Funboard 147

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100

F I R E M O V E LT D Model Firemove LTD 100 Firemove LTD 110 Firemove LTD 120 Firemove LTD 130 Firemove LTD 140 100 Lts

110 Lts

120 Lts

130 Lts

Size 236x69 cms 236x75 cms 236x80 cms 236x85 cms 238x90 cms

Fin MFC LIQUID PRO 34 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 36 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 38 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 46 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 48 CNC G-10

R·S·S 5.2-7.2 6.0-8.0 6.8-9.0 7.2-9.5 7.5-10

140 Lts

FIREMOVE X-Tech/W-Tech Model Firemove X-Tech 100 Firemove X-Tech 110 Firemove X-Tech 120 Firemove W-Tech 130 Firemove W-Tech 140 100 Lts

110 Lts

120 Lts

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Size 236x69 cms 236x75 cms 236x80 cms 236x85 cms 238x90 cms

Fin MFC LIQUID PRO 34 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 36 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 38 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 46 CNC G-10 MFC LIQUID PRO 48 CNC G-10

R·S·S 5.2-7.2 6.0-8.0 6.8-9.0 7.2-9.5 7.5-10

140 Lts

FIREMOVE E-Tech Model Firemove E-Tech 100 Firemove E-Tech 110 Firemove E-Tech 120 Firemove E-Tech 130 Firemove E-Tech 140 100 Lts

110 Lts

120 Lts

130 Lts

140 Lts

Size

Fin

236x69 cms 236x75 cms 236x80 cms 236x85 cms 238x90 cms

MFC ZX 40 MFC ZX 40 MFC ZX 40 MFC ZX 40 MFC ZX 40

R·S·S 5.2-7.2 6.0-8.0 6.8-9.0 7.2-9.5 7.5-10


RRD FIREMOV E Collec tion “Light feel, great control, quick manouvers” La linea Firemove completa la gamma FIRE della collezione RRD. Le Firemove sono le tavole freemove più vicine al concetto freestyle wave, e rappresentano una straordinaria sintesi fra vivacità, velocità di punta e potenziale di controllo. Insomma, la combinazione vincente per quanti sono alla ricerca di una tavola divertente sia col vento leggero, sia in presenza di chop. La linea Firemove si presenta alla stagione 2012 arricchita di due nuovi volumi 130 e 140 litri, e di una nuova tecnologia di costruzione E-Tech.

Rider: John Sk ye - Ph: Nic Bothma

Programma: Freemove


6 Cover Story

ANNO XVIII - NUMERO 147 GIUGNO 2012

La nuova vela del Campione del Mondo Freestyle Steven van Broeckhoven nelle sapienti mani di un altro forte rider, Brian Perez, durante il photoshooting per i materiali 2013. Nelle prossime pagine troverete molte novità della prossima stagione.

DIRETTORE RESPONSABILE • cristiano@jmag.it

Cristiano Zanni

REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com

Brian Perez Spreckelsville, Maui FOTO Jerome Houyvet RIDER

ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno

LOCATION

ragno@hipow.com

GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni

Inside

marcom@hipow.com

FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani

raffaellob@hipow.com

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Fabio Calò, Ricardo Campello, Marco Carletto, Valentina Crugnola, Federico LaCroce, Francesca LaCroce, Andrea Franchini, Federico Infantino, Luigi Madeddu, Matteo Iachino, Simone Pierini, Mattia Pedrani, Francesco Prati, Christoph Pressler, Axel Reese, Carlo Silvestro, Nicola Spadea, Matteo Spanu, Robert Stroj, Jacopo Testa. immagini: Valeria Agnesi, Eric Bellande, John Carter, Emanuela Cauli, Giangi Chiesura, FotoFiore,Tommy Della Frana, Adele Frola, Jimmie Hepp, Jacqueline Herrmann, Jerome Houyvet, Francesca LaCroce, Marion Neumair, Cristobal Palma, Valerio Pedrani, Kevin Pritchard, Axel Reese, Robby Swift, Deivis Paternina, Christoph Pressler, Kerstin Reiger, Matteo Testa, Benjamin Thouard, Dave White, Darrell Wong.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI) DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.johnsonsmedia.com Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

Lo avrete letto un po’ ovunque che il Windsurf non sarà più disciplina Olimpica dai giochi di Rio 2016, al suo posto ci sarà il Kite. Oltre al domandarci come mai non potessero coesistere entrambe le discipline essendo profondamente diverse, ma ai vertici di chi conta e tira le fila del “gioco” evidentemente non la pensano come noi, dovremmo forse farci qualche domanda in più, magari guardandoci internamente prima, analizzando l’attuale situazione, per poi tutti uniti crescere facendoci forza l’un l’altro e tentare di sovvertire questa ingiusta, almeno secondo noi, sentenza. L’unione fa la forza e se il movimento italiano del Windsurf sarà una voce sola, avrà più peso in futuro anche nelle scelte al di fuori dei nostri confini. Straordinariamente per questo editoriale vi propongo il commento di Carlo Cottafavi, presidente della AICW che rispecchia in parte anche le nostre considerazioni su quanto avvenuto. Carlo Cottafavi: “Da diverse settimane tutto il movimento windsurfistico ha appreso la notizia dell’esclusione dell’RS-X dalle Olimpiadi del 2016. Tanti hanno detto la loro, mi preme però invitare tutti, ad una importante considerazione. Primo chiarimento importante, è stato escluso l’RS-X! Una tavola criticata da tutti, di un singolo produttore, lontana anni luce, come è sempre stato dal vero windsurf, quindi non è stato escluso il windsurf, ma una specifica tavola. Il kite da subito si è presentato come un movimento sportivo unito, a cui dobbiamo massimo rispetto, invece da tanto, troppo tempo, lo scrissi oltre 25 anni fa, il mondo del windsurf è diviso, frammentato. Vediamo la realtà nazionale. Esistono tante, troppe Classi; quando divenni Segretario AICW invitai tutti i Segretari delle altre Classi a riunirsi in AICW, fare le regate tutti insieme, presentarsi in FIV come un unico movimento, presentarsi ai media, agli sponsor come un’unica forte realtà. Ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere, gli allenatori dovrebbero allenare ma valorizzando e facendo divertire i giovani su tutte le diverse tavole, i circoli dovrebbero fare il loro lavoro, le aziende il loro, le scuole il loro, mentre vedo invece sempre troppi interessi personali e/o commerciali, la Classe dovrebbe essere in primis il punto di riferimento per tutti; vogliamo che il Windsurf possa tornare Olimpico? Eliminare da subito tante Classi, tutto in AICW (Associazione Italiana Classi Windsurf), i soci decideranno il nuovo direttivo e il nuovo Segretario, poi si lavorerà per un obiettivo comune al Windsurf nel suo insieme. Cerchiamo di imparare dagli errori del passato, prendiamo il meglio da altri sport e adattiamolo alle nostre esigenze. I budget verranno gestiti per la nuova classe Olimpica ma mantenendo un focus su tutto il movimento della tavola a vela, basta frammentazioni, in rete ci sono troppi siti personali e/o blog, ognuno che tira per sé stesso paventando sempre una passione per il nostro sport ma dimenticando sempre una visione unitaria. Facevo Windsurf prima che questo fosse olimpico e prendendo spunto da uno sport molto vicino a noi vi saluto con una riflessione, il surf da onda non è mai stato olimpico ma è nettamente più praticato e ha visibilità maggiore di kite e windsurf messi insieme... riflettiamo mai come ora insieme! Ci vediamo in acqua.” Rock your summer!

MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199 CAUSALE: abbonamento FUNBOARD - NOMINATIVO E INDIRIZZO

Fabio I-720

>ECCETERA PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/ novembre, dicembre/gennaio

STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234

Funboard è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici KiteMagazineStance (kite), Suptime (stand up paddle), Surf Latino (surf), 6:00 AM (skateboard), En3 snowboardmag, Snowmap (snowboard), Soul rider (sci freeride) 4Skiers (sci freestyle freeride) e gli annuari Surfing (windsurf, surf, kitesurf) e Snowb (snowboard).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.


White Reef - Tel 0547.22756 - info@whitereef.it - www.whitereef.it


Sommario

RIDER Kevin Pritchard | LOCATION Saint Barthelemy | FOTO courtesy KP

8

64 IL GIOIELLO NASCOSTO DEI CARAIBI, SAINT BARTHELEMY DI Kevin Pritchard Un’isola caraibica esclusiva per una clientela VIP ma che può offrire delle condizioni ideali per il cruising e per lo slalom, l’unico inconveniente è la particolare pista dell’aeroporto.

38 BLACK SHEEP DI Fabio Calò Vi presentiamo un gruppo di appassionati windsurfisti che si sono riuniti al Garda per il loro primo meeting ufficiale, e usano tutti delle vele nere.

44 ATTENTI A QUEI DUE DI Simone Pierini Un accanito freestyler e un radicale waver hanno trascorso una vacanza indimenticabile insieme, li abbiamo intervistati facendogli anche qualche domanda un po’ scomoda.

50 JUMP SPECIAL DI Robby Swift Il Back Loop con le sue varianti e il Push Loop sono gli ingredienti di questa seconda puntata per imparare a saltare come si deve, il team JP ci fa vedere come si fa.

56 ROBERT STROJ DI Fabio Calò Esclusivo! Intervista al sail designer Neil Pryde che ci ha aperto le porte di casa facendoci entrare nel suo riservatissimo mondo.

70 SAO MIGUEL DO GOSTOSO DI Jacopo Testa Tre giovani freestyler milanesi hanno trascorso l’inverno in Brasile e ci raccontano la loro avventura.

24 TOYS Esclusivo il test della nuova Neil Pryde Wizard. Anticipazioni Starboard 2013

76 FAQ La sezione di Funboard dedicata a chi vuole surfare meglio e divertirsi di più. In questo numero: • Freestyle con vento leggero • Ponch vs Goyter • Doppia Taka • Crash of the month

88 SPOT GUIDE Chris Pressler ci porta alla scoperta di Bodrum e di Datca, in Turchia.



Ecstasy, cibo per la mente! 10


RIDER Nicola Spadea | LOCATION Hookipa, Maui | FOTO Amorphia Photography 11




Fast news 14

IL NUOVO FUNBOARDMAG.COM Lo avevamo annunciato… con largo anticipo e lo

JUNIOR SURF CAMP 2012 AL VASCO RENNA PROFESSIONAL SURF CENTER

abbiamo anche rimandato diverse volte! Perché

Dal 22 al 29 luglio si svolgerà a Torbole, presso il

volevamo essere sicuri di quello che stavamo per

Vasco Renna Professional Surf Center, il SURF

offrirvi, una nuova piattaforma, un portale del

CAMP 2012 dedicato a tutti i giovanissimi surfisti. Si

windsurf unico, rinnovato, dedicato a tutti voi che con

tratta di un appuntamento ormai tradizionale nel

un semplice clic avete voglia di immergervi nel nostro

Centro di Vasco che, ogni anno, vede la

mondo, quello di FUNBOARD! Funboardmag.com, il

partecipazione di entusiasti surfisti dai 9 ai 14 anni

nuovo sito del windsurf italiano, ma non solo, è on

pronti a lasciare a casa le famiglie per una

line! Dopo due anni della vecchia versione di

vacanza con i propri coetanei all’insegna del

funboardmag.com e sostenuti dalle vostre visite in

windsurf. Il camp prevede giornate intense a tutto

continua e costante crescita, abbiamo deciso quindi

surf con lezioni sia per principianti che per livelli

di rinnovarci, proponendovi un nuovo sito, un portale

più avanzati, allenamenti e regata finale con premi

più completo e interattivo in grado di soddisfare le

e riconoscimenti per tutti.

esigenze del popolo del web. Provate a girovagare su questo nuovo sito per vedere se vi piace. Interagite

Per info e prenotazioni: Vasco Renna Professional

con noi, lasciate il vostro commento sotto una news, oppure cliccate su “mi piace”, sfogliate le riviste

Surf Center, Parco della Pavese, 9- 38069 Torbole

vecchie o scaricatevi le nostre FAQ e Spot Guide! Guardate i video… o mandateci i vostri o le foto delle

sul Garda (Trento) - Tel. 0464/505993 - Fax

vostre uscite (fabio@hipow.com). Tenete sotto controllo l’AGENDA per non perdervi nessun appuntamento.

0464/506254 e-mail: info@vascorenna.com

Entrate nel nostro mondo! I nuovi contenuti del rinnovato funboardmag.com non avranno nulla a che fare con quello che potete semplicemente trovare sui vari “contenitori web copia/incolla” comprese le pagine Facebook, vi proporremo articoli esclusivi, sarà uno strumento multimediale che integrerà e amplierà la rivista cartacea con le sue 96 pagine mensili. La pagina Facebook di Funboard Magazine continuerà a svolgere la sua funzione di contenitore delle notizie che sono facilmente fruibili anche da tutti voi, per tutto il resto… funboardmag.com! Ringraziamo tutti voi che ci sostenete da anni, e siete tantissimi, che continuate a seguirci con la rivista e da oggi avrete uno strumento più completo per continuare a informarvi sognando su questo nostro fantastico mondo del windsurf! www.funboardmag.com


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DOMANI PLANO ANCH’IO… AL SURFSEGNANA Anche quest’anno saranno moltissime le iniziative proposte da iParassiti.com: il 16 e 17 giugno ritorna il “Domani plano anch’io… forse” in collaborazione con il SurfSegnana di Torbole sul Garda. Una due giorni di avviamento al windsurf, nella quale i primi rudimenti del windsurf vengono impartiti ad aspiranti planatori/planatrici (anche cuccioli) con un approccio molto concreto e centrato sulla pratica, in un contesto di divertimento e di festa continui (con aperitivi e buffet a gogo), in pieno spirito parassita. Contattate la segreteria SurfSegnana per ogni informazione sulle iniziative o per saperne di più sui convenientissimi pacchetti tutto compreso “Blue Week” e “Week End” a partire rispettivamente da soli 299 Euro e 169 Euro. INFO: SurfSegnana – Foci del Sarca – 38069 Torbole sul Garda (TN). Tel. 0464-505963. Web: www.surfsegnana.it - e-mail: info@surfsegnana.it

YOUNG GUN CAMP 2012 + SHAKA BUMP&JUMP Dopo 10 anni ritorna dal 2 al 6 luglio il camp “Young Guns” sul Lago di Garda in Conca d’Oro! Grazie alla

RIDER: Nicolas Slijk FOTO: fotofiore/canon

collaborazione tra JP e Shaka Surf Center è stata organizzata questa fantastica occasione per i giovani freestyler di surfare ed imparare. Per 5 spettacolari giorni i “youngster” potranno imparare i trucchi più radicali insieme al Campione del mondo di Freestyle, Steven van Broeckhoven, con il supporto di un Team di istruttori professionali. L’ultimo giorno dell’evento sarà dedicato a una gara per poter premiare il miglior Rookie con una tavola JP, inoltre i primi tre avranno la possibilità di partecipare alla mitica Bump&Jump che si svolgerà il 7 e 8 luglio! Se sai planare, fare la partenza dall’acqua e fai le prime manovre freestyle, questo camp è l’evento che aspettavi! Il prezzo per 5 giorni di camp è 210 euro escluso il soggiorno. Due alberghi saranno i partner durante questo evento. Hotel Residence Torbole e Hotel Santoni. Nell’alloggio è inclusa la colazione. I pranzi si effettueranno direttamente sul posto e per la cena si organizzeranno varie uscite. Grazie alla collaborazione con JP e alle riviste Funboard e Surf Magazin è stato possibile avere dei partner per rendere questo evento una realtà. Il concetto è semplice: i campioni del Freestyle svelano dei segreti per affrontare le manovre fattibili, aiutati da un team di istruttori con esperienza dell’insegnamento. Divertirsi, conoscere altre culture e imparare le manovre di Freestyle in fretta, sono le tre parole chiave di questo evento. Teamrider: Steven van Broeckhoven. Trainer: Steve Chismar, Frank Lewish, Fabio Calò, Moabio Arujo de Tomasi. Massimo partecipanti: 30. Requisiti: partenza dall’acqua (sicura), andatura nelle strap. Organizzazione: Shaka Surf Center, Via Lungolago Conca d’Oro, 12 - 38069 Torbole sul Garda (TN). Tel. +39 0464 506347


Fast news 16

UN NUOVO NETWORK DI SCUOLE IN PUGLIA

Beppe Caldarulo e Mirko stringono l’accordo.

GOYA WINDSURF TEST CENTER

Nasce in Puglia il primo network

Goya Windsurf Italia è

tra scuole di windsurf/paddle surf

lieta di annunciare la

e il TIKI PRO SHOP STARBOARD,

realizzazione di un test

marchio leader nella produzione e

center dove tutti i

vendita di attrezzature windsurf e

windsurfisti avranno la

paddle surf. La prima scuola,

possibilità di provare i

HORIZONT VELA di Margherita di

materiali Goya: vele,

Savoia (BT) che a partire

alberi e tavole. La gamma

dall’apertura della stagione estiva

Goya sarà interamente

potrà vantare attrezzature 2012 a

rappresentata, con tavole

disposizione dei propri fruitori.

e vele di vari litraggi,

HORIZONT VELA, a Margherita di

misure e tipologie, in

Savoia, scuola windsurf,

modo da soddisfare le

catamarani e paddlesurf ed ospita

esigenze di tutti i

al suo interno ogni anno circa 200 praticanti. L’accordo nasce con l’intento di

windsurfisti, dall’amante

offrire alle scuole la possibilità di far testare attrezzature all’avanguardia e di

del freeride al freestyler.

ultima generazione naturalmente in un’ottica di promozione dello sport e di

Il centro test si trova

crescita del numero di praticanti. Starboard tramite il TIKI PRO SHOP Bari

proprio a Torbole, ovvero

conferma in questo modo il proprio impegno nella diffusione degli sport da

in uno degli spot più

scivolamento. Presto altre scuole entreranno a far parte del network.

conosciuti, frequentati e

www.tikisurf.it - www.horizontvela.com

ventosi d’Italia e sarà gestito da Goya Italia assieme a Seatex. Tramite il sito www.seatexboards.com verrà data l’opportunità di prenotare il materiale per il test e l’attrezzatura sarà ritirabile direttamente a Torbole presso Seatex Boards, in via Strada Granda 87. Per info tecniche sul materiale Goya: Nico Salvini cel. 335/6004765 , info@goyawindsurf.it



Fast news 18

ISE 2012 R U READY? ITALIA SURF EXPO – The surf culture & Music Festival. 13, 14 e 15 luglio Santa Severa, Roma. Consacrato come l’evento più cool dell’estate, punto di riferimento degli amanti dei watersport, dal 13 al 15 luglio ITALIA SURF EXPO torna ad animare il magnifico scenario di Santa Severa, splendida località del litorale laziale in provincia di Roma, con la sua 14° edizione. Con il supporto istituzionale della Regione Lazio, della Provincia di Roma e del Comune di Santa Marinella verrà allestito un “beach village” imponente che disporrà di un nuovo e innovativo sistema di illuminazione a sfere per un effetto spettacolare! Tante le attività previste di giorno e di notte tra beach party, dj set di altissimo livello, live music con la Reef “acustic Session”, le sfilate in bikini con 69 Slam e molto altro. Grazie alla collaborazione con Vodafone, che per la prima volta entra come main sponsor dell’evento, anche le feste di ISE 2012 per quest’anno non avranno fine, dalle prime ore della mattina fino a notte fonda… con tanti gadget very cool per tutti. Ad arricchire il tutto, il magnifico sfondo fornito dal Castello di origine medievale, sede del "Museo del Mare e della Navigazione Antica". Tra le novità c’è il graditissimo ritorno della Ducati che, in occasione della manifestazione della “surf culture” più amata d’Italia, presenterà in spiaggia i suoi modelli e per la prima volta organizzerà dei test drive mozzafiato. Altra importante new entry sarà la DAB, mitica “cruda” leader assoluta in Germania, che vestirà il ruolo di birra ufficiale dell’evento… ed ancora Red Bull con tante novità dal mondo action-sport e i suoi stravaganti allestimenti, una radio ancora top secret che vi sveleremo sotto data sul nostro sito con un programma mozzafiato e per il secondo anno il Bug Jump per provare salti da 12 mt al massimo dell’adrenalina! Passando per il “green” e come ogni edizione, fondamentale sarà l’impatto “zero” e la cura dell’ambiente. Molte infatti le iniziative eco-friendly promosse grazie al contributo della Tirreno Power, azienda nazionale di energia elettrica che riveste grande attenzione al rispetto dei parametri ambientali. In quest’ottica va letto l’invito a tutti gli studenti delle scuole del circondario, per dare loro l’opportunità di accedere gratuitamente ai corsi di surf tenuti da Rip Curl School of Surf, di Sup e di Windsurf con la rinomata XRay Windsurf Academy di Raimondo Gasperini. Confermata poi anche la partecipazione dell’inventore dell’INDOBOARD, Hunter Joslin, pronto ad incontrare il grande pubblico per svelare le ultime tecniche di allenamento. Con l’occasione nell’arco dei tre giorni si svolgerà un contest Indoboard con tanti premi in palio.Come ogni anno, infine, la Surf Art sarà impegnata a far conoscere nuovi artisti da tutta l’Italia. Oltre alla riconferma dell’illustratore torinese Marco Simeoni saranno presenti anche: Gabriele Sciusco, Alessia Veltrone, Nicoletta Pucci e Gian Luca Gentile con opere davvero sorprendenti. Presente per il secondo anno consecutivo anche Sea Sheperd non poteva mancare con infopoint, merchandise e video. Come di consueto previsti contest, esibizioni, sfilate, video première, vip, stand per tutti i gusti e molto altro ancora da scoprire ogni giorno sul sito www.italiasurfexpo.it e su facebook. Stay Tuned! Funboard è media partner di ISE 2012!


19

E-WAW BLU BY SPORTXTREME

ULSAN WORLD CUP KOREA

SportXtreme presenta e-waw blu:

Dal 5 al 11 maggio si è svolta la seconda tappa

il lettore Mp3 Bluetooth da

del PWA Slalom 2012. Alberto Menegatti

portare in spiaggia! Con l’estate

(Starboard/Gaastra), Matteo Iachino (F2,

alle porte, SportXtreme, divisione

Challenger) e Andrea Rosati (RRD/Gaastra)

di SofTeam dedicata alla

hanno rappresentato l’Italia in Korea. La vittoria

distribuzione di prodotti

è andata a Micah Buzianis (JP/MauiSails) seguito

tecnologici pensati per chi

dai sorprendenti Antoine Questel (Starboard/Loft

pratica sport, presenta e-waw

Sails) e Ross Williams (Gaastra/Tabou Boards).

blu, il lettore Mp3 Bluetooth

Antoine Albeau (RRD/NeilPryde) solo in 4°

subacqueo ad alte prestazioni, da

posizione mentre Bjorn Dunkerbeck compie il

portare in vacanza! Resistente

primo passo falso stagionale con un mediocre 9°

all’acqua (fino a 3 metri di

posto. Josh Angulo con le italianissime Point-7

profondità!), al vento, al sole e

rimane all’interno per un soffio della Top 10. Tra

alla sabbia, è dotato di una

i nostri ragazzi, sicuramente sia Alberto che

memoria interna da 4GB che permette di caricare oltre 500 brani MP3/1000 WMA e di particolari auricolari

Matteo hanno fatto vedere che hanno i numeri

impermeabili che lo rendono perfetto per ascoltare della propria musica preferita sia in acqua che fuori.

per scalare le classifiche. Alberto ha confermato

Leggerissimo e particolarmente indicato per gli amanti del nuoto e delle immersioni, ma anche per chi fa

ancora una volta la sua ottima velocità, tra le più

bicicletta e sport all’aperto, è dotato della tecnologia Bluetooth per interagire con gli smartphone e

alte nel Tour, e che quando infila l’albero nella

trasformarsi cosi in un vero e proprio auricolare telefonico in grado di gestire le chiamate attraverso i

sua 9.5 non ce n’è per nessuno, arriva 15° per

comandi per la regolazione del volume e la selezione brani, posizionati direttamente sulle cuffie.

qualche errore di troppo non sempre causato da

L’autonomia fino a 10 ore, il design ergonomico pensato per aderire alla forma della testa e tutta la

lui; Matteo invece dimostra che i suoi

tecnologia SportXtreme racchiusa all’interno, rendono e-waw blu un accessorio estivo indispensabile per

allenamenti invernali sono serviti ed è pronto a

gli sportivi. Pratico e comodo da indossare, e-waw blu di SportXtreme non intralcia i movimenti e

farsi vedere là davanti, ottiene un 19° posto che

garantisce un sound chiaro e pulito!

dice molto di più della posizione in classifica

SporXtreme: www.sportxtreme.it - https://www.facebook.com/www.sportxtreme.it

ottenuta. Andrea Rosati invece in 28° posizione.


Fast news 20

ROBERTO VUILLEUMIER, PROMOVIDEO

Ciao Roberto, quando hai iniziato a riprendere le regate di Windsurf? Mi Promovideo è uno studio di

occupo da circa trent’anni di produzioni televisive e fotografia, con il windsurf ho

produzione impegnato da

iniziato nel 1986 su una produzione con i fratelli Simmer. Dopo tanto tempo di

circa trenta anni nella

lavoro professionale continuo a divertirmi con un grande entusiasmo condiviso

realizzazione di audiovisivi,

con tutte le persone ed amici che collaborano ai miei progetti. Sono un grande

programmi per la

appassionato di windsurf e vela, mi ritengo molto fortunato perchè vivo e lavoro a

televisione, fotografia

Riva del Garda, nel posto giusto per rimanere in contatto con la natura e lo sport

pubblicitaria e di reportage,

che amo e trasferire nei miei lavori l’emozione delle cose semplici e vere.

servizi multimediali. Il

Hai sempre lavorato qui al Lago di Garda, oppure anche da altre parti, per

concetto di “convergenza

quanto riguarda le riprese windsurf? Dopo le prime produzioni sul Garda, nei

creativa” si sviluppa con

primi anni ‘90 ho vissuto in pieno il boom del windsurf producendo video per

grande passione in tutti

quasi tutte le aziende dell’epoca: il periodo d’oro è durato fino 1998 con bellissime

quei progetti dove la flessibilità operativa diventa l’aspetto prioritario.

produzioni in giro per il mondo Hawaii, Sud Africa, Australia, Egitto, Canarie,

La società nasce dall’esperienza di Roberto Vuilleumier, che inizia la sua carriera

Caraibi. Ricordo con molto piacere le produzioni per Merit Cup Cif, i videolearning

nel 1978 a Verona con la Canon Italia nell’ufficio pubblicità per la realizzazione di

storici con i migliori rider.

stage per professionisti del settore e con esperienze nel campo della

La regata che ricordi con maggiore soddisfazione dal tuo punto di vista

“multivision”. Lavora poi a Milano come fotografo e coordinatore della galleria “Il

lavorativo? Sicuramente quelle del circuito PWA dell’epoca, poi il Circuito Italiano

Diaframma Fotografia Italiana” a fianco di Lanfranco Colombo. In seguito

Funboard in giro per l’Italia, e tutte le magnifiche regate dei primi anni ‘90, Coast

l’interesse lo spinge verso il mondo della televisione con varie esperienze come

to Coast, North One Hour e tante altre. C’era uno spirito di gruppo e di

direttore della fotografia e operatore specializzato. Nel 1985 matura quindi la

coinvolgimento unico, i mezzi tecnici dell’epoca erano costosissimi e le produzioni

convinzione di trasferire la sua conoscenza nel mondo della comunicazione

in acqua difficili, ma nonostante tutto c’era sempre un profondo senso di

pubblicitaria. La Promovideo si occupa da allora di produzioni film e video

appagamento per quello che facevamo.

broadcast per la tv e la pubblicità, oltre che di fotografia industriale e sportiva. La

Stai utilizzando delle tecniche particolari per la ripresa, produzione e

strategia di lavoro si basa sulla compartecipazione di vari professionisti esperti

editing dei tuoi video? Parlare di convergenza creativa significa proprio essere

nei vari campi della comunicazione: registi, operatori di ripresa, direttori della

sensibili e aggiornati su tutte le nuove tecniche: nella mia professionalità

fotografia, creativi, giornalisti, media producer, designer, copy-writer e fotografi.

convivono due identità diverse, fotografo e cineoperatore (ho iniziato con la

In questo modo la Promovideo è in grado di realizzare produzioni di alto livello

pellicola cine 35/16mm); questo mi ha permesso di essere pronto per gli sviluppi

con costi adeguati allo sviluppo delle proposte creative. Oltre venticinque anni di

attuali e le tendenze sull’editing del momento: la fruizione sul web ha reso tutto

esperienza a disposizione di chi vuole promuovere con successo i propri prodotti

molto veloce e alla portata di tutti. È indispensabile però la capacità di

e i propri servizi. Promovideo è cresciuta insieme ai suoi clienti, fino a diventare

interpretazione e l’esperienza per poter gestire tutto il mix di tecnologie che il

una realtà di uomini e mezzi in grado di soddisfare ogni esigenza di

mercato ci offre. In acqua sul gommone quando sei a 25 nodi dietro ad un

comunicazione. Negli ultimi 15 anni Promovideo ha sviluppato una particolare

windsurf devi avere tecnica e soprattutto braccia per portare a casa riprese

attenzione alle produzioni specializzate in acqua, quindi sailing e windsurf

stabili che servano ad una buona produzione.

partecipando come produttore ai maggiori eventi sportivi legati al mondo della

Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti? Con il windsurf tutte le regate più

vela. Il windsurf in particolare è stato sempre seguito con grande passione con lo

importanti sul Garda, Mondiale Slalom Youth, One Hour con il Circolo Surf Torbole.

sviluppo di tecniche di produzione avanzate per migliorarne visibilità e diffusione

Il resto sono quasi tutte produzioni vela e documentari. Purtroppo il mercato del

sui circuiti internazionali. Abbiamo intervistato Roberto Vuilleumier al recente

windsurf impone limiti di budget, non esistono più produzioni broadcast e quello

Trofeo Neirotti di Torbole sul Garda, caratterizzato purtroppo per questa edizione

che facciamo è frutto di questa "maledetta" passione che ci mette sull’attenti a

dalla quasi totale assenza di vento e quindi non è stato possibile gareggiare.

ogni soffio di vento...


21

RIDER: Federico LaCroce LOCATION: Colico, Lago di Como FOTO: Valeria Agnesi

UNA PRIMAVERA VENTOSA SUI LAGHI DEL NORD Questa primavera ce la ricorderemo a lungo, perturbata, piovosa e fredda, ma ha regalato a tutto il popolo windsurfista d’Italia un bel po’ di vento e onde, da nord a sud. Epico in Liguria con 10 giorni di vento e onda prima da Ovest e poi da Est verso fine aprile, ma anche il litorale romano non ha scherzato, come la Sardegna, la Sicilia, la Puglia… Ha fatto anche Bora sull’Adriatico, insomma vento ovunque o quasi! E i laghi?!? Dopo un inizio di primavera decisamente povero di venti termici ecco che con l’arrivo di maggio la situazione è decisamente cambiata. Complice il vento da Est in pianura e il raffreddamento dell’acqua, che aveva iniziato a riscaldarsi per poi ritornare a essere piuttosto “frizzante”, i venti termici da Sud hanno dato il meglio di loro regalando splendide giornate di Ora sull’Alto Garda e di Breva sul Lago di Como. Ebbene sì, perché quando c’è l’azione congiunta delle correnti da Est e lo sbalzo termico dell’acqua ancora fredda con la temperatura dell’aria gradevole (tipica situazione primaverile), i venti termici da Sud dei Laghi del Nord si incanalano e rinforzano con vigore, non è raro quindi con questa situazione metereologica uscire con la 4.5! Sabato 12 maggio è stato un giorno di questi: Bora dichiarata a Sottomarina e tempo perturbato. Chi per impegni vari non ha potuto sfruttare la Bora al mare, si è potuto comunque divertire rimanendo sui laghi “cittadini” con una fantastica Ora sul Lago di Garda, e una ancora più vigorosa Breva sul Lago di Como. In queste giornate è essenziale scegliere lo spot lacustre giusto, quindi ricordatevi che per il Garda in queste condizioni funzionano meglio gli spot di Torbole, e sul Lago di Como la scelta giusta è Colico, come ci fa vedere il nostro collaboratore Federico LaCroce nella foto qui sopra in Shaka con la sua 4.5, anche se una bella 4.0 sarebbe stata meglio come ha commentato lui stesso. Tavola: 99 Freestyle TE. Vela: Hot Sails Maui Firelight.

CENTRO SUN + FUN ALACATI SI RINNOVA Turchia, il governo dà fondi per ristrutturare un centro surf... Il centro ASPC ha ricevuto fondi statali per modernizzare il suo centro surf ad Alacati. In questo modo è stato possibile rinnovare la struttura e costruire una piccola palestra, un campo da basket e un campo giochi per bambini. Le attrezzature appena acquistate sono tavole JP e vele NP 2012. Per tutti i clienti prenotati tramite sun+fun ci sono alcuni vantaggi: - Alacati Explorer Bike Tour gratis - Utilizzo gratuito dei 10 nuovi Imagine Surf Kayaks - 15% di sconto per i massaggi offerti in loco - Endless Summer Kids Surf Camp, prenotabile in esclusiva da sun+fun In loco vi aspettano i ragazzi del centro, simpaticissimi, inclusa Eva, austriaca, che parla perfettamente italiano. Per informazioni e prenotazioni: sun+fun www.vacanzewindsurf.com ; info@vacanzewindsurf.com ; Tel. Italia: 0365.918700


Toys

TESTO DI Nicola Spadea | FOTO DI Jimmie Hepp

22

NON SEMPRE UN ALBERO AL 100% IN CARBONIO RAPPRESENTA LA SCELTA OTTIMALE. NICOLA SPADEA CI AIUTA A CAPIRE QUANDO È IL CASO DI UTILIZZARE UN ALBERO CON UNA PERCENTUALE DI CARBONIO INFERIORE. Sinceramente avevo sempre pensato che per ottenere il massimo delle

notevoli, il range della vela aumenta e la sensazione di controllo rispetto a una

performance dalla mia vela un albero 100% carbonio fosse la miglior scelta da

stessa vela armata con un albero dal refelx più spinto è maggiore.

fare in qualsiasi caso. Qualche anno fa parlando con Valter Scotto dei migliori

Lo Stilo 200 grazie alla scelta delle fibre di carbonio con cui è costruito e al

alberi della gamma il collega ligure tirò fuori lo Stilo 200 di MaverX, un 85%

lavoro di ottimizzazione in fase progettuale è un ottimo compromesso tra

carbonio! Perché scegliere un 85% quando puoi avere un 100%!? Gli domandai…

reattività, controllo e robustezza. Rispetto al modello precedente è stato dotato

E il buon Valter con un bel po’ di esperienza in più di me riguardo vele piccole e

di un rinforzo in zona boma e in penna con un tessuto tecnico per proteggere

venti sopra i 40 nodi mi parlò di comfort e gestibilità della vela.

le aree dai possibili impatti e dall’esposizione in penna dell’albero che molte

Quando i venti iniziano a essere superiori ai 25/30 nodi l’impatto della raffica

vele con vario top lasciano scoperto.

nella vela può essere abbastanza brusco, lo stesso può capitare con lo

Le condizioni wave sono quelle in cui è più facile riscontrare le caratteristiche

strattone all’atterraggio da un salto o manovra. Armando la vela con un albero

presentate ma in generale da una misura di vela da 5.0m2 in giù anche in una

leggermente più morbido i benefici in termini di confort e conducibilità sono

tipica giornata di vento forte del proprio spot, mare o lago che sia, freeride o freestyle che si voglia praticare, è possibile apprezzare le qualità di un albero più morbido e i vantaggi acquisiti.

MAVERX STILO 200 (RDM) Misura Carbonio IMCS Peso (gr.) 340 85% 16 1400 370 85% 17 1550 400 85% 19 1850 430 85% 21 2050


ellness Rimini W 2012

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cattura ogni singola emozione

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Permette riprese a 60/50fps per realizzare video in HD “slow-motion”. Video in qualità Full HD 1080p oppure foto a 8 MPx con obiettivo grandangolare 170 gradi. Display anteprima per il posizionamento e la ricerca dell’inquadratura. Telecomando in radiofrequenza utilissimo per lo “Start e Stop” della registrazione, rendendo semplice girare brevi clip. Con goGoal FUN potrete rivedere le vostre performance, la soluzione ideale per condividere video e immagini con gli amici attraverso i più famosi social network (YouTube™, FaceBook™, ecc.) Utilizzabile in altri sport con gli accessori dedicati.

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Toys

TESTO DI Fabio Calò

24

STARBOARD ANTICIPA DECISAMENTE I TEMPI ED ESCE ALLO SCOPERTO CON LA SUA NUOVA LINEA DI TAVOLE WAVE E FREESTYLE PER IL 2013. ESSENDO ARRIVATA QUESTA BREAKING NEWS PROPRIO NEI GIORNI PRIMA DI ANDARE IN STAMPA, ABBIAMO DECISO DI PUBBLICARE SOLAMENTE PARTE DELLA NUOVA COLLEZIONE. TUTTO IL RESTO, INSIEME ANCHE A TUTTE LE NOVITÀ 2013 DELLE ALTRE AZIENDE, LE POTRETE TROVARE SUL NUMERO DI LUGLIO. RIDER: Philip Koster BOARD: Starboard Kode Wave 82 SAIL: Neil Pryde Combat LOCATION: Maui Hookipa FOTO: John Carter

Starboard introduce i nuovi range wave e freestyle. La nuova entrata nel line up

nomignolo Koster Kode. Proprio come Philip, infatti, la tavola è estremamente

wave della Starboard è l’innovativo NuEvo, che si ispira al surf da onda più che

veloce e adatta ai nuovi trick aerei più radicali della new school, mantenendo

mai, risultando l’arma perfetta per onde da mezzo metro ad un albero.

però la capacità di curve perfette che faranno impazzire anche i puristi del

Sicuramente il NuEvo rappresenta la tavola più innovativa del range wave 2013.

waveriding, o di chiudere doppi forward in planata.

È diversa da qualsiasi altra tavola ed è lunga solamente 224 cm. Progettata e

Il range Quad 2013 è stato completamente rivisitato, per aumentarne

realizzata da James Hooper in Australia, la NuEvo presenta un setup di pinne

ulteriormente la spinta, le performance, sia in condizioni di onda piccola che

twinzer che sono molto più distanziae tra loro e sui rail, come le tavole da surf

grossa grazie al nuovo square-tail. Questa tavola è imperniata sui rail e sul surf.

da onda. I rail morbidi e arrotondati, combinati alla coperta piatta derivano

Essendo il pro model di Scott McKercher, le nuove Quad sono ancora più veloci,

anch’essi dagli shape di surf da onda, rendendola la tavola perfetta per tutti

radicali e potenti.

quei rider che vogliono provare una pura sensazione di surfata.

I Flare 2013 sono la punta di diamante del freestyle della Starboard. Gli shape

Tra i range NuEvo e Quad balza all’occhio anche il nuovo “Koster” Kode, che è

pluripremiati dai test di SURF magazine e Windsurf Journal restano quasi

stato suddiviso in due sottocategorie: il Kode Wave, e il Kode Freestyle-Wave.

inalterati anche per il 2013, ma con grafiche nuove ed ancora più aggressive.

Il Kode Wave è una tavola twinzer, convertibile a single fin, sviluppata in

Nate dalla collaborazione tra Taty Frans e Sven Akerboom, queste solo le tavole

collaborazione con l’attuale campione del mondo Philip Koster, da cui deriva il

esatte che i pro usano durante le gare di coppa del mondo.

Starboard Quad 2013

Starboard Flare 2013


KODE WAVE: Primo della lista è il nuovissimo Koster Kode 2013, una tavola fatta con e per l’attuale campione del mondo PWA Wave. È la concretizzazione del progressivo stile di surfata della nuova generazione, permettendo al rider di fare qualsiasi trick sul lip. Essendo così veloce, potente e manovrabile, chiunque la prova non può che restarne entusiasta! • Le tavole wave di nuova generazione di Philip Koster, col suo tipico stile aereo. • Veloce, reattiva e potente. Il mix perfetto tra i trick e le rotazioni sull’onda della new-school, permettendoti di volare sopra i lip di spot come Tenerife, Gran Canaria, Danimarca e Sylt. • Dimensioni disponibili 72, 77, 82, 87. • Assetto Twin fin, convertibile a single fin. Pinne MB Twinzers in dotazione. • Pad da 10mm senza bumper per una immediata e riposta diretta sulla tavola • Poppa square tail per aumentare l’aderenza e la velocità anche sulle onde piccole, aiuta inoltre la tavola nelle manovre in reverse. • Un ampio mono-concavo nella sezione della poppa per aumentare il drive e la potenza. • Verso la prua una V profonda per velocizzare e aumentare il feeling quando si spenge sui rail per il bottom turn • Tail della poppa piatto per un ingresso in planata più efficiente, una migliore accelerazione e una velocità di punta più alta. • Nuove pinne disegnate da MB Fins (set up twinzer) che generano un miglior controllo della tavola. • Disponibili in costruzioni carbon, wood e Technora® Name

Starboard Kode Wave 2013

Length

Width

Sail Range

(cm)

(cm)

(m2)

Kode Wave 72 Carbon / Wood / TechnoraTM 223 55,5 3,0-5,0 Kode Wave 77 Carbon / Wood / TechnoraTM 227 60 3,3-5,3 Kode Wave 82 Carbon / Wood / TechnoraTM 233 58,4 3,5-5,5 Kode Wave 87 Carbon / Wood / TechnoraTM 234 61 4,0-6,0 Kode FS Wave 86 Carbon / Wood / TechnoraTM 234 59 4,0-6,0 Kode FS Wave 94 Carbon / Wood / TechnoraTM 234 61 4,5-6,5 Kode FS Wave 103 Carbon / Wood / TechnoraTM 234 64,5 5,0-7,0

NuEVO: Una linea completamente differente è invece il NuEVO 2013, che offre tavole basate interamente sui concetti dello shape di surf da onda, realizzate tramite collaborazione esterna con James Hooper, l’uomo dietro al marchio di tavole australiano, Nude boards. Queste tavole chiudono lo spazio mancante tra surf e windsurf, assicurando la performance, sensazione e reattività di una tavola da surf da onda. • Ideale per surfate pulite e senza il minimo sforzo. • Lo shape più vicino a una tavola da puro surf da onda, sia per reattività, che come sensazione e performance. • Disponibile nelle misure 73, 80 e 93. • Outline molto compatto “chopped-off tail and nose”. • Bordi molto arrotondati per uno stile in surfata morbido. • Pad a doppi strato per un feeling morbido e di massimo confort durante la surfata. • Assetto Twin fin, pinne G10 Drake Twin Surf in dotazione. • Disponibili in costruzioni carbon e wood. Name

Length

Width

Sail Range

(cm)

(cm)

(m2)

NuEvo 73 Wood / Carbon 221 55 NuEvo 80 Wood / Carbon 224 60 NuEvo 93 Wood / Carbon 227 59,5

Starboard NuEvo 2013

3,0-5,0 4,2-5,3 4,7-6,0


26

DA QUANDO IL CAMPIONE DEL MONDO FREESTYLE 2011, STEVEN VAN BROECKHOVEN, È PASSATO A NEIL PRYDE, TUTTI SI CHIEDEVANO SE SAREBBE STATA SVILUPPATA UNA NUOVA VELA DEDICATA ALLA DISCIPLINA. DA ALCUNI ANNI NEIL PRYDE SI PROPONEVA AGLI AMANTI DELLE MANOVRE CON LA FIREFLY, UNA CLASSICA VELA FREESTYLE 5 STECCHE, MA IL PODIO DEL PWA ERA SALDAMENTE NELLE MANI DI ALTRI BRAND. ERA NELL’ARIA QUINDI UN GROSSO INVESTIMENTO DI NEIL PRYDE NEL FREESTYLE, ED È ARRIVATO PUNTUALE CON L’ENTRATA NEL TEAM DEL GIOVANE BELGA CAMPIONE DEL MONDO. IL PASSO SUCCESSIVO NON POTEVA CHE ESSERE QUELLO DI CREARE UN MODELLO DEDICATO AL NUOVO STILE FREESTYLE DI OGGI, E CHE PERMETTESSE A STEVEN DI RIMANERE AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE. COSÌ, DA GENNAIO SI È INCOMINCIATA A VEDERE UNA NUOVA VELA A 4 STECCHE DI NP, PROTOTIPI E SOLO NELLE MANI DI STEVEN, MA ORA, DOPO MESI DI SVILUPPO E LA SUA PRIMA USCITA UFFICIALE DURANTE IL PWA DI PODERSDORF, LA WIZARD È PRONTA! Ho avuto l’onore di provare uno degli ultimi prototipi, prima della versione definitiva, della Wizard a febbraio in Sud Africa. Mi trovavo a Sunset e Steven van Broeckhoven era in acqua a testare questa nuova 4 stecche di Neil Pryde, il nome e i dettagli della vela erano ancora top secret. La giornata era un “classico” Sunset da 4.7 full power e due metri d’onda, non proprio le condizioni ideali per fare Freestyle. Steven snocciolava doppi Forward e Push Loop Tweacked a uscire, con manovre al rientro tipo doppia Burner, Shove it Spock into Culo e Switch Kono altissime. Finita la sua session Steven mi fa provare la sua vela, misura 4.5. La primissima impressione che ho avuto è stata quella di estrema leggerezza, sia a terra sollevando la vela, sia in acqua durante la navigazione; queste due caratteristiche non necessariamente vanno sempre di pari passo ed è molto più importante la seconda. Il vento era molto rafficato ma ho potuto verificare un ingresso in planata fulmineo e un’accelerazione notevole quando il vento andava ancora bene per la 4.7. Successivamente, con il vento in deciso rinforzo, molti avevano già armato la 4.2, ho riscontrato nelle raffiche più forti un leggero “imballonamento” della vela ma che rimaneva comunque gestibile. Fatto del tutto normale tenendo in considerazione lo shape a 4 stecche e il vento in aumento. Nei salti avevo una giusta pressione sulla mano di bugna che mi permetteva di aprire o chiudere Size Luff +/- 1cm Boom +/- 1cm Base Battens Cams Weight Ideal Mast Top Finis. 3.8 367 145 28/0 4 0 3 340/370 Vario Top 4.2 384 151 14 4 0 3.2 370 Vario Top 4.5 398 156 28 4 0 3.3 370/400 Vario Top 4.8 409 161 10 4 0 3.4 400 Fixed Head 5.1 424 166 24 4 0 3.45 400 Fixed Head 5.4 438 171 8 4 0 3.55 430 Fixed Head 5.7 448 176 18 4 0 3.65 430 Fixed Head 6.1 459 181 30 5 0 4.05 430 Fixed Head 6.5 469 187 10/40 5 0 4.2 460/430 Fixed Head

la vela generando o togliendo potenza a secondo del tipo di manovra. In breve… quando chiudevo per girare in Forward la vela mi dava la potenza necessaria per una perfetta rotazione. La velocità di punta e la risalita sopravento, fondamentale durante una heat di freestyle o per non perdere troppa acqua dopo le manovre, mi è sembrata ottima. Al rientro, nel flat tra i set di onda, la vela ha dato il meglio di se, pur non avendo ancora il controllo perfetto del passaggio in Duck per poi fare tutte le nuove manovre tipo Kono, Burner etc… la


TESTO DI Fabio Calò | FOTO DI Jerome Houyvet 27 vela si neutralizza immediatamente facilitandoti il passaggio per poi darti una

abbastanza tensione in penna per garantire la massima spinta anche bugna

spinta pop-up davvero fuori dal comune per farti volare in aria. Attualmente per

avanti, permettendo di combinare le manovre più complicate e disparate.”

una vela Freestyle questa deve essere una delle caratteristiche principali. Il

Steven van Broeckhoven, Campione del Mondo Freestyle 2011:

motivo di questa neutralità ed esplosività risiede nel nuovo tipo di costruzione

“È fondamentale armare la Wizard correttamente. È una vela dedicata

della vela con un panello in Tetoron che segue tutto il profilo dell’albero, che

puramente al freestyle, e non necessita quindi di essere cazzata di caricabasso

mantiene le stecche “a filo” durante i passaggi in Duck e lontane dall’albero, e

quanto una vela wave. Basta armarla in modo che la vela sventi tra le due

si modifica generando profilo e quindi portanza quando la vela è nel vento.

stecche superiori. Così facendo il profilo della vela incanala tutta la potenza in

Questa caratteristica non esisteva nella FireFly, anche se nel modello ’12 si era

avanti, che è la discriminante per staccare e chiudere tutti i trick new-school.”

cercato un compromesso. Nella navigazione bugna avanti per le manovre clew

Bryan Perez: “È davvero importante regolare correttamente la tensione della

first, dallo Spock al Misty Flip, la vela rimane potente e la penna abbastanza

bugna in modo che la vela non tocchi troppo il boma quando plani. Il trim

stabile facilitando in questo modo il mantenimento della velocità, fondamentale

perfetto è armare la vela in modo che la stecca superiore al boma sia circa a

per l’esecuzione di questo tipo di manovre. Lo shape di questa vela rimane

metà albero.”

comunque compatto ma con un albero non troppo corto, in modo da avere una sezione della vela in penna importante ma non ingombrante. Alberi RDM sono l’unica soluzione per questa nuova vela. Finita la mia breve prova riconsegno la vela a Steven e ritorno in acqua con la mia 4.7, e mi sembrava di avere in mano un metro in più di vela, e non solo 0.2 in più!

INFO: Il centro di design della NeilPryde assieme al campione del mondo Freestyle, Steven Van Broeckhoven hanno unito le forze per pensare e realizzare la Wizard, la vela perfetta per tutte le powermove che contraddistinguono la new school del freestyle. Più potenza, più reattività, più spinta. Facile da gestire, maneggevole, planata anticipata. Tu davanti, loro dietro. Fa magie. Quattro stecche fino alla 5.7: In modo da mantenere il peso della vela al minimo, per garantire la massima performance. 5 stecche per le misure 6.1 e 6.5. Panello dell’albero in Tetoron: combinato con una nuova tasca d’albero che permette alla vela di passare da neutrale alla massima spinta in un batter d’occhio. Shape bilanciato distribuito su tutta la vela, fino alla penna, in modo che la Wizard sia estremamente veloce in andatura ed in ingresso di planata, offrendo la massima spinta durante gli stacchi dei trick. Profilo centrato garantisce la combinazione perfetta di spinta e controllo anche con vento. Robert Stroj, sail designer Neil Pryde: “L’aumento della curvatura della parte superiore dell’albero assicura un’ottima potenza e tensione superficiale della vela, rendendo la penna stabile e reattiva. Così facendo si ottiene un’erogazione costante della potenza, in modo che essa possa diventare completamente neutrale al momento del passaggio sottovento, e avendo

La nuova Wizard sarà disponibile in due colori: giallo/verde (c3) e blu/viola (c2) RIDER: Steven van Broeckhoven.




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SU QUESTO NUMERO DI FUNBOARD CI OCCUPEREMO DELLA POSIZIONE DEL BOMA A SECONDA DELLE CONDIZIONI. COME HO GIÀ DETTO NEGLI SCORSI NUMERI NEL WINDSURF È MOLTO IMPORTANTE SETTARE I MATERIALI IN MODO DA UTILIZZARLI AL MEGLIO PER LE PROPRIE CAPACITÀ E PER LE CONDIZIONI CHE AFFRONTEREMO UNA VOLTA IN ACQUA. E NELLO SLALOM QUESTO FATTORE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE PER PERMETTERCI DI AVERE PIÙ CONTROLLO E VELOCITÀ IN OGNI CONDIZIONE. ANDIAMO QUINDI A VEDERE COME CAMBIA L'ASSETTO DELLA NOSTRA ATTREZZATURA IN BASE ALLA POSIZIONE DEL BOMA. LA POSIZIONE DEL BOMA: Partiamo dal presupposto di posizionare il boma in una

vento medio leggero ma che genera poco controllo nel vento forte e chop.

posizione di altezza media tra le vostre spalle e il mento. Da qui possiamo iniziare

• la vela è più inclinata verso di noi (praticamente ce la tiriamo verso l’acqua) e

a provare a spostarlo per vederne gli effetti sull’assetto della tavola e della vela.

si fa più leva sull’albero; con boma più alto talvolta vi sentirete “appesi” alla

Boma basso:

vela e in questo momento perderete pressione sulla pinna con conseguente

• la tavola risulterà più schiacciata sull’acqua.

possibile spin-out. Per questo in casi simili potreste aver bisogno di una pinna

• maggiore controllo dell’attrezzatura in condizioni difficili di chop e soprainvelatura.

più lunga per non incorrere negli spin-out e utilizzare al meglio gli effetti

• posizione più rannicchiata con gambe più piegate, migliore per il vento forte

positivi del boma alto nel vento leggero; effetti analoghi all’arretramento del

ma negativa in condizioni di vento leggero.

piede d’albero visto nello scorso numero.

• la vela rimane meno inclinata verso di noi, più dritta sulla tavola e si effettua meno leva sull’albero; effetti analoghi all’avanzamento del piede d’albero visto

CONSIGLI: Ricordatevi di spostare il boma in alto e in basso di 1, massimo 2 cm,

nello scorso numero.

non esagerate se no non capirete mai nulla in quanto i cambiamenti saranno

Boma alto:

troppo radicali. Come avrete capito gli spostamenti del boma vanno di pari

• la tavola risulterà più alta sull’acqua, più libera.

passo con quelli del piede d’albero. In generale è preferibile spostare il piede

• minore controllo dell’attrezzatura sotto raffica e in caso di aumento del vento

d’albero e cercare di tenere il boma il più alto possibile e sempre nella stessa

ma migliori prestazioni in caso di vento leggero.

posizione. In questo modo la vela funziona sicuramente meglio. Quindi una volta

• posizione del corpo più distesa con gambe quasi dritte, assetto migliore per

trovata la posizione ottimale del boma dopo vari test in acqua in cui lo


TESTO DI Matteo Iachino 31 muoverete per vederne gli effetti, segnatela sulla tasca dell’albero sulla vela, e

tengo le cime fisse a 32” e riesco a navigarci dal vento leggero al vento forte e

ogni volta posizionatelo alla medesima altezza. Solo in casi al limite oltre a

con qualsiasi vela, questione di abitudine! Per quanto riguarda il posizionamento

spostare il piedino muoverete anche il boma.

delle cime del trapezio sul boma questo è un fatto totalmente soggettivo. Con le

LE CIME DEL TRAPEZIO: Altro fatto da tenere presente è: che trapezio usate?

noi chiuderla con il braccio dietro, usandolo come un acceleratore. È logico che

cime spostate più verso l’albero la vela in andatura rimarrà più aperta e starà a Quanto sono lunghe le vostre cime del trapezio? Logicamente a parità di

con vento forte questo sarà molto faticoso ma ci sono molti rider che utilizzano

lunghezza di cime del trapezio e di altezza del boma con il trapezio alto potrete

le cime avanti. C’è poi una posizione intermedia nella quale avremo la vela un po’

provare il boma più in alto che con il trapezio basso, non c’è bisogno di

meno aperta e potremo chiuderla con il braccio dietro ma giocando su un

spiegarne il motivo visto che già il nome dei due tipi di trapezio lo esplica. Ma dei

angolo minore. Per finire possiamo posizionarle molto indietro sul boma verso

trapezi ci occuperemo in un altro momento. Tornando alle cime del trapezio,

la bugna e in questo caso annulleremo quasi del tutto il lavoro del braccio dietro

esse funzionano come l’altezza del boma e come il piede d’albero. Accorciando le

in quanto la vela appena saremo agganciati al trapezio risulterà chiusa

cime otterremo gli stessi effetti che abbiamo alzando il boma, allungandole,

completamente. Sta a voi decidere in base al vostro feeling con l’attrezzatura

avremo l’effetto che si ha abbassando il boma. È meglio accorciare e allungare

quale posizione adottare. Provate tutto ma cambiando una cosa per volta

le cime in base al vento che spostare il boma dalla posizione che avrete trovato

altrimenti non capirete mai quale delle cose che avete cambiato vi fa andare

come ottimale, esattamente come è meglio spostare il piede d’albero che

meglio o peggio e trovate il vostro assetto ottimale! Alla prossima!

spostare il boma. Quindi se vi sentite “appesi” alla vela e non riuscite a fare pressione sui piedi per questo motivo limitatevi, in un primo momento, ad allungare le cime del trapezio e vedrete che questa sensazione passerà subito e vi troverete meglio. Al contrario se vi sentite “accartocciati” su voi stessi, seduti e schiacciati accorciate le cime del trapezio e avrete effetti positivi. Sostanzialmente in vento leggero e mare piatto sono preferibili cime del trapezio corte (possono essere da 24” per esempio) per arrivare a cime decisamente più lunghe in condizioni difficili e di ventone (anche 34”). Ricordiamoci però che dobbiamo sempre toccare il boma con le mani quindi se non siamo dei “vatussi” con braccia lunghe 2 metri forse le cime da 34” possiamo evitarle e possiamo spaziare da 24” a 30” a seconda delle condizioni che troviamo. Io personalmente

Boma alto: posizione distesa. © John Carter/PWA


32

VI PRESENTIAMO UNA NUOVA E PAZZESCA MANOVRA, LO STESSO RICARDO AMMETTE CHE NON È AFFATTO FACILE TROVARE LE CONDIZIONI IDEALI PER PROVARCI, MA SE CI RIUSCITE OTTERRETE DEI BUONI RISULTATI. QUESTA COMBINAZIONE RAPPRESENTA ALLA PERFEZIONE IL NUOVO STILE WAVE PORTATO DAI TERRIBILI RAGAZZI DEL FREESTYLE, UN MISTO TRA UNA NUOVA MANOVRA FREESTYLE, LA SWITCH KONO, E IL SUPER CLASSICO SALTO PER ECCELLENZA, IL FORWARD, CHE COMBINATI ASSIEME HANNO UN EFFETTO SBALORDITIVO.

Ho chiamato questa manovra Papacu, è un simpatico nome brasiliano, ci

un Forward! È molto difficile trovare le condizioni giuste di vento e onda,

stavo pensando da molto tempo e sono riuscito a chiudere la prima a

ma quando è tutto perfetto come in questa sequenza, non è impossibile.

Camp One (Maui) di fronte a Nik Baker 6 anni fa! Poi ho iniziato a riprovarla

Prima devi girare i piedi e poi fare il passaggio in duck della vela. È molto

di nuovo durante i photoshoot JP per diversi anni ma non sono mai riuscito

importante cercare la giusta rampa prima di fare tutto questo, perché devi

realmente a chiudere questa combinazione in piedi. Così l’anno scorso,

essere sicuro che quando impatterai l’onda per saltare la vela deve essere

sempre durante il photoshoot di JP ci ho riprovato nuovamente e sono

in potenza e non andare troppo di bolina, in questo modo riuscirai a

riuscito a chiuderla atterrando in piedi!

saltare abbastanza alto e una volta che hai girato devi poi chiudere la vela

Essenzialmente la Papacu è la combinazione di una Switch Kono seguita da

per fare il Forward. Abbastanza semplice no?!?


TESTO DI Ricardo Campello | FOTO DI Darrell Wong | RIDER Ricardo Campello | LOCATION Maui 33


34

Amanda Beenen @Amanda_H87

27 Apr

Wauw i freestyler Dutchie sono carichi! È ora di far festaaaa al #RoyalCaptians #forlife

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

28 Apr

South Gusty Wind ma i rider in acqua_ bandiera verde_ heat 1 @MattiaFabrizi non ce la fa, @NicolaSpadea passa e Jacopo Testa vince la heat 3 contro De Zeeuw… Il rider del giorno è Adrian Beholz, ha fatto

Funboard @FunboardMag

25 Apr

di tutto durante la sua heat contro Lorenz Forstenlechner #è iniziata …

Per la prima tappa di PWA freestyle abbiamo deciso di fare qualcosa di

adesso seconda eliminazione al tow-in @MattiaFabrizi full power e

diverso; abbiamo chiesto a qualche atleta e a qualche personaggio del

#speriamoindomani #ifesta!

mondo del windsurf di raccontarci stile twitter quello che è accaduto

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

[notte e giorno] a Podersdorf … buona lettura!

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

25 Apr

#PWAReggioCalabria FATTO! Prossima fermata PODO per un po’ di freestyle, festa e amici… #Fiumicino #perdendoilvolo

Max Matissek @9max7

26 Apr

Il contest potrebbe iniziare sabato/domenica con vento da 5.0. Aspettiamo e vediamo cosa ci dirà il meteo domani… #southwind #nonsisamai

Amanda Beenen @Amanda_H87

26 Apr

Yeah! Sulla strada per Podersdorf con @Manu_ Grafenauer! Una

Nicola Spadea

settimana di relax, incontri e festa per me, non essendo una freestyler. Non vedo l’ora di vedere i ragazzi in azione #PWApodersdorf

Yarden Mayer @Yarde_ISR91

27 Apr

Buongiorno! Primo giorno, prima tappa… non so cosa aspettarmi. Il vento dovrebbe essere leggero per tutta la settimana ma in questo spot tutto può succedere! @registartion

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

27 Apr

30° gradi e niente vento… @NicolaSpadea spacca tutto nel tow-in Mattia Fabrizi

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

27 Apr

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Podersdorf 2012!

Max Matissek @9max7

27 Apr

2° ex equo con Tsaty e qualificato per le finali di lunedì! Super felice! #top10 al 100% #TowinEM #solounabirra okey?

Jacopo Testa

28 Apr


TESTO E FOTO DI Francesca LaCroce 35

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

29 Apr

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

30 Apr

Podersdorf chiusa nessuna macchina può più entrare… circa 30.000

13.30 che il double abbia inizio! Heat 26 @MattiaFabrizi

persone in spiaggia e 30 gradi… fortuna che sono sulla barca della

#nonsisailperchè non passa il turno contro Andy Bubble Chambers … il

giuria a scattare foto… perché sì il vento c’è ancora… @NicolaSpadea e

vento è veramente rafficato e le heat vengono annullate e riiniziate … Il

Jacopo Testa si fermano al round 2; la wild card Andreas Lachauer

capo giuria Duncan Combs decide di terminare la giornata dopo un

arriva fino al 3° round lasciando tutti senza parole; Akgazciyan arriva

ultimo tentativo fallito della heat 30! Le previsioni per domani non

ai quarti vincendo su Tonky Frans; la semifinale è @estredogollito VS

promettono bene... staremo a vedere! #lasperanzaèl’ultimaamorire

Kiri Thode (per pochi punti vince Mr. Gollito) e il sottoinvelato @StevenB72 VS un informissimo Taty Frans... Kiri e Steven combattono

Max Matissek @9max7

per il terzo e quarto posto a colpi di air bob air funnel into funnel flaka

6° overall nel #TowIn campionato europeo! #superfelice congratulazioni

into ponch etc … winner’s final: Taty ci prova chiudendo una perfetta

ai vincitori!

30 Apr

air cachoo, ma Estredo sfodera burner da entrambe le mura e la manovra della giornata flaka shaka flaka #senzaparole

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

#aspettiamodomani #festeggiamostanotte

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Funboard @FunboardMag

30 Apr

29 Apr

@estredogollito vince il single seguito da Taty Frans, Kiri Thode e Steven VanBroechoven

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

29 Apr

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Yarden Mayer

Yarden Mayer @Yarde_ISR91

30 Mag

Ahahhahahha è toccato a Adam Grivel dormire in corridoio quest’anno… per fortuna qui sono preparati a tutto ! #crazyparty

Amanda Beenen @Amanda_H87

30 Apr

Divertimento Full Power! La finale di Tow-In è stata epica, ottimo lavoro

Taty Frans vs Nicolas Akgazciyan

Broccoli e ancora festa dove mi sono fatta stracciare a Beerpong dal

Amanda Beenen @Amanda_H87

29 Apr

campione indiscusso Paskosky… #GrazieRCdamikeandmanu

Le feste epiche! Devo dire @Colink99 Dixon sa come divertirsi così come Aeberli! Difficile risveglio stamattina… ma non c’è un risveglio

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

migliore di uno con il vento! #F2mostridellefesteinripresaallago

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

29 Apr

Ha pubblicato delle foto @FunboardMag

Rock the party! Taty e Tonky Frans con amica.

La nuova cronista del PWA live streaming: Amanda Beenen

30 Apr


36

Yarden Mayer @Yarde_ISR91

01 Mag

@NicolaSpadea #Podersdorf 2012 ha battuto qualsiasi aspettativa! Gli

Finisce così: un solo single e nessuna possibilità di avanzare o

organizzatori hanno superato se stessi e il tempo è stato dalla loro

retrocedere … 9° NON MALE!

parte regalando una settimana di sole nella regione del #Burgerland.

Grazie all’organizzazione e ai miei sponsor [fanatic, Simmerstyle,

Nei giorni festivi sono state vendute più di 20.000 entrate e il windsurf

Alubin, Ultrafins] #felice #direzioneLanzarote

ha fatto da protagonista. Sia di giorno che di notte gli atleti sono stati continuamente in acqua montando un vero e proprio show per il gran

Max Matissek @9max7

01 Mag

numero di spettatori ma mentre di giorno il campo di regata rimaneva

Premiazione @tonismartinskeller #festagrande @StevenB72 &

leggermente isolato al centro del lago per via del vento da terra, la

@maartenvanochten stanno già ululando canzoni folk del Benelux

sera durante le session di tow-in notturno il pubblico ha potuto

#fmultitalentedNOT

apprezzare salti e manovre dei migliori windsurfisti al mondo a pochi metri dalla riva. I migliori?! #Gollito, #Taty Frans e #van Broeckoven e

Gollito Estredo @estredogollito

01 Mag

Felice di aver vinto la prima competizione della stagione… PWA World

ovviamente noi italiani che abbiamo tutte le carte in regola per essere al top.

Cup in Austria …

Francesca La Croce @Fran_LaCroix

01 Apr

Ha pubblicato una foto @FunboardMag

Francesca LaCroce e la dura vita dell’inviata...

Gollito, grande rientro dopo il suo infortunio di questo inverno.

Funboard @FunboardMag

02 Mag

@estredogollito (Fanatic/North Sails) vince #PWApodersdorf 012 … Full Power Man! 2° Taty Frans (Starboard/Maui Sails) 3° Kiri Thode (Starboard/Gaastra) 4° il campione del mondo in carica @StevenB72 (JP/NP) …. 17° Jacopo Testa (RRD/RRD) e Nicola Spadea (Starboard/Gun Sails) 33° Mattia Fabrizi (Fanatic/North Sails) #END … #aspettiamoil2013

Daniel Aeberli in splendida forma serale.



People 38

IN UN WEEK-END DI FINE APRILE SI È RITROVATO A TORBOLE SUL GARDA UN NUMEROSO GRUPPO DI SURFISTI. NON SONO PROFESSIONISTI, NEMMENO ADDETTI AL SETTORE, SONO PERSONE NORMALISSIME SENZA NESSUNA VELLEITÀ AGONISTICA, MOSSE UNICAMENTE DA UNA GRANDE PASSIONE E DALLO SPIRITO GOLIARDICO DI QUESTO SPORT. NON SONO UN’ASSOCIAZIONE, MA HANNO UN GRUPPO SU FACEBOOK E SE VOLETE FAR PARTE DEL LORO GRUPPO DOVETE AVERE UN PICCOLO MA FONDAMENTALE DETTAGLIO CHE VI CONTRADDISTINGUA DALLA MASSA: DOVETE ESSERE DEVOTI AL BLACK SIDE DEL WINDSURF…


INTERVISTA DI Fabio Calò | FOTO DI tommydellafrana 39

In queste pagine vi presento delle persone che si

parte delle Black Sheep durante il loro meeting

questa amicizia si è consolidata, dal vederci solo in

sono riunite e hanno formato un gruppo

di Torbole e tre di loro, Marco Gabbatel, Daniele

spiaggia abbiamo continuato a tenere i contatti

chiamato “Black Sheep”. Il loro denominatore

Viganò e Max Stridi, che hanno fatto da

anche d’inverno scambiando e commentando le

comune è quello di essere tutti affezionati clienti

portavoce, mi hanno spiegato cosa sono e cosa

nostre foto, fino a quando la scorsa estate abbiamo

di Point-7. Non fanno gare, non cercano di

fanno le pecore nere.

formato questo gruppo. Abbiamo quindi iniziato a condividere la nostra passione, i racconti delle

primeggiare gli uni sugli altri, ma vogliono semplicemente divertirsi facendo windsurf. Dal

Come è nato il gruppo Black Sheep?

esperienze vissute in acqua, le sensazioni sui

punto di vista commerciale è un ottimo esempio

Il nostro gruppo è nato a Porto Pollo, dove

materiali e l’elemento aggregante è sempre stato

di fidelizzazione del cliente da parte di Point-7,

sostanzialmente ci siamo incontrati e conosciuti.

quello che tutti noi utilizzavamo le vele nere. In uno

anche se quello che vi presentiamo è puramente

Prima ancora della nascita delle Black Sheep tutti

spot affollato come Porto Pollo in estate con tante

un’iniziativa di un gruppo di persone, nata da

noi frequentavamo lo spot di Porto Pollo e

vele tutte colorate, il nostro gruppo non passava

una loro idea e portata avanti anche grazie

utilizzavamo le Point-7, questo era il denominatore

certamente inosservato, anche perché abbiamo

all’aiuto di Facebook.

comune e quindi abbiamo iniziato a conoscerci

iniziato a uscire tutti insieme contemporaneamente

Al quartier generale di Point-7 ho incontrato una

meglio e a diventare amici. Con l’andare del tempo

formando una bella macchia nera; così un giorno ci


40

siamo detti che sarebbe stato bello creare un vero

pattuglia era composta da orfani, novelli piloti e

essere in sintonia con un certo modo di pensare e

gruppo. Chiaramente abbiamo subito pensato a

anziani piloti, avevano pochi aerei funzionanti e

soprattutto usare esclusivamente le Point-7;

Facebook che era sempre più in forte espansione

soprattutto non avevano meccanici per ripararli.

vogliamo un gruppo di amici tranquillo, senza la

con una logica di condivisione come il nostro

Questo gruppo dalle scarse speranze ha però

volontà di primeggiare sull’altro, una semplice e

ideale, una forma di comunicazione nuova per

iniziato a vincere tutte le battaglie aeree e poco alla

non agonistica condivisione della nostra passione.

tenerci in contatto tra di noi anche dopo le vacanze,

volta sono diventati famosi con il nome di “pecore

Quindi non volevamo avere a bordo gente che come

dove ognuno ritornava alla propria vita in differenti

nere”; esiste anche una memoria cinematografica

succede in tanti blog intervengono solo per mettere

zone di Italia e anche d’Europa. Poi abbiamo

su questo gruppo. Abbiamo poi associato il “black”

zizzania o per dimostrarsi migliori di qualcun altro.

pensato a creare delle magliette e licre per

al fatto che tutti noi usiamo le Point-7, e il “sheep”

Essenzialmente vogliamo che la nostra passione ed

identificare il gruppo che si stava ufficializzando.

perché ci siamo conosciuti in Sardegna a Porto

amore verso il windsurf rimanga tale e non sia

Abbiamo quindi aperto una pagina su Facebook con

Pollo patria delle pecore. A dire la verità però la

condizionata da uno spirito di agonismo. Abbiamo

la volontà di postare foto di windsurf anche dopo

parte romantica degli aviatori americani per

quindi chiuso il gruppo e ad oggi siamo a 180

l’estate in modo tale da rimanere collegati e

l’origine del nome è venuta fuori dopo che avevamo

membri e tutti noi utilizziamo solo ed

condividere tutti insieme i nostri momenti di

già pensato al nome Black Sheep, quando ci siamo

esclusivamente le vele Point-7.

windsurf. È nato quindi il gruppo Windsurfing Black

informati se esisteva già un gruppo con quel

Anche se questo gruppo è molto brandizzato,

Sheep Team.

nome… ma ci piace comunque raccontare questa

l’aspetto tecnico viene di rado sollevato, mentre

particolare coincidenza.

prevale costantemente l’aspetto ludico del nostro sport con il piacere di condividere le proprie

Da dove arriva il nome Black Sheep? Durante la seconda guerra mondiale gli americani

E per quanto riguarda la vostra pagina di

esperienze.

formarono una pattuglia di aviatori, erano stati

Facebook?

Nel gruppo si sono iscritti anche atleti Point-7

selezionati tra i piloti più scarsi in assoluto e furono

In perfetto stile social abbiamo quindi aperto la

importanti, sia nazionali che internazionali, come

mandati allo sbaraglio nel Pacifico per dimostrare

nostra pagina su Facebook e abbiamo deciso di

Pascal Toselli, Greta Benvenuti, Andrea Cucchi

che anche l’America stava facendo qualche cosa. La

creare un gruppo chiuso dove chi vi accede deve

ovviamente etc… Si è così creata questa


41 meravigliosa intersecazione tra il principiante e magari l’atleta top 10 al PWA, che si confrontano sullo stesso livello continuando a mantenere l’aspetto più divertente del windsurf a prescindere dal livello. Il nostro gruppo su Facebook sta aumentando vertiginosamente ed invitiamo tutti coloro che condividono i nostri ideali e soprattutto che sono Black Sail oriented 100% ad iscriversi per condividere insieme a tutti noi nuove esperienze. Gli amministratori della pagina “esamineranno” le richieste e saranno felici di avere nuovi membri a bordo! La pagina è nata nell’ottobre 2011 e c’è molto equilibrio tra numeri di membri italiani e stranieri e questo ci rende molto felici. Per potersi iscrivere l'ideale è andare sul sito www.blacksheepteam.it e seguire il link per l'iscrizione a Facebook sul quale si svolge il 99% dell'attività del gruppo, lo scambio di comunicazioni, report, fotografie, consigli su trim e proposte di viaggio.

passione per stare insieme. La prossima location

questo non sarebbe mai avvenuto senza il fattore

Il Black Sheep Team è composto da italiani,

potrebbe essere il Lago di Como a Colico, magari in

comune delle Point-7. Vivo a Monaco, non troppo

tedeschi, danesi, svedesi, giapponesi e sloveni,

concomitanza della Lario Speed.

lontano dal Garda, ma conoscevo questi ragazzi

riuniti e accomunati dalle Black Sails e dalla stessa

Tra i prossimi impegni di rilievo ci sarà lo stage

solo virtualmente su Facebook. Grazie a questo

fortissima passione per il windsurf.

slalom P7 al Garda nel mese di luglio, dove

meeting ora gli ho incontrati tutti anche dal vivo.

contiamo di radunare una buona parte del gregge

Penso che questo dovrebbe essere lo spirito del

Quello di Torbole è stato il vostro primo

e realizzare un raduno ancora migliore di quello

windsurf, divertirsi in acqua e condividere con gioia

raduno?

appena realizzato il 28-29 di aprile, contiamo di

le nostre esperienze. Molti altri ragazzi e ragazze

Questo week-end è stato il nostro primo raduno

riempire ancora di più il lago di nero. Abbiamo in

tedesche si stanno unendo a questo gruppo.”

ufficiale, è stato organizzato da noi ed eravamo

mente di realizzare un bellissimo raduno in

una cinquantina. Sabato mattina ci siamo

concomitanza con lo stage a cui parteciperemo

A fine intervista anche Andrea Cucchi

incontrati in Coca d’Oro con tutto il team Point-7

tutti per apprendere i segreti dei pro.

interviene:

che ci ha dato preziosi consigli su come armare

“Un gruppo composto da appassionati di windsurf,

al meglio le nostre vele e ci ha dato un po’ di

Interviene Tobi Ullrich, ragazzo tedesco che fa

dove il fattore comune è quello di stare insieme e

lezioni sulla tecnica corretta di trim

parte delle Black Sheep:

divertirsi facendo windsurf e non quello di mettersi

dell’attrezzatura. Poi siamo usciti tutti insieme in

“Sono molto contento di far parte di questo gruppo,

in prima persona per dimostrare qualche cosa, ma

acqua con una fantastica giornata di Ora. Non

ci divertiamo insieme sia dentro che fuori

semplicemente riunirsi per godersi una giornata di

eravamo solo italiani ma c’erano anche tedeschi

dall’acqua e sono nate delle amicizie solide, tutto

windsurf tra amici.”

e austriaci. Dopo il surf abbiamo poi fatto l’aperitivo al Wind’s Bar e cena da Villa Cian per concludere la giornata. I vostri prossimi progetti? Abbiamo avuto degli ottimi feedback di questo raduno e l’idea di ritrovarsi tutti insieme è molto piaciuta, quindi stiamo organizzando il prossimo appuntamento dove prevarrà sempre lo stesso spirito che non vuole essere un confronto tecnico ma un momento di condivisione della nostra


Extreme sessions 42

Erano un po’ di giorni che le onde da ponente rimbombavano con tutta la loro

vento teso, onde lisce e potenti, acqua azzurra e due atleti che mi hanno

forza sulle coste della Liguria e i local di Bordighera tenevano sott’occhio le

regalato adrenalina e scatti da urlo…

previsioni meteo nella speranza che arrivasse una bella ma difficile condizione

Surfate radicali nello shore-break, aerealoni e wipe out: queste sono le parole

chiamata: “REBOSSO”.

che mi vengono in mente se dovessi fare un brainstorm di quella giornata

Per chi non la conoscesse, sicuramente spettacolare da ammirare ma

emozionante; anche per me che ero una spettatrice e cercavo di immortalare

accessibile solo a pochi, proprio per le difficili condizioni di surfata nello shore-

le migliori azioni dei rider.

break e vento side-off.

Se passate da queste parti e vedete due ragazzi surfare in condizioni “mission

La sua peculiarità è quella di manifestarsi all’improvviso anche dopo una

impossibile” vi do un consiglio… Fermatevi a guardare perché lo spettacolo è

mattinata di vento che soffia da ovest sud/ovest senza avvisare proprio

assicurato!!

nessuno tanto che solo i local possono cogliere quest’imprevedibile occasione!

ALOHA! Adele

Giovedì 12 aprile è stata una di quelle giornate fortunate per Andrea Franchini e Federico Infantino, local rider di Bordighera…

PS. Il CRASH OF THE MONTH di questo numero di Funboard se lo aggiudica

Proprio davanti al No Stress Team, scuola di windsurf, kite, catamarano gestita

Federico Infantino con un'entrata da suicidio proprio durante questa giornata

dallo stesso local e rider Andrea, si è aperto lo scenario del mitico Rebosso;

(pag. 86-87).


TESTO E FOTO DI Adele Frola | RIDER Andrea Franchini | LOCATION Bordighera (IM) 43


People 44 Gigi Madeddu

FREESTYLE E WAVE. DUE DISCIPLINE AFFASCINANTI, SPETTACOLARI, ESTREME, MA COSÌ DIVERSE. DIFFERENTE È LA PREPARAZIONE, L'ALLENAMENTO, MA SOPRATTUTTO L'ATTESA PER LE CONDIZIONI IDEALI. DIFFERENTI SONO I MATERIALI, I TRIMMAGGI E GLI ASSETTI DELLE ATTREZZATURE. UGUALE L'APPROCCIO ALL'USCITA. SCOPRIAMO QUESTE DUE VISIONI DEL WINDSURF ATTRAVERSO UNA SIMPATICA INTERVISTA DOPPIA A DUE RIDER ITALIANI, DUE AMICI CHE IN TANTE OCCASIONI HANNO CONDIVISO LA PASSIONE PER QUESTE DUE MAGNIFICHE REALTÀ. LUIGI MADEDDU E MATTEO SPANU.

Nome, età e luogo di nascita?

Un aneddoto divertente con l’altro?

Madeddu: Luigi, nato a Sassari, ho 30 anni.

Madeddu: Era il 2004. Ci siamo incontrati a

Spanu: Matteo, nato a Oristano, ho 36 anni.

Funtana Meiga la prima volta, lui non ricorda è smemorato! Dovevo chiudere la cerniera della

Situazione sentimentale?

muta e gli ho chiesto aiuto. “Ma tu sei Matteo

Madeddu: Fidanzato con Corinne, che vive con

Spanu?”. Ovviamente sapevo chi era. E lui pieno di

me a Sa Barra.

orgoglio: “Si! E tu chi sei?”. “Mi chiamo Luigi

Spanu: Sposato con Debora e papà di due

Madeddu, mi chiamano tutti Gigi”. “Ah ho capito”,

bambini stupendi: Niccolò e Maddalena.

ha subito esclamato, “ho sentito parlare di te, mi hanno detto che te la cavi”. E io: “insomma”. Mesi

Un aggettivo per descriverti?

dopo il mondo del freestyle era in fermento

Madeddu: Entusiasta.

perché tutti volevano imparare la flaka, e io ero

Spanu: Competitivo.

vicino a chiuderla. Dopo un’uscita squilla il cellulare: “Pronto, ciao sono Matteo Spanu, ti

Un aggettivo per descrivere l’altro?

ricordi di me? Mi hanno detto che stai imparando

Madeddu: Direi matto.

la flaka, ti va di fare qualche uscita assieme?”. Da

Spanu: Stiloso nel freestyle.

quel momento abbiamo fatto coppia fissa.

Matteo Spanu


INTERVISTA DI Simone Pierini | FOTO DI Emanuela Cauli, Jimmie Hepp, Giangi Chiesura 45 LOCATION: Sa Barra

WHO IS WHO - LUIGI MADEDDU Nome: Luigi • Cognome: Madeddu Nickname: Gigi Nato a: Sassari • Età: 30 Altezza: 175 cm • Peso: 70 kg Cittadinanza: sarda… e italiana Dove vive: Sant’Antioco. Esattamente a Sa Barra Hobby: surf, sup e tutto ciò che mi diverte! Sponsor: North Sails, Fanatic, Arbeke, Gas Fins, White Reef, Fausat.it, www.windsurf-santantioco.com

BEST AND WORST Bionde o brune: brune Wave riding o jump: wave riding Goofy o regular: goofy Destra o sinistra: nessuna delle due Dunkerbeck o Naish: Naish Kite o surf: surf Macchina o furgone: furgone Ichnusa o Coca Cola: Ichnusa

LOCATION: Hookipa

WHO IS WHO - MATTEO SPANU Nome: Matteo • Cognome: Spanu Nickname: “Sfidino” Nato a: Oristano • Età: 36 anni Altezza: 176 cm • Peso: 72kg Cittadinanza: sarda… e italiana Dove vivi: Oristano Hobby: mountain bike, corsa, sup, calcetto e… tu sfidami a qualcosa e io mi alleno e ti batto! Sponsor: North Sails, Fanatic, Arbeke, Gas Fins, White Reef, Al360, Gillo

BEST AND WORST Bionde o brune: brune Wave riding o jump: non lo so! 50 e 50 Goofy o regular: goofy Destra o sinistra: mure a dritta! Dunkerbeck o Naish: Dunkerbeck per le vittorie, Naish per tutto il resto Kite o surf: surf Macchina o furgone: furgone Ichnusa o Coca Cola: Ichnusa


46

Spanu: Tutti sanno che il “signor Gigi” non si

con dei set da 5/6 metri. Metri hawaianii, non

perché sinceramente pensavo alla mia onda.

sposta per fare wave quando è a casa sua,

italiani! Vento da 4.7). Si gira verso da me e

Ogni tanto davo uno sguardo ma non vedevo

anche quando le condizioni sono notevoli. A

dice “Matte come la vedi?”, io da str..o “ma

neanche la penna della sua vela, dopo la mia

novembre sono riuscito a portalo alle Hawaii.

tranquillo non è cosi pericoloso!”. Gigi monta la

prima onda ne seguono altre due o tre ma Gigi

Dopo una decina di giorni che uscivamo a

4.7 e entriamo in acqua. Passiamo raso gli

non si vedeva. Guardo in spiaggia, e lo vedo

Hookipa arriviamo in spiaggia e la condizione

scogli, come Hookipa comanda, e poi superato il

seduto vicino alla attrezzatura, tiro dritto e

era molto interessante, vedevo le barre segnare

canale arriva il primo set che per sfiga di Gigi

vado da lui che mi dice con occhi sgranati “ma

il mare da molto lontano. Gigi forse assonnato o

era bello grosso. Lui stramba e io lo seguo. Si

tu sei scemo, mi sono cagato sotto. Io non entro

distratto dalla mancanza del freestyle non si è

gira, guarda l’onda e si rende conto che era

più stavo per morire”. Io mi metto a ridere e gli

reso conto della condizione (un albero di media

veramente grossa. Non lo vedevo più, anche

dico “ma non ti sei accorto che era grosso?”. E


47

Gigi a Hookipa.

Gigi e Matteo entrano a Hookipa.

Spot preferito?

considerando Capo Verde al 16 aprile sono a

Madeddu: Sa Barra, full power! Ho visto vari

quota 29: tra slalom, freestyle e wave.

spot in giro per il mondo e ogni volta che vado all'estero divento sempre più consapevole che

Tavola e vela più usata?

per fare freestyle abito in uno degli spot migliori

Madeddu: Per la maggior parte delle mie uscite

che esistono!

uso vele North Sails (Ice, Id o Hero) 5.0, 4.7 e 4.2.

Spanu: In Italia Funtana Meiga. Adesso tutti

Tavola Fanatic Skate 99lt. Le armi perfette per la

diranno “ma Matteo il Capo?”. A me piace saltare

mia disciplina.

e surfare, non metto in discussione la qualità

Spanu: In inverno North Sails Hero 4.7 e Fanatic

dell’onda, ma vuoi mettere 2,5 metri con la 4,7 a

Quad 75lt. In estate 5.3 Hero e Quad 81 in wave e

Funtana. In giro per il mondo non saprei sceglie

4.7 Hero e Skate 99 in freestyle.

tra Hookipa e Ponta Preta (Capo Verde). Che tipo di allenamenti segui quando non sei

lui “mi sono fidato di te, str…o!”.

Spot più frequentato?

in acqua?

Madeddu: Ovviamente Sa Barra, è casa mia!

Madeddu: Vado in palestra cinque volte a

Spanu: Funtana Meiga quando è buono.

settimana. Da quando abito tra mare e campagna poi ho imparato ad usare la zappa per

Ci siamo fatti una risata, forse io più di lui! E cavolo non è che devo sempre subire le sue

Numero di uscite all’anno?

portare avanti i lavori e fare manutenzione

manovre a Sa Barra, ogni tanto devo rimettere

Madeddu: Scusa Matteo ma in questo caso non c’è

presso il windsurfing club. Un allenamento che

le cose in ordine. Ciao Gigi!.

storia… 240. Tutte a Sa Barra. Senza prendere un

consiglio a tutti!

aereo, ma solamente aprendo il cancello di casa!

Spanu: Quando riesco a essere costante esco in

Disciplina preferita?

Spanu: Non so, non ho mai tenuto il conto ma

mountan bike due volte la settimana più la

Madeddu: Freestyle e wave.

penso che stando in Sardegna 40 uscite in wave

domenica. Vado a correre tre volte la settimana

Spanu: Mmm... forse… fatemi pensare… slalo…

siano anche troppe. Solo quest’anno, che

a cui abbino un po’ di pesi. Tutto questo se non

no! Frees… no! Ah si certo… wave! Poi il freestyle.

finalmente sto segnando le uscite sul calendario,

esco in windsurf.


48

Cosa ti emoziona di più quando sei in acqua?

Spanu: So che può essere la solita risposta,

due bellissimi bambini e una moglie splendida.

Madeddu: Planare! Ogni volta che metto piede

però stare in acqua con gli amici e divertirsi a

Posso dire di aver avuto paura quando ci stavo

sulla mia tavola è una nuova emozione. Sentire

manovrare in un ambiente di totale libertà.

per lasciare le penne a Chia, qualche anno fa.

silenzio attorno a me, percepire un senso di

Questo mi fa stare bene.

Ho passato dei momenti veramente brutti e sono stato in preda al panico per qualche

libertà e poter volare sull'acqua sono sensazioni davvero indimenticabili. Inoltre vedere i miei

Cosa ti spaventa di più quando sei in acqua?

secondo, ma poi sono stato razionale nel

allievi progredire di uscita in uscita è una cosa

Madeddu: Non saprei, forse le persone che non

momento critico. Colgo quest’occasione per

che mi riempie di orgoglio, qualcuno di loro

rispettano gli spot e gli altri rider.

ringraziare tutti quei ragazzi che dalle rocce mi

potrebbe emergere in un futuro non molto

Spanu: Bella domanda, direi niente ma non per

hanno dato quella forza per uscirne vivo.

lontano.

presunzione, forse per incoscienza, anche se ho

E dico a tutti di non entrare in acqua quando


49

Matteo Spanu in aerial tweacked.

Matteo sdraia la vela come sa fare lui.

Cosa consigli a chi vuole iniziare il freestyle?

Siete stati a Maui insieme, cosa hai imparato

Madeddu: Pazienza, tenacia, un gruppo di

dall’altro?

ragazzi con cui praticarlo e tanta felicità di

Madeddu: Ho imparato qualche trucco in

andare in mare.

cucina… scherzo!

Spanu: Uscire il più possibile, provare un

Oltre quello tanti particolari su come affrontare

milione di volte e non mollare.

un uscita nelle onde in tutti i sensi…Trim del materiale ecc. Matteo ha cercato di farmi da

Cosa consigli a chi vuole iniziare il wave?

tutor per tutta la vacanza spiegandomi come

Madeddu: Bella domanda. Essere consapevole

affrontare certe condizioni, come leggere

delle proprie capacità per non mettere in

un’onda della velocità di Hookipa e anche come

pericolo se stesso e gli altri.

frullare senza danni!

Spanu: Sicuramente scegliere dei posti non molto

Spanu: La pazienza è la virtù dei forti (forse!).

difficili, come Funtana Meiga. Uscire in condizioni facili (1.5 m di onda e vele dalla 4.7 in su), farsi

Cosa pensate di fare nel vostro immediato

consigliare da chi ha un po’ di esperienza

futuro?

siete troppo stanchi e poco lucidi, magari per

(regolazione strap, altezza boma, posizione pinna o

Madeddu: Vorrei fare più windsurf che posso, e

motivi di lavoro. È fondamentale capire quando

pinne ecc…). Cose molto importanti che la gente

migliorare giorno dopo giorno. Far crescere il

si deve stare a casa e riposare anche per un

sottovaluta, ma che ti possono essere utili per

movimento windsurfistico nella mia isola e

solo giorno.

surfare in maniera comoda, corretto e per

aiutare i giovani rider a progredire e a

A me è andata bene perché mi alleno al di fuori

esprimere al meglio il proprio stile.

innamorarsi di questo fantastico sport. Il nostro spot è davvero incredibile. Con volontà tenacia e

del windsurf, ma solo nel periodo di Natale sono morti due ragazzi in Sardegna e uno a

Cosa consigli all’altro?

passione potrebbero davvero nascere nuovi

Capo Verde. E come sforzo fisico il windsurf non

Madeddu: Dovrebbe fare più freestyle,

talenti per questo sport.

è uno sport da sottovalutare e il buon senso è

spaccherebbe di brutto!

Spanu: Viaggiare il più possibile, coniugando

sempre ben accetto.

Spanu: Gigi quando vieni a Funtana?

impegni di lavoro e familiari.


Didattica 50

ROBBY SWIFT, CON LA COLLABORAZIONE DEL TEAM JP E DI AXEL REESE (REMEDIA.DE), CI AIUTA A RIPASSARE LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SALTO; IN QUESTO NUMERO ANALIZZEREMO LE ROTAZIONI ALL’INDIETRO. LEGGETE CON ATTENZIONE QUESTI IMPORTANTI CONSIGLI E APPENA POTETE CORRETE IN ACQUA PER METTERLI IN PRATICA. NEL PROSSIMO NUMERO TROVERETE LA TERZA E ULTIMA PUNTATA DI QUESTO SPECIAL CON ALTRE RADICALI MANOVRE ANCORA PIÙ COMPLESSE!

BACKLOOP

PIC 1: Come si vede dalla foto, ho scelto una

Il back loop è a mio avviso la rotazione singola

rampa molto ripida, impattando il lip proprio nel

più difficile da chiudere. Logicamente le varianti

punto che sta per rompere. Salto leggermente

one handed, one footed e bugna avanti sono

sottovento, in modo da salire il più possibile

ancora più difficili…

prima di innescare la rotazione.


TESTO DI Robby Swift | FOTO DI Darrell Wong | THANKS TO remedia 51

PIC 2: In questa foto comincio a salire e tengo le

PIC 5. Qui ho già inquadrato il mio punto

PIC 10. Questo backloop l’ho chiuso proprio bene e

gambe piegate per far sì che il vento possa

d’atterraggio, e comincio a cazzare sulla vela per

infatti la tavola affonda pochissimo ed è già quasi

creare portanza sollevando la chiglia della

ruotare. Le gambe sono ancora piegate.

ripartita in planata. La potenza accumulata nella

tavola. In questa sequenza, il vento è piuttosto

PIC 6. Girando nella fase discendente del salto,

vela quindi è stata dissipata velocemente e in

offshore, quindi la bugna è piuttosto aperta.

tra poco apro la vela in modo da controllare

maniera morbida, permettendomi di ripartire

Se invece il vento fosse stato più side o onshore,

meglio la rotazione.

immediatamente. Solitamente atterrò un po’ più di

avrei tenuto la bugna più cazzata per salire ancora di più.

PIC 3. Punto dritto nel cielo, e non ho ancora

prua e mi inabisso un po’ di più, sforzando molto

PIC 7. Ecco che ho aperto leggermente la bugna,

l’albero che deve flettere per rilasciare la potenza

con le gambe ancora piegate, sempre tenendo lo

in eccesso. È consigliabile atterrare quasi in

sguardo puntato sul punto in cui atterrerò.

planata come in questa sequenza, ma anche

iniziato a ruotare. Questo aspetto è importante

nell’altro modo va comunque bene. Nel secondo

PIC 8. Apro la vela ancora un po’ e comincio a

caso è molto più sicuro e facile chiudere il trick, nel

far arretrare la mano posteriore verso bugna. Le

primo invece rischi molto di più di rompere la

PIC 4. Sono dunque arrivato all’apice del salto e

gambe sono ancora piegate, in modo che la prua

tavola o overruotare a meno di non essere perfetto.

comincio a guardare oltre la mia spalla

della tavola fenda l’acqua all’atterraggio. Questo

anteriore.

è il punto più critico del trick.

perchè appena cominci a girare, smetti di salire.

Da notare come lo sguardo punti sopra la spalla

PIC 11. Dalla foto si vede un po’ di spruzzo salire per l’atterraggio, ma è molto poco rispetto alle

posteriore e non oltre la testa verso dietro come

PIC 9. Sto per impattare l’acqua ed ho allargato

altre volte. Non chiudo tanti back loop precisi

farei invece per innescare la rotazione di un

la mia mano posteriore fino quasi alla bugna,

come questo…

push loop.

preparandomi allo strattone che darà

Le gambe sono ancora piegate.

all’atterraggio.

PIC 12. Riparti.


52

PUSH LOOP

rotazione è molto più facile da chiudere rispetto ad

Il push loop è un trick relativamente facile. È

un back loop.

abbastanza spaventoso all’inizio in quanto devi fare un backflip completamente sopra il materiale,

PIC 1: Kauli colpisce l’onda nel punto più ripido in

mentre precipiti verso l’acqua. Una volta che però

modo da venire proiettato dritto in aria. Per il push

passi la paura di cadere sul boma con le costole, la

loop è consigliabile saltare ancora più verticale

BACK LOOP ONE FOOT

PIC 1. Kauli stacca da una rampa verticale, in

PIC 3. Qui si vede che toglie il piede anteriore,

Questo trick è veramente difficile.

modo da innescare la rotazione di un normale

tenendo la gamba posteriore piegata, in modo da

In quanto tale, quindi, garantisce un ottimo

backloop.

controllare la tavola. Questo dettaglio è molto

punteggio se fatto in gara!

importante.

PIC 2. Kauli continua a salire e si sta già preparando a togliere il piede anteriore dalla strap.

PIC 4. Kauli continua a salire. Non ha ancora


53 rispetto al back loop, ed è anche possibile staccare

saltare in verticale. Non sta guardando oltre la sua

volo, a galleggiare sopra il materiale. È proprio

più al lasco. Se invece stacchi troppo di bolina,

spalla anteriore come un back loop, piuttosto gira

questo che rende il push loop così divertente.

spesso finisci per overroutare in quanto la bugna si

la testa completamente indietro, come se volesse

PIC 9: Il vento riempie la vela controvento, ed è il

riempie troppo e ti fa perdere il controllo.

guardare l’acqua dietro la sua testa. È questo

momento di spingere sulla mano posteriore per

PIC 2: Qui si vede quanto Kauli salti verticale.

aspetto che distingue la rotazione tra push loop e

fermare la rotazione e cominciare a raddrizzarsi.

Aspetta di salire ancora prima di innescare la

back loop. Il braccio anteriore è molto piegato. È

(Push, cioè spingere. È da qui che deriva il nome).

rotazione.

importante notare questo dettaglio per avere

PIC 10: Il vento a questo punto viene nuovamente

maggiore controllo nel salto. Se dovessi tenere il

dalla direzione giusta e la vela si riempie, mentre

braccio anteriore steso, ti ritroveresti troppo

comincia la discesa, preparandosi per un

lontano dal materiale e la rotazione diventa troppo

atterraggio di poppa.

veloce e difficile da controllare e fermare.

PIC 11: Kauli ora raddrizza un po’ le braccia e le

PIC 3: Continua a salire… PIC 4: Qui si vede bene cosa intendo quando dico di

PIC 5: Qui sta già ruotando velocemente. Ha le

gambe in modo da prepararsi ad ammortizzare

gambe piegate, col vento sotto la chiglia della

l’atterraggio.

tavola che lo aiuta a girare, ed è già quasi

PIC 12. Qui le gambe sono completamente stese in

all’apice del salto.

modo da atterrare di poppa.

PIC 6: La tavola a questo punto è più alta della vela, e

PIC 13: L’atterraggio dal salto è morbido, e la vela è

l’albero ruota sotto di te. Da notare come la sua testa

in potenza. È proprio per questa ragione che il push

sia diretta verso l’acqua, in modo da essere sicuro di

loop è più facile da chiudere rispetto al back loop.

continuare a ruotare. Ricorda che il materiale segue

PIC 14. Kauli piega ora le gambe, permettendo al

la rotazione impressa con la testa e le spalle.

fisico di abbassarsi fino a toccare l’acqua, in modo

PIC 7-8. La rotazione è quasi ultimata molto

da ammortizzare ulteriormente l’atterraggio,

velocemente. Kauli non perde neanche un po’

rilasciando la pressione dalla tavola.

d’altezza tra queste due foto, e si ritrova ancora in

PIC 15. Riparti.

iniziato a ruotare, e la gamba anteriore ora è

PIC 6. Kauli si ritrova in una rotazione di back

PIC 11. Fa arretrare la mano posteriore, arrivando

completamente stesa.

loop molto verticale, preparandosi a girare lo

quasi fino a bugna.

sguardo verso l’acqua, in modo da innescare la

PIC 5. Non è ancora giunto all’apice della rotazione,

rotazione.

PIC 12. È pronto ad atterrare, tutto rannicchiato.

PIC 7. Il piede ora è già nella strap, e il suo

PIC 13. Le gambe sono ancora piegate per atterrare

sguardo punta oltre la spalla anteriore, in modo

di prua. Questa è la parte più difficile della chiusura

da girare come per un normale back loop, e la

di un back loop.

ma si sta già preparando a rimettere il piede nella strap. Appena lo rimette, comincia a ruotare.

maggior parte della rotazione è eseguita proprio all’apice del salto.

PIC 14. Kauli sta per toccare l’acqua. Le gambe sono ancora leggermente piegate, e la mano posteriore

PIC 8. Ora piega le gambe e apre leggermente la

è pronta per la botta che la vela da all’atterraggio.

bugna, in modo da controllare la rotazione alla perfezione.

PIC 15. Appena tocca l’acqua, infatti, la vela sventa con violenza, ma la mano arretrata e il peso a

PIC 9. Kauli ha già individuato il punto in cui

bugna permettono di contrastare questa potenza,

atterrerà. Le gambe sono ancora piegate, e

gestendo al meglio la vela. Ciò si intuisce da quanto

gestisce la rotazione con la mano posteriore.

si piega l’albero. Appena questo succede, la potenza della vela torna a livelli gestibili.

PIC 10. Mentre scende verso l’acqua, Kauli rallenta la rotazione.

PIC 16. Kauli ora riparte.


54

BACKLOOP CLEW FIRST:

gente lo sa fare, e ancora meno riescono a farlo

A dir la verità questo è un crazy pete clew first,

con così tanto stile ed andando così alti. Devi

non un back loop. Per un back loop atterrerebbe

girare la vela bugna in avanti prima d’impattare

di prua e non girerebbe la vela in aria,

la rampa, a una distanza piuttosto ravvicinata, in

atterrando ancora bugna in avanti.

modo da non perdere troppa velocità prima di

Questo trick è una delle specialità di Kauli. Poca

staccare e potendo andare il più alto possibile.

PUSHLOOP TABLE TOP

sensazione di galleggiare sopra al materiale con le

Questo è uno dei miei trick preferiti. Non solo per la

gambe all’aria, più in alto della testa, è eccezionale.

bellezza in foto, ma soprattutto per la sensazione

Se spingi bene sulla bugna, la vela si carica

che ti da. Mi ricordo quando io e Ricardo stavamo

talmente di potenza che ti permette anche, volendo,

facendo i primi tentativi circa 7 anni fa a Lanzarote,

di attaccarci una rotazione in forward mentre stai

e nessuno ancora sapeva cosa fossero. La

scendendo!


55

PIC 1. Punta una rampa piuttosto ripida, avendo

PIC 3. Kauli continua a salire, aspettando a

già girato la vela e tenendo entrambe le braccia

innescare la rotazione.

piegate per aver maggiore controllo sul rig.

PIC 2. Come per un normale back loop, Kauli

PIC 4. Sale ancora. Non vuole iniziare a ruotare

che la tavola completi la rotazione sotto di lui.

PIC 9. Lascia quindi che la tavola continui a ruotare, mentre cerca di prendere il boma sulle

troppo presto.

altre mure.

in aria dal vento. Le gambe restano piegate in

PIC 5. Ora è giunto all’apice del salto e può

PIC 10. Incrocia le braccia sopra la maniglia per

modo che il vento crei portanza sulla chiglia

cominciare a girare, guardando oltre la sua

andare a prendere il boma sulle nuove mure.

della tavola.

spalla anteriore come per un normale back loop.

utilizza sia la tavola che la vela per farsi spingere

PIC 6. Qui è in piena rotazione, e guarda il punto

PIC 11. Ecco che comincia a prendere il boma sulle nuove mure.

in cui andrà ad atterrare in acqua, tenendo sia braccia che gambe piegate. Questa è una bella

PIC 12. Deve ora riuscire a mettere la mano

posizione da vedere.

posteriore sul boma in modo da poter controllare la potenza all’atterraggio. Questa è la

PIC 7. Sta ora cominciando la discesa verso

fase più critica.

l’acqua, e sta decidendo se atterrare di prua come per un back loop normale o ruotare la vela

PIC 13. Ora è riuscito a piazzare anche la mano

e fare un crazy pete.

posteriore sul boma e non gli resta che chiudere la vela per riprendere potenza e ripartire.

PIC 8. Si rende ora conto che è troppo alto per controllare la rotazione bugna in avanti fino alla

PIC 14. Riparte dopo aver fatto un trick davvero

fine e allora decide di girare la vela, lasciando

notevole!

PIC 1. Vado a impattare una rampa bella ripida e

spingo la tavola oltre l’apice della rotazione. Come

posteriore per controllare la rotazione. Ora

grossa per volare in cielo il più in alto possibile.

si può vedere, il braccio anteriore è piegato, mentre

comincio a ritirarmi le gambe sotto per completare

PIC 2. La dimensione dell’onda e la velocità

quello posteriore è disteso. È fondamentale tenere

la rotazione.

d’impatto mi fanno schizzare in orbita molto

la mano anteriore vicino al corpo.

PIC 4. In questa foto la vela sta per essere mandata

PIC 9. Continuo a spingere sul braccio posteriore e

velocemente. Cerco di girare la testa completamente indietro, in modo che la rotazione

in avanti, e le mie gambe resteranno in questa

PIC 10. La vela ora è completamente neutra, non c’è

sia verticale, invece che laterale come un back loop.

posizione, mentre con lo sguardo ho già individuato

vento in essa. Le gambe stanno ritornando dove

PIC 3. Ora sto spingendo il rig sotto di me, mentre

il punto in cui atterrerò.

dovrebbero essere e comincio a stenderle in modo

PIC 5. In questa foto sono completamente steso per

a richiamare le gambe.

da atterrare di poppa e attutire l’impatto.

aria, mentre continuo a salire, e mi preparo a

PIC 11. Il vento ora comincia a riempire nuovamente

controllare il vento che spinge dall’altra parte la vela.

la vela, ma stavolta dalla parte giusta. Cazzo la

PIC 6. Ora spingo con violenza sulla mano

bugna per riacquistare potenza e ammorbidire

posteriore, in modo che il vento riempia la vela al

l’atterraggio.

contrario e mi aiuti a raddrizzarmi sulle nuove

PIC 12. Quando sto per colpire l’acqua, stendo la

mure. Le gambe sono ancora completamente stese

gamba posteriore in modo da atterrare di poppa,

dietro di me. Questa è la parte più divertente del

per poi piegare entrambe le ginocchia e assorbire

trick e quella più radicale da vedere.

l’impatto dell’atterraggio.

PIC 7. Non ho ancora cominciato la discesa, in

PIC 13. Sebbene ero piuttosto alto e sospeso sopra

quanto il vento continua a farmi galleggiare a testa

alla vela a metà del salto, questo ha reso la caduta

in giù all’apice del salto.

molto più morbida. Ora la vela ha ripreso potenza e

PIC 8. Solo adesso comincio la discesa, mentre

posso atterrare correttamente e morbidamente.

continuo a spingere con forza sul braccio

PIC 14-16. Riparti.


56

TRA LE VARIE INTERVISTE AI PERSONAGGI TOP DI MAUI CHE AVETE LETTO NEGLI ULTIMI NUMERI E CHE AVRETE MODO DI LEGGERE ANCHE NEI PROSSIMI, CE N’É STATA UNA CHE PER UNA SERIE DI COINCIDENZE È STATA PIÙ PROBLEMATICA DELLE ALTRE. RIUSCIRE A FAR COINCIDERE GLI INNUMEREVOLI IMPEGNI DI UNO DEI VELAI PIÙ FAMOSI E BLASONATI AL MONDO, CON LA VOGLIA DI FARE WINDSURF DEGLI ULTIMI GIORNI DELLA NOSTRA VACANZA, NON È STATA UNA COSA FACILE. COME DI INCANTO POI, PROPRIO IL GIORNO DELLA NOSTRA PARTENZA PER TORNARE IN ITALIA, ECCO CHE KAULI CI PORTA A CASA DI ROBERT STROJ, SAIL DESIGNER DI NEIL PRYDE. INTRO BY MARCO CARLETTO

croato, è scappato dal suo paese in guerra, ha bisogno di lavorare, non sa dove

Forse era il 1992. La nostra veleria, Spindler Design, sfornava a Malcesine le

andare e mi ha chiesto se possiamo prenderlo in veleria… ti chiederei di

vele che “bisognava” avere per essere veloci.

incontrarlo e di vedere se possiamo assumerlo per dargli una mano”; “Ok,

La veleria che Monty Spindler, Mario Turazza ed io avevamo costruito era più un

mandamelo e vediamo” fu la mia risposta. Non avevamo bisogno di altri

esperimento sociologico che una seria impresa commerciale. I ragazzi che

collaboratori, ma il pensiero di dare una mano a qualcuno in difficoltà faceva

lavoravano venivano da quattro continenti diversi, gli orari dipendevano dal

perfettamente parte di quell’esperimento sociologico….

vento, l’organizzazione del lavoro era piuttosto creativa… le feste tra le migliori

La sera, mentre preparavo la cena, suona il campanello e si presenta questo

che si ricordino in questa zona. In quegli anni i Paesi balcanici erano in preda

ragazzino magrolino, occhi azzurri vivaci, lunghi capelli biondi raccolti in una

ad una guerra le cui immagini ci venivano riproposte, nella loro crudezza, in

coda. “Ciao, I’m Robert” fu la sua presentazione.

tutti i telegiornali. Era un conflitto feroce e vicino, che suscitava orrore e

Lo invito ad entrare e, tutto preso dal mio ruolo di salvatore dell’umanità, gli

compassione. Una sera mi telefona Monty e mi dice: “Ho conosciuto un ragazzo

riferisco quello che mi ha detto Monty, esprimo tutta la mia partecipazione ai

La vista da casa di Robert Stroj sulla North Shore di Maui e sull’Haleakala.


INTERVISTA DI Fabio Calò | INTRO DI Marco Carletto | FOTO DI Jerome Houyvet, Cristobal Palma, Jacqueline Herrmann 57

Robert Stroj. © Ronny Kiaulehn


58

La Combat di Robby Swift.

problemi della sua terra, gli chiedo se ha dovuto affrontare violenze e difficoltà

Sono passati vent’anni.

per riuscire a fuggire, se ha da mangiare ed un posto dove stare.

Rivederlo a Maui, dopo tanto tempo, nella posizione che aveva sognato fin da

Robert mi ascolta, serio, mi lascia finire e poi, con la massima calma, mi dice

giovane, realizzato capo del reparto R&D di Neil Pryde, mi ha riempito di gioia.

che: 1) nel suo Paese c’è la guerra, ma ben lontana da casa sua; 2) non è

Non solo ho rivisto un amico che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, ma

fuggito, ma ha solamente preso la sua bella Alfa Giulietta rossa ed è venuto in

ho pensato che, infine, qualcosa della nostra bella veleria è stato trasmesso nei

Italia; 3) i suoi genitori sono medici, grazie a Dio stanno bene e grazie a loro

giocattoli che tanti di noi ancora oggi usano.

non ha problemi economici. La verità, mi dice, è un po’ diversa: “Penso che Monty Spindler sia il miglior velaio del mondo. Siccome io voglio diventare il

L’INCONTRO

miglior velaio del mondo mi piacerebbe imparare da Monty. Tutto qui”.

Come scritto nel sommario, per incontrare Robert Stroj abbiamo avuto qualche

Tutto il mio castello di buoni propositi umanitari crollò in un istante. Ma quel

difficoltà, ovviamente non per volontà sua, né tantomeno nostra, ma per una

ragazzo mi aveva colpito per la sua determinazione e per la fierezza con cui mi

serie di coincidenze di impegni non posticipabili. Basti pensare che proprio in

aveva, in breve, spiegato il suo progetto di vita. Pensai che uno così avrebbe

quei giorni Robert era al lavoro sulle ultime modifiche della TheFly 2013 e stava

potuto dare un buon contributo al gruppo della veleria, perché trasmetteva una

arrivando sull’isola (cosa che però ancora in pochi ne erano a conoscenza) il

sensazione di volontà e concretezza. “OK, proviamo!” fu allora la risposta.

Campione del Mondo Freestyle, Steven van Broeckhoven, per firmare il

E così Robert iniziò la sua esperienza di velaio. E noi trovammo un altro valido

contratto con Neil Pryde ed iniziare lo sviluppo della nuova 4 stecche NP per il

aiutante ed un nuovo amico.

Freestyle. Giorni molto concitati, quindi. Inoltre, Robert è una persona riservata

La casa di Robert e sul retro il suo loft.


59 e che spesso rimane nel suo quartier generale a differenza della quasi totalità della “Maui che conta”, che si può incontrare facilmente in giro per Paia, Hookipa, Haiuku o Kahului; capiremo dopo il motivo. Finalmente, l’ultimo giorno prima di ripartire per l’Italia, fissiamo l’appuntamento con Robert, a casa sua. Mi reco al mattino presto, come da buona abitudine a Maui, al negozio Neil Pryde di Kahului dove ad attendermi ci sono Kauli Seadi e Pieter Bijl. Per l’occasione mi accompagna anche Jacqueline, mia moglie (che ho sposato a Maui appena qualche giorno prima), mentre il solito “gruppo vacanze Funboard” rimane a casa approfittandone per fare le valige e surfare un’ultima volta a Hookipa. Io le valige le avevo già fatte la sera prima e non avevo ad ogni modo nessuna intenzione di perdermi l’uscita a Hookipa nel pomeriggio, prima di salire sull’aereo alla sera… Kauli sale sulla nostra macchina, mentre Pieter ci saluta informandoci che non poteva stare con noi perché aveva da lavorare in acqua sullo sviluppo delle vele Race. Kauli mi dice: “Andiamo con una macchina sola perché la strada è lunga, poi, quando arriviamo a casa di Robert, tu fai il tuo lavoro mentre io ne approfitto per continuare il mio apprendimento nella realizzazione/riparazione delle vele”. Rispondo chiedendo perché volesse imparare a riparare le vele e lui mi spiega: “Così, quando sono in giro per il mondo su qualche reef “impegnativo”, posso fare io le riparazioni ed, inoltre, nel mio centro di Sao

Pieter Bijl a tutta velocità con la H2.

Miguel do Gostoso posso riparare direttamente io le vele che i clienti rompono”. Penso: “Che professionista! In tutto e per tutto”. Kauli ci indica la strada, sapevo che Robert abitava un po’ fuori, ma non pensavo così lontano. In linea d’aria non sono tanti chilometri da percorrere, abita dopo la città, ma sono tutti su strada di montagna e molto stretta. Dopo 30 minuti e una bella chiacchierata, finalmente Kauli mi indica il cancello in cui dovevo entrare, parcheggio la macchina sul prato, scendiamo e la prima cosa che esclamo è: “Wow!”. Siamo in un posto pazzesco, la casa di Robert è una villa bellissima, con un giardino mozzafiato, caratterizzata da un’enorme vetrata che domina tutta la North Shore di Maui dove si possono vedere, in lontananza, tutti gli spot, da Kanaha a Jaws, uno spettacolo. Robert ci viene in contro e ci apre la porta di casa sua, la moglie ed i figli sono in città, quindi c’è solo lui ed il suo cane. Subito, con molto orgoglio, ci informa che prima di noi ci sono stati dei giornalisti di una rivista tedesca di case di design per fare un articolo sulla sua. Entriamo in un open space minimalista, il soggiorno, la cucina, il living sono dominati dalla vetrata che illumina tutta la casa, il divano è ricavato da un enorme scalino, mentre nelle stanze da letto i materassi sono appoggiati sul pavimento. Tutta la casa segue un unico principio, il minimalismo, ed è veramente bella. Dopo il breve tour guidato, ci porta sul retro e ci fa entrare nel loft in cui vengono progettate e sviluppate le vele Neil Pryde. Kauli è già al lavoro con un aiutante di Robert e sta provando a sostituire un ferzo rotto di una sua vecchia vela. Ci spostiamo poi nell’ufficio di Robert che si trova tra il loft e l’ingresso della casa ed inizia la nostra intervista.

L’INTERVISTA Robert, com’è una tua giornata tipo qui a Maui? Dipende molto dalla tipologia di vele su cui stiamo lavorando, ma in generale qui cerchiamo di realizzare quasi un prototipo di vele al giorno. Il mio lavoro principale, quindi, è quello di progettare una vela e preparare un file con tutte le specifiche, la vela viene tagliata ed assemblata in veleria la mattina, in modo

Durante l’intervista con Robert Stroj nel suo studio, Kauli lavora nel loft per imparare a riparare le vele.


60

Il Campione del Mondo Wave Philip Koster con le sue Atlas.

da poterla così testare già il pomeriggio stesso, avendo dei feedback su cui poi

Qual è la misura principale che sviluppate per ogni modello? E come fate

lavorare la mattina seguente. Questo è il processo generale, a volte però,

a realizzarla?

quando per esempio si sviluppano nuovi concetti, ci vuole molto di più.

Adesso stiamo lavorando alla nuova TheFly assieme a Kauli. Abbiamo realizzato

Il main tester è il nostro teamrider Peter Bijl, che poi viene affiancato dagli altri

5/6 diversi prototipi della misura di riferimento, solitamente la 4.8, ognuna con

rider. Lui testa tutti i prototipi, sia in wave che in freeride e slalom, avvalendosi

peculiarità specifiche. Una volta che viene individuato il prototipo migliore di

anche delle conoscenze specifiche di Robby (Swift) e Ricardo (Campello) per il

quella misura, utilizziamo gli stessi concetti in proporzione per realizzare le

wave e Micah (Buzianis) e Antoine (Albeau) per lo slalom e le vele racing.

misure più grandi e più piccole, come la 4.2 e la 5.4. Una volta sistemate anche quelle, si procede con le restanti misure intermedie, come la 4.5 e la 5.1, e con

Antoine Albeau passa molto tempo a Maui?

tutte le misure più piccole. In generale, praticamente tutte le misure vengono

Solitamente viene in autunno, per poi ritornare la primavera successiva ed

sviluppate e testate da singoli prototipi. Le vele più piccole le facevamo testare

anche un po’ in estate, soprattutto per testare ed allenarsi assieme a Micah.

al nostro ex teamrider Morgan Noireaux che, essendo giovane e leggero, ci poteva dare un feedback efficace. Penso sia importante sottolineare che Neil Pryde è uno dei pochi marchi che realizza i propri prototipi nella propria veleria. Io quindi progetto e compongo ogni vela da zero, facendola crescere,

La famiglia Stroj all’interno della casa.

passo passo, qui a Maui. Questo è perfetto per i tempi di sviluppo, perché qui è una questione di ore, mentre dalla Cina i prototipi impiegavano 2 settimane. Ci si basa molto di più sui risultati piuttosto che sulle convinzioni ed il processo è molto più efficace e diretto. Da un paio d’anni abbiamo anche cominciato a realizzare i nostri materiali in veleria in Cina ed, infatti, ieri sono stato su skype fino a tardi per dare le direttive sulla costruzione di specifici materiali, tra cui lo spessore del monofilm, il tipo e disposizione delle tramature ecc. Ci vengono poi mandati dei campioni che proviamo sia qui a Maui che nei centri vela in giro per il mondo, in quanto le scuole rappresentano comunque un ottimo banco di prova. Non dovendo più acquistare il materiale dal produttore comune, possiamo quindi decidere fin nei minimi dettagli come realizzarlo, in modo da accentuare ulteriormente le caratteristiche delle nostre vele.


Il loft di Neil Pryde.

È risaputo che lo sviluppo delle vele wave è già molto dispendioso e

Cosa ne pensi di Maui? Pro e contro?

faticoso. Cosa mi puoi dire dello slalom però? Tutti i marchi ora stanno

Il problema principale è il dover viaggiare in Europa, ma anche le

dando il massimo per realizzare la perfetta macchina da corsa. Com’è il

comunicazioni sono abbastanza problematiche come tempistiche per la

vostro approccio?

differenza di orario.

Le vele slalom e freeride sono sempre le più delicate ed interessanti, ma anche

Per il mio lavoro, però, non potrei chiedere di meglio. Quando ero a Tarifa

quelle più critiche e dispendiose in termini di tempo e di energie. È un mondo a

dovevo andare in Sud Africa per 3 mesi a testare le vele wave, mentre ora

parte in cui le mode del mercato sono molto meno influenti e si valuta

posso trovare qualsiasi condizione nel giro di 50km. Il vento è molto

esclusivamente la performance finale del prodotto. In generale procediamo

costante, consistente ed offre un ampio range di condizioni molto diverse,

dividendo l’anno in due deadline. La prima comprende l’autunno e l’inverno ed

che permettono veramente di fare qualsiasi tipo di test.

è caratterizzata dalla realizzazione della “collection sail”, cioè di tutti i range in commercio che vengono completati verso marzo. Tutta la primavera e l’estate,

Le vele slalom 2012 sono già ultimate. State facendo qualcosa di nuovo

invece, sono dedicate esclusivamente alle vele racing. Lo sviluppo delle sole vele

per le 2013?

race quindi impiega lo stesso tempo di sviluppo di tutto il resto della collezione!

Le vele Racing, come le chiamo io, non sono proprio distinte da un anno

Anche la fase di testing viene suddivisa tra “freesurf” e “contest testing”,

all’altro. Stiamo comunque cominciando a testare assieme ad Antoine dei

perché in gara subentrano anche altri fattori che non sono considerati in

concetti veramente innovativi che potrebbero fare una grande differenza,

andatura, come lo spunto in partenza ed all’uscita dalle boe.

ma per adesso è tutto ancora in fase embrionale.

Spesso, inoltre, i concetti innovativi vengono introdotti e testati su queste vele, per poi essere riadattati su tutto il resto della collezione, apportando benefici

Quali sono le differenze principali tra vele Race 2011 e 2012 e quelle di

notevoli riutilizzando le nozioni apprese nel race.

nuova generazione? Il cambio principale è stato l’innalzamento dell’Aspect ratio, in modo da

Quando hai cominciato a lavorare per Neil Pryde?

aumentare notevolmente la velocità di punta, sia in strambata che in

È dal 1999 che lavoro per Neil Pryde. Prima facevo il velaio per Art, che però

andatura, anche sulle vele più piccole. Anche le misure sono state

dopo poco è stata chiusa da Boards&More. Stavo cercando lavoro e

cambiate, separando maggiormente le misure piccole da 5.8 a 6.4, per

fortunatamente ho avuto un’offerta dalla Neil Pryde. Sono di origine slovena,

coprire meglio le condizioni in PWA. Abbiamo soprattutto rifinito alcuni

nato a Zagreb e, dopo aver passato 8 anni a Tarifa e 3 estati al Garda, mi hanno

dettagli, come la bugna integrata e l’Ultracam, in modo da ottenere le

fatto venire a Maui.

massime performance.

61


62

Jason Polakow vola con la TheFly2. Vela che nella versione 2011 era sviluppata da lui secondo le sue necessità, mentre nel 2012 e 2013 è tornata ad essere il progetto ideato e sviluppato da Kauli Seadi (ndr: indiscrezione fornita direttamente da Kauli).

Quando cominciate a lavorare sulle nuove collezioni di vele, vi guardate

quindi, se cerchi una vela per condizioni sideshore, con un range di vento

un po’ in giro sul mercato prima od iniziate a testa bassa?

abbastanza ristretto, le vele a 4 stecche sono perfette. In condizioni più rafficate

Lavoro in sinergia con un altro ragazzo neozelandase. Lui è un saildesigner che

ed europee, con vento onshore e mare formato, è consigliabile l’utilizzo delle 5

si occupa delle grafiche, mentre io di tutti gli aspetti tecnici. Segue un gusto e

stecche, che coprono con efficacia un range più vasto, restando anche più

ha una visione tutta sua e siamo molto contenti del risultato, in quanto le vele

stabili. Sulle misure più piccole penso che sia molto consigliato avere 4

sono molto pulite ed aggressive e risaltano immediatamente, tanto che molti

stecche, grazie alla superficie ridotta, mentre sulle vele più grandi è

marchi cercano di copiarci. Bisogna credere in sé stessi e seguire la propria

consigliabile 5, altrimenti diventa abbastanza difficile da gestire.

strada. Ovviamente, prima ci coordiniamo anche con gli importatori per avere

Stiamo collaborando con il nostro nuovo teamrider, Steven van Broeckhoven,

un quadro generale del mercato, tramite quello che noi chiamiamo “collection

esplorando anche la possibilità di realizzare una nuova vela a 4 stecche

brief”, in cui si specifica il trend del mercato in ogni singolo paese grazie ai

partendo dalla FireFly. Sarà però molto più specializzata e “ristretta” rispetto

feedback dei distributori. Facciamo dei veri e propri brand meeting, anche

alla FireFly, che ora come ora è davvero una vela overall eccezionale.

assieme a Neil ed a Mark (marketing manager), in cui gettiamo le basi delle nuove collezioni, decidendo le strategie e su quali modelli lavorare, quali

Ogni anno Neil Pryde riesce sempre a stupire più di ogni altro marchio,

spingere ecc, ecc. Così facendo si realizza il brief che viene poi presentato agli

sia per il design che per la grafica. Come ci riuscite?!?

importatori. In generale questo brief con le linee guida viene realizzato in estate

Collaborando con Jamie, il saildesigner neozelandese, che ha un occhio e

ed io lavoro seguendone le direttive durante l’inverno. Le vele poi vengono

un gusto davvero impeccabili. Viene qui circa due mesi all’anno ed in quel

finalizzate per il photoshoot che è verso aprile, per andare poi in produzione in

periodo realizziamo insieme tutte le grafiche e i design specifici. E’ davvero

estate e venir lanciate sul mercato in autunno. L’anno nuovo, quindi, comincia

bravo a fare il suo lavoro, riesce sempre ad essere fresco ed innovativo,

ad inizio autunno.

senza prendere spunto da nessuno. Non solo sono più belle, ma sono anche state molto rinforzate per sfatare il mito che le nostre vele siano belle ma

Qual è il vostro mercato dominante?

fragili. Ovviamente, producendo i nostri materiali, riusciamo ora a ottenere

Per noi è senza dubbio la Germania. La Francia segue a ruota, ma in generale

la massima resistenza, tenendo però il peso entro limiti molto bassi.

in Europa si vende molto di più che in America. Adesso ci stiamo anche

Bisogna vedere il monofilm come il materiale elastico che genera potenza.

espandendo un sacco in Asia ed Australia.

È per questo che nelle vele slalom c’è solo il film, mentre nelle vele più soggette ad impatti, come le wave, viene utilizzato anche il tramato per

Quali sono le differenze principali tra 4 e 5 stecche?

rinforzare la struttura del film ed impedire che si strappi. Se viene

Negli ultimi 4 anni è stata fatta un sacco di ricerca e sviluppo intorno al

utilizzato un ottimo tramato, come il dyneema, si riesce a realizzare una

concetto delle 4 stecche. Il design è migliorato tantissimo, rendendo le vele più

vela wave con lo stesso spessore del monofilm di una slalom, quindi

leggere e manovrabili. Ogni cosa però è sempre un compromesso, le vele

leggerissima e performante, che però è molto più resistente grazie alla

hanno un range di vento più limitato rispetto alle vele a 5 stecche. In generale,

tramatura di alta qualità.



Endless summer 64

KEVIN PRITCHARD CI FA CONOSCERE UNA PERLA DEI CARAIBI, MOLTO RINOMATA TRA I VIP E FORSE POCO CONOSCIUTA A NOI COMUNI WINDSURFISTI. SE AVETE VOGLIA DI VACANZA IN UNA META NUOVA, RINFRESCATI DA UNA LEGGERA BREZZA IDEALE PER IL FREERIDE E IL CRUISING, IMMERSI IN UNO DEGLI SCENARI PIÙ BELLI AL MONDO, L’ISOLA DI SAINT BARTH POTREBBE FARE AL CASO VOSTRO, MA DOVETE ESSERE PRONTI AD UN ATTERRAGGIO AEREO MOLTO PARTICOLARE…


TESTO E FOTO DI Kevin Pritchard Kevin Pritchard nello splendido scenario di una delle perle dei Caraibi.

Fuori piove, le temperature si sono inabissate sotto lo zero, la macchina ha il parabrezza congelato e il sole tramonta ancora prima che tu finisca il tuo turno di 8 ore lavorative. Benvenuti in inverno… Ci vorrebbe proprio una lunga spiaggia bianca, con sole cocente ed acqua cristallina per tirarmi su il morale. Aruba, Barbados, Bonaire, Margareta, sono solo alcune delle destinazioni da sogno nei Caraibi per i windsurfisti che viaggiano per il mondo, ed io, personalmente, sono già stato in tutte le isole. Non ho però mai visto un’acqua così cristallina e di un blu così intenso, da lasciarmi a bocca aperta mentre camminavo sulla spiaggia, quanto quella di St. Barth. La West Indian Island è rinomata come località di ritrovo delle stelle del cinema e dei ricconi di tutti il

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globo, ma non ne ho mai sentito parlare come destinazione windsurfistica. Il

che l’intera comunità si basa su questo. I piccoli negozi sono proprio lungo il

caldo torrido di questo paradiso tropicale viene raffreddato leggermente da una

porto, permettendo a chiunque di godersi la bellezza paradisiaca dell’isola a

brezza marina, che fa raggiungere all’isola la temperatura ideale.

pochi passi di distanza dalla propria imbarcazione. Ci sono negozi di souvenir,

St. Barth si trova nei Caraibi, di fianco a St. Marteen. Quando si viaggia con un

boutique ed altri posti usciti dai sogni delle mogli. L’equilibrio perfetto tra

po’ del proprio materiale, conviene volare sull’aeroporto di St. Marteen per poi

consumismo e bellezza naturale. Una volta sbarcati e dopo aver superato il

andare a St. Barth in barca. Sebbene possa sembrare pesante e complicato, è

porto, vieni subito salutato e quasi assalito dai colori sgargianti tipici dei

invece piuttosto pratico e conveniente. Puoi già cominciare a farti un’idea

Caraibi. I tetti rossi del metallo liscio che riflettono il sole, con le finiture giallo

dell’acqua guardandone il colore nel porto di Gustavia. Immediatamente ti

canarino e serramenti bianchi. Ci sono una serie di piccole casette e

renderai conto che qui è diversa. È assolutamente surreale. Anche l’atmosfera è

improvvisamente una villa enorme situata sul bordo di un lookout. Le piccole

molto diversa. Non ci sono McDonalds, né cani o gatti che corrono per strada,

case sono arroccate sulle pendici di una montagna come un piccolo alveare,

niente spazzatura, né inquinamento, solamente piccoli negozi caratteristici e

mentre la villa è ormai dismessa e trasandata. Dalle montagne sovrastanti la

qualche villetta accogliente. Le uniche cose che colpiscono per la dimensione

visuale è davvero eccezionale. Dei grossi arbusti di un verde intenso adornano le

sono gli yacht ormeggiati al porto. Non stiamo parlando di belle barche… intendo

colline, con colori che sembra siano stati ritoccati come in una pellicola

quasi piccole navi da crociera private. È uno spettacolo piuttosto unico vedere

fotografica. Appena guardi la maestosità e l’imponenza dell’Oceano, con la sua

un porto riempito fino all’orlo da barche milionarie. È però comprensibile dato

acqua blu ed azzurra intensa che colora le spiagge bianche, resti assolutamente


KP durante la Saint Barth Fun Cup a cui hanno preso parte diversi campioni, tra cui anche Antoine Albeau e Taty Frans.

Taty Frans e Kevin Pritchard.

a bocca aperta. Ed il tutto circonda il verde della vegetazione delle colline. St.

Questo piccolo aeroporto è rinomato nei Caraibi come una delle piste più difficili

Barth è un’isola piccola, popolata da solo 8.705 persone locali. Perché non si

in assoluto. Tutti i piloti che ci volano hanno un permesso speciale e solo loro

dovrebbe voler vivere in questo paradiso tropicale e fiscale? Dopo 5 anni a

possono decollare ed atterrare qui. Fortunatamente per me, uno di quei piloti

passare 6 mesi all’anno sull’isola, ottiene il privilegio di non dover più pagare

abilitati al traffico è anche un windsurfista. Conoscendo Vincent Beauvarlet, ci si

tasse. Un regalo notevole!!! Tutto a St. Barth ricorda la Francia, perché infatti è

rende conto che non bisogna aver proprio tutte le rotelle per atterrare in un

una colonia francese. La gente ha proprio l’atteggiamento e lo stile tipico dei

posto del genere. Vincent è un rider molto talentuoso, ma è un pazzo furioso.

francesi. Sicuramente l’atmosfera quindi è un po’ snob, essendo anche un’isola

Appena arrivate a St. Barth, chiedete a lui. Feste, wind, surf… conosce l’isola

di lusso. Se vi piace la vera cucina francese, allora vi troverete assolutamente a

come le sue tasche. Cos’altro c’è da fare dopo aver fatto il giro di questa piccola

vostro agio! Ci sono panetterie ad ogni angolo, cantine di vino, baguette,

isola, dopo qualche ora che sei arrivato? Cosa fai se ti fermi una settimana in

croissant, formaggio… è una piccola Francia in versione tropicale. Anche le

più? Ti rilassi e te la godi! Anche le condizioni windsurfistiche sono ottime.

strade a St. Barth sono piuttosto piccole. C’è praticamente una singola strada

Generalmente c’è una brezza da nordest che non funziona tanto bene per il

principale che circumnaviga l’intera isola, che può essere girata per intero in

wavesailing. Questo leggero aliseo però la rende una destinazione ideale per il

sole 2-3 ore. L’unica cosa più piccola delle strade, è l’aeroporto! Se non te la

freeride, offrendo condizioni a dir poco eccezionali. Nella zona della Villa lodge,

senti di salire su un aereo che precipita in picchiata per usare ogni metro della

la baia è circondata da un basso reef su cui rompe ogni chop più grosso di 10

minuscola pista, probabilmente la tua unica possibilità è venirci in barca.

cm, rendendo la laguna piatta come un biliardo. Perfetto per imparare a fare

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KP: “Questo piccolo aeroporto è rinomato nei Caraibi come una delle piste più difficili in assoluto. Tutti i piloti che ci volano hanno un permesso speciale, e solo loro possono decollare e atterrare qui.”

freeride e sfrecciare a tutta velocità nella laguna cristallina, che raramente

lagune, ed anche le spiagge più belle e meno affollate che ci fanno impazzire. Da

raggiunge il metro di profondità. Si può bordeggiare da una parte all’altra di

quel punto in poi ci sono solo spiagge ed è solo vita da spiaggia. Spiaggia e

questa baia stupenda, per poi fermarti un secondo in piedi a riprendere il fiato

divertimento. Le acque turchesi della Grande Saline sono il posto perfetto per

e ripartire a tutta velocità, facendo windsurf in una delle location più idilliache al

abbronzarsi, godendosi la bellezza della spiaggia bianchissima. Non c’è da

mondo. L’altro spot principale per fare windsurf è proprio vicino all’aeroporto. È

sorprendersi se la gente ci viene da tutto il mondo per rilassarsi nelle acque

piuttosto divertente bordeggiare mentre gli aerei ti decollano sopra la testa, su

turchesi. L’isola è così eccezionalmente bella che spesso si vedono modelle,

questa bellissima baia montagnosa. Le misure raccomandate sono dalla 6.5 alla

celebrità, gente che fa servizi fotografici o che si diverte. È un posto perfetto per

7.5, durante il periodo più ventoso dell’anno. Se sei fortunato, però, riesci

conoscere molta gente interessante. I ristoranti sono estremamente belli, con

perfino ad uscire con la 5.0. La sensazione di surfare a St. Barth è

ottime specialità di cucina francese. Sebbene un panino sia quasi irreperibile, il

assolutamente surreale. Il colore dell’acqua tra le isole sembra finto. Si può

mio adorato Mahi-Mahi è ovunque. Quando si esce però, se non si sceglie bene e

risalire un po’ e scorrazzare tra le piccole isole, esplorando le spiagge vergini e

ci si fa prendere un po’ la mano, ci si può far andar tutto sullo stomaco al

bianche, facendo freeride senza nessuno intorno. Un’altra cosa da fare è il giro

momento in cui arriva il conto. La scelta del ristorante adatto è molto

dell’isola su un 4x4. St. Barth Adventure organizza il tutto ed è veramente

importante. St. Barth è un’isola assolutamente magica. Il sole, la sabbia, la

un’esperienza unica. Il proprietario della St. Barth Adventure è a sua volta un

bellezza del paesaggio ed il windsurf. Non è la destinazione ideale per tutti, ma

windsurfista e può organizzare tutto in modo da farti vedere i vari spot, i reef, le

sicuramente è una destinazione da sogno!


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PHOTOS: THORSTEN INDRA - GRAPHICS: CHRISROSENBERGER.COM

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Winter training 70 Japo a Praia do Marco.


TESTO DI Jacopo Testa | FOTO DI Matteo Testa 71

TRE GIOVANI FREESTYLER, TRE RAGAZZI DI MILANO, MA SOPRATTUTTO TRE AMICI. IL LORO SOGNO È QUELLO DI FARE WINDSURF IL PIÙ POSSIBILE, OGNUNO DI LORO HA IL PROPRIO STILE E I PROPRI OBIETTIVI, CHI HA GIÀ UN LAVORO, CHI DEVE FINIRE DI STUDIARE E CHI STA PROVANDO A FARE LA VITA DEL PROFESSIONISTA. NE SENTIREMO PARLARE ANCORA PER TANTO TEMPO DI QUESTI TRE, INTANTO, AL MOMENTO CI RACCONTANO LA LORO AVVENTURA BRASILIANA DI QUEST’INVERNO. INTRO Avete presente quello stile di vita cantato dai Beach Boys e sognato da tutti noi generazione degli anni ’80? Quei personaggi alla “Un mercoledì da leoni” con un misto di “Point Break" ed una forte contaminazione da secondo millennio? Ciò che li rende speciali è che conservano intatto quello spirito che dovrebbe contraddistinguere ogni surfista del globo che sia riuscito a farne la propria filosofia di vita. Quella libertà che ti motiva come se fosse la prima volta, quella sensazione d’infinito che nell’individualismo del mondo ti avvicina alla natura e ti unisce con amicizie inseparabili… Se li conoscete e li guardate negli occhi vi accorgerete di quell’energia che li circonda come dei veri “cavalieri dello zodiaco” dove l’acqua è il loro elemento, la tavola il loro destriero e le vele le loro armi di battaglia… … Correva l’anno 1985 quando iniziarono a comparire i primi bambini prodigio del windsurf sulle coste italiane. Quasi sempre figli di vecchie glorie degli anni ’70/’80 .Questi autentici campioncini di 5/7 anni ci facevano buttar

Matteo Testa, Jacopo Testa e Demetrio Genazzani.


72 Matti flaka no hand a Lagoa Grande.

l’occhio in acqua anche con refoli di 12/14 nodi e scatenavano un sentimento

hanno portato ad aprire uno studio di tatoo vicino a casa ad Arese. Il successo

misto tra rabbia, nel vedere quanto sembrava facile il windsurf, e desiderio, nel

è assicurato e i suoi lavori stanno iniziando a precederlo in tutti gli spot...

sentirsi attratti da quel veleggiare leggeri sull’acqua.

Il più piccolo, appena diciassettenne, con il suo inseparabile skate, scruta il

Usavano i primi materiali super leggeri dalle forme “gnomesche”, disegnate

mondo attraverso l’obbiettivo della sua macchina fotografica. Grazie alla sua

con figure dei cartoni animati, dai colori sgargianti e dalle forme molto

sensibilità e a qualche corso professionale sta coltivando una grande passione.

simpatiche.

Le sue idee non sono proprio chiare, ma di sicuro tanti vorrebbero surfare

Dei personaggini che provavano l’ebbrezza di surfare come i loro papà e che,

come fa lui e pochi riescono a chiudere trick con tanta spontaneità. Il più

come spesso accade, ben presto da allievi superavano i loro maestri.

grande è anche il più conosciuto nel nostro ambiente. Ha deciso di provarci e

Si può dire che siano ormai volti noti del settore anche perché da quando è

da un paio d’anni si allena per arrivare ai massimi livelli del freestyle… Ciò che

nato il freestyle new style hanno sempre primeggiato tra gli juniores italiani,

lo contraddistingue è di sicuro l’umiltà insieme ad un attitudine sempre

europei ed anche a livello mondiale… Ora però, oltre a coltivare quello spirito

positiva e un fare pacato che lo accompagnano in ogni dove. Ha deciso di

agonistico che li ritrae da anni durante le varie manifestazioni sui giornali di

smettere di studiare e lavora part-time come istruttore allo Sporting Club

settore, li ritroviamo in versione vacanziera, anzi direi più nell’autenticità del

Sardinia, ma spera un giorno di poter avere una sua scuola, magari proprio in

loro modo di essere e di affrontare la vita.

Brasile dove trascorre i suoi inverni.

Si conoscono da sempre, beh 2 di loro per forza di cose, perché, anche se così

Dove potete trovarli e conoscerli di persona tutti insieme? Tutte le estati

diversi, sono fratelli. Il windsurf li unisce fin da quando provavano le prime

lavorano e si allenano in Sardegna, a Palau, nella scuola che li ha visti crescere

virate e li ha portati a girare insieme il mondo.

come surfisti e come ragazzi: lo Sporting Club Sardinia di Porto Pollo.

Stanno cercando, come tanti ragazzi della loro età, un senso a questo loro

In questo servizio ci mostreranno Sao Miguel do Gostoso, uno dei neo angoli di

peregrinare e divertirsi per poter continuare a farlo, probabilmente!

paradiso per surfisti dove hanno trascorso un mese in compagnia di vento,

Uno di loro, ormai 18enne, ha un talento innato per l’arte. Spigoloso, capello

onde e tanto, tanto sano divertimento…

rasta, trasandato, chitarra, skate, surf, il suo stile e la sua professionalità lo

Demetrio Genazzani, Matteo Testa, Jacopo Testa.


73 Demy air bob in laguna.

Japo in Air Chachoo.


74

Demy Chachoo SW a Praia do Marco.

LO SPOT Sao Miguel do Gostoso, uno tra gli spot più belli di tutto il Brasile, si trova sulla

si srotolano delle onde liscissime che possono variare dai 2 metri in su o in giù.

costa dello stato del Rio Grande do Norte, 100 km a Nord di Natal. Un piccolo

Più sottovento al primo spot si può trovare la nuovissima scuola di Kauli Seadi,

paesino di circa 8.000 abitanti nato come villaggio di pescatori, ma che in

anche qui c’è un reef misto a sabbia che parte perpendicolarmente dalla

questi ultimi anni sta avendo un forte sviluppo turistico, dovuto soprattutto

spiaggia e entra nel mare per circa 150 metri, sopravento si possono trovare

all'affluenza di wind e kite surfisti.

tutti i giorni delle belle rampe per saltare, invece sottovento plani

I nativi sono tutte persone semplici, cordiali e disponibili, pronte ad accogliere i

perfettamente parallelo al reef dove l'acqua è piattissima!!!

nuovi turisti. Puoi trovare vari ristoranti e pousade gestite dalla popolazione

Ma non è finita qui! Noleggiando un buggy puoi spostarti in molte altre spiagge

locale ed anche da europei che ormai si sono trasferiti per vivere in questa

costeggiando il mare, salendo e scendendo dune di sabbia bianca. Importante è

magica cittadina dove il tempo sembra si sia fermato.

andare in giro almeno con due buggy, perchè quando uno è alle prime armi

Il clima è praticamente perfetto tutto l'anno, varia tra i 24 e i 34 gradi, invece la

sicuramente si infosserà!

temperatura dell'acqua si aggira intorno ai 26 gradi. Le piogge sono molto

Dirigendosi verso nord la prima spiaggia che si incontra dopo 10 minuti è

scarse, non durano quasi mai giornate intere, i mesi più a rischio sono marzo,

Torinho, una baia con onde perfette e completamente riparata dal vento grazie

aprile e maggio. L'immensa baia di sabbia bianca viene colpita dall'Aliseo, un

a una scogliera (perfetto per imparare a fare surf).

vento che proviene da Nord-Est, soffia costante con un intensità di 20-25 nodi

Proseguendo ancora più a nord si trova Praia do Marco che con la bassa

circa nei mesi che vanno da ottobre a febbraio, durante i mesi da giugno a

marea diventa una piscina, acqua bassa e completamente flat su tutte e due le

settembre soffia con maggiore intensità fino a toccare 30 nodi, però la

mura, per il freestyle è perfetto (ci sono sempre 3/5 nodi in più).

direzione è differente, Sud-Est più da terra e quindi un po’ rafficato e bucato. Le

Andando a Sud di Sao Miguel, a circa 50 minuti, si possono trovare varie

vele che ho usato di più sono state la 4.5 e 5.0, Kauli esce sempre con la 4.8!!!

lagune, ma la più bella è la Lagoa Grande dove il vento è come un fohn,

Durante una giornata normale il vento comincia ad entrare già verso le 10-11 di

un’immensa laguna di acqua dolce con colori fantastici circondata da sabbia

mattina e cala verso le 16-17.

bianca. A circa 15 minuti da qui, andando verso il mare, si trova Maracajau una

I punti migliori in cui uscire sono 2: davanti alla scuola di Paolo Migliorini dove

spiaggia frequentata maggiormente dai kite, ma altrettanto bella. La giornata

per i primi 200 metri si ha acqua piatta con un'ondina di prua che varia in base

finisce circa alle 18.00 quando il sole cala.

alla marea, proseguendo più a largo i chop aumentano, ma tutto sulla destra si

Per quanto riguarda la vita notturna ci stanno ancora lavorando, ci sono vari

trova il reef che affiora solo con la bassa marea, alla sua sinistra il fondale è

bar dove poter sorseggiare un ottima caipirinha e le sue varianti in tutta

composto da un banco di sabbia dove nelle giornate di swell (abbastanza rare)

tranquillità.


Distributore Italiano: Pandora srl - info@pandorasrl.net


Faq Sommario 76

DIDATTICA

PAG. 78

DI Gigi Madeddu Il forte local di Sa Barra ci spiega alcune cose fondamentali da sapere per tutti quelli che stanno pensando di approcciarsi al freestyle e vogliono farlo nel modo giusto, senza perdite di tempo e in sicurezza.

FREESTYLE VS WAVE

PAG. 80

DI Mattia Pedrani Il freestyle che si mescola nel wave e viceversa, la nuova generazione di waver ha nel repertorio molte manovre “da acqua piatta” e il risultato esplosivo è sotto gli occhi di tutti noi.

FREESTYLE

PAG. 84

DI Carlo Silvestro Se non vi è bastata la Taka dello scorso numero del nostro nuovo collaboratore siciliano, ecco che vi serviamo la variante doppia!

CRASH OF THE MONTH

PAG. 86

DI Federico Infantino Uno dei shore break più duri d’Italia ha colpito pesantemente il nostro collaboratore, che però ci ha fornito una sequenza davvero ignorante.



Faq Wave-Freestyle 78

GIGI MADEDDU CI DÀ DEGLI UTILISSIMI CONSIGLI SU COME OTTENERE IL MASSIMO DALLE GIORNATE CON POCO VENTO. ANDATE IN ACQUA E PROVATE SENZA PLANARE LE MANOVRE CHE VI SPIEGA GIGI, IN QUESTO MODO IMPARERETE PIÙ IN FRETTA E MIGLIORERETE LA VOSTRA TECNICA!

Il passaggio in cana brava, fondamentale per manovre come la Flaka

Andatura spalle alla vela, in “blind”,

o la Puneta con questa particolare variante.

utile per imparare la gozada.

Vuoi entrare nel mondo del freestyle? Hai visto i video del campione del mondo

si allena fuori dall’acqua lo può diventare. La tecnica invece è una di quelle

Steven Van Broeckhoven, di Gollito Estredo e dei ragazzi "terribili" di Bonaire e

qualità che ognuno di noi è obbligato ad allenare in acqua praticando il nostro

sogni di emularne le gesta? Pensi che sia impossibile chiudere manovre di quel

bellissimo sport. Quando guardiamo i video dei ragazzi che competono in coppa

livello? Il segreto è tutto nell’allenamento. L’errore più grande però è affrettare i

del mondo possiamo subito notare che molti di loro, specialmente i primi,

tempi. Ogni evoluzione sull’acqua è frutto di una serie di piccoli esercizi

possiedono un feeling davvero impressionante con il proprio materiale. Siamo

propedeutici alla realizzazione. Una sorta di puzzle che va costruito pian piano

nell’era delle manovre in ducking e quindi una componente fondamentale è il

fino al raggiungimento dell’obiettivo. Come tutte le discipline è essenziale

passaggio sotto la vela (ducking deriva appunto da duck jibe). Ma anche le

lavorare sulla base e non pensare che un’uscita con poco vento sia tempo

manovre più "datate" possiedono passaggi come diablo, cana brava o addirittura

sprecato… Anzi. Le nuove tavole, arricchite dall’avvento dei SUP (capaci di

andatura in blind (spalle alla vela). Ecco perché l’ideale per imparare queste

sdoppiarsi nella doppia veste di surfboard e windsurfboard), sono capaci di

tecniche è entrare in acqua con il vento leggero e mettersi a "trickettare".

rendere piacevole anche una giornata che al primo impatto sembrerebbe inutile.

Spesso capita di andare al mare o al lago e prendere la sempre temuta "cippa".

I trick da vento leggero sono i primi passi da mettere assieme per arrivare a

Il freestyle ci da così l’opportunità di allenarci e imparare ad usare la nostra

sognare nuove move aeree. I freestyler si differenziano per due motivi principali:

attrezzatura come se fosse un giocattolo. Affinare il feeling vuol dire anche

tecnica e potenza. La potenza è una cosa che va allenata fuori dall’acqua con

migliorare il nostro stile, cosa importante per un freestyler che si rispetti. Nelle

attività fisica alternativa al windsurf. Nessun windsurfista nasce potente, solo chi

giornate di vento leggero, spesso, prendo la mia vela più piccola (o la mia


TESTO DI Gigi Madeddu | FOTO DI Emanuela Cauli 79

LUIGI MADEDDU - SAR 3 È un freestyler incallito, quasi maniacale nello studio delle manovre. Sempre tra i primi in Italia in tutte le competizioni, nel sud della Sardegna è divenuto ormai un guru. Il suo spot, Sa Barra, offre condizioni perfette per la disciplina più tecnica del windsurf. La sua passione sfrenata per questo sport lo ha portato ad aprirsi una scuola, il Windsurf Club Sa Barra, per fare del suo sogno la sua vita. I suoi sponsor sono North Sails, Fanatic, Gas Fins, Arbeke, Fausat.it e www.windsurf-santantioco.com

Virata bugna avanti, serve per imparare meglio

L’importantissimo passaggio in duck (sottovento alla vela),

la gestione della vela durante l’e-slide.

step obbligatorio per tutte le nuove manovre.

preferita) e la monto su un SUP, la tavola perfetta per allenarmi e divertirmi in

sentire la pressione del vento su di essa. Fatto questo potrete anche azzardare

due discipline diverse utilizzando lo stesso materiale. Il mio SUP è un 9’2, ottimo

un helicopter tack clew first (bugna in avanti), esercizio propedeutico per

sia per andare nelle onde che trickettare con il vento leggero. Questo modello

imparare una manovra switch come l’eslider. Poi imparate a navigare sotto

infatti ha la possibilità di montare il piedino così da poter essere sfruttato per

vento alla vela e a regolare la pressione del vento da questa posizione. Così

allenarmi con la vela e di conseguenza migliorare la mia tecnica. Un esercizio

facendo, quando vi troverete a provare manovre della new school come Kono o

ideale è quello di imparare il passaggio diablo o cana brava. Allenatevi nella

Burner, avrete già un’idea di come poter sfruttare la potenza del vento o al

Helicopter Tack e a fine move iniziate ad inserire il passaggio sotto la vela. In

contrario scaricare la vela se necessario. A seguire c’è la navigazione spalle alla

questo modo, più facile da eseguire, riuscirete a capire le fasi principali del gesto

vela, con la quale potere provare virate come il Jizz, ormai un po’ passata di

tecnico. Una volta imparato, sulla vostra tavola da freestyle sarà sicuramente

moda, ma sempre di grande effetto! Questa posizione vi tornerà sicuramente

necessaria più velocità di esecuzione, ma il movimento sarà il medesimo. Così

utile per la navigare in blinde, fondamentale per manovre come la Gozzada (uno

facendo riuscirete quasi sicuramente a chiudere la vostra manovra con variante

dei pochi trick spalle alla vela). Per concludere, sfruttate il vostro tempo non solo

diablo con meno tentativi rispetto a un rider che non ha idea da dove iniziare. Un

nell’attesa del vento, ma approfittatene per imparare a muovervi in sintonia con

altro esercizio che potrete eseguire sarà quello della navigazione con la bugna in

il vostro materiale. Essere un tutt’uno con esso vi darà quella confidenza e

avanti. Iniziate a prendere confidenza con i movimenti per girare la vela e

sicurezza in più che vi porterà a trovare il coraggio per provare le manovre,

mettervi con la bugna in avanti. Una volta girata la vela imparate a navigare a

accorciando così il vostro tempo d’apprendimento.


Faq Wave vs Freestyle 80

IL WAVE ISPIRA IL FREESTYLE CHE POI RIVITALIZZA IL WAVE. PARTE 1, OVVERO: DA GOITER A PONCH PER TORNARE AL GOITER.

1) GOITER – WAVE RIDING “PIONIERISTICO”

prodigio che aveva già creato il GuScrew (Front Side Wave 360), che ancora

Il Goiter (che in inglese significa “gozzo”, malattia caratterizzata da un forte

oggi è uno dei trick più ricercati e meglio valutati anche nelle gare di PWA!!!

gonfiore alla gola) è stato creato alla metà degli anni ’90 da Mark Angulo, che

Dave Kalama, altro padre fondatore del wave riding moderno, sostiene però che

l’avrebbe sognata di notte e messa in pratica ad Ho’okipa il giorno successivo;

Angulo ha pensato la manovra e l’ha provata per primo, ma il primo a

questo folle e stilosissimo rider che a 40 anni suonati riesce ancora ad

chiuderla sarebbe stato proprio Dave il giorno dopo, anticipandolo Mark solo

inventare manovre estreme come la “Mutant”, a quei tempi era un ragazzo

per un misero quarto d’ora.


TESTO DI Mattia Pedrani | FOTO DI Valerio Pedrani | RIDER M. Pedrani | LOCATION Malcesine, Lago di Garda; Carrò, Francia 81

MATTIA PEDRANI I-00 Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le temperature sarebbero più appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Simmer Sails, AL360, Scorpion Bay, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu.

DESCRIZIONE DEL GOITER

senza andare troppo verso la base dell’onda, in modo da non perdere velocità

La chiusura del Goiter dipende per un buon 80% dal mix tra scelta dell’onda

e non impattare troppo verticali, rischiando di finire dietro l’onda. È

ideale e timing impeccabile. Appena parti sull’onda buttati in down the line per

fondamentale spingere sulla tavola al momento d’impatto col lip, in modo da

arrivare alla massima velocità e comincia a individuare una sezione in cui il lip

venir proiettati in avanti e poter chiudere la manovra davanti all’onda.

sta per rompere, tubando, in modo che al momento dell’impatto la tavola

Ovviamente, il Goiter è chiuso solo se davanti all’onda. Una rotazione

venga spinta verso la base dell’onda. È consigliabile fare un bottom più stretto,

completata perfettamente, ma dietro l’onda, è pur sempre un Ponch… o se


82

proprio vogliamo esser puntigliosi, un Goiter sbagliato. Appena senti la spinta

DESCRIZIONE DEL PONCH

del lip sotto la tavola, butta il il tuo corpo sottovento e in avanti, spingendo la

Proprio come il suo fratello nel wave, anche per il ponch tra gli ingredienti

bugna nel vento col braccio posteriore e portando l’albero verso poppa.

fondamentali troviamo la velocità d’ingresso ed il timing. Qui poi bisogna anche

Scalcia la tavola sottovento e gira testa e spalle nel vento, sperando che l’onda

aggiungere una buona dose di fiducia nelle proprie capacità e anche “palle” nel

ti imprima abbastanza proiezione in avanti per completare la rotazione

ruotare senza esitare sopra al materiale, a tutta velocità. È importante impattare

correttamente. Appena la tavola completa la rotazione, cerca di sbilanciare il

il dorso di un piccolo chop dopo aver fatto una curva stretta ma full power, che

peso in avanti, tirando sul braccio anteriore in modo che l’albero esca

ti permetta di staccare al lasco pieno. Così facendo, la vela sarà più neutra, e ti

dall’acqua e la vela riprenda potenza, riuscendo a restare davanti al lip. La

sbilancerà di meno durante la rotazione aerea, che è la fase fisicamente ed

condizione ideale per impararlo è col vento sideshore, in quanto più il vento è

effettivamente più critica. Appena senti che la tavola sta per staccare, spingi la

da terra, più tende a spingerti dietro l’onda, sia durante la fase aerea che

bugna nel vento col braccio posteriore, portando l’albero verso poppa con

all’atterraggio.

decisione. Gira spalle e testa sopravento, scalciando la tavola sottovento e continuando a spingere sul braccio posteriore, facendo una sorta di ruota a

2) PONCH – FREESTYLE

mezz’aria. Il problema è che, in caso di caduta, non c’è la morbidezza dell’acqua

Fine anni 90. I fratelli Siver e i Ponitchera Bros (Kyle e Kevin) sbarcano dal

ad attenderti, piuttosto il boma, l’albero, la vela e anche la tavola. Una volta

Gorge a Maui decisi a farsi notare.

completata la rotazione aerea, come per il Goiter, devi portare il peso in avanti e

Mentre Kyle non riuscirà a sfondare, Kevin entrerà nel team “Maui Project”,

tirare sul braccio anteriore, in modo che la bugna non s’inabissi troppo e da far

compagnia posseduta da F2 e dedicata solo al wave; Peter Thommen è lo

riprendere potenza alla vela, potendo quindi ultimare il trick con successo!

shaper, i rider sono 3 giovani talenti che cambieranno per sempre la disciplina, con il loro approccio strettamente New School: Levi Siver, Kevin Ponitchera e

3) GOITER – WAVE RIDING “MODERNO” / CONCLUSIONE

Andy Wolff. Il loro video “Resonance” è un classico dei VHS windsurfistici, e uno

Mentre alla fine degli anni 90 / inizio anni 2000 i wave rider che avevano il

dei video più radicali in circolazione ancora oggi. All’inizio degli anni 2000 Kevin

Goiter nel loro repertorio erano veramente pochi e di livello stellare (Kalama,

decide di trasportare il Goiter in acqua piatta, e battezza il nuovo trick

Levi Siver), oggi il Goiter è una manovra quasi di routine per un waver PWA, e la

“Stinger”. Essendo il suo cognome praticamente impronunciabile, gli amici lo

variante “one hand” o “no hand” è già uno standard per Brawnzinho e Graham

chiamavano “Ponch”, e per qualche strana ragione il grande pubblico ha

Ezzy. La spiegazione è semplice: per i freestyler il Ponch è una manovra difficile

cominciato a chiamare il trick col suo soprannome, ribattezzandolo da Stinger

ma non impossibile, invece per i pionieri del wave old school, ogni tentativo di

a Ponch, appunto. Da subito tutti i freestyler guardano con enorme rispetto

Goiter significava sacrificare una bell’onda trasformandola in una frullata che

questo trick dall’aspetto terrificante; nel mio caso, mentre sono riuscito a

ad Ho’okipa spesso è sinonimo di escursione gratuita a Rock Garden: come

chiudere manovre come Grubby, Flaka e Shaka nel giro di qualche mese dopo

biasimarli se non smaniavano per imparare questa manovra?

averle viste per la prima volta, per il Ponch ho dovuto aspettare 2 o 3 anni, e i

Certo, il Ponch è una delle manovre freestyle più “dolorose”: un Ponch sbagliato

primi tentativi li ho fatti con l’aiuto dell’onda di Ho’okipa e del beach break di

è stata la manovra che mi ha portato più vicino alla “sala gessi” di un ospedale,

Sotavento, per poi riuscire finalmente a chiudere il trick al Garda. La radicalità

e ho in mente diversi atleti italiani che si sono infortunati imparandolo o

del trick è proporzionale al male fisico che ci si può fare sbagliandolo in

eseguendolo, però puoi impararlo su qualsiasi specchio d’acqua e una volta

malomodo, risultando in caviglie che si gonfiano quanto piccoli meloni per

che lo chiudi in scioltezza sei pronto ad entrare nel corpo d’elite dei waver,

distorsioni più o meno gravi. Ginocchia, costole, caviglie... tutte ad alto rischio

dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che il freestyle è molto

durante i primi tentativi, in cui bisogna proprio fare un salto nel buio,

più tecnico del wave. Ed è grazie al freestyle che il wave sta arrivando a nuovi

buttandosi a testa bassa. L’evoluzione violenta del freestyle ha poi generato la

livelli. Certo, devi saper scegliere l’onda perché non tutte le onde possono

Burner partendo da questo antenato (Ponch sottovento alla vela ma in switch),

ospitare un Goiter, e devi saper scegliere il momento e il punto preciso in cui

che oggi è uno dei trick di freestyle che non mancano mai in una batteria di

staccare, ma tutti voi che chiudete senza problemi il Ponch, cosa aspettate? Il

coppa del mondo.

primo Goiter è più vicino di quanto immaginiate!



Faq Wave-Freestyle 84

NELLO SCORSO NUMERO VI ABBIAMO PRESENTATO UN NOSTRO NUOVO COLLABORATORE, CARLO SILVESTRO, GIOVANE RAGAZZO CATANESE, CHE CI HA SPIEGATO COME ESEGUIRE LA TAKA. ORA RADDOPPIAMO E CARLO CI SPIEGA LA DOPPIA TAKA. HO DECISO DI PUBBLICARE QUESTA SEQUENZA VEDENDO LE FOTO DI UNʼINCREDIBILE DOPPIA TAKA IN PLANATA DI CARLO NELLE ONDE DI JERICOACOARA. PURTROPPO QUELLA SEQUENZA ERA ESTRAPOLATA DA UN VIDEO E QUINDI NON UTILIZZABILE PER LA CARTA STAMPATA. CI SIAMO QUINDI SALVATI CON QUESTA ALTRA SEQUENZA CHE VI PROPONIAMO, ANCHE SE NON È DEL TUTTO COMPLETA… MA IL RAGAZZO CI HA DIMOSTRATO DI ESSERE IN GRADO DI ESEGUIRE UNA DOPPIA TAKA ALLA PERFEZIONE!

Avendo ormai un buon controllo della Taka non c’è niente di meglio che

Fase 4. Mentre scendo dall’onda pinna avanti, mi preparo già ad inserire la

chiuderla doppia! Posso provare questa manovra in tutte le condizioni da

vela nel vento. A questo punto devo spostare il peso sulle punte dei piedi, in

side-on a side-off, ma è molto più semplice in condizioni side-off.

modo da anticipare i movimenti della seconda rotazione. In questa fase è

Fase 1. Rispetto a quanto avviene nella Taka normale, non devo prepararmi

importante il lavoro delle caviglie, che devono liberare il rail della tavola,

ad eseguire la manovra totalmente al lasco, preceduto da un bottom secco,

prima scaricando sulle punte poi sui talloni.

ma più al traverso. Questa andatura mi permette di avere la vela più piena

Fase 5. Mi trovo completamente disteso in avanti, vela contro, e mi preparo

e di girare la prima rotazione più velocemente e fuori dall’acqua.

flettendo le gambe a completare la seconda rotazione, portando adesso il

Fase 2. Nella fase dello stacco devo colpire il lip nel punto che mi proietta

peso sui talloni e ammortizzando la potenza della vela con il braccio

quanto più in alto possibile in maniera da ruotare completamente in aria.

posteriore.

Fase 3. Come in una Taka normale scarico la vela e la inserisco con forza

TIPS

nel vento. È importante atterrare al lasco scaricando tutto il peso sui

Il segreto per chiudere la manovra dentro l’onda sta nella potenza/trazione

talloni, così da mandare la tavola in slashata e innescare la seconda

della vela nell’ultima fase della rotazione. Se ammortizzate troppo col

rotazione.

braccio posteriore l’onda vi scapperà da sotto i piedi.


TESTO DI Carlo Silvestro | FOTO DI Dave White | RIDER Carlo Silvestro | LOCATION Jericoacoara, Brasile 85

CARLO SILVESTRO Carlo Silvestro forte rider siciliano si dedica con passione al suo centro surf “La Tartaruga, l’Università del windsurf” nello splendido golfo di Catania. Da anni trascorre l’inverno nella suggestiva location di Jericoacoara, dove si allena e organizza indimenticabili camp. Atletico e preparato è sempre alla ricerca del vento e dell’onda perfetta da surfare. I suoi sponsor sono: Oberalp per le tavole JP, NeilPryde, Rip Curl, “latartaruga” surf school, Lovefruit e DNAshock.


F@#K Crash of the month 86

Aspettavamo il Sud Ovest ma c’era la possibilità che la mitica condizione

alle 15:30 il vento è forte e ben disteso ma i set d’onda non arrivano

bordigotta potesse entrare: il Rebosso, onde dritte da mare e vento da nord

costanti, scappo dal lavoro e alle 16:00 entro in acqua con Andrea.

est side off, condizione rara che entra 4/5 volte l’anno e dura al massimo

Al contrario di quasi tutti gli spot, a Bordighera più l’onda è piccola più la

qualche oretta! Leggete l’articolo di Andrea Franchini e Adele Frola di

condizione è difficile in quanto si surfa sul puro shore break e il picco più

pag.42.

figo si alza sopra una scogliera che affiora ad ogni onda… Godzilla!

Quel giorno è entrato! Tutto il materiale era pronto sul furgone di Andrea e

Mi trovavo sopra vento a Godzilla e avevo appena preso la quarta onda


TESTO DI Federico Infantino | FOTO DI Adele Frola | RIDER Federico Infantino | LOCATION Bordighera, NST (IM) 87

FEDERICO INFANTINO ITA-999 Ligure doc, vive e lavora a Bordighera nell’estremo ponente, spot rinomato per la cattiveria del suo shore break, soprattutto con le mareggiate da Ovest. Infatti non è raro trovare Federico surfarsi le onde del suo home spot finendo letteralmente in spiaggia. È molto giovane e dopo un passato trascorso nelle classi giovanili del windsurf ora si sta dedicando a tempo pieno al wave partecipando a gare nazionali e internazionali come il recente FWC ‘12. I suoi sponsor sono: Quatro, Goya, MaverX, Al360, MFC.

della giornata, l’intenzione era quella di provare un aerial ma dopo essere

tuo home spot al N.S.T., vige solo una regola: “In ogni caso, ci devi entrare!”,

partito in bottom sono andato un po’ troppo lungo trovandomi sopra

risultato mega wipe out schiacciato dall’attrezzatura sulla scogliera

Godzilla, come detto prima lì sopra il lip si alza in un attimo e se non si è

subacquea! Buon test per il mio albero MaverX che ne è uscito illeso, buon

iper concentrati nell’evitare gli scogli con il timing perfetto con l’onda… bhe

inizio di riabilitazione per il mio ginocchio, ma soprattutto gran

succede più o meno questo!

soddisfazione per essermi aggiudicato il best wipe out by Funboard del

Ero in evidente ritardo ma, se sei in acqua da solo con Andrea Franchini nel

mese!


88

“BODRUM, BODRUM, HAVING A GOOD FEELING, THAT WAS ALL I WANTED,

“Puoi dormire la mattina, fare colazione con calma

A BIT OF SEA AND A LITTLE SLEEP.” QUESTO CANTAVANO MAZHAR, FUAT

direttamente in spiaggia e nel primo pomeriggio

E ÖZKAN DEL GRUPPO MFÖ NEL 1984 RIGUARDO LA CITTÀ DI BODRUM,

sale una termica dai 15 ai 20 nodi, che increspa il

LA ST. TROPEZ DELLA TURCHIA. IL VIAGGIO INFATTI È INIZIATO PROPRIO

blu intenso del Mar Egeo e di notte si respira la

DA QUI. SEBBENE LA CITTÀ SIA ALLAGATA DAL TURISMO DI MASSA, NE

tipica atmosfera turca a Camel Beach o nell’antica

ERAVAMO PARTICOLARMENTE ATTRATTI, SOPRATTUTTO PERCHÉ LENA

città di Bodrum”, ci dice Lena.

ERDIL, UNA DELLE PERSONALITÀ DELLO SLALOM PIÙ RINOMATE DELLA

Assieme ai suoi genitori, Lena Erdil gestisce la

SCENA, GESTISCE UNA SCUOLA DI WINDSURF ASSIEME AI SUOI GENITORI,

scuola windsurfista VIP. Per la maggior parte

SULLA SPIAGGIA DI ORTAKENT.

dell’anno, Lena gira per il mondo, seguendo le varie tappe del tour PWA Slalom, poi studia Politica e Psicologia. Appena siamo arrivati sul posto, Lena era tornata da poco dall’evento PWA ad Alacati. L’aeroporto di Milas è proprio dietro l’angolo e


TESTO DI Christoph Pressler | FOTO DI Christoph Pressler, Kerstin Reiger 89

Bodrum, lo spot Ortakent.

Uno dei tanti mulini a vento di Datca.

facilita molto il viaggio. Proprio di fianco al centro

gustando la tipica bevanda turca, l’Ayran, a base di

appositamente ancorata nel canale tra la spiaggia

VIP, si trova anche il centro British Neilson

yoghurt salato, le fronde delle palme cominciano ad

e l’isola di Adesi Celebi.

Watersports. Ma il VIP e Neilson sono molto più che

ondeggiare, e la leggera brezza da mare ora ha

Il colore dell’acqua è assolutamente eccezionale, un

vicini, infatti Lena si è innamorata di Simon

cambiato direzione. È ora di prepararsi. Conviene

blu profondo che è già stato descritto dal famoso

Hayhurst, il manager del centro inglese. Proprio

armare una vela freeride in pochissimo tempo, in

poeta Omero. Il vento ora soffia già a più di 15 nodi.

davanti alla spiaggia di Ortakent c’è la spoglia isola

quanto tra poco avrà inizio la Red Bull Prince of the

Condivido questo sogno ad occhi aperti con altri 50

di Celebi, che rappresenta anche un ottimo punto di

Islands, la prima edizione di una gara di un’ora su

rider, tra cui anche la campionessa del mondo

approdo per tutti quei rider che spaccano il

un circuito fissato. Il vento sembrava molto leggero

freestyle, Sarah-Quita Offringa, l’eroina locale Lena

materiale. Oggi l’isola si riflette perfettamente

e morbido, a causa dell’aria calda infuocata dalla

Erdil, il rapper e freestyler Ruben Petrisie ed anche

nell’acqua calma della laguna, quindi stiamo già

temperatura di mezzogiorno e sembrava che avrei

la crew della Neilson tra cui Simon Hayhurst.

preparando un piano alternativo, perché sembra

planato a fatica con la mia 8 metri. Avremmo

Stessa storia il giorno successivo. Colazione in

che sarà impossibile fare windsurf.

dovuto fare un percorso a 8, girando attorno ad

relax, e poi condizioni perfette per il freeride con la

Qualche minuto dopo le 12, mentre ci stavamo

una grossa barca in legno, che era stata

8.0. Ancora una volta giriamo intorno alla barca di


90

Datca freestyle corner.

legno all’isola di Celebi. 4 round completi in 60

turisti l’anno ha anche qualche altro spot

Tarkan o Hande Yener e tutti i turisti contenti si

minuti. Alla fine, riesco a guadagnarmi un posto sul

windsurfistico da offrire?!?! Ci sono un sacco di

muovono, ballando a tempo. Ora siamo veramente

podio e mi intasco un po’ di soldi della Red Bull.

vecchi mulini a vento, che è un buon segno, per

entrati nell’atmosfera della famosa penisola di

Una volta finita la gara, abbiamo subito noleggiato

indicare che la zona sia ventosa.

Bodrum, fatta da feste e un sacco di windsurf. Il

una macchina in modo da andare a esplorare tutta

La penisola di Bodrum è situata in un’area

viaggio da Ortakent, facendo tappa a Bagla e

la penisola di Bodrum. Chissà se il paradiso delle

geografica in cui il rinomato aliseo Meltemi soffia

Akyarlar è davvero interessante e c’è un’atmosfera

feste e delle vacanze visitato da più di 700.000

con costanza. Simon Hayhurst del centro Neilson è

surreale: costoni spogli, ripide colline che si

un esperto della zona e ci consiglia di andare a fare

gettano nel mare, con delle gigantesche ville qua e

un giro alla spiaggia di Fener: “Il Meltemi qui

là. Sempre affacciate sul mare blu. Lena ci ha

s’incanala nello stretto canale tra la penisola di

spiegato la situazione alla perfezione!

Bordum e l’isola greca di Kos, ed è quasi completamente side-shore. Il centro windsurfistico

DATCA

di Fener Beachè gestito da Yale e forse incontrerete

Il nostro tempo sulla lussuosa penisola di Bodrum

Hüseyin Sert in acqua. È considerato il local più

è ormai finito. Berk Yalgin, il nostro amico turco, ci

veloce della zona.”

ha già inviato un sacco di sms, chiedendoci la

Siamo fortunati. Il vento rinforza a 4 Beaufort

conferma dell’ora di arrivo. Dalla marina di Bodrum

attorno al capo di Kemer, ed iniziamo con una

alla spiaggia di Ortakent ci vogliono una trentina di

session vicino al faro. Il vento è di una costanza

minuti, e pochi minuti dopo ci siamo ritrovati sul

impressionante e mi diverto un sacco in acqua.

ponte di un piccolo traghetto. Una leggera brezza

30°C d’aria e 25°C d’acqua, con 15 nodi di vento

rinfrescava l’aria, mentre ci dirigevamo dritti verso

costante che mi permettono di surfare in costume.

il porto di Körnum, situato a nord della penisola

Le condizioni idilliache per il freeride.

allungata e molto sconnessa e montagnosa di

Non abbiamo incontrato Huseyin, solo barche da

Datca. Datca è rinomate per le sue 3 B, come ci

festa, che stavano tornando verso il porto di

anticipa la nostra guida turistica: Badem per le

Turgutreis. Una musica fortissima pompa da

mandorle, Balik per il pesce fresco e Bal per il


91 miele. Noi poi aggiungeremo anche un’altra B, di

Dopo aver condiviso questa prima session, anche

Berk. Volevamo infatti visitare la casa e gli

noi eravamo molto contenti. Il vento era

homespot del nostro amico Berk Yalgin, che era

assolutamente costante e riempiva le nostre vele

pronto ad accoglierci da un po’. “Qui c’è sempre

con potenza a volontà. Siamo riusciti a manovrare a

vento,” ci ha detto. “Riesco ad avere abbastanza

pochi metri dalla spiaggia. Sullo sfondo poi si

tempo per lavorare sul mio livello in freestyle, per

ammirano le campagne verdi che poi s’inerpicano

allenarmi in slalom, gestire il mio negozio

sulle montagne che arrivano fino a 1000 metri

Quiksilver e anche andare a pescare la mattina

d’altitudine! Dalla parte opposta invece si vedono i

presto.” Berk ha anche una piccola famiglia, e

pendii brulli e scoscesi dell’isola greca di Symi, che

nonostante tutto è riuscito a piazzarsi in 18esima

separa l’Egeo dal Mediterraneo. La penisola di

posizione alla tappa di coppa del mondo PWA del

Datca, anche conosciuta col nome di Resadiye,

Vietnam nel 2011, arrivando 34esimo nello Slalom.

Doric o penisola di Knidos, è situata nella regione

Già dall’inizio ci siamo sentiti a nostro agio. C’era

egea che confina sul Mediterraneo. Ci sono circa

pochissimo traffico e aria fresca da respirare. Si

300 giorni di sole all’anno, che rendono questo

pensa infatti che qui l’aria abbia anche proprietà

posto molto appetibile per i turisti.

terapeutiche. Durante la nostra prima sera, Berk ci

Nel 2004 è stato costruito il Surf Village Windsurf

ha portato a Fevzi'nin Yeri, il famoso ristorante tra

Center, anche conosciuto come Surf Tatil Köyö. I

le strette vie della città di Datca. Berk ha ordinato

3bft di vento onshore vengono accelerati a 5bft

parecchie specialità turche, accompagnate da vino

side-offshore per il riscaldamento dovuto al

sempre di produzione locale. In questo ristorante si

passaggio sulla penisola. Anche nei giorni di

respira veramente il profondo amore per la cucina

Meltemi leggerissimo, in questo canale il vento

e si sente molto l’influenza greca.

aumenta sempre di almeno 10 nodi. Conviene

Datca si trova molto vicina all’Egeo meridionale,

quindi portare anche la 7,5 o 8,5 per i giorni in cui è

circondato dalle isole greche di Simi, Rodi, Kos e

veramente leggero.

Tilos. Non c’è da sorprendersi quindi che si respiri

“In giugno e luglio il vento è solitamente più forte.

lo spirito greco. La strada E90 passa di fianco agli

In agosto la temperatura dell’acqua arriva anche a

antichi mulini a vento di Kizlan e un’infinità di

27°C, mentre l’aria supera i 35°C. È estate piena e si

mercatini della frutta, prima di arrivare poi a

surfa in costume come nei caraibi!” ci dice Berk.

costeggiare il mare. Qui sono stati costruiti

Oggi però, sebbene le temperature estive

esclusivamente “Surf Holiday Village” e centri

infuochino l’atmosfera, il vento sembra non

windsurfistici, senza la minima protesta, nel bel

cooperare. Ci aspettavamo 20 nodi e invece

mezzo della lunghissima baia di Datca. C’è una

abbiamo deciso di andare in esplorazione verso

piccola oasi di vegetazione lussureggiante,

due altri spot della baia.

punteggiata da bungalow, un centro di windsurf e

Due chilometri sopravento al Surf Holiday Village,

un ristorante. Il vento soffia side-offshore da

armiamo le nostre vele da freestyle all’ombra di

sinistra, ed è subito ora di entrare per fare la

enormi alberi di eucalipto. Il vento continua ad

nostra prima session. Berk gira come un pazzo tra

aumentare e le foglie ondeggiano concitate.

Flaka e Shaka, mentre io accelero a tutta velocità a

Berk ha già cominciato a sparare trick di freestyle,

bordo del mio materiale da freeride, facendo delle

facendoci vedere il suo intero repertorio,

strambate pennellate proprio vicino alla spiaggia.

chiudendo Shaka, Chacho e Flaka nella acque

Ogni anno verso la fine di giugno a Datca si disputa

turchesi. Anche le mie capacità in freestyle stanno

anche una tappa del tour turco di slalom. Enes

ritornando in vita, sebbene abbia passato gli ultimi

Yilmazer, attualmente in testa alla classifica, mi ha

mesi a usare materiale Slalom. Le due ore

detto: “Quello spot mi piace molto. C’è vento forte e

successive sono state la concretizzazione di una

spesso ho usato la 6.2 per fare slalom a tutta

perfetta session di freestyle, sempre a far manovre

velocità, come se fossi stato ad Alacati o

vicino alla spiaggia, circondato dai pittoreschi

addirittura a Fuerteventura. Per me, quella zona è

mulini a vento, con le montagne che si stagliano

perfetta per rilassarmi, proprio perché è piuttosto

sullo sfondo. Il bello, poi, è che eravamo in acqua

remota. Riesco a riorganizzare i miei pensieri e mi

solo noi! Nessun altro! Dopo una breve pausa

diverto sempre un sacco ogni volta che ci vado.”

all’ombra, abbiamo deciso di proseguire verso lo

Il porto turistico di Bodrum.

Un sito archeologico di Knidos, Dacta.

Chris al Datca Tatilkoyu holliday village.

Datca Guelluek Perili Koesk.


92

Vista dello spot di Bodrum Ortakent.

spot successivo. Berk: “Guidiamo verso la fine della

anche un sacco di siti archeologici rinomati,

Datca e Bodrum non hanno proprio niente in

baia, è ora di surfare a Gulluk beach!”.

chiamati Knidos. Questi si trovano sulla punta più

comune, sia in termini di turismo, che di alberghi e

Questa baia di ghiaia fine è esposta perfettamente

occidentale della penisola a circa 80 km da Datca.

di vita notturna. Chiunque sia alla ricerca di feste e

al Meltemi. Il vento poi s’incanala tra la spiaggia e

Personalmente consiglio vivamente di andarci, o

locali, e predilige lo shopping e la vita notturna

l’isola dalla parte opposta, rinforzando

prendendo una barca dalla città di Datca, o

dovrebbe puntare su Bodrum. Datca è

notevolmente. Bisogna però stare attenti a non

andando in macchina. C’è una strada molto

probabilmente più adatta al turista avventuroso

usare pinne troppo grosse! Nella zona sottovento

tortuosa e scoscesa che attraversa i villaggi tra cui

che cerca un’atmosfera più rilassata in un

della baia poi l’acqua è perfettamente piatta, ideale

Yaka o Yazi, in cui si vedono uomini e donne

ambiente più selvaggio, dove si trovano comunque

per fare qualsiasi tipo di manovra.

indaffarati nella raccolta delle mandorle. Se poi

degli ottimi ristoranti.

Come se tutto questo già non bastasse, Datca offre

immagini che il faro di Alessandria è stato

Anche Berk ama molto questo posto idilliaco, ma

originariamente progetto a Knidos, assieme alla

gli piace anche quando c’è un po’ più di gente

bellissima statua di Afrodite nuda, il tutto diventa

durante il periodo del turismo estivo. “Il mio

ancora più interessante. Ce ne stiamo qui seduti

negozio Quiksilver continua ad andare sempre

sull’ultimo gradino dell’anfiteatro che sovrasta le

meglio. Spero che sempre più gente e soprattutto

Sporadi meridionali. A destra c’è Kos, Tilos a

windsurfisti vengano a Datca, e passino poi a farci

sinistra, e in lontananza nella nebbia si scorge

visita qui al negozio.” In caso si affollasse troppo,

Rodi.Bodrum e Datca sono completamente diverse,

poi, Berk ha sempre a disposizione il suo piccolo

ma entrambe soddisfano appieno le necessità di

paradiso personale, che condivide assieme alla

qualsiasi freerider, racer o freestyler. In entrambe

moglie e due bambini, con una vista stupenda sulla

le regioni ci sono spot da windsurf davvero

baia di Datca, e anche una barca per pescare, la

eccellenti, con vento quasi assicurato durante i

sua seconda passione.

mesi estivi. Potendo, dovresti visitare entrambe le

Durante la nostra ultima sera ci siamo incontrati

location, così decidere quale sia la tua preferita.

al bar Eclipse proprio nel porto di Datca. Berk ha

La vita notturna di Bodrum.


93 VIA TERRA O VIA FERRY:

principianti. Ci sono un sacco di alberghi, bar e

Dall’Italia a Cesme, Cesme - Bodrum: 321 km;

ristoranti. www.rushwindsurf.itgo.com

da Rhodi e Symi verso Datca: traghetto 3 volte a

2) Ortakent: Il vento soffia side-offshore da destra,

settimana. Traghetto Kos - Bodrum: tutto l’anno.

con condizioni facili e sicure, grazie alla piccola

Traghetti Bodrum - Datca: il terminal dei traghetti è

isola in mezzo alla baia. Il vento aumenta

situato alla marina di Bodrum.

avvicinandosi all’isola, quindi questo posto è

Tempo d’attraversata: 90 minuti. Da giugno, il

perfetto anche per fare freestyle con vele più

traghetto parte due volte al giorno, la mattina alle

piccole.

9:30 e la sera alle 17:30.

VIP Windsurf Center: la rider turca Erdil Lena e i

Si consiglia di prenotare per le macchine:

suoi genitori gestiscono questo centro di windsurf

Tel +90.(0).252/712.21.43, www.datcaferibot.net

a Ortakent beach. Il centro offre corsi di windsurf,

o anche alle agenzie di viaggi locali.

deposito e noleggio del materiale, barche a vela, campi da beach volley, un bar, WIFI e parcheggio.

CAMPEGGI:

www.ortakentwindsurf.com, info@vipwindsurf.com,

Bodrum: Camping Zetas, Gümbet

cell +90.(0).532/598.40.03 o tel +90.(0).252/358.63.14

Tel +90.(0).252/316.14.07,

Neilson Centre: gestita da Simon Hayhurst. La

e-mail: zetascamping@hotmail.com

scuola offre tutti i materiali nuovi della Starboard

Datca: Aktur Camping & Lodges. Il campeggio è

e Tushingham. Altri sport: moto d’acqua e barca a

vicino alla strada principale che porta a Marmaris,

vela. L’albergo Seaside appartiene al centro e

a circa 8 km dallo spot di Güllük,

offre alloggio proprio sullo spot.

info@akturcamping.com, Tel +90.(0).252/724.61.67 -

E-mail: ortakent.activities@neilsonresorts.com,

Ilica Camping: Tende & Bungalow con piscina, vicino

www.neilson.co.uk, tel +90.(0).252/358.59.67

al centro windsurfistico di Datca,

Yakamoz Otel: situato proprio sulla spiaggia di

www.ilicacamping.com

Ortakent, a circa 500 metri dai centri di windsurf. Tipico hotel turco: www. yakamozotel.com. La baia

NOLEGGIO MACCHINE:

di Ortakent offre una vasta scelta di alloggi, bar e

www.flypgs.com

ristoranti.

visite. Si tratta di Hüseyin Sert, che ha

Bodrum: Akustik tourism center, E-mail:

3) Spiaggia di Fener/Akyarlar: Centro windsurfistico

abbandonato Bodrum per qualche giorno. “C’era

rentacar@akustik.tc, Mobile: +90.(0).252/313.17.87

di Fener: si trova a metà baia, a sud del faro della

troppa gente!”. Presto la mattina seguente hanno

spiaggia di Fener. È uno spot adatto a qualsiasi

catturato un Lahoz, pesce locale di dodici

VENTO:

livello. Si può noleggiare materiale Fanatic e Neil

chilogrammi! Questa è la prova che Datca

Bodrum: il periodo col vento più forte è durante

Pryde: www.fenerwindsurf.com, Tel.

rappresenta al meglio ogni sua B, anche quella di

l’estate, col picco ad agosto. Le misure più usate

+90.(0).252/393.84.14

Balik, che significa proprio pesce!

vanno dalla 5.0 alla 8.0. Durante le giornate di

E-mail: info@fenerwindsurf. com,

forte Meltemi si possono surfare delle piccole

Alloggio alla spiaggia di Fener (si può anche

INFORMAZIONI PER BODRUM E DATCA

onde a Kadikalesi o Fener beach. Quando il vento

chiedere al Fener Windsurf Center): Bendis Hotel,

VIA AEREA: Volare su Bodrum o Dalaman

gira dai quadranti meridionali è consigliabile

Golden Beach, Club Armonia, Yelken Apartments,

(soprattutto via Istanbul).

andare a Fener.

Villas Olcay.

Pegasus Airlines vola ogni giorno a buon prezzo sia

Datca: durante i mesi estivi ci sono il 70-80% di

4) Kadikalesi, Turgutreis: Nella baia di Kadikalesi

verso Bodrum che Dalaman: www.flypgs.com. Per

giornate con più di 4 Bft. Nelle giornate più forti

c’è il Pure Water Sports Centre. Il vento soffia side-

l’alloggio e la macchina si può prenotare tutto online

arriva anche a 7 Beaufort. Vele consigliate dalla

on shore e durante i giorni in cui il Meltemi soffia

a prezzi molto convenienti. Il materiale da windsurf

4.5 alla 7.5. Durante l’inverno ci sono piogge molto

più forte si formano anche delle piccole rampette

viene fatto pagare come extra bagaglio a forfait.

abbondanti e onde abbastanza grosse nella baia

sul banco di sabbia.

Distanze: Bodrum Milas Airport – spiaggia di Fener:

di Datca.

Si può noleggiare materiale Bic, Starboard,

55 km; Bodrum Milas Airport – spiaggia di Ortakent:

NeilPryde, Tiga e Gun Sails. Si può anche chiedere

37 km; Ortakent - spiaggia di Fener: 18 km; Ortakent

SPOT A BODRUM

per l’alloggio. Il centro è a circa 20 minuti a piedi

– porto di Bodrum: 10 km; Ortakent - Kadikalesi:

1) Spiaggia di Bitez: Il centro Rush Windsurfing si

da Turgutreis, la seconda città più grande della

16.4 km; aeroporto di Bodrum Milas - Datca: 182

trova a solo 15 minuti dal centro della città di

penisola di Bodrum.

km; aeroporto di Dalaman - Datca: 164 km;

Bodrum. La baia è molto urbanizzata, rendendo il

www.puretourism.co.uk/windsurfing,

aeroporto di Dalaman - Bodrum:198 km.

vento molto rafficato. È un buono spot per

e-mail: reserved vations@puretourism.co.uk


94

Datca Tatilkoyu Holiday Village.

SPOT DATCA

prodotti tipici. Ristoranti: Restaurant Emek

1) Freestyle Beach: A 8.5 km da Datca. Dopo 7.5 km

www.emekrestaurant.com, con una terrazza con

si gira in una strada verso la spiaggia, lasciandosi

vista sul porto e Fevzi´nin´Yeri nel secondo passante

un resort alle spalle. L’acqua è perfettamente

sulla spiaggia della città di Kumluk.

piatta, quindi ideale per il freestyle. 2) Surf Holiday Village: Bungalows a 10.5 km da

ESCURSIONI:

Datca. Queste scuole di windsurf UCPA offrono

Knidos: sito archeologico di Knidos, che ti permette

anche noleggio del materiale, immensi prati, campi

di diventare un aspirante archeologo e ci sono un

da volley ed un grosso bar, che si affaccia su una

sacco di belle spiagge dove nuotare tra le colonne

piccola spiaggia di ghiaia. Il vento è cross-offshore

e gli anfiteatri. Si trova a 35 km da Datca, proprio

da destra. www.datcasurf.com,

sulla fine della penisola. Ci si può arrivare in

datcasurf@gmail.com

macchina oppure in autobus o nave da Datca.

3) Güllük/Peril Kösk: A 14 km da Datca, con spiaggia

Spiagge: si può andare a fare una gita nelle

parzialmente sabbiosa e con lastre di reef, con

bellissime spiagge di Ovabükü o Palamutbükü.

piccole isole dalla parte opposta. Verso sinistra

Viaggio verso Amazon Bay e serata all’Amazon

della baia l’acqua è molto bassa, con acqua piatta,

Club: 44.5 km da Datca sulla E90 verso Marmaris,

mentre sulla destra è più choppata e quando il

per poi girare a nord. Dopo circa 8km di strada

vento aumenta si fanno anche piccole onde.

costiera si arriva all’Amazon Club, che è nella

4) Körmen: A 8 km da Datca, vicino al porto. Lo spot

giungla selvaggia, ben lontano da tutti gli altri

è perfetto per le tavole più piccole con forti venti

resort. Il club offre parecchie attività, tra cui lezioni

settentrionali.

di windsurf per principianti, ed è la location

5) Amazon: Amazon Bay Club: adatto solo ai

perfetta per vacanze di famiglia. Con vento

principianti www.klupamazon.com.

nordoccidentale molto forte, la baia si tramuta

Datca ha delle ottime infrastrutture, benzinai,

anche in uno spot wave, ma non c’è assolutamente

numerosi alberghi, ristoranti e supermercati, una

la costanza del vento tipica degli altri spot turchi.

grande stazione degli autobus, moltissimi traghetti,

Amazon Bay quindi è indicata solo per i principianti

nightclub, bar, bancomat e banche.

oppure per andarci in giornata quando le

Il sabato ci sono dei grossi mercati che offrono

previsioni sono favorevoli. Club Amazon:

spezie, nocciole e mandorle, frutta, verdura e altri

www.klupamazon.com



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RIDER Philip Soltysiak, Michael Rossmeier | LOCATION Diani Beac, Kenya | FOTO Marion Neumair

96 Kenya, la nuova frontiera del windsurf.

ESCLUSIVO: siamo andati nel quartier

Jump special: 4 specialisti dei salti,

E come sempre, tanti altri articoli

I freestyler P. Soltysiak e M. Rossmeier

generale di Robby Naish a Maui e

Ricardo Campello, Kauli Seadi, Robby

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ci portano alla scoperta di questa

abbiamo intervistato il suo product

Swift e Jason Polakow, ci sveleranno

la rubrica per le ragazze Onde e

affascinante meta, tra session di

manager Michi Schweiger e sua

nella terza e ultima parte tutti i

Curve, i gossip pi첫 hot da Maui e

wave e di freestyle in splendide acque

moglie Julia, che ci sveleranno i

trucchi per imparare pi첫 velocemente

tanto altro ancora...

turchesi spazzolate dal forte vento.

retroscena di un marchio leggendario.

la vostra manovra dei sogni.




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