Speleologia n. 52 - giugno 2005

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Recensioni Schegge di luce Dedicato ai 50 anni (1953 – 2003) di vita del Gruppo Speleologico Piemontese CAI–UGET di Torino. Ottima la veste grafica, ma soprattutto sono molto piacevoli gli articoli in cui i vari autori ripercorrono le tappe più significative di questo Gruppo che ha svolto, e svolge ancora oggi, un ruolo importante nella speleologia italiana ed internazionale. Oltre che tracciare un percorso sulle esplorazioni in quella magica montagna che è il Marguareis, è anche la storia di uomini, delle loro idee, amarezze, paure, gioie ed entusiasmi. E’ un libro che mette a fuoco soprattutto gli aspetti umani di chi pratica la speleologia e, a me pare, che sia l’aspetto più bello. Nella panoramica di questi 50 anni, si può seguire l’evoluzione tecnica e di ricerca, è interessante verificare i cambiamenti che hanno determinato anche un nuovo modo di organizzare ed effettuare l’esplorazione sotterranea.

Cave, arte e cultura in Sicilia La speleologia siciliana non finisce di stupire. Anche se priva dei grandi massicci calcarei che fanno la ricchezza speleologica delle regioni alpine o di molte aree appenniniche, riesce ad essere presente nel nostro mondo culturale con monografie che raccontano una notevole attività di studio e ricerca. Fra le numerose pubblicazioni che ci pervengono dall’isola ho scelto di segnalare “Cave – Arte e Cultura” sia per la specificità dell’argomento trattato, sia per la particolare realtà che ha permesso di produrla. Il volume, formato A4, 94 pagine, una novantina di tavole fra foto, rilievi e disegni, descrive le origini, l’utilizzazione (soprattutto nelle opere ornamentali), lo stato attuale, gli studi per il recupero e la valorizzazione delle cave ipogee di calcarenite sparse nella regione Un bellissimo testo di divulgazione di speleologia urbana che, attraverso dieci capitoli – La calcarenite, le cave e le opere ornamentali; Le antiche cave di Palermo; Le cave di calcarenite del Palermitano: mucati e pirrere; La fossa della neve a Bagheria; Natura e artificio; L’equilibrio del vuoto – Marsala, le cave; Studio, recupero e valorizzazione delle cave di tufo ipogee a Favignana; Dalla leggenda alla realtà storica delle cave, sicurezza e prevenzione dei rischi;Antonino Campo, uno scultore indigeno; Le moderne opere ornamentali – offre uno spaccato pressoché completo della materia. Ma forse, più che i contenuti degli scritti - frutto dell’impegno di una dozzina di autori andrebbe messo in evidenza il sostrato socio culturale che

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Sono cambiati i metodi, le tecniche, gli strumenti, certamente anche le motivazioni che spingono “all’andare in grotta”, ma una cosa non è cambiata: la serietà e l’impegno con i quali gli amici di Torino continuano ad esplorare grotte nelle varie parti del mondo. E’ un libro che scorre velocemente, in alcuni scritti si respira l’aria di tempi passati però, guardando e pensando al futuro, traspare l’atmosfera del Marguareis con le sue leggende ed i tanti segreti ancora da scoprire ed esplorare, col benestare del Visconte s’intende… Buon lavoro per i prossimi 50 anni neeh… Lelo Pavanello

Schegge di luce. Racconti, storie, emozioni di 50 anni di speleologia. Autori Vari. Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi, 2005, 192 pp.

sta alla base dell’iniziativa. Il libro presenta, come esplicitato nel frontespizio, un “Progetto dell’Istituto Statale d’Arte di Palermo in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Palermo, di studi e ricerche sulla calcarenite, dalla cava al suo utilizzo nelle fabbriche del territorio palermitano e isolano in genere”, progetto che ha avuto come supporter e collaboratori due dozzine di persone fra insegnanti, professionisti, speleologi, nonché gli allievi di due classi della Sezione Decorazione Plastica dell’Istituto. L’opera contiene gli atti del Progetto e le relazioni presentate dagli specialisti intervenuti al 4° Corso Nazionale di Specializzazione su Cavità Artificiali della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI, organizzato dalla Sezione di Palermo del CAI e che si è svolto a Favignana a fine maggio 2004. Una volta ancora i colleghi speleologi siciliani hanno saputo attivare delle sinergie con il mondo della scuola e dell’arte, inserendo la speleologia (ora quella sulle cavità artificiali) in un discorso più ampio. Discorso che coinvolge la società e che avvicina la speleologia non solo a quella classe colta cui fa riferimento la cultura ufficiale, ma anche e soprattutto a giovani che si avviano a diventare la classe dirigente di domani. E non è poco. Pino Guidi Cave – Arte e Cultura. Studi e ricerche sulla calcarenite, dalla cava al suo utilizzo nelle fabbriche del territorio palermitano e isolano in genere. A cura di Salvatore Sammataro, Palermo, Istituto Statale d’Arte, maggio 2004, pp. 94.


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