Raimondo Villano - Influenza: generalita'

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Raimondo Villano

Influenza A (H1N1)


Ricerche, elaborazione, impaginazione, realizzazione ipertestuale e multimediale a cura di Raimondo Villano â’¸

Edizioni CHIRON - ottobre 2009


© Copyright Raimondo Villano © Ricerche, elaborazioni, copertina a cura di Raimondo Villano. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il permesso scritto dell’editore. All right reserved. No part of this book shall be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted by ani means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, withoutwritten permission from the publisher.

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Realizzazione editoriale: Prof. Dott. Maria Rosaria Giordano. Redazione: mobile 338 59 60 222; e-mail: farmavillano@libero.it Edizioni Chiron Found. - Praxys dpt. © 2009 Fondazione Chiron, via Maresca 12, scala A - 80058 Torre Annunziata (Napoli)

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Stampa Milone - Napoli. Prima edizione ottobre 2009. Finito di scrivere il diciotto agosto 2009.

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TERMINI E CONDIZIONI • La Fondazione Chiron raccomanda a tutti gli utenti del presente dvd di accedervi e farne uso nel pieno rispetto delle leggi applicabili in materia, oltre che di tutte le condizioni qui di seguito indicate. • Il contenuto di questo dvd è interamente protetto da copyright, mediante l’utilizzo della seguente formula: “copyright 2008 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati”. • È consentito agli utenti la stampa di una sola copia del materiale contenuto nel presente dvd. Non è, invece, consentita la copia, la distribuzione, il trasferimento, la modifica e la rivelazione di tutto o di parte del materiale contenuto in questo dvd senza l’espressa autorizzazione della Fondazione Chiron e dell’Autore Raimondo Villano. È vietato, inoltre, riprodurre su un web server tutto o parte del materiale pubblicato dalla Fondazione Chiron - Raimondo Villano su questo dvd. È vietata l’estrapolazione dal presente cd-rom delle immagini e riproduzioni grafiche in esso contenute. • L’Autore Raimondo Villano ha provveduto a controllare l’accuratezza delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo stesso Prof. Dott. Giulio Tarro che ha curato la supervisione sull’intero lavoro finale testuale e multimediale. L’Autore non si assume, tuttavia, alcuna responsabilità in relazione ad eventuali imprecisioni, incongruenze, incompletezze od errori commessi involontariamente, ivi compresi eventuali danni ad attrezzature informatiche causati da possibili virus non presenti nella versione originale del presente dvd. • L’Autore si riserva il diritto di modificare, in ogni momento ed a propria discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.

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Presentazione Questo ulteriore contributo sull’influenza, scritto da Raimondo Villano, si distingue perché in esso vengono evidenziati gli aspetti strategici di una malattia oggi molto al centro dell’attenzione, riportando una ricca analisi raccolta personalmente e fornendo le nozioni virologiche aggiornate con gli ultimi studi. Corollario necessario è il capitolo sulle circolari del Ministero del Welfare con particolare accento su un’epidemiologia in linea con il testo. Analizzandone i dettagli, l’Autore tocca i molteplici problemi interpretativi di ordine clinico ed epidemiologico della già lunga storia evolutiva di questa giovane malattia; approfondisce con chiara competenza i punti di maggiore interesse del rebus-influenza, e cioè le caratteristiche strutturali del virus A/H1N1, senza riportare però i problemi di diagnostica virologica con particolare riferimento ai tests di più agevole e sicuro utilizzo. L’inconsueta trattazione binaria dell’influenza sotto il profilo sia virologico che istituzionale preventivo, rende questo lavoro assolutamente originale per l’ampio bagaglio di informazione che offre, nonché prezioso strumento di consultazione. Bisogna anche dare un giusto elogio all’Autore che è riuscito a pubblicare con particolare dovizia di particolari questa opera che senz’altro si distingue tra tanti lavori della letteratura mondiale su questa gettonata malattia del nostro tempo. Prof. Giulio Tarro Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT UNESCO, Parigi Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA) © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati


“ Un buon ricercatore deve avere enorme

curiosità, tenacia, una grande onestà. Se una sua scoperta gli sembra troppo bella per essere vera, ci sono buone possibilità che non lo sia” Albert B. Sabin

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Parte prima Generalità e approfondimenti sui virus influenzali

I virus influenzali Cenni storici sull’influenza Cenni epidemiologici sull’influenza Profilassi dell’influenza Generalità sull’influenza La nuova influenza da virus A/H1N1 Parte seconda La nuova influenza suina pandemica

Epidemiologia Attività preventiva e di contrasto in Italia Strategie di profilassi e terapia * * *

Profilo sintetico dell’autore Appendice


Generalità sull’influenza


C

linicamente l’influenza è una malattia che si manifesta a carico delle prime vie respiratorie, provocando una tracheite acuta con lesioni e distruzione dell’epitelio ciliato da parte del virus. (naso, gola, bronchi) e malessere generalizzato. Durante i primi due giorni di malattia, l’epitelio necrotico si disintegra e si stacca, leucociti migrano dai capillari alla mucosa e nelle vie respiratorie si forma un essudato di leucociti, di debris necrotico e di muco. Il periodo di incubazione, di uno o due giorni, è caratterizzato da cefalea, malessere e brividi di freddo. Esistono vari tipi di virus influenzali ma quelli che interessano l’uomo sono principalmente di tipo A e di tipo B. I virus influenzali sono in grado di modificare frequentemente le proprie caratteristiche genetiche, così da non essere riconosciuti dal sistema immunitario dell’organismo infettato. Per tale motivo ad ogni nuova epidemia stagionale, anche chi aveva contratto l’influenza o effettuato la vaccinazione nell’anno precedente non è protetto dai nuovi ceppi di virus circolanti. Il contagio dell’influenza avviene attraverso le particelle virali contenute nelle secrezioni nasali e nella saliva: per via aerea, tramite le goccioline di saliva provenienti dalla tosse o dagli starnuti dei soggetti affetti; per via cutanea, per esempio, attraverso le mani venute a contatto con le secrezioni nasali infette; o attraverso oggetti infetti, come bicchieri o posate utilizzate in comune. I più comuni sintomi dell’influenza sono: febbre (caratteristica peculiare e caratterizzante di questa malattia) ad esordio rapido (38-40 °C nelle prime 24 ore), ostruzione nasale, infiammazione faringea, tosse (inizialmente secca, che può peggiorare fino a divenire


produttiva), malessere generale, cefalea, dolori articolari e muscolari diffusi, evidenti soprattutto agli arti inferiori, sonnolenza, perdita d’appetito e congiuntivite. nell’uomo può presentarsi in forma lieve o grave. Può causare un peggioramento di patologie croniche preesistenti. Cefalea diffusa mialgie ai lombi e alle estremità sono frequenti nell’adulto, ma meno marcate nel bambino. Nei bambini, in particolare, possono essere spesso presenti sintomi gastro-intestinali (nausea, vomito, diarrea) che solitamente durano da 3 a 6 giorni. La febbre decade al 3°-4° giorno e segue una rapida convalescenza, che spesso in individui adulti, è accompagnata da leggera prostrazione e a difficoltà di concentrazione. Sono possibili, inoltre, complicanze anche gravi, frequenti nelle persone anziane, quali polmonite ed insufficienza respiratoria, e decessi. Molte complicanze sono associate a sovrainfezioni batteriche e possono essere sospettate se la febbre ed i sintomi persistono dopo quattro o cinque giorni dall’inizio della malattia. Rarissime risultano, nelle recenti epidemie, le polmoniti primarie da virus che, dai dati acquisiti dal 1918-19, si ritiene siano state più frequenti durante l’epidemia spagnola, volendosi vedere in questo una maggiore patogenicità del virus responsabile. Tuttavia anche per la spagnola è stato accertato che la maggior causa di morte fu dovuta a complicazioni polmonari provocate da infezioni batteriche secondarie. Come per molte altre malattie da virus l’influenza presenta un ampio spettro nelle manifestazioni cliniche. Anche se le ragioni di questa ampia variazione sintomatologica sono poco conosciute, esse appaiono abbastanza correlate allo stato del paziente ed a preesistenti disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, vascolare e respiratorio. La variazione nella frequenza di morbilità e mortalità dell’influenza, riscontrata da una pandemia all’altra, hanno fatto pensare a mutazioni genetiche correlate alla virulenza del virus anche se non è stato dimostrato in questo un gene specifico o una costellazione di geni responsabili della virulenza stessa. La diagnosi è generalmente sintomatica, sebbene il virus influenzale possa essere individuato con esami di laboratorio, generalmente non necessari se non a scopo epidemiologico. Esami ematici o radiologici del torace sono richiesti dal medico in caso di sospette complicanze. La terapia dell’influenza consiste in permanenza a letto, somministrazione di antipiretici per la febbre, anticongestionanti e antistaminici per l’ostruzione nasale, sciroppi per la tosse. Non sono necessari gli antibiotici giacché si tratta di malattia virale; in caso di accertata sovrainfezione batterica, tuttavia, possono essere prescritti dal medico curante. I farmaci antivirali (oseltamivir, zanamivir) possono essere usati in particolari circostanze per abbreviare il corso dell’influenza e prevenire l’insorgenza di complicanze. L’arma più efficace contro l’influenza è la vaccinazione, effettuabile all’inizio di ogni epidemia stagionale.


Relativamente all’alimentazione, infine, in caso di influenza è importante assumere abbondanti quantità di liquidi e seguire una dieta nutriente e leggera (utili bevande calde come il classico brodo di pollo, verdure di stagione e frutta come mele cotte e spremute di agrumi, carni bianche e pesce). Evitare di assumere latticini, poiché determinano ispessimento delle secrezioni mucose. Tra i fattori non favorevoli di sviluppo e diffusione del virus influenzale, poi, vi sarebbe l’umidità. Secondo ricercatori dell’Oregon State University, infatti, l’umidità non favorisce la sua diffusione e quando il suo valore assoluto è basso il patogeno sopravvive più a lungo e i tassi di trasmissione aumentano: ciò che accade, generalmente, nei mesi di gennaio e febbraio. Studi precedenti, invece, si erano soffermati sui valori dell’umidità relativa che, però, varia con la temperatura, mentre l’umidità assoluta indica la quantità di acqua presente nell’aria indipendentemente dalla temperatura stessa. La ricerca (pubblicata su PNAS) ha valutato nuovamente i dati di uno studio del 2007 (pubblicato su Plos Pathogens) che aveva individuato un lieve legame fra trasmissione dell’influenza e l’umidità relativa. Sostituendo nei modelli di analisi i valori di umidità relativa con quella assoluta è stata confermata, appunto, sia una “correlazione sorprendentemente forte” tra l’umidità assoluta e il virus influenzale sia che “quando l'umidità assoluta è bassa la sopravvivenza del microrganismo risulta prolungata e i tassi di trasmissione aumentano”. Relativamente, infine, al meccanismo di penetrazione del virus dell’influenza stagionale nelle cellule umane, è stata di recente studiata in particolare l’attività della polimerasi virale, enzima catalitico della replicazione del DNA virale, sottraendo una piccola porzione, o cappuccio (cap) alle molecole di RNA dell’ospite, attaccandola alle proprie. I ricercatori del gruppo di Rob Ruigrok e Stephen Cusack dell’European Molecular Biology Laboratory e dell'Università Joseph Fournier (Francia) hanno scoperto, così, che la parte della subunità chiamata PA è responsabile del taglio del cappuccio dell’mRNA dell’ospite. Questi risultati aprono la strada a potenziali nuovi target contro i virus influenzali ed a nuovi farmaci mirati giacché il PA potrebbe diventare un bersaglio promettente per nuovi antivirali: agendo su questa parte della polimerasi, infatti, si potrebbe bloccare l’infezione in quanto il virus non sarebbe più in grado di moltiplicarsi.


“ La ricerca è vedere

quello che è stato visto da tutti e pensare quello che nessuno ha pensato” Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt

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