Talkink #3

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Breve Estratto dalla rivista Talkink n.3 di Lupiae Comix, edita da Cagliostro Epress

Anno 1. n. 3 – Marzo 2009



Breve estratto da: Heavy Bone di Enzo Rizzi






Il piano di Azzurra Chirico L’ho riscoperto per caso… e i ricordi si fanno vivi attraverso fotogrammi di un’ infanzia... Sono piccola, ho più o meno sette anni, prendo per mano mia nonna e mi incammino con lei verso la casa della Signora delle Bambole. Una strana sensazione mi accompagna durante il tragitto. Ansia e trepidazione per un qualcosa che ho come il sospetto mi stia aspettando in quella casa. Non so nulla della Signora, non conosco il suo nome, tantomeno quanti anni possa avere. Ma sono sicura che nemmeno mia nonna lo sappia o forse non me ne ha mai parlato volontariamente. Presa dai miei pensieri stringo più forte la mano che mi guida. Ci fermiamo, mia nonna mi sorride dall’alto. Non sono più tanto sicura di voler entrare, ma qualcosa mi spinge a farlo. Finalmente varchiamo la soglia. È una casa antica, un po’ barocca, ma quello che stupisce i miei occhi da bambina sono le bambole di porcellana disposte tutte ordinate sui divanetti e sulle poltrone... ci sono bambole ovunque, piccole bambine vestite da cerimonia. Sotto ogni bambola c’è un centrino colorato. Sembra fossero lì da sempre, che nessuno le avesse mai spostate o addirittura che nessun bambino avesse mai giocato con loro. Sento dei piccoli passi e una figura esile dai capelli candidi ci viene incontro. Le due donne accanto a me si stanno abbracciando. Una lacrima per il tempo che non le ha aspettate. Le lascio sole ed entro nel salone. Altre bambole, altri vestitini, altri colori. Ma il mio sguardo passa oltre, e si ferma su di Lui. È grande, maestoso e potente. Ma al tempo stesso così placido, è una tavola nera che galleggia nel mare di notte. Lo sfioro con gli occhi e poi con le dita..lo sento liscio e sembra non finire mai.

Mi avvicino ancora e immagino le mie mani che scivolano sui tasti come gabbiani bianchi, che si tuffano per poi risalire. Dietro di me, voci silenziose e graziose risatine. Mi allontano con un sussulto, ma la Signora delle bambole dice “restami accanto, se vuoi” e senza fatica prende posto sullo sgabello. E’ un attimo. E il mondo attorno, come per magia, scompare. Una sola volta la Signora delle Bambole deve averlo suonato. E in quella sola volta io credo di essermi innamorata. Ci sono andata altre volte in quella casa, ma il pianoforte non è stato più toccato, i tasti erano sotto qualcosa di pesante, e io di nascosto volevo sollevarlo e scoprire i denti di quel meraviglioso amico nero. Ma non lo facevo. Mi sedevo in mezzo alle bamboline e osservavo il mondo attorno sperando che quelle note, ancora, mi riempissero l’anima. Illustrazione di Giovanni Freghieri


Breve estratto da: WILD: Il segreto di un trombettista Testi: Ilaria Ferramosca; Disegni: Marcello Solferino







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