Via Poerio e Riviera XX Settembre

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VIA POERIO E RIVIERA XX SETTEMBRE ACQUA E RIGENERAZIONE URBANA A MESTRE

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Il Ramo delle Muneghe del fiume Marzenego è stato tombinato in tre fasi successive dal 1910 al 1925, nel tratto da Riviera XX Settembre sino all’attuale galleria commerciale Le Barche. Poco dopo anche il Canal Salso, già sottoposto a importanti interventi nel corso del XIX secolo per un ampio tratto delle sulle sponde, a partire dal 1932 venne interrato nel tratto terminale. La recente riapertura del tratto del Ramo delle Muneghe, di cui tratta questo documento, concorre a recuperare, se non caratteri, rimandi a un luogo emblematico del rapporto consolidato di Mestre con le acque, salate e dolci, aspetto di indubbia influenza per lo sviluppo della struttura urbana e anche per l’economia e le relazioni sociali della città. Per rendere ancora più incisivo tale processo di attualizzazione del passato, accantonata la possibilità di riaprire il tratto della Riviera XX Settembre, occorre muoversi per capire se progettare l’apertura dell’ultimo tratto del Ramo, verso la galleria commerciale, per la riconnessione con l’Osellino, per cui è indispensabile la realizzazione dell’impianto di trattamento acque a nord di Mestre, e la messa in luce, in un contesto di riordino dell’area, dell’antica testata del Canal Salso, più a est. Al di là dei rimandi maggiormente riconducibili alla storia di Mestre, l’attuazione del progetto - qui illustrato con un ricco apparato iconografico - incide significativamente anche sulla qualità paesaggistica dello spazio urbano di Riviera XX settembre, via Poerio, piazzetta XXII Marzo, prima non configurato, attribuendogli una forma compiuta. Nei fatti, tali luoghi assumono un ruolo strategico come connessione fra le aree maggiormente qualificate, Galleria Matteotti e piazza Ferretto, con un vero e proprio nuovo pezzo di città: l’isolato permeabile dell’M9, con la galleria commerciale e il retrostante Museo, e via Rosa, con il rinnovato piazzale Donatari di Sangue, la Biblioteca di Villa Erizzo. Francesco Trovò Architetto funzionario presso la Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e laguna, competente dal 1 giugno 2011 al 1 giugno 2017 per Mestre e la terraferma veneziana.-

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Indice Premessa .............................................................................................................. pag. 6 La cittĂ e l'acqua ................................................................................................ pag. 8 Il parco fluviale .................................................................................................... pag. 8 Il rapporto con l'acqua nell'ultimo secolo .......................................................... pag. 13 Il progetto di riapertura del corso d'acqua ................................................... pag. 16 Benefici ambientali .............................................................................................. pag. 16 Scelte compositive e arredo urbano .................................................................... pag. 19 Rive, sponde e sistemazioni a verde ................................................................... pag. 23 Pavimentazioni...................................................................................................... pag. 28 Lo svolgimento del cantiere ............................................................................. pag. 32 Il progetto di illuminazione .............................................................................. pag. 41 Enti, progettisti e imprese ................................................................................ pag. 44

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Premessa

01. Via Poerio al termine dei lavori

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L’intervento qui presentato riorganizza un sistema di nuovi spazi pubblici lungo il fiume Marzenego e amplia nel pieno centro di Mestre l'area pedonale di piazza Ferretto - area su cui un tempo insisteva l’antico borgo di San Lorenzo. L’operazione testimonia di un cambiamento culturale avvenuto nell’ultimo secolo, grazie alla quale l'acqua, per anni considerata elemento da occultare e nascondere, è tornata a essere parte dell'identità dello spazio urbano. Il progetto coinvolge un insieme di percorsi disposti lungo un tratto di circa 450 metri del fiume Marzenego, che attraversa via Poerio e Riviera XX Settembre sino a via Circonvallazione, all'imbocco di via Verdi. Oltre a questo tratto di fiume - che viene riaperto per un tratto di circa 200 metri - esso interessa la risistemazione di via Rosa - l’asse di collegamento tra il nuovo polo bibliotecario civico VEZ di Villa Erizzo e Galleria Matteotti. L'antico borgo di Mestre su cui si è intervenuti, un tempo caratterizzato dalla presenza di cortine di edifici porticati affacciati sul fiume, nel corso

del Novecento ha subito radicali trasformazioni. In particolare, il tombinamento del ramo delle Muneghe - il ramo in cui si biforca il fiume a sud dell'antico borgo - ha modificato drasticamente il volto di una città che intratteneva un rapporto molto stretto con l’acqua. Nel secolo scorso, infatti, la costruzione del complesso edilizio della galleria Matteotti e di una serie di alti condomini lungo il fiume, ha fortemente frammentato il tessuto edilizio della città storica. Dell'antico borgo si sono conservati soltanto frammenti: villa Erizzo, la cosiddetta Scoletta a ridosso del duomo, il campanile e la canonica di San Lorenzo, la chiesa sconsacrata di Santa Maria delle Grazie. Per tanto la scelta di riaprire il ramo delle Muneghe e valorizzare gli edifici storici che su di esso si affacciano definisce in termini nuovi la percezione degli spazi nel centro di Mestre, poiché implica non solo il recupero dello storico anello fluviale che ne cinge il nucleo, ma rappresenta un'occasione preziosa per ristabilire

un rapporto visivo e spaziale tra la città e le sue acque. Come vedremo, il progetto è inteso come parte di un più articolato programma di riqualificazione degli spazi pedonali. Nella definizione degli interventi, si è infatti tenuto conto dell'ambizioso progetto del nuovo polo museale M9 degli architetti Sauerbruch e Hutton, in fase di realizzazione a ridosso dell'area di intervento, e dei progetti di riqualificazione che hanno interessato negli ultimi anni sia l'area della Galleria Barcella, sia la riqualificazione di piazzale Candiani e delle vie Mestrina e Costa. In questa pubblicazione si cerca infine di spiegare come un intervento nato inizialmente per rispondere alla semplice necessità di consolidare e mettere in sicurezza le rive del fiume tombinato abbia assunto in breve tempo – grazie alla raggiunta consapevolezza, da parte dell'amministrazione e dei cittadini, dell'importanza del fiume per l'identità di Mestre - il più complesso carattere di un intervento di riqualificazione urbana.


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La città e l'acqua

Il parco fluviale

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Nell'intenzione del progetto per la riapertura del Marzenego, la riqualificazione lungo Riviera XX Settembre e via Poerio è parte integrante di un progetto territoriale più ampio per la gestione del rischio idraulico e la valorizzazione del fiume.

Gli interventi di riqualificazione ambientale previsti per realizzare il parco fluviale del Marzenego sono i seguenti: - la ridefinizione planimetrica del fiume con forme tipiche dei corsi d’acqua di pianura distale (meandri, golene): Esso prevede la futura realizzazione di - l’allargamento della sezione un nuovo parco fluviale con un'area di utile dell’alveo attivo mediante la circa 27 ettari - attraversata non solo risagomatura delle sponde. In questo dal Marzenego, ma anche dai corsi modo le aste fluviali del Marzenego d'acqua del Ruviego e del Cimetto. e del Ruviego si allungano, passando rispettivamente da 1900 a 2300 metri e Nato per migliorare lo stato da 1700 a 2000 metri. Il volume utile al complessivo delle acque superficiali deflusso di piena dei due corsi d’acqua - e dunque contribuire anche al aumenta così di circa 125000 metri miglioramento della percezione del cubi, a beneficio tanto della capacità fiume in città - lo studio mira a ridurre auto depurativa delle acque interessate il rischio alluvionale nelle aree limitrofe quanto dell'officiosità idraulica; e nella laguna di Venezia, attivando - la creazione di aree naturalistiche benefici di natura paesaggistica e a laminazione controllata lungo il socio-economica. Ruviego (tra i 40.000 e i 60.000 m3 di invaso) e il Cimetto (circa 20.000 m3) a miglioramento dell’officiosità idraulica del nodo di Mestre; - la creazione di ampie zone vegetate a macrofite acquatiche con l'incremento della capacità auto

depurativa dei corsi d’acqua; - la diversione dello scarico dello sfioratore di VERITAS dall’area dall’ex depuratore sul Marzenego al canale scolmatore, a beneficio della qualità delle acque transitanti per Mestre centro; - il rimboschimento delle fasce ripariali e delle zone retroripariali con essenze tipiche degli ambienti planiziali; - la messa a dimora di alberi di media e grande altezza e la realizzazione di dossi in terra quali opere di mitigazione acustica e paesaggistica della tangenziale. Infine, il progetto del parco fluviale prefigura l’inserimento di funzioni ricreative legate al fiume stesso - un centro didattico, un percorso acqueo per canoe, un itinerario arginale integrato con aree di sosta, una passerella ciclopedonale di raccordo tra le due sponde - e l'interconnessione tra i principali percorsi di accesso tra la Gazzera, Zelarino e il centro di Mestre.


IL SISTEMA DEI PARCHI NEL TERRITORIO DI MESTRE

Il Parco del Fiume Marzenego e l'area di intervento

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iego fiume Marzenego

IL PARCO DEL FIUME MARZENEGO

Acque superficiali

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Dorsale ciclopedoale 2

Aree a prato stabile

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Macrofite acquatiche

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Alberi e arbusti igrofili Alberi e arbusti mesofili

TRATTO 1 - FIUME MARZENEGO Lunghezza: 600 m Il progetto prevede la realizzazione di un'ampia golena con area umida permanente e bosco igrofilo. In prossimità di un mulino esistente si intende riattivare il vecchio ramo del Marzenego (interrato in occasione della rettifica fluviale degli anni ’60). Una centrale microidroelettrica è rimessa in funzione a servizio di un nuovo centro per gli sport acquatici fluviali.


piazza Ferretto

fiume Marzenego

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Intervento di riqualificazione urbana via Poerio e via XX Settembre

TRATTO 2 - FIUME MARZENEGO Lunghezza: 600 m

TRATTO 3 - FIUME MARZENEGO Lunghezza: 600 m

TRATTO 4 - RIO CIMETTO

TRATTO 5 - RIO ROVIEGO Lunghezza: 1.000 m

L’intervento riguarda la rinaturalizzazione con risagomatura delle sponde e la diversificazione morfologica dell’alveo mediante creazione di piccole isole vegetate. Marzenego e Ruviego scorrono affiancati e la dorsale ciclopedonale si sviluppa tra i due corsi d’acqua attraverso un corridoio di vegetazione.

L’intervento prevede la rinaturalizzazione con risagomatura delle sponde e la diversificazione morfologica dell’alveo mediante la creazione di piccole isole vegetate.

L’ampia area verde interclusa tra la tangenziale e il centro abitato di Mestre ospita il vecchio tracciato del Rio Cimetto, le cui acque in caso di piena vengono sollevate da un nuovo impianto idrovoro con recapito nel fiume Marzenego. L’intervento vede la riqualificazione ambientale dell’intero spazio, con la realizzazione di un sistema golenale allagabile.

L’intervento prevede una golena allagabile e il ripristino del manufatto di regolazione esistente, cosÌ da disporre di un'area di laminazione. Il tratto attiguo è rinaturalizzato con la risagomatura delle sponde e il ripristino della continuità trasversale. Un nuovo manufatto di sollevamento per lo scolmo delle acque di piena alleggerisce la criticità idraulica a Mestre. 13


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02. (pagina precedente) Via Poerio prima dell'inizio dei lavori 03. Via Poerio prima del tombinamento del Ramo delle Muneghe. Foto tratta da: P. Bergamo, Mestre vecchie immagini con la storia della città, Mestre, F.lli Liberalato, 1981 04. Via Poerio nel 1909. Foto tratta da: S. Barizza, Storia di Mestre. La prima età della città contemporanea, Padova, Il Poligrafo, 2003 05. Via Poerio prima del tombinamento del Ramo delle Muneghe

Il rapporto con l'acqua nell'ultimo secolo

03.

04.

05.

La forma del nucleo storico di Mestre è strettamente legata al fiume Marzenego, che nei secoli l'ha cinto con i suoi due rami.

con la costruzione del Teatro Toniolo e della Galleria Matteotti, e la conseguente copertura del Marzenego nel tratto che porta dallo storico ponte della Campana a via Rosa.

compatibili con la presenza del fiume, che venne coperto sotto un solaio in calcestruzzo armato.

Come detto in premessa, nel Novecento interventi di riconfigurazione urbana e preoccupazioni di carattere igienico– sanitario sulla salubrità dei canali nel centro abitato indussero al progressivo interramento del corso d'acqua. Il fiume è stato quindi progressivamente occultato alla vista. Prima della Grande Guerra il centro di Mestre subì una prima trasformazione

Tra il 1910 e il 1930 venne tombinato tutto il tratto prossimo a piazza Ferretto.

La modernità sacrificò così l’immagine di città d’acqua che aveva caratterizzato Mestre, attraendo un tumultuoso traffico automobilistico a ridosso della principale piazza cittadina.

Negli anni Cinquanta si completò l’occultamento nel tratto lungo Riviera XX Settembre, via Poerio, via Fapanni. La forte espansione urbana novecentesca e il nuovo assetto viabilistico non erano infatti più

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06. Via Poerio prima dell'intervento 07. L'ingresso della Galleria Matteotti prima della riapertura del Marzenego 08. Via Poerio prima dell'intervento 09. Via Poerio verso la galleria una volta terminati i lavori

06.

07.

08.

GLI SPAZI PUBBLICI PRIMA DELL'INTERVENTO

piazza Ferretto

Riv

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ier a

XX

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via Poerio


LEGENDA Spazi pubblici esistenti Connessione tra spazi pubblici esistenti Aree verdi Fiume Marzenego Edificato Area di progetto

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GLI SPAZI PUBBLICI DOPO L'INTERVENTO

piazza Ferretto

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Il progetto di riapertura del corso d'acqua

Benefici ambientali

La riqualificazione del centro di Mestre lungo Riviera XX Settembre e via Poerio cerca di coniugare la ricerca di di una nuova qualità urbana e paesaggistica con il risanamento ambientale dell'area. Il fiume Marzenego è di fatto una sorta di cordone ombelicale che lega città, campagna e laguna. Riportarlo alla luce significa dunque riqualificare lo spazio urbano avvicinando la città alle sue matrici ambientali.

Con questo intervento, grazie all'aumento delle aree naturali, si attenua innanzitutto l'effetto isola di calore: grazie alla riapertura del fiume, la conformazione spaziale a corridoio e la generazione di gradienti termici è in grado di innescare cossiddette brezze urbane, aumentando il comfort ambientale.

L’ossigenazione delle acque conseguente alla riapertura del corso d’acqua contribuisce infine a migliorare Il progetto intende innanzitutto liberare lo stato dei fondali e la situazione via Poerio dalle automobili - con la idraulica nel complesso. sola eccezione del traffico locale e di sicurezza - privilegiando la ciclopedonalità e gli spazi naturali. Lo spazio urbano subisce così immediati benefici in termini di miglioramento dell'inquinamento acustico e dell'aria. Parallelamente, la messa in luce delle superfici d’acqua e di nuove aree piantumate genera benefici a livello ambientale.

10. Via Poerio dopo l'intervento

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12.

Scelte compositive e arredo urbano

11. Sezione prospettica dell'intervento in Via Poerio 12. Dettaglio delle pavimentazioni e rivestimenti

In linea generale, il progetto ricerca una continuità visiva con gli interventi di riqualificazione che negli ultimi decenni hanno interessato piazza Ferretto, via Mestrina e via Costa. L’assunto di partenza è infatti che l'impiego di soluzioni costruttive uniformi faciliti una percezione unitaria dello spazio. In secondo luogo, si è prestata particolare attenzione alla ridefinizione del rapporto dimensionale tra facciate degli edifici e sezione del fiume. La realizzazione di una strada con sezione a schiena d'asino al di sopra di un impalcato, infatti, nel Novecento aveva implicato l'innalzamento delle quote

della pavimentazione, compromettendo così una corretta lettura del rapporto tra lo spazio aperto e gli edifici. Questa modifica dell'altimetria delle pavimentazioni aveva inoltre generato problemi con la raccolta delle acque meteoriche, che avveniva a ridosso delle facciate. Pertanto il progetto di riqualificazione è intervenuto invertendo le pendenze delle pavimentazioni, permettendo così il naturale deflusso delle acque piovane verso il fiume, anzichè a ridosso delle facciate. L'introduzione di questo beneficio di ordine funzionale ha permesso il ripristino di un giusto

rapporto spaziale e di proporzioni tra le facciate e lo spazio del fiume. Particolare attenzione è stata inoltre prestata alla definizione delle soluzioni costruttive impiegate per sedute e parapetti. Sui muri di sponda sono montati dei parapetti costituiti da staffe realizzate in acciaio zincato a caldo, verniciate a polvere con colore grigio chiaro. Queste lame verticali che definiscono il ritmo del parapetto, sono accoppiate su un supporto scatolare. Gli elementi metallici così realizzati sono fissati al cordolo in calcestruzzo armato esistente mediante zanche su

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06.

13. Sezione trasversale dell'intervento 14. La riapertura del Marzenego al termine dei lavori

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piastra metallica tassellata al supporto in calcestruzzo. In corrispondenza dei passaggi sopra al fiume, la struttura dei parapetti è realizzata in calcestruzzo armato inghisata alla soletta esistente. Sui fronti che danno sul fiume essa è rivestita con lastre in pietra naturale d’Istria. Zanche e profili metallici inseriti in apposite fresature delle lastre consentono il loro fissaggio nascosto. Viceversa, le superfici rivolte verso lo spazio pedonale sono rivestite con lastre in acciaio grigie, al cui interno sono incassati corpi illuminanti a LED.

All’interno della nuova piazza Matteotti, oltre che in corrispondenza dei principali salti di quota presenti nel tratto orientale della riviera verso palazzo San Lorenzo e sulle aree spondali trattate a verde, sono realizzate sedute a sviluppo rettilineo. In linea generale, analogamente a quanto accade per i parapetti sui ponti e sugli attraversamenti del fiume, esse sono realizzate in calcestruzzo armato e rivestite in pietra d’Istria Orsera spessa 4 cm. Le lastre lapidee presentano una finitura bocciardata fine per i rivestimenti verticali e levigata per quelli orizzontali che

compongono le sedute. Nella parte inferiore, nascosta alla vista, le lastre presentano una bisellatura rompigoccia. Inoltre, alla base delle sedute sono inseriti corpi illuminanti segnapasso. Quando cala il sole le linee luminose disegnano lo spazio, marcando l’orizzontalità dei percorsi e i salti di quota. Infine, sempre all'interno dello spazio di via Matteotti, è realizzato il chiosco di un edicola, secondo le forme dei padiglioni a pianta esagonale già realizzati su progetto Guido Zordan per le edicole della vicina piazza Ferretto.


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Rive, sponde, sistemazioni a verde

15. Le sponde e le passerelle ciclopedonali (pagina precedente) 16. Dettaglio costruttivo delle sponde, delle aree inerbite con le sedute integrate e delle pavimentazioni. 17-18. (alle pagine seguenti) Vista da piazzale donatori di Sangue verso via Rosa e da Riviera XX Settembre verso via Giuseppe Verdi al termine dei lavori

Per il rivestimento dei muri di sponda il progetto ha previsto l'impiego di blocchi prefabbricati in calcestruzzo pigmentato, con un effetto di finitura simile alla pietra naturale.

copertine in pietra d’Istria con finitura bocciardata e angoli smussati. Le aree vegetali assumono la configurazione di piccoli giardini digradanti verso il corso del fiume.

Una serie di fughe orizzontali segna il paramento. Esse sono state realizzate mediante delle fresature sui blocchi.

In corrispondenza del loggiato aperto al piano terra della ex-emeroteca, verso piazza Ferretto, sono realizzate Questi elementi sono fissati alla sponda vasche in calcestruzzo all’interno su un letto di calcestruzzo e mediante delle quali è stata prevista la staffe in acciaio inox a L posate ogni piantumazione di vegetazione due blocchi. rampicante. I muri di sponda cosĂŹ rivestiti in calcestruzzo sono coronati da

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TRACHITE ZOVONITE GRIGA - MISTA sp.8 cm- sp.8 cm TRACHITE ZOVONITE GRIGA -ORSERA sp.8 cm - sp. TRACHITE ZOVONITE TRACHITE ZOVONITE TRACHITE MISTA -ZOVONITE sp.8 cm GRIGA PIETRA D'ISTRIA 25 cm- sp.10 cm PIETRA D'ISTRIA SELINA - sp.10- sp.8 cm cm PIETRA D'ISTRIA SELINA rigata finiture varie rigata finiture varie bocciardata rigata bocciardata fine sulla superficieorizzontale e sulla fine bocciardata fine N.B. saranno solo le lastre 80 x 50 cm N.B. bisellate lealastre da tutti 80 xi50 N.B. bisellate saranno bisellate solo da le lastre affiancate alla saranno bisellate N.B.solo saranno le lastre bisellate allalastre da 80 x 50N.B. cm sarannocosta lato solo lungo vista su bisellatura su tutti i affiancate lati solo le bisellatura laticm affiancatepietra alla pietra solo sullungo lato lungo in allaangolo pietraarrotondatao selina solo sul lungo in affiancate allainpietra selina solo sul lato lungoaffiancate in r=lato 2 cm selinaselina solo sul lato in affiancamento pietra selina solo sul lato lungo affiancamento affiancamento affiancamento affiancamento

ate alla mento

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Sezione speciale fronte M9

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Bocciardato fine

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Sequenza di posa

Bocciardato fine

N.B. Gli elementi di compensazioneSezione nontipopotranno avere dimensione inferiore a 60 cm di lunghezza

Sezione tipo

Bocciardato fine

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Rigata Piano sega a filo

Bocciardato fine

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Piano sega a filo

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Piano sega a filo

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Sezione speciale fronte M9

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Trachite Zovonite

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Zovonite PIETRA SELINA -2sp.10ORSERA cm D'ISTRIA - sp. 25 cm Trachite PIETRA D'ISTRI 60 xD'ISTRIA 20 PIETRA bocciardata finebocciardata fine sulla superficieorizzontale e sulla bocciardata fin bisellatura su tutti i lati costa lato lungo a vista costa lato lung angolo arrotondatao r= 2 cm angolo arrotond

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Trachite Zovonite

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Trachite Zovonite

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20. Trachite Zovonite grigia Trachite Zovonite grigia - rigata Trachite Zovonite grigia Trachite -d'istria rigata Zovonite - rigata Pietra Selinagrigia - bocciardata Pietra fine d'istria Selina Pietra - bocciardata d'istria Selina fine lo [Bisellatura sui due lati da 80 cm quando affiancata alla pietra[Bisellatura Selina] sui due lati da 80 cm quando [Bisellatura affiancata suialla duepietra latisu da Selina 80 cm ] quando Selina ] [Scuretto su tutti i lati 5 x 4 mm]su - FRONTE [con bisellatura tutti i lati]affiancata alla pietra [con bisellatura su tutti [con i lati] bisellatura tutti

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19. (pagina precedente) Piazza donatori di sangue al termine dei lavori

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Oltre a individuare una serie di campiture che valorizzano la scansione dei porticati affacciati sulla riviera, il disegno di pavimentazione così definito si interrompe in 20 18 1 corrispondenza degli episodi 1 20 x 40 20 x 40 architettonici e monumentali di sp.10 sp.10 cm cm maggior rilievo - il sagrato di fronte alla chiesa sconsacrata di Santa Maria delle Grazie - oggi sede di una frequentata libreria - il ponte della Campana e Galleria Matteotti. 40

Il ritmo delle facciate che si 20 1 affacciano sul fiume si proietta a 18 20 x 40 terra sulla tessitura lapidea ed è sp.10 cm Per questo motivo la nuova riviera messo in luce da fasce di trachite più lungo il Marzenego è pavimentata in larghe e con finitura rigata, strette 2 pietra naturale - prevalentemente con tra due corsi di graffe chiare in pietra trachite dalla cromia sui toni del grigio. d’Istria Selina bocciardata finemente. 80

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filo sega si alternano a fasce più larghe con finitura bocciardata alternatamente rada e fine.

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Come s'è detto, il progetto ricerca una continuità visiva con gli interventi di riqualificazione che negli ultimi decenni hanno interessato la città, in particolare con quello che ha interessato la vicina piazza Ferretto.

scala 1:5 1:5 scala

scala 1:5 20

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Pavimentazioni

scala scala 1:51:5

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Le lastre sono disposte a correre a La pietra d’Istria Orsera in pezzature formare corsi di diversa larghezza maggiori viene invece utilizzata per In corrispondenza di queste 20. Schema di posa delle lastre 50 x 80 50 x 80 50 x 80 bordare le aree rivestire le interruzioni del disegno sono posati sp. 8laSezione cm sp. 8 cm sp. 8inerbite, cm Sezione speciale fronteche M9 costituiscono speciale fronte M9 e finitura: sottili fasce di trachite lapidee Trachite Zovonite grigia Zovonite Trachite - rigata Zovonite gr Zovonite mista con finitura piano a sedute e coronare i muri- rigata di sponda.Trachite lastricati regolari agrigia correre in trachite pavimentazione scala 1:5

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scala 1:5

scala 1:5


Schema di posa pavimentazione Schema di posa pavimentazione

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Bisellatura sulla Bisellatura Bisellatura sulla sulla Trachite TrachiteTrachite Zovonite Grigia Zovonite Zovonite Grigia Grigia

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Bisellatura sullaTrachite Trachite Bisellatura sulla Bisellatura sulla Trachite Zovonite Grigia Zovonite Zovonite Grigia Grigia

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PIETRA D'ISTRIA SELINA - sp.10 cm PIETRA D'ISTRIA SELINA PIETRA D'ISTRIA SELINA - sp.10 cm- sp.10 cm

PIETRA D'ISTRIA ORSERA - sp. PIETRA D'ISTRIA - sp. 25 25 cmcm PIETRA D'ISTRIA ORSERA -ORSERA sp. 25 cm bocciardata sulla superficieorizzontale e finefine sulla superficieorizzontale bocciardatabocciardata fine sulla superficieorizzontale e sulla e su costa lato lungo a vista lungo a vista costa lato costa lungo lato a vista angolo arrotondatao r= 2 cm angolo arrotondatao angolo arrotondatao r= 2 cm r= 2 cm

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6 6

7

7 7

Bocciardato fine Bocciardato fine

8

8 8

Sezione speciale fro Sezione speciale Sezione fronte speciale M9fronte M9 M9

Sezione tipo

Sezione tipo Sezione tipo

Bocciardato fine Bocciardato fine

Bocciardato fine

Rigata Rigata

Rigata

Piano sega a filo Piano sega a filo

Bocciardato rado Piano sega arado filo Bocciardato

Piano sega a filo Bocciardato rado Piano sega a filo

Bocciardato fine

Piano sega a filo Bocciardato fine Bocciardato fine

Bocciardato fine

Rigata Rigata

Rigata

I diversi lastricati, di spessore 8 cm, sono posati su uno strato di allettamento e un massetto di pendenza in calcestruzzo armato spesso 15 cm, realizzato sopra uno strato in misto granulometrico stabilizzato.

80 x 50 80 x 50

50 x 50

3 43

80 x 50

80 x 50 80 x 50

rigata bocciardata rigata finefine l’acqua rigata bocciardata bocciardata fine Zovonite grigia, fine. solo le lastre dail 80fiume, in modo da bocciardata allontanare N.B. saranno bisellate x 50 cm bisellatura i lati N.B. saranno bisellate solodale80 lastre su su tuttitutti i lati N.B. saranno bisellate solo le lastre x 50dacm80 x 50 cm bisellaturabisellatura su tutti i lati affiancate alla pietra selina solo lato lungo La nuova piazza fronte alla affiancate pietra solo sulsul lato lungo in in dagli edific e ridurre il rischio affiancate di alla pietra alla selina soloselina sul lato lungo in piovana affiancamento affiancamento affiancamento Galleria Matteotti presenta inoltre di allagamenti. inserti luminosi incassati nella pavimentazione. 80 x 50

6080x x2025 60 x 20

25 25

1 13

60 x 10 60 x 10

60 x 20 80 x 40 80 x 40

2 32

2.4

3 31

80 x 25 60 x 25 10 80

80 x 40

1 1 2

4 43 2 2 4 3 3 3 4 4

4 4 2 3 1 23 3 2 2 3 42 2 4 4 4 1 1 24 4 3 3 34 32 13 31 31 1 23 3 1

TRACHITE ZOVONITE MISTA - sp.8 cm MISTA TRACHITETRACHITE ZOVONITEZOVONITE MISTA - sp.8 cm - sp.8 cm finiture varie finiture varie finiture varie N.B. saranno bisellate solo le lastre affiancate N.B.bisellate sarannosolo bisellate soloaffiancate le lastre affiancate allaalla N.B. saranno le lastre alla pietra selina solo lato lungo in affiancamento pietra solo sulsul lato lungo in affiancamento pietra selina soloselina sul lato lungo in affiancamento

1

14 1 2

Elemento di Elemento di compensazione compensazione

7 7

Elemento di compensazione

7

SEQUENZA COMPLETA POSA 1 SEQUENZA COMPLETA POSA SEQUENZA COMPLETA DI POSADI DI

21. (pagina seguente) L'area di intervento al termine dei lavori

8 8

8

7 7

Bisellatura sulla Bisellatura Bisellatura sulla sulla pietraD'Istra D'Istra pietra pietra D'Istra Selina Selina Selina Bisellatura sulla Bisellatura Bisellatura sulla sulla Trachite TrachiteTrachite Zovonite Grigia Zovonite Zovonite Grigia Grigia

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8 8

8

7

1.5 1.5

1.5

40 40

40

0.5

scala1:20 1:20 scalascala 1:20

Il massetto di pendenza consente di raccogliere le acque meteoriche verso Trachite Zovonite grigia - rigata Trachite Zovonite grigia - rigata Trachite Zovonite grigia - rigata

[Bisellatura lati da quando affiancata alla pietra Selina [Bisellatura suisui duedue daquando 8080 cmcm quando affiancata pietra ]] [Bisellatura sui due lati da 80lati cm affiancata alla pietraalla Selina ] Selina scala1:5 1:5 scalascala 1:5

Pietra d'istria Selina - bocciardata Pietra d'istria Selina - bocciardata Pietra d'istria Selina - bocciardata fine f

[conbisellatura bisellatura tuttii lati] i lati] [con susu [con bisellatura su tutti itutti lati] scala1:5 1:5 scalascala 1:5 20

20 20

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Lo svolgimento del cantiere

La riqualificazione urbana di Riviera XX Settembre e via Poerio, nasce inizialmente in relazione all'attivazione di semplici interventi di adeguamento delle strutture spondali e di copertura del fiume. In tale occasione sono condotte specifiche indagini statiche che evidenziano l’ammaloramento diffuso e grave di parte delle strutture che sorreggono la copertura del ramo meridionale del Marzenego. Su di esse per un secolo si è infatti attestato un fitto traffico veicolare, sia pubblico sia privato. Il fenomeno di degrado presenta una rilevanza tale da compromettere la sicurezza dei luoghi e comportare un pericolo imminente di crollo della strada.

22. Via Poerio durante i lavori di risistemazione delle rive del corso d'acqua riaperto

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Il tratto coinvolto viene quindi chiuso al traffico con un'ordinanza del sindaco a tutela della sicurezza urbana e della pubblica incolumità. Nell'aprile 2012 ha così inizio d’urgenza un intervento strutturale di

messa in sicurezza delle strutture di contenimento e copertura del corso d'acqua. Esso prevede il consolidamento delle sponde e la sostituzione dell’impalcato con un nuovo solaio di copertura, in grado di sostenere i carichi stradali. I lavori si avviano con la demolizione del manto stradale e della soletta di copertura esistente. A queste operazioni segue la rimozione delle travi ammalorate, cominciando da via Brenta Vecchia. Le attività di cantiere proseguono poi verso l’imbocco di piazza Ferretto e Riviera XX Settembre con ritmi rapidi e serrati, come stabilito da un cronoprogramma condiviso con l’amministrazione locale. La progressiva riapertura del ramo meridionale del Marzenego modifica radicalmente la percezione dei luoghi. La riapertura del fiume suscita subito l’interesse dei cittadini, tanto che,

ultimata la demolizione del solaio nel primo tratto lungo via Poerio, il cantiere diviene presto meta di curiosi, i quali chiedono informazioni agli operai e cercano di avvicinarsi al Marzenego - esigendo addirittura l'apertura di un varco delle recinzioni di cantiere che permetta di osservare il fiume. Ben presto, pur riconoscendo la necessità di mettere in sicurezza le aree, l’opinione pubblica chiede che il nuovo scenario urbano – per molti inaspettato – rivelato al pubblico venga valorizzato e integrato negli spazi pubblici esistenti. Associazioni culturali, comitati, ambientalisti, storici e cittadini si esprimono con forza sostenendo la necessità di mantenere l'apertura del corso d’acqua. Nel cosiddetto ramo delle Muneghe si intravede infatti il possibile simbolo del recupero e della valorizzazione dell’identità cittadina.


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I° lotto - I° stralcio I° lotto - II° stralcio II° lotto

24.

Tale volontà è bene accolta di via Rosa con la galleria stessa e la Un'ulteriore criticità riguarda la dall’amministrazione, che sull'onda piazzetta del Teatro Toniolo. gestione della commessa. dell'entusiasmo cittadino chiede di Le attività di progettazione modificare il progetto in corso di Naturalmente, tale cambio di delle finiture e supervisione del realizzazione, contemperando la programma costituisce una criticità cantiere di consolidamento statico messa in sicurezza statica delle aree inattesa per i progettisti, costretti a si sovrappongono, generando 16 Duomo di San Lorenzo 11 via Mestrina 6 Galleria Matteotti connessione tra spazi pubblici con la riapertura dell'asta meridionale recepire le nuove istanze progettuali interferenze di nonesistenti semplice gestione. 17 Emeroteca 12 piazza XXVII Ottobre 7 Centro Culturale Candiani del Marzenego. e a integrarle con l'intervento spazi pubblici esistenti 18 Impianti sportivi di via Olimpia 13 centro Le Barche 8 calle Legrenzi di sistemazione 19 Galleria Teatro Vecchio strutturale - nel frattempo già in parte L'interventoarea 14 via Palazzo 9 museo M9 di progetto delle rive 900 15 piazza Ferretto 10 via Poerio Il progetto prevede la riapertura del realizzato. deve rispettare in maniera precisa 6300 nuove opportunità di connessione fiume nel tratto tra via Brenta Vecchia In altre parole il progetto d'arredo le tempistiche ristrette e i ritmi e Calle Due Portoni, il recupero del urbano dove essere adeguato e serrati dettati dal cantiere in corso; le 23. Via Poerio durante i lavori di ponte della campana all’ingresso di integrarsi con le lavorazioni in forniture e le lavorazioni inserirsi con risistemazione delle rive del corso piazza Ferretto e la realizzazione di essere, senza comportare modifiche tempismo nei momenti più opportuni. d'acqua riaperto uno spazio pubblico che all'imbocco sostanziali a quanto già realizzato. 24. La divisione in lotti di intervento della Galleria Matteotti raccordi l’asse In sostanza, il cronoprogramma delle

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25.

25. La cava di estrazione della pietra naturale per i rivestimenti 26. Le lastre cavate

26.

sistemazioni urbane deve collimare con quello dell'adeguamento strutturale in atto. Nel contempo le decisioni in cantiere devono essere assunte con celerità, garantendo un certo grado di flessibilità alle lavorazioni successive per gli allestimenti, in corso di definizione con il progetto.

27. Campione della pavimentazione 28. Campione del rivestimento delle sponde in calcestruzzo 29. Via Poerio durante lo svolgimento dei lavori di posa della pavimentazione

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A partire dalla necessità iniziale dell’amministrazione di procedere alla riqualificazione complessiva dell’area, i progettisti individuano il layout e le soluzioni tecniche più appropriate. Parallelamente, sono

27.

identificate le emergenze storiche e funzionali che richiedono comunque il mantenimento di tratti coperti, e nello specifico: -il ponte della Campana che dà accesso a piazza Ferretto, -l’area posta tra l'ingresso al complesso della Galleria Matteotti e via Rosa, che garantisce il collegamento diretto tra la Galleria e la biblioteca di villa Erizzo; - lo sbocco di via N. Sauro e di Via V. Respighi. Qui, una volta completato il consolidamento spondale e la messa

28.

in sicurezza statica, si è proceduto con la realizzazione di un nuovo solaio in calcestruzzo armato. Nel contempo si sviluppa il progetto esecutivo delle rive del tratto di fiume da aprire, mantenendo un costante confronto con l'amministrazione e la Soprintendenza. Di fondamentale importanza per l'inserimento del progetto nel contesto sono state le campionature dei rivestimenti delle pavimentazioni e delle sponde: in corso d'opera si è provveduto infatti alla posa in opera


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31.

30. Via Poerio durante i lavori di sistemazione spondale e pavimentazione 31. Vista della posa delle lastre lapidee

di un tratto di muro spondale e di una porzione di pavimentazione. Anche dei parapetti sono state realizzate alcune campionature.

Il secondo lotto invece si sviluppa lungo via Rosa, andando a riqualificare anche l'area antisante villa Erizzo e lungo Riviera XX Settembre.

I materiali lapidei sono stati selezionati direttamente in una cava in Istria, e successivamente i campioni sottoposti a committenza e Soprintendenza.

L’attenzione al dettaglio e l’assistenza continua e precisa alle maestranze in cantiere hanno consentito la chiusura dei lavori nei tempi previsti.

Il cantiere è stato diviso in 2 lotti differenti, il primo lotto si sviluppa fra via Olivi e l'inizio di Riviera XX Settembre e comprende tutti i tratti di riapertura del fiume.

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33.

Il progetto di illuminazione

32. L'illuminazione del duomo e del campanile 33. Il sistema di LED integrato nei gradini, verso piazza Barche 34. (pagina seguente) Foto di via Poerio al termine dell'intervento

Il progetto è stato sviluppato dall'ufficio ostacoli visivi. Altro obiettivo era quello tecnico comunale in concomitanza con di creare un effetto di luce continua e lo sviluppo del disegno generale. ben distribuita, mettendo però in risalto alcuni elementi della città. L'intera illuminazione è stata realizzata con sistemi a LED a risparmio I principali beni monumentali sono stati energetico, in buona parte integrati quindi illuminati con faretti integrati nel nelle sedute o nelle gradonate con progetto in modo da fungere da perno l'obiettivo di interferire il meno per il nuovo percorso pedonale. possibile con i principali coni visuali. Sulla sponda nord del Marzenego Sono stati infatti rimossi tutti i corpi il percorso è caratterizzato da una illuminanti su palo esistenti, andando lunga panchina illuminata alla base; a sostituirli con illuminazioni radenti mentre, nella piazza sopra l'acqua, e a spot, in modo da creare una nuova l'illuminazione integrata nella visione dello spazio, ora libero da pavimentazione conferisce un accento

contemporaneo all'intervento. Illuminando in maniera differenziata i luoghi dediti allo spostamento ed i luoghi di sosta si è resa chiara la funzione di ogni spazio.

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Enti, progettisti e imprese

Committente

Soprintendenza

Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre I° lotto

Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre II° lotto

Città di Venezia

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna

Progetto definitivo arch. Elisabetta Rossato

Progetto definitivo arch. Elisabetta Rossato

Servizio di progettazione

Servizio di progettazione

Direttore ing. arch. Manuel Cattani RUP ing. Simone Agrondi Progettista arch. Elisabetta Rossato Collaboratori arch. Cristina Guerretta arch. Diego Costantini Opere a verde dott. for. Alessandra Beretta dott. for. Linda Biliato Opere di illuminazione RUP per. ind. Giuliano Munarin

Soprintendente arch. Emanuela Carpani Funzionario referente arch. Francesco Trovò Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre Intervento strutturale di messa in sicurezza delle rive

Collaboratori arch. Alberto Muffato arch. Alessandro Tressich arch. Giorgio Bacci arch. Lorenzo Da Ros

Progetto definitivo strutturale Coordinamento ing. Gianfranco Baldan Progetto esecutivo

Direttore Lavori per. ind. Paride Fabris

ing. arch. Alessandro Checchin

Coordinamento ing. Gianfranco Baldan Collaboratori ing. Gianluca Pasqualon ing. Gianluca Baldan Progettazione esecutiva

Progetto parco del Marzenego

Progetto definitivo ing. Simone Agrondi

Supporto al RUP per. ind. Alessandro Tiepolo

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Coordinamento ing. arch. Alessandro Checchin

ing. Giancarlo Gusmaroli ing. Francesca Domeneghetti

arch. Andrea Borin arch. Massimo Furlan ing. Valentina Corras ing. Antonio Alessandri


Direzione lavori e CSE

Impresa appaltatrice

Impresa appaltatrice

Impresa appaltatrice

Intervento strutturale di messa in sicurezza delle rive

Intervento strutturale di messa in sicurezza delle rive e II° stralcio del I° lotto delle opere di riqualificazione

Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre I° stralcio del I° lotto

Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembreII° lotto

Legale rappresentante dott. Sandro Zerbin

Legale rappresentante per. ind. Piergiorgio Michieletto

Legale rappresentante dott. Luca Xodo

Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre - I° lotto

Direttore di cantiere arch. Luca Fasan

Direttore di cantiere geom. Riccardo Andriolo

Procuratore speciale geom. Renzo Rossi

Direzione lavori, progettazione esecutiva in variante e CSE

Capo cantiere geom. Stefano Barrella

Capo cantiere geom. Giorgio Baratto

Direttore di cantiere geom. Mosè Pellielo

Direttore dei lavori ing. Simone Agrondi Coordinatore per la sicurezza geom. Massimo Zanetti

arch. Maurizio Papini Riqualificazione delle via Poerio e Riviera XX settembre - II° lotto

Capo cantiere ing. Andrea Perazzolo Capo squadra geom. Audino Dereani

Direzione lavori e progettazione esecutiva in variante ing. Tobia Zordan Collaboratori ing. Francesco Meneguzzi Coordinatore per la sicurezza geom. Michele Granziero 47


Impresa appaltatrice

Fornitori

Opere di illuminazione F.B.F. impianti S.r.l.

Pavimentazioni in trachite Trachite euganea S.r.l.

impianti tecnologici

F.B.F. IMPIANTI Srl via Gaffarello 32/B 30036 S. Maria di Sala (VE) T +39 041 486 081/928 ra F +39 041 576 9882 ra info@fbfimpianti.it w w w. f b f i m p i a nt i . i t

il germoglio green design

Legale rappresentante sig. Francesco Fedriga Direttore di cantiere geom. Saverio Fedriga

Capo cantiere geom. Francesco Civiletti Fornitore corpi illuminanti Ewo S.r.l.

Opere a verde Il germoglio Soc. coop.

Posa pavimentazioni Marmi Venezia S.r.l.

Sistemi di raccolta acque meteoriche ACO passavant S.p.A.

MARMI VENEZIA srl

Pietra d'Istria Kamen Pazin S.p.A.

Opere fabbrili Officina meccanica Patron S.n.c.

Patron snc

Con la partecipazione di Pasticceria Hora

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Sinergo Spa via Ca’ Bembo, 152 Martellago - VE Tel. +39 041 3642511 Fax +39 041 640481 info@sinergospa.com www.sinergospa.com Coordinamento editoriale: Sinergo Spa Andrea Frattin Leonardo Monaco Mazza Testi: Alessandro Checchin Elisa Brusegan Leonardo Monaco Mazza Alberto Muffato Alessandro Tressich Francesco Trovò Fotografie: Giorgio De Vecchi Alessandro Checchin foto pag. 28-29 su gentile concessione di Bolina Ingegneria

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Il presente volume è stato realizzato, a cura di Sinergo Spa www.sinergospa.com

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