La mia scuola ha un nome da maschio

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i Lapislazzuli

Susanna Mattiangeli

LA MIA SCUOLA HA UN NOME DA MASCHIO illustrato da AgustĂ­n Comotto

Š 2013 Edizioni Lapis Tutti i diritti riservati Edizioni Lapis Via Francesco Ferrara, 50 00191 Roma tel.: +39.06.3295935 www.edizionilapis.it e-mail: lapis@edizionilapis.it ISBN 978-88-7874-297-0 Finito di stampare nel mese di luglio 2013 presso Rubbettino Print Soveria Mannelli (CZ)

Edizioni Lapis


La mia scuola ha un nome da maschio: si chiama Goffredo Qualcosa.

Io però la chiamo scuola e quindi è femmina. Chissà che cosa fa quando non ci siamo. Chissà se rimane ferma tutto il tempo ad aspettarci.

Noi no, noi ci muoviamo sempre e la mattina la troviamo al solito posto.

Qualcuno arriva per primo, mentre gli altri entrano tutti insieme di corsa. C’è chi è in ritardo anche oggi e la scuola gli apre lo stesso il portone, ma è l’ultima volta.


I genitori la guardano da fuori, parlano sempre tra loro e vanno via;

i maestri invece stanno lĂŹ e la vedono da dentro. Noi non ci fermiamo a guardare, mentre i bidelli ci dicono che non si corre per le scale.


La mia scuola è di quelle normali, con un cancello e i disegni appesi.

Alcune invece sembrano torte, altre scarponi; ce ne sono fatte di terra, di pietra, di fango o di marmo. Ci sono scuole morbide e comode o dure che pungono. Strette e alte o basse e larghe.

La scuola però può essere tutta

diversa: a volte è un albero e basta, o una strada, o un muretto.


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