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Luigi BOSCOLO

Geotritone italiano in una cavità nelle Ofioliti.

(Foto Francesco Grazioli)

Catalogo speleofaunistico

Stato dei lavori

Luigi BOSCOLO

Nel 2013, in occasione del 13° Congresso Internazionale di Speleologia a Brno (Repubblica Ceca), veniva annunciata l’imminente uscita dell’opera “Catalogo topografico e sistematico della fauna cavernicola italiana”, da me curata e patrocinata dalla Società Speleologica italiana (vedasi Speleologia, n. 68, pp. 42-44). L’uscita di tale lavoro era stata ancor prima annunciata alla speleologia italiana e, fin dal 2010, le Federazioni speleologiche, attraverso le loro Commissioni Catasto, avevano fattivamente collaborato fornendo i dati necessari a integrare e a precisare molte informazioni raccolte durante la consultazione di moltissimi lavori sul tema. Oggi, anche se molto vicini al traguardo finale, la data d’uscita dev’essere ulteriormente procrastinata. Una circostanziata motivazione per questo ulteriore ritardo è l’oggetto della presente comunicazione. Va premesso – ed è importante sottolinearlo - che questo Catalogo si basa su una vastissima raccolta bibliografica, i cui dati provengono da lavori pubblicati (come monografie o in periodici) a partire dal XVIII secolo; informazioni che sono state controllate sia a livello faunistico sia per ciò che riguarda i dati catastali delle grotte interessate. Ricordata questa circostanza, espongo per punti le attività attualmente in corso.

Controllo delle informazioni catastali

In questo campo i dati sono molto eterogenei e non sempre facili da reperire. Un obiettivo importante è quello di recuperare le coordinate geografiche dei punti d’ingresso di alcune grotte di cui, tuttavia, si conosce il numero di catasto e di altre di cui non lo si conosce. Si tratta di dati non sempre riportati nelle pubblicazioni speleofaunistiche. Pertanto, contando sulla sensibilità dei Responsabili dei Catasti regionali, si è iniziato a contattarli per chiedere di mettere a disposizione le informazioni utili in loro possesso.

Il controllo dei taxa

Al fine di ottenere un Catalogo basato su dati scientificamente attendibili - e attuali - si è ricorso al controllo delle liste faunistiche da parte di specialisti di vari gruppi zoologici. Questo intervento si è rivelato particolarmente opportuno, avendo permesso di mettere ordine in realtà talora abbastanza complesse. Fin dall’inizio della preparazione del Catalogo la preoccupazione era stata quella di fornire un elenco aggiornato di nomi validi, in sostituzione dei corrispondenti messi in disparte a seguito di revisione da parte di studiosi conoscitori profondi di vari gruppi zoologici. In effetti, negli ultimi decenni, l’aumento numerico di specialisti ha determinato un approfondimento degli studi che hanno permesso di valutare in modo comparativamente sempre più soddisfacente le caratteristiche delle specie. Il che ha determinato variazioni più o meno importanti nella collocazione dei taxa nel quadro sistematico. Di conseguenza si sono registrate, ad esempio, trasferimenti di specie da un genere ad

Attività di campionamento di invertebrati.

(Foto Francesco Grazioli)

SETTORE GROTTE CATASTATE GROTTE NON CATASTATE GROTTE ARTIFICIALI Italia NW 1416 405 299 Italia NE 903 384 107 Italia centrale 636 469 142 Italia meridionale 918 419 86 Italia intera 3873 1677 634

un altro, o l’individuazione di due o più sottospecie all’interno di una stessa specie. Pertanto nel Catalogo si è reso necessario un continuo lavoro di ricodificazione dei dati numerici con i quali i lavori si susseguono nella lista degli Autori; così pure nelle indicazioni per le singole specie, in corrispondenza delle quali i singoli lavori di riferimento hanno dovuto subire una variazione di posizionamento. Sinteticamente, sono state apportate variazioni numeriche che hanno interessato i contenuti non soltanto dal punto di vista quantitativo e qualitativo, ma anche, in alcuni casi, dal punto di vista distributivo. La maggior parte degli specialisti hanno eseguito il controllo con scrupolo e in tempi brevi, altri hanno impiegato tempi medio-lunghi. Finalità di questa parte di lavoro: - collocazione dei vari taxa animali all’interno di un inquadramento sistematico particolarmente rigoroso, nel quale i vari Ordini si succedono l’uno all’altro rispettando sempre lo stesso schema; - controllo della validità dei nomi attualmente impiegati per indicare i vari taxa animali; - controllo di tutti i dati finora acquisiti, al fine di intercettare eventuali incongruenze per eliminarle. In pratica nel Catalogo le specie sono elencate seguendo lo schema della checklist delle Specie della fauna d’Italia (Edizioni Calderini, Bologna) e successivi aggiornamenti. Si ricorda che complessivamente nei lavori consultati è stata riportata la fauna di 5.550 cavità naturali terrestri, di cui 3.873 catastate e 1.677 non catastate; fauna è stata citata anche per 634 cavità artificiali. Secondo gli ultimi conteggi le specie animali sono 4936; i generi 1802.

Sistemazione degli indici delle grotte e della fauna

Questa operazione non è difficile, ma richiede tempi medio-lunghi a causa della grande quantità di cavità terrestri e di taxa animali. Ad essa si accompagna il controllo dell’esattezza delle date di pubblicazione dei lavori vagliati; parallelamente è necessaria la correzione di nuove sequenze cronologiche che si vengono a creare.

Cosa esclude il catalogo

In questa situazione, considerata la vastità dell’opera, al fine di sveltire i lavori, ho deciso di concentrare ogni sforzo sulla fauna delle grotte terrestri. Pertanto, per quanto riguarda la fauna delle grotte marine sto pensando ad una pubblicazione separata che potrà vedere la luce in tempi successivi. Oltre alle grotte marine il Catalogo esclude anche sorgenti, acque freatiche, acque interstiziali, orridi e doline.

Un duplice appello

Come si può evincere dalle precisazioni fornite, la realizzazione del Catalogo continua a fare progressi, pur dovendo affrontare una realtà abbastanza complessa. Se da una parte c’è un rallentamento nel raggiungimento dell’obiettivo, dall’altra vi è la consapevolezza che l’opera, così pazientemente curata nei particolari, diventerà uno strumento veramente utile. Per il raggiungimento di questo traguardo mi appello alla sensibilità delle Federazioni speleologiche e dei Catasti regionali, cui sono grato per la collaborazione precedentemente fornita, affinché mettano ancora una volta a disposizione quella parte di dati in loro possesso che sono fondamentali per un effettivo arricchimento di informazioni nel Catalogo stesso. Così pure mi appello a tutti quegli specialisti che hanno fornito la loro disponibilità a controllare le liste di loro competenza affinché vogliano farmi conoscere i loro rilievi in tempi quanto più brevi possibile. Tutti ringrazio con la più viva cordialità.