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Damiano MONTRASIO e Andrea FERRARIO

Deposito di crinoidi in una grotta del Campo dei Fiori (VA). Questi ritrovamenti sono segnalati nel Catasto nella sezione Speleopaleo. (Foto Andrea Ferrario)

Home page del portale web del Catasto Speleologico Lombardo

Progetto Tu.Pa.Ca.

Un nuovo portale per la condivisione del Catasto Speleologico Lombardo

Damiano MONTRASIO e Andrea FERRARIO - Federazione Speleologica Lombarda

Lo strumento del Catasto delle Grotte è fondamentale per poter realizzare l’attività speleologica come la intendiamo e conosciamo oggi. La storia del Catasto Speleologico Lombardo, nato nel 1927, si rivela più complessa di quello che si può immaginare, vista la ricchezza di aree carsiche e la presenza di numerosi gruppi speleologici, dislocati un po’ sul tutto il territorio regionale. Con i decenni si arriva alla definizione di quattro Zone catastali individuate in corrispondenza dei confini delle seguenti Province: Zona Varese; Zona Como-Lecco-Sondrio-Monza Brianza- Milano-Pavia-Lodi; Zona Bergamo; Zona Brescia. I problemi legati alla gestione del Catasto sono stati il frutto di decenni di contrasti tra i gruppi speleologici lombardi, ostacoli che dai primi anni 2000 sono stati progressivamente superati, grazie a una nuova generazione di speleologi più aperti alla collaborazione e alla condivisione dei propri dati. Inoltre la gestione e l’aggiornamento dei dati è sempre stata materia di pochi addetti ai lavori che, dedicando passione e tempo, hanno saputo tramandare, nonostante tutto, la conoscenza di 90 anni di Catasto delle Grotte Lombarde. L’adattamento a nuove forme di gestione geografica e informatizzata, è un processo obbligatorio per il futuro del catasto stesso. Oggi con il Progetto Tu.Pa.Ca. (Tutela e salvaguardia del Patrimonio Carsico), realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, è finalmente disponibile un portale web che consente di archiviare, aggiornare e condividere on line i dati del cata-

sto. Il Progetto ha avuto tuttavia un iter abbastanza complesso, poiché alle problematiche tecnologiche si sono sovrapposte anche le scelte, per lo più ideologiche, di come affrontare e risolvere la questione della tutela del dato. Già dalle prime assemblee della neonata Federazione Speleologica Lombarda (FSLo), si pose il tema della pubblicazione del catasto come prima forma di tutela della paternità del dato, ma principalmente per mancanza di risorse, la sua realizzazione fu sempre rimandata. Nel biennio 2009-2011, per la prima volta nella storia della realtà speleologica lombarda, la FSLo si impegnò nella realizzazione del progetto “Osservatorio regionale sulle aree carsiche”, commissionato dalla Direzione Generale Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia e finalizzato alla realizzazione di un quadro completo delle attuali conoscenze sui sistemi carsici della nostra regione. La consegna dei prodotti finali ha incluso anche un Geodatabase GIS contenente le maggiori 250 grotte, le principali sorgenti carsiche note, un’identificazione sommaria delle principali aree carsiche e una ipotesi di delimitazione dei principali bacini idrogeologici. In quell’occasione venne per la prima volta alla luce, non senza un certo onere, una visione di un catasto unificato, ed emerse la consapevolezza che i quattro catasti con suddivisione provinciale erano molto disomogenei fra loro, primo fra tutti nel dato della posizione degli ingressi, in molteplici sistemi di coordinate. Nel Febbraio 2014 avvenne la svolta verso le licenze Creative Commons (CC): Montrasio propose di divulgare al massimo il catasto per proteggerne la paternità e rilanciarne la fruizione, nel frattempo, l’uscita del bando ‘Capacity Building’ della Fondazione Cariplo sembrò avere le condizioni ideali per partecipare e ricevere un contributo per realizzare il nostro “sogno nel cassetto”. Nel Giugno 2014 FSLo incaricò uno studio legale di valutare le possibilità offerte dalle normative per la protezione del dato catastale, e il parere finale riconobbe nel catasto delle grotte lombarde un connotato di originalità che lo avvicina più a un’opera creativa che ad una banca dati meramente ‘geografica’. Un passaggio importante perché di fatto ha rassicurato l’assemblea sulla possibilità di esporre finalmente le informazioni liberamente al pubblico, garantendo una tutela della paternità del dato. Nell’ottobre 2014 il Consiglio FSLo si espresse favorevolmente alla pubblicazione di parte del catasto con licenza CC e subito dopo, nel dicembre 2014, arrivò l’atteso esito del bando della Fondazione Cariplo: il Progetto Tu.Pa.Ca era stato finanziato. Il progetto inizia ufficialmente nel gennaio 2015, quando FSLo incarica Alessandro Vernassa, curatore e sviluppatore della piattaforma alla base del Catasto delle Grotte Liguri (www.catastogrotte.net), di unificare in un unico database il Catasto Lombardo, di adattare il gestionale ligure alle necessità lombarde e di sviluppare alcune sezioni nuove. Ad aprile 2015 è pronto un primo prototipo da sottoporre ad Alfredo Bini, storico curatore per buona parte della Lombardia, e fonte certa di preziosi consigli vista la sua lunga esperienza e competenza. L’incontro, fissato per la sera del 30 aprile, non venne mai realizzato. Alfredo scomparve improvvisamente proprio quel pomeriggio, lasciandoci tutti increduli. Riprendere il lavoro dopo lo shock della sua scomparsa non è stato facile e sono stati necessari molti mesi prima che il sistema ripartisse a pieno regime. Ad aprile 2016 nuovi curatori catastali sono già al lavoro e si delinea un affiatato team, trasversale ai gruppi speleologici, intenzionato a raccogliere l’eredità di Alfredo e di guardare al futuro per colmare le lacune del passato. Il sito che ospita il Tu.Pa.Ca. viene ufficial-

Buco del Piombo (CO).

Le grotte con ingresso chiuso per qualsiasi motivo sono indicate nel nuovo gestionale del Catasto in un’apposita sezione. (Foto Ivan Licheri)

Particolare webgis del Catasto in opzione topografica Open Street Map, con evidenziate le coordinate e il posizionamento del Büs di Tacoi (Lo/Bg 1007). mente aperto al pubblico il 3 maggio 2016, in occasione del convegno “In un pozzo di scienza”, organizzato dalla redazione di Geologia Insubrica e Università degli Studi di Miano, dedicato ai lavori e studi di Alfredo. L’approccio con cui FSLo ha cercato una soluzione al problema della tutela del dato catastale è ben riassunto in una frase del giornalista e scrittore Cory Doctorow, ormai celebre per la speleologia lombarda: “Il mio problema non è essere copiato, è essere ignorato”. La FSLo si è ritrovata in un contesto storico insperabilmente favorevole in cui, pubblicando al mondo una parte dei dati, non si fa altro che dichiarare nella maniera più forte e decisa che il catasto delle grotte in Lombardia è uno ed uno solo, di proprietà di tutti gli speleologi Lombardi e della Federazione che li rappresenta. Nelle licenze CC la FSLo ha trovato uno strumento pronto all’uso, e aderente alle proprie finalità di condivisione della conoscenza garantendo la paternità del dato. La Speleologia che vogliamo deve essere riconosciuta come disciplina scientifica a tutto tondo e come tale deve comunicare le proprie conoscenze al pubblico e alla società civile, che le deve utilizzare a fini di tutela del territorio, del patrimonio carsico e dell’acque che lo attraversano. Oggi chiunque può consultare il sito www.speleolombardia.it/catasto e navigare in una mappa interattiva consultando le oltre 4.700 schede di tutti gli ingressi delle grotte lombarde, con alcune informazioni geografiche e speleo metriche. In questa prima fase di rodaggio le informazioni di maggior dettaglio e a carattere scientifico sono ad uso esclusivo degli speleologi e dei collaboratori della FSLo. Due sezioni del sito, ad oggi accessibili solo dietro esplicita autorizzazione, sono sicuramente degne di particolare menzione perché particolarmente innovative: la prima è dedicata ai principali complessi carsici lombardi, battezzati a seguito dall’unione di due o più grotte, con un calcolo automatico dello sviluppo e del dislivello complessivo, la seconda invece è dedicata al Progetto Speleopaleo, una raccolta recente, ma già molto ricca, di segnalazioni, osservazioni e documentazione legata al mondo dei fossili in grotta . Quello che è certo è che FSLo ha con questo progetto rivoluzionato, l’approccio allo studio e alla raccolta dati legate alle grotte: Tu.Pa.Ca. è a oggi il contenitore della conoscenza degli speleologi lombardi e come tale deve essere utilizzato e valorizzato.

Galleria concrezionata al Büs di Tacoi (Gromo - BG).

Nel database del Catasto Lombardo è possibile inserire anche immagini che illustrano gli ambienti interni. (Foto Andrea Ferrario)