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San Carlo

Dal 1843 Nel Segno Della Tradizione

L’arte dell’accoglienza che apre le porte a un viaggio nel tempo tra antichi sapori e nuove interpretazioni delle materie prime locali. Carlo e Giovanna, affiancati dal padre Amos, sono i protagonisti di un luogo nel quale dal 1843 la famiglia Redaelli fa dell’arte della cucina la propria missione. Chi entra oggi nel ristorante San Carlo non può che rimanere colpito dal forte legame con il territorio che da sempre qui si respira, ma che oggi si esalta attraverso la passione per i vini della Valtellina, e non solo. Il sapiente recupero delle vecchie cantine permette lo stoccaggio e l’affinamento di una selezione di oltre duecento etichette locali, ma soprattutto dà la possibilità di pranzare o cenare in un ambiente suggestivo che combina le pareti in sasso con elementi moderni perfettamente integrati in questo pezzo di storia.

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A tavola la fanno da padrone i prodotti della tradizione e piatti che danno una spinta positiva alle materie prime. Nel menù non mancano mai i pizzoccheri, ma anche i gustosi taroz e la polenta cropa. La selvaggina e i prodotti del territorio in stagione sono un’evoluzione della cucina con le tagliatelle al camoscio, gli spatzle di castagne o ai mirtilli, il salmì di cervo e i funghi della Val d’Arigna. Ottimo lo spiedo all’antica cotto su brace di legna dei vicini boschi. Tante proposte intriganti da abbinare, perché no, a una verticale di vini e vecchie annate.