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Figli adolescenti

“I conflitti in famiglia con gli adolescenti” di Mario Polito troviamo in apertura le seguenti suggestioni sul tema

“Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore. I giovani sono maligni e pigri, non saranno mai come la gioventù di una volta; quelli di oggi non saranno capaci di mantenere [Incisione di un vaso di argilla dell’antica

“Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio pericoloso, i ragazzi non ascoltano più i loro genitori: la fine del mondo [Sacerdote dell’antico Egitto nel

“Non c’è più alcuna speranza per l’avvenire del nostro paese se la gioventù di oggi prenderà il potere domani, poiché questa gioventù è insopportabile, senza ritegno, terribile”. [Esiodo nel 720 a.C.].

COME SI FA AD AFFRONTARE UN TEMA COSÌ COMPLESSO, COME QUELLO DELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI ADOLESCENTI, SE IL MONDO DEGLI ADULTI NON È RIUSCITO IN MIGLIAIA DI ANNI?

Ti presento due punti importanti su cui riflettere per comprendere questa età molto complessa. Il primo è la conoscenza dei cambiamenti che avvengono nel cervello dell’adolescente e il secondo, che svilupperò nel prossimo numero di questa rubrica, è offrirti qualche dritta pedagogica per intervenire nelle situazioni conflittuali.

Daniel Siegel, noto psichiatra statunitense, nei suoi tanti lavori pubblicati, spiega teorie e cambiamenti che avvengono a livello cerebrale nei primi anni dell’adolescenza. La teoria dell’evoluzione e della sopravvivenza della specie umana: se l’adolescente non si spingesse al di fuori della sua famiglia di origine, non contribuirebbe alla sopravvivenza della specie. Quindi la continua ricerca di occasioni per stare in compagnia degli amici e una sempre più marcata riluttanza verso la famiglia di origine proviene, oltre che nella costruzione di una propria identità, nella teoria della evoluzione della specie. In questa finestra evolutiva, inoltre, i ragazzi sono spesso alla ricerca di nuovi stimoli, nuove tendenze e amano il rischio e le trasgressioni.

Questo avviene per il rilascio di dopamina in quantità superiori rispetto ad un adulto e ad un bambino, ed è un valido motivo per temere il rischio delle dipendenze e dell’uso di sostanze stupefacenti.

In questo periodo, inoltre, avviene un importante processo definito prouning sinaptico, ovvero un processo di sfoltimento delle connessioni neurali per rendere il cervello ancora più efficiente. Si potrebbe dire che viene tagliato ciò che non si usa o che si usa di meno, ecco perché potrebbe essere importante, ad esempio, iniziare prima o durante l’adolescenza a suonare uno strumento musicale, o coltivare qualche interesse, attività e passione in cui si richiede una lunga fase di apprendimento, perché dopo non sarà impossibile, ma molto più impegnativo.

Siegel evidenzia, inoltre, che gli adolescenti sono più impulsivi e più esposti al rischio perché la corteccia prefrontale, quella deputata al ragionamento e alla riflessione è ancora in fase di sviluppo, ed è “contrastata” dalla ricerca del piacere e dal sistema dopaminergico che fa prevalere la ricerca delle emozioni forti. Questi importanti processi di maturazione del cervello raggiungono l’apice con la produzione della sostanza bianca, la mielina, che ricopre le fibre nervose aumentando le connesioni tra i neuroni. Si stima che la piena maturazione del cervello possa avvenire tra i 22 e 25 anni.

Le manifestazioni esterne di tutti questi cambiamenti interni portano i genitori di figli adolescenti a pronunciare frasi come: “Dov’é finito il mio bambino, la mia bambina? Non lo riconosco più”. Il tuo ragazzo, la tua ragazza si sta trasformando da crisalide a farfalla e questo processo porta a manifestazioni di rabbia, toni accesi e sfidanti contro gli adulti di riferimento che possono sfociare in litigi. Ma ricorda cara mamma e caro papà che ora conosci la ragione di queste manifestazioni e dovrai reagire rimanendo calmo e solido come una roccia. Nel prossimo articolo affronterò il tema del come trasmettere bene limiti e regole e attivare la strategia della negoziazione anziché dell’inefficace sistema di premi, punizioni, prediche e sermoni. Se vuoi approfondire il tema dei conflitti genitori-figli e dello strumento della negoziazione, segui i prossimi numeri di questa rubrica.

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Errata corrige all’articolo del numero precedente. Seconda colonna riga 31 e riga 39 “fallacie” e non “fallace”

Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online.

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