La Nebbia 24 Ore - Dicembre 2016

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Periodico di approfondimento online

A scuola di volontariato N. 1 - Dicembre 201 6


La Nebbia 24 Ore

Periodico di approfondimento online realizzato dalla classe 3ÂŞ BS del liceo scientifico Ettore Sanfelice di Viadana in collaborazione con La Provincia, quotidiano di Cremona

Direttore responsabile

Prof. Roberto Conti

Tutor aziendale Dott. Marco Bazzani

Social media manager

Buone notizie! della Redazione

In occasione della Giornata del Volontariato è stata aperta una raccolta fondi per la ricostruzione dell'Istituto Superiore A. Gentili di San Ginesio, nelle Marche, distrutto nel recente terremoto. La raccolta è stata possibile grazie alle sezioni marchigiane e viadanesi dell'Associazione Italiana Genitori (A.Ge.). In foto la consegna al Liceo delle offerte da parte della profesoressa Patrizia Togliani alle rappresentanti di A.Ge. Viadana (Roberta Rossi, Patrizia Pezzali e Marisa Pizzamiglio).

Simone Gozzi

Redazione

Filippo Abbate,Alessia Aiello, Denisa Balan,Alessandro Baraldi, Caterina Benassi, Marco Caramanti, Lucas Carvalho Ribeiro, Beatrice Clerici, Davide Daturi, Federico De Micheli, Nicolas Feroldi,Asya Frigidi, Simone Gozzi,Andrea Parmigiani, Giulia Pasini, Maria Prati, Silvia Toscani

Impaginazione Marco Caramanti Alessandro Baraldi

Fotografie Simone Gozzi Maria Prati

Email

lanebbia24ore@gmail.com

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Volontariato tra i banchi

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di Alessia Aiello e Caterina Benassi

olontari in prima fila nella giornata a loro dedicata.

Nelle cinque ore di giovedì 1 dicembre gli studenti del liceo E. Sanfelice hanno avuto modo di approfondire le loro conoscenze sulle associazioni di volontariato locali. L'assemblea, organizzata dai professori Roberto Conti e Patrizia Togliani, è stata pensata come luogo di incontro e confronto tra i ragazzi e i volontari. In questa occasione, vari stand erano sparsi nei corridoi della scuola rappresentando diversi ambiti (socio-sanitario, socio-assistenziale, culturale, diritti umani, tempo libero e sport, ambientale) e si è potuto contribuire a una raccolta fondi per la scuola superiore Gentili di S. Ginesio colpita dal recente terremoto nelle Marche. I volontari hanno presentato le finalità delle onlus fornendo materiale e video informativi alle classi che, a turno, andavano ad ascoltare le loro testimonianze. Nel primo numero di questo giornale online noi, 3ª BS, parleremo dei vari ambiti in modo più specifico.

Per non perdersi nella nebbia a cura di Davide Daturi

volontàrio s. m. (f.-a) [dal lat.voluntarius, der. Di voluntas(-atis) «volontà»]. – Con riferimento a persona che accetta una determinata situazione o presta la sua opera di propria volontà. Chi assume un impegno o si presta a operare, a collaborare, a fare qualcosa di propria volontà, indipendentemente da obblighi e da costrizioni esterne.

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Il confronto di Beatrice Clerici e Silvia Toscani

Prof. Patrizia Togliani

Prof. Neri Saccani

(insegnante di scienze umane)

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(insegnante di arte)

i è venuta l'idea di riproporre un'assemblea sul volontariato, su modello di una fatta tre anni

fa. Proprio per questo motivo abbiamo individuato sei macro aree; erano presenti molte associazioni che provengono dal nostro territorio ma anche molte che operano su scala nazionale. Riteniamo fondamentale che i ragazzi conoscano la ricchezza delle opportunità e sappiano quali associazioni operano sul nostro territorio, poiché molte di queste sono sconosciute, e per invogliare i giovani a prendere parte ad alcune di queste secondo i propri interessi, sia come volontari, sia prendendo parte al progetto di alternanza scuola-lavoro. Dobbiamo infatti renderci maggiormente conto che ci sono persone che regalano il loro tempo e le loro competenze per raggiungere obiettivi a scopo solidaristico. La scuola tra le sue finalità non ha solo lo scopo di preparare gli studenti dal punto di vista disciplinare e professionale, e quindi per quanto riguarda l'istruzione, ma anche quello di educare i ragazzi ad essere buoni cittadini e penso che il mondo del volontariato possa offrire molti spunti per la formazione della persona, quindi questa giornata rappresenta un'occasione che rientra perfettamente nei compiti istituzionali della scuola. In conclusione bisogna prendere esempio dai volontari, perché il loro comportamento è da ritenersi esemplare

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enso che la giornata dedicata interamente al volontariato sia stata interessante dato che può essere d'aiuto agli studenti come orientamento per l'alternanza scuolalavoro o, più in generale, come orientamento sociale. E' stata una giornata molto intensa che però mi ha dato molto su cui pensare. Gli stand erano davvero numerosi e questo ci ha permesso di capire quanto sia capillare l'organizzazione di queste associazioni sul nostro territorio. Da qui ho dedotto che ogni organizzazione ha bisogno di risorse sia umane che economiche e questo è un grande sperpero. Ma se tutte queste associazioni sparissero, cosa succederebbe al nostro mondo? Sicuramente sarebbe più deserto e bisognoso perché non si riuscirebbe a sopperire ai bisogni di tutti. In questa particolare situazione, a chi toccherebbe dunque provvedere alla soluzione di questi problemi? Toccherebbe allo Stato. Si verrebbero infatti a creare molti nuovi posti di lavoro e in più l'assenza del volontariato inchioderebbe lo Stato sulla necessità di creare un progetto Welfare più articolato e sensato. Avendo fatto la volontaria per molti anni, mi sono resa conto che questo è un lavoro che richiede tempo, intelligenza e soprattutto denaro. Questo vale per ogni gruppo di volontariato, che un po' ha e un po' vorrebbe avere. Quindi penso che il volontariato sia una cosa molto positiva, ma sarebbe meglio che se ne occupasse lo Stato o un ente pubblico, perché le persone, essendo pagate, sarebbero spinte maggiormente verso questi ambiti, cosa difficile per chi è già impegnato in un altro lavoro.

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L'angolo della storia: la duplice origine del volontariato in Italia di Andrea Parmigiani e Federico De Micheli

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l volontariato in Italia affonda le proprie radici nel Medioevo: in quel periodo sorsero numerose congregazioni principalmente religiose e mosse da fini di solidarietà. I compiti perseguiti da queste erano molteplici: l'assistenza ai malati, il riscatto degli schiavi (in particolar modo quelli in mano agli ottomani) e l'assistenza dei condannati a morte. Una delle più antiche attività di volontariato nasce con la fondazione dei frati francescani istituiti intorno al 1205 da San Francesco d'Assisi per assistere i poveri e gli ammalati. Nel 1305, durante le crociate, questo gruppo di monaci fondò l'ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro, che avevano l'ideale fondamentale di difendere Gerusalemme e i pellegrini che vi si recavano; hanno dimostrato grande dedizione religiosa risolvendo molti conflitti con la diplomazia e le preghiere, anziché con le armi. In diverse associazioni ancora oggi presenti si possono riscontrare gli stessi valori e principi che hanno mosso la

solidarietà francescana secoli fa, come per esempio l'associazione Custodia Terrae Sanctae, oggi composta da missionari volontari al servizio dei profughi delle zone deturpate dai conflitti che da un millennio caratterizzano la Terra Santa. È importante però sottolineare il fatto che il volontariato nel nostro paese non affonda le proprie radici unicamente nella tradizione ecclesiastica cattolica ma anche in quella operaia e socialista. Si può parlare di nascita di attività di volontariato “moderne” solo a partire dal 1800 con la rivoluzione industriale e la conseguente necessità di rispetto dei diritti umani, proclamata a gran voce dalla classe operaia. Tra le prime associazioni riformatrici della società si possono perciò ricordare le prime organizzazioni sindacali. Ad una prima fase in cui il volontariato era chiamato a rispondere a situazioni di emergenza sociale, segue quindi una seconda fase in cui gli obiettivi diventano quelli di portare i cittadini alla consapevolezza dei propri diritti e stimolare le pubbliche amministrazioni a compiere le proprie funzioni in modo efficiente. Fonti e link utili: www.socialnews.it/ar ticoli-mensile/lastoria-delvolontariato-in-italia/

al lavoro per portare in salvo le opere degli Uffizi per l'alluvione di Firenze del 1 966 Angeli del fango

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Le associazioni culturali di Nicolas Feroldi e Asya Frigidi

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urante l'assemblea d'istituto del Sanfelice di Viadana tenutasi il 2 Dicembre 2016, sono state ospitate varie associazioni di volontariato appartenenti al territorio, riconducibili a 6 ambiti ognuno dei quali stanziato in aree diverse della struttura. La prima a presentarsi è stata l' A.Ge, acronimo di Associazione Italiana Genitori, un'organizzazione nata nel 1968 per creare un ponte tra genitori e istituzioni scolastiche. Essa si spende per aiutare lo studente nel risolvere problematiche interne alla scuola nelle quali viene coinvolto, con il fine di garantirgli un percorso educativo sereno. Successivamente ha esposto i propri obiettivi Rete Rosa, creata nel 2012 con lo scopo di ottenere parità di diritti tra i sessi. L'associazione viene collocata in Lo stand di A.Ge. nella zona Culturale

quest’ambito poiché la sua prerogativa principale è quella di creare spazi nei quali le donne possano essere valorizzate in attività manuali o creative. Con la presentazione di Italia Nostra si è passati poi ad un ambito ambientaleculturale. Fondata nel 1951 per far fronte ai numerosi scempi paesaggistici che seguirono la Seconda guerra mondiale e per perseguire un nuovo modello di sviluppo che valorizzi l’inestimabile patrimonio culturale e naturale


italiano, risulta essere una delle maggiori associazioni italiane. Risorgimento-Lab, ultima nel settore, si impegna a promuovere l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, co-progettando con il territorio e rispondendo così ai bisogni della società come ad esempio la diminuzione del tasso di disoccupazione. Il piano attualmente in corso prevede la digitalizzazione attraverso la creazione di una piattaforma dei 17 goal del millenium, ovvero i diciassette obiettivi globali che hanno lo scopo di migliorare la vita degli abitanti dei paesi in via di sviluppo e ridurre l'inquinamento mondiale. Occasioni come queste permettono di comprendere come il mondo del volontariato arricchisce coloro che lo vivono, ovvero i volontari stessi, risolvendo contemporaneamente problematiche sociali. Risulta chiaro di Simone Gozzi quindi, che lo svolgere attività di questo tipo è più di una semplice occupazione temporanea: è una scelta Circa un italiano su otto svolge attività gratuite di vita che, con devozione e impegno, a beneficio di altri o della comunità. In Italia il fa la differenza nella vita delle persone. numero di volontari è stimato in 6,63 milioni di persone (tasso di volontariato totale pari al 12,6%). Sono 4,14 milioni i cittadini che svolgono la loro attività in un gruppo o in un'organizzazione (tasso di volontariato organizzato pari al 7,9%) e tre milioni si impegnano in maniera non organizzata (tasso di volontariato individuale pari al 5,8%). I volontari appartengono prevalentemente alla classe di età 55-64 anni (15,9%). Il contributo di giovani e anziani in termini di presenza attiva si mantiene, invece, inferiore alla media nazionale. Il lavoro volontario è più diffuso nel Nord del Paese. Nel Nord-est si registra il tasso di volontariato totale più elevato (16%), mentre il Sud si contraddistingue per livelli di partecipazione sensibilmente più bassi (8,6%).

I numeri

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Rete Rosa

di Nicolas Feroldi e Asya Frigidi

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ondata spontaneamente nel 2012 durante la manifestazione del 25 Novembre,ovvero la “Giornata nazionale contro la violenza sulle donne”, quest'associazione si occupa di creare spazi culturali e sociali nei quali le donne possano essere valorizzate, promuovendo attività di intrattenimento. Un altro obiettivo è quello di far ottenere alle donne pari opportunità rispetto agli uomini, anche se questo tema viene affrontato in modo diverso rispetto alle altre associazioni che lottano per lo stesso motivo, infatti non vogliono mettere a soqquadro l'ordinamento della società con manifestazioni femministe ma vogliono sensibilizzare l'opinione pubblica su questo argomento, non andando quindi contro la figura maschile,che in molti casi si è dimostrata molto utile nella creazione e nell'

allestimento delle manifestazioni, anche per questo motivo quest'organizzazione è aperta anche agli uomini, anche se attualmente non vi è nessun iscritto maschio ma solo iscritte femmine, circa venti. Lo slogan dell'associazione è “Tenere alta l'attenzione sul mondo femminile”, e per arrivare a questo risultato vogliono dare un peso diverso rispetto al risvolto puramente consumista della festa dell'8 Marzo e del 25 Novembre e creare feste nuove come ad esempio “La festa dei popoli” ,già proposta a Viadana l'anno scorso nella quale alcune donne hanno sfilato in piazza vestite con gli abiti tradizionali del proprio paese di appartenenza, per confrontare le caratteristiche delle donne nelle varie culture. Quest'associazione collabora anche con Telefono Rosa, la quale ha stabilito uno

Il personaggio di Asya Frigidi

Anas al-Basha, questo il nome ventiquattrenne che ha dato la vita per il volontariato in Siria il 29 novembre scorso. Anas cercava, travestendosi dal clown, di portare un sorriso sui volti dei bambini abituati a vivere nella situazione drammatica di Aleppo, definita per questo dall'Onu come “un cimitero a cielo aperto”. Un gesto di grande bontà d'animo gli è costato la vita, il giovane infatti è rimasto vittima del bombardamento nel quartiere di Mashad, opera della Russia o dei governativi. Space for Hope (Spazio per la Speranza), associazione di cui faceva parte il volontario, da anni collabora con dodici scuole del territorio, fornendo supporto psicologico e materiale a più di 350 orfani. La sua morte ha causato il blocco momentaneo dell'associazione per il recupero delle forze perse nelle giornate difficili di guerra, per agire in modo ancora più efficace. Anas era l'unico della sua famiglia ad essere rimasto ad Aleppo Est, spinto da verità, speranza e vita vera, valori tipici di chi crede nel cambiamento anche davanti a realtà drammatiche.


sportello di ascolto a Viadana, e nel quale sono stanziate alcune socie di Rete Rosa, le quali hanno preso parte a un corso di formazione per aiutare donne vittime di violenza.

Gli incontri avvengono ogni lunedì alle ore 21:00 nella sede di via verdi e sono aperte a tutti.

Dura lex

di Andrea Parmigiani e Federico De Micheli

La legge quadro sul volontariato n. 266 L'articolo 5 definisce le modalità tramite dell’11.08.1991 afferma : “La Repubblica le quali le organizzazioni possono trarre italiana riconosce il valore sociale e la risorse economiche: funzione dell’attività di volontariato in Le organizzazioni di volontariato traggono le quanto espressione di partecipazione, risorse economiche per il loro funzionamento e per lo solidarietà e pluralismo, ne promuove lo svolgimento della propria attività da: sviluppo salvaguardandone l’autonomia e - contributi dagli aderenti ne favorisce l’apporto originale per il - contributi di privati conseguimento delle finalità di carattere - contributi dello Stato, di enti o di istituzioni sociale, civile e culturale individuate dallo pubbliche finalizzati esclusivamente al sostegno di Stato, dalle Regioni, dalle Province specifiche e documentate attività o progetti autonome di Trento e di Bolzano e dagli - contributi di organismi internazionali enti locali.”. - donazioni e lasciti testamentari Questa legge è divisa in 17 articoli, ecco i - rimborsi derivanti da convenzioni più importanti. - entrate derivanti da attività commerciali e L’articolo 2 definisce in maniera chiara produttive marginali. (art. 5 comma 1) ed inequivocabile cosa si intende per L'articolo 10 definisce il rapporto delle attività di volontariato: organizzazioni con le norme provinciali e Ai fini della presente legge per attività di regionali: volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. (art. 2 comma 1)

L’articolo 3 definisce cosa si intende per organizzazione di volontariato e stabilisce quale forma giuridica deve assumere:

È considerato organizzazione di volontariato ogni organismo liberamente costituito al fine di svolgere l' attività espressa nell'articolo 2, che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.

(art.3 comma 1)

Le organizzazioni di volontariato possono assumere la forma giuridica che ritengono più adeguata al perseguimento dei loro fini, salvo il limite di compatibilità con lo scopo solidaristico.

(art. 3 comma 2)

Le leggi regionali e provinciali devono salvaguardare l'autonomia di organizzazione e di iniziativa del volontariato e favorirne lo sviluppo.

(art. 10 comma 1) L'articolo 12 spiega cos'è l'Osservatorio nazionale per il volontariato e le sue funzioni, ovvero un organo presieduto dal Ministro per gli affari sociali con il compito di censire le associazioni, condurre ricerche anche all'estero per la loro promozione e promuovere cooperazioni con gli enti per la realizzazione di progetti sperimentali. Fonti e link utili: www.governo.it

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I ragazzi di 4ª AS e 4ª BS con il rappresentante del Gruppo Missionari Villa Pasquali

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Il diritto di avere diritti di Denisa Balan e Giulia Pasini

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indigenti presso la Casa Circondariale. Chi mai avrebbe pensato che anche i Dichiarazione universale dei diritti carcerati avessero bisogno del nostro aiuto? umani) e questo è uno degli aspetti che Ebbene sì, queste persone forniscono loro l'assemblea del primo dicembre ha tenuto a capi d'abbigliamento di prima necessità. sottolineare. L'associazione M.I.A. , invece, si propone Le associazioni presenti al liceo di Viadana, come uno spazio d'ascolto e d'aiuto concreto il 1 dicembre, nell'area Diritti Umani, hanno alle donne che vivono una condizione di cercato con le loro esperienze e il loro violenza fisica, psicologica, economica, operato di testimoniarci come con poco si sessuale e stalking al fine di ridare loro la può veramente fare tanto. fiducia in sé stesse che avevano perso o mai I ragazzi con attenzione e domande si sono trovati davanti problemi che mai avrebbero pensato di dover affrontare. “Siamo nel 2016!” Ma siamo ancora molto indietro su diversi fronti. Riguardo questo argomento due volontarie veterane dell'associazione Zona FrancaIl Baule di Cremona, hanno esposto le loro esperienze legate all'assistenza ai detenuti utti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” (art.1 –


avuto. Il Gruppo aiuto ai Missionari Villa Pasquali si occupa di aiutare i più poveri promuovendo iniziative di raccolta fondi come Le uova del sorriso ed I panettoni del sorriso che vendono loro stessi sul sagrato delle chiese. Ogni anno si impegna anche ad assegnare il premio Solidarietà Internazionale a coloro che hanno dimostrato sensibilità verso i poveri della terra. Tra i vincitori del prestigioso premio era presente Don Paolo Tonghini, presidente dell'associazione NEWTABOR. Promossa nel 2010, si impegna a difendere i diritti umani nei paesi contribuendo allo sviluppo delle comunità in Brasile a Fortaleza nello Stato di Cearà, nel Maranhao, nello Stato

Nebbia d'autore a cura di Maria Prati

SAN MARTINO La nebbia a gl'irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar; ma per le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor dei vini l'anime a rallegrar. Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar tra le rossastre nubi stormi d'uccelli neri, com'esuli pensieri, nel vespero migrar. (G. Carducci, Rime Nove, 1883)

dell'Amazzonia-Amapa, ed in Africa in Congo nella diocesi di Butembo-Beni. Le testimonianze di queste associazioni hanno colpito la sensibilità di molti, tanto che i ragazzi stessi si sono resi disponibili ad aiutare raccogliendo, ad esempio,capi d'abbigliamento all'interno dell'Istituto.

Le voci del Sanfelice

di Beatrice Clerici e Silvia Toscani

Alessandro Rizzi, 4ª BS, rappresentante d'istituto Ascoltare i vari volontari parlare delle loro associazioni mi ha fatto venire voglia di impegnarmi per aiutare gli altri ma penso che tutti i miei compagni di classe più o meno si siano sentiti abbastanza coinvolti. Da parte mia ritengo molto utili le varie associazioni che si concentrano sui disabili perchè penso che sia importante aiutarli e insegnar loro che non bisogna verognarsi delle diversità, ma piuttosto trovare dei punti di forza e valorizzarli al massimo. Utile anche per il fatto che le cose che sono state dette non si possono trovare sui depliant. Mi è piaciuta molto anche l'organizzazione dell'assemblea in generale e penso che se ne dovrebbero fare di più così perché sono più coinvolgenti e, in quanto rappresentante di istituto, proporrò altre assemblee come questa.

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Il buio oltre le sbarre di Giulia Pasini

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ome è noto, la situazione nelle carceri italiane è veramente drammatica. Sono sovrappopolate, c'è mancanza di mezzi e spesso viene a mancare la funzione rieducativa della pena. Attualmente la Casa Circondariale di Cremona, carcere maschile, ospita 400 persone ed è in continuo aumento. L'associazione Zona Franca – Il Baule, collaborando con la Direzione, cerca di alleviare questi disagi che tolgono spesso la dignità alle persone. Il Baule (chiamata così perché fa riferimento al luogo in cui una volta si mettevano i vestiti) è una parte dell'intero progetto Volontari Carcere che fornisce ai detenuti capi d'abbigliamento di prima necessità come biancheria intima, pigiami, calze, scarpe etc. Quando un uomo viene preso per essere portato in carcere, si presenta con i vestiti che quel giorno stesso indossava e con i soldi che aveva in tasca. Spesso sono pochi spiccioli e poco resta per comprarsi allo spaccio gli oggetti di prima necessità. I famigliari possono caricare denaro sul loro conto e anche questo è umiliante per chi ha la famiglia all'estero; a questi resta come unica speranza fare affidamento alle associazioni che collaborano con la Casa Circondariale. I volontari del Baule sono 12 e dal 1996 agiscono per aiutare queste persone a sentirsi comunque uomini e non oggetti dimenticati.

La dirigenza si spende per queste persone con lezioni d'italiano e corsi specifici; pochi anni fa, ad esempio, è stato costruito un violino grazie al corso di falegnameria! Ci sono persone, proprio tra i detenuti, che si impegnano a cambiare la situazione. Tra questi ci sono uomini che hanno a cuore la loro istruzione e che si sono riorganizzati per ristrutturare tutta la vecchia biblioteca, dipingendola e mettendo tutti i libri in ordine catalogandoli. Ormai leggere è una passione e ognuno vuole un libro per sé. C'è chi invece è appassionato di disegno e si cimenta nel dipingere con motivi naifle mura che circondano il penitenziario, per rendere più accogliente la visita dei loro bambini: quasi come a dare l'atmosfera di un parchetto. Questo muro, però, è così alto che lo sguardo non riesce ad oltrepassarlo e, ci raccontano le volontarie, sembra quasi che il loro campo visivo si sia accorciato. Da qui si è ispirato un film Levarsi la cispa dagli occhi che narra la storia di alcuni detenuti, delle loro poesie, dei loro scritti che accompagnano lo spettatore in un viaggio all'intero del carcere alla ricerca della parola Libertà. Il film è girato presso il carcere di massima sicurezza di MilanoOpera. E' brutto da dire ma spesso queste persone sembrano fuori dal nostro mondo. Per noi è scontato il giorno del Natale e il giorno in cui cade la Pasqua. Ma per loro non è così. Il vescovo è spesso impegnato in cattedrale a celebrare la messa e i detenuti non vi


possono partecipare; per questo sono tenuti a festeggiarlo qualche giorno prima. Durante la celebrazione i detenuti salutano ogni anno il vescovo con una lettera. Sono molto forti le loro frasi e le loro testimonianze che spesso a cura di Davide Daturi rispecchiano quanta sofferenza hanno dentro. “La croce del carcere, per certi versi, è molto simile, nel significato, alla croce su cui è stato inchiodato Gesù. volontà s. f. [lat.voluntas -atis, dal La croce era la condanna destinata ai maledetti e ai tema vol- del verbo volo, vis, volui, reietti, dimensione rappresentata perfettamente da velle] – La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un quell'essere appesi a mezza altezza, rifiutati dalla comportamento idoneo al terra e rigettati pure dal cielo” dice un giovane. raggiungimento di fini determinati. Nonostante la solitudine che provano queste persone, le volontarie del Baule si impegnano, nel loro piccolo, a farli parlare e a farli sorridere, chiedendogli per esempio se hanno scritto alla mamma o se hanno mangiato. Ogni detenuto deve compilare un modulo di richiesta per avere a sua disposizione capi d'abbigliamento e in tre ore c'è la distribuzione a circa 15 persone. Qui le signore del Baule segnano e registrano ogni capo consegnato affinché non ci siano differenze tra i detenuti o scambi clandestini. Si impara tanto da queste persone. Si impara ad accontentarsi di quello che si ha e si impara anche ad amare la propria famiglia più di qualsiasi altra cosa. Si impara a sentirsi liberi nonostante ci si trovi tra le sbarre. E' bello però in fondo sapere che con poco si può veramente fare tanto La rappresentante di Zona ed è altrettanto sensazionale riscoprire quanto un Franca con gli studenti di 3ª CL detenuto possa darti quella gioia che nessuno fuori e 3ª DU: questo è lo spazio a potrebbe darti. disposizione di un detenuto

Per non perdersi nella nebbia

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NON SONO Temere Urlare Andare di Denisa Balan

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l 7 aprile 2011 è stata approvata la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). Il trattato è stato firmato da 32 Paesi, si tratta quindi di un grande passo dal punto di vista legislativo, ma in Italia, ancora oggi, una donna su tre subisce nell'arco della propria vita una forma di violenza: fisica, sessuale o psicologica. Il Lo stand di M.I.A. nella zona Diritti umani

fenomeno è molto frequente e questo si sa solo perché ultimamente si è iniziato a parlarne di più, anche se quasi esclusivamente in occasione del 25 novembre o di fronte agli atti più atroci, che tendono a smuovere l'interesse delle persone. Per questo esiste il M.I.A. (Movimento Incontro Ascolto), una Associazione ONLUS di Casalmaggiore che si propone come un luogo di ascolto e aiuto concreto per donne


che vivono una condizione di violenza. Il primo importante passo che una donna deve fare è ammettere di esserne vittima, un traguardo enorme e segno di forza considerando che, nell'80% dei casi, l'aggressione avviene in casa ed è quindi difficile parlarne anche perché si tratta di persone a cui si vuole bene. È molto importante quindi ascoltare senza giudicare e fare in modo che la vittima si senta libera, poi insieme si ricostruisce la storia e si aiuta a superare il trauma. Non bisogna fare l'errore di pensare che questo fenomeno riguardi persone svantaggiate, che hanno una differente provenienza culturale o religiosa. La violenza di genere è un fatto mondiale e trasversale che va al di là della cultura e della propria condizione. Basta pensare al reato di stalking, del quale si è cominciato a parlare solo negli ultimi anni. Le donne che ne sono vittima hanno fra i 30 e i 40 anni, sono prevalentemente italiane e di carattere forte. Infatti di fronte a una loro affermazione di posizione autorevole, capita tante volte che da parte dell'uomo ci sia una perdita di controllo rispetto a quella che

Le voci del Sanfelice

invece è la propria posizione di supremazia. Di conseguenza, in paesi più avanzati i casi di violenza sono maggiori (tenendo presente che le donne denunciano di più). M.I.A. è nato come associazione nel 2012, inizialmente era uno sportello d'ascolto e poi è diventato a tutti gli effetti un centro antiviolenza (riconosciuto dalla legge) costituito da donne volontarie che mettono a disposizione il loro tempo e la loro competenza in un'attività di sostegno. Inoltre si occupano di promozione e sensibilizzazione per una cultura dei diritti promuovendo eventi come Sorry, boys, uno spettacolo che si svolgerà al Teatro comunale di Casalmaggiore, domenica 18 dicembre alle ore 21.00.

ma è comunque bello scoprire che sono di Beatrice Clerici e Silvia Toscani presenti anche sul nostro territorio. Questi problemi potrebbero un giorno non essere Alice Mistrali, 3ª AS estranei a qualcuno di noi, quindi questa Interessante soprattutto il M.I.A. giornata è utile anche per dare un nome a (Movimento Incontro Ascolto), perché ciò di cui molti studenti hanno solo una penso voglia trasmettere un forte senso conoscenza teorica. civico di parità tra uomini e donne. Sapevo dell'esistenza di associazioni che si occupano di fornire assistenza alle donne,

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Il volontariato viene dal cuore! di Alessia Aiello e Caterina Benassi

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VIS, ABEO, AVULSS, MEDeA e Croce Verde: queste erano le cinque associazioni presenti nell'area della palestra del liceo E. Sanfelice dedicata all'ambito socio-sanitario dell'assemblea di giovedì 1 dicembre 2016. Nella mattinata, le classi si sono dedicate all'ascolto delle esperienze di questi un'ambulanza per soccorso neonatale. volontari e di quelli di altri ambiti sparsi in Ogni associazione cercava di coinvolgere i tutta la sede del liceo. ragazzi con ogni mezzo: consegnando Le associazioni hanno parlato del loro volantini, penne e fascicoletti con tutte le loro scopo e del loro contributo: AVIS, dedicata informazioni, indicando addirittura gli ai donatori di sangue, ABEO che raccoglie estremi per poter partecipare ai corsi sia per angeli nelle pediatrie a sostegno delle famiglie minorenni che per maggiorenni, mettendo a che lottano contro la malattia oncologica del disposizione i moduli per iscriversi. Queste loro bambino, AVULSS impegnata persone che operano nel volontariato non principalmente nelle case di riposo ma sono infatti impreparate. Specialmente in vicina anche a famiglie e ospedali, Croce questo ambito è fondamentale almeno Verde, si occupa di pronto soccorso, e MEDeA opera solo nel cremonese e finanzia la ricerca per le malattie di Beatrice Clerici e Silvia Toscani tumorali. Un principio fondamentale per i Andrea Lombardi, 5ª AS volontari di questo mondo è la non curiosità. Dare una mano senza Avendo già compiuto 18 anni, ho avuto a che permettersi di invadere gli spazi della fare con l'AVIS, attraverso la donazione del famiglia o della persona che si sta sangue. Ho avuto degli esempi di donatori nella aiutando. mia famiglia, come mio nonno, ma nessuno mi Durante l'arco della giornata si sono ha obbligato, era una cosa che mi sentivo di fare, presentate parlando del loro scopo e e sono molto contento, soprattutto per come mi delle loro attività, con numeri e sono sentito una volta fatta, perché ti fa sentire statistiche sull'andamento annuale. utile. All'inizio è normale avere un po' di paura, Hanno anche sottolineato che è ma poi prevale la contentezza per aver fatto fondamentale farsi conoscere: ora che qualcosa di significativo. siamo vicini alle feste natalizie infatti si La cosa più bella è il clima che si crea tra stanno cimentando nella preparazione donatori e infermieri: tutti sono molto calorosi e di bancarelle, vendita di pandori, come gentili, per questo la mia esperienza continuerà nel caso di Croce Verde che, così sicuramente facendo, progetta di acquistare

Le voci del Sanfelice


Lo stand di MEDEA nella zona Socio-sanitaria

una formazione, data da corsi precedenti alla vera e propria azione. Ma per quale motivo si fa volontariato? Cosa spinge una persona a dedicare anche solo una piccola parte del suo tempo e delle sue energie in questa attività? “Una persona, prima di tutto, è volontaria di se stessa” questo è quello che ripetevano alle classi del liceo. L'esigenza può nascere da esperienze personali ma anche dalla volontà di aiutare che, come sottolinea Monica Taffurelli, dell'associazione ABEO, deve provenire da uno stimolo interno, dal cuore. La sua testimonianza è stata di fondamentale importanza. Lei infatti ha raccontato di aver aiutato in particolare una famiglia in

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cui uno dei figli aveva subito un'importante operazione e l'altro, seguendoli, aveva perso molti giorni di scuola. La signora Monica ha fornito lezioni private in prima persona al bambino e ha contribuito alla riapertura di corsi pomeridiani nella scuola per aiutare non solo lui, ma anche tutti quelli che potevano averne bisogno.

Nebbia d'autore

Dai discorsi dei rappresentanti delle associazioni non sono ricavabili altri punti negativi se non la scarsità di giovani come volontari sul territorio. Gli studenti, attenti e partecipi, hanno dimostrato grande rispetto e stima nei confronti dei rappresentanti di queste associazioni.

NEBBIA

Ch'io veda i due peschi, i due meli, soltanto, che danno i soavi lor mieli pel nero mio pane.

Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampi notturni e da' crolli, d'aeree frane!

Nascondi le cose lontane Che vogliono ch'ami e che vada! Ch'io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane...

Nascondi le cose lontane, nascondimi quello ch'è morto! Ch'io veda soltanto la siepe dell'orto, la mura ch'ha piene le crepe di valerïane.

Nascondi le cose lontane, nascondile, involale al volo del cuore! Ch'io veda il cipresso là, solo, qui, quest'orto, cui presso sonnecchia il mio cane.

a cura di Maria Prati

Nascondi le cose lontane: le cose son ebbre di pianto!

(Giovanni Pascoli, Canti di Castelvecchio, 1899)


Giorgia Baraldo: dal liceo alla Croce Verde di Beatrice Clerici e Silvia Toscani

Come ti è venuta l'idea di entrare a far parte della Croce Verde? Avendo fatto il liceo delle Scienze Umane ero già indirizzata verso un ambito sociale. Come alternanza scuola-lavoro ho deciso di andare in Croce Verde dato che comunque mia sorella ha partecipato al servizio civile e le era piaciuto tanto, quindi mi ha spronato a farlo. Dopo aver fatto lo stage sono rimasta proprio contenta perché ho conosciuto tante persone che mi hanno accolto molto calorosamente. Se dovessi convincere qualcuno a entrare a far parte della Croce Verde, cosa diresti? Innanzitutto l'ambiente e la sede in generale sono piacevoli, alla fine gli altri Giorgia Baraldo nella divisa della Croce Verde

collaboratori diventano quasi una seconda famiglia, tanto che mi è capitato di andare lì anche solo per prendere un caffè; sono rimasta contenta e quindi appena dopo gli esami di maturità mi sono iscritta al concorso che era appena uscito per entrare a far parte di questa associazione a tempo pieno. La maggior parte delle persone che lavora qui fa l'università, io sono una dei più giovani, questo perché questo lavoro permette di aiutare gli altri e crescere interiormente ricevendo anche uno stipendio. Sono esperienze che lasciano il segno, quando torno a casa dopo una giornata di lavoro, anche abbastanza intensa, mi accorgo che sono soddisfatta di me stessa e dell'aiuto che ho offerto agli altri.

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Qual è il vostro compito? Allora, se sei minorenne puoi fare il corso del centralino, quindi rispondi alle chiamate quando arriva l'emergenza, schiacci i pulsanti per aprire il cancello, rispondi al telefono e al telesoccorso, chiamate effettuate dagli anziani in momenti di difficoltà generale, oppure prendi i servizi, ovvero segni le prenotazioni per le visite ospedaliere di chi chiama. Se invece sei maggiorenne, accompagni le persone che ne hanno bisogno a fare le visite in ospedale, le dialisi. Oppure, con un corso di quarantottore si può entrare a far parte del Servizio Civile, dando un piccolo esame sia teorico che pratico. Se invece si vuole partecipare al servizio del 118 bisogna seguire un corso di ottanta ore, durante il quale si fa del praticantato, seguito dai relativi esami.

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In conclusione, consiglieresti ai ragazzi questa esperienza? Sicuramente, sia come alternanza ma soprattutto come lavoro.

Le voci del Sanfelice

di Beatrice Clerici e Silvia Toscani

Eleonora Cortellazzi, 4ª BS Fare del volontariato è un buonissimo metodo per occupare il tempo libero, che molti giovani invece spendono in cose futili. I volontari, ci hanno voluto trasmettere questo, ma soprattutto l'appagamento che si ha grazie al fatto di fare qualcosa per gli altri, senza alcun compenso economico. Queste iniziative sono importanti anche perchè stare a contatto con persone bisognose fa crescere a livello umano e aprire gli occhi a un mondo che può presentarsi in modo differente da come siamo soliti pensarlo. A me piacerebbe tantissimo entrare a far parte dell'AVIS e appena compirò 18 anni farò gli esami per farne parte. Io e la mia classe abbiamo anche fatto un cartellone, in accordo con Rete Rosa per comunicare che anche noi siamo sensibili a questi temi. In questa giornata ho imparato molte cose che non sapevo, ho scoperto ambiti del volontariato di cui non conoscevo l'esistenza e soprattutto non è stato per niente noioso, darei un 9.


Giovani volontari: Greta Piazza di Beatrice Clerici e Silvia Toscani

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utti gli studenti intervistati sono stati interessanti, dal punto di vista sia delle opinioni, sia delle esperienze personali che non hanno esitato a raccontare. Una di queste è Greta, della classe 4ª AS. “Nonostante io abbia avuto parecchie esperienze di volontariato, questa giornata mi è servita molto, e soprattutto mi ha dato nuovi spunti su cui ragionare”, dice Greta, spiegando che la cosa più bella è proprio vedere come la passione sia diversa in ogni volontario: alcuni lo fanno per se stessi, per crescere, mentre altri lo fanno esclusivamente per gli altri. Greta ha avuto diverse esperienze come volontaria: la prima al servizio della Caritas, entrando anche in contatto con la realtà parrocchiale, ma è stata la seconda, presso l'Unitalsi che l'ha cambiata davvero. Questa associazione si occupa del trasporto dei malati fino a mete di pellegrinaggio, come Lourdes. Proprio al di fuori di questa località si trovava l'ospedale in cui Greta ha operato come Dama della Carità. “Questa è stata un'esperienza davvero pesante a livello umano" dice Greta. "Dovevamo lavare i malati, e si sentiva che loro erano a disagio sia con noi che con il loro corpo, credevano di essere un peso, ma dopo qualche giorno riuscivano ad aprirsi con noi e tutto diventava meno pesante”. Sicuramente Greta non dimenticherà mai questa esperienza, ma nonostante sia rimasta provata da tanta sofferenza non si è fermata lì, infatti ora fa parte della Croce Rossa, e non vede l'ora di compiere 18 anni, in modo da poter svolgere nuove mansioni, per esempio il poter usare il defibrillatore, mentre ora può rendersi utile stando in ufficio. Come ci spiega Greta, la Croce Rossa fu

una delle prima associazioni a nascere, infatti si sviluppò durante al guerra di Solferino San Martino, nel 1859, come gruppo di persone che prestava soccorso ai feriti di entrambi i fronti. Da allora gli ideali non sono molto cambiati, si scende in campo in occasione di terremoti, alluvioni o altre catastrofi, soccorrendo le persone indipendentemente dall'estrazione sociale o politica, dal sesso, dalla religione, dal colore della pelle. Proprio questi ideali hanno affascinato Greta, che comunque ha dovuto sostenere un esame per poter entrare a far parte di questa associazione, per verificare le sue attitudini: “se certe cose ti fanno impressione, è meglio andare da un'altra parte”. La Croce Rossa comunque non si occupa solo di calamità, ma ha anche un centro di centro di ascolto per le donne che subiscono violenza di qualsiasi tipo, sia fisica che psicologica, altro aspetto interessante. “Tutti i ragazzi dovrebbero entrare in contatto almeno una volta con queste realtà, per rendersi conto di come sia appagante potersi rendere utili e soprattutto perché ogni persona che si incontra in questi luoghi ha qualcosa di unico da dare”.

Greta Piazza

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Un esempio di volontariato in Brasile: Saúde Criança di Lucas Carvalho Ribeiro, exchange student dal Brasile

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Chi sono? Saúde Criança (Salute Bambino) è in 19ª posizione nella classifica delle 500 ONG più influenti al mondo e ha già vinto oltre 50 premi internazionali. E' stata fondata nel 1991 dal Dr. Vera Cordeiro che, laureato in medicina, ha preso la laurea specialistica in psicosomatica e ha lavorato per 20 anni presso l'ospedale di Lagoa. Il dottor Vera si rese conto che spesso i bambini venivano dimessi nonostante la cura non fosse terminata. Questo perché i genitori non avevano i soldi per pagare le cure, erano disoccupati. Si trovava di fronte ad un circolo vizioso: la povertà, il ricovero, le dimissioni, la riospedalizzazione e spesso la morte. La frustrazione quotidiana l'ha portato a creare un movimento all'interno dell'ospedale che affronta la causa di molte delle malattie trattate negli ospedali pubblici: la miseria. Ascoltando le famiglie che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità, insieme a operatori sanitari, volontari e istituzioni nazionali hanno inventato una metodologia rivoluzionaria. Attualmente ha 9 unità in tutto il Brasile. Saúde Criança ha un ufficio a New York che è esente dalle tasse e beneficia delle donazioni internazionali.

altri. Ogni famiglia è assistita individualmente a seconda delle sue necessità, durante un periodo di circa due anni, affinché possa diventare autonoma e acquisisca dignità. La metodologia utilizzata dalla associazione Saúde Criança è stata copiata da 23 istituzioni del Brasile. Nel 2010 ha adottato una nuova organizzazione, con l'obiettivo di rinforzare la metodologia. Le unità lavorano in modo indipendente: Ognuna ha il proprio consiglio e lavorano con squadre di professionisti e volontari. Loro si procurano da sé i requisiti umani e monetari. La sede centrale di Saúde Criança offre opportunità di formazione professionale a tutte le filiali per migliorare l'esecuzione e padroneggiare la metodologia. Periodicamente il quartier generale promuove delle riunioni con tutti i membri delle filiali, con l'obiettivo di insegnare cose nuove ai gruppi di volontari.

Lavoro volontario Saúde Criança non è un'associazione Il loro lavoro politica o religiosa e non è a scopo di lucro. Saúde Criança lavora in modo integrato e I lavoratori volontari investono il loro multidisciplinare in 5 aree: salute, casa, tempo, le loro conoscenze e la loro cittadinanza, reddito e istruzione. Promuove disponibilità nell'associazione. Loro non lo sviluppo umano e l'inclusione sociale. devono essere specializzati in una Cerca di ristrutturare le famiglie di bambini determinata area e non devono neanche affetti da malattie croniche e vittime di investire tutto il loro tempo in questa attività. disuguaglianze sociali. Il volontario è una persona che lavora Il lavoro si basa sul Piano di Azione senza essere retribuito e a favore di un bene Famigliare (PAF). Il PAF è stato scritto con la comune per la società, o meglio, per il collaborazione di famiglie, di assistenti sociali, mondo. nutrizionisti, psicologi, psichiatri, avvocati e


I ragazzi di 3ª CL e 3ª DU nella zona Socio-assistenziale

Diversi ma uguali di Marco Caramanti e Alessandro Baraldi

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lla Giornata del volontariato hanno partecipato., per l’ambito socioassistenziale, il Comitato Viadanese di Solidarietà (gruppo Ciao, ci vediamo domani), l'associazione Tenda di Cristo (Casa Paola) e la Caritas Zonale di Viadana. Si tratta in tutti e tre i casi di associazioni che hanno lo scopo di assistere e aiutare chi si trova in difficoltà.

Comitato Viadanese Il Comitato Viadanese organizza attività ricreative per persone con disabilità o problemi come la tossicodipendenza. In particolare ha partecipato all'assemblea una rappresentante del gruppo Ciao, ci vediamo domani.

Questo gruppo (di una ventina di volontari circa) organizza attività ricreative (ad esempio andare al cinema, al mare, laboratori di danza, teatro, pittura...) per disabili adulti. Solitamente chi ha disabilità conduce, almeno

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dopo il termine della scuola, una vita piuttosto emarginata: lo scopo di questo gruppo è proprio fornire occasioni di vita normale in un ambito (quello del tempo libero) solitamente trascurato. L'associazione si riunisce due volte alla settimana in via Verdi 6, vicino all'associazione La Meridiana. È stato appena concluso il progetto di Teatro di Comunità: un'esperienza altamente formativa, che ha l'ambizioso scopo non solo di far divertire anche chi ha disabilità, ma addirittura di provare ad unire gruppi sociali diversi e solitamente non in contatto. Sono poche le occasioni in cui adulti, giovani, disabili e anziani possono lavorare assieme: il Teatro di comunità è una di queste. Lo spettacolo conclusivo si è svolto al Teatro Vittoria venerdì 3 dicembre. Le storie dei volontari sono le più disparate. La rappresentante presente all'assemblea, laureata in psicologia, ha raccontato di aver sempre avuto nel sangue la volontà di aiutare gli altri. La svolta arrivò però quando ebbe l'occasione di giocare a pallacanestro in carrozzina: questa esperienza le diede l’occasione di mettersi nei panni degli altri e capire sulla propria pelle cosa significhi veramente avere bisogno. Le difficoltà sono numerose, però, anche per le associazioni stesse: il problema principale è quello dei fondi. Il Comune ha disponibilità molto limitate e il Comitato sopravvive praticamente solo tramite offerte, donazioni e vendita di piccoli oggetti realizzati dai partecipanti.

Tenda di Cristo La Tenda di Cristo è un’associazione estremamente vasta. Fondata nel 1985 da don Francesco Zambotti,

inizialmente era costituita solo da una comunità d’ascolto; oggi si è espansa notevolmente, sia territorialmente sia come ambiti di interesse. In tutto si parla di circa venti tende e più di duecentoventi volontari, senza contare il personale specializzato (come medici, infermieri e psicologi). Le tende sono vere e proprie cascine prese in affitto, povere e con pochi comfort, dove trova ospitalità e aiuto chi ne ha bisogno. Si trovano in molte zone d’Italia, ma non solo: ce ne sono anche due in Brasile (San Paolo e Fortaleza) e una a Juarez, in Messico. Proprio quella di Juarez ha rappresentato una grande sfida: costruire un centro di aiuto in una città, al confine con gli Stati Uniti, tristemente famosa per l’alto tasso di criminalità e i femminicidi. Le due rappresentanti presenti all’assemblea fanno parte della comunità di Casa Paola di Rivarolo del Re. La parola d’ordine è diversità: qui trovano rifugio profughi, senzatetto e persone affette da AIDS o con malattie psichiatriche lievi. Lo scopo della comunità è quello di aiutare ognuno a ritrovare la propria strada, a fare qualcosa per avere una vita dignitosa, a inserirsi nella società, offrire una seconda opportunità. Casa Paola sfrutta anche i noti Corridoi umanitari di Sant’Egidio. Tramite questo accordo, può accogliere profughi provenienti da zone di guerra offrendo loro un viaggio dignitoso verso l’Italia (in modo da evitare le terribili carrette del mare) e aiuto nel ricominciare la loro vita, sia dal punto di vista burocratico, sia pratico. La Tenda di Cristo, con tutte le sue


Le voci del Sanfelice

questa giornata abbiamo avuto molti spunti di Beatrice Clerici e Silvia Toscani su dove poter andare fare l'alternanza scuola-lavoro quest'estate. Giulia Solci, 4ª DU Penso che con questa giornata si vogliano sensibilizzare i giovani verso problemi di cui spesso non ci si rende conto a meno che non li tocchino in prima persona. Particolarmente interessanti sono stati gli stand sui Diritti Umani. Mi piacerebbe molto fare del volontariato e grazie a

ramificazioni, è sicuramente un’associazione complessa e grande che può sopravvivere, oltre che con le donazioni, anche con finanziamenti dagli enti pubblici. Non sono troppo diverse dalle altre organizzazioni, però, le storie dei volontari. Per una delle due rappresentanti il volontariato è sempre stato una costante nella vita. Per l’altra, invece, ha rappresentato l’occasione di risollevarsi e rimettersi in gioco (facendo al contempo del bene agli altri) dopo un evento devastante come la perdita del lavoro. In poche parole, volontariato per aiutare gli altri ma anche se stessi: non a caso il sito ufficiale recita che "è necessario curarsi per avere cura".

Silvia Battiston, 4ª DU Conoscevo già il Comitato Viadanese di solidarietà perchè ho già avuto esperienze con il teatro sociale che coinvolge disabili e studenti in spettacoli teatrali, inoltre ho avuto altre esperienze molto positive in casa di riposo.

abbigliamento per il sostegno di coloro che non possono permetterseli. Per gli immigrati è stato anche istituito un corso d'italiano per favorire l'integrazione. La Caritas non promuove l'eccesso di assistenzialismo ma invita a diventare autosufficienti e a donare quello che non si usa più. I compiti della Caritas, come scritto nello statuto dell'organizzazione, sono molteplici: in primis l'aiuto ai bisognosi e l'integrazione dei profughi, ma anche organizzare e coordinare interventi di emergenza in caso di pubbliche calamità, che si verifichino sia in Italia che all'estero. La Caritas opera su scala globale: è presente anche in Africa, in Medio oriente e Caritas Zonale in America Latina, le zone con maggior tasso La Caritas è un organismo ecclesiale che si di povertà e di problemi sociali. Nel nostro occupa di aiutare i più bisognosi come chi ha Paese opera in tutte le regioni e in molti perso il lavoro, i senzatetto e i profughi; è comuni, tra cui quello di Viadana, la cui stata fondata nel 1971. Ogni sede di questa Caritas si trova in Via Parazzi 3. associazione dispone di un reparto alimentare, di pulizia personale e di

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Scout di Davide Daturi

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l primo dicembre si è tenuta presso il liceo di Viadana la Giornata del volonotariato. Tra le varie associazioni era presente quella degli scout. A parlarci di questa esperienza di vita in quanto sarebbe riduttivo parlare dello scautismo è stata Alessandra. Lei ha ribadito che questo percorso è andato a definire la donna che è ora. Generalmente i ragazzi iniziano ad approcciarsi agli scout intorno ai dodici/tredici anni per sentito dire da parte di amici. Sebbene rari, ci sono casi di bambini scout anche ad otto anni. I bambini vengono suddivisi in branchi: i lupi, il reparto, il noviziato e il clan. Nei lupi rientrano i bambini dalla terza elementare alla seconda media, il reparto copre fino alla fine delle superiori, segue il noviziato che si svolge nell'anno successivo alle superiori e come ultimo step il clan. Questa esperienza consente ai giovani di imparare l' importanza del lavoro di gruppo e quanto sia bello

Le voci del Sanfelice

compiere piccole azioni per aiutare i più deboli ed i bisognosi. I progetti affrontati non sono solo interni ma spesso si trovano a collaborare con organizzazioni quali la Caritas. Alessandra ha inoltre affermato che il suo percorso le ha dato modo di capire come si debba comportare un buon cittadino. Negli ultimi anni il numero di iscritti è aumentato e la relatrice ci ha consigliato di pensare a fondo a questa opportunità.

Domenico Giove, 5ª DU, e Camillo Bassi, 5ª CL di Beatrice Clerici e Silvia Toscani Molto interessante è stato il sitting volley, associazione che coinvolge i disabili nel Thomas Ferrari e Francesco Bartoli, 5ª CL, gioco della pallavolo, creando squadre rappresentanti d'istituto miste tra abili e disabili. E' stata una Fare il volontario significa portare aiuto a giornata utile anche se sapevamo già più o chi ne ha più bisogno e secondo noi lo meno tutto, un po' noiosetta a volte. scopo di questa giornata era proprio questo, trasmettere l'amore che ogni volontario prova per il suo “lavoro”. È stato tutto molto interessante, voto 8.


Viadana Volley di Filippo Abbate

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ra le varie associazioni che si sono presentate durante la giornata del volontariato, tenutasi il primo dicembre, c'è quella del Viadana volley. Nata nel 1974 dalla volontà di alcuni genitori sollecitati dalla passione delle proprie figlie, oggi continua ad alimentare questa passione nei giovani locali. Da allora il Viadana volley ha offerto un progetto sportivo di qualità ad oltre cinquemila atlete. Questa è, per anzianità, la terza società di pallavolo della Provincia di Mantova, dopo Pallavolo Asola e Pallavolo Mantova. L'associazione ha per scopo di praticare e propagandare l'attività sportiva della pallavolo e, a tal fine, può partecipare a gare, tornei, campionati, indire manifestazioni, istituire corsi interni di formazione e di addestramento, realizzare ogni iniziativa utile alla diffusione ed alla pratica della pallavolo a tutti gli interessati di qualsiasi età ma in particolare tra i giovani e così contribuire alla loro formazione psico-fisica, sociale e culturale. Questo è l'obiettivo dell'associazione, in particolare è impegnata a far sì che le atlete imparino i fondamentali della pallavolo affinché possano giocare nelle più alte categorie possibili, in base alle attitudini di ciascuna.

Inoltre, l'associazione si occupa di trasferire valori positivi quali impegno, costanza, correttezza, capacità di lavorare singolarmente nel gruppo e tante altri... Un'altra importante iniziativa presa da questa associazione è quella del Sitting Volley: una disciplina paralimpica diretta a persone con disabilità motorie, in particolare agli arti inferiori. Si tratta di un'attività sportiva diffusa all'estero,che in Italia sta trovando da poco il giusto riconoscimento. I fondamentali sono gli stessi della pallavolo tradizionale; la differenza principale è il fatto che i giocatori in campo sono seduti. Il regolamento prevede che l'atleta sia a contatto con il pavimento di gioco nel momento in cui tocca la palla. Si gioca con sei atleti in campo, una rete alta un metro e un campo leggermente più piccolo rispetto al tradizionale. Con la preziosa collaborazione degli istituti superiori e il patrocinio del Comune, questa iniziativa è stata presa allo scopo di sensibilizzare i giovani sul tema; facendo indossare agli studenti le vesti della disabilità, si promuove la consapevolizzazione degli stessi. Gli studenti del biennio, infatti, seguiranno, all'interno delle ore ordinarie di ginnastica, un corso di sitting volley. Al termine delle lezioni ci sarà un torneo tra gli istituti che hanno aderito al progetto. Lo stand del Viadana Volley nella zona Tempo libero e sport

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Il volontariato ambientale di Andrea Parmigiani e Federico De Micheli

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n occasione dell'assemblea d'istituto del primo dicembre, che aveva come tema il volontariato, sono venute, presso l'Istituto Sanfelice, diverse associazioni. Tra queste vi erano in LAV, GEV e Noi, Ambiente e Salute per l'ambito riguardante il territorio. Queste tre associazioni, che operano a livello nazionale e locale, durante le cinque ore della mattinata hanno esposto agli studenti del liceo ognuna la propria missione per l'ambiente. In particolare GEV e Noi, Ambiente e Salute si impegnano con costanza e dedizione per cambiare l'attuale situazione del nostro territorio che è sempre piÚ inquinato e sporco.

Come hanno affermato gli inviati delle associazioni, sono sempre maggiori, (in base ai dati da loro raccolti) i casi di abbandono di rifiuti e inquinamento che si registrano nelle nostre zone. Ogni gesto di deturpazione del territorio è da considerare un atto criminale, che danneggia non solo nell'immediato

Lo stand di Noi,Ambiente, Salute nella zona Ambientale


l'ambiente, ma anche sul lungo termine, basta pensare al tempo di decomposizione di sostanze come la plastica o le cicche di sigarette. Per combattere questi problemi sono state promosse dal GEV attività di pulizia delle golene e delle campagne, coinvolgendo i cittadini, che in prima persona hanno raccolto i rifiuti. Per riuscire in maniera più efficace nel loro intento però le GEV ha avanzato un nuovo progetto costituito da passeggiate in golena e nei luoghi rappresentativi del nostro territorio, per sensibilizzare anche le nuove generazioni a un modo di vivere più rispettoso dell'ambiente che, come ha affermato la guardia volontaria Piercarlo Gardani, va vissuto e non deturpato. Noi, Ambiente e Salute si è invece occupata, nel corso della sua storia, di lotte come quella contro il nucleare e la cementificazione che hanno afflitto il nostro paese, oltre a impegnarsi nel rispetto dell'ambiente. Durante la mattinata era presente anche la Lega Anti Vivisezione che con manifestazioni, nuove proposte di legge e campagne formative per i cittadini, combatte i maltrattamenti e fa rispettare i diritti degli animali. La LAV da quaranta anni, anche attraverso il sostegno di personaggi famosi, si impegna a sostenere la lotta contro i maltrattamenti e lo sfruttamento negli

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Albero realizzato da Noi, ambiente, salute con i principali problemi ambientali del nostro territorio


Per non perdersi nella nebbia a cura di Davide Daturi velleità s.

f. [dal lat. mediev. della scolastica velleĭtas -atis, der. del verbo lat.velle«volere»]. – Nel linguaggio filos. o più elevato, volontà imperfetta, e perciò inefficace e vana, o desiderio che non riesce a definirsi in volontà. Nell’uso corrente, aspirazione, desiderio o proponimento che non hanno effettive possibilità di realizzazione, in quanto non sussistono per lo più capacità adeguate o la volontà e l’impegno necessari.

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allevamenti intensivi degli animali oltre a combattere contro la sperimentazione sugli animali. Oggi, infatti, sono sempre maggiori i casi, secondo l'associazione, di test sugli animali che potrebbero essere evitati con l'utilizzo di sperimentazioni in vitro o su pelle artificiale e la condivisione dei dati da parte delle case farmaceutiche. Al di là del loro singolo ambito ogni associazione ha fatto emergere nel corso della mattinata l'importanza del volontariato, che rappresenta

Le voci del Sanfelice

l'impegno del singolo per il bene della società, investendo il proprio tempo, che è una delle poche cose che non si possono comprare con il denaro e che spesso è considerato meno importante di quanto sia.

oncologia. Invece non siamo molto d'accordo con le associazioni che si di Beatrice Clerici e Silvia Toscani occupano di ambiente e animali: è importante difendere i loro ideali, ma al Valeria Buoli Comani e Sara Mantovani, 5ª primo posto va posto l'uomo. Ci hanno BS anche detto che molto spesso le piramidi L'associazione che ci ha convinte alimentari sono delle bufale, che dietro maggiormente è la MEDEA, perché queste ci sono interessi economici, e questa attraverso piccole azioni riesce a rendere opinione ci è sembrata un po' estremista. In felici molte persone: si reca infatti negli ogni caso, abbiamo imparato cose molto ospedali di Cremona e Casalmaggiore per interessanti; è stata una giornata diversa: da far compagnia ai malati nei reparti di rifare.


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