Mohmgazine n 21 cotton autumn

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MOH magazine

 

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EDITOR

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OGGI METTIAMO A NUDO SIMONE MONE’ FONDATORE DI MOHMAGAZINE

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ECCO IL NOSTRO “CAPO” TUTTOFARE, ! COME VEDI LA TUA RIVISTA DOPO QUASI 10 ANNI? WOW 10 ANNI, NON ME NE SONO NEMMENO ACCORTO… SCHERZO! OVVIAMENTE GUARDANDO LA NOSTRA EDICOLA CON I NUMERI TUTTI IN FILA, LA PRIMA COSA CHE SI NOTA E’ IL MIGLIORAMENTO DI COPERTINA IN COPERTINA. SIAMO PARTITI DA UN PRODOTTO “GREZZO” GESTITO DA DUE PERSONE A QUALCOSA DI BELLO DA SFOGLIARE, SOTTO LA CURA DI UNO STAFF CHE ARRIVA A 40 COMPONENTI, TRA FOTOGRAFI, STYLIST, EDITOR E CONTRIBUTORS. SONO OVVIAMENTE SODDISFATTO E EMOZIONATO DAVANTI AL QUASI NUMERO 10 SULLA TORTA, ERA IL LONTANO GENNAIO 2005, QUANDO STAMPAVO A FOTOCOPIE IL PRIMO NUMERO DI QUESTA PAZZA RIVISTA FATTA DI COLLAGE E SCARABOCCHI SU FOGLI A3 E ORA, TALENTUOSI FOTOGRAFI LAVORANO A EDITORIALI DA TOGLIERE IL FIATO. QUALCOSA DI BUONO L’HO FATTO ALLORA…

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SEI UN TUTTOFARE, NON L’HAI MAI TENUTO NASCOSTO, STILISTA, EDITOR! E ORA PRESENTI ANCHE UNA SERIE ONLINE? DEVI ASSOLUTAMENTE AGGIORNARCI!! AHAHA.. CONTINUO IN TUTTE LE MIE COSE E NE AGGIUNGO SEMPRE DI NUOVE RIUSCENDO ANCHE AD AVERE UNA RELAZIONE, COME FACCIO? NON DORMO. SCHERZI A PARTE, SIMON CRACKER PROCEDE AL MEGLIO, DOPO TANTI RIVENDITORI IN ASIA, SONO TORNATO ANCHE IN ITALIA CON PARECCHI PUNTI VENDITA. MOHMAGAZINE VEDETE DA SOLI COME STA ANDANDO. PER QUANTO RIGUARDA STYLING FIGHTER, DICO SOLO CHE MI STO DIVERTENDO UN MONDO PORTANDO AVANTI QUESTO PROGETTO WEB. DAL 21 OTTOBRE OGNI MARTEDI’ USCIRA’ UN EPISODIO DIVERSO DOVE UNA COPPIA DI CONCORRENTI SI SFIDERA’ IN MANSIONI CHE NOI QUI PER LA RIVISTA SIAMO ABITUATI A FARE OGNI GIORNO, PROPRIO PER ARRIVARE AD AFFIANCARE IL NOSTRO STAFF IN UN NUMERO, OLTRE AD ALTRI PREMI. NON SO PRESENTARE, QUINDI QUELLO CHE VEDRETE SARO’ IO, IMPACCIATO COME SEMPRE CHE RIDO E SCHERZO ASSIEME AI PARTECIPANTI. QUESTA E’ IN PRIMIS UNA GRANDE AVVENTURA CHE MI HA FATTO CONOSCERE BELLE PERSONE E PARECCHI HANNO TALENTO DA NON SOTTOVALUTARE.


JACKETH&M! SHORTSCOS! SOCKSFILA! SHOESTOPMAN


JACKETABSOLUTEVINTAGE! NECKLACEBEYONDRETRO! SHORTSTOPMAN! SOCKSARMANI! SHOESSIMONCRACKER



! COGLIAMO L’OCCASIONE PER CHIEDERTI QUALCOSA DI PIU’ PERSONALE, ! VISTO CHE CI SIAMO, CHE COSA AMA FARE IL NOSTRO EDITOR NEL TEMPO LIBERO?! SOTTOLINEANDO CHE NON HO GRAN TEMPO LIBERO IN QUESTO PERIODO, CERCO DI VIVERMI LA VITA QUOTIDIANA CON MOLTA TRANQUILLITA’. ANCHE ANDARE A FARE LA SPESA E’ DIVENTATO RELAX, ADORO COMPRARE PRODOTTI E SPEZIE ETNICHE PER RICETTE CHE POI TESTO CON IL RAGAZZO, GLI AMICI O FAMIGLIARI. POI SEMPRE PIU’ RARAMENTE VADO A MERCATINI, MA RIMANE UNO DEI MIEI PASSATEMPI PREFERITI. PER ULTIME MA NON MENO IMPORTANTI, LE SERIE TV. QUELLE MI TENGONO COMPAGNIA OVUNQUE E COMUNQUE.

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IL TUO CAMALEONTICO GUARDAROBA COSA CONTIENE QUEST’INVERNO?! ANCHE IL MIO ARMADIO E’ CAMBIATO CON ME. I MIEI RITMI SONO MOVIMENTATI ADESSO E CON IL VESTIRE MI SONO ADEGUATO, COMODITA’ OLTRE LA STRAVAGANZA. I 90’S CHE ORA COME ORA RIMBALZANO ED ISPIRANO A DESTRA E SINISTRA FANNO A GENIO CON IL MIO MOOD ATTUALE. L’OVER CHE HO SEMPRE ADORATO, TANTO JEANS E RUNNING DI OGNI TIPO E MODELLO, UNICA SCARPA CHE TI PERMETTE DI SALTELLARE DA UNA PARTE ALL’ALTRA, CON BORSE E BORSONI SENZA SPACCARMI LA SCHIENA A ORMAI 30 ANNI, BISOGNA TRATTARSI BENE.

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JACKETLEVIS! SHIRTMISSONI! SHORTSH&M! SOCKSTOPMAN! SHOESSIMONCRACKER


71 VENICE

A CURA DI FRANCESCO FOSCHINI

Al Lido oramai è rimasto solo qualche lustrino perso, o gli ultimi bagnanti di un estate mai arrivata; ma MohMagazine è stata presente, e oltre alla selezione dei look migliori del tappeto rosso, il nostro collaboratore Francesco Foschini ha redatto la sua interessa visione sulla mostra del cinema. 
 Si è concentrato sui film della sezione Orizzonti, Venezia Classici e Fuori Concorso, piacevolmente colpito da certe scelte “pulp” svolte dai selezionatori del Festival.
 Ich seh ich seh (Goodnight mommy) degli austrici Veronika Franz e Severin Fiala, presentato nella sezione Orizzonti, è stato una bella sorpresa. L’ossessione diviene parte integrante nella vita dei due protagonisti (i bravissimi gemellini Elias e Lukas Schwarz) arrivando addirittura a dubitare se la loro madre (una convincente Susanne Wuest) sia effettivamente la stessa dopo il fatidico “incidente”, che si rivelerà colpo di scena finale per lo spettatore. Mossa azzardata in un festival cinematografico come quello di Venezia presentare un’opera che passa dal thriller psicologico allo splatter più genuino, così come Burying the Ex di Joe Dante presentato Fuori Concorso, e apprezzato soprattutto per lo smodato citazionismo vintage dove il cinefilo più fanatico troverà pane peri suoi denti (io l'ho trovato, ad esempio): da Mario Bava a George Romero passando per Vincent Price e Christian Slater. Un film definito di relax dove si parte con i toni di una commedia al limite del demenziale per finire nell'horror puro degli zombie films americani. Una ventata di allegria (Sala Grande era invasa dalle risate e dagli applausi) per un film che risulta fresco e leggero.


!! !A essere sincero non ho visto nulla del reparto italiano, a parte il film di Renato De Maria La vita oscena, primo

film nostrano della settimana presentato nella sezione Orizzonti e tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Nove. Diciamo che di osceno c’è ben poco, semmai c’è molto di banale e di già visto.
 Il protagonista è un giovane attore francese di nome Clément Métayer magari anche bravo ma non basta – a mio modesto avviso - per far guadagnare la sufficienza al film: troppo lungo nonostante la durata di neanche novanta minuti, ridondante, molti, troppi luoghi comuni (l’essere orfano, il rifugio nella droga e nel sesso promiscuo, il suicidio, la resurrezione …) e la scomparsa di Isabella Ferrari dopo circa dieci minuti dall’inizio della storia; con una fastidiosissima voice over intenta a spiegare e diffondere il malessere del protagonista per la vita. Una sorta di Christiane F. al maschile del 2014.

Altro grande fiasco è stato l'atteso Cymbeline di Michael Almereyda. 
 Formalmente ha tutte le carte in regola: tratto dall'istituzionale - ormai - Cimbelino di Shakespeare, cast all star (Ed Harris, Milla Jovovich, Ethan Hawke e John Leguizamo) e ambientazione post-moderna dove si sguazza fra iPhone e MacBook.
 E invece no. Tutto precipita in un finale al limite del comico, forse voluto ma di sicuro non riuscito, un Beautiful misto a un Dynasty, ma senza Hunter Tylo e Joan Collins, per farla breve: non aspettatevi il Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann. Belle, a mio avviso, le musiche di David Ludwig.

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Concludo con l'unico film in concorso che sono riuscito a vedere, 3 coeurs di Benoît Jacquot.
 Puramente francese in tutto: dalla sceneggiatura e ambientazione ai succulenti piatti che cucina mamma Catherine Deneuve, il resto è un dramma in piena regola, dove tutto non va male, peggio. Un film che, uno volta uscito fuori dalla sala, ti fa venir voglia di fumarti un intero pacchetto di sigarette e pensare alla fortuna di essere figlio unico, in certi casi certo, non voglio assolutamente generalizzare.
 Lodevoli le interpretazioni di Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni e Benoît Poelvoorde.

Una 71esima Mostra del Cinema interessante tutto sommato, aspetteremo trepidanti le reazioni del pubblico quando usciranno il sala Pasolini di Abel Ferrara e Il giovane favoloso di Mario Martone, i quali a Venezia, forse, non hanno trovato la giusta strada. Vedremo.
 Francesco Foschini


mohLOOKBOOK!

GIACOMO CHICCA

NEWDESIGNERS



Il titolo che ho scelto per la mia collezione è “Semiramide”, dal nome di una leggendaria sovrana assirobabilonese assorta a simbolo dell’assolutismo pagano,citata anche da Dante, che la colloca nel V girone infernale, quello dei lussuriosi. Un tema che ho voluto portare in questa collezione è infatti quello del dominio, di un potere aggressivo e assoluto che permea anche la sfera sessuale, che condiziona il modo di essere di una donna e la pone al centro della scena, che essa domina indiscutibilmente. l’estetica a cui ho attinto è quella della cultura BDSM, unendola a quella nazista, emblema del potere assoluto, intriso di follia e violenza. Da“Il portiere di notte” con Charlotte Rampling a Valentina di Crepax, passando per “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini, le fonti d’ispirazione a cui ho attinto sono molteplici, anche letterarie, nel caso dell’ “Inferno” dantesco, di cui ho voluto lasciare una traccia inserendo come stampe in applicazione o a “flock” i numeri in romano dei canti in cui il sommo poeta narra le pene destinate ai lussuriosi. I materiali che ho scelto nella progettazione sono per lo più pelle, di varie lavorazioni,cavallino, chiffon e organza; mi sono servito di un frequente uso del contrasto vedonon-vedo per accentuare l’aspetto sensuale e provocatorio della donna che intendo come destinataria. il target a cui ho voluto rivolgermi con questa collezione è infatti una donna di forte personalità, audace, elitaria, che non punta su un’immagine unicamente concettuale, troppo inflazionata al giorno d’oggi, ma che piuttosto vira su pezzi di forte impatto che ne risaltino il carattere. L’idea che più mi ha mosso è stata infatti quella di progettare capi che anche singolarmente sappiano creare un look ricercato e personale anche se abbinati con altri più basic. Dovuta a ciò la scelta di proporre anche stampe più urbane ed elementi della cultura underground e BDSM, un po’ rubati dalle serate “Decadence” e “Torture Garden” , emblema di questo mondo. I colori son per lo più incentrati su una palette limitata: magenta, burgundy, bordeaux, grigio cenere,cipria, beige, nero. L’estetica che ho cercato di comunicare è quindi quella di una femminilità forte, denotata da capi audaci e sicuramente non destinati a tutte, ma che allo stesso tempo risultano rigorosi e geometrici.













MOH


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