Regione Puglia Bilancio Sociale 2006 | 2008

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Regione Puglia

SALUTE E POLITICHE SOCIALI

SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

SVILUPPO RURALE

Regione Puglia | Bilancio sociale | 2006 - 2008

L’IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

06|08 Regione Puglia Bilancio sociale



Regione Puglia Bilancio sociale

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Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

a cura dell'Area Presidenza e Relazioni Istituzionali con la collaborazione di Innovapuglia

Hanno collaborato alla redazione Leonardo Volpicella Direttore dell’Area Presidenza e Relazioni Istituzionali tutti i Direttori di Area il Servizio Controllo di Gestione della Regione Puglia i referenti del controllo di gestione della Regione Puglia il Servizio Statistiche della Regione Puglia il Servizio Comunicazione Istituzionale il personale delle Aree coinvolto nel progetto Lattanzio e Associati S.p.A. Gruppo Operativo Bilancio Sociale: Vitantonio Putignano (per la Regione Puglia) Sabino Alvino Francesco Gitto Ezio Lattanzio Mariarosa Fedele (per la società Lattanzio e Associati S.p.A.)

Progettazione della grafica e della rappresentazione dei dati Nino Perrone Impaginazione Michele Colonna Mariarosaria Digregorio Composizione tipografica in Fedra Sans e Serif disegnato da Peter Bilak, 2001-2005 (www.typotheque.com)


Regione Puglia Bilancio sociale 2006-2008

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Indice Un'altra Puglia. Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia, 7 La Regione trasparente: progetti e risultati. Leonardo Volpicella Direttore Area Presidenza e Relazioni Istituzionali, 9 Nota Metodologica, 10

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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L'identità della Regione Puglia

Salute e politiche sociali

Sviluppo economico

Il quadro socio-economico della Puglia, 17 ▪▪Il territorio, 17 ▪▪La popolazione, 18 ▪▪L'immigrazione, 20 ▪▪Le infrastrutture, 22 ▪▪Il sistema economico, 26 ▪▪Industria, 28 ▪▪Agricoltura, 29 ▪▪L'allevamento, 30 ▪▪La pesca, 30 ▪▪Il turismo, 31

La visione strategica e gli obiettivi, 61 ++Il Piano Regionale della Salute, 61 ++Il Servizio sanitario e la Legge regionale, 64 ++Le politiche sociali, 65

La visione strategica e gli obiettivi, 95

La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizzative, 33 ▪▪Il Presidente, 34 ▪▪La Giunta della Regione Puglia, 35 ▪▪Il Consiglio regionale, 36 ▪▪La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia, 37 ▪▪GAIA: la Regione intelligente, 38 ▪▪Le Società Partecipate, le Agenzie e gli altri Enti Regionali, 40 Le risorse economico-finanziarie, 43

▪▪Le fonti ordinarie di finanziamento, 43 ▪▪Le risorse extra-bilancio: Accordi di Programma Quadro, 45

▪▪Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006, 46

▪▪La programmazione 2007-2013, 48 La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili, 51 ▪▪La programmazione partecipata 2007-2013, 52 ▪▪La costruzione del Piano della Salute, 52 ▪▪Scuola di partecipazione Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori (CAST), 53 ▪▪La legge sulla trasparenza condivisa, 53 ▪▪Le politiche a favore dei giovani, 54

I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia, 67 ++Innovazione e miglioramento continuo. Gli investimenti, 67 ++I dati complessivi del Sistema Sanitario Regionale , 69 ++La prevenzione e l’educazione alla Salute, 73 ++La tutela della salute dei cittadini: il caso ILVA a Taranto, 74 ++Progetto “Oltre la Sanità”, 76 ++Attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali e dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali, 77 ++Interventi a favore degli immigrati, 80 ++Attivazione del Programma Operativo FESR 2007-2013 Ambito Sociale, 81 La spesa per la Sanità e le Politiche sociali, 87 Lavori in corso, 89

I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia, 97 ▶▶Sostegno alle imprese, 97 ▶▶La manovra anti crisi, 98 ▶▶Ricerca, 100 ▶▶Infrastrutture e servizi infotelematici ITC, 103 ▶▶Riconoscimento dei distretti produttivi, 107 ▶▶Energie rinnovabili, 108 ▶▶Internazionalizzazione delle imprese, 110 ▶▶Interventi nel campo delle politiche per il lavoro e delle cooperative, 114 ▶▶ Corsi di formazione professionale, 117 La spesa per lo Sviluppo economico, 119 Lavori in corso, 121 ▶▶ Corsi di formazione professionale, 122


Ambiente, reti e qualità urbana

Territorio, saperi e talenti

Sviluppo rurale

Un nuovo assetto del territorio pugliese, 127 ●●La visione strategica e gli obiettivi, 127

La visione strategica e gli obiettivi, 169

La visione strategica e gli obiettivi, 201

I risultati ottenuti, dall’attività della Regione Puglia, 173 ××Interventi nel campo dei Beni Culturali, 173 ××Iniziative culturali e dello spettacolo, 176 ××Interventi nel campo dell’edilizia scolastica, 179 ××Diritto allo studio e monitoraggio del sistema dell’istruzione, 181 ××Cooperazione internazionale, 183 ××Le iniziative per lo sviluppo e la promozione del turismo, 189

I risultati ottenuti, dall’attività della Regione Puglia, 205 ◆◆La gestione dei finanziamenti comunitari FEOGA, 205 ◆◆La promozione dei prodotti pugliesi e l’educazione alimentare, 206 ◆◆L’innovazione e la conoscenza al servizio dell’agricoltura, 209 ◆◆Attività zootecnica, 212 ◆◆Osservatorio fito-sanitario, 213 ◆◆Osservatorio faunistico regionale, 214 ◆◆Interventi per il miglioramento della produzione ittica e della competitività del sistema pesca, 215 ◆◆Foreste: cura dei boschi e prevenzione e lotta agli incendi, 217 ◆◆Progetti di cooperazione Leader e GAL, 218 ◆◆Il progetto LeaderMed, 220

I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia, 131 ●●Il Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG), 131 ●●Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), 134 ●●Il nuovo sistema di pianificazione locale: il Piano Urbanistico Generale (PUG), 136 ●●I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) e altri programmi previsti dal Piano Casa regionale, 138 ●●Il Piano di Tutela delle Acque, 141 ●●La lotta alla carenza d'acqua, 144 ●●Interventi per la difesa del suolo, 146 ●●Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), 149 ●●Il Piano Regionale della Qualità dell'Aria, 149 ●●La Rete Ecologica Regionale, 151 ●●Aggiornamento e riordino del Piano di Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate, 154 ●●Il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) e la nuova legislazione in materia, 156 ●●La rielaborazione del Piano Regionale dei Trasporti e il relativo Piano Attuativo, 158 ●●La modernizzazione delle reti per il trasposto pubblico locale (TPL), 160 La spesa per l'ambiente, le reti, e la qualità urbana, 162 Lavori in corso, 165

La spesa per la promozione del territorio, 193 Lavori in corso, 195

La spesa per lo sviluppo rurale, 221 Lavori in corso, 223

◆◆Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, 223

◆◆Innovazione, 224 ◆◆Masserie didattiche, 225 ◆◆Inquinamento da nitrati, 225 ◆◆Memoria e didattica, 225

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REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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Un'altra Puglia. Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia

È con grande piacere che la Regione Puglia dà alle stampe il suo primo bilancio sociale. Frutto di uno sforzo di innovazione amministrativa che ha coinvolto tutta la struttura regionale, questo nuovo strumento rende comprensibile a tutti i cittadini come e dove investiamo le loro risorse, quanto spendiamo in sanità, in servizi sociali, educazione, ambiente, lavoro. La scelta di avviare una procedura di gestione del bilancio di questo tipo ha un duplice obiettivo. Da un lato quello di rispondere all’importante bisogno di trasparenza e qualità amministrativa che con sempre maggiore determinazione la Regione sta perseguendo; dall’altro quello di condividere e monitorare, con i pugliesi, il modello di sviluppo virtuoso che, con orgoglio, abbiamo iniziato a costruire. Come emerge dalla lettura del documento, la nuova Puglia è una terra dove ogni Euro disponibile contribuisce in modo efficiente e trasparente all’obiettivo di rendere la vita più felice e sicura. E, infatti, nonostante le difficoltà generate dalla crisi globale che non ha certo risparmiato l’Italia e ancora meno il Mezzogiorno, abbiamo trovato risposte innovative capaci di generare nuova occupazione per i giovani e per i disoccupati e di tutelare – attraverso norme e iniziative specifiche - molti posti di lavoro esistenti. Grande attenzione e risorse sono state anche dedicate alla qualità dell’ambiente di lavoro e ancora più all’ambiente delle nostre città. Le norme per combattere il lavoro nero, contrastare il precariato e stabilizzare - ove possibile - i lavoratori sono, tra i risultati qui presentati, quelli di cui siamo più fieri. Alla formazione, in ogni campo e livello e per ogni fascia di età abbiamo dedicato - come si deduce dalle cifre riportate nel volume - moltissime risorse con risultati visibili in termini di riscoperta di antichi mestieri e di riqualificazione di quelli più richiesti dal mercato. Investimenti importanti sono serviti ad avvicinare al mondo scientifico e tecnologico nazionale e internazionale - attraverso l’erogazione di borse di studio e fondi di ricerca - i nostri cervelli migliori. Le cifre dimostrano ugualmente il nostro forte investimento sulla salute. Nonostante le difficoltà persistenti di cui siamo tutti consapevoli - ma che sappiamo derivano in gran parte del divario crescente tra i bisogni di cura e prevenzione e la crescente scarsità di risorse disponibili - registriamo innegabili succes-

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REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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si. Lo dimostra la presenza in Regione di nuove e rinnovate sale operatorie cosi come i tanti reparti di eccellenza attrezzati con strumentazione di ultima generazione distribuiti nelle diverse Province. Il più equilibrato rapporto tra ospedali e territorio, ottenuto con la creazione di una fitta rete di servizi socio-sanitari personalizzati diretti a bambini, anziani, diversamente abili, famiglie in difficoltà è un altro passo importante verso il welfare avanzato che con ostinazione perseguiamo. Il nuovo volto della Puglia che il Bilancio Sociale mette in luce è anche frutto di importanti investimenti rivolti ad un’accurata programmazione territoriale che ha visto sia il ridisegno delle periferie e la riscoperta di un paesaggio minacciato dalla noncuranza e dalla speculazione che la nascita di impianti energetici rinnovabili che non solo contribuiscono ai bisogni energetici crescenti della popolazione, ma rendono ancora più che mai inutile il ricorso al nucleare. Grazie ad investimenti mirati, la Regione così “ridisegnata” richiama oggi un turismo sempre più numeroso e qualificato che trova in Puglia, assieme alle nostre tantissime bellezze naturali e artistiche, una straordinaria riqualificata varietà di risorse agroalimentari (ugualmente valorizzate e promosse dagli investimenti regionali qui presentati). Per ultimo, non certo per importanza, la cultura. La nuova Puglia ha puntato con importanti investimenti su un potenziale giovane e meno giovane, in gran parte sommerso, fatto di cinema, di teatro, di musica e feste tradizionali, di scrittura. Questo importante patrimonio immateriale è stato riscoperto, valorizzato e fatto conoscere in tutto il mondo. La Regione ha inoltre organizzato, anche in collaborazione con paesi europei, mediterranei e di oltre oceano, mostre ed eventi di alto valore artistico e scientifico che hanno contribuito alla destagionalizzazione del turismo pugliese registratasi negli ultimi anni. Infine, dato che lo strumento “Bilancio Sociale” che la Regione Puglia qui propone non è soltanto un bilancio fatto di voci e cifre ma vuole essere un ulteriore strumento di dialogo con i cittadini, chiudo questa presentazione con la richiesta ai lettori di accompagnarci criticamente anche in questo nuovo percorso verso una sempre maggiore trasparenza ed efficienza.


La Regione trasparente: progetti e risultati. Leonardo Volpicella Direttore Area Presidenza e Relazioni Istituzionali

Il Bilancio Sociale che qui si presenta vuole essere, dopo la recente riorganizzazione dell’amministrazione, un altro passo avanti sul cammino della modernizzazione della Regione Puglia. Il documento ripropone, infatti, una rilettura delle attività portate avanti nel periodo 2006-2008 in termini progettuali e di risultati. Tale rilettura vorrebbe fornire – non solo a tutti i cittadini interessati ma anche a quanti che con il loro lavoro e le loro risorse contribuiscono a raggiungere gli obiettivi prefissati della programmazione regionale – un quadro dettagliato di quanto è stato fatto. La stesura di un primo Bilancio Sociale da parte della Regione Puglia non è solo uno sforzo concreto verso la trasparenza e verso l’efficienza, ma anche un’apertura di dialogo con i cittadini, con le imprese, con gli utenti dei servizi sociali, sanitari, formativi, che la strategia regionale prevede intensificare ogni anno. La metodologia prescelta per il documento riconduce tutte le attività gestionali e delle varie strutture ad un documento sintetico dal quale si deduce in modo chiaro e semplice, per ognuno degli obiettivi strategici della Regione, i risultati conseguiti in diretta relazione con gli investimenti effettuati. Nell’elaborare il documento l’amministrazione ha messo in luce i processi lavorativi relazionati con ognuna delle linee di bilancio analizzate. Si tratta di un esercizio non solo di interesse in termini di lettura dei risultati raggiunti ma anche di spinta alla riqualificazione di processi spesso avulsi da qualsiasi riscontro esterno verso processi concreti e misurabili. Per le sue finalità di rendicontare puntualmente l’attività svolta dall’amministrazione regionale, il Bilancio Sociale è, e diventerà sempre più, un veicolo di stimolo alla partecipazione democratica di cittadini che proprio perchè dispongono di una visione concreta delle azioni e dei risultati della spesa pubblica, potranno costruire la cosiddetta “cittadinanza attiva” capace di cogliere la dimensione strategica delle scelte dell’amministrazione, dei risultati conseguiti e di quelli ancora da conseguire. È doveroso, infine, esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno fattivamente contribuito alla realizzazione del primo Bilancio Sociale della Regione Puglia, con particolare riferimento a tutti i referenti dei Nuclei di Controllo di Gestione.

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Nota metodologica

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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il Bilancio Sociale della Regione Puglia

Il Bilancio Sociale è quel documento tramite il quale l’Ente riferisce periodicamente, nei confronti dei suoi portatori di interesse (interni ed esterni), le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse che sono state utilizzate a tal fine. Questo strumento ha visto negli ultimi anni un’ampia diffusione a livello degli Enti Locali, mentre solo pochissime Regioni italiane hanno intrapreso la strada della rendicontazione sociale basata su un documento unitario. Il Bilancio Sociale della Regione Puglia si presenta, quindi come una sperimentazione di ampia portata che, pur presentando alcuni limiti nella “misurabilità” di alcune attività, ha senz’altro il merito di mettere sotto una lente di ingrandimento l’operato della Regione nel corso degli anni 2006, 2007 e 2008. La trasparenza e la partecipazione sono due dei temi portanti del Governo regionale. Nelle linee programmatiche del Presidente Nichi Vendola (“Una Puglia migliore”) si legge infatti: “[…] quella inaudita domanda di partecipazione democratica che ha fatto della Puglia un laboratorio e un punto di riferimento del dibattito nazionale. E’ una domanda robusta che preme ai fianchi dei pubblici poteri e che chiede canali organizzati e permanenti di rappresentazione: chiede di non essere ridotta a pressione clientelare o a mera espressione elettorale, bensì di essere il vettore di un nuovo senso civico che può fare della politica non l’esercizio di un mestiere freddo e separato, ma l’arte di intrecciare la propria vita a quella degli altri, sforzandosi di cooperare per condividere le scelte fondamentali che riguardano il governo del territorio e la qualità della vita”. “Il nuovo Governo Regionale ispirerà la sua azione concreta ad alcuni principi fondamentali, che speriamo possano diventare la bussola di un processo permanente di riforma della politica e di riforma della struttura dei pubblici poteri. Innanzitutto l’ascolto, il dialogo e la trasparenza. Noi intendiamo perfezionare le nostre proposte politiche attraverso l’ascolto e la partecipazione di tutte le realtà sociali, culturali ed economiche presenti sul territorio”. Questo documento vuole quindi rappresentare, tra l’altro, una base comune di lavoro per tutte quelle politiche di Cittadinanza Attiva che la Regione ha promosso nel recente passato e pro-


muoverà con maggiore slancio nel prossimo futuro. I cittadini e, più in generale tutti i soggetti che si relazionano con la Regione Puglia (si pensi, quindi, anche a imprese, associazioni, Enti Locali, istituzioni varie, ecc.) possono, infatti, avere un primo quadro generale dell’attività regionale nei diversi ambiti e rendersi promotori di iniziative partecipative volte a migliorare tale attività.

L'articolazione dei contenuti

Il documento è articolato nelle sezioni raccomandate dalla Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla Rendicontazione sociale nelle Amministrazioni Pubbliche del 17 febbraio 2006: ▪▪ la nota metodologica; ▪▪ la sezione “Identità dell’Ente”, che riporta indicazioni utili ad inquadrare il contesto socio economico di riferimento, le dimensioni dell’Ente, la sua struttura organizzativa, le sue risorse finanziarie ed umane; ▪▪ la sezione “Rapporto sociale”, che riporta, per ognuna delle 5 Aree Tematiche individuate: – la visione strategica e gli obiettivi di riferimento per gli anni 2006, 2007 e 2008; – i principali risultati conseguiti negli anni considerati, eventualmente corredati da indicatori per valutarne la dimensione e l’impatto (a titolo esemplificativo, livello di utenza, livello di servizio erogato, etc.); – il quadro complessivo della spesa per ogni Area; – i "lavori in corso" in fase di realizzazione nel breve-medio periodo. Le 5 Aree Tematiche individuate si rifanno alle 5 Aree della struttura organizzativa regionale cosiddette "di line", in quanto si occupano di programmare ed erogare servizi a diretto beneficio dei differenti portatori di interesse (cittadini, imprese, associazioni, altri Enti, ecc..). Le attività svolte dalle altre strutture (dette "di staff") sono di supporto a tutto l'Ente Regione e sono invece illustrate, soprattutto attraverso il racconto di come la Regione Puglia è organizzata, quali risorse utilizza e come si rapporta al territorio. Tale struttura permette al lettore di avere a disposizione tutte

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12 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

le “viste” utili alla valutazione delle performance regionali. Si tratta non soltanto di mettere a disposizione del portatore di interesse le informazioni (dati di contesto, dati economicofinanziari, informazioni sull’utenza, valutazioni e percezioni dei portatori di interesse, etc.), ma anche di organizzarle in maniera fruibile e accessibile. Il bilancio sociale, infatti, è uno strumento che si propone di favorire la partecipazione attiva dei cittadini, contribuendo ad abbattere gli ostacoli, anche formali, alla piena ed organica comprensione del ruolo dell’Amministrazione che rendiconta (ambiti di attività, modalità operative, prodotti e servizi realizzati, etc.). Questa attitudine dello strumento è finalizzata a rendere più positivo il rapporto tra istituzioni pubbliche e cittadini, in quanto la trasparenza dei ruoli e delle modalità di funzionamento facilita la fruizione dei servizi e supporta l’appropriatezza nella presentazione di istanze di democrazia diretta e di partecipazione attiva.

Il processo realizzativo

La definizione dei contenuti del Bilancio Sociale 2006, 2007 e 2008 della Regione Puglia è il risultato di un processo articolato, coordinato dal Servizio Controllo di Gestione e fortemente partecipato dalla struttura organizzativa regionale. Il totale dei soggetti coinvolti nel processo di redazione del documento supera le 100 unità. Tale coinvolgimento è stato realizzato attraverso la definizione di una struttura organizzativa di progetto, articolata come illustrato nella pagina seguente.


Fasi del processo di elaborazione del Bilancio Sociale

Monitoraggio del processo Fase 1

Impostazione modello

Individuazione e coinvolgimento dei diversi attori

Fase 2

Raccolta ed elaborazione informazioni e dati

Definizione metodologia raccolta dati ed elaborazione indicatori

La struttura organizzativa di progetto

Verifica e confronto con gli attori

Fase 3

Rendicontazione e produzione del documento del Bilancio Sociale

Attori coinvolti nel processo

Scopo e principali attività oggetto del coinvolgimento

▪▪ Giunta e, in particolare, Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva ▪▪ Direttori di Area

▪▪ Indirizzo strategico di progetto ▪▪ Verifiche intermedie e finali dei risultati

Gruppo operativo composto da: ▪▪ Servizio Controllo di Gestione ▪▪ Consulenza ▪ Lattanzio & Associati

▪▪ Elaborazione del modello ▪ di sviluppo del Bilancio Sociale ▪▪ Definizione di obiettivi specifici del processo di rendicontazione sociale ▪▪ Individuazione degli attori ▪ da coinvolgere ed alle attività ▪ da realizzare ▪▪ Definizione del prodotto “strategico” di sviluppo del sistema di accountability da conseguire ▪ ed i relativi tempi progettuali

▪▪ Assessori ▪▪ Direttori di Area e Dirigenti ▪▪ Referenti dei Servizi ▪▪ Referenti del Controllo ▪ di Gestione

▪▪ Definizione Progetti strategici ▪ e Servizi prioritari ▪▪ Raccolta informazioni e dati ▪ per la definizione degli indicatori

▪▪ Servizio di Comunicazione Istituzionale

▪▪ Definizione del Piano della Comunicazione interno ed esterno all’Ente

L’implementazione dell’intero processo è stata sviluppata in stretto raccordo tra il Servizio Controllo di Gestione e la società di consulenza Lattanzio e Associati S.p.A., mediante ripetuti momenti di confronto e condivisione sulle metodologie di lavoro e sui dati oggetto della rendicontazione sociale.

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REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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L'identità della Regione Puglia

15 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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6 Sei sono le Province della Regione Puglia dopo l'istituzione nel 2004 della nuova Provincia di Barletta, Andria e Trani (BAT).


Il quadro socio-economico della Puglia

Il territorio

Foggia Provincia di Foggia

Barletta Andria Provincia di BAT

Trani Bari

Provincia di Bari

Brindisi Provincia di Taranto Taranto

19.362 km² superficie 6 Province 258 Comuni 4.078.529 abitanti

Provincia di Brindisi

Lecce

Provincia di Lecce

17 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

La Puglia ha una superficie di 19.362 km², sulla quale sono presenti 258 Comuni, e ha come capoluogo Bari. Confina a nord con il Molise, a ovest con la Campania e la Basilicata, a sud con il Mar Ionio ed a est e nord con il Mar Adriatico. Comprende le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Foggia e Taranto. Il suo nome storico Apulia (esito latino del greco Iapyghìa, Iapigia) deriva dall’antica popolazione degli Apuli.


Il quadro socio-economico della Puglia

La popolazione

La struttura demografica della Regione è stata profondamente alterata, nel trentennio 1951-1981, dall’emigrazione di ben 800.000 abitanti; successivamente la situazione si è capovolta, e oggi i rientri sono piuttosto consistenti. Nel medesimo arco di tempo in cui si sono affermate le industrie e l’ortofrutticoltura intensiva di tipo commerciale si sono verificati movimenti migratori, non meno vistosi, tra le varie aree della Regione. La popolazione pugliese al 31 dicembre 2007 risulta pari a 4.076.546 abitanti, circa il 7% di quella italiana, con la maggior concentrazione nella Provincia di Bari (oltre il 30%). La Regione presenta un indice di dipendenza strutturale, pari al 49,35%. Questo indicatore offre una idea approssimativa del rapporto tra popolazione dipendente (bambini e anziani) e popolazione in età attiva.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Popolazione residente nelle 20 regioni italiane [Fonte: Istat 2008] 126.871

9.706.584

5.813.889 5.602.882

Ba

sil

ia zio ilia

Sic

ica

891.720

5.034.727

La

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M

590.554

Lombardia

320.597

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Piemonte

Trentino Alto Adige

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Friu 1.228.211

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To

bria Cala

1.330.103

4.422.633

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Ab

a Giuli

Sardegna

1.015.126

4.869.694

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e Ven

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M

18

4.078.529

3.698.908

1.564.171 1.613.871

1.669.454

2.008.565


Popolazione residente in Puglia dal 2003-2008 [Fonte: Istat]

4.068.166

4.071.518

4.069.869

2005

2006

4.076.546

4.078.529

2007

2008

4.040.990 2003

2004

19 L'IDENTITĂ€ DELLA REGIONE PUGLIA

682.456 16,6% Provincia di Foggia

Provincia BAT 390.010 9,5%

Provincia di Bari

1.251.072 30,4% Provincia di Brindisi

Popolazione residente nelle 6 Province pugliesi

402.985 9,8%

580.497 14,1%

[Fonte: Istat] Provincia di Taranto

Provincia di Lecce 812.857 19,7%

Popolazione residente in Puglia per fasce di etĂ [Fonte: Istat 2008]

0 - 14 anni

15 - 64 anni

+ di 65 anni

15%

67%

18%


Il quadro socio-economico della Puglia

Numero degli stranieri in Puglia per condizione giuridica [Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

4.076.546

Residenti Puglia

63.868

(1,4%) Stranieri regolari

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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L'immigrazione

24.314

(0,6%) Stranieri irregolari (stima)

Paesi di provenienza degli stranieri presenti in Puglia [Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

Principali Paesi di provenienza degli stranieri residenti in Puglia Fonte: Istat

Numero di stranieri

20.000

Stati Uniti

15.000

Cuba

10.000

Venezuela Altri Paesi

5.000

Colombia Ecuador

Brasile

4.000

3.000 Argentina 2.000 1.000 500 100


Percentuale di stranieri occupati per genere e settore di attività economica [Fonte: Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]

Agricoltura e pesca

Industria, edilizia, artigianato, trasporti

Commercio e servizi

Alberghi e ristorazione

Servizi alla persona

Professioni intellettuali

Donne

6,0

4,4

8,8

9,3

62,6

3,3

Uomini

27,5

27,2

25,%

9,7

3,6

2,6

Attività terziarie

Altre attività Professioni Impiegato sanitarie pubblico/privato

1,1

Altro

1,6 2,7

0,3

0,6

2,9

21 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Lituania Russia Belgio Polonia Ucraina Paesi Bassi Germania Slovacchia Romania Francia Rep. Ceca Moldova Svizzera Balcani* Bulgaria Spagna Albania Macedonia Algeria Turchia Grecia

Regno Unito

Marocco Senegal

Tunisia

Egitto

Cina

Iran

Pakistan India

Nigeria

Bangladesh Filippine

Eritrea Costa d'Avorio

Etiopia

Sri Lanka

Mauritius

* Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Kossovo)


Il quadro socio-economico della Puglia

Le infrastrutture

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

22

San Giovanni Rotondo San Severo Manfredonia Lucera

Foggia

La determinazione del livello di competitività ed attrattività di un territorio per i sistemi delle famiglie e delle imprese richiede un’adeguata misurazione della dotazione di infrastrutture economiche e sociali presenti nelle aree territoriali elementari di riferimento. Il livello di dotazione infrastrutturale rappresenta il grado di funzionalità dei servizi e ha dunque una forte rilevanza interna. Prendendo in considerazione il concetto odierno di infrastrutture, la Puglia presenta la seguente dotazione: ▪▪ è attraversata dall’Autostrada A14, dall’ Autostrada A16 e da numerose strade statali; ▪▪ i servizi ferroviari sono realizzati sulle linee delle Ferrovie dello Stato, delle Ferrovie del Sud Est, delle Ferrovie del Nord Barese, delle Ferrovie del Gargano e delle Ferrovie Appulo Lucane; ▪▪ ci sono numerosi porti commerciali e turistici, tra i quali risaltano quelli di Bari, Brindisi e Taranto; ▪▪ il trasporto aereo è assicurato dagli aeroporti civili di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto-Grottaglie.

Barletta Trani Cerignola Canosa

Palese

Andria

Bari

di Puglia

Altamura

Gioia del Colle

Autostrade

Brindisi Grottaglie

Strade statali Rete ferroviaria

Taranto

Lecce

Porti commerciali e turistici Maglie Aeroporti

Gallipoli


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Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia Trasporti

Infrastrutture portuali

Puglia Sud Metri di accosti dei porti per 100 metri di lunghezza delle coste [2006]

4,8

Passeggeri imbarcati e sbarcati per metro di lunghezza degli accosti [2006]

Italia 5,7

4,5

Puglia Sud Tonnellate di merci imbarcate e sbarcate per metro di lunghezza degli accosti [2006]

Italia

1.646 1.174 1.244

339,6 205,5 52,8

La rete stradale

km di strade provinciali regionali* per 100 39,8 km2 di superficie territoriale [2005]

50,6

km di strade provinciali e regionali* e di 48,2 interesse nazionale** per 100 km2 di superficie territoriale [2005]

60,1

km di autostrade a tre corsie per 100 km di autostrade [2006]

48,9

56,0

km di strade di interesse nazionale** per 100 km2 di superficie territoriale [2005]

8,3

km di autostrade per 1.000 km2 di superficie territoriale [2006]

16,2

Rete FS in esercizio a binario semplice non elettrificato per 100 km di rete [2005]

27,4

9,5 7,1

20,0

21,8

23,7 11,9 0

La rete ferroviaria

km di rete ferroviaria FS per 1.000 km2 di superficie territoriale [2005] Rete FS in esercizio a binario doppio elettrificato per 100 km di rete FS [2005]

Le infrastrutture aereoportuali

52,7

53,7

42,4

43,6 35,0

Percentuale aeromobili atterrati e decollati [2006]

41,6

100,0

2,5

Stazioni ferroviarie per 100 km di rete ferroviaria FS [2005]

14,5

10,1

* Fino al 2002 solo provinciali; ** Ex strade statali

14,9

9,9 915,9

3,9 122,8

2,7

29,6

Tonnellate di cargo caricate e scaricate (migliaia di tonnellate) [2006]

0

Passeggeri arrivati e partiti (milioni di unitĂ ) [2006]

36,2

14,3

L'IDENTITĂ€ DELLA REGIONE PUGLIA

[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]


Il quadro socio-economico della Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

24

Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia [Fonte: Ufficio Statistico Regionale]

Energia

Energia elettrica

Puglia Sud Chilometri di rete elettrica a 220 e a 380 Kv per 1.000 km2 di superficie territoriale [2006]

64,2

Gas

Dighe

km di rete secondaria di trasporto del gas naturale per 100 Km2 di superficie territoriale [2006]

Cultura

422

509

Produzione netta di energia elettrica (Gwh) [2006]

Italia

301.226

104

50

54,3

Istituti di antichità ed arte per 1.000.000 abitanti [2005]

Abitanti residenti nei comuni serviti da gas metano per 100 abitanti [2006]

542

Volume degli invasi (Registro italiano dighe) in milioni di m3 [2006]

85

9,0

Produzione lorda di energia elettrica degli impianti da fonti rinnovabili per 100 Gwh [2006]

75,0 51,9

Numero di invasi (Registro italiano dighe) [2006]

Percentuale di produzione netta di energia elettrica [2006]

100

11,8

87

9

Cultura, ricerca e sviluppo

72,6

Puglia Sud

35.56659.338

Produzione netta di 874 energia elettrica (Gwh) per 100.000 abitanti [2006]

Energia elettrica consumata (Gwh) per 100 Gwh di energia elettrica prodotta [2006]

60,4

Italia

16,6 11,9 3,3 95,7

Sale cinematografiche per 100.000 abitanti [2006]

92,5

89,5

13.358

534

7,8

19,7

2.995

9,3 6,5

6,0

4,2 Ricerca e sviluppo

Spesa per "Ricerca e sviluppo" per 100 euro di Pil [2005]

Percentuale di spesa per ”Ricerca e sviluppo” nel settore Amministrazioni pubbliche [2005] Percentuale di spesa per ”Ricerca e sviluppo” nel settore Imprese [2006]

1,1 0,7

0,8

17,3 13,4

13,5

50,4 33,5 24,0

Spesa media per "Ricerca e sviluppo" per abitante (euro) [2005]

Percentuale di spesa per ”Ricerca e sviluppo” nel settore Università [2005]

265,5

104,7 59,3

135,8

51,2 30,2

Addetti alla ”Ricerca e sviluppo” per 1.000 abitanti [2005]

3,0

1,5

1,7


25

Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia

Assistenza sanitaria

Assistenza ospedaliera

Puglia Sud Posti letto negli istituti di cura per 10.000 abitanti [2004]

Tasso di utilizzo dei posti letto negli istituti di cura pubblici [2004]

Servizi territoriali e socioassistenziali

Ambiente

Smaltimento dei rifiuti

Consultori materno-infantili per 100.000 donne in etĂ 15-49 anni [2005]

80,7

16,7

77,2

39,7

78,4

18,6 14,7

Posti letto occupati nei presidi residenziali socioassistenziali per anziani per 100 posti letto [2004]

88,2 86,0 91,6

Impianti di discarica per rifiuti urbani per 1.000.000 di abitanti [2005]

7,0

Impianti di discarica per rifiuti speciali per 10.000 km2 di superficie territoriale [2004] Aree protette

36,5 35,0

Italia

Ettari di superficie delle aree naturali protette terrestri per 100 ettari di superficie territoriale [2003] Ettari di superficie dei Siti di interesse comunitario (Sic) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]

5,8

4,4

20,9 16,0 8,5

15,6 9,7

6,7

24,0 18,1

14,9

Puglia Sud Posti letto negli istituti di cura pubblici per 100 posti letto [2004]

Posti letto in regime di day-hospital negli istituti di cura per 100.000 abitanti [2004] Posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 1.000 abitanti in etĂ > 65 anni [2004] Addetti nei presidi residenziali socioassistenziali per anziani per 100 posti letto [2003]

Impianti di compostaggio, biostabilizzazione e incenerimento per 1.000.000 di abitanti [2005] Tonnellate di raccolta differenziata per 100 tonnellate di rifiuti urbani prodotti [2005] Ettari di superficie delle Zone a protezione speciale (Zps) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]

83,2

37,0

73,4

46,0

Italia

76,9

54,4

21,8

9,0

8,0

49,1

53,7

72,5

8,1

3,2

4,5

24,3

8,2

9,8 15,1

10,7

11,1

L'IDENTITĂ€ DELLA REGIONE PUGLIA

[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]


Il quadro socio-economico della Puglia

Il sistema economico

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

26

La posizione geografica divenuta strategica, grazie al recente protagonismo delle economie orientali e mediterranee, la discreta dotazione infrastrutturale e la solidità dei rapporti culturali e degli scambi commerciali con il bacino del Mediterraneo fanno sì che la Puglia sia una Regione con elevate potenzialità economiche. La Puglia è riuscita a coniugare le proprie tradizioni, la propria storia e le vocazioni produttive con l'innovazione e la tecnologia. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali. La Regione ha un'economia che la differenzia sensibilmente dal resto del Mezzogiorno italiano sia per le sue caratteristiche generali sia per il dinamismo degli operatori.

Evoluzione dei principali dati macroeconomici della Puglia [Fonte: ISTAT] 395.382

Evoluzione del numero di imprese attive

339.506

344.152

390.353

341.508 17.519,5 17.091,3 16.702,7

15.938,8 Evoluzione del PIL per abitante valori a prezzi di mercato in euro correnti

15.712,1

1.336,3

1.340,3

1.311,0

Evoluzione del numero occupati media annua in migliaia

1.283,4 2004

1.278,3 2005

2006

2007

2008


Evoluzione del numero di imprese attive in Puglia per settore di attività economica

27

[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]

Pesca

Estrazione di minerali

Attività manifatturiere

101.214

101.879

98.351

96.053

730

736

746

784

753

457 365

359

429

347

36.268

36.254

35.708

41.075

40.122

92.239

212 167 107

107

112

Costruzioni

35.752

37.245

38.334

Commercio

103.781

104.476

103.584

Alberghi e ristoranti

12.471

12.995

13.377

Trasporti e comunicazioni

9.689

9.824

9.617

Intermediazione e finanza

4.886

4.940

5.069

Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca

15.949

16.854

17.682

Istruzione

1.170

1.204

1.228

Produzione e distribuzione energia

Sanità

1.188

1.248

1.343

Altri servizi pubblici

13.032

13.320

13.523

Imprese non classificate

2.904

2.711

2.487

2004

2005

2006

45.206

46.138

113.635

112.049

15.034

15.555

10.458

10.166

5.642

5.758

20.974

21.594

1.356

1.653

14.484

1.357

1.727

14.690

28.404

27.564

2007

2008

L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Agricoltura


Il quadro socio-economico della Puglia

Industria

Per quanto riguarda l’industria la Puglia è la Regione più industrializzata del Meridione d'Italia. Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme ad una vasta disponibilità di incentivi agli investimenti, hanno fatto sì che il sistema produttivo locale crescesse e che oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori aerospaziale, automotive, chimico e ICT investissero sul territorio. La maggior parte degli insediamenti industriali sono situati nel triangolo Bari - Brindisi - Taranto, dove sorgono industrie per la produzione dell'acciaio e per raffinare il petrolio, nonché l'industria tessile e della plastica. Ci sono anche stabilimenti vinicoli, conservieri, del tabacco e dell'olio. Nella neo Provincia di Barletta - Andria - Trani è presente una forte concentrazione di industrie tessili e calzaturiere. Nella Provincia di Foggia particolarmente sviluppata è l'industria alimentare. La Regione è molto povera di minerali, si estraggono solo modeste quantità di bauxite e di gas metano.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

28

Evoluzione degli occupati in Puglia nei tre principali settori economici [Fonte: ISTAT] Media annua in migliaia Agricoltura, silvicoltura e pesca

826,2

Industria

343,6

Servizi

113,6 2004

845,8

865,0

880,7

815,7

350,2

356,9

350,5

111,0

115,0

114,4

109,1

2005

2006

2007

2008

351,6


Agricoltura

Graduatoria per alcuni prodotti della Puglia in rapporto alla produzione meridionale e nazionale. Media 2004-2005 delle quantità. [Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT] tonnellate produzione Puglia

1° posto

% Puglia % Mezzogiorno 33%

Pomodoro 2.022.206 Olive 1.446.504

Italia = 100

51%

35%

Frumento duro 1.154.186

88%

23%

68%

Uva da tavola 1.091.886 Uva da vino 1.089.777

2° posto

3° posto

Carciofo

159.182

Avena

109.675

Cocomero

99.379

Lattuga

78.672

Cavoli

76.972

Broccoletto di rapa

69.476

Ciliege

28.003

71% 15%

98%

43% 33%

94%

29%

80%

21%

43%

21%

62%

25%

56% 49%

29%

Finocchio

128.382

Cavolfiore

75.186

Melanzana

47.322

18%

Peperone

41.928

17%

Mandorle

38.806

90% 59%

22%

91%

17%

75% 81% 69% 35%

Clementine

42.811

10%

Fava da granella

8.750

10%

Bietola da costa

7.807

13%

100%

100% 72% 43%

29 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Con riferimento all’agricoltura, la Puglia è una delle Regioni in cui essa riveste un ruolo preminente nel contesto economico. Si tratta di un'agricoltura assolutamente intensiva e moderna che permette alla Regione di essere ai primi posti in Italia per la produzione di molti prodotti. È il caso del grano duro, oltre che dell’olio di oliva, nonché dell’uva da tavola.


Il quadro socio-economico della Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

30

L'allevamento

L'allevamento è poco sviluppato. Si allevano solo ovini e si cerca di incrementare l'allevamento dei bovini. Nel Gargano esiste l'allevamento delle vacche Podoliche, una razza di origine ucraina introdotta con l'invasione dei Barbari, che forniscono un latte dalle superbe qualità organolettiche.

La pesca

La pesca è un'attività importantissima per la Puglia, che può contare sulla più lunga estensione costiera tra le Regioni non insulari. Le marinerie maggiori sono quelle di Manfredonia, Molfetta, Mola di Bari, Monopoli e Gallipoli, che praticano tanto la pesca sottocosta nei pescosi mari che lambiscono la Regione, quanto quella d'alto bordo. Di recente introduzione è anche l'acquacoltura, ossia l'allevamento ittico in mare. Tradizionale è invece la vocazione di Taranto nella mitilicoltura, praticata nelle calme acque del Mar Piccolo. La città rappresenta oggi la più importante area di produzione al mondo di mitili allevati, con un stima prossima alle 30.000 tonnellate/ anno e oltre 1.300 addetti.


Il turismo

Numero di arrivi e di presenze in Puglia di italiani e stranieri [Fonte: Servizio Turismo Regione Puglia] Settori di attività Italiani

2006 Arrivi 2.187.667 Presenze

Stranieri

Arrivi Presenze

Totale

Arrivi

Presenze

9.650.621 385.465 1.578.223

2.573.132 11.228.844

2007

2.276.402 9.880.693 417.479

1.600.910 2.693.881 11.481.603

2008 2.499.045

10.469.631 423.200 1.713.745 2.922.245

12.183.376

Per presenze si intendono le notti

Gli arrivi si riferiscono alle persone che si

trascorse da un cliente in una struttura

recano in un luogo diverso dall’ambiente

ricettiva.

abituale in cui vivono per un periodo di tempo inferiore a un anno, per un motivo principale diverso dal trasferimento della residenza e dell’esercizio di attività remunerata.

31 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

In Puglia, il turismo balneare, naturalistico, artistico e religioso è in graduale ascesa e può contare su un variegato ventaglio di alternative. Sotto il profilo balneare, esso può contare tanto sui lidi del Gargano e delle Isole Tremiti, che disseminano una costa altrimenti rocciosa, quanto sulle lunghe coste sabbiose del Salento. Tra le risorse naturalistiche, è possibile visitare il Parco nazionale del Gargano e le altre aree protette, oltre alle celebri Grotte di Castellana, nel sud-barese. Il flusso turistico in Regione ha registrato negli ultimi anni un aumento in termini sia di presenze che di arrivi.


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

32

8 8 sono le nuove Direzioni di Area in cui è stata riorganizzata la Regione attraverso il progetto GAIA. "L’assetto organizzativo della Regione Puglia fa un bel balzo in avanti per realizzare un’amministrazione moderna e sollecita nella risposta alle domande del territorio."


La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

33 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

A seguito della riforma costituzionale del 2001, sono state ampliate le competenze attribuite alle Regioni. Con la revisione del testo costituzionale, alla Regione spetta la potestà legislativa esclusiva in tutte le materie, ad eccezione di quelle per le quali è stato ritenuto di lasciare in capo allo Stato (ad esempio, politica estera, difesa, moneta, immigrazione, sicurezza) la facoltà di emanare leggi. Alla Regione inoltre, spetta la potestà regolamentare, cioè il potere di emanare regolamenti, che vengono definiti come atti normativi di “secondo grado”, in quanto traggono origine e devono attenersi alla legge da cui sono “ispirati”. L’ampliamento della potestà legislativa regionale e l’effetto del coinvolgimento delle Regioni nel ciclo di programmazione dei fondi comunitari hanno fatto sì che anche la Regione Puglia spostasse gradualmente la propria attività verso una funzione che è più di tipo normativo, regolativo e di coordinamento piuttosto che verso l’erogazione diretta dei servizi. L’attuazione del federalismo amministrativo, sia a livello statale sia a livello regionale, comporta un considerevole passaggio di competenze e trasferimenti di funzioni e compiti amministrativi alla Regione e, da questa, agli Enti Locali. Ciò richiede una profonda riorganizzazione della Regione e dei suoi apparati, facendo emergere con chiarezza il ruolo della Regione quale Ente di programmazione, di indirizzo e di controllo.


La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

34

Il Presidente

Il Presidente della Regione Puglia è Nichi Vendola, il quale è stato eletto in seguito alle consultazioni popolari tenutesi nell’aprile 2005. Il Presidente della Giunta regionale viene eletto direttamente dai cittadini e rappresenta la Regione.

I compiti del Presidente della Regione

▪▪ dirige la politica generale della Regione e la sua organizzazione amministrativa e ne è responsabile; ▪▪ nomina e revoca i componenti della Giunta, ai quali attribuisce e revoca i relativi incarichi; ▪▪ promulga le leggi ed emana i regolamenti; ▪▪ dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, ai sensi dell’articolo 118, terzo comma, della Costituzione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica; ▪▪ indice i referendum previsti dallo Statuto regionale; ▪▪ riferisce annualmente al Consiglio regionale sullo stato di attuazione del piano di sviluppo regionale, dei piani e dei programmi attuativi e sulla situazione gestionale complessiva della Regione; ▪▪ può adottare ordinanze di necessità e provvedimenti di urgenza salvo ratifica della Giunta regionale; ▪▪ adotta provvedimenti di organizzazione degli uffici regionali a eccezione degli uffici del Consiglio regionale.


La Giunta della Regione Puglia Presidente, assessori e deleghe

Michele Pelillo Bilancio e programmazione, Fondi strutturali e politiche comunitarie, Finanze, Economato, Ragioneria, Controllo interno di gestione, Patrimonio, Protezione Civile

Dario Stefano Risorse agroalimentari, Agricoltura, Alimentazione, Acquicoltura, Foreste, Caccia e pesca

Gianfranco Viesti Sud e diritto allo studio Pubblica Istruzione, Università, Beni culturali, Musei, Archivi, Biblioteche, Ricerca scientifica

Magda Terrevoli Turismo e industria alberghiera

Onofrio Introna Ecologia, Tutela dell’ambiente, Politiche energetiche, Attività estrattive, Smaltimento rifiuti, Aree protette

La Giunta Regionale è composta, dal Presidente e da 14 assessori. Lo Statuto Regionale regola le competenze attribuibili alla Giunta regionale, alla quale spetta, oltre alla potestà regolamentare: • predisporre il bilancio di previsione e il rendiconto generale e le relative variazioni e ogni altro atto di programmazione finanziaria; • gestire il bilancio, amministrare il patrimonio e il demanio regionale; deliberare in ordine ai contratti secondo le modalità di legge; dare piena attuazione al piano regionale di sviluppo economico e sociale; • deliberare in materia di liti attive e passive, di rinunce e transazione; deliberare sulla proposizione dei ricorsi alla Corte costituzionale e alla Corte di giustizia delle Comunità europee; • sovrintendere alla gestione dei beni pubblici regionali e vigilare sugli enti e aziende dipendenti dalla Regione o con partecipazione regionale; • esercitare ogni altra attribuzione e funzione amministrative che dalla Costituzione, dallo Statuto o dalle leggi non sono demandate espressamente alla competenza del Consiglio regionale.

Guglielmo Minervini Trasparenza e cittadinanza attiva, Organizzazione e gestione risorse umane, Affari generali, Contratti e appalti, Contenzioso, Demanio marittimo, Sport, Politiche giovanili, Trasparenza Cittadinanza attiva

Mario Loizzo Trasporti e vie di comunicazione

Loredana Capone Vicepresidente Sviluppo economico Attività produttive Industria Industria energetica Artigianato Commercio Innovazione tecnologica Fiere e mercati

Angela Barbanente Assetto del territorio Urbanistica Edilizia residenziale pubblica

Michele Losappio Lavoro, cooperazione e formazione professionale

Elena Gentile Solidarietà Politiche sociali Flussi migratori

Silvia Godelli Mediterraneo, Cooperazione economica, sociale e culturale con le Regioni del bacino del Mediterraneo, Attività culturali, Pace Fabiano Amati Opere pubbliche, Lavori pubblici, Difesa del suolo, Risorse naturali

35 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Tommaso Fiore Politiche della salute

Nichi Vendola Presidente Coordinamento politica estera Rapporti istituzionali Enti locali e decentramento Legale e legislativo Protezione Civile


La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

36

Il Consiglio regionale

Il Consiglio regionale, costituito da 70 consiglieri e presieduto da Pietro Pepe, rappresenta la Comunità pugliese; esercita la potestà legislativa e svolge la funzione di indirizzo e di controllo dell’attività della Giunta regionale.

Le competenze del Consiglio regionale

▪▪ approva il piano di sviluppo generale e ne verifica periodicamente l’attuazione; ▪▪ approva il documento annuale di programmazione economica e finanziaria; ▪▪ approva con legge i principi e gli indirizzi della programmazione generale, intersettoriale e settoriale; ▪▪ approva la legge finanziaria regionale annuale, il bilancio di previsione annuale e pluriennale, il rendiconto generale e l’esercizio provvisorio; ▪▪ esercita la potestà regolamentare in ordine alla propria organizzazione funzionale e contabile; ▪▪ delibera le nomine che gli sono attribuite espressamente dalla Costituzione, dallo Statuto e dalle leggi; ▪▪ propone alle Camere i progetti di legge che coinvolgono gli interessi della Regione e richiede lo svolgimento dei referendum nazionali; ▪▪ esprime i pareri previsti dagli articoli 132 e 133 della Costituzione (costituzione e fusione nuove Regioni e Province); ▪▪ provvede all’istituzione di nuovi Comuni, alla modificazione delle loro circoscrizioni e denominazioni; ▪▪ ratifica con legge le intese con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni; ▪▪ esercita ogni altra potestà e funzione conferitagli dalla Costituzione, dallo Statuto e dalle leggi. Il Consiglio Regionale è, infine, organo che presiede ad importanti strutture di garanzia e partecipazione: il Comitato Regionale delle Comunicazione per la Puglia (Co.Re.Com Puglia), il Consiglio delle Autonomie Locali, la Conferenza Regionale Permanente per la Programmazione, il Consiglio Statutario Regionale, l’Ufficio della Difesa Civica, il Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo.


Evoluzione del personale

La Giunta della Regione Puglia in funzione della riorganizzazione dell’Ente ha approvato nel corso del 2007 un nuovo modello istituzionale - organizzativo denominato “GAIA: la Regione intelligente”. Tale iniziativa oltre a rappresentare un passaggio importante in tema di semplificazione e “sburocratizzazione” delle procedure costituisce anche un strumento particolarmente efficace per declinare l’indirizzo politico in attività, azioni e obiettivi di tipo operativo e gestionale. 2002

Dipendenti di categoria A*

27

Dipendenti di categoria B*

1.060

Dipendenti di categoria C

847

2003

37 1.016 771

Dipendenti di categoria D

1.734 1.544

2004

38

2005

2006

2007

2008

176

177

174

853

867

864

858

713

711

704

705

1.252

1.225

1.218

1.206

69

70

70

70

35

970 730 1.460

Dipendenti di categoria D facenti funzioni dirigenziali**

13

16 12

6 1

Dirigenti a tempo determinato Dirigenti

378

Totale Dirigenti

378

292

1

220 111

94

92

89

186

177

178

171

293 221

8 Direttori di Area 1

Collaboratori a tempo determinato Contrattisti* Totale personale

278

268

2 283

3

3

3

96

91

90

3.255

3.235

3.215

328

4.324 3.930

3

3.704

* 183 contrattisti sono passati, dal 1° gennaio 2006, nei ruoli regionali di categorie A e B ** 70 dipendenti di categoria D (69 nel 2005) svolgevano al 31/12/2008 funzioni dirigenziali

3.370

37 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia


La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive La riorganizzazione delle strutture dirigenziali (dati previsti al 31 dicembre 2008)

Indicatori di risultato della riorganizzazione GAIA (dati previsti al 31 dicembre 2008)

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

38

224 209 Strutture dirigenziali previste nell’organigramma dell’Ente Regione prima della riorganizzazione GAIA

-11,2%

Strutture dirigenziali previste dalla pianta organica dell’Ente Regione

Riduzione delle strutture dirigenziali a livello dell’intero Ente Regione Puglia

199 Strutture dirigenziali previste dalla riorganizzazione del modello GAIA

-12,3%

Riduzione delle strutture dirigenziali a livello di Giunta Regionale

GAIA: la Regione intelligente

Il nuovo modello di organizzazione ha previsto l’istituzione di 8 Aree di Coordinamento, all'interno delle quali sono stati raggruppati i 53 distinti Settori che caratterizzavano il modello precedente. Mentre prima ognuno dei Settori era semplicemente incardinato in un Assessorato di riferimento, con l’istituzione delle Aree le strutture sono state organizzate per Settori che svolgono un'attività omogenea e/o complementare tra loro, ed è stata introdotta una figura manageriale (il Direttore di Area) che assolve principalmente al compito di coordinamento dei Settori dell’Area e di sviluppo di azioni e sinergie con le altre Direzioni.

Le 8 Aree individuate con il modello GAIA

▪▪ Area Presidenza e relazioni istituzionali ▪▪ Area Politiche per lo sviluppo economico, lavoro, innovazione ▪▪ Area Politiche per l'ambiente, le reti e la qualità urbana ▪▪ Area Politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti ▪▪ Area Organizzazione e riforma dell'amministrazione ▪▪ Area Programmazione e finanza ▪▪ Area Politiche per la promozione della salute delle persone e delle pari opportunità ▪▪ Area Politiche per lo sviluppo rurale Il processo di riorganizzazione ha riguardato l'aggregazione delle strutture di primo livello - i Settori (ora denominati Servizi) - coinvolgendo anche le strutture di secondo livello (Uffici) ipotizzando anche la creazione di una serie di strutture di staff (la quasi totalità di livello non dirigenziale) per ogni Area. Tali strutture sono state individuate al fine di supportare la Direzione a garantire unitarietà, omogeneità ed efficienza nella programmazione, gestione e sviluppo delle risorse e per migliorare la governance interna dell’Ente attraverso una razionalizzazione delle funzioni delle singole strutture e di un maggior collegamento tra le stesse. Il secondo step del processo di riorganizzazione ha, quindi, portato ad una significativa razionalizzazione e riduzione del numero di strutture (Servizi, e, soprattutto, Uffici) e ottimizzazione delle stesse.


Precedente organizzazione dei settori Risorse agroalimentari Agricoltura ■ Alimentazione ■ Caccia e Pesca ■ Foreste ■ Riforma Fondiaria ex E.R.S.A.P. ■ Lavoro, cooperazione e formazione professionale Lavoro e Cooperazione ■ Formazione Professionale ■ Sviluppo economico Industria ed Industria energetica ■ Artigianato, PMI e Internazionalizzazione ■ Commercio ■ Turismo e industria alberghiera Turismo e Industria Alberghiera ■ Trasporti e vie di comunicazione Programmazione Vie di Comunicazione ■ Sistema Integrato dei Trasporti ■

Assetto del territorio Assetto del Territorio ■ Edilizia Residenziale Pubblica ■ Urbanistica ■ Ecologia Ecologia ■ Attività Estrattive ■ Gestione Rifiuti e Bonifica ■ Mediterraneo Attività Culturali ■ Mediterraneo ■ Diritto allo studio Diritto allo Studio ■ Università e Ricerca ■ Beni Culturali ■ Solidarietà Sistema Integrato Servizi Sociali ■ Politiche per le Migrazioni ■ Programmazione e Integrazione ■ Politiche della salute Programmazione e Gestione Sanitaria ■ Assistenza Ospedaliera e Specialistica ■ Assistenza Territoriale e Prevenzione ■ Bilancio e programmazione Finanze ■ Programmazione e Politiche Comunitarie ■ Controllo di Gestione ■ Ragioneria ■ Provveditorato Economato ■ Presidenza Avvocatura Regionale ■ Comunicazione Istituzionale ■ Gabinetto ■ Legislativo Giunta ■ Protezione Civile ■ Segreteria Giunta ■ Servizio Stampa G.R. ■ Trasparenza e cittadinanza attiva Enti Locali ■ Personale e Organizzazione ■ Contenzioso Amministrativo ■ Demanio e Patrimonio ■ Affari Generali ■ Politiche Giovanili e Sport ■ eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva ■

L'organizzazione dei servizi secondo il modello GAIA (dati previsti al 31 dicembre 2008)

Area 1 Sviluppo Rurale Direttore Giuseppe Ferro ■ Agricoltura ■ Alimentazione ■ Caccia e Pesca ■ Foreste ■ Riforma Fondiaria Area 2 Sviluppo Economico, Lavoro e Innovazione Direttore Davide Filippo Pellegrino ■ Lavoro e cooperazione ■ Formazione Professionale ■ Industria e Industria Energetica ■ Artigianato, PMI e internazionalizzazione ■ Commercio ■ Turismo e Industria Alberghiera Area 3 Ambiente, Reti e Qualità Urbana Direttore Piero Paolo Cavalcoli ■ Programmazione vie di comunicazione ■ Sistema Integrato dei Trasporti ■ Datore di Lavoro ■ Lavori Pubblici ■ Risorse Naturali ■ Tutela delle Acque ■ Assetto del Terrilorio ■ Edilizia Residenziale Pubblica ■ Urbanistica ■ Ecologia ■ Attività Estrattive ■ Gestione rifiuli e bonifica Area 4 Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti Direttore Francesco Palumbo ■ Attività Culturali ■ Mediterraneo ■ Diritto allo studio ■ Università e ricerca ■ Beni culturali Area 5 Promozione della Salute delle Persone e delle Pari Opportunità Direttore Nicola Messina ■ Sistema integrato servizi sociali ■ Politiche per le migrazioni ■ Programmazione e integrazione ■ Programmazione e gestione sanitaria ■ Assistenza ospedaliera e specialistica ■ Assistenza territoriale e prevenzione ■ Sport Area 6 Programmazione e Finanza Direttore Luca Limongelli ■ Finanza ■ Programmazione e Politiche comunitarie ■ Ragioneria ■ Provveditorato economato Area 7 Presidenza e Relazioni Istituzionali Direttore Leonardo Volpicella ■ Controllo di Gestione ■ Comunicazione Istituzionale ■ Legislativo ■ Protezione Civile Area 8 Organizzazione e Riforma dell'Amministrazione Direttore Pasquale Chieco ■ Enti locali ■ Personale e Organizzazione ■ Contenzioso amministrativo ■ Demanio e Patrimonio ■ Affari generali ■ eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva

39 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Opere pubbliche Datore di Lavoro ■ Lavori Pubblici ■ Risorse Naturali ■ Tutela delle Acque ■

GAIA il nuovo modello organizzativo della Regione Puglia


La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

40

Le società partecipate, le Agenzie e gli altri enti regionali

La Regione, in quanto Ente che si caratterizza sempre più per attività di tipo normativo – regolamentare rispetto all’erogazione diretta di servizi, non deve rendere conto solo degli interventi attuati direttamente, ma anche di quelli posti in essere da agenzie, consorzi, aziende e società all’interno dei quali può comunque svolgere importanti compiti di indirizzo e controllo. L’insieme di tali soggetti costituisce, quindi, insieme alla stessa Regione, il cosiddetto “gruppo pubblico regionale”. La Regione ha affidato l’erogazione di alcuni servizi ad alcuni soggetti esterni, nei quali l’Ente detiene una partecipazione rilevante, rimanendo in questo modo in grado di controllarne la gestione. Questa scelta permette di coinvolgere più attori, sia pubblici (Comuni, Province, Camera di Commercio, ecc.) che privati, sfruttando così al meglio le competenze e le risorse che ognuno di essi mette a disposizione, senza pregiudicare il controllo dell’Ente pubblico.


Gruppo pubblico regionale: dettaglio delle società, agenzie e altri enti chene fanno parte e percentuale di controllo o partecipazione della Regione Puglia

Principali società partecipate

Agenzie regionali

Istituti di recerca

Altro

Unione Regionale delle Bonifiche

ADISU Agenzia Diritto allo Studio Universitario Bari

ARES Agenzia Regionale Sanitaria Pugliese

IPRES Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali

Apulia Film Commission

Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia

ADISU Agenzia Diritto allo Studio Universitario Politecnico Bari

ARET Agenzia Regionale per il Turismo

Consorzio per la Bonifica della Capitanata

ADISU Agenzia Diritto allo Studio Universitario Foggia

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

Consorzio per la Bonifica Speciale dell'Arneo

ADISU Agenzia Diritto allo Studio Universitario Lecce

ARTI Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione

Unioni e Consorzi

100% InnovaPuglia spa

99% SEAP Società Esercizio Aeroporti Puglia

17% Fiera di Galatina e del Salento

51% Terme di Santa Cesarea Lecce

87% Acquedotto Pugliese spa

Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi

33% Società Trasporti Pubblici Brindisi spa

44% Società Trasporti Pubblici di Terra d'Otranto spa

Consorzio di Bonifica Stornara e Tara

Corsorzio per la Bonifica Montana del Gargano

Consorzio A.S.I Foggia

AREM Agenzia Regionale per la Mobilità nella Regione Puglia

41 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Agenzie per il Diritto allo Studio Universitario


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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17,4 Poco meno di 17,4 miliardi di euro è l'ammontare della spesa complessiva che la Regione Puglia ha sotenuto nel 2008


Le risorse economico-finanziarie

Le entrate vere e proprie della Regione sono suddivise nelle sei aggregazioni (i titoli) previste dalla legge.

Le entrate

I titoli I, II e III delle entrate sono destinati a finanziarie le spese correnti, cioè quelle spese che consentono il funzionamento ordinario dell'Ente e l'erogazione dei servizi alla cittadinanza. Tali entrate comprendono, rispettivamente, quelle derivanti dalle imposte di competenza regionale, i trasferimenti da altri Enti e altre tipologie di entrate (come quelle derivanti dalle tariffe dei servizi pubblici e dagli utili delle società partecipate). I titoli IV e V sono destinati a finanziare gli investimenti, e quindi le risorse corrispondenti possono essere utilizzate per l’acquisto, la costruzione, la manutenzione straordinaria o il rifacimento di opere e di beni immobili facenti parte del patrimonio dell’Ente, oltre che di beni mobili con durata pluriennale. Il titolo IV comprende principalmente le entrate derivanti dalla vendita del patrimonio, in particolare quello di tipo immobiliare, mentre il titolo V le somme derivanti dall’accensione di prestiti e mutui. Il titolo VI costituisce invece una partita “di giro”, necessaria quale modalità di gestione contabile delle risorse finanziarie, ma non significativa per l’attività dell’Ente. Le somme comprese in questo titolo, una volta incassate, vengono, infatti, trasferite automaticamente agli enti di competenza, come, ad esempio, l’Agenzia delle Entrate nel caso delle ritenute salariali.

Le spese

Il titolo I (spese correnti) comprende quelle spese che la Regione sostiene ogni anno, per importi più meno costanti: si tratta di quelle relative al personale, all’erogazione di servizi e contributi, ai beni di consumo, agli interessi passivi, ecc. Il titolo II (spese in conto capitale) comprende le somme impegnate dall’Ente per tutti i suoi investimenti di media-lunga durata (infrastrutture, immobili, macchine da ufficio, ecc.). Il titolo III (spese per rimborso mutui e prestiti) riporta invece le spese necessarie a ripagare la parte di capitale di prestiti e mutui contratti. Come già detto, le spese relative agli interessi passivi sono invece inserite nel titolo I. Il titolo IV trova perfetta corrispondenza con gli importi del sesto titolo delle entrate: sono tutti movimenti per servizi per conto terzi, cioè somme di denaro che la Regione incassa e gira a chi di competenza.

43 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Le fonti ordinarie di finanziamento


Le risorse economico-finanziarie

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

44


Le Intese Istituzionali e gli Accordi di Programma Quadro (APQ) sono state istituite con la legge 662 del 1996. Con la stipula delle Intese Istituzionali di programma il Governo centrale e le Regioni hanno individuato settori di interesse comune, effettuato una ricognizione delle risorse disponibili, condiviso regole per la programmazione, gestione e attuazione degli investimenti pubblici.

Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale e nazionale per la realizzazione di interventi in aree particolari del Paese – individuate sulla base dell'art. 27, comma 16 della Legge 488/99 - Legge finanziaria 2000 – che comprendono: - le sei regioni Obiettivo 1 del ciclo di programmazione 2000 – 2006 (Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia); - le regioni Abruzzo e Molise; - le aree del Centro-Nord ricadenti nell'Obiettivo 2 e quelle in regime di sostegno transitorio; - le zone beneficiarie di Aiuti di Stato ai sensi dell'art. 87.3 c. Le risorse FAS sono stabilite ogni anno dalla Legge Finanziaria e assegnate dal CIPE al fine di perseguire l’obiettivo del riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese.

Da alcuni anni le politiche comunitarie di coesione sono state affiancate ed integrate da una politica regionale nazionale per le cosiddette aree sottoutilizzate che ha come fonte di finanziamento la Legge finanziaria e come principali strumenti le Intese Istituzionali di programma e i relativi Accordi di Programma Quadro (APQ) . L'Accordo di Programma Quadro costituisce lo strumento attuativo dell'Intesa Istituzionale di Programma nei settori d'intervento previsti dalla medesima. In particolare, l'Accordo indica: ▪▪ le attività e gli interventi da realizzare, con i tempi e le modalità di attuazione, i soggetti responsabili ed i relativi impegni; ▪▪ le risorse finanziarie occorrenti, a valere sugli stanziamenti pubblici o reperite tramite finanziamenti privati; ▪▪ le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati. ▪▪ Promotori degli APQ sono lo Stato, le Regione e altri Enti pubblici. Tali amministrazioni, talvolta affiancate dall'intervento di soggetti privati, si occupano anche dell'attuazione degli stessi. Gli interventi inseriti negli APQ sono finanziati con diverse risorse: ordinarie, comunitarie, private e quelle aggiuntive nazionali per le aree sottoutilizzate. Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS) , infatti, costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi in aree particolari del Paese La Regione Puglia ha sottoscritto, alla data del 31 dicembre 2008, Accordi di Programma Quadro in svariati settori: ▪▪ Aree urbane ▪▪ Beni culturali ▪▪ Città ▪▪ Difesa del suolo ▪▪ Industria audiovisiva ▪▪ Politiche giovanili ▪▪ Ricerca scientifica ▪▪ Risorse idriche ▪▪ Sensi contemporanei (cinema e spettacolo) ▪▪ Sicurezza ▪▪ Società dell’informazione ▪▪ Studi di fattibilità ▪▪ Sviluppo locale

45 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Le risorse extra-bilancio: Accordi di Programma Quadro


Le risorse economico-finanziarie

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) promuove la coesione economica e sociale correggendo i principali squilibri fra le regioni europee, finanziando iniziative a sostegno delle PMI; la ricerca e lo sviluppo tecnologico, i trasporti, le telecomunicazioni e l'energia, la protezione e il miglioramento dell'ambiente,

Il POR (Programma Operativo Regionale) è il documento di programmazione per l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei, integrati da quelli del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da quelli della Regione Puglia. Grazie alle opportunità offerte dai Fondi europei, la Puglia ha avviato e realizzato numerose iniziative che sostengono il decollo dell’economia locale e permettono al territorio di giocare un ruolo da protagonista nell’economia internazionale. Sono quattro i fondi da cui attingere: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) , Fondo Sociale Europeo (FSE) , Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) , Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (SFOP) . Grazie al P.O.R. la Regione Puglia ha potuto disporre di ingenti risorse da utilizzare insieme agli enti locali, alle imprese e ai cittadini per la crescita costante del territorio.

la parità tra uomini e donne. Il Fondo sociale europeo (FSE) sostiene lo sviluppo delle risorse umane, promuove l'occupazione e la protezione sociale, le pari opportunità tra uomini e donne, la crescita economica e sociale, le pari opprtunità tra uomini e donne, la crescita economica

Programma Operativo Regionale 2000-2006. Risorse impegnate, per ciascuno dei 6 Assi di intervento, dalla Regione Puglia alla data del 31 dicembre 2008 [Fonte: Servizio Regionale Programmazione e Politiche comunitarie] Valori in milioni di euro

e sociale, la formazione continua. Il Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (FEOGA) Finanzia iniziative orientate allo sviluppo rurale

1.746

342

1.067

Asse I Risorse naturali 10 Misure

Asse II Risorse Culturali 3 Misure

Asse III Risorse umane 14 Misure

2.683

342

936

Asse IV Sistemi locali di sviluppo 23 Misure

Asse V Città, Enti locali e qualità della vita 3 Misure

Asse VI Reti e nodi di servizio 5 Misure

sostenibile e della politica agro-ambientale, con particolare attenzione al miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita e alla promozione della pari opprtunità. Lo Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca (SFOP) Finanzia le azioni relative ai settori della pesca e dell'acquacoltura, tendenti al miglioramento degli equilibri tra risorse e sfruttamento delle stesse, al rafforzamento della competitività delle aziende di settore ed al rilancio delle aree dipendenti della pesca.


Programma Operativo Regionale 2000-2006. Dettaglio delle risorse impiegate al 31/12/2008 [Fonte: Servizio Regionale Programmazione e Politiche comunitarie] Fondo Misure Denominazione

2000-2006

ASSE I - RISORSE NATURALI FESR 1.1 Adeguamento e completamento degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali FEOGA 1.2 Risorse idriche per le aree rurali e per l ‘agricoltura FESR 1.3 Interventi per la difesa del suolo FEOGA 1.4 Sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali estensive per la difesa del suolo FESR 1.5 Sistema informativo ambientale FESR 1.6 Salvaguardia e valorizzazione dei beni naturali ed ambientali FEOGA 1.7 Incremento e gestione dei boschi e tutela della biodiversità del patrimonio forestale FESR 1.8 Miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati FESR 1.9 Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili FSE 1.10 Formazione e sostegno dell’imprenditorialità nei settori interessati dall’Asse Totale Asse I

impieghi in €

829.911.289 174.318.977 299.819.193 81.126.325 21.653.666 37.192.080 61.083.544 191.599.995 39.122.906 10.400.603 1.746.228.577 301.694.940 27.242.565 13.109.992 342.047.497

ASSE III - RISORSE UMANE FSE 3.1 Implementazione dei servizi per l’impiego e messa in rete delle strutture FSE 3.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani ed adulti FSE 3.3 Inserimento e reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata FSE 3.4 Inserimento e reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati FSE 3.5 Adeguamento del sistema della formazione professionale FSE 3.6 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa FSE 3.7 Formazione superiore FSE 3.8 Formazione permanente FSE 3.9 Sviluppo della competitività delle imprese e formazione continua con priorità alle Piccole e Medie imprese FSE 3.10 Potenziamento e sviluppo dei profili professionali nella Pubblica Amministrazione FSE 3.11 Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità, emersione del lavoro non regolare FSE 3.12 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico FESR 3.13 Ricerca e Sviluppo tecnologico FSE 3.14 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro Totale Asse III

239.436.948 248.642.243 123.410.934 65.325.097 15.408.275 3.795.308 128.837.767 10.130.076 41.765.560 5.386.865 13.123.731 30.766.428 82.935.917 58.285.295 1.067.250.444

ASSE IV - SISTEMI LOCALI DI SVILUPPO FESR 4.1 Aiuti al sistema industriale (Piccole e Medie Imprese e Artigianato) FESR 4.2 Completamento e miglioramento delle infrastrutture di supporto ai sistemi produttivi locali FEOGA 4.3 Investimenti nelle aziende agricole FEOGA 4.4 Insediamento giovani agricoltori FEOGA 4.5 Miglioramento delle strutture di trasformazione dei prodotti agricoli FEOGA 4.6 Silvicoltura FEOGA 4.7 Aiuti di avviamento per l’assistenza alla gestione delle aziende agricole FEOGA 4.8 Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità FEOGA 4.9 Diversificazione delle attività delle imprese agricole FEOGA 4.10 Infrastrutture rurali FEOGA 4.11 Misure in corso (progetti avviati nel precedente periodo di programmazione) SFOP 4.12 Miglioramento della produzione ittica SFOP 4.13 Supporto alla competitività e all’innovazione del sistema pesca FESR 4.14 Supporto alla competitività e all’innovazione delle imprese e dei sistemi di imprese turistiche FESR 4.15 Promozione finalizzata all’allargamento dell’offerta turistica FESR 4.16 Potenziamento delle infrastrutture turistiche FESR 4.17 Aiuti al commercio FESR 4.18 Contratti di programma FESR 4.19 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle PMI FSE 4.20 Azioni per le risorse umane (Sistemi industriali, Agricoltura, Turismo, Commercio) FEOGA 4.21 Consolidamento ed innovazione delle competenze tecniche degli imprenditori e operatori agricoli FEOGA 4.22 Ricostruzione del patrimonio aziendale danneggiato da avversità atmosferiche FEOGA 4.23 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle imprese agricole Totale Asse IV

436.667.438 323.120.073 253.307.358 63.775.000 221.829.926 821.822 611.305 2.056.795 13.588.900 74.699.978 982.541 67.972.171 26.215.907 136.607.197 55.966.976 63.801.339 104.018.837 502.702.663 39.880.321 24.756.780 5.954.577 17.509.062 246.269.106 2.683.116.070

ASSE V - CITTÀ, ENTI LOCALI E QUALITÀ DELLA VITA FESR 5.1 Recupero e riqualificazione dei sistemi urbani FESR 5.2 Miglioramento della qualità dell’ambiente nelle aree urbane FSE 5.3 Azioni formative e piccoli sussidi Totale Asse V

301.694.940 27.242.565 13.109.992 342.047.497

ASSE VI - RETI E NODI DI SERVIZIO FESR 6.1 Adeguamento e miglioramento reti di trasporto FESR 6.2 Promozinone della Società dell’Informazione dell’Internazionalizzazione FESR 6.3 Sostegno all’innovazione degli enti locali FSE 6.4 Risorse umane e società dell’informazione FESR 6.5 Iniziative per legalità e sicurezza Totale Asse VI

490.501.088 238.603.957 172.738.421 34.372.115 197.580 936.413.161

TOTALE GENERALE

7.117.103.246

47 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

ASSE II - RISORSE CULTURALI FESR 2.1 Valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico, miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi FEOGA 2.2 Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale FSE 2.3 Formazione e sostegno dell’imprenditorialità nei settori interessati dall’Asse Totale Asse II


Le risorse economico-finanziarie

La programmazione 2007-2013

La nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei è partita nel 2007 per concludersi nel 2013. In questo quarto ciclo viene semplificata la struttura generale degli obiettivi e degli strumenti finanziari a disposizione. Dal 2007 vi sono 3 obiettivi (Convergenza, Competitività regionale e occupazione, Cooperazione territoriale europea) e 3 strumenti finanziari (FESR, FSE e Fondo di coesione) contro gli 8 obiettivi e i 6 strumenti finanziari della programmazione 2000-2006. La Puglia può utilizzare in questi anni i Fondi messi a disposizione (sia direttamente dall’UE che tramite i cofinanziamenti nazionale e regionale) nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (circa 5,2 miliardi di euro), del Fondo Sociale Europeo (circa 1,3 miliardi di euro) e del Piano di Sviluppo Rurale (circa 1,5 miliardi di euro), seguendo le linee guida previste nelle diverse Strategie dell’Unione:

Le linee guida previste nelle diverse Strategie dell’Unione

▪▪ la Strategia di Lisbona per lo sviluppo dell’economia della conoscenza, dell’innovazione e della valorizzazione del capitale umano; ▪▪ la Strategia di Nizza per la realizzazione della piena occupazione tramite l’attuazione dell’Agenda Sociale; ▪▪ la Strategia di Göteborg per lo sviluppo sostenibile.

Orientamenti e i tre macro-obiettivi:

▪▪ promuovere l’innovazione, l’imprenditoria e lo sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’innovazione; ▪▪ realizzare condizioni migliori di occupabilità, di coesione ed inclusione sociale; ▪▪ rafforzare fattori di attrattività del territorio, migliorando l’accessibilità, garantendo servizi di qualità e salvaguardando le potenzialità ambientali.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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Il perseguimento di questi obiettivi generali si traduce in quattro finalità trasversali rispetto alle diverse linee di intervento da realizzare: ▪▪ ambiente; ▪▪ pari opportunità; ▪▪ dimensione territoriale dello sviluppo; ▪▪ cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale europea e di prossimità.


[Fonte: Servizio Regionale Programmazione e Politiche comunitarie] Misure

Denominazione

2007-2013 impieghi in €

FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE (FESR) ASSE I Societa' Informazione e Ricerca ASSE II Ambiente e Territorio ASSE III Servizi Sociali ASSE IV Valorizzazione risorse naturali e culturali ASSE V Trasporti ASSE VI Sviluppo Economico ASSE VII Città e Sistemi Urbani ASSE VIII Governance e Assitenza Tecnica Totale Fondo FERS

581.000.000 908.000.000 570.000.000 392.000.000 1.050.000.000 1.102.000.000 520.000.000 115.043.956 5.238.043.956

FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) ASSE I Adattabilità ASSE II Occupabilità ASSE III Inclusione sociale ASSE IV Capitale umano ASSE V Transnazionalità e interregionalità ASSE VI Assistenza tecnica ASSE VII Capacità istituzionale Totale Fondo FSE

102.336.000 569.244.000 76.752.000 409.344.000 25.584.000 51.168.000 44.772.000 1.279.200.000

PIANO DI SVILUPPO RURALE (PSR) ASSE I Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ASSE II Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale ASSE III Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale ASSE IV Attuazione dell’impostazione Leader Assistenza tecnica Totale PSR

598.000.000 519.171.000 40.000.000 279.000.000 44.397.696 1.480.568.696

TOTALE GENERALE

7.997.812.652

49 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

La Programmazione 2007-2013. Dettaglio delle risorse programmate


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

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47,7 Poco più di 47,7 milioni di euro è l'ammontare delle risorse impiegate dalla Regione Puglia nelle politiche giovanili.


La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

51 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

All’interno della Regione è ormai diffusa l’idea che la democrazia delegata sia un involucro insufficiente per contenere la complessità delle attuali dinamiche sociali. Servono più conoscenze e più energie di quelle canalizzate attraverso i meccanismi della rappresentanza; serve “un’aggiunta” alla democrazia, il plus che le consenta di risultare efficace nel governo, anzi, nell’autogoverno della realtà. L’ipotesi è che la partecipazione costituisca quest’aggiunta, che sia cioè la risposta al bisogno di dilatazione degli ambiti decisionali dalle istituzioni all’intera comunità. Si tratta di aprire una nuova strada, obbligata, necessaria, che tocca alle fondamenta la concezione del rapporto tra società, partiti e pubblica amministrazione, secondo cui i partiti come la pubblica amministrazione sono sovraordinati rispetto alla società. Questo modello non regge più, sia rispetto alle grandi sfide come l’equilibrio ambientale del pianeta e l’iniqua sperequazione delle risorse, che rispetto alle sfide locali, come la riqualificazione urbana, la legalità e la programmazione dello sviluppo territoriale. Concepire politiche pubbliche efficaci, oggi, significa accumulare una quantità cospicua di conoscenze specialistiche e di competenze di contesto, ma anche attivare energie sociali in misura appropriata, quindi vasta. Emerge il bisogno di un nuovo modello di relazioni in cui la politica e l’amministrazione stiano all’interno del sistema sociale come facilitatori degli scambi comunicativi. Il mutamento è profondo perché investe la “struttura che connette”, cioè le relazioni che fondano la società. Cambia l’architettura: dalla gerarchia, verticale e oligarchica, alla rete, orizzontale e multipolare. E cambia la missione dell’amministrazione pubblica: non tanto produrre più beni e servizi (le risorse decrescono, infatti) quanto agire sulla catena del valore per dare più significato alle cose. Riconnettere le relazioni, generare un nuovo senso sociale, mettere in gioco non solo la politica e le istituzioni, ma anche la cultura e, dunque, l’etica. La partecipazione può promuovere quindi l’innovazione delle politiche pubbliche, sia nel metodo che nei contenuti, favorendo una più adeguata rispondenza delle scelte agli interessi della collettività, la verifica di sostenibilità dei progetti e incrementando le possibilità di successo.


La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

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52

Con la consapevolezza che tale innovazione richiede sofisticate competenze e tecniche di organizzazione dell’ascolto, la Regione ha scelto di sperimentare, su problemi reali, inediti percorsi di cittadinanza attiva, raggiungendo i seguenti obiettivi. La programmazione partecipata 2007-2013

La Programmazione per l’impiego dei fondi comunitari, relativi al periodo 2007-13, è un processo di straordinario valore per l’impatto che avrà sulla società pugliese in termini di impulso allo sviluppo regionale. Perché tale processo determini una effettiva discontinuità rispetto al passato, è necessario che produca politiche rispondenti ai bisogni reali del territorio tenendo conto di bisogni e competenze diffuse. Per questo motivo, nell’elaborazione della nuova programmazione, la Regione ha scelto di dare spazio a tutti i cittadini pugliesi interessati, sperimentando modelli innovativi di costruzione di politiche per lo sviluppo. I contributi pervenuti, integrati e rielaborati, sono diventati parte importante del Documento Strategico Regionale proposto al Ministero e all’Unione Europea.

La costruzione del Piano della Salute

Un ampio processo partecipativo ha visto coinvolti i cittadini nella definizione degli obiettivi e delle strategie del Piano regionale di Salute: è cambiata quindi la metodologia di costruzione del Piano che, per scelta dell'Amministrazione Regionale, ha accolto le esigenze e le aspettative dei cittadini sin dalla fase di impostazione iniziale. L'intero processo partecipativo si è sviluppato su percorsi differenziati per classi di interlocutori: oltre ai singoli cittadini, sono stati coinvolti gli Uffici Relazioni con il Pubblico e i Comitati Consultivi Misti, gli operatori sanitari e le Associazioni, da cui sono emersi contributi relativi al Piano e specifiche proposte di cambiamento per elevare la qualità dei servizi, soprattutto a tutela dei più deboli.


Cittadinanza attiva: interventi e risorse impiegate nelle politiche di partecipazione [Fonte: Assessorato alle Politiche Giovanili] Anni Interventi

Euro

Partecipazione dei cittatdini

2007

2008

2008

Piano della salute dei cittadini

CAST - Scuola di partecipazione

Legge sulla trasparenza condivisa

143.000

101.000

720.000

112.000

1.139 Proposte pervenute

803

Proposte pervenute

6

Scuole attivate (una per provincia)

250

Emendamenti proposti

CAST - Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori è espressione della ferma volontà di dar corpo alla democrazia partecipata e ha dato impulso alla costruzione di una rete tra soggetti di particolare sensibilità, interessati ad acquisire strumenti e metodi di partecipazione alla definizione di politiche pubbliche condivise. Alla Scuola hanno partecipato 65 persone, di diverso profilo professionale: amministratori locali, funzionari pubblici, professionisti, associazioni e singoli cittadini che, insieme, hanno avuto modo di: ▪▪ riflettere in modo strutturato su temi strategici per lo sviluppo dei territori; ▪▪ conoscere metodi strutturati per favorire la partecipazione dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche; ▪▪ scambiare esperienze innovative anche a livello internazionale; ▪▪ sperimentare le competenze acquisite in contesti reali sul territorio regionale.

La legge sulla trasparenza condivisa

Accanto ai principi regolatori dell’azione amministrativa (legalità, imparzialità, buona amministrazione), nel corso dell’ultimo decennio (a partire dagli anni ’90), ne è stato individuato uno nuovo: il principio di trasparenza. Per trasparenza amministrativa si intende la necessità di garantire la massima circolazione possibile delle informazioni sia all'interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno. Nel giugno 2008 il Consiglio Regionale ha approvato in via definitiva la legge “Principi e linee guida in materia di trasparenza dell’attività amministrativa nella Regione Puglia”. Tale legge nasce "dal basso", in quanto una prima bozza del disegno di legge è stata discussa collettivamente con la cittadinanza attiva prima di passare definitivamente al vaglio politico. Processi partecipativi simili si sono inoltre utilizzati per la redazione della Legge Regionale sullo Sport e della Legge Regionale per la Tutela delle coste, che sono state discusse da diverse classi di soggetti portatori di interesse e, quindi, approvate dal Consiglio Regionale.

53 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Scuola di partecipazione Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori (CAST)

2006 Programmazione partecipata 2007-2013 (Accorda le tue idee)


La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

54

Le politiche a favore dei giovani

La Regione Puglia ha deciso di investire sul proprio futuro sostenendo i giovani pugliesi nella loro crescita culturale, economica e sociale, valorizzandone la creatività, le competenze e le capacità professionali.

Bollenti Spiriti

Per dare vita a questo proposito, è stato approvato un documento d’indirizzo politico-finanziario in materia di politiche giovanili noto come “Bollenti Spiriti” e, fra le diverse misure previste, si è dato vita al finanziamento di percorsi di specializzazione post lauream. L’obiettivo che si intende perseguire è la sottoscrizione di Contratti Etici Giovanili tra le giovani generazioni e le istituzioni, attraverso i quali assumere impegni reciproci sui percorsi di qualificazione professionale dei giovani laureati, costruendo al tempo stesso un dialogo permanente. A tal fine la Regione Puglia ha assunto fra le sue priorità la promozione della presenza e del ruolo dei giovani nella società, nell’economia e nella vita culturale, valorizzandone le capacità professionali e creative; ha preso inoltre l’impegno di promuovere l’integrazione tra Università, sistema della ricerca e politiche dello sviluppo al fine di rendere competitivo il sistema produttivo pugliese attraverso la creazione di servizi di ricerca industriale e di sostegno allo sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese, soprattutto con l’individuazione di nuovi modelli di condivisione della conoscenza.


Bollenti Spiriti: interventi e risorse impiegate dalla Regione Puglia nelle politiche giovanili

Anni

Milioni di euro

2006

2006

2006-2007

Interventi Ricerca sociologica

0,1

(Cosa bolle in pentola)

0,2

Notte dei ricercatori

0,42

Politiche giovanili sviluppate con le province

7,6 Fondo Ministero Politiche Giovanili Principi Attivi

2007-2008

3 Finanziamento regionale

2006-2008

44 Finanziamento regionale

4,4 Cofinanziamento comunale

420 Progetti finanziati 4.880 Giovani coinvolti

Laboratori Urbani

73 Progetti finanziati 180 CittĂ coinvolte

55 L'IDENTITĂ€ DELLA REGIONE PUGLIA

[Fonte: Assessorato alle Politiche Giovanili]


La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

56

Principi Attivi

Sempre nell'ambito delle Politiche giovanili è stata promossa l'iniziativa Principi Attivi, il cui scopo è promuovere la capacità progettuale, creativa e imprenditoriale dei giovani pugliesi attraverso la concessione di contributi per la realizzazione/sperimentazione di idee innovative. Principi Attivi si propone di valorizzare le energie e i talenti dei giovani pugliesi come risorsa per lo sviluppo sociale, economico e territoriale della Puglia, in coerenza con la strategia indicata dal Documento Strategico Regionale. L’obiettivo è duplice: ▪▪ verso i giovani: dare responsabilità, occasioni di apprendimento e di attivazione diretta; ▪▪ verso la comunità regionale: dare un iniezione di energia e innovazione al sistema sociale ed economico pugliese. Principi Attivi supporta in particolare la realizzazione di: ▪▪ idee per la tutela e la valorizzazione del territorio (es: sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.); ▪▪ idee a vocazione imprenditoriale con particolare riferimento allo sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’innovazione (es. innovazioni di prodotto e di processo, media e comunicazione, nuove tecnologie etc.); ▪▪ idee per l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva (es. qualità della vita, disabilità, antirazzismo, migranti, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, impegno civile, legalità etc.).


Laboratori Urbani

Barletta Trani

Andria

Bari

Brindisi

Città coinvolte nel progetto Laboratori Urbani Taranto Lecce

57 L'IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

Foggia

All’interno del programma Bollenti Spiriti, la Regione Puglia ha previsto anche il finanziamento per la nascita dei Laboratori Urbani. Immobili dismessi, edifici scolastici in disuso, palazzi storici abbandonati, ex monasteri, mattatoi, mercati e caserme possono essere ristrutturati, dotati di attrezzature, arredi e strumenti per diventare nuovi spazi pubblici per i giovani. La gestione dei Laboratori Urbani viene affidata con bando pubblico ad organizzazioni giovanili. Utilizzando fondi per le azioni di riqualificazione urbana della Delibera CIPE n. 35/2005, la Regione Puglia ha finanziato 73 progetti di Laboratori Urbani presentati da Comuni (in forma singola o associata), Unioni di comuni o Comunità montane. Ogni Laboratorio Urbano prevede contenuti e caratteristiche proprie: luoghi per l’arte, lo spettacolo e il recupero delle tradizioni; luoghi di uso sociale e sperimentazione delle nuove tecnologie; servizi per il lavoro, la formazione e l’imprenditorialità giovanile; spazi espositivi, di socializzazione e di ospitalità. Insieme costituiscono una rete regionale di spazi al servizio dei giovani e delle politiche a loro dedicate.


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

58


Salute e politiche sociali

59 SALUTE E POLITICHE SOCIALI


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

60

3 Tre sono gli obiettivi principali del Piano Regionale della Salute: 1) il miglioramento della salute e del benessere della popolazione e in particolare dei soggetti deboli; 2) la soddisfazione dei cittadini e la loro partecipazione attiva al miglioramento della qualità dei servizi; 3) l’efficienza e la sostenibilità tecnica, economica ed etica del sistema.


La visione strategica e gli obiettivi

Uno degli intenti del Piano Regionale della Salute, in analogia al Piano Sanitario Nazionale, è quello di perseguire il modello“sociale” di salute promuovendo un sistema di welfare partecipativo. Il sistema di valori espresso nella legge regionale, lungi dall’esaurirsi nella sua dimensione formale di semplice comunicazione di affermazioni di principio, propone una serie di indicazioni per la elaborazione di politiche di piano, che si focalizzino non tanto sulla malattia (e quindi in termini di investimento sulle strutture ospedaliere di base) e sugli strumenti tecnici dedicati ad affrontarla, ma sulla persona (e quindi a tutti quegli elementi e fattori propedeutici a tale politica tra cui: più prevenzione, maggiore educazione, più assistenza sociale, ecc.) e sui percorsi di cura, individuandone precise priorità. Il percorso di programmazione delle scelte strategiche della sanità regionale trova nel Piano Regionale della Salute (PRS) le indicazioni di politica sanitaria e le indicazioni metodologiche che devono guidare la messa a punto dei Piani Attuativi Locali.

Obiettivi strategici del Piano regionale della Salute Oggi

Strutture e assistenza ospedaliera

•Ospedali di base

Domani

+ –

Servizi sanitari territoriali

•Case salute •Consultori •Day hospital

+

Dopo domani

•Ospedali di eccelenza •Risorse umane qualificate •Ricerca

•Ospedali di eccelenza •Risorse umane qualificate •Ricerca •Ricoveri

•Ricoveri

•Case salute •Consultori •Day hospital •Valorizzazione distretti •Risorse umane qualificate •Partecipazione dei cittadini

+

•Prevenzione •Sociale •Assistenza •Educazione

61 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Il Piano Regionale della Salute


La visione strategica e gli obiettivi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

62

Il Piano Regionale di Salute assume il Servizio Sanitario Regionale come un sistema unico al cui centro colloca gli interessi del cittadino a vedere tutelata la propria salute ed in cui il governo della Sanità si realizza tramite una serie di interventi finalizzati prioritariamente a rafforzare le sinergie interistituzionali, superando nella chiarezza logiche settoriali e visioni di breve periodo e puntando ad una maggiore coesione delle politiche nei territori (nell’ottica del distretto). Un obiettivo fondamentale del Piano, infatti, è quello di ottenere un più deciso contributo da parte delle realtà locali alla promozione e tutela della salute in modo da avere maggiore attenzione operativa su tutti i determinanti di salute, integrazione sociosanitaria compresa. Alla base delle sinergie vi è la valorizzazione del distretto inteso come ambito territoriale in cui convergono e si integrano interventi e politiche per la promozione della salute e nell’interazione socio sanitaria, anche sperimentando forme innovative di governo e di gestione dei sistemi sociosanitari di offerta di prestazioni (forme consortili ASL-Comuni, ecc.). In questa prospettiva, oltre ad assegnare un valore strategico all’ascolto della pluralità dei linguaggi e delle esperienze, la finalità di ogni azione di programmazione risiede nella volontà e capacità di predisporre le condizioni migliori perché gli attori del sistema possano lavorare e interagire tra loro e con i livelli sovraordinati, ispirandosi a valori forti che permettano di affrontare le mille diverse condizioni dell'assistenza:

++ dei suoi valori e delle sue aspettative; ++ rispetto della persona fragile e della sua famiglia attraverso

l’identificazione; ++ costruzione di sistemi a rete aperti, di facile accesso, con elevata capacità di riconoscere e misurare il bisogno, anche allo scopo di prevenire ed evitare situazioni di scompenso; ++ scambio continuo e multidirezionale di informazioni tra tutti gli attori operanti all’interno di un'area e tra aree diverse di intervento; ++ criteri di controllo dei risultati che possano influenzare con facilità la qualità e la quantità dei servizi prestati.


I macro obiettivi

++ il miglioramento dello stato di salute e del benessere della

popolazione, con particolare riferimento alla protezione e alla cura dei soggetti deboli; ++ la soddisfazione dei cittadini e la loro partecipazione attiva al miglioramento della qualità dei servizi; ++ l’efficienza e la sostenibilità tecnica, economica ed etica del sistema.

63 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Nel Piano Regionale della Salute vengono declinati tre macro obiettivi che devono indirizzare l’operato della Regione in tema di politiche per la salute:


La vision e gli obiettivi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

64

Il Servizio sanitario e la Legge regionale

Nel corso del 2006 è entrata in vigore la Legge Regionale che sancisce i Principi e l’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale. In tale legge si afferma che la salute è un diritto dei cittadini e la promozione della salute è il fine del sistema sanitario regionale.

I valori costitutivi del modello di sanità scelto dalla Regione Puglia

++ universalità ed equità, intese come possibilità per tutti di accedere

con pari opportunità al sistema delle cure; ++ libertà di scelta dei luoghi e partecipazione alla scelta delle modalità di cura; ++ responsabilità, che implica una sapiente gestione del sistema sanitario e una lotta agli sprechi attraverso una migliore organizzazione; ++ corresponsabilizzazione del cittadino nella fruizione dei servizi sanitari; ++ sussidiarietà quale riconoscimento di una pratica decisionale che ha luogo il più vicino possibile al cittadino/utente; ++ unicità del sistema e sua appropriatezza; ++ accoglienza, intesa quale modalità diffusa di ascolto, di attenzione, riconoscimento della dignità e dei diritti del cittadino/utente; ++ attenzione ai più deboli tenendo conto delle fragilità di carattere psicofisico, economico, culturale, sociale, ambientale; ++ centralità del territorio; ++ approccio integrato per una personalizzazione dell’intervento; ++ sostenibilità; ++ partecipazione della cittadinanza attiva al monitoraggio, alla valutazione e al miglioramento della qualità dei servizi per la salute.

Mentre la Legge Regionale delinea i

sono invece indicati nel Piano Regionale

valori fondanti del sistema regionale dei

della Salute, approvato (anche questo

servizi sanitari, gli aspetti più operativi

con legge) nel corso dell’anno 2008.


Le politiche sociali

++ la sperimentazione di politiche innovative per il contesto regionale, anche mutuando le buone pratiche sperimentate in altri contesti; ++ la costruzione di piani integrati, per superare la logica del singolo progetto; ++ la realizzazione di azioni di sistema volte ad assicurare il necessario supporto tecnico al miglioramento della programmazione regionale e locale e dell’attuazione e gestione degli stessi interventi programmati (l’organizzazione e l’implementazione dell’Osservatorio Regionale delle Politiche Sociali con il Sistema Informativo Sociale Regionale, il consolidamento della rete di assistenza tecnica in favore degli ambiti territoriali sociali e dei Comuni); ++ la costruzione di una reale integrazione di risorse nazionali, regionali e comunitarie, ricercando l’integrazione con gli altri Assessorati e Settori della Amministrazione Regionale (integrazione con il FSE per i minori dell’area penale, i disabili e la formazione dei profili professionali sociali; integrazione con fondi nazionali per l’accoglienza abitativa degli immigrati; integrazione con fondi nazionali per il piano di integrazione sociale dei disabili); ++ l’implementazione di un sistema regionale di risposte per la presa in carico delle non autosufficienze e per il supporto al lavoro di cura dei nuclei familiari, con l’obiettivo della integrazione sociosanitaria e della innovazione del sistema di accesso e presa in carico degli utenti; ++ l’attivazione dei Fondi Strutturali assegnati nell’ambito dell’asse III del PO FESR 2007-2013 per l’attivazione degli investimenti pubblici e privati sul territorio per accrescere l’offerta di strutture e servizi; ++ la messa a regime del sistema Osservatorio Regionale Politiche Sociali, con i 5 nodi della rete costituiti dagli Osservatori Sociali Provinciali e con il Sistema Informativo Sociale Regionale e i suoi flussi informativi ormai attivati.

65 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Nel campo delle politiche sociali la Regione ha perseguito i seguenti obiettivi principali:


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

66

258 Tutti i 258 comuni della Puglia hanno ricevuto finanziamenti per progetti di integrazione scolastica.


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

La Regione in questi ultimi anni ha intrapreso una serie cospicua di investimenti per potenziare le strutture territoriali soprattutto di tipo specialistico al fine di garantire livelli di servizio sempre più elevati, efficienti e maggiormente rispondenti ai bisogni della popolazione. In tale ambito hanno perseguito una politica per favorire la diffusione di risorse umane specializzate e di attrezzature tecnologicamente avanzate e innovative adeguate alle nuove sfide imposte dalle malattie del secolo e dalla medicina moderna:

++ aumento dei posti letto negli Hospice; ++ rafforzamento dell’assistenza domiciliare oncologica; ++ avvio del progetto per la Rete Regionale del prelievo e la raccolta di sangue placentare;

++ avvio della Banca del cordone ombelicale; ++ avvio della Banca Regionale del sangue congelato e del sangue raro, per far fronte alle emergenze nel periodo estivo;

++ potenziamento delle attività di telemedicina e telecardiologia; ++ estensione del Progetto IMA (Infarto Acuto del Miocardio) su tutto il territorio regionale;

++ attivazione della prima Unità Spinale del sud Italia presso il Policlinico di Bari;

++ riattivazione della cardiochirurgia pediatrica; ++ implementazione di nuove Pet-Tac; ++ attivazione di tre Stroke Unit a Bari, Foggia e Brindisi; ++ attivazione della nuova sede dell’Istituto di Ricerca e Cura “De Bellis” di Castellaneta; ++ attivazione della radioterapia a Barletta.

67 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Innovazione e miglioramento continuo. Gli investimenti


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia Investimenti e interventi della Regione Puglia nel settore sanitario nel triennio 2006 - 2008 [Fonte: Regione Puglia, Assessorato alle Politiche della Salute]

Ripartizione degli investimenti per tipologia di interventi Valori in milioni di euro

8,8 Completamenti

29,3

5,9 Lecce 2,9 Nardò

5,0 0,8 2,0 1,5 1,0 1,0 12,5 5,5

Acquisto attrezzature

173,1 1,0 20,0 19,9 6,2 1,8 5,5 6,1 2,5 1,8 0,7 4,8 0,7 5,0 9,5 5,3 6,3 14,2 2,3 14,5 45,0

Barletta Andria Terlizzi Conversano Manfredonia Cerignola Bari Policlinico Castellaneta

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

68

Ristrutturazioni

249,9 119,9 65,0 40,0 25,0

Spinazzola Bari Carbonara Bari San Paolo Molfetta Polignano a M. Brindisi Francavilla F. Mesagne Ceglie San Pietro V. San Marco in L. Vieste San Severo Lecce Copertino Galatina Casarano Poggiardo Taranto Bari Policlinico

Nuove costruzioni

Totale

459,4 investimenti

Lecce Foggia Bari Policlinico Altamura

Distribuzione territoriale degli Investimenti ed degli interventi Vieste San Marco In Lamis Manfredonia San Severo Foggia Barletta Cerignola

Molfetta Andria

Bari Terlizzi

Spinazzola

Polignano a Mare Conversano

Altamura Ceglie Messapica

Castellaneta

Taranto

Brindisi

Mesagne San Pietro Vernotico Francavilla Campisalentina Fontana Copertino

Lecce

Nardò Galatina Poggiardo Casarano


Progetto di “Telecardiologia nelle emergenze” della rete EVIA/SCA sull’ntero territorio pugliese. [Fonte: Report delle attività del Progetto]

198.994 ECG refertati dal 11/10/2004 al 31/10/2009

Numero di elettrocardiogrammi (ECG) refertati

13.416

28.207

40.219

48.554

56.226

47,3%

52,7%

2005

2006

2007

2008

2009

ECG patologici

ECG non patologici

I numeri della rete EVIA/SCA Ambulanze del servizio 118 Auto mediche

I dati complessivi del Sistema Sanitario Regionale

27 1

Punti strategici di primo soccorso Moto d’acqua

33 -50%

Punti di primo intervento estivo Mortalità per infarto

I Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria ( LEA ) devono essere uniformemente garantiti su tutto il territorio nazionale e per tutta la collettività purché necessari ed appropriati. Essi garantiscono l’universalità nell’accesso alle prestazioni sanitarie. Sono essenziali in quanto necessari per rispondere ai bisogni fondamentali di tutela della salute della persona e appropriati rispetto sia alle specifiche esigenze di salute della persona sia alle modalità di erogazione dell’assistenza. I LEA non sono i livelli minimi di assistenza sanitaria, non definiscono lo stato sociale minimo garantito solo ai più poveri; essi devono invece rappresentare la garanzia dell’obiettivo di equità sociale tra tutti i cittadini, sono necessari per rispondere ai bisogni fondamentali di promozione, di mantenimento e di recupero della salute e inoltre devono essere appropriati alle specifiche esigenze di salute e alle modalità di erogazione. Poiché una sanità pubblica e universalistica che garantisce il diritto alla salute deve assicurare servizi, in questo senso i Livelli Essenziali diventano strumento di garanzia per il cittadino, poiché sono indirizzi vincolanti e costituiscono la garanzia costituzionale della cittadinanza sociale. I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza sa-

stabilire ulteriori prestazioni da erogare

nitaria) sono stati definiti con il Decreto

con stanziamenti propri.

del Presidente del Consiglio dei Ministri

In base all’Intesa Stato-Regioni del 5

del 29 novembre 2001 “Definizione dei

ottobre 2006 “Patto sulla salute”, e alla

Livelli essenziali di assistenza”, entrato in

Legge 296 del 27 dicembre 2006, i LEA

vigore il 23 febbraio 2002.

sono stati ridefiniti con il Decreto del

I Lea sono organizzati in tre settori:

presidente del Consiglio dei ministri

- prevenzione collettiva e sanità pubblica

del 23 aprile 2008, che sostituisce inte-

- assistenza distrettuale

gralmente il Decreto del 2001. Il nuovo

- assistenza ospedaliera.

Decreto ha revisionato le prestazioni, arrivando a un totale di oltre 5.700

Oltre alle prestazioni incluse nei LEA, è

tipologie di prestazioni e servizi per la

previsto che le singole Regioni possano

prevenzione, la cura e la riabilitazione.

69 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

164 12


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

Monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria (LEA) [Fonte: dati Monitoraggio LEA] Prevenzione Percentuale di vaccinazioni obbligatorie

Percentuale di vaccinazioni raccomandate MPR, influenza nell'anziano

2005 2006 2007 98,9

79,3

94,6

97,4

88,3

92,2

Distrettuale Ricoveri prevenibili per asma per 100.000 (tassi standardizzati per età)

Ricoveri prevenibili per diabete per 100.000 (tassi standardizzati per età)

2005 2006 2007 44

46

151

152

41

148

Ospedaliera Tasso di ospedalizzazione (ordinario e diurno) standardizzato per 1.000 abitanti

Percentuale dei ricoveri ordinari e diurni con DRG chirurgico sul totale dei ricoveri

2005 2006 2007 212

215

217

33

34

35

58

57

60

48

48

49

6,2

6,0

5,6

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

70 Costo pro-capite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (€)

62,9

58,4

64,0

Percentuale di anziani trattati a domicilio o in residenze sanitarie assistenziali (e RSSA)

1,98

0,32

Percentuale di imprese attive controllate sul territorio

numero controlli 2.818 3.416

n.d. Percentuale di allevamenti controllati per TBC bovina

Percentuale di allevamenti controllati brucellosi ovicaprina, bovina bufalina

91,3

98,5

2,8

Posti residenziali e semiresidenziali negli istituti e centri di riabilitazione per 1.000 abitanti

100,0

Degenza media pazienti negli istituti di riabilitazione (ricoveri residenti e non residenti)

91,3

Percentuale di campionamenti negli esercizi di commercializzazione (c) e di ristorazione (r)

107,0

Percentuale di campioni analizzati su totale campioni programmati

90,0

n.d. 100,0

108,0 (c) 52,0 (r)

84,0

76,0

3,4

3,6

Percentuale di parti cesarei

2

2,7

98,6 100,0

Percentuale di allevamenti controllati influenza aviaria n.d.

Numero di posti in residenze sanitarie assistenziali e RSSA per 1.000 anziani

0,47

Percentuale di ricoveri ordinari attribuiti a DRG a alto rischio di inappropriatezza (esclusi DRG 006, 039, 119)

90,0

Piano Nazionale Residui (farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale) Dlg. n.158/06

Percentuale di posti letto attivi in hospice sul totale dei deceduti per tumore (n. 58) Costo percentuale dell’assistenza farmaceutica territoriale comprensiva della distribuzione diretta e per conto (compreso fascia H) Numero prestazioni specialistiche extraospedaliere di ecografia per 10 abitanti

0,35

0,37

90

90

0,37

115

0,22 0,10

1,6

Utenti in carico nei centri di salute mentale per 100.000 abitanti

2,0

Percentuale di interventi a massima priorità (ALS) in area urbana per anno

16,2

16,8

1,8

1,8

1,7

99,9

n.d. n.d.

1.048 1.076

n.d.

Intervallo di turnover 1,8

0,63

16,3

Degenza media standardizzata per case-mix


Dettaglio assistenza ospedaliera negli anni 2005, 2006, 2007 [Fonte: dati Monitoraggio LEA]

Numero di posti letto Numero totale dei posti letto (e per ogni 1.000 abitanti) 15.270 (3,75)

15.283 (3,76)

1.208 (0,30)

1.346 (0,33)

1.344 (0,33)

2005

2006

2007

Ordinari

14.796 (3,64)

Day Hospital

Assistenza extra-ospedaliera (anno 2007)

71 Numero totale infermieri

Numero totale Numero totale terapisti operatori Numero pazienti riabilitazione socio-sanitari assistiti nel 2007

Cure domiciliari di complessità medio-alta (con accessi domiciliari articolati su 5-6 giorni alla settimana da parte di equipes multidisciplinari strutturate: medico+infermiere+personale riabilitativo)

6 su 6

249

75

4

5.964

Cure domiciliari di elevata complessità/intensità e cure domiciliari palliative a malati terminali (con accessi quotidiani e pronta disponibilità medica notturna da parte di equipes multidisciplinari strutturate: riabilitativo+OSS+psicologo medico+infermiere+personale)

4 su 6

69

11

3

1.164

Cure domiciliari

Importo medio mensile richiesto all’ospite o al Comune

Numero pazienti assistiti nell’anno 2007

Importo medio mensile a carico SSR

405

Gestione diretta

900

2.855

2.116

900

2.155

960

960

N. pazienti assistiti nell’anno 2007

Importo medio Importo medio mensile della retta richiesto all’ospite a carico del SSR o al Comune

Trattamenti di riabilitazione estensiva a persone con N. strutture 46 disabilità grave che necessitano di assistenza continuativa (riabilitativa, occupazionale, psico-educativa e socioN. posti letto 515 relazionale) per lo svolgimento delle attività quotidiane

1.959

4.800

--

Trattamenti di lungoassistenza/mantenimento (terapia occupazionale psico-educativa e socio-relazionale) a persone con disabilità lieve/media e parziali ambiti di autonomia.

479

2.116

Non disponibile

--

--

--

Cure residenziali per anziani Trattamenti intensivi, essenziali per il supporto alle funzioni vitali (ventilazione meccanica e assistita, nutrizione enterale e parenterale protratta, trattamento di stati vegetativi o coma prolungato, malattie neurovegetative progressive, ecc.) Trattamenti estensivi a pazienti non autosufficienti con elevata necessità di tutela sanitaria (cure mediche e infermieristiche quotidiane, trattamenti di recupero funzionale, somministrazione di terapie e.v., nutrizione enterale, lesioni da decubito profonde, ecc.) Trattamenti di lungoassistenza/mantenimento a pazienti non autosufficienti con bassa necessità di tutela sanitaria

N. strutture 2 N. posti letto 12 N. strutture 15

N. posti letto 865 N. strutture 46 N. posti letto 1.804

Cure residenziali per disabili fisici, psichici e sensoriali stabilizzati

N. strutture 24 N. posti letto 284

Trattamenti di riabilitazione estensiva o di N. strutture --lungoassistenza- mantenimento (terapia occupazionale psico-educativa e socio-relazionale) a minori con patologie di interesse neuropsichiatrico o con minorazioni N. posti letto --plurisensoriali.

SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Numero ASL


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

72

Numero di ricoveri in Puglia per le più rilevanti Categorie Diagnostiche Maggiori (MDC) - 2007

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

[Fonte: SID SISR Puglia]

Malattie e disturbi del sistema nervoso 55.758 Malattie e disturbi dell’orecchio, del naso, della bocca e della gola 32.516

Malattie e disturbi della pelle, del tessuto sotto-cutaneo e della mammella 40.618

Malattie e disturbi mentali 12.749 Malattie e disturbi dell’occhio 46.995 Malattie e disturbi endocrini, nutrizionali e metabolici 34.318

Malattie e disturbi del sangue, degli organi emopoietici e del sistema immunitario 10.173

Malattie e disturbi dell’apparato respiratorio 54.068

Malattie e disturbi dell’apparato cardiocircolatorio 118.240

Malattie e disturbi dell’apparato digerente 75.083

Malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo 92.368

Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie 38.048

Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas 34.274

Gravidanza, parto e puerperio 70.535 Malattie e disturbi dell’apparato riproduttivo femminile 34.526

Malattie e disturbi dell’apparato riproduttico maschile 15.432 Malattie e disturbi del periodo neonatale 37.148 Malattie e disturbi mieloproliferativi e neoplasie scarsamente differenziate 33.887 Fattori che influenzano lo stato di salute ed il ricorso ai servizi sanitari 11.533


Numero e costo medio dei ricoveri in Puglia [Fonte: SID SISR Puglia]

Numero

Costo medio

Ricoveri ordinari

674.629

677.323

669.121

Ricoveri in regime day-hospital

176.337

187.225

201.778

2.561

2.738

2.903

820

870

860

2005

2006

2007

Ricoveri ordinari

Valori in euro Ricoveri in regime day-hospital

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato come il maggior guadagno di salute possa essere ottenuto potenziando le attività di prevenzione e favorendo l’educazione alla salute. Il Governo Regionale crede che la prevenzione si fondi sulla riduzione dei fattori di rischio e sulla possibilità di intervenire in fasi iniziali di malattia attraverso la diagnosi precoce. Tali interventi, infatti, devono essere considerati un sottoinsieme delle azioni tese all’educazione alla salute, che sono necessariamente il frutto della partecipazione e del coordinamento di più attori che si pongono l’obiettivo comune di contribuire allo sviluppo di politiche in grado di aumentare i livelli di salute della comunità.

Attività di prevenzione

++ Introduzione della vaccinazione anti papilloma virus (HPV) per le

bambine nate nel ’96 e ‘97. ++ Attivazione ed estensione su tutto il territorio regionale dello screening mammario gratuito per le donne di età compresa fra i 50 e i 69 anni e (unica regione italiana) fra i 40 e i 49 anni, dello screening cervico-uterino gratuito per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni e dello screening colon-retto gratuito per i parenti di I grado degli affetti da tale patologia e per i cittadini tra i 50 e i 70 anni (unica regione italiana). ++ Avvio della procedura per la distribuzione gratuita dei contraccettivi a donne o con reddito basso, anche se extracomunitarie senza permesso di soggiorno. ++ Avvio del Piano di prevenzione dal rischio cardiovascolare, con il coinvolgimento dei medici di base su tutto il territorio regionale. ++ Avvio dei programmi per il contrasto all’incidentalità stradale. ++ Intensificazione delle procedure di allerta alimentare per la salvaguardia della salute dei consumatori. ++ Attivazione della sorveglianza per il contrasto all’obesità infantile.

73 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

La prevenzione e l’educazione alla Salute


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

74

La tutela della salute dei cittadini: il caso ILVA a Taranto

Il Registro regionale dei tumori rientra tra i progetti obiettivo di rilevanza regionale per la conoscenza della distribuzione delle malattie oncologiche sul territorio regionale. Infatti, la nascita del Registro permetterà di individuare aree a rischio incrociando i dati di incidenza dei tumori con i dati ambientali sulla presenza di cancerogeni rilevati dall’ARPA.

Il Governo Regionale, fin dal suo insediamento, ha posto al centro del proprio operato la tutela dell’ambiente, la salvaguardia del territorio e il risanamento dei siti inquinati allo scopo di tutelare la salute dei cittadini e di fare della Puglia una regione ecosostenibile. Nel territorio regionale ci sono molti impianti industriali che emettono nell’atmosfera sostanze nocive. Esempio eclatante è certamente l’ILVA di Taranto, impianto che da solo emette il 92% della diossina industriale italiana (stima del registro INES). Gli interventi in merito alla qualità dell’aria assumono, quindi, una grande rilevanza per gli impatti che essa ha sull’ambiente in cui si vive e sulla salute dei cittadini. In quest’ottica vanno interpretati gli interventi per modificare, riequilibrare e per provare a coniugare le ragioni della salute e quelle del lavoro nella città di Taranto. È stato sottoscritto un protocollo d’intesa che vede coinvolti l’ILVA e tutte le parti sociali ed un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente che hanno indirizzato le procedure di Autorizzazione Integrata Ambientale. Tali iniziative hanno già raggiunto significativi obiettivi, quali la rimozione dal sito dell’amianto e la dimissione delle apparecchiature che producono PCB (policloro di benzodiossina). Inoltre la Giunta Regionale Pugliese ha destinato risorse per la realizzazione del Registro regionale dei tumori a cura dell’IRCCS Oncologico di Bari di concerto con l’Osservatorio Epidemiologico Regionale, l’ARES e l’ARPA. In linea con le politiche messe in atto, il 15 Luglio 2008 l’Arpa Puglia ha effettuato, nella zona dell’ILVA, rilevazioni della qualità dell’aria. Tale analisi ha evidenziato un’emissione di diossina elevata (fino ad 8.1 nanogrammi) e la conseguente necessità di definire i limiti alle emissioni degli impianti industriali dell’area ed in particolare di quelli contenenti sostanze cancerogene e bioaccumulabili. A seguito di questi interventi, il Governo Regionale, ha approvato il 16 Dicembre 2008 la Legge Regionale “anti-diossine”, in linea con la Legge 125 del 06.03.2006 e con il Protocollo dell’Unione Europea (2004), prescrivendo per la prima volta dei limiti precisi alle emissioni nell’atmosfera di sostanze inquinanti, prevedendo una riduzione programmata di tali emissioni, per portarle a 0.4 nanogrammi entro il 31 Dicembre 2010.


Cancerogenità degli inquinanti per l’uomo [Classificazione IARC]

1

[Fonte: IARC - International Agency for Research on Cancer]

Diossine e furani (cogeneri 2, 3, 7, 8 paradibenzodiossina) Idrocarburi policiclici aromatici

Piombo

2a

1

Mercurio

2b

Sicura

2a

Probabile

2b

Possibile

Cadmio

1

Cromo VI

1

INQUINANTI

Policlorobifenili

1

2a

+31%

+43%

Tutti i tumori

TUMORI

+35% Tumori al polmone

+55% Tumori alla vescica

Variazione % del tasso di incidenza dei tumori nella popolazione maschile nella città di Taranto rispetto alla provincia [Fonte: Registro Tumori Jonico-Salentino 1999-2001]

+44% Tumori alla prostata

+43% +110%

Tumori epatobiliari

Sarcomi tessuti molli

Linfoma non Hodgkin

%

I dati percentuali relativi alla variazione del tasso standardizzato di incidenza per 100.000 abitanti di sesso maschile per specifiche neoplasie associate ad inquinamento ambientale.

75 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Le evidenze scientifiche accertate degli effetti sulla salute umana dei principali inquinanti


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

Progetto “Oltre la Sanità"

L’evoluzione dei processi di cooperazione fra la Regione Puglia e la Repubblica di Albania vede in primo piano l’attivazione di un piano d’azione dedicato alla collaborazione in campo sanitario; il Programma Interreg IIIA Italia – Albania ha finanziato un percorso di lavoro coordinato dall’Agenzia Regionale Sanitaria (ARES) e dal Ministero della Salute albanese con il partenariato di Università e strutture sanitarie pubbliche. L’iniziativa si articola in tre Linee Progettuali volte a garantire lo sviluppo di attività sanitarie ed amministrative per il progresso del sistema di assistenza sanitaria ai cittadini, nella prospettiva di allineamento della realtà albanese ai più moderni e avanzati modelli europei. L’obiettivo del progetto è quello di potenziare e qualificare l’offerta di servizi nel sistema socio-sanitario albanese, anche in vista dell’ingresso del Paese in Europa, previsto per il 2014. Per questi progetti, l’Unione Europea e la Regione Puglia hanno stanziato 7.000.000 di euro, totalmente investiti per la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica per l’Osservatorio Epidemiologico Nazionale e per lo sviluppo di capacità di gestione manageriale dei dati delle attività sanitarie, per l’acquisto delle apparecchiature mediche necessarie per la realizzazione degli screening delle malattie tumorali e per l’avvio delle attività di trapianto renale. Tre sono le azioni di intervento già in fase di avanzata realizzazione:

Le tre linee di intervento

++ Azione 1

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

76

Programma di attivazione di un Osservatorio epidemiologico per il monitoraggio delle affezioni maggiormente diffuse nella popolazione; ++ Azione 2 Programma di diagnosi precoce dei tumori della sfera genitale femminile e Avvio delle attività trapiantologiche in ambito nefrologico; ++ Azione 3 Cooperazione scientifica, tecnica e manageriale in ambito socio sanitario.


L’attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali, anche alla luce delle recenti riforme legislative, si configura quale attività di programmazione e coordinamento sul territorio di un sistema integrato di interventi e servizi sociali basato sui seguenti principi:

++ coordinamento dell’integrazione tra i servizi sociali e i servizi

sanitari e dell’integrazione tra tutte le politiche che mirano al benessere delle persone e alla qualità della vita; ++ cooperazione interistituzionale; ++ concertazione tra i diversi livelli istituzionali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, gli organismi di rappresentanza del volontariato e della cooperazione sociale, gli ordini e le associazioni professionali, le associazioni di categoria, le associazioni delle famiglie e degli utenti della regione Puglia. Destinatari delle risorse erogate dalla Regione

I Piani Sociali di Zona (PdZ) sono lo strumento fondamentale per definire e costruire il sistema integrato di interventi e servizi sociali, mettendo in relazione vari soggetti operanti sul territorio, istituzionali e non, con

Con queste finalità, la Regione ha erogato risorse a:

++ ambiti territoriali, per la gestione dei

Piani Sociali di Zona , a seguito di conferenze di servizio che ne hanno verificato la congruità rispetto alle aree prioritarie e agli indirizzi del Piano Sociale Regionale; ++ comuni e Province, per l’integrazione scolastica; ++ comuni, per l’eliminazione delle barriere architettoniche; ++ ambiti territoriali, per l’attuazione delle sperimentazioni degli interventi “Assegno di cura” per le persone non autosufficienti e “Prima dote” per la prima infanzia e la conciliazione dei tempi di vita-lavoro.

l'obiettivo di sviluppare e qualificare i servizi sociali per renderli flessibili e adeguati ai bisogni della popolazione. In Puglia i PdZ, di livello sovracomunale, coincidono con l'ambito dei distretti sanitari: i Comuni associati a livello del distretto programmano il sistema dell'offerta al cittadino in area sociale, e in collaborazione con le Aziende Usl integrano la programmazione sociale con quella sanitaria per offrire risposte unitarie e coerenti al bisogno di salute e benessere dei cittadini di uno stesso territorio.

Sul versante dell’attuazione si deve rilevare che nel corso del 2008 tutti gli ambiti territoriali sociali (sono 45 e coincidono con i distretti sociosanitari, nei quali si sono associati tutti i 258 Comuni pugliesi) hanno provveduto a dare definitivo avvio alle operazioni di attuazione dei rispettivi Piani sociali di Zona, con l’attivazione dei servizi in economia o a gestione diretta da parte dei Comuni e con l’attivazione delle procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi sociali e sociosanitari non gestiti in economia.

77 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali e dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

78

Risultati conseguiti

Nel periodo di riferimento sono stati conseguiti con il territorio i seguenti risultati:

++ erogazione di tutti i fondi assegnati agli ambiti territoriali per le

annualità FNPS 2004-2005 nonché le risorse della premialità, completando la dotazione finanziaria di ciascun ambito e mettendo tutti gli ambiti nelle condizioni di attivare tutti i servizi programmati entro la conclusione del “I triennio” (erogate risorse per circa 55 Milioni di euro in aggiunta ai 81 Milioni di euro già erogati come annualità FNPS 2001-2003 sempre per il finanziamento del I triennio dei Piani Sociali di Zona); ++ completamento dell'implementazione del sistema di rendicontazione e monitoraggio dei flussi finanziari e della spesa sociale dei Comuni; ++ adesione della Regione al Sistema nazionale di rilevazione della Spesa Sociale per il 2007, (attivato da Ragioneria Generale dello Stato, ISTAT, Ministero del Welfare), grazie al quale dal 2009 la Regione dispone di una quantità significativa di dati sulla spesa sociale e sul volume delle prestazioni erogate sul territorio regionale da Comuni e Asl; ++ implementazione della Cabina di regia composta da Regione e Province per la gestione dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali. Altri risultati di rilievo positivamente conseguiti sono stati:

++ il finanziamento per l’acquisto dei PC ai diversamente abili e

alle loro famiglie nonché i contributi per la mobilità dei diversamente abili (circa 200 nuclei familiari per i contributi della mobilità e circa 700 disabili per i contributi per l’acquisto dei pc, che si aggiungono a quelli già finanziati nel corso del 2007); ++ la produzione legislativa (legge regionale n.39/2007) sulle associazioni di promozione sociale, il completamento dell’iter del disegno di legge per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati, il regolamento n. 23/2008 per l’istituzione dell’Ufficio del Garante dei Minori, la costituzione della Commissione Regionale delle Politiche Sociali con Decreto del presidente della Giunta Regionale, il Regolamento Regionale n. 10/2008 (come modificato dal Regolamento Regionale n. 27/2008) per il regime di aiuti per le azione private; ++ la predisposizione del piano di azione per le non autosufficienze (D.G.R. 1894/2008) che prevede:


Risorse erogate per l’attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali e dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali

58,5

Milioni di euro

Totale risorse erogate

11

Premialità ai Comuni (FNPS 2004-2005)

44

1,8

1,7

Rifinanziamento dei Piani Sociali di Zona ai Comuni (FNPS 2004-2005)

Osservatorio regionale Osservatorio Provinciale Sistema informativo sanitario regionale

Interventi a favore dei diversamente abili per acquisto pc e per la mobilità

Indicatori di risultato

45 258

Ambiti territoriali valutati e finanziati Comuni finanziati per l’integrazione scolastica

5 5

Province finanziate per l’integrazione scolastica Osservatori Provinciali costituiti e finanziati

3 1.500

Flussi informativi attivati Unità di offerta (pubblici e privati) aderenti al SISR

79 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

- il piano straordinario per asili-nido e servizi per l’infanzia; - il fondo di garanzia per le anticipazioni sociali; - le azioni di sistema a favore dell’associazionismo familiare; - la creazione di una rete provinciale di servizi a supporto ▪ delle famiglie denominati “Centri risorse famiglie”; ++ la partecipazione alla programmazione del Documento Strategico Regionale 2007-2013 e del Piano Operativo FESR 2007-2013; ++ l'adozione del regolamento dei regimi di aiuto in esenzione per le strutture e i servizi sanitari e socio-assistenziali; ++ la predisposizione degli strumenti di rilevazione per il monitoraggio dello stato di attuazione dei Piani Sociali di Zona e per la rendicontazione delle risorse finanziarie utilizzate.


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

80

Interventi a favore degli immigrati

La Regione ha promosso interventi in favore degli immigrati, per la loro piena integrazione e inclusione sociale e per sostenere iniziative di innovazione e di sperimentazione di nuovi strumenti. Nel periodo di riferimento l'Ente regionale ha provveduto a realizzare una serie di importanti interventi programmati nell’ambito del Piano regionale per l’Immigrazione:

++ costituzione e messa a regime dei 3 alberghi diffusi per l’accoglien-

Indicatori di risultato

3 22 6

Alberghi diffusi finanziati per 200 posti letto Punti di prima assistenza igienico sanitaria attivati Corsi di lingua italiana programmati

3

Progetti finanziati con risorse aggiuntive

14

Progetti finanziati alle associazioni per gli immigrati

50

Progetti di aiuto attivati entro il primo anno.

za di lavoratori stranieri immigrati; ++ attivazione delle intese per la realizzazione dei corsi di lingua italiana per immigrati; ++ attivazione delle intese per la continuità dei 4 centri interculturali per immigrati; ++ realizzazione del protocollo di intesa con Medici senza Frontiere per la realizzazione di una rete di punti di assistenza igienico-sanitaria per i lavoratori immigrati stagionali nel foggiano; ++ attivazione del primo Fondo di garanzia per l’accesso alla casa per gli immigrati regolari e i loro nuclei familiari; ++ realizzazione del Progetto Città Invisibili II per il contrasto della tratta dei lavoratori immigrati; ++ reperimento di nuovi fondi per la realizzazione di politiche per gli immigrati, in particolare: 1,080 milioni di euro per il progetto “Diritto alla Casa Diritto di Cittadinanza” e 0,48 milioni di euro per il progetto “Inclusione Sociale dei ROM”, entrambi finanziati su iniziativa regionale (senza l’apporto di risorse esterne) a valere sul Fondo per l’Immigrazione 2007-2008; ++ attivazione dell’Osservatorio Regionale per l’Immigrazione a Foggia e prodotto il primo rapporto statistico sulla popolazione immigrata in Puglia.

Risorse utilizzate per interventi a favore degli immigrati 0,7 Milioni di euro 2,7 Totale risorse utilizzate

Bilancio Regionale (Fondi regionali 2007-2008)

1,7

0,3

Fondo Nazionale per l’immigrazione (Fondi nazionali 2007-2008)

Fondo Nazionale per il contrasto ai fenomeni di tratta degli immigrati (ex L. N. 28/2003)


Le risorse programmate nel 2008 per l’ambito sociale relativamente al programma operativo 2007-2013

Milioni di euro

53,944

13,944

40

Totale spesa

Risorse nazionali

Risorse FESR (Asse III)

Indicatori di risultato

360 300

Progetti presentati (con una ammissibilità pari al 90% circa) Progetti istruiti

Incontri di presentazione e sensibilizzazione di iniziativa regionale Incontri di presentazione e sensibilizzazione di iniziativa dei Comuni

Nel corso del 2008 la Regione ha coordinato il lavoro di programmazione di tutte le azioni a valere sui Fondi Strutturali assegnati alla Puglia per il 2007-2013 ed in particolare quelle afferenti all’Asse III, con la cura di tutte le possibili integrazioni e sinergie con gli altri assi e gli altri fondi. In termini di programmazione sono stati prodotti i seguenti atti:

++ Documento di programmazione per il Piano degli Obiettivi di Servizio per gli indicatori ADI e Asili Nido;

++ Documento di programmazione per l’Asse III del Piano

Attuativo Regionale a valere sulle risorse FAS; ++ Documento di programmazione per l’Asse III del Programma Operativo FESR 2007-2013 e piano attuativo per le principali linee di intervento; ++ Linee guida e indirizzi alle ASL per la attivazione dei piani degli investimenti a valere sulla Linea 3.1 del Programma Operativo FESR; ++ Circolare a tutti i Comuni e gli Ambiti territoriali per la promozione della integrazione tra programmazione sociale ordinaria e programmazione per lo sviluppo delle zone rurali a valere sul FESR 2007-2013 e in particolare sui costituendi GAL.

Nella prima fase di attuazione della programmazione 2007 2013 sono state attuate le seguenti iniziative:

++ l’avviso pubblico per la selezione dei progetti di investimento dei

soggetti pubblici e privati per la realizzazione di nuove strutture e servizi sociali e sociosanitari; ++ la guida agli investimenti sociali e sociosanitari in Puglia; ++ le attività di assistenza tecnica a supporto di tutti i potenziali utenti interessati a presentare progetti di investimento e domande di finanziamento; ++ la costituzione e l’implementazione in tempo reale della commissione di istruttoria e valutazione delle domande (che ha assicurato tempi di lavoro assolutamente in linea con le attese della Regione e del territorio).

81 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Attivazione del Programma Operativo FESR 2007-2013 Ambito Sociale

5 10


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

82

Una visione generale sui risultati ottenuti in tema di sanità e politiche sociali

Piano Regionale della Salute

++ Elaborazione del Piano con la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, delle rappresentanze sociali e sindacali, delle comunità ed istituzioni locali ed inseriti in un unico contesto programmatico tra ospedale, territorio, prevenzione, riabilitazione

Potenziamento del Sistema e dei Piani di prevenzione, igiene e alimenti

++ Erogazione gratuita del vaccino HPV (anti papilloma virus) per le ragazze nate in tre coorti d’età (’96, ’97, ’98)

++ Potenziamento dei programmi di screening e miglioramento dell'organizzazione e della copertura del programma

++ Avvio e finanziamento di un piano straordinario di controlli per la

verifica della presenza della diossina negli allevamenti e negli alimenti insistenti nel territorio della provincia di Taranto ++ Piano per la prevenzione e la lotta al randagismo canino con avvio della sterilizzazione presso i servizi veterinari ++ Avvio dell'iter della nuova legge per gli animali d’affezione e revisione legge sul randagismo ++ Potenziamento della procedure di allerta alimentare per tutelare la salute dei consumatori ++ Attivazione e sorveglianza per contrastare obesità infantile ++ Avvio di un piano di distribuzione gratuita contraccettivi a giovani, immigrati anche non regolari ed altre categorie sociali ++ Piano straordinario per la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro ++ Piano di prevenzione del rischio cardiovascolare ++ Programmazione di piani di prevenzione incidenti stradali ++ Legge Regionale sui requisiti delle piscine aperte al pubblico Accreditamento e accordi contrattuali

++ Attuazione del processo di accreditamento e costituzione di un

nucleo regionale misto Regione – Asl per l’esame delle criticità, la creazione di una base dati unica regionale dei soggetti accreditati, delle verifiche e dei risultati ++ Definizione criteri per gli accordi contrattuali con le strutture private del Sistema Sanitario Regionale ++ Potenziamento controlli ++ Definizione griglie per la definizione dei nuovi tetti contrattuali a seguito dei criteri regionali


Ticket

++ Eliminazione del ticket sulle prestazioni specialistiche e

farmaceutiche con innalzamento della soglia di reddito per l’esenzione

Stabilizzazione personale Sistema Sanitario Regionale

++ Avvio e completamento del processo di stabilizzazione dei precari

Internalizzazione servizi

++ Avvio dell'esperienza Sanitàservice di Foggia ++ Approvazione linee guida per le sperimentazioni gestionali e per

della Sanità pubblica

l’in-house providing

++ Avvio costituzione delle società in-house presso le altre Aziende ++ Linee guida operative per le società in-house ++ Avvio del processo di internalizzazione su base regionale dei servizi Appalti

++ Legge Regionale sulle Unioni di Acquisto ++ Legge Regionale sul divieto di acquisto prodotti infungibili ++ Attivazione Nucleo regionale verifica appalti e approvazione linee guida operative

++ Creazione Gruppo regionale Unioni di Acquisto ++ Attivazione Osservatorio regionale Prezzi e Tecnologie ed estensione a Dispositivi Medici, Innovazione e Tecnologie

++ Definizione Albero Merceologico unico regionale Salute ed Immigrati

++ Organizzazione convegno Salute e Immigrazione ++ Adesione alla campagna “io non ti denuncio” ++ Piani di offerta sanitaria per gli immigrati ++ Collaborazione con l'Istituto Nazionale Immigrazione e Povertà (Centro Cerignola)

Sanità Elettronica

++ Elaborazione, approvazione ed attuazione del Piano per la Sanità Elettronica di Puglia

++ Elaborazione, gara ed avvio progetto di Nuovo Sistema Informativo Sanitario Regionale

++ Avvio realizzazione progetto Rete dei Medici ++ Stabilizzazione del sistema 118 ed avvio progettazione del Nuovo Sistema Informativo dell’Emergenza Urgenza

++ Avvio progetto Centro Unico Prenotazioni Regionale ++ Realizzazione del Portale regionale della Salute ++ Realizzazione dell’Anagrafe Canina Regionale ++ Realizzazione dell’Anagrafe dei Soggetti Vaccinati ++ Realizzazione del Sistema Informativo Dipendenze Patologiche ++ Potenziamento software per gestione attività screening Investimenti in Sanità

++ Completamento investimenti in infrastrutture e tecnologie

(prima fase art.20 legge n.67/88) e avvio degli investimenti seconda fase art.20 legge n.67/88 ++ Programmazione dei fondi a valere sul FESR per l'attuazione degli investimenti collegati al Piano Regionale Salute (Case della Salute, Riqualificazione Ospedali, Potenziamento strutture territoriali, ecc…) ++ Programmazione FAS per investimenti in Sanità

83 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

alla persona e programmazione del progressivo assorbimento


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia Programmazione Economico Finanziaria

++ Utilizzo delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi ++ Vendita Immobili delle Aziende Sanitarie ++ Attivazione degli accordi di factoring e/o revolving factoring e/o rolling factoring

Organizzazione Formazione Sanitaria

++ Istituzione dell’Organismo Regionale per la Formazione Sanitaria e delle relative strutture di supporto

++ Attivazione dell’Organismo Regionale e organizzazione delle strutture aziendali di formazione

++ Realizzazione della prima pianificazione in materia e stanziamento delle risorse per la formazione sanitaria

Controllo Spesa Sanitaria

++ Estensione convenzione Regione Puglia – Guardia di Finanza ed attivazione Cabina di Regia per il controllo della spesa sanitaria

++ Creazione Coordinamento regionale Unità per la Verifica

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

84

dell’Appropriatezza dei Ricoveri e delle Prestazioni (UVAR) e predisposizione Regolamento dei controlli

Reti di assistenza in Sanità

++ Organizzazione della Rete Malattie Rare ++ Organizzazione della Rete Consultoriale ++ Organizzazione della Rete Oncologica ++ Organizzazione della Banca del Cordone Ombelicale ++ Organizzazione della Banca regionale del sangue congelato e del sangue raro

++ Organizzazione della Rete regionale prelievo e raccolta sangue placentare

++ Potenziamento Rete regionale Trapianti Potenziamento della Diagnostica

++ Realizzazione della pianificazione regionale per le grandi attrezzature diagnostiche

++ Avvio procedure per acquisizione ed installazione di n. 7 nuove PET/TC nella Regione Puglia

Interventi mirati

++ Contributo ai cittadini pugliesi affetti da autismo e disturbi dello spettro artistico che si avvalgono del metodo ABA

++ Regolamento Dialisi Finanziamento al Servizio Sanitario di Puglia e Costi Standard

++ Avvio iniziativa tecnica e politica di respiro nazionale per

Progetto Ospedale San Raffaele del Mediterraneo

++ Acquisizione del progetto tecnico - sanitario di sperimentazione

Miglioramento del governo istituzionale e della organizzazione della Sanità regionale

++ Proposta di legge di riforma dell’ARES Puglia ++ Nuova Organizzazione Assessorato Politiche Salute ++ Creazione Gruppi di Lavoro tematici misti Regione / Aziende

l’affermazione di un metodo diverso per il riparto delle risorse del FSR più equo e meno penalizzante per le regioni del Sud

gestionale e di realizzazione di una nuova struttura ospedaliera nella città di Taranto da denominare “San Raffaele del Mediterraneo”

Sanitarie

++ Approvazione regolamento dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL ++ Leggi Regionali per la riorganizzazione del Servizio sanitario regionale ++ Approvazione percorso diagnostico artrite reumatoide ++ Metodo Doman Vojta Fay ++ Avvio riorganizzazione rete laboratori analisi pubblico - privati ++ Creazione Registro Tumori della Regione Puglia ++ Organizzazione attività Trasfusionali (CRAT)


Miglioramento del governo sanitario del Sistema Sanitario Regionale

++ Approvazione Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale ++ Potenziamento servizio di Telecardiologia con espletamento della procedura di gara

++ Estensione progetto Infarto Miocardio Acuto (IMA) sul territorio regionale

++ Organizzazione attività di medicina sanitaria penitenziaria ++ Legge Regionale su attività funeraria e dispersione ceneri umane

++ Aumento posti letto Hospice ++ Potenziamento assistenza domiciliare oncologica ++ Modifica o introduzione di Protocolli diagnostico – terapeutici ++ Definizione del Piano Regionale Contenimento Tempi e Liste di Attesa

potenziamento del “sistema” trapianti

++ Avvio Creazione Registro Tumori della Regione Puglia ++ Predisposizione e sperimentazione Modello Analisi Appropriatezza Prestazioni Ricovero (MAAP)

++ Riduzione Mobilità Sanitaria Passiva Partecipazione, consultazione, semplificazione e trasparenza

++ Realizzazione ed attuazione protocolli d’intesa regionale sulle relazioni sindacali

++ Attivazione Tavoli tematici (Fondi, Internalizzazione, Stabilizzazione, Pal, ….)

++ Elaborazione ed approvazione del Documento di Indirizzo per la Informazione e Comunicazione in Sanità e potenziamento servizi informazione ai cittadini ++ Legge Regionale abolizione certificati inutili

85 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

++ Progetto Farmacovigilanza ++ Ampliamento modalità erogazione prodotti per celiaci ++ Iniziative per la promozione della donazione di organi e per il


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia Risultati economici della gestione caratteristica compresi di risorse distinte [Fonte: SID SISR Puglia] Valori in euro

Risultato economico gestione caratteristica

-140.039.000

6.150.972.000 6.446.727.000

Esercizio 2006

6.527.769.000

-81.042.000

6.805.270.000

Esercizio 2007

6.823.383.000

-118.113.000

Esercizio 2008

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Totale costi della produzione 6.009.933.000

Esercizio 2005

86

Totale valore della produzione

7.092.523.000 7.129.295.000

-36.772.000

Evoluzione dei costi procapite per l’assistenza sanitaria in Puglia in raffronto alla media nazionale e ad altre regioni [Fonte: Ministero della Salute] Valori in euro

1.802 1.769

1.744

Emilia Romagna

1.671

Toscana

1.627

Media nazionale

1.582

Veneto

1.530

Lombardia

1.462

Puglia

1.378 2004

I DRG, acronimo di “DiagnosisRelated Group” equivalente in italiano “Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi”(ROD), indicano il sistema di retribuzione degli ospedali per l’attività di cura, descrivendo l’assistenza al paziente partendo dal principio che malattie simili, in reparti ospedalieri simili, comportano orientativamente lo stesso consumo di risorse materiali e umane.

1.854

1.687 1.685 1.645 1.605

1.745 1.700 1.653

1.790 1.779 1.769 1.722

1.653

1.585

1.554

2005

2006

2007

Il fondo sanitario è nel complesso sottofinanziato a livello nazionale. La politica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), infatti, che in sè contiene una opzione per l'individuazione di strumenti di controllo della spesa, è stata, di fatto, forzata dalle reali necessità dei cittadini italiani e si è quindi mostrata un semplice elemento di riferimento utile probabilmente per effettuare operazioni di benchmarking ma non certo per programmare i servizi ai cittadini. Su scala più grande, si è rivelata gemella ideologica dei DRG dimostrando i limiti di una visione aziendalista in Sanità. All'interno di questa sottostima del Fondo Sanitario nazionale è stato da sempre evidenziato che i cittadini sono trattati in modo diverso a seconda della loro collocazione geografica. Ciò è evidenziato nel confronto fra i costi procapite in Puglia e la media nazionale e nel confronto fra la Puglia e le 4 regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana) che dovrebbero essere prese a base per il calcolo dei cosiddetti costi standard. A questo proposito è da rilevare che recenti orientamenti ministeriali tenderebbero a considerare le sole regioni Lombardia e Veneto per la definizione di questo parametro.


La spesa per la salute e le politiche sociali [Spese riferite alle somme rivenienti dal bilancio regionale]

87

milioni di euro

SALUTE E POLITICHE SOCIALI

7.120,7

2008

6.506,9

2007

6.067,1

2006


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

88

408 408 milioni di euro sono le risorse disponibili per l'innovazione del sistema sanitario in Puglia previste dagli Accordi di Programma Quadro, in via di sottoscrizione, tra la Regione Puglia e il Ministero della Salute.


Lavori in corso

Infanzia ed adolescenza

++ adeguamento della programmazione regionale del finanziamento del Piano Straordinario per gli asili nido e per la prima infanzia;

++ approvazione del protocollo d’intesa previsto dall’accordo Stato-

Regioni per la promozione di un’offerta integrata e sperimentale per i bambini tra i due e i tre anni (Sezione Primavera); ++ predisposizione del Piano regionale per il sostegno al percorso di adozione nazionale ed internazionale dei minori. Diversamente abili e persone in stato di disagio

++ erogazione risorse per la telefonia sociale; ++ redazione di uno schema di legge per il sostegno all’attività svolta dalle Associazioni di tutela e rappresentanza degli invalidi; ++ adesione al progetto “Budget per l’inclusione sociale” del Ministero della Salute, in favore dei tossicodipendenti; ++ partecipazione al programma promosso dal Ministero del Lavoro per lo sviluppo di percorsi integrati per l’inserimento socio lavorativo dei soggetti con disturbo psichico.

89 SALUTE E POLITICHE SOCIALI

La Regione Puglia, attraverso una serie di iniziative complesse e integrate, sta ponendo in essere una politica del sistema socio sanitario che mira ad un approccio sempre più proattivo (basato su una più efficace e diffusa azione di prevenzione, educazione e informazione del cittadino) piuttosto che reattivo (cioè basato sul tradizionale approccio che è focalizzato sulla cura della malattia). Tale politica è sostenuta da una serie di investimenti importanti in attrezzature, macchinari e strutture qualificate e innovative per garantire e innalzare i livelli essenziali di assistenza e il miglioramento del servizio al cittadino. A titolo di esempio, sono in fase di sottoscrizione anche due Accordi di Programma Quadro tra la Regione Puglia e il Ministero della Salute per poter attivare una serie di fondi funzionali all’integrazione e specializzazione dei servizi e all’innovazione delle attrezzature. Il primo per un importo di 186.749.661,00 euro e il secondo per 221.063.543,00 euro. La Regione è orientata a realizzare azioni di sistema che assicurino il miglioramento della nuova programmazione regionale e locale e la costruzione di una reale integrazione di risorse nazionali, regionali e comunitarie. In particolare, per i vari ambiti, ci si propone di porre in essere le seguenti iniziative:


Lavori in corso

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

90

Politiche di genere

++ redazione di uno schema di regolamento attuativo della Legge

sulle Politiche di genere; ++ interventi per sostenere i piani territoriali degli orari, al fine di promuovere la qualità della vita con la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata; ++ predisposizione di un piano regionale per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, creare strumenti per l’indipendenza economica e alloggi per situazioni di emergenza abitativa.


91 SALUTE E POLITICHE SOCIALI


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

92


Sviluppo economico

93 Sviluppo economico


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

94

58,8 58.840 sono i milioni di euro del PIL della regione Puglia nell’anno 2007 che è cresciuto dell’1,8% rispetto all’anno 2006 ed è superiore alla media dell’Italia (+1,5%) e del Mezzogiorno (+0,7%).


La visione strategica e gli obiettivi

L’attenzione alle attività del territorio è stata diretta sia ai settori tradizionali come l’agroalimentare, il tessile e calzaturiero, la meccanica, sia a quelli nuovi ed emergenti come l’aerospazio, le energie rinnovabili, la meccatronica, l’hi-tech, rivolgendosi a tutti i generi di imprese, dalle piccolissime alle grandi, dall’artigianato, al commercio, all’industria. Per traghettarli nelle sfide del mondo globale, l’Area ha proposto ed ottenuto il riconoscimento di nove distretti produttivi e di due distretti tecnologici ed ha promosso con le Regioni Piemonte e Campania la costituzione del Metadistretto dell’Aerospazio. Se grande attenzione è stata riservata allo sviluppo, di altrettanta ha goduto l’ambiente. È qui che la Puglia ha vinto la più grande sfida che si era prefissa: diventare la prima regione in Italia per la produzione di energie pulite. Un obiettivo raggiunto grazie all’enorme lavoro condotto nel 2008 per la concessione delle autorizzazioni uniche ma anche per la semplificazione amministrativa. Traguardo, quest’ultimo, ritenuto di primaria importanza. La volontà di traghettare la Puglia nella dinamicità del futuro, infatti, è stata concretizzata proprio grazie alle buone pratiche finalizzate a semplificare meccanismi complessi. Così è stato possibile in Puglia diventare artigiani in un giorno, aprire un piccolo impianto di energia rinnovabile solo con una denuncia di inizio attività, partecipare ad un bando usando la posta elettronica certificata.

95 Sviluppo economico

Il triennio 2006 -2008 è stato strategico per l’attività dell’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione. Un periodo nel quale la vision e gli obiettivi sono stati concentrati sull’intenzione di ridisegnare il futuro economico della Puglia usando strumenti nuovi e favorendo uno sviluppo guidato dall’innovazione e allo stesso tempo ispirato alla sostenibilità. Per questo nel 2008 quest’Area ha garantito il più grande flusso di aiuti alle imprese in Italia favorendo progetti finalizzati ad un aumento della competitività attraverso la ricerca industriale e l’internazionalizzazione.


La visione strategica e gli obiettivi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

96

Al di là degli obiettivi proposti e raggiunti nel triennio, il 2008 in particolare è stato l’anno nel quale l’Area ha dovuto dare prova della sua capacità di affrontare l’emergenza. Negli ultimi mesi dell’anno la crisi globale ha iniziato, infatti, a far sentire i suoi morsi nell’economia reale, che nell’ultimo biennio aveva raggiunto per la Puglia un significativo sviluppo. Così, a novembre, è stata costruita una manovra anticrisi che ha fatto scuola in Italia per la quantità degli interventi messi in campo e la tempestività dell’azione.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

Sostegno alle imprese

24 555 301 111 55 1.000 12

i Contratti di Programma approvati e firmati nel 2008 i milioni di euro di investimenti destinati alle imprese dai 24 Contratti di Programma nel 2008 i milioni di euro concessi in agevolazioni alle imprese i milioni di euro destinati, attraverso i PIA, alle imprese per programmi di investimento industriale i milioni di euro concessi in agevolazioni alle imprese nell’ambito dei PIA

Per quanto riguarda il commercio, con parte delle disponibilità finanziarie del Fondo Unico regionale e della Misura POR 4.17, sono state finanziate oltre 1.000 Piccole e Medie Imprese (PMI), programmi di ammodernamento, ristrutturazione, nuovi impianti, innovazione tecnologica. È stato inoltre approvato il Programma Attuativo regionale per l’utilizzazione delle risorse messe a disposizione dalla delibera CIPE 100/1998 per un totale complessivo pari a circa 12 milioni di euro a favore delle PMI commerciali, dei Centri di Assistenza Tecnica e dei Comuni. Questi finanziamenti sono stati indirizzati alle PMI per la riqualificazione delle attività, ai Comuni per la predisposizione di progetti di valorizzazione della rete commerciale e ai Cat – Centri Tecnici di Assistenza per attività di servizi alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.

Il CIPE (Comitato Interministeriale per la

- esamina la situazione socio-economica

le PMI del commercio finanziate con la Misura POR 4.17 e il Fondo Unico Regionale

Programmazione Economica) è un orga-

generale ai fini dell'adozione di provvedi-

no collegiale del Governo presieduto dal

menti congiunturali;

Presidente e dal Consiglio dei Ministri.

-individua gli indirizzi e le azioni necessa-

Istituito nell'anno 1967, il CIPE è un

rie per il conseguimento degli obiettivi di

milioni di euro sono le risorse messe a disposizione delle PMI, dei Centri di Assistenza Tecnica e dei Comuni dal Programma Attuativo Regionale (Del. CIPE 100/1998)

organo di decisione politica in ambito

politica economica;

economico e finanziario che:

-alloca le risorse finanziarie a programmi

-svolge funzioni di coordinamento in ma-

e progetti di sviluppo;

teria di programmazione della politica

-approva le principali iniziative di investi-

economica da perseguire a livello nazio-

mento pubblico del Paese.

nale, comunitario ed internazionale;

http://www.cipecomitato.it/

97 Sviluppo economico

Indicatori di risultato

Nel 2008 sono stati portati a termine tutti i contratti di programma, garantendo un notevole flusso di aiuti alle imprese. Sono stati approvati e firmati 24 Contratti di Programma (di cui 11 da grandi imprese), per un totale degli investimenti pari a 555.252.889 euro. Per questi investimenti sono state concesse agevolazioni pari a 301.546.175 euro. Inoltre, attraverso i Programmi Integrati di Agevolazioni (PIA) nell’ambito dei Progetti Integrati Territoriali (PIT) sono stati approvati programmi di investimento industriale pari ad euro 111.880.846 e sono state concesse agevolazioni per 55.809.930 euro.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

La manovra anti crisi

Nel corso del biennio 2006-07 la Puglia ha attraversato una fase di considerevole espansione della propria economia con un aumento complessivo del Pil del 4% (dato Istat). In particolare nel 2007 la Puglia ha visto crescere il proprio PIL dell’1,8%, come il Veneto, più della Lombardia (+1,7), della media Italiana (+1,5) e del Mezzogiorno, che ha registrato una crescita pari allo 0,7%.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

98

Di fronte alla crisi economica globale, che ha rischiato di compromettere questi importanti risultati, l’Assessorato allo Sviluppo economico ha reagito prontamente con una manovra anticiclica mirata ad aumentare l’attrattività della Puglia per nuovi investimenti nei settori meno esposti alla crisi internazionale e per la diffusione della cultura dell’autoimprenditorialità, come modello per l’ampliamento della base produttiva regionale. La manovra anticrisi della Puglia prevedeva un pacchetto di sostegno pubblico all’economia molto articolato capace di sviluppare investimenti produttivi per 1 miliardo di euro e di mobilitare prestiti bancari al sistema delle imprese per un altro miliardo. La manovra, composta da 2 Regolamenti e 7 Bandi, ha iniettato nel sistema economico della Puglia 355 milioni e 770 mila euro di fondi pubblici. Nessun settore è stato escluso: dalle imprese grandi, medie e piccole ai cassaintegrati, dalle donne ai giovani, dai disoccupati ai precari, dai ragazzi destinatari delle opportunità previste dall’iniziativa regionale dei Bollenti Spiriti a chi è sul punto di perdere il posto di lavoro e a coloro che operano nel settore del commercio nelle aree disagiate.

Incremento percentuale del PIL per aree geografiche dal 2006 al 2007 [Fonte: Istat] 1,8

1,4

1,7

1,8

1,6

1,7

1,7

Centro

Centro nord

1,9 1,5

0,7 Puglia

Basilicata

Lombardia

Veneto

Mezzogiorno Nord ovest

Nord est

Italia


I numeri della manovra anticrisi

2

Regolamenti

355.770

[Fonte: Istat.] milioni di euro 268.462

Lombardia

140.059

Lazio

121.113

Veneto

113.824

Emilia Romagna

103.618

Piemonte

86.225

Toscana

79.655

Campania

71.560

Sicilia

58.480

Puglia

35.563

Liguria

34.005

Marche

29.290

Friuli - Venezia Giulia

28.217

Calabria

27.580

Sardegna

23.353

Abruzzo

18.011

Umbria

14.004

Bolzano-Bozen

12.912

Trento

9.102

Basilicata

5.256

Molise

3.542

Valled'Aosta

7

Bandi di finanziamento

Nel pacchetto di misure antirecessive sono stati creati strumenti del tutto innovativi. Si tratta dei due Regolamenti: il “De minimis”, che disciplina gli aiuti di minore dimensione nei confronti delle piccole e medie imprese e il Regolamento per lo “start-up”, che consente la costituzione di Microimprese da parte di soggetti svantaggiati. Il primo prevede l’attivazione del Fondo di Garanzia regionale per concedere prestiti per un importo totale pari a un miliardo di euro. Il secondo è il più potente incentivo per l’autoimprenditorialità in Italia e prevede per chi è in una condizione di debolezza di ricevere fondi per avviare un’impresa e un sostegno eccezionale per coprire i costi di funzionamento dell'azienda per cinque anni, come: stipendi, affitti, bollette.

99 Sviluppo economico

PIL delle regioni italiane nell’anno 2007

Milioni di euro di fondi pubblici immessi nel sistema economico


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

Ricerca

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

100

Indicatori di risultato

413

Iniziative ammesse a finanziamento

Risorse investite in ricerca dalla Regione Puglia

La Regione Puglia attribuisce alla ricerca un ruolo prioritario per lo sviluppo e la competitività del proprio territorio e dell’Italia intera. Per questo con il POR (Programma Operativo Regionale) 2000-2006, l’Assessorato allo Sviluppo economico e Innovazione tecnologica ha concesso contributi per ricerca e sviluppo pari a 190.831.801 euro. Tali risorse hanno sviluppato investimenti per 359.120.606 euro per un totale di iniziative ammesse a finanziamento pari a 413. Oltre ai contributi in conto impianti la Regione ha stanziato ulteriori fondi sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato per 80.134.543 euro. In particolare nel 2008 sono stati approvati (nell’ambito dei Progetti Integrati Territoriali-PIT, attraverso l’attivazione dei Pacchetti Integrati di Agevolazioni-PIA) programmi di investimento per un totale di 51.578.806 euro e concesse agevolazioni per 27.335.617 euro con l’ obiettivo generale di sostenere gli investimenti delle PMI pugliesi per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, in particolare incentivando la capacità di stimolare e rafforzare la creazione di migliori collegamenti tra domanda e offerta, il monitoraggio continuo dei bisogni di innovazione delle PMI, il rafforzamento della collaborazione tra sistema della ricerca e le PMI, nonché il potenziamento e la specializzazione dell’offerta di ricerca e sviluppo.

[Fonte: Regione Puglia]

Risorse impiegate con l’approvazione dei programmi d’investimento

Risorse pianificate per ricerca e innovazione nella nuova programmazione

Valori in milioni di euro

[Fonte: Regione Puglia]

[Fonte: Regione Puglia]

Valori in milioni di euro

Valori in milioni di euro

Contributi per ricerca e sviluppo 191 Agevolazioni 27,3 581 51,6

359 Sviluppo investimenti 2000-2006

Programmi di investimento

2008

2007-2013


Numero proposte progettuali “Reti di laboratori pubblici di ricerca” per macroarea MIUR

0,15

0,19

0,15

Indice di impatto sul sistema produttivo regionale

0,1

0,14

1

1

2

3 5 Scienze fisiche

0,1

7

Scienze chimiche

Ingegneria civile e architettura

Scienze fisico-matematico-chimiche

Ingegneria industriale e informazione

Scienze agrarie e veterinarie

Scienze ingegneristiche ed ICT

Scienze mediche

Scienze della vita

101

34

8

Industria Pubblica manifatturiera amministrazione e sanità

4

3

3

2

2

1

Agricoltura silvicoltura pesca

Fornitura di acqua, reti fognarie, trattamento rifiuti

Costruzioni

Fornitura di energia

Servizi ICT Telecomunicazioni

Attività estrattiva

Reti di laboratori pubblici di ricerca

▶▶ potenziare la capacità di offerta tecnologica del sistema della ricerca pubblica regionale; ▶▶ favorire lo sviluppo di progetti di ricerca a rilevante impatto per il sistema produttivo regionale promossi da Università ed Enti Pubblici di Ricerca (EPR) in collaborazione con imprese o consorzi di imprese; ▶▶ facilitare l’accesso alle strumentazioni e alle apparecchiature scientifiche e tecnologiche presenti nelle Università e negli Enti Pubblici di Ricerca da parte delle imprese pugliesi, in particolare le PMI.

Indicatori

5

le Università pugliesi con 109.678 studenti e 5.965 ricercatori

426

milioni di euro è stata la spesa in ricerca e sviluppo nel 2005, pari a 2,5% del dato nazionale

45 30

A febbraio 2008 la Regione, inoltre, ha pubblicato l’avviso pubblico per la costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca che aveva come scopo:

i brevetti universitari spin-off

Sono risultati ammissibili n. 52 progetti sui 77 progetti complessivamente pervenuti, di cui n. 19 finanziabili in relazione all’entità delle risorse finanziarie disponibili.

La Regione ha deciso nell’ambito degli interventi per la nuova programmazione 2007-2013, di destinare in tutto 581 milioni di euro per la promozione, la valorizzazione e la diffusione della ricerca e dell’innovazione.

Sviluppo economico

Numero proposte progettuali “Reti di laboratori pubblici di ricerca” per settore ATECO2007 – riclassificazione.


PHOEBUS - Tecnologie plastiche per la ricerca di celle solari e sorgenti per l'illuminazione organica ad elevata efficienza, uniformità e brillanza

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

102

BISIMANE - Costituzione di una rete regionale di laboratori per gli approcci di biologia sistemica nelle malattie umane Rete regionale di laboratori per la selezione, caratterizzazione e conservazione del germoplasma per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza economica TEGUVA - Utilizzazione di tecnologie gnomiche per l'ottenimento di nuove varietà di uva apirena da tavola con caratteristiche nutraceutiche potenziate

RIVONA - Riduzione dei rischi di volo e nowcasting aeroportuale

Laboratorio regionale di sintesi e caratterizzazione di nuovi materiali organici e nanostrutturali per elettronica, fotonica e tecnologia avanzata WAFITECH - Laboratorio regionale per le nuove nano e biotecnologie per la filtrazione dell'acqua: design e costruzione di membrane biomimetiche per applicazioni industriali, commerciali e ambientali MITT - Materiali innovativi nanocompositi e tecnologie di trasformazione per applicazioni strutturali e funzionali

LIPP - Laboratorio pubblico di ricerca industriale dei plasmi

RELA - VALBIOR - Rete di laboratori a sostegno della ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per la valorizzazione di biomasse residue del sistema produttivo della Regione Puglia APULIAN FOOD FINGERPRINT valorizzazione di prodotti agroalimentari pugliesi mediante analisi di risonanza magnetica nucleare, spettrometria di massa e naso elettronico VOC and Odor - valutazione delle emissioni di compositi organici volatili e degli impatti odorigeni prodotti dai nuovi materiali e dalle nuove tecnologie per i sistemi produttivi

LEGNO E ARREDO

MODA

LOGISTICA

MECCANICA

LAPIDEO

NAUTICA

AMBIENTE E RIUTILIZZO

NUOVA ENERGIA

EDILIZIA SOSTENIBILE

INFORMATICA

Intersezioni tra Distretti Produttivi e Reti di laboratori

AEROSPAZIALE

I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia


- diffondere gli orientamenti politici

Commissione europea che definisce gli

sull’accessibilità elettronica e sulla co-

orientamenti strategici di massima per

pertura del territorio con la banda larga;

la società dell’informazione e i media.

- proporre un’iniziativa sull’inclusione

Questa nuova politica integrata mira,

elettronica in materia di pari opportu-

in particolare, ad incoraggiare la cono-

nità;

scenza e l’innovazione per sostenere la

- adottare un piano d’azione sull’e-

crescita, nonché la creazione di posti di

government e orientamenti strategici

lavoro più numerosi e di migliore qualità.

per incoraggiare i servizi pubblici basati

Tale politica rientra nell’ambito della

sulle TIC;

revisione della strategia di Lisbona. Il

- avviare iniziative ad alta visibilità sulle

programma europeo i2010 ha definito le

TIC e il loro utilizzo per migliorare la

seguenti misure:

qualità della vita

Tra gli obiettivi strategici definiti dai programmi regionali, gli interventi a sostegno della Ricerca & Innovazione e della diffusione della Società dell’Informazione assumono un rilievo strategico nelle politiche di accrescimento della competitività del tessuto produttivo regionale, sottolineando i legami di stretta integrazione tra produzione di conoscenza e capacità del sistema produttivo regionale di affrontare con successo le sfide dei mercati mondiali. Il terzo obiettivo prioritario fissato dal quadro strategico della commissione europea i2010 è quello di garantire una società dell’informazione basata sull’inclusione, che offra elevati servizi pubblici ai cittadini ed alle imprese al fine di promuovere e garantire un miglioramento sensibile della qualità della vita. Rispetto agli ambiti da attivare riguardo il potenziamento delle infrastrutture di Larga Banda e l’attivazione di servizi ad alto valore aggiunto, la Regione si è attivata in moltissime direzioni attraverso una serie di iniziative.

Infrastrutture

Nell’ambito delle infrastrutture la Puglia si è attestata tra le regioni italiane più dotate con una copertura nel 2008 del 94% della popolazione con servizio ADSL (fonte: Osservatorio Banda Larga – Between 2008). La Regione ha raggiunto il suddetto traguardo investendo ingenti fondi in interventi nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro sulla Società dell’Informazione.

Servizi

Anche nell’ambito dei servizi TIC verso le imprese ed i cittadini, notevole è stato l’impegno regionale dove si è provveduto ad avviare e realizzare svariati progetti di cui parte già completati. Tra gli ambiti affrontati si riportano i seguenti con le relative iniziative specifiche: Sanità ▶▶ Nuovo Sistema Informativo Sanitario Regionale (N-SISR) finalizzato al potenziamento della rete di collegamento tra gli enti del servizio sanitario regionale, alla razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi di gestione ed erogazione delle prestazioni, riducendo l’impatto burocratico-amministrativo;

103 Sviluppo economico

Infrastrutture e Servizi Info-Telematici - ICT

i2010 è il nuovo quadro strategico della


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

104

▶▶ Rete dei Medici di Medicina Generale (RMMG) di 11,5 milioni di euro, dove si prevede la possibilità di consentire ai medici convenzionati (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, medici della continuità assistenziale e di guardia medica) di erogare le proprie prestazioni assistenziali – tra le quali di particolare rilievo la continuità assistenziale h24 – in modalità telematica con trasmissione di tutte le analisi e le cartelle cliniche in modalità on-line; ▶▶ Sistema di Accesso Unificato dei Servizi Sanitari per il Cittadino (SAUSSC) di 1,5 milioni di euro, finalizzato alla progettazione e realizzazione di un unico sistema regionale di accesso ai servizi sanitari strutturato in funzione delle ASL di appartenenza dei cittadini. Territorio ▶▶ Sistema Informativo Territoriale (SIT) di 24 milioni di euro, che supporta, attraverso la conoscenza aggiornata del territorio amministrato, le attività istituzionali dei diversi assessorati regionali che si occupano di pianificazione, gestione, promozione e tutela del territorio e le istituzioni che agiscono sul territorio con ruoli specifici evitando duplicazioni di strumenti e di funzioni ed il rischio di generare un patrimonio informativo frammentato e con regole tecniche ed organizzative non condivise; ▶▶ Centri Servizi Territoriali (CST) per l’e-gov nei piccoli e medi Comuni. Il progetto ha come obiettivo quello di garantire la maggiore copertura territoriale della diffusione dei servizi innovativi, al fine di eliminare il digital divide tra le piccole realtà locali e il resto delle istituzioni e realizzare un efficace sistema per la diffusione e il riuso delle soluzioni di e-government; ▶▶ Centro Territoriale per l’Aggregazione dei processi d’acquisto degli enti locali pugliesi (CAT-Empulia), di 3,5 milioni di euro; ha l’obiettivo di far evolvere le attuali modalità di acquisto delle amministrazioni regionali verso modalità innovative che prevedano un consistente ricorso all’utilizzo delle tecnologie informatiche (e-procurement). Cittadini ▶▶ Digitale Terrestre (Puglia-Tgov) di 2 milioni di euro; nel progetto si provvederà alla sperimentazione in laboratorio e sul campo di un sistema di televisione digitale a livello regionale che possa portare ad un significativo campione di cittadini della regione alcuni dei servizi di e-government realizzati o in corso di realizzazione da parte dei partner


Imprenditoria ▶▶ Distretto Digitale della filiera produttiva tessile e abbigliamento (DDTA) di 14,5 milioni di euro; il progetto si propone di definire ed implementare un modello a sostegno della diffusione di meccanismi di integrazione digitale e dell’innovazione tecnologica nell’ambito del settore del tessile e dell’abbigliamento dell’area meridionale; ▶▶ Digitalizzazione della filiera agroalimentare (DFA) di 4,3 milioni di euro; il progetto si inserisce nel quadro di interventi più complessivo previsti per lo sviluppo del sistema agroalimentare in Puglia. Il progetto è volto a favorire la creazione e la diffusione di servizi innovativi basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la costituzione di reti virtuali tra imprese della filiera produttiva dell’agroalimentare in Puglia; ▶▶ ICT per rinnovare il vantaggio competitivo della componentistica auto barese di 10,5 milioni di euro, si propone di promuovere nuove strategie competitive delle imprese baresi nel settore della componentistica per auto, sviluppando soluzioni tecnologiche di processo per la filiera di fornitura ed innovazioni di prodotto incentrate sulle ICT e standardizzando processi di relazione e cooperazione tra imprese (clienti e fornitori). L’idea si basa sulla realizzazione di un sistema di integrazione orizzontale e verticale tra le imprese leader esterne presenti sul territorio (Bosch, Getrag, Magneti Marelli, etc.) ed il sistema della subfornitura locale, aiutando quest’ultimo a qualificare ulteriormente la propria offerta ed accrescere la propria presenza sui mercati nazionali ed internazionali.

105 Sviluppo economico

del progetto. Obiettivo del progetto è creare le esperienze necessarie per una successiva, capillare diffusione dei servizi t-government; ▶▶ Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA) di 5 milioni di euro; sono stati resi disponibili sul territorio punti e centri di accesso pubblico dotati di connessioni a banda larga fornendo nel contempo sia strumenti di accesso ai servizi della pubblica amministrazione che opportunità di fruizione di servizi complementari a valore aggiunto (e-learning, teleconference…) a sostegno della alfabetizzazione informatica; ▶▶ Sistemi avanzati per la connettività sociale (SAX) di 12,3 milioni di euro, destinati al potenziamento degli interventi esistenti tesi ad avvicinare le persone diversamente abili, residenti nella Regione Puglia, alle tecnologie dell’informazione e ridurre così il rischio di esclusione sociale.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

106

A questo scopo si intende attivare, creando gli opportuni strumenti, una maggiore integrazione tra le PMI ed il mondo universitario e della ricerca e sviluppare nelle PMI la conoscenza manageriale e la cultura dell’innovazione tecnologica; ▶▶ Innovazione di prodotto e di processo del distretto calzaturiero attraverso l’ICT di 8,2 milioni di euro; il progetto destina risorse allo sviluppo di progettualità e azioni rivolte a favorire l’emergere di territori d’eccellenza nelle singole realtà regionali attraverso la valorizzazione di aree a forte potenzialità grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’idea di eccellenza “innovazione di prodotto e di processo del distretto calzaturiero attraverso l’ICT” si propone di promuovere nuove strategie competitive sui mercati internazionali delle imprese salentine nel settore calzaturiero, sviluppando soluzioni tecnologiche di processo per la filiera incentrate sulle ICT. L’obiettivo è quello di contribuire ad un complessivo riposizionamento competitivo e selettivo sui mercati internazionali delle PMI del distretto calzaturiero nell’area di Casarano. Giustizia: ▶▶ Progetto pilota “Procura della Repubblica di Lecce” di 2,8 milioni di euro; prevede la realizzazione di un sistema integrato per l’automazione e informatizzazione delle attività della procura della repubblica di Lecce riferite ai processi istituzionali ed interni, alle interazioni con le altre PA e con i cittadini e le imprese; ▶▶ Giustizia Digitale in Puglia (IRESUD) di 2,9 milioni di euro; l’obiettivo principale dell’intervento è l’integrazione tra la PAL (Pubblica Amministrazione Locale) e la PAC (Pubblica Amministrazione Centrale) territoriale per ciò che attiene l’integrazione dei servizi di e-gov e l’interconnessione delle basi dati al fine di creare i presupposti di cooperazione tra sistemi diversi. Altro obiettivo specifico del progetto è la realizzazione del sistema “Giustizia Digitale” capace di essere esteso ad altri uffici giudiziari presenti sul territorio regionale ed extraregionale in sinergia con quanto si sta realizzando nel progetto pilota della Procura della Repubblica di Lecce. Per raggiungere questo risultato il progetto riserva particolare attenzione alla reingegnerizzazione dei processi istituzionali degli uffici coinvolti; ▶▶ Innovazione digitale degli uffici giudiziari della Regione Puglia di 2,5 milioni di euro; la proposta riguarda, in particolare, il riuso del Sistema Procura di Lecce presso le sedi delle procure di Bari e di Taranto. La scelta di proseguire con le sedi distrettuali, è coerente con l’esperienza


Numero di aziende convolte nei distretti produttivi pugliesi [Fonte: Regione Puglia Assessorato Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica]

37

84

133

70

230

111

201

263

238

Aereospaziale Pugliese

Legno e Arredo

Edilizia sostenibile pugliese

Nautica da diporto in Puglia

Filiera Moda Puglia

Logistico pugliese

Lapideo pugliese

Energie rinnovabili e dell’efficenza energetica

Ambiente e riutilizzo

Il riconoscimento dei distretti produttivi

I distretti costituiscono per la Puglia una leva fondamentale per incrementare la competitività nel panorama internazionale del sistema industriale pugliese e per conquistare nuove quote di mercato e aumentare l’export. L’Amministrazione regionale negli ultimi anni ha fortemente voluto e promosso la politica dei distretti e nel corso del 2008 ha provveduto al riconoscimento di 9 distretti produttivi su 59 proposte ricevute, che interessano complessivamente 1.297 imprese. Il distretto produttivo è una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere che svolgono, con il coinvolgimento delle istituzioni, attività collegate, anche se in territori non confinanti tra loro. Le istituzioni coinvolte sono le università, i politecnici e i centri di ricerca (oltre ad associazioni, enti e sindacati) che collaborando con le imprese possono produrre innovazione e rilanciare l'economia del sistema produttivo pugliese. L’Assessorato ha dato vita ad un’esperienza nuova per la Puglia ma anche originale per l’Italia attraverso il sostegno alla costituzione di una tipologia di distretti industriali che promuove le filiere e i settori produttivi sganciati dai territori. In questo modo sono stati creati distretti nei quali poteva essere coinvolta non una sola provincia ma l’intero territorio regionale. I primi due sono stati riconosciuti a luglio 2008: il Distretto produttivo aerospaziale e il Distretto produttivo del legno e arredo. Il 10 dicembre 2008 è stata la volta degli altri sette: il Distretto produttivo dell’edilizia sostenibile, il Distretto produttivo della nautica da diporto, il Distretto produttivo della filiera moda, il Distretto logistico, il Distretto produttivo lapideo, il Distretto produttivo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica ‘La Nuova Energia’, il Distretto produttivo dell’ambiente e del riutilizzo. Oltre ai distretti produttivi, sono stati successivamente riconosciuti 2 distretti tecnologici: il DARE di Foggia per l’Agroalimentare e il Distretto tecnologico nazionale dell’Energia che avrà sede in Puglia. Inoltre, la Puglia ha dato vita con le regioni Piemonte e Campania al Metadistretto dell’Aerospazio.

107 Sviluppo economico

specifica fatta nella sede distrettuale di Lecce. L’intervento è il primo, attinente al Protocollo succitato, di passi progressivi di investimento e di diffusione della modernizzazione degli uffici giudiziari in tutto il territorio regionale.


Energie rinnovabili

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

108

Energia prodotta e consumata in Puglia nell’anno 2008 [Fonte: Regione Puglia Assessorato Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica]

Energia prodotta 37.000 GW/h

Energia consumata 19.900 GW/h 54% dell’energia prodotta

Indicatori di risultato

10% 25%

Dell’energia solare italiana è prodotta in Puglia Dell’energia eolica italiana è prodotta in Puglia

Il 2008 è stato un anno di svolta per le energie rinnovabili. Sono arrivate al compimento dell’iter di autorizzazione unica più del 37% (il dato preciso è 37,49%) degli impianti complessivamente autorizzati. Questo significa che nel 2008 la Regione ha avviato alla conclusione procedure per un totale di 369,83 MW sviluppati da 13 impianti, che rappresentano il 36% del totale degli impianti che hanno ricevuto l’autorizzazione unica. Entrando nel dettaglio, nel 2008 sono stati autorizzati 4 impianti di energia eolica (che sviluppano complessivamente 173,40 MW di potenza) ed è stato avviato l’iter autorizzativo di altri 3 impianti di eolico (per 90,70 MW), 1 di biomasse (per 39 MW) e 5 di fotovoltaico (per 66,728 MW), per un totale di 9 impianti, che sviluppano in tutto 196,43 MW di potenza che si aggiungono ai 789,98 MW e 27 impianti già autorizzati. Con le ultime autorizzazioni uniche concesse la Regione è arrivata a sfiorare i 1.000 MW con 36 impianti, dei quali 24 di eolico, 6 di biomasse, 6 di fotovoltaico. Con una tale dotazione di impianti la Regione Puglia ha confermato l’attenzione nelle energie rinnovabili, arrivando a produrre da tutte le fonti energetiche l’88,8% di energia in più rispetto al suo consumo, posizionandosi prima tra le regioni in Italia per l’energia eolica con una produzione pari al 25% di quella nazionale, collocandosi al terzo posto in Italia per la produzione -pari al 10% - dell’energia elettrica nazionale da fotovoltaico e quarta per le biomasse con una produzione pari a circa il 7% dell’energia totale del Paese . L’incremento va collegato anche all’importante semplificazione prevista dalla Regione Puglia attraverso la legge n. 1 del 19 febbraio 2008. La norma prevede per gli impianti fino ad 1 Megawatt l’avvio dell’attività con la DIA (Denuncia di Inizio Attività) che si presenta ai Comuni, saltando quindi il complicato iter autorizzativo regionale valido per gli impianti di maggiore potenza.


Ripartizione della produzione lorda degli impianti da fonte rinnovabile in Italia nel 2008

1째 posto

[Fonte: ufficio statistico Gestore Servizie Elettrici-GSE ] Dati espressi in Gigawatt/ora (GWh)

2째 posto

Eolico

Solare

Rifiuti

Biomasse e bioliquidi

Biogas

Piemonte

-

11,3

13,8

218,5

182,8

Valle d'Aosta

-

0,1

-

-

3,8

Lombardia

-

20,3

884,8

208,6

273,6

4,2

19,3

11,5

20,8

13,7

Veneto

-

10,6

60,1

92,1

128,3

Friuli - Venezia Giulia

-

5,6

49,8

106,1

7,6

Liguria

17,1

1,3

-

-

85,3

Emilia Romagna

3,2

17,6

219,7

372,6

294,4

Toscana

36,0

13,3

40,7

16,0

82,4

Umbria

3,1

10,2

-

105,3

33,7

Marche

-

9,8

7,0

-

50,4

Lazio

13,1

9,3

110,2

-

166,1

Abruzzi

243,8

5,1

-

-

34,9

Molise

172,5

0,4

34,9

89,9

4,7

Campania

992,9

6,5

1,1

0,1

70,9

1.316,9

23,7

38,5

695,8

66,0

Basilicata

283,8

1,9

14,2

9,9

Calabria

115,2

8,0

36,5

742,5

10,5

Sicilia

1044,0

10,7

-

-

75,5

Sardegna

615,6

7,9

33,5

132,4

14,8

Puglia

109 Sviluppo economico

Trentino Alto Adige


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

110

Internazionalizzazione delle imprese

Nel triennio 2006-2008, l’Assessorato allo Sviluppo Economico ha fortemente sostenuto l’internazionalizzazione del settore produttivo pugliese. Sono stati realizzati seminari, missioni di operatori pugliesi all’estero e di operatori esteri in Puglia, e la partecipazione a fiere campionarie e specialistiche che si sono svolte in vari paesi tra cui: Gran Bretagna, Germania, Albania, Spagna, Italia, Australia, Stati Uniti, Francia, Russia, Emirati Arabi. Si è trattato di numerose iniziative alle quali hanno partecipato attivamente migliaia di operatori tra rappresentanti delle imprese e dei consorzi, delle istituzioni, del sistema universitario e della ricerca. Solo nell’anno 2008, i consorzi agro-alimentari, turisticoalberghieri ed export hanno ricevuto per le attività di internazionalizzazione 12,711 milioni di euro. Quasi 5 milioni di euro in più rispetto alle risorse stanziate inizialmente, con le quali sono stati concessi contributi a 96 consorzi rispetto ai 61 previsti inizialmente. Uno sforzo notevole che ha portato grandi risultati sul fronte dell’export: l’ultimo dato Istat riferito ai primi nove mesi del 2008, rileva una crescita pari al 9,7 per cento rispetto all’anno precedente, contro il 5% dell’Italia e l’8% dell’Italia meridionale. Un risultato che appare ancora più degno di nota se si tiene conto della crisi economica globale e del livello dell’export del 2006 in cui la Puglia era l’unica regione nel Mezzogiorno ad aver registrato un calo delle vendite all’estero, rispetto al 2005.

Indicatori di risultato

30 1.500

iniziative tra cui fiere campionarie e specialistiche, seminari, missioni di operatori pugliesi all’estero. rappresentanti delle imprese, dei consorzi, delle istituzioni, delle università, e del sistema della ricerca che hanno partecipato ad iniziative internazionali.

96 12,711

consorzi finanziati con contributo regionale per attività di internazionalizzazione. 35 in più rispetto a quelli previsti inizialmente. milioni di euro stanziati nel 2008 per i consorzi agro-alimentari e turistico-alberghieri pugliesi. 5 milioni in più rispetto alle risorse stanziate inizialmente


111

▶▶ agevolare ed incrementare l’accesso delle PMI e degli operatori economici agli strumenti di intervento ed agevolazioni a favore dei processi di internazionalizzazione, attivi in ambito regionale, nazionale e comunitario; ▶▶ diffondere informazioni sulle opportunità di sviluppo e di collaborazione sui principali mercati esteri, anche attraverso l’organizzazione e la promozione di eventi, seminari e workshop tematici; ▶▶ fornire supporto tecnico-operativo alla realizzazione di progetti di promozione economica e di internazionalizzazione, con particolare riferimento alle P.M.I. ed ai loro consorzi, alle filiere ed ai distretti produttivi locali; ▶▶ informare il territorio sull’andamento degli strumenti ed iniziative, specie nell’ambito del quadro della programmazione regionale, finalizzati alla promozione economica ed al sostegno dei processi di internazionalizzazione.

Sviluppo economico

Per accompagnare e agevolare il processo di internazionalizzazione delle imprese e delle Amministrazioni pubbliche la Regione ha istituito lo “sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese” (SPRINT). Tramite la collaborazione dello sportello l’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia offre servizi di assistenza, orientamento ed informazione diretta alle imprese ed agli operatori territoriali che si occupano di internazionalizzazione ai vari livelli. In generale le attività caratteristiche dello Sportello sono rivolte a:


112

Destinazioni (per macroaree) dell’export dei prodotti pugliesi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

[Fonte: Istat 2006] Valori in miilioni di euro

499 America settentrionale

93

Incremento percentuale nel 2008 rispetto al 2007 dell’export regionale in confronto con l’Italia e il Mezzogiorno. [Fonte: Istat]

+5%

+8%

+9,7%

Italia

Mezzogiorno

Puglia

America centro-meridionale


Evoluzione dell’export della Puglia in confronto ad altre aree italiane dal 2004 al 2008

144.958,4

[Fonte: Istat] Valori in milioni di euro

147.432,0

132.965,7 122.058,5

Italia Nord-occidentale

115.498,1

114.535,1

114.968,4

104.411,9 Italia Nord-orientale

Italia Centrale

89.550,4

44.592,3

56.092,0

92.830,9 51.616,5 45.252,3

27.119,5

53.786,8

27.294,3

24.479,9 Italia Meridionale

Puglia

21.883,8

22.691,5

6.781,0

6.877,9

2005

2006

7.191,5

7.345,8

6.420,4 2004

2007

2008

113 Sviluppo economico

797

Paesi europei extra UE25

4.466

155

Paesi UE25

361 173

227

Medio oriente

Africa settentrionale

Asia centrale Asia orientale

54 altri Paesi africani

54 Oceania


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

114

Interventi nel campo delle politiche per il lavoro e delle cooperative

La Regione ha investito negli ultimi anni molto nell’ambito delle politiche attive a favore del miglioramento delle condizioni dei lavoratori con il preciso intento di sviluppare stabilità occupazionale,favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, incentivare la creazione di nuova occupazione e l’inserimento dei lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal sistema produttivo. Per tali scopi ha messo in atto un complesso di azioni tra cui le più importanti sono di seguito descritte. ▶▶ L’istituzione in Puglia del servizio dell’EURES - Servizi europei per l’impiego. L’EURES è una rete di informazione e di orientamento al mercato del lavoro europeo che prevede l’incontro fra domanda e offerta di occupazione fra i diversi sistemi pubblici per l’impiego a livello comunitario. ▶▶ La concessione di contributi per favorire la cooperazione, con i quali sono state finanziate per l’acquisto di attrezzature: – nel 2006, n. 84 cooperative, per un totale di 699.970,27 euro; – nel . 2007, n. 90 cooperative, per un totale di 662.085,57 euro; – nel 2008, n.83 cooperative, per un totale di 699.989,64 euro. ▶▶ L’istituzione della tenuta dell’albo delle cooperative sociali presenti sul territorio della Regione. Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso: – la gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi; – lo svolgimento di attività diverse –agricole, industriali, commerciali o di servizi– finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. ▶▶ L’Albo regionale delle cooperative sociali, si articola nelle seguenti sezioni: – sezione A, nella quale sono iscritte le cooperative che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi (53 iscrizioni nel 2006, 46 nel 2007, 70 nel 2008); – sezione B, nella quale sono iscritte le cooperative che svolgono attività diverse, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (30 iscrizioni nel 2006, 36 nel 2007, 27 nel 2008). ▶▶ La realizzazione di una serie di interventi per l’emersione del lavoro nero in linea con le diposizioni nazionali (legge 448/98 art. 78 interventi per favorire l’emersione del lavoro non regolare - delibera Cipe 138/00) anche attraverso progetti formativi, la cui spesa sostenuta tra il 2007 e il 2008 è pari a € 6.340.526,47, di cui solo per la diffusione della cultura


115 Sviluppo economico

dell’emersione e la lotta al sommerso sono stati concessi nell’anno 2007 €.2.470.683,91 e nell’anno 2008, €. 600.000,00. ▶▶ Il finanziamento per le attività della Commissione Pari Opportunità (istituita con Legge regionale 16 del 1990) che opera per rimuovere le discriminazioni dirette e indirette e ogni ostacolo che, di fatto, limiti la effettiva uguaglianza fra i lavoratori e lavoratrici; per promuovere l’ accesso al lavoro e la progressione professionale delle donne. ▶▶ Il potenziamento e la messa in rete dei centri per l’impiego e, in particolare, la riorganizzazione e l’ammodernamento del sistema dei servizi per l’impiego, la riqualificazione degli operatori, con la creazione di nuove figure professionali e linee di servizio e l’attività di raccordo e di integrazione con altri soggetti ed intermediari attivi a livello locale (Comuni, enti di formazione professionale, sportelli di rete punto impresa, istituti scolastici superiori ed università, organizzazioni di categoria dei datori di lavoro) attraverso la concessione di contributi: nel 2006 per € 20.619.000,00 ▪ nel 2007 per € 20.619.000,00 ▪ nel 2008 per € 20.619.000,00 ▪ attingendo dai fondi della misura 3.1 del POR Puglia. ▶▶ L’erogazione di incentivi per i datori di lavoro che trasformano il rapporto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato (circa 4 milioni di euro), per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili (circa 20 milioni di euro) e per l’inserimento lavorativo dei disabili (oltre 4 milioni di euro erogati, dei quali più della metà proveniente dal fondo regionale) ▶▶ L’istituzione nel 2007 del fondo regionale di solidarietà (art. 12 della l.r. n. 25 del 3/08/2007) per i lavoratori aventi diritto a fruire dei trattamenti di cassa integrazioni dei guadagni straordinaria e della mobilità in deroga, con un impegno di spesa per il biennio 2007 -2008 pari a € 3.891.685,45. ▶▶ L’erogazione di contributi per l’inserimento lavorativo dei disabili attraverso l’erogazione di fondi regionali e la gestione di quelli nazionali. Nello specifico: – anno 2006 concessi e liquidati fondi nazionali per € 228.902,04 e fondi regionali per € 757.428,75; – anno. 2007 concessi e liquidati fondi nazionali per € 526.021,95 e fondi regionali per € 699.973,34; – anno 2008 concessi e liquidati fondi nazionali per € 994.877,32 e fondi regionali per € 600.000,00.


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

116

▶▶ L’attivazione nel 2007 del Numero Verde e la realizzazione di una serie di interventi per la disciplina dell’immigrazione e della condizione dello straniero per una spesa totale nel biennio 2007 -2008 pari a € 204.746,67.


La Regione Puglia ha finanziato numerosi corsi di formazione professionale, che per lo più afferiscono al Fondo Sociale Europeo ( FSE ). Il FSE è il fondo comunitario creato nel 1957 dal Trattato istitutivo della Comunità per prevenire e combattere la disoccupazione e sviluppare le risorse umane e l’integrazione sociale nel mercato del lavoro. Lo scopo principale del FSE è quello di promuovere un livello elevato di occupazione, la parità fra uomini e donne e la coesione economica e sociale. Il FSE è lo strumento di sostegno della Strategia europea per l’occupazione e contribuisce e completa le azioni degli Stati membri volte a sviluppare queste finalità: ▶▶ capacità d’inserimento professionale ▶▶ spirito imprenditoriale ▶▶ capacità di adattamento ▶▶ pari opportunità Come strumento di sostegno alla Strategia europea per l’occupazione, le linee di intervento del FSE sono coordinate con i Piani nazionali per l’occupazione. I destinatari delle azioni finanziate dal FSE sono:

Il Fondo Sociale Europeo è uno dei più importanti strumenti finanziari dell'Unione Europea; nell'ambito delle politiche comunitarie la sua azione si esplica nello sviluppo e nel finanziamento di una serie di progetti volti alla crescita e alla promozione della coesione tra i diversi stati membri. Le linee di intervento su cui si snoda la sua azione si basano su una piattaforma di programmazione, risultato della collaborazione sinergica di diversi enti: i Ministeri competenti, la Commissione Europea, le Regioni e le parti sociali.

▶▶ giovani e adulti in cerca di occupazione ▶▶ portatori di handicap, ex detenuti, extracomunitari, tossicodipendenti, emarginati ▶▶ donne Sono ammessi ai finanziamenti i progetti presentati da: ▶▶ regioni ed enti locali ▶▶ enti pubblici ▶▶ enti di formazione ▶▶ enti di ricerca ▶▶ imprese ▶▶ organizzazioni non governative (ONG) In base alla normativa italiana sul decentramento, le regioni sono competenti in materia di formazione e politiche attive per l’occupazione, quindi le azioni intraprese in questo ambito rientrano nei Programmi operativi regionali (POR) connessi ai Piani nazionali per l’occupazione.

117 Sviluppo economico

Corsi di formazione professionale


Investimenti in formazione ed importi erogati nell’anno 2006, 2007, 2008 [Fonte: Regione Puglia Assessorato Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica] Importi espressi in milioni di euro 2006

1,0

2007

5,2

2008

1,1

5,1 1,3

1,7

Formazione e sostegno alla imprenditorialità nei settori interessati dall’asse Risorse Naturali Formazione e sostegno alla imprenditorialità nei settori interessati dall’asse Risorse Culturali

9,0

17,3

35,9

Organizzazione del sistema dei servizi per l'impiego

38,1

25,9

39,9

Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti secondo un approccio preventivo

23,1

3,6

0,1

Inserimento e reinserimento lavorativo di disoccupati di lunga durata

15,4

10,9

4,6

1,1

1,0

1,8

118 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Misure

2,9

41,2

42,7

0,7 25,8

9,0

0,8

Adeguamento del sistema della formazione professionale Prevenzione della dispersione scolastica e formativa

Formazione Superiore

4,9

Formazione Permanente

15,5

Sviluppo della competitività delle imprese e formazione continua con priorità alle PMI

4,1

Potenziamento e sviluppo dei profili professionali nella Pubblica Amministrazione

7,6

Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità, emersione del lavoro non regolare Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e sviluppo tecnologico

2,5

0,004

Inserimento e reinserimento lavorativo di gruppi svantaggiati

0,2

0,6

11,0

6,0

7,2

6,6

30,5

Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro

4,1

25,0

Azioni per le risorse umane

7,4

15,1

Azioni formative e piccoli sussidi

28,7

Risorse umane e Società dell’Informazione

0,9

0,7

2,8

143,0

154,3

143,0

Totale


La spesa per lo sviluppo economico [Spese riferite alle somme rivenienti dal bilancio regionale]

119

milioni di euro

Sviluppo economico

193,8

2008

168,5

2007

694,7

2006


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

120

1.056 1.056 sono i milioni di euro spesi complessivamente nel triennio 2006 - 2007 - 2008 per lo sviluppoo economico della regione Puglia


Lavori in corso

In quest’ottica per i prossimi anni la Regione punterà al completamento delle politiche messe in campo nell’ultimo triennio. La massima attenzione sarà concentrata sui bandi anticrisi che verranno incrementati con nuovi avvisi. È previsto l’ampliamento della manovra con un’iniezione di fondi pubblici che possa superare i 500 milioni di euro e produrre investimenti per circa 1 miliardo e 400 milioni. È stato anche programmato un ulteriore incremento in particolare dei Contratti di Programma e dei Programmi integrati di agevolazione (PIA), nello specifico finanziando i progetti più innovativi, quelli in grado di aumentare il livello di competitività delle imprese nel mercato globale. L’assessorato alla Sviluppo Economico, inoltre, ha pianificato: ▶▶ di potenziare la trasparenza attraverso il portale ▪ www.sistema.puglia.it; ▶▶ di intensificare l’attività di comunicazione; ▶▶ di aumentare la semplificazione attraverso procedure più semplici in vari ambiti. come è stato fatto in passato con le imprese artigiane, con i mini-impianti di energie rinnovabili, con la posta elettronica certificata per la partecipazione ai bandi, con la cessione snella del credito a favore delle imprese. Le sfide da affrontare sono ancora tante, ma la prima fra tutte è indubbiamente l’uscita dalla crisi con uno sguardo particolare alle microimprese che costituiscono il tessuto vero del mondo produttivo pugliese. L’Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Inno-

121 Sviluppo economico

Una strategia di sviluppo che raffigura una Puglia più preparata e competitiva non può che fondare il proprio percorso di sviluppo sul ricorso a politiche innovative capaci di incidere parallelamente sulle varie dimensioni della vita economica e sociale, sulle questioni chiave che caratterizzano lo sviluppo delle attività produttive ed economiche, così come sulla crescita del mercato del lavoro e tutela e valorizzazione del territorio e delle risorse ambientali. La nuova programmazione e le azioni in essere mirano a sostenere un processo di cooperazione ed espansione orientato in misura più determinata e definitiva verso la sostenibilità per le generazioni attuali e future.


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

122

vazione ha concentrato molte delle proprie energie su questo obiettivo, puntando allo stesso tempo anche a rafforzare il ruolo e l’immagine della Puglia come polo di eccellenza nelle energie rinnovabili, nell’aerospazio, nella ricerca e nei settori più innovativi della tecnologia.

Corsi di formazione professionale

La Regione prevede di consolidare la rete infrastrutturale regionale di comunicazione digitale, aumentandola fino ad ultimare la copertura geografica dell’infrastruttura digitale di comunicazione avanzata. Sono previste, pertanto, ulteriori attività di rafforzamento della Larga Banda per il completamento e l’estensione della qualità del servizio verso la NGN (Next Generation Network) . Oggetto di tali interventi in sintesi riguardano: ▶▶ collegamento in fibra ottica dei Comuni con più di 50.000 abitanti; ▶▶ potenziamento della Larga Banda nei distretti industriali della Puglia; ▶▶ partecipazione a iniziative infrastrutturali interregionali; ▶▶ potenziamento della Larga Banda nelle aree interne e di interesse turistico. Tra le altre attività previste: ▶▶ l’implementazione del Centro Regionale per l’Innovazione della PA Locale (CRIPAL) che svolgerà la funzione di Centro di governo regionale per l’e-government. ▶▶ l’implementazione ed evoluzione del Centro Tecnico Regionale (CTR) che avrà come obiettivo quello di garantire la massima integrazione tra la programmazione e la realizzazione dei processi tecnologici. Il traguardo è la definizione di un set di servizi base che tutti gli Enti Locali del territorio regionale dovranno offrire a cittadini ed imprese. L’importo complessivo previsto nella Linea 1.3 relativamente al periodo 2007-2010 è di complessivi 28,3 milioni di euro, ai quali


123 Sviluppo economico

si aggiungono ulteriori 17 milioni di euro assegnati dalla CE ed inseriti nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Puglia per la copertura di infrastrutture in Larga Banda (essenzialmente in wireless) nelle zone rurali. Inoltre la Linea 1.3 è in stretta sinergia con la Linea 1.5 che prevede per la realizzazione di servizi e-government per complessivi 90,4 milioni di euro.


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124


Ambiente, reti e qualità urbana

125 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA


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7 7 sono i piani che ridisegnano il territorio della Puglia: 1) il documento Regionale di Assetto Generale (DRAG) 2) il nuovo Piano Paesaggistico (PPTR) 3) il Piano Regionale dei Trasporti (PRT) 4) il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) 5) il Piano per la Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate 6) il Piano di Tutela delle Acque (PTA) 7) il Piano delle AttivitĂ Estrattive (PRAE)


Un nuovo assetto del territorio pugliese

Il ritardo e le difficoltà che il Documento Strategico Regionale (DSR) ha evidenziato, tracciando il bilancio della passata programmazione dei fondi europei nella prospettiva della stagione 2007/2013, facevano particolare riferimento alla mancanza di un quadro complessivo di orientamento per l’allocazione delle risorse, in assenza del quale la programmazione 2000/2006 non aveva potuto evitare la frammentazione degli interventi, la disorganicità delle politiche, la conflittualità tra progettualità e procedure di esecuzione delle opere, il diffuso spreco di energie progettuali ed amministrative ed infine la scarsa efficacia dei provvedimenti di spesa. Questi ritardi si erano manifestati con particolare evidenza nell’area delle competenze che più di ogni altra richiede un generale quadro di pianificazione, quella del governo del territorio e dell’ambiente, delle opere pubbliche e delle reti. Il quadro della pianificazione che si presenta all’avvio della nuova stagione di programmazione è, sotto questo profilo, ben diverso, almeno per quanto riguarda l’area delle politiche più direttamente connesse al governo del territorio, vale a dire quelle politiche che incidono in modo più diretto sulle trasformazioni territoriali e sui meccanismi e le attrezzature che garantiscono la funzionalità degli insediamenti umani, appunto l’area dell’ambiente, delle reti e della qualità urbana. Il nuovo Piano dei Trasporti (PRT), il Piano per la produzione e la distribuzione dell’energia (PEAR), il nuovo Piano per la Gestione dei Rifiuti e la Bonifica delle aree inquinate, il Piano di Tutela delle Acque (PTA), il Piano delle Attività Estrattive (PRAE) e poi il Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG), di riferimento per una pianificazione comunale rinnovata nei metodi e nei contenuti (PUG) e per una pianificazione provinciale (PTCP) finalmente sottratta alla ventennale inerzia e infine, soprattutto, il nuovo Piano Paesaggistico (PPTR), tutti insieme indiscutibilmente disegnano un panorama regionale totalmente rinnovato che, settore per settore, ha provveduto a formulare le regole di comportamento e la visione generale di assetto della terra di Puglia. Tutto ciò dopo aver finalmente predisposto lo strumento di base per la conoscenza e la previsione: la nuova carta tecnica regionale e il nuovo data base associato. Un quadro di pianificazione che, di conseguenza, può delineare anche un nuovo posizionamento che questa terra è in grado di assumere nel panorama economico e sociale del Paese.

127 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

La visione strategica e gli obiettivi


Un nuovo assetto del territorio pugliese

128 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Dato atto dell’innegabile passo avanti compiuto, la vision di prospettiva e gli obiettivi conseguenti muovono dalla considerazione che, nonostante la siderale distanza tra il vecchio e il nuovo modo di operare, l’obiettivo di un completo e convinto coinvolgimento della pianificazione locale in questo generale processo di rinnovamento non sembra ancora completamente raggiunto. In realtà, il piano locale sembra ancora prevalentemente “schiacciato” sulle tematiche urbanistiche ed immobiliari, mentre le diverse istanze provenienti dagli obiettivi di sostenibilità e qualità ambientale e funzionale dei diversi piani regionali di settore vengono a volte interpretate come ulteriori elementi di freno e di disturbo nei confronti del presunto “sviluppo locale”. La “vision” dell’Area consiste, dunque, nel tentativo di risposte a queste problematiche e nel coinvolgere in modo sinergico i diversi rami di attività in cui l’Area si riconosce e nell’azione di raccordo e di integrazione delle politiche, in particolare riconducibile alla redazione ed alla gestione del DRAG e del PPTR (che costituisce l’asse portante dell’innovazione che viene affermandosi in Puglia in questi anni in tema di governo del territorio). Conseguentemente, i principali obiettivi che la Regione ha inteso ed intende perseguire nell’Area, sono i seguenti: Principali obiettivi

ццoffrire agli Enti Locali ed alle politiche regionali di settore un quadro territoriale di riferimento chiaro, condiviso e rispettoso dell’integrità fisica del territorio pugliese e della sua identità storica, culturale e paesaggistica; ццimprimere un forte impulso all’innovazione della strumentazione urbanistica locale in attuazione della nuova legislazione e regolamentazione regionale in materia, assicurando supporto operativo e tempi rapidi e certi di approvazione; ццrispondere alla domanda sociale di alloggi nel contesto della riqualificazione urbana, dando attuazione al Piano Casa regionale, garantendo forti elementi di integrazione con le politiche di tutela e dei trasporti; ццgarantire la regolarità di esecuzione delle opere pubbliche programmate, generali e settoriali, in particolare le misure antisismiche e di difesa del suolo e, nell’ambito del quadro programmato, contribuire in maniera determinante alla riorganizzazione dell’Ente portando a buon fine la previsione di una nuova sede per gli Uffici e gli organi regionali; ццgarantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici


129 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

previsti dalla legislazione nazionale (DLgs 152/2006) e comunitaria (Direttiva 2000/60 CEE del Consiglio dell’Unione Europea), intesi alla protezione dell’intero sistema idrico superficiale e sotterraneo; ццgarantire la gestione ottimale delle risorse idriche, con particolare riferimento alla programmazione della loro utilizzazione e ripartizione tra i diversi usi (potabile, irriguo ed industriale), in attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto tra la Regione Puglia, la Regione Basilicata ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; ццpresidiare il territorio tramite politiche di prevenzione e mitigazione dei rischi naturali a rapido innesco finanziando gli interventi nelle aree che presentano i livelli di massimo rischio; ццcambiare segno alla politica energetica regionale, nel rispetto degli obiettivi di Kyoto, facendo proficuo ricorso ad una elevata differenziazione delle risorse energetiche e privilegiando le fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale e parallelamente garantire l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico e la salvaguardia della qualità dell’aria; ццattribuire decisivo impulso alle politiche di pianificazione, tutela e valorizzazione delle aree protette, assegnando un ruolo attivo alle politiche di salvaguardia del patrimonio ecologico; ццmodernizzare la gestione del ciclo dei rifiuti, da fondare sulla riduzione della produzione, la valorizzazione delle raccolte differenziate e una nuova concezione della comunicazione dei dati ambientali; ццriorganizzare il quadro territoriale e legislativo di riferimento per l’attività di estrazione ed utilizzo dei materiali di scavo, con particolare riferimento all’efficienza delle procedure e ai temi del ripristino e della sostenibilità ambientale; ццfornire un quadro territoriale e programmatico di riferimento alle esigenze di accessibilità dei centri e dei territori, con attenzione alle necessità di integrazione tra le modalità di trasporto ed alle vocazioni ed alle caratteristiche dei territori; ццmodernizzare gli assetti e le condizioni di gestione dei trasporti pubblici, con particolare attenzione ai temi di integrazione con le potenzialità della cosiddetta “mobilità dolce”.


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3 3 sono le Leggi regionali approvate per armonizzare gli strumenti di riqualificazione/rigenerazione urbana di matrice comunitaria con la pianificazione urbanistica ordinaria per agevolare la realizzazione di alcune importanti previsioni del Piano Paesaggistivo Territoriale Regionale: Norme per l’abitare sostenibile (L. R. 13/2008 ) Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio (L. R. 14/2008) Norme per la rigenerazione urbana (L. R. 21/2008) Esse rappresentano una ‘trilogia’ di leggi regionali di riconosciuto rilievo nazionale.


I risultati ottenuti: l’attività della Regione Puglia

Il Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG)

Il DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale) è un insieme di atti amministrativi e di pianificazione, da assumere da parte della Regione, inteso a definire un assetto ottimale e condiviso di questo contesto, da prefigurare e disciplinare attraverso gli strumenti della pianificazione territoriale regionale, nonché attraverso indirizzi alla pianificazione provinciale e comunale, che con tali strumenti devono risultare compatibili. Il DRAG è previsto dalla legge regionale 20/2001, che ne disciplina i contenuti e le procedure di formazione ed approvazione. In base alle disposizioni della legge, il DRAG deve definire (art. 4, terzo comma): ццa) “il quadro degli ambiti territoriali rilevanti al fine della tutela e conservazione dei valori ambientali e dell’identità sociale e culturale della regione”; ццb) “gli indirizzi, i criteri e gli orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto degli strumenti di pianificazione provinciale e comunale, nonché i criteri per la formazione e la localizzazione dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE)” ; ццc) “lo schema dei servizi infrastrutturali di interesse generale”. In relazione a queste disposizioni, gli obiettivi del DRAG, possono essere sintetizzati nei seguenti cinque punti:

Gli obiettivi del DRAG

ццla tutela e la valorizzazione del paesaggio, attraverso il rinnovamento degli strumenti di pianificazione vigenti secondo le disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio; ццil miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita delle popolazioni, attraverso il sostegno all’innovazione delle pratiche di pianificazione locale, perché questa, riconosciuto l’esaurimento della spinta all'espansione urbana, si orienti decisamente verso il recupero dei tessuti urbani consolidati, la riqualificazione delle aree degradate e la bonifica delle aree inquinate; ццla semplificazione del processo di formazione e di verifica delle scelte locali di governo del territorio, promuovendo e sostenendo

131 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

L’assetto del territorio regionale è il risultato di politiche, naturalmente non solo regionali, che si rivolgono ad un contesto fisico e sociale di grande complessità, frutto di esigenze e di interessi spesso conflittuali.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

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132

la pianificazione provinciale e di area vasta, perché questa costituisca quadro di coordinamento ed occasione di servizio per la pianificazione locale, definendo i limiti e le opportunità delle trasformazioni territoriali di grande scala ed orientando la pianificazione locale alla valorizzazione del territorio in un quadro di sviluppo sostenibile; ццuna più efficiente e sostenibile dotazione infrastrutturale, promuovendo rapporti virtuosi tra pianificazione territoriale e pianificazione delle infrastrutture, definendo i contenuti e i modi di uno sviluppo armonico degli insediamenti e della loro dotazione di attrezzature ed infrastrutture e ripristinando le regole fondamentali della buona progettazione urbana ed infrastrutturale; ццla garanzia di una sollecita attuazione delle scelte di governo territoriale, attraverso la più generale costruzione di rapporti sinergici fra il sistema di governo del territorio e le iniziative di tutela ambientale e di programmazione dello sviluppo. A seguito delle disposizioni dell’art. 38 della legge regionale 22/2006, che ha integrato e modificato la 20/2001, il processo di formazione del DRAG può essere articolato in funzione delle “materie organiche”, definendo programmi e tempi di formazione specifici e differenziati, anche se organicamente connessi.


ццla Legge Regionale 13/2008 “Norme per l’abitare sostenibile” è concepita per incentivare la sostenibilità dell’abitare, il risparmio delle risorse di energia, acqua e suolo in urbanistica ed edilizia e il relativo Sistema di valutazione. Tramite la legge la Regione mira principalmente alla salvaguardia della risorsa idrica, al contenimento dei consumi energetici per la climatizzazione estiva, alla qualità della localizzazione e al benessere psico-fisico di chi occupa gli edifici, all’uso di materiali biosostenibili e di provenienza locale, al ricorso a tecnologie passive per il contenimento dei consumi energetici, all’integrazione paesaggistica e al recupero dei saperi diffusi della pratica costruttiva tradizionale, configurando un sistema di valutazione specificamente orientato alla ”Casa Mediterranea”; ццla Legge Regionale 14/2008 “Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio” finalizzata ad affermare la qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio; ццla Legge Regionale 21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana” che si propone di dare impulso a programmi e interventi di rigenerazione urbana orientando l’esperienza dei PIRP verso un'attività ordinaria di riqualificazione urbanistica, realizzata con la partecipazione degli abitanti e il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati interessati e incentivata mediante opportuni strumenti di semplificazione e velocizzazione delle procedure, priorità nella erogazione di finanziamenti regionali e di agevolazioni fiscali. Le leggi in questione, con particolare riguardo alla Legge Regionale 21/2008, definiscono anche la cornice normativa per armonizzare gli strumenti di riqualificazione/rigenerazione urbana di matrice comunitaria con la pianificazione urbanistica ordinaria nell’ambito dell’asse VII programmazione 2007-2013. La stessa cornice normativa ha anche lo scopo di agevolare la realizzazione di alcune importanti previsioni del PPTR, specie inerenti alla riqualificazione delle aree compromesse e degradate mediante delocalizzazioni e/o miglioramento delle condizioni insediative.

133 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

A supporto del DRAG è stata approvata una ‘trilogia’ di leggi regionali, di riconosciuto rilievo nazionale:


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Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR)

Il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), costituisce un vero e proprio Piano territoriale (superando il PUTT/P del 2000) e si compone di tre parti fondamentali: ццa. la parte identitaria e statutaria, a sua volta articolata in: a.1 l’atlante del patrimonio territoriale-ambientale-paesaggistico: realizzato attraverso un impianto metodologico del quadro conoscitivo consente di evidenziare, per l’intero territorio regionale, gli elementi identitari del territorio e del paesaggio, interpretandoli come potenziali risorse per il futuro sviluppo del territorio; a.2 le regole statutarie costituiscono il complesso sistema della rappresentazione delle invarianti strutturali e delle regole di trasformazione, lo statuto del territorio e dei paesaggi delle Puglie. ццb. lo scenario paesaggistico di medio-lungo periodo Nell’ipotesi formulata di un piano attivo che mette in atto politiche, progetti, azioni e non solo certificazioni autoritative, il Piano propone uno scenario strategico articolato in due parti: b.1 un disegno del futuro assetto del territorio e del paesaggio delineato dai valori patrimoniali individuati nell’atlante. Si tratta di uno scenario disegnato, non direttamente normativo, che serve come riferimento strategico per avviare un processo di piano socialmente condiviso e per indirizzare azioni, progetti e politiche verso lo scenario stesso; b.2 l’indicazione di progetti, politiche, e azioni per valorizzare i patrimoni in forme sostenibili. Questa seconda parte esprime il superamento del carattere vincolistico del piano. In tale ottica i progetti trattano il territorio come risorsa per lo sviluppo socioeconomico, rendendolo sostenibile attraverso la valutazione di coerenza dei progetti stessi con gli statuti identitari.


1 Gargano

2 Subappennino Dauno

3 Tavoliere

4 Ofanto

6 Alta Murgia

7 Murgia dei Trulli

135 8 Arco Jonico Tarantino

9 Brindisi

10 Tavoliere Salentino

11 Salento delle Serre

ццc . le norme tecniche di attuazione Il corpus normativo, di carattere necessariamente innovativo, se ridisegnato rispetto a questa struttura del piano, evolve da una tradizione vincolistico-prescrittiva (in cui il piano è vissuto come atto amministrativo con contenuto normativo) ad una concezione complessa, dinamica, progettuale secondo la quale il Piano paesaggistico agisce, per la valorizzazione dei beni patrimoniali, attraverso: c.1 la tutela attiva dei beni vincolati; c.2 l’attivazione di regole statutarie per garantire, rispetto alle trasformazioni, la riproduzione dei giacimenti patrimoniali; c.3 l’attivazione di progetti integrati che consentano di guidare strategicamente le politiche settoriali e urbanistiche verso la valorizzazione, la riqualificazione, il restauro, la riprogettazione del paesaggio. In Italia, sin dalla metà degli anni ’80, evidenti limiti di efficacia del piano di tradizione hanno spinto diversi Comuni a sperimentare nuove forme di pianificazione, modificando progressivamente contenuti e forma del consolidato Piano Regolatore Generale. Si è così delineato un nuovo sistema di pianificazione, che nei tratti essenziali è riconoscibile pressoché in tutte le leggi regionali approvate nell’ultimo decennio. La legge urbanistica (legge regionale 20/2001) partecipa a questo complessivo quadro di riforma, ma risultano evidenti sia gli effetti dei passati ritardi nella sua applicazione sia la necessità di più ampio dettaglio nella definizione dei caratteri innovativi della riforma e, insieme, la necessità di predisporre una vasta opera di accompagnamento delle nuove pratiche di pianificazione locale, che manifestano difficoltà a coglierne le potenzialità e le stesse finalità.

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR). Ambiti identitari del territorio e del paesaggio

5 Puglia Centrale


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

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136

Il nuovo sistema di pianificazione locale: il Piano Urbanistico Generale (PUG)

Il Piano Urbanistico Generale (PUG) è uno strumento radicalmente diverso dal Piano Regolatore Generale, sia nella impostazione concettuale e metodologica, sia nei contenuti e negli effetti programmatori. L’attività regionale di verifica di compatibilità dei primi PUG ha così rivelato che i Comuni hanno difficoltà a cogliere appieno questa innovazione legislativa e a tradurre in pratica obiettivi e principi chiave del nuovo sistema di pianificazione, anche perché essi sono espressi nella norma regionale in modo essenziale e con scarse indicazioni operative. Gli obiettivi strategici di questa area di attività sono consistiti dunque nel fornire elementi inerenti al metodo di elaborazione e ai contenuti di questo nuovo strumento di governo del territorio, favorendo la diffusione di “buone pratiche” di pianificazione urbanistica. Il descritto compito di fornire indirizzi sui metodi di elaborazione e sui contenuti dei nuovi strumenti di pianificazione locale è stato affidato dalla legge regionale al DRAG. Il Documento indica come dare concreta attuazione a obiettivi e principi introdotti dalla LR 20/2001, i primi inerenti alla tutela dei valori ambientali, storici e culturali espressi dal territorio, nonché della sua riqualificazione, finalizzati allo sviluppo sostenibile della comunità regionale; i secondi inerenti alla sussidiarietà mediante il metodo della copianificazione, all’efficienza dell'azione amministrativa attraverso la semplificazione dei procedimenti, alla trasparenza delle scelte con più ampia partecipazione sociale, alla perequazione. Allo scopo, il DRAG contiene, a proposito degli indirizzi da fornire per la redazione dei PUG:

Gli indirizzi per la redazione dei PUG

ццla descrizione dei principali caratteri dell’evoluzione disciplinare e della riforma; ццi criteri di formazione e i contenuti del Documento Programmatico Preliminare; ццgli indirizzi necessari alla costruzione del sistema delle conoscenze; ццgli indirizzi e i criteri per l’elaborazione del progetto di PUG.


Il numero delle Conferenze di co-pianificazione svolte attestano in definitiva il concreto avvio della riforma impostata nei primi anni Duemila: più di un terzo delle amministrazioni locali ha posto in essere la predisposizione del proprio PUG e una ventina di nuovi strumenti è pervenuta agli Uffici regionali per la verifica di compatibilità con la pianificazione regionale. Ciò ha peraltro prodotto un rapporto virtuoso con gli stessi uffici regionali, che sono stati posti nelle condizioni di fornire un reale contributo di servizio ai processi di pianificazione locale.

137 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Parallelamente all’azione di indirizzo per l’applicazione delle norme innovative della legge urbanistica regionale, l’azione della Regione si è dedicata all’efficientamento ed alla semplificazione delle competenze di controllo, diminuendo sensibilmente i tempi di istruttoria e di attesa delle amministrazioni locali. Ciò si è trasformato in un ulteriore stimolo alla predisposizione di nuovi strumenti, avendo sostanzialmente rimosso le cause che impedivano alla Regione di esercitare, in questo campo, una salutare azione di indirizzo e di consulenza preventiva al posto di una defatigante (e spesso conflittuale) azione di correzione a posteriori.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

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138

I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) e altri programmi previsti dal Piano Casa regionale

Dopo lunghi anni di immobilismo e di abbandono, la casa è tornata al centro delle politiche regionali pugliesi. Sin dall’approvazione del Piano Casa regionale, con la legge 20/2005, e dalla organizzazione della Conferenza programmatica “Costruiamo insieme il futuro delle politiche abitative in Puglia”, tenutasi nel gennaio 2006, assieme ad un vasto paternariato socio-istituzionale, la Regione si è impegnata nel superamento dei tradizionali caratteri estemporanei e settoriali della politica regionale della casa. La nuova politica ha innanzitutto inteso muoversi sulla base di una conoscenza sistematica delle condizioni abitative, intese non solo nell’accezione quantitativa, come semplice mancanza di un’offerta adeguata di alloggi, ma in un’accezione qualitativa, che investe anche il piano delle relazioni con i luoghi e la società insediata. Questa accezione ha implicato che “la questione della casa” fosse inserita in una accorta pianificazione dell’intervento pubblico che privilegiasse la riqualificazione della città esistente rispetto all’espansione, favorisse la mescolanza di funzioni e classi sociali, prevedesse la realizzazione di servizi integrati alla residenza e sperimentasse nuovi modelli di intervento per coinvolgere, assieme ai tradizionali attori pubblici (Comuni e IACP) e privati (principalmente cooperative ed imprese) il terzo settore e, soprattutto, gli utenti e le loro rappresentanze.

i Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie: il punto di forza del Piano Casa

Il punto di forza del Piano è costituito dai Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP), finanziati con circa 93 milioni di Euro, che hanno stimolato ben 122 Comuni (quasi la metà dei Comuni pugliesi) a sperimentare forme di programmazione integrata capaci di promuovere la riqualificazione dell’ambiente costruito attraverso il risanamento del patrimonio edilizio, la riorganizzazione dell’assetto urbanistico, il miglioramento della qualità ambientale, il recupero o la realizzazione di residenze a basso costo e servizi, il contrasto dell’esclusione sociale. Si tratta sicuramente della prima esperienza in Puglia nella quale enti, organizzazioni, operatori e, soprattutto, gli abitanti dei quartieri degradati sono stati coinvolti in modo consapevole in un programma integrato di riqualificazione urbana.


24

03 14

Numero in graduatoria

69 13 59

68 32 71

30

Cerignola Grumo Appula Andria - Monticelli S.Marzano S.G. Taviano Margherita di S. Taranto Paolo VI Cellamare Botrugno Alliste Minervino di L. Candela Ceglie M. Matino Cutrofiano Leverano Troia Sant’Agata di P. S.Pancrazio S. Ruvo di Puglia Presicce Veglie Noicattaro Oria Faggiano Deliceto Montemesola Biccari Cavallino San Cesario di L. Turi Monteroni di L. San Donaci Massafra Ugento San Donato di L. Orta Nova Celenza V. Corsanoa Ascoli Satriano Accadia Monteleone di P. Neviano Otranto Locorotondo

04

34 02

43

51

31 19 18 26 33

4.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 1.986.735 4.000.000 175.000 1.661.705 2.000.000 1.993.400 2.000.000 2.500.000 2.000.000 2.000.000 1.938.970 2.000.000 2.000.000 2.000.000 3.000.000 1.960.800 2.000.000 3.000.000 2.000.000 1.159.430 2.000.000 1.858.695 2.000.000 1.999.671 2.000.000 1.698.000 2.000.000 3.000.000 1.996.500 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 1.928.510 1.586.667

15 06

54 39 11 25 62

05

importi ammissibili in euro

Foggia ambito A Corato San Severo Bisceglie Monopoli Triggiano Novoli S. Vito dei N. Putignano Galatina Conversano Ostuni Foggia ambito B Manfredonia Bari - Japigia Tricase Casarano Palo del Colle Bitonto Statte Ginosa Nardò Gravina di P. Torremaggiore Casamassima Bitetto Taranto - Talsano Ruffano S.Pietro V. Canosa Bari - S. Marcello

4.000.000 3.000.000 3.083.600 4.000.000 3.000.000 3.000.000 1.754.500 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 4.000.000 4.000.000 3.999.128 2.000.000 3.000.000 3.000.000 4.000.000 2.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 4.000.000 1.880.000 2.000.000 3.000.000 2.900.000

09

23 importi ammissibili in euro

comuni

graduatoria

Progetti in attesa di finanziamento

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

76

12 08

44 21

65

20 38 27

58 35 56

55

29 50

07 53 63 60 47 61 67 22

10 46

74

40

42

75

17 36 45 28 41 66 70 52 16

Tre sono le parole chiave alla base dell’approccio promosso con i PIRP: partecipazione, integrazione e sostenibilità. Il bando regionale richiedeva, infatti, che i Programmi fossero elaborati con la partecipazione attiva degli abitanti, per garantire interventi che rispondessero ai loro bisogni, desideri ed aspettative, migliorarne la qualità della vita, l’accessibilità e la sicurezza, specie a vantaggio dei bambini, degli anziani e dei diversamente abili. L’integrazione è declinata non solo nella dimensione fisica, per evitare la monofunzionalità urbana che genera quartieri dormitorio e zone produttive alienanti e diseconomiche, ma soprattutto nella dimensione socio-economica, per attivare azioni efficaci di contrasto all’esclusione sociale. Il bando dei PIRP, infine, orientava verso interventi che garantissero il risparmio nell’uso delle risorse (energia, acqua e suolo), il riuso delle aree dismesse e la bonifica dei siti inquinati, il ripristino della permeabilità dei suoli, la previsione di percorsi per la mobilità ciclabile e aree pedonali per realizzare parti di città “amiche dei bambini e delle bambine”.

139 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76

x

01

Graduatoria Programmi ritenuti ammissibili e in attesa di finanziamento

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

Progetti finanziati

37

48 57 73 49 72

x

● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●

comuni

graduatoria

Programmi Integrati di Riqualificazione dell Periferie (PIRP) Programmi finanziati e in attesa di finanziamento secondo la deliberazione Giunta Regionale Graduatoria n. 641 del 23 aprile 2009 dei Programmi ritenuti ammissibili e finanziati


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

140

Considerata l’esiguità delle risorse a fronte del successo del bando, per non dissipare il grande sforzo progettuale e di coinvolgimento sociale prodotto dai Comuni per la elaborazione dei PIRP, la Giunta regionale ha affidato all’Autorità di gestione del Programma Operativo (PO) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007/2013 la selezione dei PIRP non finanziati con i fondi del Piano Casa, perché essi possano essere realizzati, per la parte relativa alle infrastrutture e servizi, attingendo a risorse comunitarie. Ciò è stato reso possibile dalla previsione, nell’Asse Città del PO, di programmi integrati finalizzati a rafforzare l’orientamento delle politiche regionali verso la riqualificazione urbana e ispirati ai medesimi principi e criteri dei PIRP.


Il Piano di Tutela delle Acque

Il Piano di Tutela delle Acque costituisce il principale strumento di pianificazione per affrontare le complesse problematiche di tutela e gestione delle acque in Puglia. Esso associa e concilia gli aspetti qualitativi (inquinamento) e quelli quantitativi, secondo una strategia che intende affiancare alle tradizionali politiche infrastrutturali (realizzazione di acquedotti, invasi, ecc.), nuove e moderne politiche di risparmio e conservazione del “bene acqua”. Il PTA, conformemente a quanto previsto dalla normativa europea in materia, è lo strumento regionale volto a raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale nelle acque interne e costiere della Regione e a garantire un approvvigionamento idrico sostenibile nel lungo periodo. Per la predisposizione e l’adozione del Piano,la Regione ha avviato un'attività di consultazione con le Province e si è provveduto, altresì, all’avvio di un confronto con l’Autorità di Bacino della Puglia e con tutti i soggetti comunque coinvolti nella tutela delle acque. Le varie fasi per la realizzazione del piano hanno riguardato principalmente la definizione dei corpi idrici significativi, la definizione delle condizioni di riferimento dello stato di qualità degli stessi nonché la loro caratterizzazione. Si sono poi fissati gli obiettivi di qualità definendo le misure per il loro mantenimento e raggiungimento. L’attività necessaria alla redazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, pertanto, ha rappresentato un impegno estremamente complesso e delicato, dal momento che esso si proponeva di declinare, all’interno di una situazione già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale e caratterizzata da carenze di lunga data, obiettivi molto ambiziosi e abbastanza innovativi nel contesto di azione regionale.

141 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

La Regione, a seguito della individuazione degli agglomerati, dei relativi impianti di depurazione, nonché, di quelli destinati al riuso, ha avviato diverse attività volte all’ottimizzazione della gestione della risorsa idrica presente nel territorio, nonché al suo utilizzo secondo principi di razionalità e sostenibilità, rientranti nell’organico e complesso progetto di approvazione del Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Puglia.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia 1 Torrente Saccione

Bacini idrografici in Puglia

9 10 Lago Lago di Lesina di Varano

Bacini interregionali

2 Fiume Fortore

5 Torrente Candelaro

Torrente Saccione

5

Torrente Candelaro

2

Fiume Fortore

6

Torrente Cervaro

3

Fiume Bradano

7

Torrente Carapelle

4

Fiume Ofanto

8

bacini con immissione in mare

9

afferenti al Lago di Lesina

6 Torrente Cervaro 7 Torrente Carapelle

10 afferenti al Lago di Varano 11 endoreici

3 Fiume Bradano

142 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

8 Bacini con immissione in mare

4 Fiume Ofanto

11 Bacini endoreici

11 Bacini endoreici

Acquifero della Gargano

Acquifero superficiale Bassa Valle Fortore

Bacini regionali

1

Acquifero alluvionale della Gargano

Acquifero della Murgia

Acquifero alluvionale Bassa Valle dell’Ofanto

Aree di vincolo d'uso degli acquiferi Acquiferi carsici

Acquifero della Salento

Aree vulnerabili da contaminazione salina Aree di tutela quali-quantitativa Acquiferi Porosi Aree di tutela quantitativa

Per questo la sua redazione è stata preceduta dalla redazione di una serie di altri strumenti a stralcio del Piano di Tutela stesso (Piano Direttore, parte integrante del Piano di Tutela), di supporto all’attività conoscitiva (progetti dei sistemi di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei e superficiali), necessari per porre fine ad una serie di situazioni di emergenza che costituivano pregiudizio per la tutela delle risorse idriche (Piano degli interventi urgenti nel settore fognario-depurativo).


Zone di protezione speciale idrogeologica

143 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Pozzi di acqua potabile (AQP) Zona A Zona B Zona C Zona D

Destinazioni finali degli scarichi provenienti dai sistemi di depurazione delle acque in Puglia [Fonte: Servizio Tutela Acque Regione Puglia, Relazione generale Piano Tutela delle Acque] Tipologia di recapito finale degli scarichi

Corpo idrico superficiale

Corpo idrico superficiale non significativo

Mare

Sottosuolo

Suolo

26

32

23

36

0

33

98

480

480

164

0

638

99

situazione al 2008 XX

Numero degli scarichi di depurazione

10

7 111 6.724

XX Previsione Piano Tutela delle Acque

Carico di BOD₅ * (tonnellate/anno)

2.784

4.800

3.567

* BOD5 indica la quantità di ossigeno consumato in mg/l durante alcuni processi di ossidazione di sostanza organica in 5 giorni.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

La lotta alla carenza d'acqua

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

144

La Regione ha intrapreso, nel corso degli ultimi anni, diverse iniziative per sfruttare al meglio le risorse idriche disponibili, evitando gli sprechi e razionalizzando le attività relative all’intero ciclo delle acque. Tra le iniziative più rilevanti si segnalano: ццL’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro tra la Regione Puglia, la Regione Basilicata ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il trasferimento delle risorse idriche, che prevede in particolare: - la programmazione dell’utilizzazione delle risorse idriche; - la ripartizione tra i diversi usi (potabile, irriguo ed industriale) delle stesse; - la determinazione degli oneri tariffari relativi alle effettive erogazioni idriche; - la gestione delle frequenti situazioni di carenza idrica che periodicamente si verificano nella Regione Puglia; - la definizione dei costi industriali per la produzione e la determinazione della tariffa dell’acqua all’ingrosso.

Sistema Informativo Territoriale regionale (SIT) rappresenta il riferimento indispensabile per ogni attività programmatoria e pianificatoria di rilievo territoriale della regione. Esso è gratuitamente accessibile in rete (http://www.sit.puglia.it/) e consente di disporre per la prima volta in Puglia di una cartografia in formato digitale accurata e aggiornata e di una serie di servizi per il governo del territorio rivolti ad enti e singoli operatori e cittadini.

ццIl Progetto Operativo Risorse Idriche - Protocollo d’Intesa tra la Regione Puglia ed il Ministero delle Infrastrutture, che ha previsto la realizzazione delle seguenti attività: - ricognizione ed acquisizione del patrimonio conoscitivo relativo alle risorse idriche esistente sulla Regione Puglia; - acquisizione ed informatizzazione del patrimonio conoscitivo, allo scopo di consentirne la consultazione nell'ambito del portale interattivo SIRSI; - acquisizione ed informatizzazione delle concessioni di derivazione idrica con l'obiettivo di realizzare un archivio informatico dei dati relativi alle concessioni di derivazione, nonché una procedura per l'informatizzazione delle attività relative al rilascio e alla gestione delle concessioni di derivazione; - implementazione del Sistema Informativo Territoriale (SIT) generale relativo alle infrastrutture idriche realizzato dal Ministero delle Infrastrutture, che potrà essere ampliato ed integrato non solo dai dati inseriti dagli utenti abilitati del sistema (ATO, Regioni, Ministeri) ma anche dai dati provenienti da SIT preesistenti (INEA, Portale Cartografico Italiano, ecc) attraverso meccanismi di interoperabilità dei sistemi informativi; - sono state inoltre svolte attività di ricerca per il recupero dei dati e


[Fonte: Regione Puglia, Servizio Lavori Pubblici]

Milioni Numero di euro interventi

Interventi per comparti

452

20

Adeguamento delle infrastrutture di approvvigionamento primario

125

23

Risanamento reti idriche Campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico

2,7

249

239

Comparto fognario

274

134

Collettamento differenziato acque piovane

193

127

Comparto depurativo

47,5

16

12

79

Riuso acque reflue depurate Monitoraggio reti idriche

64

Ciclo integrato delle acque

* Gli interventi e le risorse si riferiscono all’APQ originario del 11.03.2003 e ai due successivi atti integrativi, nonchè alla misura 1.1 del POR 2000/2006

dei progetti contattando direttamente i referenti di ciascun Comune della Puglia e dei diversi Enti Locali e Gestori e degli Uffici Regionali competenti, nonché attività di ricognizione, acquisizione ed informatizzazione del patrimonio conoscitivo relativo alle risorse idriche esistente sulla Regione Puglia; - è stato realizzato un archivio informatico dei dati relativi alle pratiche di derivazione idrica, contenente circa 163.000 dati. ццLa costituzione, in data 20 febbraio 2008, del Comitato regionale per la gestione ottimale delle risorse idriche previsto dalla legge regionale n. 28/1999. Il Comitato è tenuto ad esprimersi sulla rimodulazione del Piano d’Ambito 2008–2032, documento predisposto dall’ATO Puglia.

145 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Accordo di Programma Quadro Risorse idriche. Gli interventi attuati e le risorse utilizzate dal 2005 al 2008*


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

146

Interventi per la difesa del suolo

Nell'ambito della strategia complessiva dell'assetto del territorio, la Regione Puglia ha individuato una serie di obiettivi strategici per la difesa del suolo: ццmigliorare il livello di competitività territoriale garantendo un adeguato livello di sicurezza fisica delle funzioni insediative, produttive, turistiche ed infrastrutturali esistenti, attraverso la realizzazione della pianificazione di bacino, di un sistema di governo e presidio idrogeologico diffuso ed efficiente e di una pianificazione territoriale compatibile con la tutela delle risorse naturali; ццperseguire il recupero delle funzioni idrogeologiche dei sistemi naturali, forestali e delle aree agricole, a scala di bacino, anche attraverso l’individuazione di fasce fluviali, promuovendo la manutenzione programmata del suolo e ricercando condizioni di equilibrio tra ambienti fluviali e ambiti urbani; ццaccrescere la sicurezza attraverso la previsione e prevenzione degli eventi calamitosi nelle aree soggette a rischio idrogeologico incombente ed elevato (con prioritaria attenzione per i centri urbani, le infrastrutture e le aree produttive); ццpotenziare l’azione delle istituzioni pubbliche preposte alla tutela del suolo attraverso interventi di formazione e di innovazione tecnologica; ццproteggere le coste e gli abitati dall’invasione e dall’erosione delle acque marine ed il ripascimento degli arenili, anche mediante opere di ricostruzione dei cordoni dunosi; ццadeguare i sistemi di monitoraggio e migliorare lo stato delle conoscenze. Per perseguire questi obiettivi, gli uffici regionali si sono occupati della programmazione e della gestione delle risorse assegnate alla Regione per le azioni di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico e di difesa delle coste. Nella pagina accanto sono raffigurati gli investimenti realizzati dal 2003 al 2008.


[Fonte: Regione Puglia, Servizio Lavori Pubblici]

Numero di interventi

Anni

Milioni di euro

Descrizione degli interventi

2003

34

50

Interventi con copertura finanziaria a valere sul D.P.R. 331/01

2003

87

76

Interventi con copertura finanziaria a valere sulla delibera CIPE n. 17/03 (Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo)

2005

17

10

Interventi e uno studio di fattibilità per il monitoraggio e la messa in sicurezza delle aree urbane a rischio di stabilità statica e vulnerabilità strutturale nella città di Foggia e provincia, con copertura finanziaria a valere sulla delibera CIPE n. 20/05 (I Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo)

2005

16

17

Interventi stanziati con D.G.R. n. 261/05

2005

42

26

Interventi con copertura finanziaria a valere sulla delibera CIPE n. 35/05 (II Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo)

2006

51

14

Interventi III Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo(di cui € 42.000.000,00 con copertura finanziaria a valere sulla delibera CIPE n. 3/06 ed € 9.000.000,00 a valere sul bilancio regionale)

2006

6

10

Interventi con copertura finanziaria a valere sulle risorse destinate alla difesa del suolo assegnate alla Regione Puglia dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio e della Tutela del Mare (DGR n. 1607 del 23/10/2006)

2007

5

2

Interventi per un importo complessivo di €. 4.600.000,00, con copertura finanziaria a valere sulla risorse rivenienti dalla rimodulazione della Cipe 20/04, assegnate alla Difesa del suolo con D.G. R n. 1557/07

2007

4

3

Interventi finanziati con i fondi stanziati dall’art. 32, comma 10 del DL 30/09/2003 n. 269, inseriti nel programma di ripartizione fondi ministeriali per l’annualità 2007

2008

5

6

Interventi con copertura finanziaria a valere sulle risorse assegnate alla Regione Puglia dal Ministero dell’Ambiente e del Territorio e della Tutela del Mare con Decreto DDS/DEC/2007/1081 del 26/11/2007 (DGR n. 232 del 26/02/2008)

2008

7

11

Interventi con copertura finanziaria a valere sulle risorse previste dal “Piano strategico Nazionale e di intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico di cui all’art. 2 comma 321 delle legge 24/12/2007 (finanziaria 2008)”

2008

9

6

Interventi a valere sui residui di stanziamento derivati dai fondi statali destinati alla difesa del suolo per l’annualità 2002 ( D.G.R. n. 2104 del 11/11/2008)

147 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Risorse finanziarie impiegate dalla Regione Puglia nelle azioni di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico e per la difesa delle coste


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

148

La programmazione di tutti gli interventi tesi alla protezione delle coste, alla sistemazione dei versanti in frana e alla sistemazione del reticolo idrografico (programmati con i fondi a valere delle Delibere CIPE n. 35/05 e n. 3/06), ha comportato una serie di attività complesse: ццl’esame dei progetti presentati dagli Enti Pubblici, effettuato di concerto con le Autorità di Bacino in cui il territorio Pugliese risulta incluso, per l’individuazione degli interventi prioritari; la concertazione con il Ministero dell’Ambiente, tramite riunioni operative, sulla condivisione degli interventi individuati per la stipula degli Accordi di Programma Quadro, e con il Ministero dello Sviluppo Economico sull’utilizzo delle disponibilità finanziarie; incontri con l’Assessorato alla Programmazione per coordinare le attività inerenti l’attuazione dei fondi CIPE; ццdeliberazioni di Giunta Regionale di ratifica degli APQ e di stanziamento della spesa per gli interventi programmati; ццdeterminazioni dirigenziali di assunzione di impegni di spesa; predisposizione dei disciplinari di attuazione degli interventi programmati e invio degli stessi ai soggetti attuatori; riunioni con i soggetti attuatori per la definizione delle procedure finalizzate all’accelerazione della spesa; indicazioni e solleciti agli Enti, per il completamento delle procedure di attuazione per la definizione dei progetti esecutivi e per l’espletamento delle procedure di aggiudicazione dei lavori nei tempi stabiliti dagli atti del cronoprogramma delle Delibere CIPE; trasferimento dalla Regione agli Enti beneficiari delle risorse assegnate, nella misura definita dai suddetti disciplinari, sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, previa verifica della regolarità degli atti presupposti. Tutti gli Accordi di Programma Quadro sono stati assoggettati ad adeguamenti e riprogrammazione degli interventi in sede di “tavolo di sottoscrittori” che di norma ha luogo a Roma due volte l'anno.


Il PEAR contiene indicazioni circa i "punti caldi" della politica energetica come il carbone, l'eolico, le emissioni di CO2, il solare, i rigassificatori, il nucleare e l'idrogeno. L'analisi riportata nel PEAR è volta a identificare le linee caratterizzanti la pianificazione energetica regionale, articolandosi in considerazioni riguardanti sia l'aspetto della domanda che quello dell'offerta di energia. Particolare attenzione è posta al rispetto degli impegni di Kyoto richiamando il concetto di un proficuo ricorso alla elevata differenziazione delle risorse energetiche privilegiando le fonti rinnovabili ed a basso impatto ambientale.

Il Piano Regionale della Qualità dell'Aria (PRQA)

La normativa nazionale impone alle Regioni di effettuare la valutazione della qualità dell'aria e, conseguentemente, redigere Piani di risanamento per le zone critiche e Piani di mantenimento per quelle ottimali il cui livello di inquinanti risulti inferiore ai valori limite. Il PRQA è stato predisposto con l'obiettivo di raggiungere il livello massimo di conoscenza dello stato della componente ambientale ARIA mai raggiunto nella Regione, ed è stato redatto secondo i seguenti principi generali: ццConformità alla normativa nazionale; ццPrincipio di precauzione; ццCompletezza e accessibilità delle informazioni.

Sulla base dei dati a disposizione (dati qualità dell'aria - inventario delle emissioni) è stata effettuata la zonizzazione del territorio regionale e sono state individuate misure di mantenimento per le zone che non mostrano particolari criticità (Zone D) e misure di risanamento per quelle che, invece, presentano situazioni di inquinamento dovuto al traffico veicolare (Zone A), alla presenza di impianti industriali soggetti alla normativa IPPC (Zone B) o ad entrambi (Zone C).

149 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

150 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Le misure di risanamento previste dal PRQA hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni degli inquinanti in atmosfera e, conseguentemente, di abbassarne le concentrazioni in atmosfera. Non tutte le misure di risanamento previste comportano un impegno finanziario, infatti il PRQA ha previsto un ampio numero di misure a carattere prescrittivo che, senza oneri economici, potranno produrre effetti positivi in termini di riduzione delle emissioni, soprattutto nel campo della mobilità urbana e dell’educazione ambientale. Il PRQA prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi specifici: ццridurre le emissioni da traffico autoveicolare nelle aree urbane; ццincrementare la quota di trasporto pubblico; ццfavorire e incentivare le politiche di mobilità sostenibile; ццeliminare o ridurre il traffico pesante nelle aree urbane; ццridurre le emissioni inquinanti degli insediamenti industriali; ццincrementare i livelli di coscienza ambientale della popolazione; ццfavorire la più ampia applicazione del PRQA; ццaumentare le conoscenze in materia di inquinamento atmosferico; ццaccelerare i naturali processi di degradazione degli inquinanti.

Zonizzazione prevista dal Piano Regionale della Qualità dell’Aria per l’adozione delle misure di intervento Zona A: misure per il traffico Zona B: Misure IPPC* Zona C: misure per il traffico e IPPC Zona D: misure di mantenimento * L'IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) è una nuova strategia, comune a tutta l’Unione Europea, per aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione.


La Rete Ecologica Regionale

28,2

Abruzzo

24,6

Bolzano

23,9

Campania

20,8

Trentino Alto Adige

16,5

Calabria

16,3

Trento

13,7

Puglia*

13,2

Valle d'Aosta

12,5

Basilicata

12,4

Lazio

10,5

Sicilia

9,2

Marche

7,5

Umbria

7,0

Toscana

6,8

Friuli - Venezia Giulia

6,6

Piemonte

5,5

Lombardia

5,1

Veneto

4,7

Liguria

4,0

Emilia Romagna

3,8

Sardegna

1,5

Molise

* Valori della Puglia aggiornati al 2007

ццdall’insieme delle 20 Zone di Protezione Speciale (ZPS) già designate dalla Unione Europea ai sensi della Direttiva Comunitaria 79/409/CEE per la conservazione degli uccelli selvatici; ццdall’insieme dei 77 Siti di importanza comunitaria (SIC), oggi sottoposti alle procedure dell’Unione Europea per la loro designazione quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC) ai sensi della Direttiva Comunitaria 92/43/CEE per la conservazione degli habitat naturali, seminaturali ed habitat di specie; ццdall’insieme della aree protette (Parchi, Riserve naturali e riserve marine) nazionali e regionali (18, di cui 11 Parchi e 7 Riserve), queste ultime istituite ai sensi della l.r. n. 19/1997. Fra le aree protette regionali ve ne sono alcune in corso di istituzione (San Paolo Civitate, Barsento, Lama San Giorgio). L’efficacia della rete è connessa anche alla redazione di idonei strumenti di pianificazione: nel caso della rete Natura 2000, dei Piani di gestione (previsti dalla Direttiva Habitat e necessari) là dove la pianificazione ordinaria non risulti sufficiente a raggiungere i previsti obiettivi di tutela; nel caso delle aree naturali protette, è connessa alla redazione dei previsti strumenti di attuazione (Piano del Parco, Regolamento, Piano pluriennale economico e sociale). In quest'ottica in Puglia sono stati redatti, su impulso del Servizio Ecologia, Ufficio Parchi, numerosi Piani di gestione, alcuni dei quali sono stati già adottati o approvati dalla Giunta regionale ed hanno pertanto vigenza. La Rete Natura 2000 individua un insie-

di estinzione, ed è disciplinata dalle Di-

me di aree contenenti habitat naturali e

rettive Comunitarie 92/43/CEE (Direttiva

seminaturali, habitat di specie e specie di

Habitat) e 79/409/CEE (Direttiva Birds).

particolare valore biologico ed a rischio

151 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Incidenza delle aree protette sulle superfici regionali (2003)

Elementi fondamentali della Rete Ecologica Regionale (RER) sono la Rete Natura 2000 e le Aree Naturali Protette . L’obiettivo della costruzione della Rete Ecologica è quello di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione di habitat naturali, nonchè della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri. La Rete Ecologica, attraverso il collegamento di aree di rilevante interesse ambientale-paesistico all’interno di una rete continua e coerente, è costituita:


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

Rete Ecologica Regionale. Aree protette individuate da direttive e norme europee Siti di Interesse Comunitario - SIC Zone di Protezione Speciale - ZPS Siti di Interesse Comunitario Marini - SIC Mare

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

152

Per quel che attiene i Piani dei Parchi, gli enti di gestione dell’area naturale protetta hanno tutti posto in essere la redazione di tali strumenti. Notevole contributo alla valorizzazione ed attuazione della RER hanno assunto i progetti specifici, di conservazione e valorizzazione, realizzati con risorse rivenienti da Fondi strutturali o da altre forme di finanziamento statale (Piano Triennale Ambiente, Delibera Cipe). In particolare, per quanto attiene ai primi, si fa riferimento a progetti di intervento portati a termine nella Misura 1.6 del PO 2000-2006 e alla nuova programmazione 2007-2013, Linea 4.4 “Rete Ecologica” – nell’ambito dell’Asse “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo”. Altrettanto rilevante la valorizzazione della rete, anche ai fini turistici, prevista dal POIN/PAIN “Attrattori ambientali, culturali per il turismo” all’interno di un approccio articolato per poli territoriali e reti di fruizione di carattere interregionale. Con riferimento ai secondi, il Progetto di valorizzazione per la tutela della Biodiversità “Grastepp” prevede il coordinamento con il Parco nazionale dell’Alta Murgia, il Parco naturale regionale “Terra delle Gravine”, l’Orto Botanico e l’Infs, per la


Rete Ecologica Regionale. Aree protette nazionali e regionali Parchi nazionali, Riserve naturali statali e Siti di Interesse Nazionale (SIN) Parchi regionali, Riserve naturali orientate regionali e Siti di Interesse Regionale (SIR) Riserve naturali marine nazionali e regionali

153 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

realizzazione di azioni di conservazione di specie faunistiche e di habitat di specie, mentre il PTA (Programma Triennale per l’Ambiente) prevede la realizzazione di progetti specifici da realizzarsi a cura degli Enti Parco e la creazione di un Osservatorio per la biodiversità da attivare all’interno dell’Ufficio Parchi. La Rete per la biodiversità comprende altresì la salvaguardia della qualità dell’ambiente marino, attraverso l’insieme di habitat e specie tutelati (SIC mare), la banca dati tartarughe marine e cetacei e i progetti di recupero (rete Patma in corso di istituzione a livello regionale sulla base di Linee guida e protocollo di intesa con il Ministero dell’Ambiente). Ai fini dell’attuazione della rete ecologica è stato avviato lo “studio di fattibilità per la realizzazione di un corridoio ecologico nell’area del torrente Cervaro” insieme alla provincia di Foggia e con il coordinamento dell’Ufficio Parchi. Anche la LR 14/2007 di tutela degli ulivi monumentali rientra nella strategia di attuazione della Rete Ecologica Regionale in quanto riconoscimento del valore ambientale e paesaggistico, oltre che produttivo, di tali alberi.


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

Evoluzione della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti in Puglia

12,38

12,42

12,36

2006

2007

2008

9,02

[Fonte: IPRES ISTAT]

5,52

6,06

6,1

2002

2003

6,92

4,16 2000

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

154

Aggiornamento e riordino del Piano di Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate

2001

2004

2005

Data l’insufficienza degli impianti di smaltimento, con DPCM 8 novembre 1994 in Puglia venne dichiarato lo stato di emergenza socioambientale e, con più ordinanze del Ministero dell’Interno, vennero conferiti poteri straordinari ad un Commissario delegato, il Presidente della Giunta regionale. Sette anni più tardi, con Decreto del Commissario del 6 marzo 2001, n. 41, la Regione finalmente si dota del Piano di gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate, che promuove la riduzione della quantità dei volumi e della pericolosità dei rifiuti. Anche in tale ambito la Regione negli ultimi anni ha provveduto ad introdurre importanti integrazioni e modifiche al Piano: ццDecreto del Commissario n. 187 del 9 dicembre 2005, “Aggiornamento, completamento e modifica al Piano regionale dei rifiuti e di Bonifica delle aree inquinate”; ццDecreto del Commissario n. 246 del 28 dicembre 2006, “Piano regionale dei rifiuti e di Bonifica delle aree inquinate. Integrazione Sezione Rifiuti speciali e pericolosi”; ццDecreto del Commissario n. 40 del 31 gennaio 2007 “Adozione del Piano regionale di gestione dei Rifiuti speciali. Correzioni e rettifiche”. Nonostante il quadro della pianificazione descritto risulti evidentemente articolato e complesso, per quel che concerne i rifiuti speciali, con decreto del commissario la Regione ha ritenuto necessario stabilire una serie di obiettivi ad hoc da integrare a quelli presistenti: ццintegrare e aggiornare lo ‘status quaestionis’ in merito alla produzione di rifiuti speciali, con riferimento specifico a particolari tipologie di rifiuti (e.g. Pcb, fanghi biologici da attività di depurazione e fanghi da attività di dragaggio, rifiuti agricoli, rifiuti sanitari) e ai flussi di rifiuti destinati a riutilizzo, recupero e smaltimento dentro e fuori la regione Puglia; ццintegrare e aggiornare lo ‘status quaestionis’ in merito alla dotazione impiantistica regionale utilizzabile per il trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti; ццanalizzare le prime informazioni raccolte nel nuovo sistema informativo geografico in cui stanno confluendo le informazioni relative agli impianti della Regione Puglia.


I 15 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) per la gestione dei rifiuti solidi urbani

FG1

FG3 FG4 FG5

BA1 BA2 BA4

BA5

TA1

TA3

155

BR1 LE1

LE2 LE3

In tale ottica la Regione ha ritenuto altrettanto prioritario superare la frammentazione esistente tra i vari atti di pianificazione fornendo una sintesi unitaria ed un documento di riferimento unico ed aggiornato, finalizzato alla corretta gestione dei rifiuti speciali nel territorio regionale. Tale documento è stato elaborato tenendo conto dei seguenti elementi: ццquadro normativo di riferimento a livello comunitario, nazionale e regionale; ццproduzione dei rifiuti speciali in Regione Puglia, tenendo conto delle rilevazioni effettuate negli anni precedenti; ццdiverse modalità di recupero e smaltimento; ццvalutazione dei fabbisogni.

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

BR2


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

156

Il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) e la nuova legislazione in materia

Numero delle cave pugliesi per stato autorizzativo [Fonte: Servizio Attività Estrattive della Regione Puglia, Catasto Cave]

431

Autorizzate

243

Decreto scaduto

53

Sospese

38

Chiuse

16

Recuperate

La vigente legge che regola la materia, la L.r. 37/85, ha trovato, nel corso degli anni, grandi difficoltà di applicazione, anche in relazione alla grande complessità che esprime un settore produttivo che, come è noto, fa della Puglia la seconda Regione d’Italia per numero di cave, materiale estratto e volume di commercializzazione. Tuttavia, a partire dal 2006, anche in relazione alla definitiva approvazione del Piano Regionale di Attività Estrattiva (PRAE), è stata avviata un’intensa attività di pianificazione e di studi di settore. In particolare, l’approvazione del Piano, al termine di un tormentato iter amministrativo, ha dimostrato l’esigenza di rinnovare sia il quadro legislativo di riferimento sia lo stesso quadro della pianificazione di settore. La proposta del disegno di legge che è stata predisposta si prefigge di conformare l’attività estrattiva alla nuova stagione di pianificazione territoriale ed ambientale, e di promuovere, conseguentemente, lo sviluppo sostenibile nell’indusria estrattiva. Il disegno di legge, al di là del generale obiettivo di migliorare la qualità degli interventi sia in fase di coltivazione, attraverso la proposizione e l’indicazione delle tecniche e delle modalità di estrazione, sia durante la fase del recupero mettendo a punto metodologie di ripristino e recupero più efficaci, persegue i seguenti obiettivi specifici: ццpianificare e programmare l’attività estrattiva in coerenza, come si è detto, con la pianificazione regionale territoriale, ambientale e paesaggistica regionale; ццpromuovere lo sviluppo sostenibile nell’industria estrattiva; ццprogrammare e favorire il recupero ambientale e paessagistico delle aree di escavazione abbandonate o dismesse; ццincentivare la ricerca di nuovi giacimenti in aree non vincolate; ццincentivare il reimpiego, il riutilizzo ed il recupero dei materiali derivanti dall’attività estrattiva. Il disegno di legge prevede, inoltre, tra i caratteri maggiormente qualificanti, il trasferimento per delega alle Province della parte inerente la gestione amministrativa e la tariffazione dell’attività estrattiva.


Bacini estrattivi regolamentati dal Piano Regionale delle attività estrattive - PRAE

157

[Fonte: Servizio Attività Estrattive della Regione Puglia, Catasto Cave]

28,1

Calcare Inerti

24,8

Calcare Taglio

9,7

Calcare

7,7

Calcarenite Taglio

6,5

Calcarenite

5,1

Inerti Alluvionali

4,6

Calcarenite Inerti

2,6

Argille

1,6

Calcare Taglio Calcare Inerti

1,4

Calcare Inerti Calcarenite Inerti

0,9

Calcare Inerti Calcarenite

0,9

Calcarenite Taglio Calcarenite Inerti

0,7

Calcare Calcarenite

0,7

Conglomerati

4,7

Altro

Conseguentemente, la rivisitazione del PRAE nasce dalla necessità di rendere efficace il nuovo testo di legge, che si fonda sui citati principi, attraverso la elaborazione di un quadro di regole certe e condivise da tutti i livelli, vale a dire gli enti preposti a rilasciare autorizzazioni ma anche gli stessi operatori del settore. Uno degli elementi innovativi di questa stagione di pianificazione di settore è la redazione della Carta giacimentologica che si proporrà come strumento efficace di consultazione per tutti gli operatori economici del settore interessati ad ottimizzare gli investimenti. La carta, che individuerà anche le aree di potenziale sfruttamento, non sottostanti a vincoli o condizionamenti ostativi all’attività estrattiva, conterrà informazioni di carattere morfologico, litologico, idraulico, urbanistico ed amministrativo, nonché l’archivio delle cave in attività e dismesse, archivio che sarà possibile gestire attraverso un sistema informativo specifico, connesso al Sistema Informativo Territoriale regionale.

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Ripartizione percentuale delle cave regionali per tipologia di materiale estratto


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

158

La rielaborazione del Piano Regionale dei Trasporti e il relativo Piano Attuativo

L’art. 7 della legge regionale n. 18 del 31 ottobre 2002, che è la legge regionale “di impianto” dei trasporti, definisce il Piano Regionale dei Trasporti (PRT) come il “documento programmatico generale della Regione rivolto a realizzare sul proprio territorio, in armonia con gli obiettivi del Piano Generale dei Trasporti e degli altri documenti programmatici internazionali, nazionali e interregionali, un sistema equilibrato del trasporto delle persone e delle merci, ecologicamente sostenibile, connesso ai piani di assetto territoriale e di sviluppo socio-economico”. Il nuovo PRT è stato approvato con legge regionale, la n.16 del 23 giugno 2008. Il Piano è stato elaborato perseguendo l’obiettivo della co-modalità, in sintonia con l’approccio proposto a livello europeo e dalle Linee Guida del Piano Generale della Mobilità.

I principali elementi ▪ che hanno caratterizzato ▪ il processo di formazione ▪ del Piano

ццla concomitanza con una fase di pianificazione e programmazione particolarmente intensa che ha coinvolto e impegnato diversi settori dell’Amministrazione regionale e molti Enti locali pugliesi; ццla volontà di adottare un approccio progettuale che fa proprio il principio della co-modalità e dell’integrazione, superando l’approccio settoriale ai temi della mobilità e promuovendo forme di co-pianificazione intersettoriale. Va comunque chiarito che le linee di intervento che il PRT propone non specificano gli interventi da realizzare, che vengono demandati al processo di selezione delle priorità dei Piani Attuativi, e che dunque il Piano si limita a definire le regole e la natura dello scenario entro cui collocare le scelte progettuali di dettaglio.

Il primo Piano Attuativo

Il primo Piano Attuativo prefigura l’assetto infrastrutturale da perseguire in un arco temporale medio lungo per migliorare la mobilità interna, per potenziare i collegamenti del sistema regionale nell’ambito delle reti nazionali e internazionali e per garantire la competitività del sistema economico pugliese a partire dai suoi settori trainanti. L’orizzonte temporale di validità del PRT e dei suoi Piani Attuativi (ad eccezione del PTS, aggiornato a cadenza triennale) è fissato dalla legislazione regionale in cinque anni; il Piano è quindi riferito al quinquen-


Foggia Barletta

Bari

Rete ferroviaria. Interventi di potenziamento e programmi di ampliamento

Brindisi

159

Tratte interessate da ampliamenti o potenziamenti Tratte esistenti

Taranto Lecce

Foggia Barletta

Bari

Rete stradale. Interventi di potenziamento e programmi di ampliamento

Brindisi

Strade interessate da ampliamento e potenziamento Strade di nuova realizzazione Strade esistenti

Taranto

Lecce

AMBIENTE, RETI E QUALITĂ€ URBANA

Tratte di nuova realizzazione


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

160 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

nio 2009-2013. Tuttavia, essendo il primo predisposto secondo le nuove disposizioni legislative (la citata legge regionale 16/08), l’Assessorato ha inteso programmare uno scenario di contesto di ampio respiro che guardasse oltre al traguardo dei 5 anni (2013), in sintonia con le Linee Guida ministeriali per la redazione dei PRT che suggeriscono di scegliere come “anno obiettivo”di previsione del Piano una data a 10-15 anni. Il Piano Attuativo 2009-2013, quindi, oltre agli Scenari di Progetto di Riferimento (immediata realizzazione) e al 2013, ha elaborato uno scenario al 2020, anno entro il quale propone la realizzazione di un insieme di interventi tesi a comporre un assetto infrastrutturale capace di servire efficacemente i livelli di domanda stimati per quella data. Tutti gli interventi infrastrutturali inclusi nel Piano, compresi quelli derivati dalla programmazione pregressa, sono quindi attribuiti ad un orizzonte temporale di presumibile entrata in esercizio definita sulla base della maturità tecnico-progettuale, della complessità dell’opera e del riconosciuto grado di priorità risultante dalle valutazioni effettuate. Il Piano si caratterizza per un approccio di forte integrazione tra tutte le modalità di trasporto, per una grande apertura verso soluzioni progettuali che sfruttano tecnologie innovative e per una grande attenzione ai temi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle scelte infrastrutturali. Per la prima volta nell’ambito della pianificazione dei trasporti in Puglia sono stati adottati criteri di individuazione e selezione delle priorità di intervento basati su valutazioni di carattere quantitativo, ricercando di volta in volta le soluzioni più rispondenti alle esigenze manifestate dal sistema delle imprese, dagli operatori del settore e, soprattutto, dai territori e dalle componenti che caratterizzano il diversificato contesto regionale pugliese. La modernizzazione delle reti per il trasposto pubblico locale (TPL)

Tra i principali interventi nell’ambito del trasporto pubblico spiccano senz’altro quelli in favore dei diversamente abili per la libera circolazione sui servizi di Trasporto Pubblico Regionale e Locale (TPRL) e la riduzione del 10% del costo degli abbonamenti settimanali e mensili a favore degli utenti dei servizi di TPRL Interurbani. Altri importanti interventi hanno riguardato invece le infrastrutture e l’acquisto di treni e auto. Questo il dettaglio per azienda concessionaria coinvolta:


ццimpegno somme per l’acquisto di nuovi 17 Locomotori, 15 carrozze Vivalto, 4 carrozze semipilota;

Società Ferrotramviaria

ццcompletamento e messa in esercizio del Collegamento Ferroviario Metropolitano Bari Centrale – Bari San Paolo; ццcantierizzazione Fermata “La Pira” – Bitonto; ццcantierizzazione collegamento Bari C. – Aeroporto Palese; ццcompletamento lavori di soppressione del passaggio a livello al km 40+638; ццparziale fornitura nuovi Treni;

Società Ferrovia del Sud-Est

ццcompletamento lavori di automazione del passaggio a livello n. 29 Area Salentina; ццcompletamento rinnovo armamento Lecce – Zollino, Zollino - Maglie, Zollino - Nardò; ццimpegno somme per l’acquisto di n. 40 autobus; ццparziale acquisto di 9 nuovi treni;

Società Ferrovia del Gargano

ццcompletamento dei lavori (sede ferrata) di ripristino linea ferroviaria Foggia – Lucera senza ingresso nella Stazione di Foggia;

Società Ferrovie Appulo Lucane

ццlavori di soppressione del passaggio a livello Gravina – Matera ццimpegno somme per l’acquisto di n. 10 autobus;

Aziende Esercenti Servizi Urbani TPL

ццimpegno somme per l’acquisto di n. 77 autobus di varie tipologie;

Società Alidaunia

ццconcessione contributo per il potenziamento del trasporto pubblico elicotteristico per l’acquisto di 1 elicottero.

161 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

TrenItalia


I risultati ottenuti: l'attività della Regione Puglia

Risorse investite nelle infrastrutture di trasporto e in favore degli utenti. [Fonte: Assessorato ai Traposrti e vie di Comunicazione, Regione Puglia] Anni

Milioni di euro

Interventi

2006-2008

13

79 autobus urbani acquistati

2006-2008

37,8

291 autobus interurbani acquistati

2005-2008

7,9

Programmi di prevenzione e sicurezza stradale

2006-2008

9

2006-2008

28,5

Potenziamento dei servizi minimi urbani* *Nei comuni di: Lecce, Manfredonia, Ruvo, Altamura, San G. Rotondo, Taranto, Andria, Monopoli, Martina Franca, Barletta, Bitonto, Canosa.

2006-2008

4,7

Investimenti per la gratuità dei biglietti in favore della fasce protette

2006-2008

12,4

Investimenti per la riduzione del costo per abbonamenti di pendolari e studenti

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

162

Ampliamento dei servizi minimi interurbani

Infrastrutture ferroviarie. Risorse destinate dalla Regione Puglia nell’anno 2008 per il potenziamento [Fonte: Assessorato ai Traposrti e vie di Comunicazione, Regione Puglia] Mezzi acquistati

Società ferroviarie

Trenitalia

33

36

Treni

Ferrovie Sud Est

62

23

Treni

Ferrovie Nord Barese

29

12

Treni e Autobus

Ferrovie del Gargano

17

4

Treni

Ferrovie Appulo Lucane

18

5

Treni (1 in compartecipazione con Regione Basilicata)


La spesa per ambiente, reti e qualità urbana [Spese riferite alle somme rivenienti dal bilancio regionale]

milioni di euro

163

2008

757,9

2007

835,3

2006

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

679,4


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

164

200 200 sono i milioni di euro impegnati per finanziare oltre 100 progetti di riqualificazione delle cittĂ e delle periferie.


Lavori in corso

165 AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

Come già evidenziato, il quadro della pianificazione che si presenta all’avvio della nuova stagione di programmazione è ben diverso rispetto a quello riscontrabile nella stagione precedente. Coerentemente tuttavia con la vision esposta in premessa, che sottolinea il tentativo di fornire risposta alla domanda locale di più stringente coerenza tra le pianificazioni regionali di settore, a sottolineare che il territorio “è uno” e che a tale unicità va relazionata la molteplice volontà di trasformazione e sviluppo, le ulteriori attività degli Uffici afferenti all’Area Politiche per l’Ambiente, le reti e la qualità urbana si concentrano sull’obiettivo di restituire un quadro prospettico dell’assetto del territorio regionale armonico e coerente, capace di accogliere gli investimenti e le prospettive connesse alla programmazione 2007/2013. Così, per quanto riguarda in particolare il Piano Paesaggistico regionale, che rappresenta il riferimento principale per il descritto quadro prospettico, si procederà alla sua definitiva approvazione, che fornirà dunque un disegno efficace dei limiti e delle opportunità connesse allo straordinario patrimonio culturale, naturale e paesaggistico di questa terra. Per quanto riguarda la pianificazione locale e i piani di riqualificazione urbana e delle periferie, la disponibilità delle risorse finanziarie comunitarie rappresenterà un’occasione straordinaria per fornire il necessario impulso nella direzione del recupero attento dell’esistente e della riqualificazione rispettosa del territorio e dell’identità dei luoghi. La conclusione degli accordi di Programma relativi ad almeno un centinaio di progetti di riqualificazione, per più di 200 milioni euro di finanziamento, costituirà dunque l’attività principale per questo settore dell’Amministrazione nei prossimi mesi. La definitiva approvazione del Piano di Tutela delle Acque e del connesso Piano d’Ambito dell’ATO occuperà poi l’attività dei Servizi addetti alla disciplina del ciclo dell’acqua, così come il tema della difesa del suolo sarà oggetto della definitiva messa a punto dei programmi di intervento e di spesa. Analogamente, il definitivo perfezionamento amministrativo dell’iter di pianificazione dello smaltimento dei rifiuti, dell’attività estrattiva e dei trasporti costituirà motivo di completamento e di affinamento, così finalmente restituito all’esigenza sociale prioritaria di una corretta ed equilibrata previsione di sostenibile sviluppo.


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

166


Territorio, saperi e talenti

167 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

168

6 6 sono i grandi temi per sostenere ed innovare la cultura, la cooperazione e il turismo della Regione: 1) cooperazione territoriale; 2) competitivitĂ e innovazione nel settore turistico; 3) valorizzazione, tutela e recupero del patrimonio culturale; 4) promozione della diffusione di ogni espressione della cultura e dello spettacolo; 5) fruibilitĂ delle le risorse storico-culturali e ambientali; 6) sostegno del diritto allo studio.


La visione strategica e gli obiettivi

××la valorizzazione e la promozione di poli di eccellenza delle risorse territoriali;

××il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio pugliese al fine di ottimizzare la fruibilità delle risorse e dei servizi offerti;

×× l’incremento della qualità dei servizi e delle opportunità di integrazione sociale ed economica europea; ××lo sviluppo competitivo e sostenibile della Puglia.

L’obiettivo di carattere generale, che ci si è posti nella fase di avvio dell’attività congiunta, è stato l’adozione di un metodo di integrazione delle politiche turistiche, ambientali e culturali, in quanto queste rivestono un ruolo fondamentale anche rispetto ad una strategia più generale di intervento per lo sviluppo, tesa ad incrementare l’“attrattività territoriale” della Puglia e quindi a potenziare i suoi fattori di competitività. In tale ottica la valorizzazione congiunta del patrimonio è tesa a favorire il pieno sfruttamento a livello territoriale delle economie distrettuali attuali e potenziali che sono alla base della capacità di attrazione del territorio regionale. Tale strategia sarà completata con specifiche azioni di integrazione ed omogeneizzazione per l’insieme delle tematiche di riferimento e dei Servizi dell’Area in una visione il più possibile unitaria, anche attraverso l’applicazione operativa del modello Gaia.

169 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

L’Area Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti è stata istituita con l’intento di migliorare le capacità attrattive della Regione Puglia in chiave di sviluppo sociale ed economico, innovazione, creatività e sviluppo della cultura in tutte le sue manifestazioni oltre che di apertura verso la macroregione del Mediterraneo. Rientrano nella visone strategica dell'amministrazione per migliorare l'attrattività del territorio negli ambiti specificati: la promozione e la diffusione di ogni forma di espressione delle risorse ambientali, della cultura e dello spettacolo, l’incremento delle fasce di fruitori del patrimonio culturale, dei prodotti e dei servizi culturali e turistici, nonché la valorizzazione del territorio regionale attraverso l’espletamento delle funzioni di garanzia del diritto allo studio. Attività centrali sono:


La visione strategica e gli obiettivi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

170

Gli obiettivi perseguiti dall’Area sono stati, negli ultimi anni in particolare, volti al completamento delle attività settoriali in un’ottica di integrazione degli approcci con particolare riferimento a: Obiettivi d'Area ▪ per integrazione

××iniziative di cooperazione territoriale; ××supporto alla competitività ed all’innovazione nel settore turistico; ××valorizzazione, tutela e recupero del patrimonio culturale in chiave di sistemi tematici;

××completamento delle filiere e promozione della diffusione di ogni espressione della cultura e dello spettacolo;

××facilitazione della fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali;

××sviluppo di interventi a sostegno del diritto allo studio. Gli effetti attesi alla base della policy in campo turistico invece sono stati relativi alla crescita diretta e indiretta di valore aggiunto, l’espansione delle presenze turistiche nazionali ed internazionali, lo stimolo ai consumi turistici interni della Regione, la promozione della destagionalizzazione.


171 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

172

14% 14% è l'incremento percentuale nel 2008 rispetto al 2005 delle presenze turistiche in Puglia.


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

Il principale punto di riferimento per la politica regionale di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali è stato l’Accordo di Programma Quadro (APQ) e i suoi successivi atti integrativi, sottoscritti dalla Regione Puglia, il Ministero dei Beni e Attività Culturali ed il Ministero dell’Economia, che propongono una politica attiva di valorizzazione del territorio in cui gli interventi e le azioni, oltre a tendere al recupero, alla tutela ed alla conservazione del patrimonio e delle aree di pregio, sono finalizzati alla realizzazione di sistemi a rete e di circuiti territoriali in grado di ottimizzare i servizi,di realizzare attività culturali e di formazione specialistica, nonché di alimentare processi di diffusione e di integrazione di competenze e conoscenze. L’APQ, sottoscritto nel 2003, si articola in otto aree tematiche di programmazione che consentono di ridefinire, sostenere e promuovere l’offerta integrata dei beni culturali pugliesi, ampliando così il quadro delle risorse finanziarie disponibili per la politica regionale in materia di beni culturali:

Aree tematiche ▪ di programmazione dell'offerta turistica dei beni culturali ▪ in Puglia

××1. Il sistema delle aree archeologiche. ××2. Il sistema dei teatri storici. ××3. Il sistema dei siti e dei complessi monumentali, anche di ragione ecclesiastica, di particolare interesse storico, artistico e culturale.

××4. Le azioni di sistema: ××la catalogazione dei beni culturali e paesaggistici e l’allestimento di un centro regionale di documentazione;

××il piano strategico sui beni culturali e la certificazione di qualità dei beni;

××la valorizzazione del patrimonio culturale; ××la creazione e l’allestimento di un portale sulla cultura.

××5. Il sistema dei musei. ××6. Il sistema delle biblioteche. ××7. Il sistema degli archivi. ××8. Interventi di recupero funzionale di beni culturali volti alla valorizzazione degli itinerari turistico-culturali previsti dal Complemento di Programmazione del POR Puglia.

173 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Interventi nel campo dei Beni Culturali


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

174 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Un'ulteriore azione di sviluppo del binomio turismo-cultura che ha messo in atto la Regione tra il 2006 e il 2008 è rappresentata dalla programmazione e dall'attuazione dei Progetti Integrati Settoriali (PIS) che costituiscono una modalità operativa di attuazione del Programma Operativo Regionale (POR) che prevede che una serie di azioni siano esplicitamente collegate fra loro e finalizzate ad un obiettivo comune di sviluppo. I PIS, infatti, sono finalizzati a valorizzare le possibili sinergie e interdipendenze tra turismo e beni culturali e le altre risorse (ambiente, cultura, artigianato) diffuse sul territorio. Lo scopo è quello di garantire una maggiore efficacia alle strategie di sviluppo, cercando di perseguire modelli sostenibili e coerenti di allocazione di risorse, di selezione delle azioni integrate e di organizzazione progettuale. Tali progetti si fondano sull’idea-forza di valorizzare e rendere fruibili le risorse storico-culturali e ambientali presenti lungo i diversi itinerari quali fattori strategici e potenziali motori dello sviluppo turistico ed economico del territorio. Gli aspetti essenziali ▪ rappresentativi di ciascun PIS

××La concentrazione degli interventi su azioni finalizzate al migliora-

mento del contesto socioeconomico e dei sistemi turistici locali. ××La definizione di priorità strettamente legate al perseguimento dello sviluppo sostenibile dei territori e coerenti con le strategie e le politiche di sviluppo a livello comunitario, nazionale e regionale. ××La possibilità di integrare interventi di incentivazione, infrastrutturazione, formazione e servizi. ××Il riferimento territoriale del complesso delle azioni programmate, inteso non solo come destinatario di iniziative di azioni di sviluppo, ma anche come contesto di cui si vogliono attivare e rafforzare le potenzialità latenti e/o presenti. I PIS (Progetti Integrati Settoriali) si

zione per l’utilizzo dei Fondi Strutturali

concentrano sullo sviluppo dei sistemi

Europei integrati da quelli del Ministero

turistico-culturali locali attraverso un

dell’Economia e delle Finanze e da quelli

insieme di azioni settoriali e intercon-

della Regione Puglia. Quattro sono i

nesse. Gli interventi sono rivolti al

fondi a cui attinge: Fondo Europeo di Svi-

recupero, valorizzazione e gestione dei

luppo Regionale (FESR), Fondo Sociale

beni storico-culturali e al potenziamen-

Europeo (FSE), Fondo Europeo Agricolo

to della ricettività.

di Orientamento e Garanzia (FEOGA),

Il POR (Programma Operativo Regio-

Strumento Finanziario di Orientamento

nale) è il documento di programma-

alla Pesca (SFOP).


Foggia Barletta Trani Andria

Bari

175

Gargano Sud Salento

Taranto

Lecce

Habitat Rupestre Barocco Pugliese Normanno Svevo Angioino

Per la definizione dei PIS sono state individuate aree geografiche caratterizzate da specificità storico-culturali e ambientali da valorizzare secondo una logica di integrazione, allo scopo di sviluppare l’attrattività turistica dell’area, migliorandone la ricettività e i servizi, anche attraverso il recupero e la gestione dei beni storico-culturali. Gli interventi e le attività di recupero e valorizzazione dei beni storico-culturali, di sviluppo e innovazione dell’offerta e di promozione delle attività culturali sono state pensati affinchè siano gestiti in modo integrato da pubblico e privato.

Interreg è un iniziativa comunitaria del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per la cooperazione tra regioni dell'Unione europea per il periodo 2000-2006. L'obiettivo della nuova fase di Interreg è di rafforzare la coesione economica e sociale nell'Unione europea promuovendo da un lato la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale e dall'altro lato lo sviluppo equilibrato del territorio.

Gli interventi messi in atto dal Governo Regionale, però, non hanno solamente interessato i siti che rientrano strettamente nei confini geografici, ma guardano anche alla collaborazione internazionale. La misura PIC Interreg III Italia-Albania tende a sostenere nuovi percorsi di cooperazione tra i soggetti delle due aree geografiche, in materia di valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed archeologico di interesse comune. Nella stessa ottica è stata ideata la misura PIC Interreg III A Grecia-Italia, che promuove progetti per la valorizzazione del patrimonio storico, sociale e culturale tramite interventi di recupero e rinnovo delle strutture, con particolare attenzione alle reti di cooperazione, agli enti di supporto alla cooperazione /scambio, nonché alla promozione degli scambi di carattere culturale.

TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Brindisi

Progetti Integrati Settoriali (PIS). I cinque itinerari turistico-culturali


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

176

Iniziative culturali e dello spettacolo

Le politiche culturali della Regione Puglia fanno parte del contesto delle dimensioni strategiche dello sviluppo territoriale; in tal senso la Regione ha ritenuto indispensabile, perciò, introdurre strumenti di programmazione poliennale delle attività e integrare risorse straordinarie di diversa derivazione con le risorse ordinarie del bilancio autonomo della Regione, per costruire un assieme organico di azioni intese a perseguire gli obiettivi di seguito descritti. In tal senso sono state orientate le attività volte a valorizzare le tradizioni culturali dei territori, la fruizione dei beni culturali più importanti e le risorse naturalistiche del territorio.

Principali attività ▪ per la valorizzazione ▪ dei beni culturali

PALAZZO PINO PASCALI

MUSEO COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA

××Il ruolo della Regione nella Fondazione La Notte della Taranta,

le cui iniziative nel corso del 2008 sono state fortemente sostenute nel territorio salentino e altresì integrate nei circuiti internazionali, in particolare attraverso la cooperazione interregionale con la Grecia. ××Iniziative di sostegno alle produzioni cinematografiche nazionali e internazionali (oltre 40) e al cineturismo, esercitate attraverso il ruolo della Regione nella Fondazione Apulia Film Commission. ××Mostre e attività imperniate attorno ai grandi artisti pugliesi o attivi in Puglia, da De Nittis a Pino Pascali a Beuys (le mostre a Palazzo della Marra di Barletta e quelle del Museo Pino Pascali di Polignano). ××La costruzione del circuito dell’arte contemporanea nei Castelli della Puglia (le edizioni del progetto Intramoenia Extra Art, l’ultima delle quali ha portato al Castello Svevo di Bari Michelangelo Pistoletto). ××I Festival Culturali organizzati nelle realtà turistiche (il più importante: I Dialoghi di Trani, straordinaria occasione di confronto culturale e letterario tra Paesi del Mediterraneo, diventata un appuntamento fisso nel Castello della città). ××Le attività teatrali realizzate in luoghi storici, monumentali, naturalistici (Festival Castel dei Mondi ad Andria-Castel del Monte, Festambiente nel Gargano, Teatri Abitati). In tale ottica è stata costantemente praticata l’interdisciplinarietà dei linguaggi artistici e sono state attivate politiche di sviluppo locale, azioni di valorizzazione dei nuovi talenti, promozione del pubblico, formazione delle figure professionali. Gli esempi più significativi sono:


××la creazione di 11 Residenze Teatrali, distribuite su tutto il territorio

Costruire reti, ▪ fare sistema

Attraverso le politiche di sostegno alla professionalità e alla qualità e attraverso l’istituzione dell’Albo dei Soggetti dello Spettacolo l'Ente ha avuto la capacità di dare sostanza al Programma Triennale per le Attività di Spettacolo. È stata così consolidata la rete pugliese dei Festival per discipline e per territori che ha dato luogo a una serie numerosa di iniziative: Festival teatrali, Festival delle musiche etniche e di tradizione, Festival del Jazz, Festival della Lirica, Festival cinematografici tra cui l’importantissima Festa Per il Cinema italiano realizzato a Bari con Apulia Film Commission, il Festival Negroamaro, rete dei Festival della Città di Bari. Rientrano nel sistema del fare insieme anche le seguenti azioni:

Promuovere le valenze economiche del sistema dello Spettacolo dal Vivo e di quello del Cinema e dell’Audiovisivo

××l’attivazione dell’Osservatorio dello Spettacolo, per raccogliere

regionale, attraverso il Progetto Teatri Abitati realizzato per conto della Regione da Teatro Pubblico Pugliese (attraverso un bando pubblico, in convenzione con i Comuni e col sostegno finanziario regionale, sono state selezionate le compagnie teatrali e musicali pugliesi in grado di far rivivere i teatri storici di Puglia e altri prestigiosi spazi pubblici); ××il Patto per lo Spettacolo, realizzato in partenariato con il Ministero Beni e Attività Culturali, con gli Enti Locali e con Teatro Pubblico Pugliese, attraverso cui è stato possibile consolidare le attività di numerose compagnie teatrali e soggetti musicali giovani, avviandoli alla stabilità e alla produzione di qualità.

e organizzare tutti i dati relativi alle attività artistiche, alla diffusione territoriale, alla composizione professionale, alla fruizione da parte del pubblico; ××l’attivazione della Mediateca regionale, strumento decisivo per archiviare i materiali e le informazioni relative ai diversi settori dello spettacolo; ××la costruzione dei due Cineporti della Puglia (a Bari e Lecce), affidati alla Film Commission e finalizzati a fornire servizi alle produzioni cinematografiche e televisive; ××lo studio di fattibilità relativo alla creazione del Polo digitale per l’Audiovisivo (Mola di Bari), con funzioni nel campo della formazione e della produzione.

177 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Azioni di valorizzazione di nuovi talenti artistici


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

178

Favorire l’internazionalizzazione dei territori e la cooperazione con altri Paesi del Bacino del Mediterraneo

Sviluppare politiche di promozione della cultura del libro e della cultura scientifica

A sostegno dell'interscambio e dell'integrazione culturale tra Paesi, la Regione Puglia ha messo in atto un significativo numero di iniziative culturali e di spettacolo tra le due sponde dell’Adriatico, valorizzando sia il rapporto con i Balcani che con altri Paesi europei e mediterranei. Numerose sono state le collaborazioni che hanno contrassegnato l’attività di molte compagnie teatrali e di danza, di gruppi musicali e di soggetti cinematografici pugliesi. Tra le tante attività orientate a sostenere e sviluppare la Cultura del Libro e la Cultura scientifica, sono significative le iniziative coordinate sui territori quali: quelle della rete dei Presidi del Libro, di cui la Regione è socia, che raccoglie importanti editori pugliesi e organizza in moltissimi Comuni, in raccordo con le scuole, circoli di lettori, presentazioni di libri e di pubblicazioni scientifiche; le collaborazioni con le Università pugliesi e gli Istituti di Ricerca; i convegni culturali; le iniziative con la rete bibliotecaria pubblica; il Festival della Lettura e della Letteratura; il sostegno al ruolo dell’editoria locale attraverso le fiere del libro pugliesi e la partecipazione alla Fiera del Libro di Torino e ad alcune fiere internazionali europee e mediterranee. La Regione ha promosso importanti iniziative per la conoscenza della storia della Puglia e per la memoria storica. Tra questi:

Promuovere la conoscenza della memoria storica della Puglia, dell’Italia e d’Europa

××il progetto Casa Di Vittorio a Cerignola e il finanziamento della fiction Rai e la Film Commission Pane e Libertà (biografia di G. Di Vittorio); ××le attività con la Fondazione Di Vagno, con la Fondazione Gramsci, con l’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo; ××le iniziative in memoria della Shoah (importante ciclo di letture, incontri con le scuole e performances artistiche assieme all’Associazione I Presidi del Libro in numerosi Comuni della Puglia).

Soggetti attuatori delle politiche della Regione

I due fondamentali soggetti che hanno consolidato e sviluppato il sistema culturale pugliese sono la Fondazione Apulia Film Commission, di cui la Regione è socio di maggioranza, che ha fatto il suo esordio nel 2007 a Venezia alla Mostra del Cinema con grande successo e in un anno e mezzo si è accreditata tanto da poter attirare in Puglia importanti produzioni nazionali e internazionali, e il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, di cui la Regione è socio di maggioranza, che è il soggetto attuatore di importantissime attività in campo culturale teatrale e musicale.


Nell'ambito della cultura applicata al sistema dell'Istruzione è stata avviata la programmazione triennale 2007/2009 per l’adeguamento a norma e la messa in sicurezza (cosiddetto “Patto per la sicurezza”) del patrimonio edilizio scolastico esistente. Al fine di ottimizzare le risorse (statali e regionali), scarse rispetto al fabbisogno reale, l'Ente ha individuato meccanismi premiali, finalizzati ad incentivare la maggiore compartecipazione finanziaria da parte degli enti locali competenti, che hanno consentito di realizzare un investimento effettivo sensibilmente superiore a quello previsto. In collaborazione con l’Inail, si è gestita la procedura di assegnazione delle risorse stanziate da detto istituto con il Bando 2007 per il finanziamento di progetti di messa in sicurezza ed abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole medie inferiori e superiori pugliesi. Attraverso il monitoraggio degli interventi finanziati con i piani triennali precedenti sono state rilevate e segnalate economie residue non utilizzate che sono state destinate ad altri interventi per massimizzare i risultati. Per quanto attiene la programmazione di interventi di adeguamento a rischio sismico ai sensi della L.289/2002, è stato monitorato costantemente lo stato di attuazione di quelli inseriti nel 1° Piano straordinario, fornendo agli Enti consulenza e supporto tecnico funzionali all’ottimizzazione delle risorse e della tempistica e, nel contempo, sono state avviate le procedure di attuazione relative ai nuovi 13 interventi finanziati con il 2° Piano straordinario. All’inizio del 2008 la Regione ha posto in essere la programmazione di un’articolata azione di riqualificazione quantitativa e qualitativa degli edifici scolastici, orientata alla costruzione di una scuola “moderna” ed “attraente”, nella consapevolezza che la qualità dell’offerta formativa, (che incide sullo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio), passi anche attraverso la qualità e l’attrattività delle infrastrutture scolastiche. Tra le inizitive di rilevante importanza che hanno caratterizzato il triennio 2006-2008 rientra anche il progetto Anagrafe Edilizia Scolastica. L'iniziativa fortemente innovativa ha previsto l'instaurazione di una rete territoriale nazionale, in collaborazione con il Ministero per l'Istruzione che ha ricoperto il ruolo di coordinamento delle attività e di gestione dei dati.

179 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Interventi nel campo dell’edilizia scolastica


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

180 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

L'iniziativa, attraverso una costante attività di monitoraggio, assistenza e consulenza tecnica in favore degli operatori degli enti locali, direttamente incaricati delle operazioni di rilevazione e caricamento on line e la validazione in progress della qualità dei dati immessi ha consentito di raggiungere un significativo incremento quali-quantitativo della banca dati regionale.

Edilizia scolastica. Ripartizione per province dei finanziamenti statali e regionali, 2007-2009. [Fonte: Delibera di Giunta Regionale n. 1734/2007] Valori in euro Provincia

2008 Regione Puglia

2007

Bari

Brindisi

4.846.528

1.552.010

Stato 2.386.233

Numero plessi

940

Foggia

Lecce

Taranto

2.921.272

3.338.640

764.146

1.438.316

1.643.810

1.106.589

296

543

648

405

2.247.522


Nell’ambito delle iniziative intraprese per il diritto allo studio e la tutela degli alunni in condizioni di difficoltà si segnalano, in particolare, le seguenti iniziative.

××Piano regionale per il Diritto allo studio

Si tratta della elaborazione annuale del Piano regionale per il diritto allo studio che prevede l’erogazione di contributi ai Comuni per i seguenti interventi: servizio di mensa scolastica; servizio di trasporto alunni pendolari; contributi alle scuole dell’infanzia paritarie convenzionate con i Comuni; acquisto nuovi scuolabus; posti da convittore o semiconvittore nei convitti nazionali, annessi ad istituti o ad altre istituzioni convittuali, anche fuori regione; altre iniziative previste dall’art. 8 della Legge Regionale sul Diritto allo Studio (L.R. 42/80). ××Fornitura dei libri di testo Per tale iniziativa il ruolo svolto dalla Regione si concretizza mediante la preparazione della modulistica necessaria alle famiglie e, quindi, della elaborazione del Piano regionale di riparto a favore dei Comuni. Ogni anno viene fatto il monitoraggio degli interventi effettuati nell’anno scolastico precedente e viene individuata la distribuzione delle famiglie bisognose sul territorio regionale. Questi dati vengono anche inviati al Ministero dell’Interno non appena la Giunta Regionale approva il piano di riparto dei fondi a favore dei Comuni. ××Assegnazione di borse di studio Si tratta di piani straordinari di finanziamento dallo Stato alle Regioni – Legge n. 62/2000. I compiti dell’Ufficio regionale consistono nella preparazione della modulistica alle famiglie, nella individuazione dei criteri di riparto dei fondi a favore dei Comuni e nel monitoraggio degli interventi effettuati nell’anno scolastico precedente. ××Integrazione scolastica dei disabili Si tratta di contributi erogati fino al 2007 anche alle AUSL della regione, nonché all’Istituto Antonacci di Lecce ed all’Unione italiana Ciechi, per le attività di supporto all’integrazione scolastica dei disabili. Nel 2008 si è proceduto alla stabilizzazione del personale, e sono stati erogati contributi ai due Enti per l’integrazione scolastica dei minorati della vista. ××Art 10 Legge Regionale 42/80 Si tratta dell’approvazione e del finanziamento di progetti, destinati ad istituzioni ed enti pubblici, in particolare istituzioni scolastiche, sui temi dell’orientamento, dell’innovazione tecnologia, dell’ambiente, della legalità e dell’ educazione stradale, del potenziamento delle conoscenze scientifiche e linguistiche, oltre ai gemellaggi di studio con l’estero.

181 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Diritto allo studio e monitoraggio del sistema dell’istruzione


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

182 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

Nel corso del 2006, 2007 e nei primi mesi del 2008 le attività relative al monitoraggio dell’attuazione del sistema dell’istruzione hanno riguardato, da una parte, la programmazione e una prima razionalizzazione della rete scolastica, tenendo in considerazione il quadro normativo innovato nell’ambito dell’istruzione, e l’attuazione di progetti e sperimentazioni (sezioni Primavera, obbligo di istruzione) che hanno una rilevanza strategica per la politica regionale dell’istruzione; e, dall’altra, la programmazione ed attuazione di progetti per la promozione di iniziative educative e culturali sul territorio.

Interventi regionali per il diritto allo studio. Anno 2007

Mense scolastiche Numero di alunni beneficiari

Trasporto scolatisco Numero di alunni beneficiari

Finanziamento acquisto libri di testo

Bari

Brindisi

Foggia

Lecce

Taranto

Totale

38.383

10.500

14.744

19.000

8.465

91.547

15.946

3.700

6.229

11.000

5.495

42.370

58.000

14.000

27.000

28.000

18.000

145.500

-

19.500

26.000

85.500

643

77

Numero di alunni beneficiari

Borse di studio Numero di alunni beneficiari

40.000 Foggia e Lecce

Contributi di gestione Numero di Scuole dell’infanzia non statali beneficiarie

446

212

153

1.531


Numero di azioni e progetti di cooperazione internazionale promossi dalla Regione Puglia (2000 – 2006)

80

81

27

NPP Interreg/Cards IIIA Italia-Albania

Interreg IIIA Grecia-Italia

NPP Interreg III Cards/Phare

Cooperazione internazionale

6

8

1

Interreg IIIB Interreg IIIB Interreg IIIC Cadses ArchiMed Est

75

92

Legge Regionale 20/2003

Articolo 8, Legge regionale 12/2005

7

1

Legge Twinning 84/01

××sostenere il sistema della cooperazione transfrontaliera nei settori delle infrastrutture di trasporto, di comunicazione e della sicurezza.

××sviluppare la cooperazione per valorizzare, tutelare e migliorare le condizioni ambientali e qualificare il sistema socio-sanitario;

××rafforzare e qualificare il sistema della cooperazione transfrontaliera tra i due Paesi nei settori produttivi, del turismo e della cultura;

××potenziare e qualificare la cooperazione nella salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali;

××potenziare la cooperazione istituzionale.

183 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Il sistema delle relazioni esterne della Regione Puglia con le Autorità centrali e substatali, nel più ampio contesto internazionale ed in particolare nell’area mediterranea, si fonda su un approccio di reciprocità e su percorsi di condivisione finalizzati alla elaborazione di comuni strategie di sviluppo territoriale sostenibile. Attraverso la partecipazione a partenariati e a processi di integrazione e apertura internazionale, l’Amministrazione regionale agisce come propulsore di strategie di sviluppo e competitività internazionale del proprio territorio e consegna ai vari sistemi, economici, sociali e culturali, locali, una nuova centralità, in uno spazio globalizzato e senza confini. Il coinvolgimento della Regione Puglia nella gestione dei fondi strutturali a valenza internazionale comincia nel 1994 con il Programma Interreg Italia – Albania, finalizzato a rafforzare le relazioni ed i partenariati pubblici e privati fra operatori italiani ed albanesi. La Commissione Europea ha assegnato alla Regione Puglia le funzioni di Autorità di Gestione del Programma. La prima fase del Programma, fino al 1999, ha rappresentato un’importante occasione di conoscenza reciproca ed ha originato cospicui investimenti nei territori di intervento, ponendo solide basi per la costruzione di uno spazio comune di sicurezza, stabilità e prosperità fra le due aree transfrontaliere. Dal 2000 al 2006 non solo è stata realizzata con successo la seconda fase dell’Interreg Italia – Albania, ma è stato avviato anche alle politiche di prossimità il piano d’azione dell’Unione allargata per creare un’area integrata di cooperazione con i paesi balcanici e del Mediterraneo. Partendo da tali risultati il Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Albania 2000-2006 ha inteso rafforzare il partenariato europeo con l’Albania attraverso una serie di azioni prioritarie finalizzate a:


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

184 REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

A partire dal 2003 si è aperta una nuova grande sfida nelle relazioni fra Puglia ed Albania; la Commissione Europea con Comunicazione COM 393 denominata “Aprire la strada a nuovi strumenti di Prossimità”, ha proposto un percorso significativo per migliorare gli effetti della politica comunitaria verso i suoi nuovi confini esterni, formatisi a seguito dell’allargamento, con un incremento considerevole delle attività di cooperazione con l’area balcanica ed il Mediterraneo. Nel periodo compreso fra il 2004 e il 2006, il Programma Interreg Italia-Albania si è evoluto nel Nuovo Programma di Prossimità (NPP), caratterizzato dai seguenti aspetti innovativi: Aspetti innovativi ▪ nel Nuovo Programma ▪ di Prossimità (NNP)

××viene consentita l’allocazione di risorse finanziarie comunitarie anche sul territorio albanese;

××si punta ad assicurare un impatto equilibrato degli interventi sui

territori transfrontalieri, in linea con gli obiettivi previsti dall’Europa allargata; ××viene garantita la partecipazione attiva da parte delle Autorità albanesi nella gestione del Programma, negli organismi decisionali e nell’attuazione delle procedure. La cooperazione trasfrontaliera della Regione Puglia si è sviluppata anche sul confine con la Grecia, in particolare con le regioni Greche dell’Epiro, delle Isole Ionie e della Grecia Occidentale, territori eleggibili del programma Interreg Grecia-Italia, insieme con le province di Bari, Brindisi e Lecce. Dal 1994 al 2007 il programma di iniziativa comunitaria Interreg Grecia-Italia, ha sostenuto la cooperazione transfrontaliera tra i sistemi istituzionali, economici, sociali e culturali delle due sponde, istaurando un processo di conoscenza e di sviluppo di svariate forme di cooperazione, molte delle quali sono oggi reti stabili di cooperazione. In particolare, nel periodo 2000-2006 con il PIC Interreg IIIA Grecia-Italia gli ambiti prioritari di intervento sono stati: Ambiti prioritari di intervento▪ Interreg IIIA Grecia-Italia

××infrastrutture per i trasporti marittimi e le comunicazioni, sviluppo e rafforzamento dei sistemi di sorveglianza, sicurezza e controllo;

××cooperazione nella ricerca, nello sviluppo e nel trasferimento di tecnologie;


culturale di interesse comune.

Tra i risultati conseguiti attraverso gli 87 progetti trasfrontalieri finanziati dal programma, vanno menzionati i seguenti: Principali risultati conseguiti▪ dai progetti finanzia ▪ dal programma Interreg IIIA

××sono state potenziate le strutture portuali del Porto di Brindisi, del

nuovo Porto di Patrasso e del Porto di Corfù attraverso interventi che hanno contribuito a accrescere le attività dei porti e a rendere più efficienti gli spostamenti di persone e merci nel Basso Adriatico; ××è stata sostenuta l'imprenditorialità transfrontaliera attraverso azioni di promozione comune e di formazione congiunta delle risorse umane; ××sono state create reti stabili tra centri di ricerca, università e associazioni imprenditoriali finalizzate a strutturare azioni di supporto della competitività e di incentivo all’innovazione tecnologica per le piccole e medie imprese; ××sono state realizzate numerose iniziative congiunte di protezione e gestione delle comuni risorse naturali costiere, comprendenti aree protette (molte delle quali appartenenti alla rete europea Natura 2000), risorse idriche e finalizzate ad affrontare le comuni minacce e sviluppare strategie e piani di gestione comuni; ××sono state consolidate reti e realizzati interventi congiunti di protezione e valorizzazione del patrimonio culturale d’interesse comune. Nel periodo 2007-2013 la cooperazione con la Grecia proseguirà nell’ambito dell’Obiettivo “Cooperazione Territoriale Europea” attraverso il Programma Operativo trasfrontaliero Grecia–Italia.

Programma Interreg IIIA Trasfrontaliero Adriatico

Nell’ambito del programma Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico, la Regione Puglia ha partecipato a numerosi progetti nei settori dell’ambiente, della cultura, del miglioramento delle infrastrutture; in particolare, con la Regione Friuli-Venezia Giulia, ha avviato un laboratorio di democrazia locale, nella città di Mostar (Bosnia Erzegovina), con l’obiettivo di dare impulso alla cooperazione nell’ambito della comunicazione, della ricerca e soprattutto delle istituzioni. Congiuntamente ai governi territoriali dell’area adriatica, la Regione Puglia ha avviato anche

185 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

××miglioramento della gestione degli ecosistemi comuni; ××promozione, restauro e valorizzazione del patrimonio storico e


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

186

un processo di promozione di azioni finalizzate a dare vita ad un vero e proprio spazio di cooperazione stabile, l’Euroregione Adriatica. Il Programma Interreg IIIB ArchiMed è un'altra delle iniziative di cooperazione attivate dalla Regione per la quale è stata individuata quale capofila di tre interventi specifici:

××attivazione di un Osservatorio permanente per la formulazione di politiche di public governance dei processi migratori;

××realizzazione di un circuito di mobilità ciclistica integrata del

Mediterraneo, finalizzato alla promozione del turismo sostenibile;

××miglioramento della gestione delle aree protette situate nell’area Mediterranea.

Nell’ambito del PIC Interreg IIIC Ovest, la Regione Puglia ha aderito al progetto di rete “Centurio”, sullo scambio di buone pratiche a sostegno del turismo sostenibile, in collaborazione con le regioni di Sliven (Bulgaria) e Vaslui (Romania). Nel 2006 la Regione Puglia ha, inoltre, aderito al progetto di gemellaggio Twinning Italia-Turchia, finanziato dalla Commissione Europea ed eseguito dal Dipartimento di Sviluppo e Coesione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il ruolo della Regione consiste nel “rafforzamento istituzionale” presso il Sottosegretariato per la Pianificazione Statale dell’Ufficio del Primo Ministro Turco, nell’ambito della preparazione del Quadro Strategico Nazionale Turco finalizzato all’adesione della stessa Turchia allo Strumento di Pre-adesione IPA. Tali attività proseguiranno nei prossimi anni nell’ambito del Progetto di Cooperazione Regionale Bilaterale Italia-Turchia e si concentreranno sul supporto alla costituzione di agenzie di sviluppo regionali. Nel secondo semestre del 2008 la Regione si è fatta promotrice di un progetto strategico nell’ambito del Programma IPA per l’attivazione di una “Comunità Adriatica per le energie rinnovabili” al fine di rafforzare il ruolo delle sue eccellenze territoriali nell’arena internazionale.


Attraverso la Legge n. 84/2001 per la stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo economico dell’area balcanica, la Regione Puglia ha avviato interessanti progetti di rafforzamento istituzionale, formazione professionale in ambito sanitario, manageriale e dell’informazione (mass–media). I territori di destinazione delle attività sono Albania, Croazia, Serbia e Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Bulgaria. La Regione Puglia nel 2008, insieme ad altre regioni italiane, ha aderito al programma di sostegno alla cooperazione regionale con i Paesi del Mediterraneo e dei Balcani ed ha sottoscritto due Accordi di Programma quadro “Balcani” e “Mediterraneo” con il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dello Sviluppo economico, con il fine di accrescere le competenze, le capacità organizzative e gestionali e le capacità di cooperazione istituzionale delle Regioni italiane, con particolare riguardo a quelle del Mezzogiorno, nell’ambito dei processi di cooperazione internazionale, in coerenza con i nuovi strumenti europei di cooperazione esterna. Costituiscono elementi fondanti di intervento principale degli Accordi le seguenti linee di intervento:

Linee di intervento ▪ dei due APQ ▪ previste dai progetti multiregionali

××sviluppo socio-economico: integrazione delle filiere; integrazione dei sistemi produttivi e finanziari; rafforzamento istituzionale integrato; sviluppo dell’innovazione, ricerca, formazione e del mercato del lavoro; ××interconnessioni materiali ed immateriali; ××ambiente e sviluppo sostenibile; ××dialogo e cultura; ××sanità e welfare.

187 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Attività di cooperazione finanziate da fondi nazionali ▪ e regionali


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

Nell'ambito della cooperazione tra Paesi la Puglia si è distinta per capacità di gestione e realizzazione di iniziative ed è stata individuata Responsabile Unico di due linee di azione trasversali di grande importanza:

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

188

××sviluppo socio-economico nell’area dei Balcani; ××dialogo e cultura nel Mediterraneo e nei Balcani. Partenariato ▪ per la cooperazione

In tale contesto la Regione ha sostenuto il partenariato fra comunità, la cooperazione allo sviluppo, la cultura e promozione dei diritti umani e realizzato e finanziato oltre 50 progetti di cooperazione ed interventi in vari paesi africani, nei Balcani e in Medio oriente. Le priorità sono concentrate in particolare in Albania, Palestina, Siria e Kurdistan Turco.

Informazione e divulgazione delle notizie sui programmi comunitari e sulla cooperazione internazionale

Tra i progetti realizzati rientra anche il supporto al territorio attraverso un adeguato lavoro di informazione e divulgazione delle notizie sui programmi comunitari e sulla cooperazione internazionale fornito dal portale www.europuglia.it e la realizzazione di diverse iniziative di carattere promozionale finalizzate alla diffusione della pace e allo sviluppo degli scambi culturali e degli strumenti di comunicazione informazione tra i paesi del mediterraneo, nonché al sostegno delle attività di tipo interculturale organizzate nel territorio nazionale. Inoltre, è stato realizzato un “Forum sulla cooperazione territoriale europea” tenutosi a Bari il 26 e 27 novembre 2007 che ha dato avvio ai “Cantieri di Progettazione”. In tale occasione il partenariato territoriale che ha partecipato ai lavori è stato invitato a proporre idee progettuali relative alle cinque macroaree individuate: Ambiente ed Energia; Competitività, Innovazione e Sviluppo rurale; Cultura e Turismo; Trasporti e Mobilità; e per ognuna di esse sono stati individuati sottogruppi o filoni di progettazione.


Nell’ambito dell'iniziativa di cooperazione Interreg Grecia Italia, è stato realizzato il progetto Archeotour, cioè una rete di cooperazione per la realizzazione di un unico itinerario turistico culturale transfrontaliero. Tale progetto, che ha coinvolto oltre alla Regione Puglia l’Università del Salento e la Prefettura greca di Achaia, ha dato come risultato la riqualificazione del patrimonio storico-artistico considerato “minore” e l’incremento turistico nei siti scelti dal progetto. Tra i luoghi coinvolti, i percorsi storici relativi al Castello di Patrasso, in Grecia, la chiesa di San Nicola de Platani (sempre nei pressi di Patrasso), i siti di San Nicola di Casole (importante per la presenza di uno scriptorium per manoscritti in lingua greca) e Santa Marina Muro Leccese, che custodisce una serie di affreschi di epoche diverse, tra cui il ciclo più antico della vita di San Nicola di Myra. Archeotour ha contato anche sulla collaborazione di Legambiente, che ha inserito uno dei siti bizantini già valorizzati dal progetto Salvalarte 2008. L’attività di promozione costitusce uno dei fiori all'occhiello della politica che ha posto in essere la Regione per lo sviluppo del territorio e delle sue ricchezze. In tale contesto la finalità principale dell'azione della Regione è stata di incrementare i flussi turistici italiani ed esteri nella terra di Puglia, tramite un complesso di azioni integrate:

Attività annuale ▪ di promozione

××promozione all’estero (fiere, borse, eventi, mostre); ××promozione in Italia (fiere, borse, eventi, mostre); ××educational tour ed ospitalità a giornalisti italiani e stranieri, tour operator, ecc.;

××pubblicità in Italia e all’estero (quotidiani, settimanali, mensili di settore e non, affissionistica, spot televisivi e radiofonici, ecc.);

××acquisizione di materiale informativo (attività connessa alla divulgazione nei vari mercati tramite la distribuzione in occasione di convegni e seminari che hanno luogo in Puglia); ××incentivi a tour operator e agenzie di viaggio che hanno pubblicizzato la Puglia nei loro cataloghi; ××programmi stralcio di promozione finalizzati alla riqualificazione dell’immagine turistica della Puglia, tramite l’incentivazione di iniziative quali eventi, spettacoli, mostre, ecc.; ××incentivazione e sostegno alle attività di promozione ed accoglienza attuata dalle associazioni Pro Loco di Puglia.

189 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Le iniziative per lo sviluppo e la promozione del turismo


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia Numero di esercizi ricettivi alberghieri per tipologia in Puglia (2007). [Fonte: elaborazione su dati IPRES]

Alberghi numero esercizi 1.427

2.045

Alberghi lusso

Alberghi 27.650 Alberghi

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

190

Incremento dei flussi turistici in Puglia [Fonte: elaborazione su dati IPRES]

Turisti italiani Presenze

10.469.631

+11,8%

2.499.045

+17,8%

9.363.834

Arrivi 2.121.683

Turisti stranieri 1.713.745

+16,1%

423.200

+15,2%

Presenze 1.476.658

Arrivi 367.404 Anni 2005

2008

31.797

Residenze alberghiere

Alberghi 4.064 Alberghi

1.034

3.995 Residenze alberghiere

5.482

Affittacamere

Altri esercizi ricettivi

1.788

336

1.205 Residenze alberghiere

6.605 Alloggi agrituristici

L’attività di comunicazione è stata diretta sia ai potenziali fruitori del prodotto turistico che agli operatori di settore. In particolare, sono state realizzati i progetti “Città aperte” e “Turismo accessibile”. Il progetto “Città aperte” è stato ideato al fine di prolungare l’apertura dei principali siti turistici pubblici e privati per garantire la fruibilità ai visitatori durante i mesi estivi e di affermare e rafforzare la cultura dell’accoglienza prevedendo la partecipazione di Enti Locali, associazioni di categoria, terzo settore, mondo imprenditoriale, con l’obiettivo del prolungamento degli orari e dei giorni di apertura degli esercizi commerciali. Il progetto "Turismo accesibile" invece ha previsto la realizzazione di vademecum per i turisti, le amministrazioni pubbliche e le imprese chiamate a ripensare le loro strutture in relazione alle esigenze dei diversamente abili. Il progetto ha mirato ad allineare la Puglia alle grandi realtà del nord Europa dove, con l'abbattimento delle barriere architettoniche, da anni sono crollati anche i meccanismi, gli atteggiamenti e i comportamenti umani e sociali che producono e codificano l’esclusione sociale. A supporto della promozione del territorio la Regione ha realizzato e messo in rete il portale informatico http://www.viaggiareinpuglia.it, che fornisce informazioni turistiche su alberghi, campeggi, villaggi, bed & breakfast, località balneari, castelli, luoghi di culto, prodotti tipici, cattedrali, parchi naturali pugliesi, ecc. Un ulteriore importante filone dell’attività regionale in materia di turismo è rappresentato dal supporto alla competitività delle imprese turistiche, con particolare riferimento all’ammodernamento, ampliamento e riconversione di strutture ricettive, al recupero e restauro di antiche masserie, torri e fortificazioni da adibire a strutture ricettive, alla realizzazione ed ammodernamento di strutture balneari e a servizi di consulenza per l’acquisizione del Marchio di qualità ecologica. Sono stati inoltre erogati 283 finanziamenti per la nascita di microimprese nel settore del turismo.


Campeggi 14.793

46.308

Campeggi

Campeggi 14.413

1.380

16.412

Campeggi

Villaggi turistici

Case per ferie 1.264

Case vacanza

46

6.666

Ostelli della gioventù

Villaggi turistici 15.546 Villaggi turistici

4.658

9.377

numero esercizi

Bed & breakfast

××ammodernamento ed ampliamento dei porti di Taranto, Bisceglie e

Questi i principali risultati ottenuti:

Vieste;

Vieste

××realizzazione di parcheggi, piste ciclabili e aree attrezzate per la sosta breve di caravan e roulotte;

××realizzazione di strade di accesso al mare e potenziamento delle

infrastrutture riguardanti la rete viaria (pubblica illuminazione, segnaletica turistica, ecc.).

Foggia Barletta Trani Andria

Bari

Presenze turistiche nei Comuni pugliesi per classi di numerosità. Anno 2007. [Fonte: elaborazione su dati IPRES]

Brindisi

Classi da 0 a 100 da 101 a 1.000 da 1.000 a 10.000 da 10.001 a 100.000 da 100.001 a 500.000 da 500.001 a 1.000.000 oltre 1.000.001

Taranto

Lecce

191 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

Nell’ambito delle infrastrutture turistiche, infine, sono stati portati a termine diversi interventi al fine di migliorare l’offerta turistica e creare le condizioni per favorire l’attrazione degli utenti della nautica da diporto (con la realizzazione di porti turistici ed approdi) ed elevare il livello di competitività territoriale nelle zone interessate da rilevanti flussi turistici attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a facilitare l’accesso ai litorali per la balneazione e migliorare la fruizione delle coste. In particolare sono stati portati a termine i seguenti interventi:


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

192

459 459 sono i milioni di euro spesi complessivamente nel triennio 2006-2007-2008 per la cultura e la cooperazione internazionale e il turismo.


La spesa per la promozione del territorio [Spese riferite alle somme rivenienti dal bilancio regionale]

193

milioni di euro

2008

203,2

2007

132,5

2006

TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

123,6


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

194


Lavori in corso

Obiettivi della Regione Puglia per l'intervento nei beni pubblici ambientali e culturali

××Incremento dei fattori di sviluppo territoriale nell’ambito della cultura e dell’ambiente.

××Consolidamento della capacità di elaborazione da parte della pub-

blica amministrazione di una visione ampia e apertura al confronto ed allo scambio a livello nazionale e internazionale. ××Attuazione ed integrazione degli strumenti della politica regionale unitaria, con riferimento ai Fondi Strutturali FESR, alle risorse FAS ed al programma POIn e PAIn. In merito al primo punto, è prioritaria la creazione di “sistemi ambientali e culturali” integrati a livello territoriale, in cui garantire una fruizione unitaria, qualificata e sostenibile del patrimonio di ambiente e cultura della regione. In risposta all’esigenza informativa del settore, ci si propone di effettuare un’attività permanente di monitoraggio, rilevazione e previsione delle dinamiche socio-culturali ed economiche, mediante l’elaborazione di specifici indicatori e la realizzazione di banche dati on line; e quindi costituire un punto di osservazione sulle dinamiche in atto, alimentando la cultura del confronto della valutazione e del trasferimento delle buone pratiche. È inoltre prevista la partecipazione da parte della Regione al programma di azione e di cooperazione LEED (Local Economic and Employment Development Programme – Programma di sviluppo economico locale e dell’occupazione) dell’OCSE (Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico), che si propone di: migliorare la qualità delle politiche pubbliche, sia economiche che sociali, a livello locale; proporre metodi per lo sviluppo locale, dell’imprenditorialità e dell’inclusione sociale; essere un punto di incontro strategico tra le istituzioni dei diversi Stati membri; analizzare e promuovere forme di partenariato locale tra i settori pubblico, privato e non profit.

195 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

La Regione sarà impegnata nell’immediato futuro a consolidare la visione integrata delle politiche di intervento nei beni pubblici ambientali e culturali al fine di perseguire processi di sviluppo sostenibile, anche in chiave turistica, e ad orientare l’apertura della Regione verso un’azione di cooperazione territoriale che contribuisca ad accrescere il suo ruolo cardine nell’ambito dello spazio Mediterraneo.


Lavori in corso

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

196

Nell’ambito della programmazione delle risorse finanziarie, l'Area per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti è responsabile della definizione e della successiva attuazione del Programma Pluriennale dell’Asse IV -Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo- del PO FESR. Nel suo insieme, l’Asse concorre a costruire e valorizzare “sistemi territoriali ambientali e culturali”, nelle loro forme materiali ed immateriali (comprendenti, quindi, anche le attività culturali), in grado di generare un’offerta territoriale significativa e di favorire l’attrattività del territorio pugliese, con particolare attenzione ai flussi di natura turistica. Tali “sistemi territoriali ambientali e culturali” sono caratterizzati da aggregazioni di risorse territoriali organizzate capaci di avviare, attraverso la loro integrazione, dinamiche di valorizzazione territoriale e di attrattività di risorse esogene, con particolare attenzione ai flussi turistici, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo socioeconomico e la cooperazione territoriale. Nella definizione degli obiettivi dell’Area, correlati in particolare all’Asse IV, sarà applicato il metodo dell’integrazione e le logiche di sistema per la declinazione attuativa dei quattro obiettivi operativi definiti dal POR per l’Asse stesso:

××promuovere l’economia turistica attraverso la qualificazione, la di-

versificazione e la promozione dell’offerta turistica integrata dei sistemi territoriali, il completamento e la qualificazione delle infrastrutture ed azioni di marketing territoriale; ××tutelare, valorizzare e promuovere i beni storico-culturali al fine di aumentare l’attrattività territoriale; ××promuovere infrastrutture e servizi per lo sviluppo delle attività culturali; ××promuovere il sostegno e lo sviluppo delle Aree Naturali Protette e l’attuazione della Rete Natura 2000 attraverso lo sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile.


Infrastrutture, promozione ▪ e valorizzazione ▪ dell’economia turistica

Tutela,valorizzazione e gestione del patrimonio culturale▪

Attività culturali ▪ e dello spettacolo

Rete ecologica

××azioni dedicate al completamento delle infrastrutture a sostegno

dell’economia turistica (in particolare porti turistici), allo sviluppo di azioni di marketing territoriale e di promozione dirette a far affermare le destinazioni turistiche pugliesi sui mercati nazionale ed internazionale; ××la realizzazione di strutture di accoglienza residenziale e per il tempo libero a supporto del turismo sociale, in ambito rurale e balneare oltre che nei borghi antichi; ××interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio pugliese, in connessione con gli interventi relativi a turismo ed ambiente. Azioni di completamento e potenziamento dei “sistemi di beni culturali” relativamente alle aree archeologiche, ai musei, alle biblioteche, agli archivi storici, ai castelli ed alle cattedrali, al fine di elevarne il livello di fruizione e la capacità di gestione; ××iniziative di potenziamento tecnologico del sistema regionale di produzione multimediale, valorizzazione delle produzioni audiovisive e del cineturismo, promozione delle location pugliesi per attrarre in Puglia produzioni nazionali e internazionali del settore cinematografico e audiovisivo; ××interventi rivolti alla promozione di iniziative artistiche e culturali, coerenti ed integrate con le esigenze di valorizzazione e sviluppo del sistema turistico, ambientale e culturale pugliese; ××azioni per la promozione del sostegno e dello sviluppo delle Aree Naturali Protette e per l’attuazione della Rete Natura 2000 attraverso lo sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile.

197 TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

In relazione a tali obiettivi si intende realizzare le seguenti tipologie di intervento:


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

198


Sviluppo rurale

199 SVILUPPO RURALE


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

200

1.245 Oltre 1.245 milioni di euro sono le risorse derivanti dal fondo FEOGA erogate fino al dicembre 2008 dalla Regione Puglia per sostenere il comparto agricolo.


La visione strategica e gli obiettivi

Il modello di sviluppo agricolo regionale punta a coniugare la competitività, anche attraverso la diversificazione produttiva, con la sostenibilità economica ed ambientale ed è, pertanto, un modello che, proprio per la sua trasversalità, si pone da protagonista sia a livello nazionale che comunitario. In tale contesto la Regione ha messo in campo azioni coordinate e di sistema, con il coinvolgimento del partenariato socio-economico e di tutti gli altri attori della filiera, per cogliere appieno le esigenze del mercato agricolo. Il modello si basa non solo su una maggiore e migliore produzione, ma coglie le opportunità offerte dalle politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, nonché dalla necessaria attenzione alla tutela del consumatore. Deve quindi essere in grado di coniugare la competitività, anche mediante la diversificazione produttiva, con la sostenibilità economica ed ambientale. I principali obiettivi connessi alle politiche agricole che sono stati perseguiti negli ultimi anni sono così riassumibili: Gli obiettivi per la riqualificazione del settore agricolo pugliese

◆◆ ottimizzazione degli assetti strutturali delle aziende, anche attraverso strumenti di ricerca in ambito agricolo; ◆◆ razionalizzazione dell’organizzazione aziendale e dei costi di produzione; ◆◆ introduzione di innovazioni di prodotto e di processo; ◆◆ maggiore attenzione a forme commerciali innovative; ◆◆ aggiornamento e qualificazione professionale.

201 SVILUPPO RURALE

La Regione considera lo Sviluppo Rurale e, in particolare, l’agricoltura e le attività ad essa connesse, un settore trainante per lo sviluppo economico del territorio, e, per questo, ha attuato interventi mirati, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio naturale, per l’imprenditoria agricola, la produzione tipica, l’agriturismo, l’educazione alimentare, la formazione, la ricerca e l’innovazione.


La visione strategica e gli obiettivi

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202

Obiettivi perseguiti con le politiche per la caccia e la pesca

◆◆ migliorare la produzione ittica attraverso interventi alle strutture ed ai servizi a sostegno della pesca, maricoltura ed acquicoltura; ◆◆ rafforzare gli interventi di supporto alla competitività ed all’innovazione dei sistemi locali della pesca, valorizzando in particolare la produzione ittica delle acque marine, salmastre e dolci, attraverso la ricerca, la promozione, lo studio di nuovi sbocchi di mercato; ◆◆ sviluppare la promozione nell’ambito della pesca e dell’acquacoltura e realizzare accordi di programma con associazioni di categoria, istituzioni, organi decentrati; ◆◆ tutelare la fauna selvatica ed incentivare il ripopolamento della stessa migliorando l’habitat ambientale.

In linea con gli orientamenti comunitari, gli interventi realizzati nel campo forestale hanno contribuito al conseguimento degli obiettivi ambientali e all’attuazione della rete Natura 2000, al mantenimento degli impegni assunti a Göteborg in tema di biodiversità (intervenire per invertirne il declino entro il 2010), agli obiettivi della direttiva quadro sulle acque e a quelli del protocollo di Kyoto sulla mitigazione del cambiamento climatico. Obiettivi e azioni per tutelare ▪ e rafforzare le risorse naturali ▪ e paesaggistiche del territorio

◆◆ difesa della fascia costiera dal degrado; ◆◆ tutela degli ecosistemi naturali attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria dei boschi demaniali e dei terreni in occupazione, interventi di sviluppo e ammodernamento del sistema selvicolturale pugliese, l’attuazione di interventi di pulizia e manutenzione dei boschi per la prevenzione degli incendi; ◆◆ tutela ed ampliamento delle aree forestali ai fini ambientali attraverso il sostegno alle aree forestali in occupazione temporanea, nonché la gestione dei progetti presentati; ◆◆ difesa del suolo e lotta alla desertificazione attraverso l’attività di monitoraggio di acqua e di terreno, i consigli agronomici di assistenza specialistica alla irrigazione e alla concimazione, la gestione di progetti di imboschimento ai fini ambientali, di miglioramento e ricostituzione boschiva; ◆◆ messa in sicurezza del territorio attraverso l’attività di antincendio boschivo, l’attività di controllo dei lavori forestali, la realizzazione del sistema di censimento e monitoraggio degli incendi boschivi, la realizzazione di una struttura di servizi telematici per lo sviluppo delle zone montane;


203 SVILUPPO RURALE

◆◆ tutela ed ampliamento delle aree forestali; ◆◆ tutela della biodiversità attraverso la pianificazione ed il controllo dell’attività vivaistica regionale pubblica e privata, l’istituzione della banca dei semi, nonché una puntuale presenza alle fiere di rilevanza internazionale per il comparto vivaistico e naturalistico; ◆◆ certificazione dei prodotti del bosco attraverso la certificazione e l’autorizzazione alla raccolta dei semi forestali.


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204

331 331 milioni di euro sono le risorse impiegate attraverso le Misure FEOGA (4.3, 4.4, 4.9 ) e destinate dalla Regione Puglia direttamente alle imprese agricole per favorirne lo sviluppo e la diversificazione.


I risultati ottenuti dall’attività della Regione Puglia

La Regione ha gestito ingenti risorse derivanti dal Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia per l'Agricoltura (FEOGA) . Il dettaglio delle risorse erogate nello scorso periodo di programmazione, aggiornato al 31 dicembre 2008, suddiviso per misura di intervento, è illustrato nella seguente tabella.

Fondo Misure Denominazione

impieghi in €

ASSE I - RISORSE NATURALI FEOGA 1.2

Risorse idriche per le aree rurali e per l ‘agricoltura

FEOGA 1.4

Sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali estensive per la difesa del suolo

81.126.324,66

FEOGA 1.7

Incremento e gestione dei boschi e tutela della biodiversità del patrimonio forestale

61.083.543,59

Totale Asse I

174.318.976,95

316.528.845,20

ASSE II - RISORSE CULTURALI FEOGA 2.2

Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale Totale Asse II

27.242.564,95 27.242.564,95

ASSE IV - SISTEMI LOCALI DI SVILUPPO FEOGA 4.3

Investimenti nelle aziende agricole

FEOGA 4.4

Insediamento giovani agricoltori

FEOGA 4.5

Miglioramento delle strutture di trasformazione dei prodotti agricoli

FEOGA 4.6

Silvicoltura

821.822,00

FEOGA 4.7

Aiuti di avviamento per l’assistenza alla gestione delle aziende agricole

611.305,13

FEOGA 4.8

Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità

FEOGA 4.9

Diversificazione delle attività delle imprese agricole

13.588.900,26

È articolato in due sezioni: la sezione

FEOGA 4.10

Infrastrutture rurali

74.699.977,48

“Garanzia“ si occupa del finanziamen-

FEOGA 4.11

Misure in corso (progetti avviati nel precedente periodo di programmazione)

FEOGA 4.21

Consolidamento ed innovazione delle competenze tecniche degli imprenditori e operatori agricoli

FEOGA 4.22

Ricostruzione del patrimonio aziendale danneggiato da avversità atmosferiche

FEOGA 4.23

Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle imprese agricole

FEOGA (Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia per l’Agricoltura): istituito nel 1962, è uno dei Fondi strutturali e ha il compito di finanziare la Politica Agricola Comune (PAC).

to integrale delle misure di sostegno dei prezzi e di stabilizzazione dei mercati; la sezione “Orientamento“ contribuisce al finanziamento dei progetti volti al miglioramento delle strutture di produzione, di trasformazione e di vendita dei prodotti agricoli.

253.307.357,70 63.775.000,00 221.829.925,84

2.056.795,45

982.541,08 5.954.577,44 17.509.062,32 246.269.105,86

Totale Asse IV

901.406.370,56

TOTALE GENERALE

1.245.177.780,7

205 SVILUPPO RURALE

La gestione dei finanziamenti comunitari FEOGA


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

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206

La promozione dei prodotti pugliesi e l’educazione alimentare

La Regione Puglia ogni anno predispone un programma di azioni rivolte alla promozione e valorizzazione dei prodotti agro-alimentari regionali di qualità. Tale programma punta a rafforzare l’immagine sui mercati nazionali ed esteri delle aziende che producono prodotti di qualità. In particolare, si è puntato alla promozione del “Prodotto Puglia”, inteso come prodotto del territorio, come risultato di tutte le componenti economiche e territoriali della Regione.

Le attività di promozione dei prodotti pugliesi

◆◆ Partecipazione ad eventi e fiere, sia in Italia che all’estero attraverso il finanziamento della partecipazione delle aziende che producono prodotti di qualità. Le aziende vengono selezionate attentamente sulla base delle indicazioni date dalle Camere di Commercio e dall’Istituto per il Commercio Estero (ICE). Tra gli eventi in cui la Regione Puglia è stata presente si segnalano Vinitaly e Il salone Internazionale del Gusto. La Regione ha inoltre promosso ed organizzato, nel mese di novembre 2008, Extra, la Settimana Internazionale dell’olio extravergine d’oliva. Durante la manifestazione sono stati organizzati seminari e workshop per fare il punto sul mercato attuale, sul fenomeno della globalizzazione, sulla valorizzazione degli aspetti nutrizionali dell’olio extravergine di oliva e sulla necessità di divulgazione dei risultati di ricerche, sulla produzione agro-alimentare mediterranea. È stato affrontato anche l’aspetto dell’etica, della trasparenza e della tutela del consumatore. ◆◆ Iniziative di carattere editoriale: pubblicazioni varie, libri, articoli su quotidiani e periodici. In particolare, è stato realizzato e distribuito l”Atlante dei prodotti tipici agroalimentari di Puglia”, che riporta schede di dettaglio (con foto e descrizioni di processi produttivi e caratteristiche nutrizionali) di oltre 200 prodotti che “raccontano” la Puglia. È possibile consultare l’Atlante anche visitando il sito www.tipicipuglia.it. ◆◆ Valorizzazione dell’immagine della Regione: vengono effettuate attività di comunicazione istituzionale per valorizzare al meglio il “Prodotto Puglia” (ad esempio, curando l’impostazione grafica degli stand fieristici). ◆◆ Cooperazione tra le Università di Bari e di Ioannina (GR), la Regione Puglia e la Regione delle Isole Greche (GR) al fine di proteggere e valorizzare gli ecotipi locali e la biodiversità di olivo, di promuovere la creazione di valore aggiunto e nuove aree di mercato per i produttori che hanno scelto di investire nella coltivazione di varietà locali e la


Le attività di educazione alimentare

◆◆ A scuola con gusto, progetto del CSA (Centro Servizi Amministrativi) dell’Ufficio Scolastico Regionale realizzato nell’ambito del programma Interregionale “Comunicazione ed Educazione Alimentare”, promosso e finanziato dalla Regione Puglia. Il Progetto ha previsto, tra l’altro, visite guidate presso alcune aziende agricole, per agevolare la conoscenza dei valori legati all’ambiente, all’alimentazione sana e consapevole, all’agricoltura ed allo spazio rurale. Imparare a nutrirsi correttamente costituisce un presupposto importante della politica tesa a mantenere lo stato di salute, con risvolti rilevanti in termini di costi sociali e di benessere individuale. ◆◆ Distribuzione nelle scuole del libro “Il mangiar fiabe”, realizzato e stampato nell’ambito del Programma di educazione alimentare, con l’obiettivo di catturare l’attenzione dei bambini e di far recepire il messaggio di una corretta e sana alimentazione. ◆◆ Fiera Itinerante “Alla scoperta delle radici”, con la quale si è contribuito alla conoscenza, da parte di classi scelte a campione su tutto il territorio, dei prodotto tipici regionali, tradizionali e riconosciuti, del metodo di coltivazione biologico, della stagionalità dei prodotti e della carta di identità di ogni prodotto. ◆◆ Le edizioni del Concorso Nazionale “Che gusto c’è” e della giornata “La cultura che nutre” hanno coinvolto gran parte delle scuole elementari della Regione. Tra gli obiettivi del concorso vi era quello di guidare soprattutto i più giovani alla scoperta del proprio territorio, delle proprie origini e tradizioni. ◆◆ Nel febbraio 2008 è stata approvata la legge sull’istituzione delle

207 SVILUPPO RURALE

tutela del consumatore attraverso la caratterizzazione qualitativa dell’olio extra vergine di oliva ottenuto da cultivar autoctone, italiane e greche. La valutazione della qualità e l’accertamento dell’origine geografica è stato uno degli obiettivi primari della politica dell'agricoltura di qualità della Regione. In tale contesto è stato impostato il progetto LOC Elaion che si è posto come obiettivi principali: 1) la caratterizzazione degli oli extra vergini di oliva prodotti nella regione Puglia e nella regione delle isole Ioniche attraverso analisi chimico-fisiche di tipo tradizionale ed innovativo;▪ 2) il trasferimento dei risultati della ricerca ai processi di produzione di olio extra vergine di oliva di elevata qualità attraverso opportune attività di sensibilizzazione e di promozione;▪ 3) la salvaguardia delle forme di biodiversità locali al fine di valorizzare i prodotti agro-alimentari tipici e di tutelare i consumatori.


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

208

Masserie didattiche, con la quale la Regione ha previsto la costruzione di un circuito di fruizione per le aziende agroalimentari e agroturistiche pugliesi che svolgono attività produttiva tradizionale e, inoltre, si impegnano in iniziative di divulgazione didattico-formative ◆◆ Nel settembre 2008 è stato realizzato un convegno dai temi. “L’Educazione alimentare oggi” e “Operare nelle masserie didattiche”, a cui sono seguite una serie di attività con gli alunni delle scuole elementari quale percorso di approccio alla sana e corretta alimentazione, per costruire giorno dopo giorno il benessere del proprio corpo evitando gli errori alimentari.


PAC (Politica Agricola Comune) è un insieme di norme e meccanismi che regolano la produzione, gli scambi (commercializzazione) e la lavorazione dei prodotti agricoli nell’ambito dell’Unione Europea (UE). La più recente riforma della PAC vuole sostenere non più la maggiore produzione possibile di alimenti ai prezzi più convenienti, bensì una produzione di alimenti di qualità, come ad esempio i prodotti riconosciuti DOP/IGP/STG, sani e sicuri. La PAC odierna privilegia dunque la sicurezza, la qualità degli alimenti e una produzione ecologicamente sostenibile, incoraggiando ad esempio metodi di produzione da agricoltura biologica, mira a tutelare le esigenze delle regioni rurali d’Europa maggiormente svantaggiate ed a rischio di spopolamento, cercando di rendere più competitive le aziende agricole, adottando politiche di sviluppo rurale. Lo strumento più importante per “rivitalizzare” le zone svantaggiate agricole è quello economico diretto agli agricoltori, i quali dovranno impegnarsi a lavorare con l’obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti agricoli e tutelare l’ambiente.

Il generale cambiamento nella domanda di servizi sul territorio regionale negli ultimi anni ha reso indispensabile l'attuazione di adeguate attività di supporto tecnico-operativo alle imprese agricole e agroindustriali regionali. Tra queste sono state realizzate le seguenti: ◆◆ la promozione dell’innovazione in agricoltura e il trasferimento dei risultati della ricerca e della sperimentazione attraverso attività di divulgazione e di aggiornamento degli operatori; ◆◆ i servizi specialistici di supporto, come ad esempio quello agrometeorologico, la cartografia pedologica, la banca dati della ricerca, i disciplinari di Produzione Integrata; ◆◆ l’informazione con riviste, opuscoli, monografie e articoli diffusi a livello regionale e nazionale, filoni informativi sui progetti, sportelli informativi, basi di dati sui sistemi informativi territoriali; ◆◆ la cooperazione transfrontaliera con l’Albania e con la Grecia, attualmente svolta nei settori dell’innovazione colturale e della valorizzazione delle produzioni agricole; ◆◆ l’attività istituzionale fuori dai confini regionali è svolta in rapporto con Ministeri, Università, Enti, e con le altre Regioni su materie di comune interesse riguardanti i Programmi Interregionali, l’applicazione delle norme relative alla nuova PAC (condizionalità), la biodiversità, le filiere, i servizi di sviluppo e di consulenza aziendale, i temi ambientali, l’Osservatorio Pedologico Nazionale, l’imprenditoria femminile. Il ruolo strategico della ricerca e dell’innovazione si connette anche all’attuazione del secondo pilastro della PAC, che si propone di stimolare l’agricoltura a svolgere il suo ruolo multifunzionale nella società, attraverso la produzione di alimenti sicuri e sani, l’aiuto allo sviluppo sostenibile delle zone rurali, la protezione e la promozione dell’ambiente agricolo e della sua biodiversità. Il settore agricolo, oltre che essere una fonte di reddito per la popolazione rurale, svolge anche un ruolo fondamentale per mantenere l’equilibrio dell’ambiente. Da ciò deriva la necessità di rendere disponibili adeguati strumenti conoscitivi che solo l’innovazione può produrre, incoraggiando gli agricoltori a svolgere la loro funzione positiva nella salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente e per garantire la redditività dell’attività agricola. Le linee di ricerca in campo agricolo e agroalimentare sviluppate sono state numerose e coprono un ventaglio molto ampio di

209 SVILUPPO RURALE

L’innovazione e la conoscenza al servizio dell’agricoltura


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

210

settori. Tra le principali, la scienza del suolo e la pedologia, la gestione della terra e delle risorse idriche, le tecniche colturali, la biologia delle piante, le produzioni vegetali, il miglioramento genetico delle produzioni vegetali, la patologia, le produzioni animali, il miglioramento genetico delle produzioni animali, i settori afferenti alla scienza veterinaria, le tecnologie di raccolta e di post raccolta, l’economia agraria, la microbiologia alimentare, le tecnologie alimentari, la difesa delle colture dalle avversità e la chimica dei prodotti. Le informazioni sulle ricerche realizzate in Puglia e sui risultati ottenuti sono state inserite presso la banca dati delle ricerche agricole delle Regioni e delle Province autonome, in cui sono archiviate tutte le ricerche in materia agricola, zootecnica, forestale, agro-ambientale finanziate dalle Regioni negli ultimi anni. La banca dati costituisce un supporto utile ai decisori pubblici per il coordinamento delle attività scientifiche e per la promozione di eventuali ricerche in partenariato, la diffusione generalizzata di informazioni sulle iniziative di ricerca promosse dalle Regioni, la disponibilità di dati utili alla elaborazione di statistiche e analisi, la costruzione del primo tassello di un sistema di comunicazione interregionale in materia di ricerca scientifica, la verifica dell’evoluzione della ricerca agricola regionale in termini di finanziamenti, obiettivi, contenuti. Per tutti i progetti di ricerca sono state applicate le norme concernenti l’obbligo per i beneficiari dei finanziamenti regionali di rendere disponibili i risultati conseguiti. Sono state eseguite iniziative tra cui la realizzazione di opuscoli e materiale informativo, corsi e seminari di formazione e aggiornamento, pubblicazioni su riviste specializzate e iniziative specifiche di informazione al termine delle attività progettuali e tutte le possibili iniziative innovative volte alla diffusione dei risultati.


94 8 2

Stazioni agrometereologiche della Regione Puglia Stazioni metereologiche dell’Aereonautica Militare Stazioni agrometereologiche del CRA-CMA (Ex ufficio Centrale di Ecologia Agraria UCEARete Nazionale)

Foggia Barletta Trani

Andria

Bari

Brindisi

211 Taranto

Lecce

Rete Agrometeo Assocodipuglia (Stazioni fisse) Rete Agrometeo Assocodipuglia (Stazioni mobili) Rete Servizio Meteo Aereonautica Militare Rete Agrometeo Nazionale

I servizi offerti dalla rete agrometereologica Monitoraggio dei parametri agrometeorologici Monitoraggio agrofenologico Previsioni agrometeorologiche a breve termine Previsioni di rischio per le colture regionali Assistenza concimazione e irrigazione Difesa integrata Divulgazione

www.agrometeopuglia.it

Il portale Agrometeorologico della Regione Puglia www. agrometeopuglia.it e la nuova Banca Dati Agrometeorologica Regionale (BDAR) sono stati realizzati dalla Regione Puglia e dall’Associazione Regionale dei Consorzi di Difesa della Puglia, “Assocodipuglia”, nell’ambito del potenziamento del Sistema Informativo Agrometeorologico Regionale e in attuazione del Programma Operativo Regionale 2000-2006 Asse 1 “Risorse naturali” Misura 1.4. L’obiettivo è stato quello di rendere di pubblico utilizzo i risultati delle ricerche e dei nuovi strumenti /servizi sviluppati dal sistema della conoscenza finanziato dalla Regione Puglia a supporto della razionalizzazione della gestione colturale e della difesa dalle avversità. Il processo di interazione operativa tra gli enti di ricerca, le amministrazioni locali e la componente tecnica-operativa dei consorzi di difesa è stato progettato per favorire una progressiva evoluzione delle conoscenze e la realizzazione di servizi progettati allo scopo di rispondere in modo capillare e tempestivo alle richieste del mondo agricolo e garantire gli opportuni strumenti operativi per la gestione dei processi produttivi. I principali aspetti progettuali del portale www.agrometeopuglia.it hanno riguardato il lavoro in campo dei tecnici dei Consorzi Provinciali, la rete di rilevamento, la banca dati, la modellistica, la disponibilità di informazioni, la facilità di fruizione delle stesse, le potenzialità di diffusione del dato, le enormi potenzialità di sviluppo di servizi verticali per il comparto agricolo (previsioni delle gelate, previsioni di fenomeni grandinigeni, capacità di sequestro di CO2, ecc.). Tale progetto è stato presentato al Festival dell’Innovazione, tenutosi a Bari dal 3 al 5 dicembre 2008, nell’ambito della giornata “Applicazioni ambientali dell’ITC-Innovention”.

SVILUPPO RURALE

La rete delle stazioni di rilevamento agrometeo in Puglia


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

Attività zootecnica

Il comparto zootecnico della regione Puglia rappresenta circa il 10% della produzione lorda vendibile totale dell’agricoltura regionale ed è pari a circa 3,5 miliardi di euro. L’attività zootecnica è svolta prevalentemente nelle zone svantaggiate della Murgia barese e tarantina, nelle zone montane del subappennino dauno meridionale e settentrionale e nel promontorio del Gargano. Le specie animali prevalentemente allevate e che sono oggetto di attenzione da parte della Regione sono le seguenti: bovini, ovicaprini, equini ed asinini. La specie bovina è allevata principalmente per la produzione del latte, la ovi-caprina per la produzione del latte e carne, la equina per l’equitazione di campagna, ippoterapia e carne, quella asinina, ed in particolare la razza di Martina Franca, per essere tutelata e salvaguardata essendo in pericolo di estinzione (sono state avviate anche attività di sperimentazione per la produzione del latte).

Attività della Regione nel comparto zootecnico

◆◆ gestione regime quote latte; ◆◆ attività relative ai finanziamenti connessi all’attività selettiva, alla tenuta dei Libri genealogici e dei controlli funzionali; ◆◆ attività inerenti la riproduzione animale; ◆◆ attività relative ai finanziamenti per l’assistenza tecnica e per la partecipazione alle manifestazioni zootecniche regionali, nazionali ed estere; ◆◆ attività relative ai finanziamenti per il servizio di smaltimento delle carcasse animali; ◆◆ attività relative all’anagrafe del bestiame; ◆◆ attività attinenti l’incremento e la tutela delle razze autoctone come quella del Cavallo delle Murge; ◆◆ attività inerenti gli interventi a favore dell’apicoltura e relative produzioni; ◆◆ attività attinenti l’etichettatura e la tracciabilità delle carni; ◆◆ interventi finanziari a seguito di particolari malattie (BSE, Blue tongue, influenza aviaria, ecc.); ◆◆ interventi finanziari per il funzionamento delle Comunità Montane; ◆◆ erogazione di finanziamenti (indennità compensativa) per gli agricoltori le cui aziende sono ubicate nelle zone svantaggiate e montane.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

212


Concimi distribuiti per uso agricolo. Kg per ettaro di superficie concimabile [Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT 2005] Azoto

Anidride fosforica

Ossido di potassio

Italia

90,5

42,0

35,4

Mezzogiorno

53,7

32,4

15,2

Puglia

68,0

38,4

13,5

L’Osservatorio Fitosanitario Regionale è l’Ufficio tecnico regionale incaricato di vigilare su tutte le problematiche fitosanitarie del territorio al fine di evitare la diffusione dei parassiti dannosi alle colture agrarie che comporterebbe la perdita della produzione agricola. A tal fine vengono effettuate attività rivolte a verificare che il processo di produzione, partendo dall’impianto fino alla raccolta e in alcuni casi anche fino alla commercializzazione, rispetti le normative vigenti.

Le principali attività svolte, anche in collaborazione con gli Ispettori Fitosanitari collocati nei diversi Uffici Provinciali dell’agricoltura

◆◆ Controllo fitosanitario dei vegetali e dei prodotti di importazione e di esportazione al fine di evitare introduzione di parassiti dannosi. ◆◆ Controllo certificazione produzioni vivaistiche e sementiere: rilascio delle autorizzazioni alle attività vivaistiche e controllo del rispetto delle norme al fine di mettere in commercio piante sane, destinate alla produzione, esenti da parassiti. Attività di monitoraggio e di eradicazione in caso di ritrovamento di parassiti che risultano fortemente dannosi alle colture agrarie. ◆◆ Indirizzo tecnico fitosanitario: l’applicazione sul territorio regionale delle normative comunitarie, nazionali e regionali relative alla protezione con mezzi biologici, agronomici e chimici dei parassiti dannosi alle colture attraverso la predisposizione di precisi piani di difesa, disciplinari di produzione, l'attivazione di misure finalizzate alla riduzione nell’ambiente di fitofarmaci. ◆◆ Coordinamento e applicazione del Reg. CE 1257/99 e Reg. 1968/05 del Piano di Sviluppo Rurale relativo alle Misure Agroambientali per la concessione degli aiuti comunitari. ◆◆ Coordinamento delle politiche relative all'agricotura biologica. L’ufficio coordina le attività relative alle notifiche biologiche della vigilanza sugli operatori biologici. Vengono attivate, inoltre, iniziative sullo sviluppo dell'agricoltura biologica territoriale con promozione di eventi volti a favorire la commercializzazione e le tecniche di produzione biologica. A tale proposito sono stati istituiti un Osservatorio Biologico ed uno Sportello informativo presso l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari con la funzione di assistere l’utenza all’adeguamento delle aziende alla nuova normativa comunitaria sulla agricoltura biologica.

213 SVILUPPO RURALE

Osservatorio fito-sanitario


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

214

Osservatorio faunistico regionale

A Bitetto, in provincia di Bari, è presente dal 1998 l’ Osservatorio Faunistico che fra le tante attività si occupa di monitorare la fauna migratoria e stanziale sul territorio regionale, di studiare la fenologia degli uccelli mediante cattura e inanellamento degli stessi e il conteggio a fine annata venatoria della quantità di fauna selvatica prelevata dai cacciatori sul territorio della Regione Puglia. La Struttura Tecnica Regionale collabora con l’Università, Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari, sul progetto di fecondazione assistita per la fauna selvatica in difficoltà curata presso l’Osservatorio. L’Osservatorio è inoltre attivo nel campo della divulgazione delle tematiche ambientali presso le scuole elementari e ha realizzato allo scopo due documentari informativi per alunni e docenti. La Struttura Regionale è aperta a visite guidate da parte di scolaresche che ne fanno richiesta, affinché possano conoscere direttamente le attività e la fauna presente sul territorio della Regione Puglia.

Le attività didattiche dell'Osservatorio

◆◆ Divulgazione di educazione ambientale alle scolaresche in visita presso l’Osservatorio Faunistico Regionale con sede in Bitetto. ◆◆ Percorso didattico con visite guidate al Centro recupero rapaci in difficoltà e al Museo ornitologico

Indicatori di risultato

Censimento fauna selvatica in difficoltà pervenuta, riabilitata e liberata sul territorio

Monitoraggio sui tesserini venatori

32.917 32.000 250

Numero di tesserini venatori monitorati per l’annata 2006-07 Numero di tesserini venatori regionali monitorati, relativo al prelievo effettuato dai cacciatori per l’annata 2007-08 Numero di scolaresche che hanno visitato la Struttura regionale dell’Osservatorio Faunistico.

684 723

esemplari di fauna selvatica in difficoltà pervenuta nell’anno 2007 esemplari di fauna selvatica in difficoltà pervenuta nell’anno 2008


Indicatori di risultato Monitoraggio sui tesserini venatori

5 16

oasi di protezione, per oltre 18 kmq di superficie marina. impianti di acquacoltura, molluschicoltura e maricoltura, sono stati realizzati e ristrutturati. Altri 20 sono stati ampliati.

porti hanno ricevuto interventi di ristrutturazione delle infrastrutture delle pesca. nuove strutture nelle quali si trasforma e confeziona il pesce.

Nell’ambito del Programma Operativo Regionale e in particolare della misura 4.12 (Miglioramento della produzione ittica) Supporto alla competitivita e all’innovazione del sistema pesca, la Regione Puglia ha attivato una politica per il miglioramento della produzione e la competitività del settore ittico attraverso una serie di interventi: ◆◆ Protezione e sviluppo delle risorse acquatiche attraverso la predisposizione di attrezzature fisse e mobili. Sono state realizzate 5 oasi di protezione (strutture in cemento nel mare), per oltre 18 Km quadrati di superficie marina, nelle località di Zapponata-Manfredonia, Rodi Garganico-Vieste, Margherita di Savoia-Zapponeta, Ugento e Gallipoli. ◆◆ Sviluppo dell’acquicoltura, molluschicoltura e della maricoltura. Questa attività è stata individuata per privilegiare soluzioni a basso impatto ambientale, tramite il miglioramento tecnologico degli impianti esistenti e la realizzazione di nuovi impianti. Sono stati realizzati 16 impianti nuovi e ristrutturati ed ampliati 20 impianti (gabbie a mare e a terra per la produzione di pesce pregiato come spigole, orate, saraghi ecc.). La realizzazione di questi nuovi impianti e la ristrutturazione di altri hanno permesso alla Regione Puglia di incrementare la produzione di specie pregiate (spigole, orate e saraghi) in modo da diventare la prima regione italiana nella produzione ottenuta con impianti off-shore ◆◆ Nuove attrezzature per i porti di pesca. Questa tipologia di interventi è stata realizzata per potenziare ed innovare le infrastrutture specifiche della pesca (attrezzature dei porti di pesca per l’ausilio alle attività delle navi da pesca, rifornimento carburante, acqua, ghiaccio, etc.). Sono stati realizzati diversi interventi di ristrutturazione di 14 strutture esistenti in diverse località del territorio regionale quali le città di Molfetta, Ischitella, Peschici, Cagnano Varano, Porto Cesareo, Manfredonia, Margherita di Savoia, Taranto, Monopoli, Castrignano, Castro e Vieste. Con questa misura sono state migliorate le condizioni di lavoro degli addetti alla pesca e si sono facilitate le operazioni di sbarco del pesce dai pescherecci. ◆◆ Interventi di trasformazione e commercializzazione. Si è puntato a realizzare ed ammodernare mercati ittici all’ingrosso e strutture collettive di conservazione, trasformazione, confezionamento ed etichettatura dei prodotti ittici. Sono state realizzate 4 nuove strutture (opifici nei quali si trasforma e si confeziona il pesce) e 1 mercato ittico a Polignano, Molfetta, Torre Canne e Avetrana.

215 SVILUPPO RURALE

Interventi per il miglioramento della produzione ittica e della competitività del sistema pesca

14 4


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

216

Nell’ambito del Supporto alla competitività e all'innovazione del sistema della pesca (misura 4.13 del POR 2000-2006), sono stati effettuati diversi interventi per migliorare la competitività del sistema pesca. La Regione, grazie ai fondi comunitari, è intervenuta in vari modi: ◆◆ la concessione di pagamenti compensativi individuali non rinnovabili ai pescatori, per sostenere i processi di riconversione e diversificazione (totale o parziale) dell’attività di pesca verso attività al di fuori del settore della pesca marittima ed in particolare pesca-turismo ed ittio-turismo; ◆◆ la valorizzazione e la promozione delle produzioni di qualità, nonché la ricerca di nuovi sbocchi commerciali per i prodotti della pesca e dell’acquicoltura; ◆◆ azioni volte ad incentivare la costituzione ed agevolare il funzionamento delle organizzazioni dei produttori, a sviluppare interventi di interesse collettivo (ad esempio, quelli in favore della pesca responsabile e della sicurezza del pescato), a favorire un adeguato livello di adozione delle innovazioni nel settore della pesca e acquacoltura regionale attraverso il finanziamento di studi, progetti pilota e progetti di pesca sperimentale. Con i progetti sono state analizzate in modo particolare le varietà ittiche ad alto contenuto di servizio o provviste di garanzia di qualità, è stato determinato l’andamento delle vendite in base alla fascia di prezzo del prodotto e, inoltre, si è effettuato un esame delle caratteristiche professionali del personale impiegato.


Superfici boscate colpite da incendi in Puglia

9.954

[Fonte: Corpo Forestale dello Stato]

ettari

5.164 4.212

3.927

927 2000

2001

2002

1.559

2003

649

931

992

2004

2005

2006

2007

2008

Nell'ambito dell settore foreste, la Regione ha realizzato una serie di interventi riguardanti la cura dei boschi e la prevenzione degli incendi mirati alla realizzazione di imboschimenti a scopo ambientale, alla realizzazione di interventi selvicolturali in boschi esistenti, prioritariamente nelle aree protette, alla difesa della biodiversità con la costituzione di boschi da seme, all’incentivazione della razionalizzazione della raccolta e commercializzazione dei prodotti del bosco, alla costituzione di strutture cooperative ed associative finalizzate alla gestione delle foreste e alla ricostituzione di boschi danneggiati da agenti meteorici e incendi (mediante ricostituzione boschiva, diradamento, ripuliture, sorveglianza, acquisizione strutture e mezzi per la tutela ed ammodernamento delle attrezzature esistenti).

Gli interventi di lotta attiva contro gli incendi boschivi si articolano essenzialmente in attività di:

◆◆ ricognizione; ◆◆ sorveglianza; ◆◆ avvistamento; ◆◆ allarme; ◆◆ spegnimento. Il servizio regionale, pertanto, è organizzato in una fitta rete di avvistamento e segnalazione in posizione strategica e dominante, in modo da consentire alle vedette di controllare visivamente i comprensori boscati di propria competenza. Tutte le unità sono collegate fra di loro mediante collegamenti radio-telefonici, consentendo, così, due livelli di conversazione: avvistamentoallarme e coordinamento. Il servizio prevede, inoltre, la disposizione di squadre di operai per il pronto intervento, munite di automezzo fuoristrada e di modulo antincendio, che, in caso di avvistamento di focolai, intervengono prontamente per lo spegnimento degli stessi.

217 SVILUPPO RURALE

Foreste: cura dei boschi e prevenzione e lotta agli incendi


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia Ieri

Oggi

Leader I, Leader II e Leader + Laboratori di sperimentazione dello sviluppo integrato e sostenibile per il rafforzamento delle politiche di sviluppo rurale.

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

218

Progetti di cooperazione Leader e i GAL

Approccio LEADER Asse IV PSR 2007-13

Ruolo centrale affidato ai GAL nell’attuazione di interventi finalizzati allo sviluppo del proprio territorio, perché capaci di tradurre in programmi di sviluppo le esigenze territoriali.

PSR Puglia

Compito affidato ai GAL di affrontare le priorità dell’Asse III in modo integrato e trasversale. L’attivazione di un numero più o meno esteso di misure dell’Asse III può consentire di proporre programmi più articolati e in linea con le specifiche esigenze locali.

L’iniziativa Leader (LEgami tra Azioni per lo sviluppo Dell’Economia Rurale) è nata nel contesto della prima riforma dei fondi strutturali (1989-1993), quando la Commissione Europea ha concepito le iniziative comunitarie come strumenti per promuovere misure di particolare interesse per la Comunità e per introdurre e testare nuovi metodi e nuovi modelli concettuali in vista di una loro futura integrazione nei programmi principali. Nelle edizioni successive (Leader I 1991/1994, Leader II 1994/1999, Leader+ 2000/2006), ha continuato a riunire, a livello locale, le varie problematiche, gli attori potenziali e le diverse risorse

L’approccio LEADER della Regione Puglia

Territorio di appatenenza del GAL

Ascolta e legge

Piano di Sviluppo Locale (PSL)

Elabora

GAL

Utilizza

Strumenti del PSR Assi III e IV*

Gruppi di Azione Locale (Pubblico, privato e volontariato)

Elabora

Documento Strategico Territoriale (DST)

*Misure 413, 421, 431, 311, 312, 313, 321, 323, 331


Gruppi di Azione Locale (GAL) nel territorio pugliese

1 7

9

2

3

5

Terra d'Arneo Guagnano Salice Salentino Veglie Porto Cesareo Nardò

Terre del Primitivo Avetrana Erchie Lizzano Manduria Maruggio Oria Torre S. Susanna Torricella

Luoghi del Mito Castellaneta Ginosa Laterza Mottola Palagianello Palagiano

4 Alto Salento Carovigno Ceglie Messapica Ostuni S. Michele Salentino S. Vito dei Normanni

8 6

6

4 1

7 Gargano Cagnano Varano Carpino Ischitella Mattinata Monte Sant'Angelo Peschici Rignano Garganico Rodi Garganico San Marco in Lamis Sannicandro G. Vieste

La Giunta regionale ha iniziato a selezionare i Gruppi di Azione Locale (GAL) e i relativi Piani di Sviluppo Locale (PSL), che saranno così abilitati all'attuazione dell'Asse 4-LEADER, con le risorse finanziarie del Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2007-2013. Saranno selezionati almeno 14 Gruppi che dovranno rappresentare partenariati pubblico-privati, formati dalle principali componenti pubbliche ed istituzionali, economiche e produttive, culturali, ambientali e sociali che operano all'interno degli ambiti territoriali individuati dal relativo PSL, a cui sarà affidato il compito di progettare ed attivare, tramite appositi bandi, gli interventi ritenuti prioritari nelle singole aree, in sintonia con gli obiettivi individuati dal PSR.

2 3

8 Piana del Tavoliere Carapelle Cerignola Ordona Ortanova Stornara Stornarella

9 DaunOfantino Manfredonia S. Ferdinando di Puglia Trinitapoli Zapponeta

5

(nell’ambito del cosiddetto approccio integrato allo sviluppo). La partecipazione locale necessaria per lo sviluppo è stata stimolata grazie alla formazione di nove Gruppi d’Azione Locali (GAL), creati con il coinvolgimento dei settori pubblico, privato e del volontariato per supervisionare l’attuazione del programma Leader a livello locale. Il metodo Leader continua a giocare un ruolo importante nella programmazione 2007-2013 ed infatti la Commissione ha integrato il metodo Leader nei programmi di sviluppo rurale (PSR). La cooperazione tra territori nell’ambito dell’Iniziativa comunitaria Leader plus nel periodo di programmazione 2000 - 2006 ha previsto due tipologie di cooperazione: ◆◆ cooperazione Interterritoriale, con Gruppi di Azione Locali di altre regioni italiane aderenti al programma; ◆◆ cooperazione transnazionale. La cooperazione transnazionale è applicabile ai Gruppi di Azione Locale appartenenti ad almeno due differenti Stati (non necessariamente tutti interni all’Unione Europea).

219 SVILUPPO RURALE

Meridaunia Accadia Anzano di Puglia Ascoli Satriano Bovino Candela Castelluccio dei Sauri Castelluccio V. Celle San Vito Deliceto Faeto Lucera Monteleone di Puglia Orsara di Puglia Panni Rocchetta S. Antonio Sant’Agata di Puglia Troia

Capo S.Maria di Leuca Acquarica del Capo Alessano Castrignano del Capo Corsano Morciano di Leuca Gagliano del Capo Miggiano Montesano Salentino Nociglia Patù Presicce Ruffano Salve Specchia Taurisano Tiggiano Tricase Ugento


I risultati ottenuti dalla Regione Puglia

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

220

Il progetto LeaderMed

Nell’ambito di Leader plus, il progetto più interessante per la Regione Puglia è stato LeaderMed, uno dei pochi esempi di progetti di cooperazione transnazionale attuati con Paesi extra UE e che ha visto la partecipazione di tutti i Gal pugliesi. Il progetto, che ha coinvolto Malta, Libano, Turchia e Siria, ha previsto un costo, per la quota di competenza dei GAL pugliesi, di 591.920 euro e ha consentito di promuovere la valorizzazione comune delle aree rurali del Mediterraneo attraverso l’armonizzazione delle regole e lo sviluppo della complementarietà commerciale dei prodotti tipici. Tale obiettivo generale è stato perseguito tramite i seguenti obiettivi operativi: ◆◆ l’armonizzazione delle norme sullo sviluppo rurale, la qualità e la sicurezza alimentare; ◆◆ la creazione di un’immagine coordinata per la promozione delle aree rurali LeaderMed, in particolare con la creazione di un Albo dei produttori; ◆◆ l’attuazione di specifici progetti pilota da parte di ciascun partner .


La spesa per lo sviluppo rurale [Spese riferite alle somme rivenienti dal bilancio regionale]

221

milioni di euro

SVILUPPO RURALE

93,2

2008

103,8

2007

88,7

2006


REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

222

1.480 Oltre 1.480 sono i milioni di euro programmati per il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013.


Lavori in corso

La politica per il futuro dello sviluppo rurale non può prescindere dagli obiettivi fissati dal nuovo programma comunitario. La Regione Puglia ha approvato definitivamente il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), che mira a favorire la continuità e lo sviluppo dell’attività agricola e agroalimentare aumentandone la competitività e la diversificazione e garantendo, nel contempo, la salvaguardia dello spazio naturale, dell’ecosistema agricolo e del paesaggio rurale. Nelle pagine a seguire sono descritte una serie di iniziative che hanno il fine di fornire alcuni elementi significativi della nuova politica in corso e futura.

ASSI

Misure

ASSE I 111 112 113 114 121 122 123 124 125 132 133

MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione Insediamento di giovani agricoltori Prepensionamento imprenditori e lavoratori agricoli Utilizzo dei servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali Ammodernamento delle aziende agricole Accrescimento del valore economico delle foreste Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore e alimentare Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture e sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare Sostegno alle associazioni di produttori per attività di informazione e promozione per prodotti di qualità Totale Asse I

23.000.000 75.000.000 12.000.000 35.000.000 215.000.000 13.000.000 185.000.000 15.000.000 5.000.000 10.000.000 10.000.000 598.000.000

ASSE II 211 212 214 216 221 223 226 227

MIGLIORAMENTO DELL'AMBIENTE E DELLO SPAZIO RURALE Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle aree svantaggiate non montane Pagamenti agroambientali Sostegno agli investimenti non produttivi in campo agricolo Imboschimento di terreni agricoli Imboschimento di superfici non agricole Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi Sostegno agli investimenti non produttivi – foreste Totale Asse II

3.500.000 8.000.000 294.621.000 89.500.000 23.550.000 20.000.000 40.000.000 40.000.000 519.171.000

ASSE III 311 313 321 323 331

QUALITÀ DELLA VITA E DIVERSIFICAZIONE DELL'ECONOMIA Diversificazione verso attività non agricole Incentivazione di attività turistiche Servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Formazione e informazione rivolte agli operatori economici impegnati nei settori che rientrano nell’asse 3 Totale Asse III

ASSE IV 410 413 421 431

LEADER Strategie di sviluppo locale: Qualità della vita/diversificazione Cooperazione interterritoriale e transnazionale Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze, animazione Totale Asse IV

511

Assistenza tecnica TOTALE GENERALE

FINANZIAMENTO €

22.000.000 3.000.000 5.000.000 7.000.000 3.000.000 40.000.000 13.000.000 213.000.000 12.000.000 54.000.000 279.000.000 44.397.695 1.480.568.696

223 SVILUPPO RURALE

Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007 - 2013


Lavori in corso

REGIONE PUGLIA | BILANCIO SOCIALE

224

Innovazione

La regione Puglia ha avviato, insieme con il CO.AN.AN. (Consorzio Anagrafe Animali Scarl), Ente strumentale di assistenza tecnica dei Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il disegno e la realizzazione di un nuovo sistema di “qualità” regionale “Prodotti di Puglia”.Il sistema intende da una parte sostenere le imprese nelle azioni di valorizzazione dei prodotti e dall’altra garantire i consumatori sulla qualità, provenienza e salubrità dei prodotti regionali. Per tali finalità la Regione si sta dotando di un nuovo sistema informativo basato sulle moderne tecnologie on-web con il quale fornire servizi alle imprese e garantire la rintracciabilità degli alimenti e dei loro elementi di qualità. È inoltre in fase di presentazione il nuovo portale dei servizi di sviluppo agricolo, che comprenderà l’agrometereologia, l’assistenza e la formazione agli agricoltori on line, con la possibilità di interagire con l’utenza, fornendo un ulteriore servizio alla comunità pugliese.


Foggia Barletta Trani Andria

Bari

Brindisi

Taranto

Poli urbani

Lecce

Aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo Aree rurali intermedie

Masserie didattiche

Sono state riconosciute oltre 20 masserie didattiche ed è stato raccolto, sul sito della Regione Puglia, materiale audio, video, grafico e fotografico di considerevole valore documentario.

Inquinamento da nitrati

Il monitoraggio della concentrazione dei nitrati nelle acque, la predisposizione di iniziative di comunicazione e formazione e di un codice di buona condotta, l’elaborazione e l’applicazione di strumenti di verifica hanno permesso di contrastare l'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

Memoria e didattica

La “Mostra permanente delle carrozze d’epoca Michele Pedone” presso l’Ufficio Incremento Ippico di Foggia ha lo scopo di favorire la conoscenza del recente passato da parte delle scolaresche e di conservare le carrozze che sono state, e a volte sono ancora, il mezzo di locomozione principe nelle campagne pugliesi.

225 SVILUPPO RURALE

PSR Puglia 2007-2013 Classificazione delle aree rurali






Regione Puglia

SALUTE E POLITICHE SOCIALI

SVILUPPO ECONOMICO

AMBIENTE, RETI E QUALITÀ URBANA

TERRITORIO, SAPERI E TALENTI

SVILUPPO RURALE

Regione Puglia | Bilancio sociale | 2006 - 2008

L’IDENTITÀ DELLA REGIONE PUGLIA

06|08 Regione Puglia Bilancio sociale


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