tutta l’attenzione creativa e la qualità si esprimono al massimo anche nella realizzazione di packaging a tiratura limitata. Questo, per noi, significa fare la differenza.

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vicenza > 0444 563110 w w w. t i p o g r a f i a u n i o n e . i t


inserzionisti Arctic Paper. . . . . . . . . . . . . . pag. 8 Db Ingegneria dell’immagine . pag. 32 Fe Group . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27 Formeidee . . . . . . . . . . . . . . . pag. 37 Fotolia . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 1 Gruppo Cordenons . . . . . . . . IV cover Idice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 45 International Paper . . . . . . . . pag. 35 Iprint . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 La Cartotecnica . . . . . . . . . . . pag. 39 Luxoro. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 48 Pasolini Luigi . . . . . . . . . . . . . pag. 14 Photo Stylist . . . . . . . . . . . . . pag. 41 Scatolificio Pasubio . . . . . . . . pag. 13 Tipografia Unione . . . . . . . . . pag. 5 Tutti i diritti sono riservati. Notizie e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’Editore e in ogni caso citando la fonte. Manoscritti, disegni, foto e altri materiali inviati in redazione, anche se non pubblicati, non verranno, in nessun caso, restituiti. In particolare l’invio di articoli implica, da parte dell’autore, l’accettazione (in caso di pubblicazione) di un compenso puramente simbolico stabilito dall’Editore, salvo accordi preventivi sottoscritti e comunicati a mezzo R.R. Gli articoli firmati impegnano esclusivamente gli autori. Dati, caratteristiche e marchi sono generalmente indicati dalle Case Fornitrici (rispettivi proprietari); non sono comunque tassativi e possono essere soggetti a rettifiche in qualunque momento. Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è: Sunnycom Publishing srl - Via Stromboli 18 - 20144 Milano (MI). Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo. Spedizione in Abbonamento a titolo oneroso: il ricevimento di questa rivista avviene a titolo oneroso secondo il tipo di abbonamento sottoscritto o tacitamente accettato. Chiunque desiderasse sospendere tale abbonamento ne avrà piena facoltà, senza alcun costo e basterà darne comunicazione scritta all’Ufficio Abbonamenti.

Applicazioni, idee, prodotti e tendenze per la comunicazione comunicando.sunnycom.it Registrazione Tribunale di Milano n° 407 del 28-05-99 Anno XIV - n° 4 maggio 2013 DIRETTORE RESPONSABILE E CREATIVO: SUSANNA BONATI // susanna.bonati@sunnycom.it RESPONSABILE MARKETING E COMUNICAZIONE: EDOARDO DECIO // edoardo.decio@sunnycom.it REDAZIONE: CECILIA CANTADORE // cecilia.cantadore@sunnycom.it ALEXIA RIZZI // alexia.rizzi@sunnycom.it DARIO ZOCCO RAMAZZO // dario.zocco@sunnycom.it GIANNINA AIRAGHI // giannina.airaghi@sunnycom.it IMPAGINAZIONE E COPERTINA: STEFANIA MORUZZI // stefania.moruzzi@sunnycom.it PUBBLICITÀ: DEBORAH FERRARI, MARCO MARCUCCIO advertising@sunnycom.it UFFICIO TRAFFICO: MANUELA SPATOLA // advertising@sunnycom.it HANNO COLLABORATO PER QUESTO NUMERO: SUSANNA BONATI, ALESSANDRA COLUCCI, BÉATRICE FERRARI, MARIA CARMELA LA GRECA, ALESSANDRO MIANI, FABIO PAVANINI, ANTONIO PROVENZANO ___________________________________ Stampa copertina: Grafiche Antiga - Crocetta del Montello (TV) - Tel +39 0423 6388 La Cartotecnica - Biban di Carbonera (TV) - Tel +39 0422 445302 Stampa inteno: Graphicscalve - Vilminore di Scalve (BG) - Tel +39 0346 580111 Tiratura: 8.000 copie Abbonamenti e diffusione Mensile 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Una copia: euro 5,00 - Arretrati euro 10,00 Abbonamento 8 numeri: Italia euro 40,00; Estero euro 80,00 Ufficio abbonamenti: tel. +39-02.48.51.62.07 e-mail: abbonamenti@sunnycom.it I pagamenti possono essere effettuati: - on-line con carta di credito su http://abbonamenti.sunnycom.it - c/c postale n. 31993207 sunnycom publishing srl - Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Magazine (SMA autorizzazione LO/CONV/037/2010) CMP di Milano-Roserio - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mitt. previo pagamento dei resi sunnycom publishing srl direzione, redazione e amministrazione: via stromboli, 18 - 20144 milano tel. +39 02 48516207 fax +39 02 43400509 Associato a:

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di Fabio Pavanini | vanalon@tiscali.it


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Design by: Andrea

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LA TIPOGRAFIA VA ON LINE

La flessibilità e competenza della TIPOGRAFIA tradizionale si combina alla VELOCITÀ E COMODITÀ del web. Senza perdere qualità e attenzione al cliente!

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1. Locandina 33x65 - Per chi desidera comunicare in modo extra-ordinario ecco le locandine XXL nel formato speciale 33x65 cm. 2. Pieghevole 3 ante formato A4 - Per chi non si accontenta dei soliti pieghevoli standard, quando è possibile avere quelli speciali! Questi pieghevoli presentano sei facciate, con scelta di piega a portafoglio o a fisarmonica, che aperti corrispondono a un formato triplo A4. Vengono realizzati su supporti di carta di diverso spessore e consistenza. Disponibili anche per bassissime tirature. 3. Punto metallico - Cataloghi stampati con cura, utilizzando carte pregiate e rispettando l’originalità e la brillantezza nei colori. 4. Brossura Pur - La stampa di un libro deve essere un’opera d’arte e la rilegatura a brossura con colla Pur è la scelta ideale per libri e cataloghi di spessore più elevato, con la massima qualità in ogni singola copia. 5. R4R Rings for Rambloc - Anelli in materiale sintetico ad alta flessibilità e resistenza privi di memoria. Permettono di assemblare fino a 3 ricambi Rambloc con la massima semplicità e versatilità. La copertina di ogni quaderno è stampabile e personalizzabile. Un sostituto semplice e innovativo del classico raccoglitore ad anelli. personalizzabile 6. Roll Up - Espositori autoavvolgibili per uso interno ed esterno, adatti alla comunicazione sul punto vendita o in occasione di eventi. 7. Biglietti da visita - Per chi desidera presentarsi con stile e distinguersi dai competitor, Iprint realizza biglietti da visita classici o anche “different”, fustellati o pieghevoli, realizzati con una o due pieghe.

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Latitude: 58.480338/ Longitude: 11.692281 Welcome to Arctic Paper Munkedals; beautifully set by the Gullmars Fjord in southern Sweden, the place in our heart.

Qual’è il tuo luogo del cuore?

— Condividi i tuoi luoghi d’ispirazione con le carte della gamma Munken Design Tenere gli occhi aperti è probabilmente uno dei modi migliori per creare nuove idee. Questo è il motivo per il quale stiamo invitando creativi di tutto il mondo a condividere i luoghi che donano un significato particolare ai loro lavori. Il nostro progetto “Heart Works” è un volume stampato sulle carte naturali della gamma Munken Design. Ora il progetto prosegue sul web. Qual è il tuo luogo fonte d’ispirazione? Condividi le tue immagini e racconta la tua storia su www.arcticpaper.com/heartworks

Arctic PAPer it s.r.l. info -it@ArcticPAPer.com

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tutti i prodotti standard della linea munken sono disponibili con certificazione FSC™ e PEFC. fsc tm – the mark responsible forestry.fsc-c022692. www.fsc.org


PECIAL

nobilitazione

a cura di cecilia cantadore

Distinguersi per COMUNICARE Come far emergere i propri prodotti di comunicazione dalla massa di materiale stampato in circolazione? Come far sì che un nostro volantino, una brochure o un catalogo venga conservato con cura, anziché cestinato immediatamente? Come far percepire il valore di un prodotto attraverso i media comunicativi cartacei che lo presentano? Distinguersi è una sfida importante, oggi più che mai. Colpire chi si trova a venire a contatto con i nostri strumenti di marketing è fondamentale. Nel contesto di mercato attuale, i numeri sono diminuiti ma è aumentata fortemente la richiesta di qualità. Packaging, brochure, cataloghi, volantini, shopper hanno dalla loro parte un’arma potente attraverso la quale sfidare la concorrenza e conquistare un posto d’onore nel cuore dei consumatori. Stiamo parlando della nobilitazione, che se sapientemente utilizzata può evocare le caratteristiche di un prodotto, trasmetterne le sensazioni tattili e visive, colpire lo sguardo e l’attenzione, far sì che uno stampato diventi insostituibile a livello qualitativo da nessun altro media. maggio 2013 NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

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SPECIAL

nobilitazione

Gasperini: BELLEZZA E anticontraffazione Gasperini cambia il modo di fare anticontraffazione: MicroSecurFoil, che si realizza con tecnica di laminazione a caldo, permette di stampare su qualunque supporto di carta un elemento anticontraffattivo. Ogni tramatura è personalizzata ed è modificabile periodicamente con codici variabili, oltre a essere corredata di certificato di esclusività. Nella foto, la medusa Versace, stampata a secco con cliché per rilievo 3D artistico by Gasperini. Ogni rilievo viene personalizzato sulla base delle specifiche indicazioni del cliente.

www.gasperini.it www.microsecurfoil.com

Stamp Foil, 100% made in Italy Sono svariate le superfici che possono essere nobilitate con il foil pastello opaco e metallizzato di Stamp Foil. Questi prodotti infatti sono specifici per applicazioni nell’industria grafica, cartotecnica e rilegatoria ma anche per piccola pelletteria e nell’industria calzaturiera. Sia la serie pastello opaco, prodotta in più di 40 colorazioni diverse, che le serie metallizzate, prodotte in una vasta gamma di tonalità lucide, opache e colorate confermano gli elevati standard qualitativi che contraddistinguono da sempre le linee di produzione della Stamp Foil, 100% made in Italy.

www.stampfoil.it

Serigrafia a effetto by PRINTINK Gli effetti più strani e particolari si possono ottenere in serigrafia, basta osare e avere un pizzico di creatività per ottenere stampe dal sicuro effetto tattile e visivo. Ne è un esempio questa brochure: per il fondo glitter oro è stato utilizzato un inchiostro a base solvente con una parte di glitter 0,75 mycron, mentre la scritta è stata ottenuta con un inchiostro base UV a rilievo con un pigmento per dare l’effetto di tono colore.

Druckfarben e LA STAMPA che profuma

www.printink.mo.it

Druckfarben produce vernici da sovrastampa profumate, base acqua, solvente, acriliche, viniliche e UV. Applicabili su carta, cartone, plastica, metallo, tessuto... Nella foto, un esempio di catalogo profumato mediante uno spalmatore acrilico. Si può profumare la carta anche in serigrafia, flessografia e offset tradizionale. Questa rilascerà l’aroma semplicemente sfiorando la carta con il palmo della mano.

www.druckfarben.it

10 maggio 2013

NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons


Minimegaprint è un service di stampa digitale online che propone il finishing serigrafico ai suoi prodotti offset, allargando le potenzialità espressive con embossing serigrafico e glitter argento e oro ideali per impreziosire la comunicazione su carta stampata. Nelle foto, la cover di un catalogo prodotti di cosmesi, in carta patinata opaca da 250 g/ m2 con plastificazione opaca, nobilitata con lucido a spessore nero e trasparente, argento in pasta e una cartolina con effetto serigrafico glitter oro a registro.

www.minimegaprint.com

Brillare di più grazie alle lamine ITW FOILS L’obiettivo di ITW Foils è far brillare un marchio e i suoi prodotti di comunicazione come il packaging e le etichette, producendo plastificazioni, pellicole e film L’azienda produce foil per la stampa a caldo, a freddo, pellicole di difrazione e nastri per il trasferimento termico. I risultati che si ottengono sono creativi e consentono di ottenere prodotti dal forte impatto. Nelle immagini, alcuni esempi di nobilitazione applicata al packaging, realizzata con film e lamine di ITW Foils.

SPECIALE

Serigrafia & WEB-TO-PRINT

nobilitazione

www.itwfoils.it

Le magie della serigrafia Gli inchiostri serigrafici esistono di diversi tipi e permettono di ottere gli effetti più disparati: effetto muro, sabbia, roccia, glitter, perlescente, fluo, floccato... Forse non tutti sanno che anche i comuni “gratta e vinci” sono il risultato di un inchiostro metallizzato serigrafico. Nella loro stampa, detta anche scratch off, si applica una base protettiva UV lucida più un passaggio di vernice removibile tinta argento o oro.

Nobilitare con la TECNOLOGIA Non sempre la nobilitazione si ottiene mediante film e pellicole, ma può essere realizzata grazie alla tecnologia. È il caso delle applicazioni realizzate con la macchina da stampa MGI DP8700X e con la finitura di JetVarnish 3D, tecnologia in grado di effettuare l’embossing con vernice. Nelle foto, alcuni esempi di applicazioni: la prima è una stampa a effetto “bagnato”, realizzato con verniciatura UV. Nella seconda, invece, la verniciatura 3D è stata applicata sulla parte della corona dell’orologio e sulle pietre preziose per creare l’effetto rilievo. Le tecnologie MGI sono distribuite in Italia da Agfa Graphics.

www.agfagraphics.com

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SPECIAL

nobilitazione

Kit coordinato PER Borsalino Grafiche dell’Artiere ha realizzato un kit composto da due tavole invito, busta e catalogo “Borsalino”, un esempio di comunicazione coordinata particolarmente efficace. La tavola invito è stata stampata e plastificata in lucido. Si tratta dell’accoppiatura di una tavola su carta Sirio Nero e presenta la fustellatura laser della scritta Borsalino e la colorazione sui 4 lati con arancio fluo. Per le buste è stata utilizzata l’impressione a caldo sulla parte esterna e la stampa a un colore fluo nell’interno, fustellatura e chiusura con punti colla. Il catalogo, infine, è composto da copertina e da un piccolo book interno confezionato con punto metallico nascosto.

Definiamo la nobilitazione

www.graficartiere.com

È l’accoppiamento di carta, cartone o materiali sintetici, in foglio o bobina, stampati tipograficamente, litograficamente, serigraficamente o con tecnologie digitali, con una pellicola sintetica lucida o opaca allo scopo di migliorarne l’aspetto, proteggerlo o migliorarne le resistenze meccaniche.

Pringraf: non solo oro…

Pringraf conosce l’importanza delle due parole legate al packaging: funzionalità ed estetica. Per questo motivo ha realizzato un astuccio che racchiude entrambe queste caratteristiche. Si tratta di un pack in cartone teso accoppiato su carta pregiata, stampato a 1 colore UV offset e impreziosito con lamina a caldo e rilievo a secco. La nobilitazione eleva la qualità dell’astuccio e racconta al consumatore l’essenza del prodotto. Il foil utilizzato è un viola brillante. Il rilievo a secco, tono su tono, esalta l’eleganza del pack.

www.pringraf.com

12 maggio 2013

La Cartotecnica: FOCUS SULLA stampa a caldo La Cartotecnica, società che da vent’anni è al servizio delle aziende grafiche, è un partner ideale per lo sviluppo di progetti grafici complessi. Si interfaccia con tipografie, cartotecniche, service di stampa e altre realtà del comparto. Tra le sue peculiarità, troviamo la stampa a caldo, che ha portato l’azienda a introdurre tecnologie per formati fino a 120x160 cm e alla sperimentazione di nuove tecniche sui materiali.

www.lcfonline.com

NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons




APPROFONDIMENTO interno | CARTA NATURAL EVOLUTION White 120 g/m by Gruppo Cordenons 2

tel 02 46.71.01 fax 02 48.18.507 www.gruppocordenons.com

EVOCANDO naturale dolcezza Leggere la nostra rivista significa saper cogliere anche i messaggi tra le righe, o meglio “dietro le righe”, come in questo caso. Il nostro modo di comunicare passa infatti anche attraverso la carta che utilizziamo. Le nostre pagine interne di questo mese hanno un aspetto naturale, caratterizzato da una superficie dolcemente marcata che conferisce una sensazione soffice e unica al tatto. Sarà quindi un piacere voltare le pagine e assaporarne i contenuti...

TATTO

e vista

Non solo il tatto sarà appagato dalla lettura, ma anche la vista!! La superficie di Natural Evolution, infatti, garantisce una resa di stampa simile a quella di una carta patinata opaca. Entrambe le superfici della carta sono trattate offline con una speciale patinatura matt che permette un elevato Ink Hold Out per immagini brillanti di forte dettaglio e contrasto e per risultati di stampa eccezionali.

QUESTIONE

di sostenibilità

Disponibile nei colori bianco e avorio, nelle grammature da 120 a 320 g/m2, questa gamma è destinata a diversi utilizzi. La sua ottima rigidità, bulk superiore a 1.4 e la resistenza a cordonatura e a piegatura la rendono particolarmente adatta per la realizzazione di biglietti augurali e partecipazioni, copertine, edizioni, astucci, bilanci e monografie, espositori e altro. Tutte le carte e cartoncini di Natural Evolution, inoltre, sono realizzati con fibre di pura cellulosa vergine ECF (Elementary Chlorine Free), provenienti da fonti gestite in maniera responsabile. Completamente riciclabile e biodegradabile, questa carta è certificata FSC e non contiene metalli pesanti.

Leggete, guardate e sfogliate Comunicando, approfittatene per prendervi un momento di tempo per CAPIRE e imparare a conoscere la carta in tutte le sue sfaccettature, questo mondo tanto bello e vario quanto complesso. TOCCATE con attenzione le pagine interne della nostra rivista di questo mese, lasciate che i vostri polpastrelli imparino a riconoscerne le proprietà...

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APPROFONDIMENTO cover | CARTA STARDREAM Crystal 340 g/m2 by Gruppo Cordenons

UNA cover stellare Una superficie multicolore con insoliti effetti madreperlacei, metallizzati, iridescenti o cangianti che variano dominante cromatica a seconda dell’angolo di osservazione. Proprio questa è la bellezza di Stardream, carta realizzata con fibre di pura cellulosa vergine ECF (Elementary Chlorine Free) colorata nell’impasto e finemente patinata con pigmenti perlescenti. Ma c’è di più: l’intera gamma è certificata FSC, a garanzia che che la cellulosa impiegata per la produzione di Stardream, proviene da foreste gestite in maniera responsabile rispettando gli standard del Forest Stewardship Council.

TRA NOVITÀ

di colori...

Stardream fa parte del campionario Pearl&Dream ed è una delle gamme più “storiche”, ampie e articolate all’interno del portfolio di Gruppo Cordenons. Noi abbiamo utilizzato il color Crystal, che racchiude in sé la purezza del ghiaccio e il magnetismo del cristallo, ma la possibilità di scelta può spaziare tra ben 34 colori, di cui due appena arrivati: Fine Gold e Lapislazuli New. Qualunque sia il progetto che desiderate realizzare, troverete il colore che fa per voi.

... E COMPETENZE

tecniche

Da un punto di vista squisitamente tecnico, trovate questa carta disponibile in cinque grammature, da 110 a 340 g/ m2, quattro tipi di buste e tre goffrature: canneté, orion e seta. Stampabile con tutte le principali tecniche di stampa, Stardream è una carta universale, un passepartout che ben si presta a realizzare tutto ciò che debba “lasciare il segno”: copertine, cataloghi, brochures, edizioni di pregio, calendari, pack di lusso...

Una carta che si presenta da sola, ama STARE IN COPERTINA, per sua natura non rifugge certo gli sguardi. RIFLESSI DI LUCE, attenzione all’ambiente (dimostrata dalla certificazione FSC) sono gli ingredienti base di Stardream, chiamata a portare il nostro messaggio creativo e distintivo.

16 maggio 2013

NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

tel 02 46.71.01 fax 02 48.18.507 www.gruppocordenons.com


APPROFONDIMENTO

cover | NOBILITAZIONE

stampa by Grafiche Antiga | nobilitazioni by La Cartotecnica foil by Luxoro cliché by h+m

LEGGERMENTE frizzante? Il soggetto di copertina (l’avete reconosciuto?) lo è di sicuro. Mentre per quanto riguarda la stampa e le NOBILITAZIONI, tutt’altro! Frizzano eccome! O meglio, conferiscono quel “pepe” e quella vitalità che è tipica delle nostre copertine. Invitano a guardare, a toccare. Placano la SETE DI COMUNICAZIONE, innovazione e novità che è tipica dei nostri lettori. Stimolano la curiosità, che viene però poi appagata nel momento in cui sveliamo i nostri segreti. In questa pagina, appunto, vi spieghiamo come siamo arrivati a raggiungere determinati EFFETTI e come abbiamo trasformato la nostra cover in un progetto comunicativo speciale.

Nata oltre 40 anni fa, Grafiche Antiga si avvale della tecnologia più evoluta nel mondo della stampa e cura tutti gli stadi del ciclo produttivo: prestampa, stampa, legatoria.

Tel. 0422 445302 info@lcfonline.com www.lcfonline.com La Cartotecnica è specializzata nello sviluppo di prodotti grafici complessi, stampa a caldo per formati fino a 120x160 cm e cartotecnica, dalla progettazione alla produzione.

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1 | Quadricromia in blu Siamo partiti dalla quadricromia, stampando in un primo passaggio, con dedizione e precisione, tutto ciò che vedete. Questo mese la nostra testata e la subhead si presentano in blu, il colore dell’acqua, della freschezza...

Tel. 0423 6388 info@graficheantiga.it www.graficheantiga.it

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2 | Nobilitando con rosso & argento Ciò che fa brillare gli strilli, dà risalto alle virgolette, conferisce uteriore prestigio alle scritte sulla bottiglia altro non è che la bellezza della stampa a caldo. Per questo passaggio di nobilitazione, i foil utilizzati sono quelli di Luxoro. Nello specifico, abbiamo abbinato Alufin Satingloss color argento al rosso di Luxor 392.

tel 0384 254011 info@luxoro.it www.luxoro.it 2

3 | In rilievo! Acqua, onde, bollicine... elementi di forte richiamo alla vista ma anche al tatto. Lo stesso dicasi per il tappo argentato della bottiglia, che vi farà venire voglia di provare a “stapparlo”. Questo grazie a un rilievo a secco, realizzato con un cliché h+m, distribuito in Italia da Luxoro.

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Competenza e passione caratterizzano l’opera di Luxoro nel mercato italiano della nobilitazione attraverso le tecnologie di stampa a caldo, in cui opera grazie alle partnership esclusive con Leonhard Kurz Stiftung & Co. KG e Hinderer + Muelich KG.


INCONTRA...

Brand experience AT RETAIL! Visual Display racconta come si esprime il POTENZIALE di un brand e come si costruisce UNA RELAZIONE POSITIVA col consumer Come si comunicano i brand nei luoghi di consumo e nel momento in cui entrano in contatto con i consumatori? Come studiare la relazione tra la brand identity, i prodotti, il contesto dove devono essere posizionati sul mercato e quella che potrebbe essere la loro immagine, per far sì che le persone se ne innamorino, li scelgano e possibilmente vi rimangano fedeli? Come creare e organizzare i principali fattori visivi ed esperienziali che influenzano e definiscono le scelte dei consumatori in questo contesto e che determinano per le aziende un aumento delle vendite? Ne abbiamo parlato con Visual Display, azienda che ama definirsi Visual Marketing Advisor. Cosa sottolinea questa definizione? È un modo per riassumere in tre parole la mission e la vision aziendale, cioè: aiutare i brand a promuovere il proprio specifico potenziale commerciale nei luoghi di consumo in modo innovativo e mirato. Alla base della creatività e dei progetti c’è un pensiero strategico che passa attraverso la condivisione e lo studio degli obiettivi di marketing delle aziende, e questo pensiero viene trattato e approfondito andando a individuare tutte le opportunità possibili per un brand di creare delle reali connessioni con le persone che incontra sul mercato, per poi trasformare queste connessioni in consumer experience positive. Questo grande lavoro di focalizzazione e scrittura della “brand experience at retail” si esprime in modo tangibile attraverso la creatività, dando forma a progetti esclusivi di: visual merchandising, visual communication, packaging design, shop-in-shop, pop-up space, windows presentations, space branding, internal branding e exhibit design.

QUI ACCANTO, UN DETTAGLIO DEL PROGETTO DI RETAIL DESIGN PER LE BABE FLAGSHIP STORE

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... CHIARA ENDRIGO

Visual marketing advisor di VISUAL DISPLAY AIUTATE I BRAND A PROMUOVERSI NEL RETAIL E NEI LUOGHI DI CONSUMO... FACILE A DIRSI, MA A FARSI? QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ MAGGIORI? Le difficoltà maggiori forse sono dettate dai canali di vendita: che pongono alcuni limiti e sono ancorati a logiche vecchie, soprattutto nel mercato nazionale, più che in quello internazionale. Non sono sempre pronti ad accogliere progetti innovativi, di conseguenza le aziende vivono continuamente nell’esigenza e nel desiderio di proporsi ai consumatori esprimendo tutta la propria creatività commerciale e dall’altra nella consapevolezza che i canali a volte non sono ricettivi nè tanto meno dei potenziatori in questo senso. Questo è uno dei motivi per cui molti brand stanno creando negozi a proprio marchio. Queste difficoltà si possono comunque superare con soluzioni “su misura” per ogni contesto.

PARTENDO DALL’ALTO, UN ELEMENTO DI ARREDO DEL PUNTO VENDITA, PARTE DEL PROGETTO INTERNAZIONALE DI VISUAL MERCHANDISING PER SCHOLL SHOE TRADE E IL PROGETTO INTERNAZIONALE DI STORE BRANDING PER DE’LONGHI.

COME SI COSTRUISCE UNA CONSUMER EXPERIENCE EFFICACE? QUALI SONO GLI ELEMENTI CHE PROPRIO NON POSSONO MANCARE? Si costruisce attraverso i fondamentali di ogni brand, individuando quei simboli e quei “motori” emozionali e sensoriali che possono portare alle persone la loro essenza. È qualche cosa che ha nulla a che fare con la scienza, bensì con l’intuizione, l’esperienza, la sensibilità, la curiosità, la conoscenza e la creatività. Ogni giorno siamo allo stesso tempo advisor e consumer questo ci permette di essere molto pertinenti e efficaci nei progetti. Gli elementi che non possono mai mancare oggi sono l’unicità, il wow effect, la positività, la semplicità.

Visual Display dal 1999 aiuta i brand a promuovere il loro potenziale commerciale nei luoghi di consumo, attraverso la ricerca, la sperimentazione, le strategie, la creatività e l’esperienza di molti progetti realizzati. Per questo l’azienda si definisce Visual Marketing Advisors.

QUALI SONO I VOSTRI ELEMENTI DI UNICITÀ E I VOSTRI PUNTI DI FORZA? COSA VI DIFFERENZIA DAI COMPETITOR? I nostri elementi di unicità risiedono nelle persone che fanno parte del nostro team: nelle nostre singole capacità e in come esse si fondono e si esprimono attraverso il lavoro di squadra; e poi certamente nelle personali sensibilità e esperienze che rappresentano elementi fondanti della qualità creativa dei nostri progetti. Quando i clienti ti scelgono per i progetti più strategici e importanti, beh credo che non si possa desiderare di più. Non so cosa ci differenzia dai competitor, non ci ho mai pensato e non è mai stato un elemento di riferimento per delineare la nostra strada. Se devo dare una risposta direi le persone, le persone che lavorano ogni giorno con e per Visual Display ci differenziano dai competitor. maggio 2013 NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

Visual Display Via Fabio di Maniago 15 33100 Udine (Ud) Tel. 0432 600331 – Fax 0432 603678 info@visualdisplay.it visualdisplay.it

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le grandi interviste

MICHELE PONTECORVO «LA LA NOSTRA SCELTA È STATA QUELLA DI DIFFERENZIARCI DA TUTTA LA GRANDE PLETORA DI COMPETITORS, ANCHE PERCHÉ IL NOSTRO PRODOTTO LO CONSENTE» Responsabile Comunicazione Corporate e CSR Ferrarelle SpA

di Giannina Airaghi

20 maggio 2013

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MISSION

FERRARELLE SPA È IL QUARTO GRUPPO ITALIANO NEL SETTORE DELLE ACQUE MINERALI ED È PROPRIETARIA DEI MARCHI FERRARELLE, VITASNELLA, SANTAGATA, NATÍA E BOARIO E DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER LA PENISOLA DEL BRAND EVIAN. DOPO AVER RAGGIUNTO UNA QUOTA DI MERCATO DELL’8% CIRCA IN ITALIA, LA SOCIETÀ È IN ESPANSIONE ANCHE ALL’ESTERO.

maggio 2013 NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

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le grandi interviste Ferrarelle è una grande azienda che da più di 100 anni comunica l’eccellenza della propria acqua “effervescente naturale”. Come si è evoluto questo messaggio nel tempo? Le prime pubblicità di Ferrarelle sono degli inizi del Novecento ed erano già molto all’avanguardia per l’epoca, con disegni di Dudovich e di altri grandi illustratori. Negli anni l’azienda ha sempre voluto campagne pubblicitarie che riflettessero l’alta qualità del prodotto. Grazie a Ferrarelle è stata introdotta la categoria delle “effervescenti naturali” nel mondo delle acque minerali, interpretata con grande successo negli anni ’80 dalla campagna pubblicitaria di Annamaria Testa, con il famoso slogan “liscia, gassata o Ferrarelle”. Nel 2011, per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, abbiamo ripreso l’idea utilizzando, al posto della Gioconda, la figura di Garibaldi. Dal 2005, Ferrarelle è tornato a essere un marchio italiano. La nuova gestione, su che temi ha deciso di puntare l’attenzione nella comunicazione dei prodotti? Il mercato delle acque minerali in Italia è particolarmente saturo e maturo. La nostra scelta è stata quella di differenziarci da tutta la grande pletora di competitors, anche perché il nostro prodotto lo consente. Ferrarelle è l’unica acqua in Italia che abbia una certificazione di qualità sulla propria effervescenza. Organoletticamente parlando ha delle caratteristiche fondamentali per la salute del corpo umano. È un marchio storico, radicato nella memoria dei consumatori. Queste peculiarità ci hanno permesso una comunicazione diversa, non scontata. Lei ha recentemente dichiarato che è meglio spendere in solidarietà che in pubblicità. La pubblicità non è più l’anima del commercio? La pubblicità resta l’anima del commercio, ma il consumatore si è evoluto e oggi vuole che i marchi che sceglie facciano anche delle azioni di sostenibilità. Noi abbiamo un bel primato, abbiamo cominciato da subito questo genere di azioni, scegliendo associazioni nonprofit affidabili, alle quali abbiamo chiesto di studiare progetti di responsabilità sociale. Collaboriamo con il FAI per la trasformazione del nostro Parco Sorgenti di Riardo in un’oasi per la comunità e con TELETHON per sostenere il TIGEM, un laboratorio di ricerca d’eccellenza che ha sede a Napoli, la nostra città. La confezione è l’abito del prodotto e l’etichetta il suo biglietto da visita. Quanto conta il packaging nella vendita di un’acqua minerale, sia per l’acquisto domestico sia per il consumo fuori casa? Packaging ed etichette sono due strumenti fondamentali per la vendita di un’acqua minerale. Il consumatore è molto attento, richiede che ci sia un buon packaging, un’etichetta accattivante,

IL CONSUMATORE È ATTENTO, RICHIEDE UN BUON PACKAGING, UN’ETICHETTA ACCATTIVANTE, CHIARA E LEGGIBILE.

molto chiara e leggibile. Grazie al nostro alto numero di referenze, siamo in grado di offrire packaging e formati diversi secondo le esigenze dei nostri consumatori. Siamo presenti sul mercato con un’offerta molto ampia anche nel consumo fuori di casa, nel cosiddetto HO.RE.CA. In quest’ambito ci presentiamo con la nostra Platinum Edition, una bellissima bottiglia in vetro trasparente senza etichetta che è stata progettata dallo studio italiano Hangar Design Group. Tutte le informazioni organolettiche sono serigrafate in rosso. In Giappone, dove sono molto attenti alla qualità dei prodotti e al loro design, sono impazziti per la nostra acqua “natural sparkling” e per il nostro packaging. Oltretutto, siamo arrivati nel Paese con una tournée di balletto del Teatro alla Scala e questo ha contribuito al successo del nostro prodotto che ha conquistato il mercato locale. Ecco un esempio di come la CSR può aiutare un’azienda. Ferrarelle acqua dell’arte, dello sport, dello spettacolo. Avete creato delle bottiglie speciali per celebrare gli eventi cui avete partecipato o per ricordare delle ricorrenze particolari? Ogni anno per Natale realizziamo una bottiglia Platinum Edition “Art Collection”, personalizzata da grandi artisti napoletani come Ernesto Tatafiore, Lello Esposito e Mimmo Jodice. Per gli eventi, quando la bottiglia non deve essere commercializzata, utilizziamo un boccino di plastica da 25 cl che è venduto solo al Bar Ferrarelle di Napoli. Per ogni evento studiamo un’etichetta particolare: in occasione di una sfilata di Just Cavalli abbiamo ideato un collarino in stoffa tipo t-shirt con scritto Ferrarelle. Molti produttori di vini prestigiosi hanno deciso di comunicarsi attraverso la gestione di wine-bar o di ristoranti di alto livello. Secondo Lei si potrebbe pensare a qualcosa di simile anche nel mondo delle acque minerali? Il Bar di Napoli è nato per gioco. Volevamo divertirci ad aprire uno store a marchio nella nostra città. È un baretto molto piccolo di soli 15 m2 ma di grande successo. Ha un allestimento molto moderno che rispecchia il criterio iconografico di Ferrarelle: c’è un bancone che riproduce il baffo rosso del nostro brand. Avremmo in animo di replicarlo anche in altre città, ma non è così semplice, bisogna trovare la zona giusta.

22 maggio 2013

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BIOGRAFIA Michele Pontecorvo, classe 1984, è Responsabile Comunicazione Corporate in Ferrarelle SpA, dove coordina le attività di Ufficio Stampa e Relazioni Esterne. Dopo gli studi classici e la laurea in Linguaggi dei Media presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 2006 entra a far parte dell’azienda di famiglia. Nel 2010 è membro del Consiglio di Amministrazione di LGR Holding, con delega alle attività di comunicazione corporate. Nel 2010 fa rinascere, dal recupero di tre masserie, l’azienda agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, situata a Riardo nel Parco delle Sorgenti. Patrocinata dal FAI, sviluppa attività agrituristiche e si pone come obiettivo la riqualificazione del territorio e la produzione di prodotti biologici. Quali sono i vostri modi e le vostre strategie di comunicazione all’estero? Per noi l’export è ancora una realtà abbastanza piccola rispetto al fatturato, equivale a circa il 10% dell’attività. La nostra presenza all’estero copre quei Paesi dove sono presenti forti comunità di italiani espatriati, che accolgono molto bene il prodotto, perché lo ricordano. Non abbiamo un piano d’investimento media sull’estero. Portiamo avanti progetti mirati, piccole perle di eccellenza, che ci consentono di essere ben distribuiti nella ristorazione italiana di alto livello e nelle catene di negozi che vendono prodotti esteri di qualità. L’accordo in esclusiva recentemente siglato con lo chef Umberto Bombana, 3 stelle Michelin, ci permetterà di essere presenti nei suoi ristoranti a Hong Kong e in Cina. Dal 2006, ci trovate anche nella prestigiosa Food Hall di Harrods. Per darne l’annuncio, abbiamo ideato una bella pubblicità affissionale vestendo la stazione della metropolitana di Knightsbridge con l’immagine in bianco e nero di Luisa Ranieri, nuda e con una bottiglia di Ferrarelle vicino. Lo slogan era “Guess what Italians are made of: 60% water, 20% mom, 20% dad”.

“Le prime pubblicità di Ferrarelle sono degli inizi del Novecento ed erano già molto all’avanguardia per l’epoca, con disegni di Dudovich e di altri grandi illustratori. Negli anni l’azienda ha sempre voluto campagne pubblicitarie che riflettessero l’alta qualità del prodotto”

Nella pubblicità di Ferrarelle del 1930, il genio della lampada faceva materializzare magicamente l’acqua. Nel 2013, Lei che desiderio vorrebbe fosse esaudito? Che Ferrarelle diventasse l’acqua più bevuta al mondo! Sinceramente siamo contenti a prescindere, non ci lamentiamo, noi vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e non esprimiamo desideri troppo grandi, anche per scaramanzia!

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WILL

grafitalia

I MITI DELLA

COMUNICAZIONE

di susanna bonati

Potevamo stare con le mani in mano e non inventarci il nostro solo progettino da presentare a Grafitalia? Avremmo potuto, certo; ma non l’abbiamo fatto. Anche in quest’anno di grande incertezza, di momenti bui, di stasi paralizzante, di situazioni che non si muovono (o smuovono), abbiamo deciso di dare il nostro contributo di positività, proponendo ai visitatori della storica manifestazione dedicata alle “graphic arts” un angolo creativo, dove potere sostare circondati da miti; quelli della comunicazione. “I miti della comunicazione” è proprio il titolo che abbiamo voluto dare allo spazio che ospiterà richiami a personaggi, oggetti e forme che della comunicazione hanno fatto la storia, tracciandone epoche a cui ancora ci si riferisce. Una galleria quasi dal sapore artistico in cui gustare richiami al packaging e al retail, in cui sentirsi circondati da quel profumo di storia che ha, in qualche modo, colorato il mondo. Una sorta di percorso emozionale tra oggetti che comunicano e pezzi di storia che la comunicazione e il design ce l’hanno scolpito nel dna. Potevamo certo stare con le mani in mano; ma non l’abbiamo fatto...

24 maggio 2013

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WILL

grafitalia

Il format

Proprio in occasione della manifestazione Grafitalia 2013, ce ne siamo inventati un’altra, non paghi dei tanti progetti su cui siamo impegnati. E ne è venuto fuori un format, neanche a dirlo: “i miti della comunicazione”, 50 metri di spazio, chilometri di creatività, millimetri che segnano il sottile confine tra l’arte e la comunicazione, tra il design e la rappresentazione. Per chi ci sta leggendo dai padiglioni della fiera, ci venga a trovare (pad. 1, stand k03-L04). Ci troverà immersi in un percorso emozionale tra oggetti che comunicano e figure mitiche nell’immaginario collettivo, chili di “comunicando” e “vision” comprese... Tutto targato sunnycom, certamente, per creare un punto di incontro su un terreno diverso. Per chi ci leggerà a fine manifestazione, peccato, chance mancata, ma chissà che non ci si ritrovi a replicare lo spazio in altri contesti in italia e all’estero. Tutto può essere, amici; ciò che importa è tingersi ancora-e-sempre di colori e avere la voglia di comunicare, no? Che “I miti della comunicazione” sia, allora; noi, voi, loro. Sei un mito? Seguici...

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OCCHIO AL DETTAGLIO...

Noi, sempre noi, di sunnycom, intendo, infilati ovunque con il nostro stellarisco che segna e firma, in qualche modo, il connubio tra arte e comunicazione, tra noi e i veri miti. Ci piace giocare, scherzare, chi ci conosce sa, ma un tributo, serio, va all’amico fraterno mauro neri che questa ideona ce l’aveva suggerita in tempi non sospetti un paio d’anni fa. Un vero mito, ça va sans dir... (www.zen-adv.it)


WILL

grafitalia Creato dallo staff creativo di sunnycom publishing, publishing volutamente con un occhio strizzato alla pop art di quei meravigliosi anni’ 80, il logo identificativo de “i miti della comunicazione” vuole essere un’impronta visiva a un format che... chissà, potremmo anche replicare!

Pop-art tutta la vita! La Pop Art è una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Discende direttamente dal graffiante cinismo della Nuova oggettività e dalla semplicità equilibrata del Neoplasticismo, del Dadaismo e del Suprematismo. Nasce in Gran Bretagna alla fine degli anni cinquanta, ma si sviluppa soprattutto negli USA a partire dagli anni sessanta, estendendo la sua influenza in tutto il mondo occidentale. Noi? semplicemente adoranti...

Il mitico logo

Non c’è format senza logo, non c’è idea senza forma, non c’è pensiero senza contorni e materie. Poteva esserci “i miti della comunicazione” senza connotazione grafica? La risposta sta nella nostra rappresentazione visiva di un significato ampio, a cavallo tra la comunicazione promozionale e il richiamo a un’espressione artistica forse un po’ perduta. Abbiamo voluto tracciare le linee di un’immagine evocativa mettendoci in primo piano, con il nostro stellarisco, con cui, però, abbiamo giocato, sdrammatizzandolo ed elevandolo al contempo. Avete presente i quadri di andy (warhol), giocati sulle quattro rappresentazioni della stessa persona o oggetto in chiave cromatica diversa con giochi di tinte assolutamente pop-art di cui lui, il maestro, è stato grande rappresentante? Ecco, l’idea è esattamente quella, fare vivere un soggetto in “stanze” diverse ognuna con una sua tinta distintiva, perché l’energia del giallo, la rilassatezza dell’azzurro, il romanticismo del rosa, la naturalità del verde, la carica degli arancioni fossero forieri, ancora, di quel brio e di quella positività tutta-ottanta. Mitica, quasi... Andy ne sarebbe stato felice.

26 maggio 2013

NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons


Manca forse qualcosa?

Il prodotto non è lo stesso senza etichetta.

FEGRUPPATI!!! www.fegroup.it FE Group S.r.l - Via Gianni Brida Strasse, 43 - I - 39100 Bolzano - Tel. +39 0471/060440


INCONTRA...

RESTYLING

d’immagine per Italbond Nuovo look CORPORATE, nuovo LOGO e SITO WEB per l’azienda specializzata in nobilitazione post stampa ITALBOND: i lettori di Comunicando conoscono questo nome, hanno già avuto modo in passato di vedere e toccare le sue produzioni stampate sulle nostre copertine o tra le pagine della nostra rivista. L’azienda si occupa di tutto ciò che, per realizzare un’applicazione stampata di qualità e di successo, viene dopo la stampa: effettua LAVORAZIONI IN CONTO TERZI su carta, cartoncino e supporti plastici. Trasforma e nobilita gli stampati con plastificazioni, verniciature UV, verniciatura e stampa serigrafica, termo impressione. Italbond ha deciso di PRESENTARSI al mondo dei creativi, degli stampatori, dei brand e di tutti coloro che potrebbero voler nobilitare uno stampato o un proprio strumento di comunicazione con stile e con un’immagine coordinata rinnovata. Questo è il segnale da parte di Italbond di mostrare la forte volontà di stare al passo coi tempi. Il nuovo “volto” aziendale si declina in un nuovo logo e in un nuovo sito... ITALBOND BRAND IDENTITY / LOGO 25 10 2012

IL LOGO DI ITALBOND PRIMA E DOPO IL RESTYLING. QUI ACCANTO, PIGMENTI GLITTER ARGENTATI UTILIZZATI PER LA NOBILITAZIONE SERIGRAFICA DEGLI STAMPATI.

28 maggio 2013

NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons NA


... MONICA ANNESINI

Responsabile Marketing di ITALBOND ITALBOND HA UNA PERSONALITÀ FORTE, COMPETENZE DA MOSTRARE, E VUOLE FARLO CON STILE E CON UNA COMUNICAZIONE E UN’IMMAGINE COORDINATA TUTTE RINNOVATE. QUAL È LA PERSONALITÀ, IL CARATTERE DI ITALBOND? Se Italbond fosse una persona sarebbe alla soglia dei 40 anni (classe 1974). Lo spirito di chi ha voglia di investire nel futuro, l’esperienza di chi ha fatto tanta strada per arrivare fino a qui. Sarebbe una persona solida, affidabile, un cultore della qualità e della precisione. Detto così sembrerebbe il dipinto di una persona troppo seria, un po’ noiosa, invece l’ambiente qui da noi è leggero e stimolante. PERCHÈ AVETE DECISO DI RINNOVARVI E CAMBIARE LOOK? Per diversi motivi. Cambiare vuol dire essere vivi, e in periodi di crisi come questo occorre essere fieri di essere vivi sul mercato ed avere il coraggio di innovare. Potrebbe sembrare un gesto di discontinuità, invece vuole trasmettere la grande volontà di continuare, di andare avanti, e di farlo con delle novità, sia nell’immagine che nei contenuti.

ITALBOND

UNO SCREENSHOT DEL NUOVO SITO INTERNET AZIENDALE E UN ESEMPIO DI STAMPATO NOBILITATO.

BRAND IDENTITY / LOGO

POTETE DESCRIVERCI IL NUOVO LOGO? COME SIETE ARRIVATI ALLA SUA CREAZIONE? IN COSA SI DIFFERENZIA DAL PRECEDENTE? Entrambi i marchi partono dalle lettere IB, la sintesi del nome Italbond, quello che cambia è l’interpretazione. Nella nuova versione del marchio si è voluta rivalutare la componente dell’italianità con la piccola bandiera a lato. Il Made in Italy per noi è sinonimo di passione, attenzione al particolare, selezione delle materie prime, tutte qualità che cerchiamo di perseguire per offrire sempre un servizio qualificato. Per quanto riguarda forma e colori è un marchio solido, compatto e con un carattere molto forte. È piaciuto a tutti noi fin dal primo momento.

25 10 2012

COSA RAPPRESENTA QUESTO CAMBIAMENTO, QUESTO DISTACCO DAL VECCHIO? Il mondo sta cambiando, ci richiede una’attenzione maggiore nei confronti di valori a cui in passato si è data poca importanza, quindi anche il modo di intendere le imprese va cambiato, e questo è il segnale della nostra volontà di stare al passo coi tempi.

Italbond da quasi 40 anni nobilita stampati destinati a editoria, cosmetica, moda, design, comunicazione aziendale. Esegue plastificazioni di ogni genere, stampa a caldo, rilievo, vernice serigrafica e serigrafie con effetti speciali, stampa e verniciatura offset UV, e offre un laboratorio di studio e realizzazione di prototipi grafici.

ANCHE IL VOSTRO SITO WEB SI È RIFATTO IL LOOK. COSA OFFRE IN PIÙ RISPETTO AL VECCHIO? COSA VOLETE COMUNICARE ATTRAVERSO QUESTO NUOVO SITO? Il nuovo sito ha un look più attuale, è di facile navigazione e ha l’ambizione di offrire tanti contenuti. Si parlerà di quello che facciamo noi in maniera approfondita ma anche di quello che succede intorno a noi, nel mondo della carta, del design, della formazione. Ci piacerebbe creare una piccola comunità di utenti che scambiano conoscenze. In fondo noi siamo terzisti, offriamo servizi e pensiamo che anche condividere la nostra esperienza sia dare un buon servizio ai nostri clienti.

maggio 2013 NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

Italbond Via Filippo Brunelleschi, 19 20094 Corsico (MI) Tel.: +39 02 4584543 Fax: +39 02 4582267 info@italbond.com www.italbond.com

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PROPOSTE LOGO 38


io lo farei così

* Nuovo look per I PELATI di Mauro Pispoli

Un restyling IRONICO e spiritoso...Ogni prodotto potrebbe avere un abito diverso: ecco un nuovo esercizio creativo legato al PACKAGING.

*

Dopo anni di lavori professionali, dove il marketing fa da padrone e le idee creative devono spesso piegarsi alle volontà dei clienti, mi è stato proposto da Comunicando per la rubrica “io lo farei così” di rivisitare un packaging nella più totale libertà: l’idea mi ha subito affascinato. Sono corso al supermercato in cerca di un prodotto che stimolasse la mia creatività: una bottiglia di vino? Una scatola di cioccolatini? Oppure una confezione di pasta? Cercavo qualcosa che permettesse di esprimere la mia personalità, qualcosa che potesse colpire. Poi il colpo di fulmine: un barattolo di pomodori pelati! Da qui è nata la mia proposta: quale immagine migliore della mia testa pelata per rappresentare in modo ironico e divertente il concetto del prodotto pubblicizzato?

Mauro Pispoli nasce a Firenze nel 1956. Nel 1976 inizia l’attività di art director presso l’agenzia Arrow, prima a Firenze e poi a Milano. In seguito lavora per Phasar, CPV Communication e Bracci Magnani Pubblicità. Nel 1989 fonda Mauro Pispoli Immagine e Comunicazione, che fornisce consulenza creativa e strategica, seguendo la realizzazione di campagne pubblicitarie in Italia e all’estero: lo stile di lavoro è improntato sulla costante attenzione alla ricerca e alla qualità del progetto creativo, ma anche a tutto il percorso che porta alla sua realizzazione. Lo studio è composto in questo momento da Mauro e Alice Pispoli. Ha insegnato Comunicazione Visiva e Tecniche di Elaborazione dell’Immagine. Lavora per agenzie, case editrici, enti e aziende. Alterna la propria attività di visual designer a quella d’artista con importanti mostre personali e collettive. La sua opera è rivolta all’esplorazione dei miti contemporanei attraverso l’uso e il linguaggio mutuato della cultura massmediale. // www.mauropispoli.com

30 maggio 2013

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CIRIO è un consorzio italiano

specializzato nelle conserve alimentari, in particolare nel settore del POMODORO. I Pomodori Pelati sono uno dei prodotti di punta del marchio, tanto da essere diventati ormai un mito.

Il PACKAGING

La confezione non è stata stravolta né nei colori, che sono rimasti quelli ufficiali di Cirio (rosso, blu e bianco), né nel formato del packaging, sempre in cartone e contenente i tre classici barattoli di latta. Al contrario, è stata rivisitata totalmente l’immagine e la grafica del barattolo e del contenitore esterno, inserendo come concetto trainante l’immagine della mia testa pelata. Un elemento che mi contraddistingue, personale e ironico, che mi ha permesso di giocare con le parole con il nome de “I Pelati”. Il payoff, la frase “Verace dal 1956”, rimanda all’anno in cui sono nato.

IL blister

Ho studiato un’alternativa al classico barattoli di latta. Si tratta di un blister in plastica e cartone, sul quale troneggia la stessa grafica dei barattoli di latta, con la mia testa pelata in primo piano. La passata di pomodori pelati monodose, protetta sottovuoto, è ideale per i single ma anche per chi non vuole avanzi in frigorifero. La confezione è ideata inoltre per ridurre gli sprechi di materiali (solo in Italia si consumano 2 miliardi e mezzo di contenitori metallici per cibi e bevande, attualmente nel nostro Paese solo il 10% dei rifiuti viene recuperato con la raccolta differenziata e il riciclaggio) in quanto interamente riciclabile. maggio 2013

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Tutti i marchi citati o raffigurati sono di proprietà esclusiva delle rispettive aziende. Le elaborazioni grafiche ai packaging originali dei prodotti sono da intendersi come puro esercizio creativo.

La PROMOZIONE

La mia formazione grafica proviene dal mondo della pubblicità, ho lavorato per anni in grandi agenzie che si occupavano principalmente di marketing. Per questo ho progettato un gadget “limited edition”: acquistando tre confezioni di Pelati Cirio, il cliente riceverà in omaggio una “passata”. L’idea del gadget scaturisce dal doppio senso attribuito al concetto di “passata”, che può essere abbinato sia all’immagine dei pomodori che a quella dei capelli e, per trasposizione di idee, a quella di “pelati” nell’accezione di “privi di capelli”. Da qui la scelta dell’accessorio proposto, in senso ironico, in regalo: un cerchietto.


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MARKETING

“Chi” è il

TARGET?

Target letteralmente significa “BERSAGLIO”, retaggio di una CULTURA PRODUTTIVA E COMUNICATIVA basata sull’univocità del messaggio

di alessa ndra coluc ci ale@bran dcareonli ne.com

Con il termine target si è soliti indicare la tipologia di consumatore-obiettivo per il quale si decide di ideare un certo prodotto/servizio o di definire una determinata strategia comunicativa di brand. Tale pubblico di riferimento viene selezionato in modo che la segmentazione risulti coerente, ovvero raggruppi soggetti con caratteristiche, valori socioculturali e comportamenti di consumo omogenei o assimilabili. Target letteralmente significa “bersaglio”, retaggio di una cultura produttiva e comunicativa basata sull’univocità del messaggio, quando questo veniva visto come un elemento gestito e diffuso unicamente dal mittente e che, come un proiettile, era in grado di colpire direttamente il destinatario senza che ne derivasse alcun tipo di interpretazione, feedback o risposta (bullett theory). UNO, NESSUNO, CENTOMILA TARGET In ogni progetto la definizione del target è importante poiché strettamente legata al posizionamento del brand. Spesso, però, si rischia di banalizzare tale concetto a causa della difficoltà che sussiste nell’individuarlo e analizzarlo. Non è infrequente dialogare con imprenditori che – soprattutto se non hanno competenze di marketing – faticano a definire quali sono o saranno i destinatari di una data attività di business e, barricandosi dietro un “tutti possono utilizzare/ comprare/acquistare quel che produco/vendo”, quando parlano di potenziali acquirenti di un prodotto o utenti di un servizio, definiscono al massimo sesso ed età del gruppo di persone che più probabilmente diverrà cliente del brand in questione. Punto. maggio 2013

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MARKETING BULLET THEORY

La teoria ipodermica, o bullett theory, sosteneva che ci fosse una connessione diretta tra esposizione ai messaggi e comportamento, considerando che “ogni membro della società di massa è personalmente e direttamente attaccato dal messaggio” [Wright, 1975] e deducendone che se il messaggio riesce a raggiungere gli individui della massa, questi saranno facilmente persuasi e la propaganda otterrà il successo che si prefigge [Schramm, 1971]. Nessuna interpretazione o feedback da parte del destinatario sono previsti.

TARGET: NON BERSAGLI, PERSONE! Riflettendo sui motivi che possano indurre a tali difficoltà nell’individuazione e descrizione del potenziale pubblico o dei possibili consumatori di un brand, sicuramente una delle cause sta proprio nell’utilizzo della parola target e nei riferimenti all’immaginario collettivo a questa associati: il suo legame con la bullet theory; il suo essere sovente rappresentato come un bersaglio da freccette, un oggetto, dunque; in sintesi, il suo non essere considerato per quello che in realtà è, ovvero un insieme di individui accomunati da alcune caratteristiche e da certi comportamenti. Dando maggiormente risalto al fatto che il target è composto da persone – pur essendo ovviamente necessarie una serie di astrazioni e generalizzazioni utili a limitare la complessità dell’analisi e dunque a renderla praticabile – diviene più semplice considerare la multidimensionalità dell’oggetto di riflessione. Tale approccio rende più facile comprendere che nella definizione di un posizionamento di brand non possano contare esclusivamente le variabili demografiche di base (quali sesso ed età), bensì che occorrerà prendere informazioni riguardo l’identità collettiva, la storia, la cultura di ogni segmento di pubblico; bisognerà comprendere la professione e gli interessi degli individui che lo compongono, le modalità con cui interagiscono con i differenti mezzi di comunicazione, la loro propensione al consumo, le loro abitudini d’acquisto, le loro interazioni con le marche… Il consumatore-target – come scrivevo in “Brand Evolution” – non è più da considerarsi come un mero utilizzatore: è uno stakeholder. Il suo diviene sempre di più un consumo attento, partecipato e partecipativo, alla ricerca di empatia: soprattutto grazie al web – che gli ha fornito spazio, riconoscimento e strumenti per esercitare il proprio potere di indirizzo, per esplicitare la propria interpretazione del messaggio e il proprio feedback – il “consumer” è divenuto “prosumer” [crasi tra producer e consumer].

Opera di Jhon Baldessari dal titolo "Brain/Cloud"

34 maggio 2013

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MARKETING

IL TARGET NON È MAI UNO SOLO Oltre a tener presente la “ritrovata” dimensione umana del target nel mettere a punto strategie di branding e comunicazione, la definizione dell’utenza-tipo – per quanto semplificata – necessita di un’analisi accurata e approfondita, non può limitarsi alle ovvietà. La clientela potenziale dovrebbe essere sempre stratificata, di ogni segmento si dovrebbero studiare gli stili di vita e di consumo con l’obiettivo di arrivare a personalizzare il più possibile i messaggi veicolati dal brand attraverso i propri strumenti di visibilità. In sintesi, il target sarà sempre molteplice. Oltre al “target diretto”, il mercatoobiettivo individuato perché direttamente interessato alla marca in questione, si possono individuare altre tipologie di interlocutori del brand: un “target indiretto”, formato da quegli individui che sostituiscono il nostro cliente-obiettivo al momento dell’acquisto; un “target complementare”, composto dalle persone che potrebbero sostenere il target diretto durante la scelta d’acquisto; un “target alternativo”, cioè l’insieme delle persone che potrebbero fare dell’oggetto o del servizio in questione un uso “improprio”, ovvero che ne leggeranno le funzionalità e/o le caratteristiche in maniera differente, procedendo all’acquisto per motivi “altri” rispetto a quelli che spingono il target diretto. Il processo di stratificazione del target è dunque utile a definire quante e quali varianti di messaggio creare per veicolare la marca e garantirle maggiori possibilità di successo. L’analisi dello stile di vista e di consumo dei mercati-obiettivo è invece utile a creare empatia nei confronti del brand, comprendere quali caratteristiche porre in evidenza nel comunicarlo, sottolineare le esigenze a cui può rispondere il suo acquisto, essere originali, ma – soprattutto – a non sbagliare destinatari. I potenziali interlocutori della marca non sono “bersagli”, ma persone, individui pensanti, “prosumer”.

Consulente in BRAND CARE dal 2005, specializzata in brand management, digital media e produzione audiovisiva, crea strategie per aziende e professionisti al fine di costruire marche carismatiche, ben visibili al proprio target e dalla positiva reputation. Autrice di vari saggi, insegna dal 2004: attualmente è coordinatrice e docente del triennale e del MASTER IN BRAND MANAGEMENT DI IED ROMA, e insegna al Master in Marketing Territoriale di IED Firenze. Semina idee sul suo blog e su vari social network.

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a cura di antonio provenzano antonio.provenzano@sunnycom.it

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il indispensabile DI FRONTE A CERTE IMMAGINI NON POSSIAMO EVITARE DI PROIETTARE COLLEGAMENTI PER CREARE FORME CHIUSE. SONO LE LINEE LATENTI. DI ANTONIO PROVENZANO In carica come Responsabile Visual Merchandising Service di Iper Montebello spa, Antonio Provenzano è esperto di comunicazione visiva e di visual merchandising operativo. Da sempre impegnato nella formazione su questa disciplina presso università ed enti formativi, collabora con riviste di settore realizzando articoli e ricerche su visual merchandising e store design. È autore del Best seller “Visual merchandising dal marketing emozionale alla vendita visiva”.

Una composizione grafica o espositiva contiene, oltre alle figure visibili, elementi latenti, generati all’interno della nostra mente e fondamentali per la lettura della configurazione. Quando osserviamo qualcosa i nostri occhi sono in continuo movimento, in un modo però che non è affatto casuale, anzi! Gli occhi seguono percorsi assolutamente prevedibili. Se per esempio mettiamo due punti su un foglio bianco , gli occhi percorrono lo spazio tra l’uno e l’altro seguendo il principio della massima economia di tempo e di percorso. Creano cioè una linea retta tra i due punti. Questa linea prende il nome di linea latente ed è una costante percettiva per tutti gli individui del pianeta. Nelle composizioni grafiche la linea latente, anche se generata nella nostra mente, ha lo stesso valore delle forme visibili. Tuttavia ci sono occasioni in cui questo può essere più importante di quelli fisicamente presenti: è il caso della chiusura psicopercettiva. Una delle leggi di unificazione figurale della Gestalt che ha dimostrato di essere tra le più forti tratta proprio della chiusura. Lo psicologo gestalista Gaetano Kanizsa ha dedicato una parte dei suoi proprio a questo fenomeno, tant’è che l’esempio più foamoso per illustrarlo è noto con il nome di Triangolo di Kanizsa. Un triangolo equilatero dal bordo nero. In gergo si dice che il primo triangolo si genera nella

36 maggio 2013

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Il triangolo di Kanizsa è un’illusione ottica nota. Nella figura “vediamo” due triangoli equilateri bianchi l’uno sovrapposto all’altro anche se nessuno dei due triangoli è effettivamente disegnato. Inoltre il triangolo bianco inesistente sembra essere più luminoso della zona circostante, mentre quell’area ha la stessa luminosità delle zone adiacenti.

mente dell’osservatore attraverso un completamento modale. Tale completamento può essere identificato come il processo secondo il quale ricreiamo con la nostra mente le parti nascoste di qualcosa che vediamo solo parzialmente. Quando osserviamo un oggetto qualunque, lo pensiamo sempre intero, ben lo sanno gli scenografi teatrali e cinematografici che, accoppiano quinte bidimensionali, ci danno la sensazione di trovarci davanti a volumi completi, o inserendo semplicemente una scala cromatica ci fanno intuire l’esistenza di un sopra inesistente. Noi vediamo dunque molto più di ciò che stimola effettivamente i nostri occhi.

PENSATO O PERCEPITO?

È chiaro che il completamento amodale pensato segue un modello di tipo cognitivistico, cioè basato sull’esperienza acquisita. Nel libro Arte e Cervello (Zanichelli 1955) gli autori riportano un interessante esempio di completamento amodale, che si basa esclusivamente sull’esperienza di chi osserva. Così avviene per noi, ma per i nostri progenitori preistorici il completamento amodale rappresentava innanzitutto un fenomeno atto a garantire la sopravvivenza. Se, per esempio, attraverso il fogliame vedevano macchie di diverso colore, riuscivano grazie a questo processo a ricostruire la forma della preda o del predatore e potevano comportarsi di conseguenza. Sempre secondo lo stesso principio di sopravvivenza, la natura ha dotato alcune sue creature di macchie o disegni che servono a confondere i predatori. È quello che si chiama mimetismo, di cui si sono occupati anche gli psicologi, osservando che la percezione negli animali è guidata dagli stessi principi che regolano quella umana. Essenzialmente il mimetismo si basa sui rapporti figura sfondo.


a cura della redazione

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La TEN Season 2 Fotolia continua il suo giro del mondo dell’arte digitale, presentando alcuni tra i più rinomati artisti in ambito internazionale. Il quarto artista digitale della TEN Season 2 è stato il giapponese Marumiyan che, partendo dalle immagini Fotolia, ha creato un’opera sul tema della musica. I primi 3 PSD del 2013, dell’argentino Gustavo Brigante, il coreano Soonguy Gwon e il brasiliano Adhemas Batista hanno registrato oltre 75mila download. www.tenbyfotolia.com

Un anno

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IMMAGINI

Year in focus: 2012 è il titolo di una raccolta degli SCATTI più rappresentativi e più richiesti in Italia e nel mondo, per ripercorrere insieme a GETTY IMAGES i fatti di cronaca, le grandi manifestazioni sportive e gli eventi mondani che hanno contraddistinto l’anno appena trascorso. Dai giochi olimpici di Londra alla guerra civile in Siria, dalle celebrazioni per i 60 anni al trono della regina Elisabetta alle elezioni in USA, una SELEZIONE di belle immagini che raccontano vere e proprie storie. www.gettyimages.com

38 maggio 2013

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a cura di maria carmela la greca maria.lagreca@unipa.it

Laureata in Comunicazione, Dottoranda di ricerca in Sociologia presso il Dipartimento Studi su Politica, Diritto e Società dell’Università di Palermo. Dal 2011, collabora con la School of Social Science dell’Università di Cardiff (Wales, Uk). Si occupa di GIS analysis per il marketing territoriale e di stili di vita e abitudini di consumo. Nel 2012, fonda Italian Touch Boulevard, blog dedicato all’artigianato del lusso e al Made in Italy. italiantouchblvd. wordpress.com

La comunicazione

di Sambuca Molinari

PARLIAMO DELLE STRATEGIE DI UN GRANDE NOME DEI LIQUORI MADE IN ITALY CHE, DAL CAROSELLO DEL 1966 A OGGI, HA GIOCATO CON ADVERTISING CHE SONO RIMASTE IMPRESSE NELLA MENTE DEGLI ITALIANI, GRAZIE A CLAIM DI CARATTERE E A SCELTE INSOLITE E CURIOSE.

Dopo aver lavorato nel settore dei profumi e dei liquori e aver gestito un bar ad Addis Abeba, Angelo Molinari si trasferisce a Civitavecchia nel 1936 e dà vita al più famoso liquore all’anice stellato. Oggi, nell’opificio artigianale di Colfelice in Ciociaria vengono prodotte 9 milioni e mezzo di bottiglie all’anno, vendute in Italia e all’estero. Divenuta subito famosa negli anni della Dolce Vita, l’azienda è stata in grado di mantenere alto l’interesse del consumatore, grazie ad ingenti investimenti in piani di comunicazione vincenti e a spot pubblicitari che hanno fatto la storia dell’ dell’advertising. QUESTIONE DI ETICHETTA Gli spot Molinari sono specificatamente costruiti con l’intento di essere ricordati e di delineare un profilo dell’azienda-enunciante dai tratti di personalità accattivanti. Con i primi spot, le storie di vita mettono in scena una credibile quotidianità. L’espressione è autentica e attiva meccanismi di riconoscimento e identificazione da parte del consumatore. Gli slogan si rivolgono alla famiglia, contribuendo alla definizione della filosofia del ‘bere responsabilmente’. Nel Carosello del 1966, Carlo Giuffrè e Wandisa Guida recitano una gag in un ristorante di lusso e che si conclude con la frase «Per sapere vivere, bisogna conoscere l’etichetta» che riceve la risposta del barman: «Come per saper bere. l’etichetta Questa è l’etichetta. È senza pari, la Sambuca Molinari. Un consiglio, quindi, accetta: occhio all’etichetta!». E poi, ancora: «Bevi poco ma bene», «Molinari distrugge la sete». Il personaggio ricorrente negli spot riprodotti tra gli anni ’90 e l’inizio dei Duemila, invece, è un giovane le cui figurativizzazioni e tematizzazioni, oltre che il tono di voce e il contratto di lettura, lo presentano al pubblico come alquanto

42 maggio 2013

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made in italy

1|Carosello 1966 Si parte dagli albori della televisione: la Molinari è entrata nelle case degli italiani con Carosello, pezzo di storia dell’advertising italiano, con i suoi slogan adatti alle famiglie: «Occhio all’ etichetta», «Bevi poco ma bene», «Molinari distrugge la sete».

2|Musica & comunicazione Molto musicale questo spot, che richiama il jingle del Sambuca Molinari, in tre diverse ambientazioni, sempre con un uomo e una donna... Spot trasmesso e registrato nel 1991.

bizzarro. Il look fuori moda, il flusso di coscienza articolato a voce (voice in) o non articolato (voice over o voce interna) e quasi privo di senso per tutta la durata dello spot, rimarca l’anima di un personaggio che rompe gli schemi del tradizionalismo e del conformismo. Dodo – così si chiama - è uno dei primi personaggi pubblicitari che esce fuori dal mito, costituendo l’anti-mito: è ironico, confuso, euforizzante, energico, enfatico, estremamente espressivo. Dodo è un cartone animato nevrastenico che, di certo, non si adegua alla realtà restituendola allo spettatore attraverso procedure che puntano alla costruzione del ‘verosimile’. Dodo dimostra che il discorso spacciato come vero è inefficace, e con esso le sue condizioni di produzione. Il discorso di Dodo, anzi, è alquanto difficile da decodificare. E allora? Il consumatore/lettore non è più passivo. Ed è dimostrato simulando il paradosso, decodificabile a piacere, solo da coloro che ricevono e assumono la proposta Molinari sancendo, così, il patto di comprensione con l’azienda. Dodo è il anti-consumatore Molinari per eccellenza: l’indeciso che vuole e non vuole, e soffre. Il sottofondo musicale e le percussioni scandiscono il passare del tempo ad ogni decisione non presa: «Io vorrei, cioè vorrei, mi piacerebbe qualcosa da bere, cioè la sera, o a metà pomeriggio, o a cena, o a ridosso della cena, nel caffè o anche dopo il caffè …». Bloccato tra le mille opzioni di scelta, indica al consumatore cosa/chi questi non vorrebbe essere: Dodo. Non si celebrerà l’identificazione del consumatore col personaggio. Dodo non berrà in scena Sambuca Molinari. Dodo non guarderà mai lo spettatore/consumatore: non lo interpellerà. Sino a che la voce fuori campo, enuncerà: «Prendi una decisione chiara! Sambuca Molinari. Chiara e decisa», avvicinandosi così allo spettatore.

3|Chiara e DECISA Alla fine degli anni 90 la Sambuca Molinari punta sulla sua personalità forte, sul carattere, sul suo essere “chiara e decisa”, come recitava lo spot.

4|Spot MARE 2006 Tutto è insolito: la sveglia gira al contrario, i palazzi scendono a terra come ascensori, le strade sono spiagge, scrivanie e fotocopiatrici galleggiano in mezzo al mare. Il protagonista si sveglia già vestito e al bancone del bar ordina “il solito”.

DALL’INDECISO ALL’ABITUDINARIO Nello spot ‘Mare’, invece, le funzioni espressive sono completamente delegate alla musica di sottofondo e alle immagini. La stanza è piena di orologi. I minuti della sveglia girano al contrario. Il mondo è inverosimile. Il soggetto si alza dal letto già vestito ma senza calze, l’ascensore si muove su e giù e a destra e sinistra accompagnando il protagonista in strada. Ma le strade sono spiagge, le scrivanie e le fotocopiatrice galleggiano nel mare. Il protagonista lo osserva (sarà il suo ufficio?), si lascia bagnare i piedi. Attirato dalla vista di un castello di sabbia, guarda dentro e, oltre una piccola finestra, scorge se stesso che ordina un drink. Dalla bottiglia, formando un ‘7’, viene versata la Sambuca Molinari Extra. Il modello pubblicitario sembra più classico di quello adottato in Dodo. In ‘Mare’ accade qualcosa; il messaggio non è immobilizzato e amorfo, ma compiuto in una dimensione spazio-temporale insolita. E il soggetto appare come abitudinarioinsolitamente. La routine non è più noia e omologazione perché interrotta da un piacevole solito. Sambuca Molinari non è affatto una novità: è una buona abitudine. È «il solito».

maggio 2013 NATURAL EVOLUTION White 120 g/m2 by Gruppo Cordenons

5|Chalet 2011 Dal mare si passa alla montagna, ma è ancora un abitudinario il personaggio (invisibile) dello spot Chalet, in onda nel 2011. Franco è il testimonial trasparente come la Molinari Extra: dopo la sciata, quel che ci vuole è un momento di relax con la propria bevanda preferita.

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tutto sul naming

Béatrice Ferrari

Béatrice Ferrari è la voce più significativa del brand naming in Italia. Laureata in semiotica, comincia la sua pratica a Parigi per sbarcare nel 1989 a Milano e fondare la prima società italiana completamente dedicata alla creazione di nomi commerciali della quale è socio e amministratore per 16 anni. Dal 2005 opera come professionista indipendente: offre collaborazioni di tipo strategico (brand architecture, global positioning) e creativo (brand naming e renaming). Nel 2009 lancia il corso ‘Naming Day’, un format esclusivo in Italia che insegna come sviluppare strategie, creatività e valutazioni dei nomi dei brand. www.beatriceferrari.com www.brandnamingday.com

Editoria e figurine

info@beatriceferrari.com

L’ULTIMO NATO in casa CARACÓ

Il BRAND del mese

Caracó è un trisillabo molto semplice da pronunciare sia in italiano che in numerose lingue occidentali. Il ritmo del nome è denso e giocoso per via della ripetizione della /k/ e della finale tronca. La melodia globale del nome esprime carattere e decisione. Le vocali /aao/ sono aperte e luminose sulle due prime sillabe e si socchiudono sulla finale. Dal vocabolario napoletano arcaico, il nome Caracó significa chiocciola: potrebbe derivare dal latino ‘cara’ testa e ‘collum’, dal celto gallico ‘carach’ avvolto, oppure dall’arabo ‘karkara’ girare. Il genere del nome è maschile, e l’accento ‘acuto’ sulla ‘o’ finale lo rende prezioso e originale. Sia la traduzione spagnola che quella portoghese della parola Chiocciola è ‘Caracol’, ‘caracollo’ in italiano indica il movimento del cavallo al maneggio e che ‘Caraco’ in francese designa un top intimo femminile. La scelta del nome Caracó per una casa editrice è stata motivata dalla volontà di esprimere il legame fra ciò che appartiene alla tradizione e ciò che simboleggia la modernità. La chiocciola rimanda al procedere con

gradualità e sicurezza nel fare libri, core business di questo brand emergente nel mondo dell’editoria. La chiocciola rappresenta il percorso verso un obiettivo: è simbolo di pazienza, prudenza e stabilità. Porta con sé tutto ciò che possiede, è allegorica e sobria. La chiocciola è inoltre uno dei più importanti simboli nel mondo del web. Questa duplice anima del brand rappresenta il legame tra la tradizione dei libri e il futuro. Il guscio è rappresentato da un libro che trasforma l’ambiente caldo e accogliente della casa in un mondo sicuro in cui rifugiarci: quello della lettura. Il colore verde chiaro trasmette invece naturalità e freschezza, crescita e rinnovamento, esprime rigoglio, prosperità e giovinezza insieme a speranza e cambiamento. Il nero simboleggia la serietà e l’affidabilità del brand. Il carattere tipografico è minuscolo, tondeggiante e morbido dal ritmo saltellante e gioioso. Esprime simpatia, serenità, accoglienza e familiarità. Il disegno del font lineare è pulito, comunica modernità, etica e innovazione, tutti valori importanti nella filosofia dell’editore.

FONETICA Trisillabo piano che inizia con grande decisione e apertura /pa/ per proseguire con la doppia ripetizione della sillaba /ni/, più chiusa e acuta. Il tutto forma una melodia simpatica e delicata, leggermente infantile. MORFOLOGIA Cognome tipico del modenese, Panini trae origine dai nomi del tardo medioevale Pane, Panis e Panellus, derivanti dal latino panem, soprannomi attribuiti al capostipite per il suo buon carattere. Ancora oggi si dice infatti ‘essere buono come il pane’. Panini rappresenta una versione diminutiva plurale del sostantivo ‘pane’. SEMAN SEMANTICA La società Panini viene fondata nel 1961 quando i fratelli Panini, titolari dell’omonima agenzia di distribuzione di giornali e gestori di un chiosco nel corso Duomo di Modena, decidono di commercializzare la prima collezione Calciatori Panini. Oggi il Gruppo Panini vende in tutti i paesi ed è leader mondiale nel settore delle figurine adesive e delle trading cards.

ICONOGRAFIA Giuseppe Panini era un appassionato di enigmistica, inventava cruciverba e il suo pseudonimo era, appunto, “paladino”; da qui il simbolo Panini. Il cavaliere è espressione di forza, potenza ma anche purezza, lealtà, nobiltà e privilegio. Rimanda a un mondo di fantasia e gioco; è eroico e nell’immaginario è colui che difende con onore i più deboli. CROMIA Il giallo e il rosso sono colori ‘puri’ e saturi e determinano un accostamento cromatico vivace, dinamico, contrastante e forte; a livello psicologico, l’accordo di colori è elementare, semplice, energico ed eccitante. Il cavaliere multicolore dà un tocco di allegria e giocosità. Un insieme di colori positivo e molto usato nel mondo dell’infanzia e dei giovani. TIPOGRAFIA Carattere maiuscolo graziato dal sapore classico, storico e tradizionale. Trasmette forza, potenza e vigore. Ha un aspetto maschile.

44 maggio 2013

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marketing dei sensi

a cura di Alessandro Miani alessandro.miani@gmail.com

Alessandro Miani è la voce più autorevole del Marketing Sensoriale in Italia. Laureato in Medicina e Chirurgia, Ricercatore Universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano e autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui “Il Marketing dei Sensi” e “Marketing Sensoriale”, ha all’attivo anche docenze universitarie allo IED e al CdL in Scienze della Comunicazione dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

LOGHI & SENSORIALITÀ

le percezioni dietro le font

LA CREAZIONE DI UN LOGO RUOTA ATTORNO ALLA DEFINIZIONE DI TRE PILASTRI FONDAMENTALI: LA FONT, IL COLORE E LA FORMA, CHE INSIEME CONCORRONO A RENDERLO “FIRMA” DI UN’AZIENDA Ma quali sono le font, i colori e le forme più usate per i loghi, dalle aziende di successo? Facebook utilizza il font Klavika; Google, Catull BQ; Twitter, Pico Alphabet, ma ci sono molte aziende che hanno realizzato font ad hoc, creandole ex novo, come Yahoo o, uscendo dai new media, modificando font già esistenti, questo il caso di Nutella e di Gucci. FONTESTESIE, QUANDO LA FONT EVOCA SENSAZIONI Sulla base dei termini font (carattere tipografico) e áisthesis (sensazione, percezione), il Graphic Designer Michele Cecchini ha coniato il neologismo fontestesie, dichiarando che nella lettura di un carattere tipografico non entra in gioco solo la percezione visiva, ma tutti i sensi guidati da connessioni multisensoriali. Così come esistono caratteri tipografici più leggibili che illeggibili, più pesanti che leggeri, allo stesso modo esistono caratteri più maschili che femminili, più caldi che freddi, ma anche più gustosi, più sonori e più olfattivi di altri. Andando nello specifico, all’interno di ogni registro sensoriale, esisterebbero caratteri tipografici evocanti particolari odori, come profumi floreali o legnosi o ancora balsamici, così come esisterebbero caratteri più morbidi e altri più duri, caratteri più rimbombanti e caratteri più melodiosi. Con il termine “Fontestesie”, Cecchini tende a definire e introdurre un nuovo ambito di ricerca e di approccio verso una tipografia più attenta alla tematica della sensorialità, dichiarando che, percependo un carattere tipografico, si percepiscono indirettamente anche le sue proprietà sensoriali. Il 33% dei 100 Top Brand mondiali utilizzano il colore blu o l’azzurro, il 29% il rosso, il 28% il nero o il grigio, il 13% il giallo o l’oro. Il 95% utilizza uno o due colori, il 41% utilizza solo testo e nel 9% dei casi il Company Name non è nemmeno nominato nel logo. Studi hanno dimostrato che il colore di un prodotto influisce, sui potenziali acquirenti, nella loro decisione d’acquisto, per una percentuale che oscilla fra

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marketing dei sensi 1|Font IN pubblicità In alcuni manifesti pubblicitari, il carattere tipografico ha avuto una funzione evocativa ed espressiva, divenendo parte predominante della composizione: per la macchina Kia Picanto è stato uilizzato il carattere Vibrocentric della fonderia digitale Larabie, che si è prestato molto bene per esprimere una sensazione gustativa piccante.

2|Guardando LE FORME Il logo ovale della Ford è stato introdotto nel 1907, progettato per promuovere la Società come “marchio di garanzia per l’affidabilità e l’economia”. Motorola utilizza un logo con una M stilizzata. I due triangoli rivolti verso l’alto promuovono la coraggiosa leadership della Società e il suo spirito innovativo.

il 60 e l’80 % e che molti utenti/consumatori danno un primo giudizio inconscio su persone, ambienti e prodotti basando la propria valutazione iniziale sul colore. Il colore ha infatti un grande impatto sulla nostra percezione e scatena memorie di tipo associativo che contribuiscono a fissare nella mente il marchio di riferimento. Per questo è fondamentale scegliere i colori giusti, non solo nel logo ma anche in tutta l’immagine coordinata, dal sito web al packaging. Il rosso è il colore dell’amore, della passione, è un colore ‘bollente’ che suscita eccitazione e che simboleggia la forza e l’energia. L’arancione richiama a momenti di relax, magari estivi. È un colore caldo, amichevole, solare, che stimola l’appetito e la voglia di condivisione e di incontro. Il giallo simboleggia il sole, la voglia di divertimento. È un colore ‘giovane’ ed energetico che stimola la curiosità e l’evasione dalla routine quotidiana. Al verde si possono associare concetti tra i più diversi: soldi, etica, libertà, organico, credere, crescere, gelosia, profitto, naturale. Il blu è un colore freddo e ‘liberale’ che simboleggia il progresso, l’amicizia, la musica, ma anche la regalità e la medicina. Il viola, colore sensuale, eclettico e mistico, è associato allo stile e all’eleganza, al romanticismo e alla vanità. Infine il marrone, simbolo di solidità e sicurezza, è l’essere rustico, legato alla tradizione e alla terra. Alcuni grandi marchi fanno un uso così sapiente del proprio logo che, grazie anche alla loro visibilità e all’attuazione di vincenti campagne di marketing, portano il pubblico/consumatore ad associare inconsapevolmente certi colori o certi abbinamenti di colori ad alcune importanti realtà aziendali. Considerare le differenze culturali nell’interpretazione del colore, assicurandosi che la scelta del logo sia appropriata a tutti i mercati a cui si rivolge l’azienda, è cosa sempre necessaria: nel mondo asiatico, ad esempio, il bianco è associato alla morte, mentre in occidente è il colore della pace. Il colore riveste quindi grande importanza nell’identificazione di un’azienda, ma oltre che nel marchio, esso viene usato anche in altre forme esteriori collegate al concetto immagine: le divise dei dipendenti o degli addetti alle vendite, le dominanti di colore all’interno di alberghi e luoghi pubblici, il colore delle poltroncine e dei tappeti di un cinema o di una sala per conferenze, il colore delle linee della metropolitana, ecc. Le compagnie aeree, in particolare, dedicano ampi studi e cospicui investimenti allo studio dei colori dei loro aeromobili, degli interni e alle divise delle assistenti di bordo. Si dice che le cose più semplici siano anche le migliori e, a giudicare dalle scelte fatte da noti brand internazionali, non si può che dar ragione al detto popolare: le forme più semplici, che vengono utilizzate come base per tutte le altre forme, sono il quadrato, il rettangolo, il cerchio, l’ovale o ellisse e il triangolo. Quadrati e rettangoli sono gli oggetti più familiari a noi, basti pensare a tutti gli edifici che ci circondano e in cui viviamo, oppure ai libri, i giornali, i televisori e gli schermi dei PC. Nel design, queste forme sono usate per suggerire la stabilità, la conoscenza e la verità. I cerchi e le ellissi indicano la completezza, la libertà e l’infinito. Sottintendono il movimento, la sicurezza e la protezione. Inoltre, sono considerate le più perfette fra tutte le forme e vengono spesso utilizzate per trasmettere la “scelta ideale”. I triangoli sono le più dinamiche fra tutte le forme. Suggeriscono la crescita, il progresso, l’azione. A causa della loro natura “a punta”, sono spesso utilizzati nel design per indicare una “direzione giusta”.

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3|Logo contest Nel 1936 la Toyota ha annunciato un concorso per trovare un logo per l’azienda, che provvedesse a comunicare “la sensazione di velocità”. Due ovali perpendicolari formano la “T” di Toyota e il terzo ovale intorno a esso simboleggia l’espansione globale della Società e le infinite prospettive future.

4| FIDUCIA al quadrato Nel 1972, Deutsche Bank ha commissionato a otto grafici il disegno di un logo rappresentasse l’azienda. Il progetto vincente fu quello di Anton Stankowski, ossia “il quadrato tagliato”, con il classico carattere tipografico Univers. La barra rappresenta la consistente crescita della Banca e il dinamismo, mentre il quadrato è un segno di sicurezza e di fiducia.

5| UNIRE forme diverse Il design della “Puzzle-Sfera” di Wikipedia rappresenta il suo pubblico globale; Il logo AOL è semplice, attraente e dal riconoscimento immediato grazie al design di una sfera in un triangolo. A volte un’unione di due forme molto diverse, come un rettangolo e un cerchio, sono in grado di produrre risultati sorprendenti e diventare di grande successo, proprio come nel caso del logo HP, progettato dagli stessi fondatori della Società, Bill Hewlett e Dave Packard.

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