Entry 39 Snowboard Magazine

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Anno IX n° 39 mensile

IT 4.50 € / AUT 7.00 € / CTI 10.50 chf / PT (cont.) 6.50 € / E 6.50 € / Poste Italiane Spa - sped. abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1DCE Milano

INSIDE SNOWBOARDING MAGAZINE 39

TEO KONTTINEN / fs board to drop










INSIDE SNOWBOARDING MAGAZINE 39

DIRETTORE RESPONSABILE Cristiano Zanni - cristianoz@hipow.com REDATTORE CAPO Federico Bellini - fedeb@hipow.com - www.federicobellini.com ART DIRECTOR Matteo Di Nisio - matteod@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni - marcom@hipow.com IMMAGINI Eleonora Raggi, Olav Stubberud e Jerome Tanon TESTI Eleonora Raggi, Marco Sampaoli e Jerome Tanon

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media Via Valparaiso 4 - 20144 Milano Tel +39 02 43990087 Fax +39 02 48022901 info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni - cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano - luisap@hipow.com DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. - 20090 Segrate (MI) DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - Via Valparaiso 4 - 20144 Milano SERVIZI ABBONAMENTI E ARRETRATI Johnsons Media - Via Valparaiso 4 - 20144 Milano Tel +39 02 43990087 Fax +39 02 48022901 adv@jmag.it Dovrà essere pesente la seguente dicitura: MODALITÀ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a: JOHNSONS MEDIA Via Valparaiso 4, 20144 Milano BANCA INTESA COORDINATE BANCARIE: IT 67 O 03069 09529 072402650199 e-mail: adv@jmag.it

ENTRY è una testata della casa editrice Johnsons Media che pubblica anche gli annuari: Snowb (snowboard), Surfing (surf, windsurf, kite), e le riviste 4Skiers (sci freestyle), 6:00AM (skateboard), GirLand (femminile), Funboard (windsurf), Surf Latino (surf), Kite Magazine Stance (kite) e SupTime (stand up paddle). Registrzione tribunale di Milano n°545 del 30.07.2003. Periodicità mensile. Codice ISSN 1723-9060. Registrzione ROC n.11243. Stampa Alfaprint - via Bellini, 24 Busto Arsizio (VA). Prezzo di una copia Italia: 4,50 euro. Prezzo di una copia Italia con DVD: 8,90 euro. Abbonamento annuale Italia (5 numeri): 20,00 euro. Tutti i diritti entry sono riservati e appartengono a Johnsons Media. Nessuna parte di Entry può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (Conv. L. 27.02.2004, n° 46), Art. 1 comma 1, DCB Milano.



EDIT 39° word Federico Bellini © Jerome Tanon

COME FOTOGRAFO SONO NATO E CRESCIUTO NELL'ERA DELLA PELLICOLA E HO VISSUTO LA FASE DI TRANSIZIONE VERSO IL DIGITALE. NON VOGLIO SEMBRARE NOSTALGICO, MA NON VI NASCONDO CHE RIMPIANGO I TEMPI DELLA PELLICOLA. MI MANCANO TUTTE QUELLE FASI LEGATE ALLA PELLICOLA CHE IL DIGITALE HA CANCELLATO CON UN COLPO DI SPUGNA.

na volta si scattava molto meno e probabilmente si rifletteva molto di più prima di premere il bottone dello scatto, una volta si dovevano aspettare anche giorni prima di vedere il risultato del proprio lavoro e forse era proprio questa attesa a dare un gusto differente allo scatto bloccato su un supporto vinilico che prendeva vita per la prima volta davanti ai nostri occhi sul tavolo luminoso.

U

Nonostante molte cose siano cambiate negli ultimi anni, vedo ancora la figura del fotografo legata ad un supporto obsoleto come la pellicola perché il digitale ci ha proiettato nella dimensione del tutto e subito, del tutto alla portata di tutti, con le mille differenze che ne conseguono.

10 / EDIT / ENTRY #39

Se poi parliamo dell'uso massiccio che oggi si fa della post produzione digitale, mi sembra che si sia abbondantemente varcato il limite tra fotografo e illustratore digitale. Voi mi direte che sono cambiati i tempi e avete ragione, non per questo un essere umano deve a tutti i costi adeguarsi e smettere di pensare con la propria testa. E anche nell'era del digitale mi fa piacere vedere che c'è qualcuno che non vuole stare alle regole del gioco, qualcuno che non si vuole adeguare, qualcuno a cui piace distinguersi dalla massa. L'articolo principale di questo primo numero della stagione è dedicato al lavoro di Jerome Tanon, un fotografo francese che fa ancora uso della pellicola per generare immagini di estrema attualità. Film is not dead...





CONTENTS & COVER STORY

20 > ENTRANCE

56 > INSIDE

In viaggio verso sud per scoprire le opportunità che il centro Italia ha da offrire agli appassionati dello snowboard. Uno shooting tra cactus, tori, croci, lapidi e bare, non siamo nel Far West, siamo allo Swup the Park di Campo Felice.

Il lavoro del fotografo di snowboard dal punto di vista di Jerome Tanon. Una stagione itinerante: dalla powder con la crew di Absinthe al jibbing scandinavo con i Pirates, con una macchina analogica sempre a portata di mano.

74 > PROFILE

88 > SPECIAL

David Gurbowicz meglio conosciuto nella valle di Bardonecchia come ‘il morbido’. È un artista, un barman e un jibber covinto sempre alla ricerca di nuovi spot. Andiamo a scoprire la sua personalità con questo profilo...

Anche quest’anno Senales si conferma una delle mete estive più ambite dai rider di tutta Europa. Con Eleonora Raggi andiamo a scoprire i retroscena di questo summer camp che continua a migliorarsi di anno in anno.

C’

erano -20° a Helsinki quando i Pirates hanno deciso di shoottare questo rail to drop.

Tutti gli amici di Teo e Jusso ci hanno aiutato a

RIDER Teo Konttinen PHOTOGRAPHER Jerome Tanon

preparare lo spot. Abbiamo preso neve ovunque, ghiacciato il kicker, preparato le macchine da presa, le luci, il generatore, i cavi… È un procedimento piuttosto lungo ma è necessario in Finlandia in gennaio. Jusso ha atterrato grind backside 360° out mentre Teo si è focalizzato su questo frontside board to drop davvero stiloso. Ho scattato utilizzando un lampo flash seguito da una lunga esposizione, sviluppando in seguito la pellicola in cross process per ottenere questi colori...

14 - contents & cover story

LOCATION Helsinki, Finland CAMERA Nikon F4 LENS 24 - 85 mm f 2,8 FILM Fuji Sensia 100 cross process LIGHT flash e luci al tungsteno







word & photo federico bellini

S

ONO PASSATI LA BELLEZZA DI QUINDICI ANNI DALL’ULTIMA MIA TRASFERTA SULL’APPENNINO DEL CENTRO ITALIA. NON CHE IO ABBIA QUALCOSA CONTRO QUESTA ZONA ANZI, NON VI NASCONDO CHE NEGLI ULTIMI ANNI HO PENSATO SPESSO DI REALIZZARE UN BEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DA QUESTE PARTI, MAGARI CON UNA CREW DI JIBBERS ALLA RICERCA DI NUOVI SPOT. MA COME ALLE VOLTE ACCADE, PER UN MOTIVO O PER L’ALTRO, QUESTO PROGETTO NON È MAI ANDATO IN PORTO. LA SCORSA STAGIONE SI È PRESENTATA L’OCCASIONE DI SEGUIRE IL WILD IN THE PARK A CAMPO FELICE E COSÌ HO CHIESTO A STEFANO BERTI, ORGANIZZATORE DELL’EVENTO, SE CI POTEVAMO FERMARE UN GIORNO IN PIÙ PER FARE UNO SHOOTING IN PARK CON TATO E I LOCAL.

20 entrance / so far & so close


SIMONE PRAINITO BS 180 NOSEBONK entrance / so far & so close 21


22 entrance / so far & so close


TATO CHIALA METHOD

Il paesaggio che circonda lo Swup the Park mi affascina davvero molto: a fare da sfondo al park, c’è un altopiano innevato che crea un’immensa distesa bianca, come una tela pronta per essere dipinta. E questo scorcio così minimale mi intriga perché è diverso da quello che sono abituato a vedere sulle Alpi. Il tempo cambia molto rapidamente da queste parti e anche il contest si è disputato in due giornate radicalmente diverse: soleggiato e caldo il sabato, coperto e freddo la domenica.

Il meteo previsto per lunedì non è molto rassicurante, ma al nostro risveglio il cielo è terso e l’aria abbastanza fresca, una giornata ideale. Schizziamo verso il park e ci troviamo con Ste, Uzzo, rider e direttore dello Swup the Park, Simone, Giorgio e due skier. Nei due giorni precedenti avevo studiato un po’ le strutture più carine e gli angoli più interessanti. Iniziamo dal fun box con sopra la palla da bonkare e Tano apre le danze in frontside bonk 270° out e backside 180° nosebonk, Ste in frontside 360° nosebonk e Simone in backside 180° nosebonk e in backflip.

entrance / so far & so close 23


Dal fun box siamo passati al wall ride sulla serranda e anche qui sia Tato che Simone si sono gasati, il primo in frontside e il secondo in backside wall. Ma il protagonista di questo spot è Giorgio che ha provato a slideare la parte superiore della serranda e dopo qualche bella cartella, è quasi riuscito ad atterrarne uno. Le nuvole cominciano a farsi vedere all’orizzonte e Tato ha in mente un bel gap dal flat del kicker fino alla pista, ollando tutta la sponda ghiaiosa. Un paio di bennate di gatto ed ecco pronto quello che solo Tato può considerare un landing sufficiente per un gap di queste dimensioni. Ma le ‘skill’ del jibber di Chiaverano si rivelano determinanti anche in questa situazione, stompando nel giro di pochi minuti un ollie, uno shifty e un method davvero stiloso. Di lì a breve, le nuvole hanno creato un tappeto omogeneo sopra le nostre teste e abbiamo optato per un pranzo in rifugio prima di partire.

TATO CHIALA FS WALL 24 entrance / so far & so close

Anche se non avevo dubbi a riguardo, sono rimasto colpito molto positivamente dalla bellezza del paesaggio, dalla qualità del cibo (arrosticini rules!) e soprattutto dall’ospitalità e dalla disponibilità delle persone che abbiamo incontrato. E nonostante le nevicate non fossero state così abbondanti, devo dire che la qualità e la manuten-

zione delle strutture ha poco da invidiare rispetto a quella di alcuni park del nord. Per me è stata davvero una bella esperienza, soprattutto sul piano umano e voglio fare un ringraziamento speciale ai ragazzi di MAD Made at Home: di passione ne avete da vendere!



26 / NEWS / autumn 2011

Domenica mattina gli under 16 si daranno da fare capitanati dalla leggenda locale Wolle Nyvelt, al Billabong Kids Shoot. Se siete interessati ricordatevi di registrarvi sul sito www.hotzone.tv e di portare in ghiacciaio l’autorizzazione firmata dai genitori. Un week end aperto a tutti all’insegna del divertimento. Per tutte le info digitate www.hotzone.tv e se avete bisogno di un alloggio dove stare, visitate www.tux.at

HOTZONE.TV PARK OPENING AD HINTERTUX

ONELEVEN SNOWBOARD

NUOVO VIDEO FLOW

Flow Snowboarding presenta il trailer del nuovo Team Video: Was Here. Il caldo ci sta soffocando, ma Flow Snowboarding ci offre una ‘fresca’ via d’uscita... Ecco il trailer del nuovo team con Scotty Lago, Tim Humphreys, Mike Basich, Ian Thorley, Scott Brown e gli altri... http://vimeo.com/27928842. Il video sarà in free download a partire dal 10 settembre su www.flow.com

NAZCA CAMP

Quest’anno la stagione invernale inizia prima del solito: il 30 settembre sul ghiacciaio di Hintertux se vogliamo essere precisi... Un’estate piovosa volge al termine e lo staff del Betterpark sta ultimando le strutture per l’apertura. Le ragioni per cui Hotzone.tv Park Opening di Hintertux è l’appuntamento di inizio stagione più importante a livello europeo sono la qualità del park, le lunghe discese fino al Fernerhaus, la possibilità di testare il nuovo materiale di ben venti marchi del settore e un super pipe perfettamente shapeato (se le condizioni della neve lo consentono). Dj NLP curerà la colonna sonora dell’area test dove per i più affamati ci sarà una postazione BBQ. In serata svariati eventi alla base degli impianti tra cui il K2 Pop This, una gara di ollie seguita dal mitico party del sabato sera.

Onelevensnowboard dal 28 ottobre al 1° novembre organizza un camp di quattro giorni sul ghiacciaio dello Stubai in Austria. Tre ore di lezione al giorno con i maestri qualificati, tutto supportato da riprese video con check, foto shooting e scheda di allenamento personale. Programma: dal perfezionamento al freestyle. Gruppi di massimo sei persone per garantire il massimo livello di apprendimento... Una volta tolta la tavola si continua a saltare… apres ski a tutta, cercando di non farci riconoscere pure in Austria... • 4 notti in hotel 3 stelle con mezza pensione • 4 giorni di skipass • 3 ore di lezione al giorno con video e schede di allenamento • Prezzo: 400€ / Acconto: 150€ Posti limitati, prenotate in fretta... info@onelevensnowboard.com Dario / 334 1840733 Stefano / 333 1274386 Andrea / 328 2511920 Simone / 334 1228839 www.onelevensnowboard.com

NEW SCHOOL RAIL CONTEST

Sul sito www.nazca.it ci sono già i programmi e i prezzi autunnali tra i quali quelli relativi al week end dei Santi e di Halloween a Tignes. Cinque giorni, dal 29 ottobre al 2 novembre, con arrivo il 28 ottobre pomeriggio. Oppure quattro giorni, dal 29 ottobre al 1° novembre, sempre con arrivo il pomeriggio 28 ottobre. Condizioni eccellentie park operativo al 100%, poche code agli impianti, park serale con concerto, una tavola e tanti gadget in palio. Tutte le info per sistemazione, camp, prezzi, park, neve, feste, appuntamenti e iscrizione: info@nazcacamp.com www.nazca.it facebook.com/nazcacamp Cell: 338 4720149

Sabato e domenica 1 e 2 ottobre, New School Shop è lieto di invitarvi all’Alta Quota rail contest. Su una struttura Doors si sfideranno skier e snowboarder per contendersi l’ambito montepremi di 3000€. Chi desiderasse partecipare non deve fare altro che inviare una mail con la pre-iscrizione a max@newschoolshop.com o telefonare allo 035 235767, i rider si affronteranno per le qualifiche sabato 1° ottobre e coloro che passeranno alle fasi finali si scontreranno con gli otto finalisti (otto snowboarder ed otto skier) invitati dall’organizzazione, domenica 2 ottobre. Di seguito il programma. Venerdì 30 settembre • 17:00 in poi free training Sabato 1° ottobre • 14:00 race office termine iscrizioni e consegna pettorali • 14:30 inizio training • 15:30 inizio qualifiche ski • 16:45 inizio qualifiche snow • 18:00 termine qualifiche • 18:15 aperitivo e proiezione video presso la ‘rider lounge’ accanto alla rampa.



28 / NEWS / autumn 2011

La sera a chiusura fiera ci trasferiremo a Milano dalle 22:00 in poi per la premiere di ‘Believers’ organizzata da Garbage Gang presso lo Zoom Bar... Domenica 2 Ottobre • 14:00 race office consegna pettorali • 14:30 inizio training • 15:30 inizio finali ski • 16:45 inizio finali snow • 18:00 fine contest e premiazioni

Goditi il video: www.vimeo.com/28365485 e non perderti le prossime Nike Vapen Video Session su nike.com/vapen

THE ART OF FLIGHT VIDEO PREMIERE

Iscrizione al contest 10€ (preiscrivendosi si potrà ritirare un buono per entrare in fiera gratis). Per tutte le info seguite la nostra pagina: www.newschoolshop.com/shop/news .php

NIKE VAPEN

Ogni snowboarder sogna di chiudere la stagione in bellezza e durante la primavera scorsa il team Nike lo ha fatto a Strandafjellet in Norvegia, in occasione del team shooting annuale dove Halldor e l’intera crew hanno attraversato la Norvegia a bordo di navi come veri vichinghi alla ricerca dello spot perfetto... In questo viaggio oltre i confini non potevano mancare le leggende dello snowboarding Nicolas Muller e Gigi Ruf ad ispirare le giovani promesse del futuro. La terra dei vichinghi è stata scelta anche per testare i nuovi scarponi Nike Vapen, che in norvegese significa proprio arma.

LIFESTYLE / PRO SHOP / SNOWBOARD SKATEBOARD / NOLEGGIO SNOWBOARD

Premiere mondiale e tour internazionale per la presentazione del nuovo film The Art of Flight! Visita www.artofflightmovie.com per tutte le info sulle date del tour, news, merchandising & Blu-ray e DVD. Air al cardiopalma in backcountry, discese vertiginose dalle vette più remote e paesaggi mozzafiato, il tutto filmato in HD: come anticipato nel trailer da poco in circolazione, The Art of Flight è la perfetta combinazione tra narrazione di personaggi autentici ed action più puro, catturato a regola d’arte con le più avanzate attrezzature cinematografiche. Prodotto da Red Bull Media House, in associazione con Brain Farm Digital Cinema e in collaborazione con Quiksilver, il nuovo incredibile movie di Curt Morgan ha debuttato il sette settembre in anteprima mondiale al Beacon Theatre di New York City, in occasione dell’edizione inau-

gurale del Quiksilver Pro New York. In Europa è in programma un tour di 15 date in 14 paesi, tra i quali Francia, Russia, Austria, Germania, Svezia, Svizzera, Norvegia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia, Regno Unito e Italia. Travis Rice, star del film e rider icona dei team Quiksilver e Red Bull, il regista Curt Morgan e una selezione dei migliori snowboarder mondiali parteciperanno alle date del tour. Tutte le informazioni su date e location delle proiezioni sono reperibili su www.artofflightmovie.com. “Non vedo l’ora di rivedere tutti gli amici e i rider che hanno reso possibile questo progetto. Abbiamo lavorato insieme a lungo per arrivare al risultato finale e sono veramente impaziente di vedere come il film sarà accolto dalla gente”. Così ha commentato Travis Rice. The Art of Flight è disponibile in Bluray e DVD e su iTunes in tutta Europa a partire dall’8 settembre 2011. Blu-ray e DVD potranno essere prenotati in anticipo sul sito www.artofflightmovie.com e saranno in vendita dal 15 settembre negli store Quiksilver, su quiksilver.com e in ogni tappa della tournée europea. Di seguito il calendario del tour europeo di The Art of Flight che avrà luogo a novembre 2011. L’8 a Monaco, il 9 a Vienna, il 10 a Praga, il 12 ad Innsbruck, il 13 a Milano c/o il Cinema Orfeo, il 14 a Lucerna, il 16 a Madrid, il 17 a Londra, il 19 ad Oslo, il 21 a Bruxelles, il 22 ad Amsterdam, il 23 a Varsavia, il 24 a Stoccolma, il 26 a Parigi e il 27 a Mosca.

PLEASURE JAM Horsefeathers Pleasure Jam a Dachstein... Dal 11 al 13 novembre sul ghiacciaio di Dachstein avrà luogo la nona edizione

BIASSONO / Via Cesana e Villa 21 / tel: +39 039 2754392 email: roberto.rider@alice.it / facebook: roby rider shop

dell’Horsefeathers Pleasure Jam. Come sempre questo evento è caratterizzato da una riders list di alto livello, un set-up del park mostruoso, una moltitudine di trick stompati e un indimenticabile party serale. Inoltre la Pleasure Jam è la prima tappa del QParks Snowboard Tour. Anche quest’anno i rider più forti d’Europa si daranno battaglia durante questo evento TTR 4Star con tre categorie: Ladies, Men e Best Trick, e con un montepremi di 20000 USD. Oltre alla linea di salti grossi dove verrà disputato il contest, lo staff di QParks garantirà a tutti il divertimento con una linea medium e una linea easy. E per finire, Blue Tomato (uno dei più grossi rivenditori europei di materiale snowboard, surf e freeski) darà la possibilità a tutti gli amanti dello shopping di acquistare i prodotti in saldo. Per tutte le info sul contest, i side events e i pacchetti alloggio + skipass, visitate il nostro nuovo sito www.pleasurejam.com

VIDEOGRASS Woodmorning Distribution e Garbage Family porteranno a Milano tutta la crew di Videograss. Sabato 8 ottobre alle 22:00 presso lo Zoom Bar di via Panfilo Castaldi 16 a Milano, ci sarà la doppia premiere, di Retrospect e di Shoot the moon, i due nuovi video firmati vgsnow.com. Nel pre serata pro rider come Bryan Fox, Austin Smith, Alex Andrews, Johnny Miller, Curtis Czieke, Louif Paradis e molti altri, firmeranno poster ed autografi a tutti i presenti. After party by Garbage Gang con tutti i riders della VG Crew che si fermeranno coi noi a festeggiare la prima tappa europea del loro tour. Stay Fresh!

VERANO BRIANZA / Via Comasina 14 / tel: +39 0362 905873 email: info@rider-shop.it / facebook: paolo rider shop



30 / NEWS / autumn 2011

MARCO GRIGIS ENTRA IN VOLCOM EUROPE

Se chiedessimo a Filippo Kratter di descriverti senza nessuno intorno ad ascoltare, cosa pensi che direbbe? Penso che direbbe che sono un bravo ragazzo e robe simili, ma che a volte sono un po’ sporco! Ahahah! Ma non è vero: non credete a Filippo... E se chiedessimo a te di descrivere Filippo senza nessuno intorno ad ascoltare, cosa mi diresti di lui? Filippo è uno dei rider con cui mi piace maggiormente snowboardare perché è un bravissimo ragazzo e ci si diverte sempre un casino con lui! Non l’ho mai visto arrabbiato per nessun motivo e anche se è un rider della vecchia generazione è sempre alla ricerca di nuovi trick. A volte può essere un po’ nerd, ma Filippo Kratter è anche questo! Magic Time!

Volcom Europe è lieta di annunciare l’ingresso di Marco ‘Markino’ Grigis nel nostro team europeo. Marco ha una tale combinazione di riding, personalità, visione della vita e senso dell’umorismo che lo rendono un inserimento perfetto per il nostro team...

SANTA CRUZ TEAM 2012

Dopo un’estate sui ghiacciai, dedicata agli allenamenti e a girare qualche filmato, il Team Santa Cruz è ormai pronto a salutare l’inverno alle porte... Un bel po’ di giornate di allenamento sui ghiacciai europei e in particolare a Les 2 Alpes e qualche new entry nel Team; ecco pronto il nostro gruppo di giovanissimi rider guidati dal

Indossi slip o boardshorts in spiaggia? Slip, giubbotto di salvataggio e metto in salvo bagnanti in pericolo a Malibu… Baywatching, o meglio ‘babewatching’, ecco cosa faccio! Scherzo… indosso boardshorts e faccio surf!

solito irriducibile Devid De Palma, team manager Santa Cruz che ci presenta il team: Dadino Colturi è il porta bandiera del Team e fa parte del team international da due stagioni. Dopo aver finito gli studi, ha concentrato il suo riding nel resort di Livigno, dove in poco tempo ha migliorato il suo bagaglio di trick. Quest’estate l’ha passata a Les 2 Alpes in compagnia degli altri ragazzi del team e si è allenato senza interrompere la stagione. Matteo Noire ha vent’anni e vive a Torino. Dopo aver terminato gli studi, si è regalato diversi viaggi oltreoceano: è stato in Nuova Zelanda e ha fatto il tour della California passando da Mammoth, June e Bear.

Cosa significa partecipare, e portare a casa degli ottimi risultati, ad un contest come quello di Modena dove la musica techno ti sfonda i timpani e ci sono sexy danzatrici in cima alla rampa di inizio run? È un vero e proprio sogno diventato realtà... Mi sono davvero divertito a Modena. Quando ho chiuso il mio trick e tutti si sono messi ad urlare come pazzi (incluse le ballerine) mi sono sentito al settimo cielo! È stata una delle migliori esperienze che abbia mai vissuto… spero di tornarci ancora e divertirmi un casino come la volta scorsa! Se tu potessi scegliere una delle ragazze di Berlusconi per una notte, tra Ruby, Noemi e Patrizia, quale sceglieresti e perché? Pensa che adesso ne ha già una nuova… quell’uomo non si ferma mai! Comunque ne prenderei una gratis e poi pagherei le altre due e mi farei la migliore notte della mia vita… ahahah!

E quella che ti piace meno? Le leggi e il modo in cui Berlusconi le utilizza! Hai uno spot preferito? Mi piace Livigno perchè lo snowpark è perfetto ogni giorno, ci sono dei posti incredibili per le linee in neve fresca e degli street sport fighissimi. Il paese è carino con bei ristoranti e negozi… e poi tutto costa meno! Inoltre non è lontano da Laax, Davos e Schnalstal... davvero niente male! Ci descrivi una giornata ideale nella vita di Marco Grigis? Sveglia senza stress, doccia e una bella colazione, mi rilasso con un buon caffè italiano, esco e mi godo una fantastica mattina di snow in neve fresca, poi vado a jibbare nello snowpark e chiudo un nuovo trick!!! A quel punto torno a casa, mi rilasso su internet e poi vado a skateare, quindi mi trovo con gli amici per una birretta e concludo alla grande rimorchiando una bella biondina svedese!

Qual è la cosa che ti piace di più dell’Italia? Vado pazzo per il cibo che abbiamo in Italia, dopo un mese negli U.S.A. ho capito che abbiamo davvero del cibo fantastico qui!

Qual è il tuo sogno? Già vivo il mio sogno: viaggiare, incontrare altra gente, fare snowboard e stare in mezzo alla natura… L’unica cosa che spero è di stare bene e continuare a migliorare il mio riding!

Emiliano Lauzi è il rookie di casa Santa Cruz! A breve sarà maggiorenne e dopo essersi fatto ben notare in Italia durante la scorsa stagione, il giovane rider ha deciso di passare il prossimo intero inverno in una delle migliori località al mondo per lo snowboard: Whistler in Canada! La new Entry del team è Alberto Nevola, ha ventidue anni e vive a Brescia, ha militato tra Madonna di Campiglio e Livigno. È un rider molto forte e completo, carismatico e sempre allegro, siamo sicuri che si troverà benissimo con il suo nuovo team! Infine il team manager Devid De Palma che dimostra a tutt’oggi di essere sempre uno dei migliori rider sulla scena italiana.

Potrete vedere alcuni filmati girati durante l’estate a Les 2 Alpes dai rider Santa Cruz semplicemente andando su profilo Santa Cruz di Facebook: www.facebook.com/pages/SantaCruz-Italia/251568807614 Oppure scaricandoli direttamente da: http://vimeo.com/27632835 http://vimeo.com/27366496 http://vimeo.com/26999027 vimeo.com/26998431 http://vimeo.com/26997460 Per maggiori informazioni su Santa Cruz: info@boardcore.it Oppure sul sito internazionale: www.santacruzsnowboards.com



super market

DC ROGAN Il Rogan offre il giusto apporto di flex e comfort per le vostre giornate in park ma con il supporto necessario per spingersi su tutta la montagna. Sistema di allacciatura Direct Power Lacing, linguetta 3D, supporto posteriore modellato, imbragatura interna di sostegno della caviglia, scarpetta interna Bravo. Flex 6. www.californiasport.info

K2 T1 Il T1 ha costruito la propria immagine attorno a robustezza e supporto e ora, grazie alla costruzione Endo con scheletro in Urethane, le sue doti sono ancora migliorate. Sistema di allacciatura Lace Up, scarpetta Intuition Pro Fit 3D con allacciatura BOA Conda, J-bar interne e Power Strap integrata, suola Super Light Vibram con ammortizzatori Harshmellow. Soletta in EVA con Harshmellow, linguetta 3D. Flex 9. www.k2snowboarding.com

FLOW THE ONE Scarpone all mountain freeride con livello di flex 4.5 / 5. Scarpetta interna 4 Barrel in schiuma rimodellabile con velcro tibiale, rinforzo per la caviglia e finitura antimicrobica. Scafo con allacciatura rapida Quick Fit e suola con ammortizzatore del tallone Kush. www.flow.com

32 JP WALKER JP Walker è il nuovo scarpone promodel in casa 32, plasmato sulle necessità di questa leggenda dello snowboard mondiale. Il JP è nella linea Comfort Fit con scarpetta interna termoformabile a due densità per mantenere calore e comfort. Dotato di allacciatura classica sia interna che esterna, è uno scarpone attento alle tematiche ambientali, non solo per la caratteristica colorazione Rasta ma soprattutto per la soletta Molded Ortholite Footbed in materiale riciclabile! www.thirtytwo.com

UNION SL L’attacco super leggero per affrontare a testa alta tutta la montagna. Base Stage III realizzata con macchine a controllo numerico con toe ramp dual density e ammortizzatori dual density iniettati. Highback simmetrico / asimmetrico con Shift on the Fly forward lean. Heelcup in alluminio Cnc anodizzato, strap della caviglia e delle dita Direct Connect, leve in magnesio e alluminio. www.unionbindingcompany.com

RIDE CAPO Offre un livello medio di supporto e un flex ottimale per darvi performance superiori su tutta la montagna. Telaio Infinite con heelcup regolabile, cuscini ammortizzanti Wedgie 2.5 e pad in Urethane. Highback Eclipse, strap della caviglia Freestyle e strap delle dita 3D ThinGrip. Leve Astro Glide. www.ridesnowboards.com

DRAKE RADAR La perfezione della categoria all mountain, costruito per superare grandi cliff in fresca e curvoni nel fuoripista. Unisce alla reattività della base Omnicrom un hiback Biomap e una strap della caviglia Infinite Powerform per performance superiori in qualsiasi condizione. Cuscino ammortizzante Plaxmol, strap delle dita convertibile Sorround e leve cricchettate. www.northwave.com

FLUX DMCC - LIGHT Attacco ultraleggero dalle performance inimitabili. Lo spoiler Alpha Highback è snellito del 35% rispetto ai tradizionali spoiler e rivisitato nelle geometrie per ottimizzare il trasferimento della pressione all’archetto posteriore. La nuova Alpha Base, completamente ridisegnata per contenere il peso e rinforzare i punti critici, é arricchita con Super Carbon Blend 15% per un morbido tocco skate style. Le viti in titanio e il nuovo puntale FMT Monocoque completano l’opera. www.flux-bindings.com

32 • supermarket



super market

CAPITA STAIRMASTER EXTREME Vincitrice del DEW Tour 2010 e della medaglia d’argento agli X-Games. Si tratta di una tavola da Park dalle ottime performance ma che vi lascerà qualche spicciolo in tasca. Anima DS Select RFC Sust. wood, laminazione Custom Weave E Class Fiberglass e profilo camber tradizionale. Indice di Flex 6 / 10. www.californiasport.info

NITRO EERO ETTALA 155 La grafica riunisce gli oggetti che parlano di Eero. Presenta uno shape directional twin di larghezza standard, anima Powerlite in legno selezionato a piena lunghezza, laminazione triassiale in fibra di vetro e ballistic impact panel in Kevlar, punta a coda assottigliate per ridurre il peso. www.nitrousa.com

SALOMON MAN’S BOARD Il pop del bamboo, la resistenza a prova di bomba del basalto e la costruzione ABC Green Roll per essere la numero uno del backcountry. Lo shape perfettamente bilanciato con Cross Profile garantisce inversioni rapide, risposta stabile e atterraggi solidi. Flex 4. www.salomonsnowboard.com

SANTACRUZ WEBDOT GO BIG È la tavola che stavate cercando se amate girare in pipe e affrontare i kicker più grossi del park. Presenta uno shape true twin e il profilo Go Big Rocker, le caratteristiche chiave per garantire la confidenza necessaria a spingere i propri limiti sempre più in là. Disponibile anche wide. www.santacruzsnowboards.com

OAKLEY DANNY KASS La Crowbar Snow è una maschera snowboard in struttura termo poliuretanica, resistente anche alle temperature più fredde, ha doppia lente, anti fog, lente sferica che garantisce un’ottima visuale in tutte le condizioni. 100% protezione UV. Ventilazione forzata sulla lente. www.oakley.com

SPY PLATOON Montatura flessibile a garanzia di un fitting perfetto su ogni tipo di viso. Tecnologia di ventilazione anti appanamento. Doppia lente sferica con trattamento anti appannamento ed anti graffio, lente bonus, elastico con doppio sistema di regolazione e banda in silicone per una calzata sicura e stabile. Protezione totale dai raggi UV. Disponibile in diverse varianti colore. www.spyoptic.com

SMITH MAZE Costruzione leggera In-Mold, sistema di ventilazione Air Evac 2 con nove fori, pad per le orecchie Snapfit, gancio per la maschera removibile e disponibilità sistema audio Skullcandy. Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: xs / s / m / l / xl Peso: 330gr. www.smithoptics.eu

HEAD PRO Fodera antivento integrata, costruzione In-Mold mono core, regolatore di taglia 2D. Taglie: xs-s / m-l / xl / xxl Disponibile in diverse varianti colore. Peso: 380gr. www.ridehead.com

34 • supermarket



super market

686 CUBE INSULATED JKT Tessuto esterno 100% Oxford poliestere stampato, fodera 100% Nylon Taffeta, rete poliestere, Tricot spazzolato. Isolamento 80g sul corpo, cuciture critiche nastrate, ghetta in vita regolabile, tasca cargo sulla spalla, cerniere di ventilazione, connessione con il pantalone, maniche anatomiche, porta lettore MP3, tasche scaldamani con portachiavi, cerniera YKK a due vie. Impermeabilità - traspirabilità: 8.000mm / 5.000gm Taglie: s / m / l / xl www.686.com

VOLCOM GIGI RUF T.D.S. JKT Conchiglia V-Science a due livelli, cuciture critiche nastrate, interfaccia giacca - pantalone con zip, cappuccio regolabile con attacco per la maschera, interno collo in tessuto confortevole, zip di ventilazione e cordino porta skipass. Disponibile in diverse varianti colore. Impermeabilità - traspirabilità: 15.000mm / 10.000gm www.volcomeurope.com

ZIMTSTERN JOHN JKT Tasca soundsystem, tasche scaldamani, guida cavi auricolari, polsini regolabili con guantino in Lycra, tasca portamaschera, cerniere di ventilazione con rete, ghetta in vita removibile con connessione al pantalone, maniche ergonomiche, cappuccio regolabile, portachiavi, tasca portaskipass, connessione con i guanti. Impermeabilità - traspirabilità: 10.000mm / 10.000gm / 24h Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: s / m / l / xl / xxl www.zimtstern.com

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RIP CURL THE PARADIGM JKT Taglio regolare, 2 way ultimate stretch, zip impermeabile, tutte le cuciture nastrate, cappuccio fixed 3D, interfaccia giacca - pantalone, laccio salva mento, ghetta anti-neve, tasche per maschera, MP3 e porta skipass. Impermeabilità - traspirabilità: 15.000mm / 10.000gm Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: xs-s / m-l / xl - xxl www.ripcurl.com

PROTEST SALAD JKT Tessuto 100% polyester twill, fodera Ecoya 100% polyamide nylon trapuntato, imbottitura 100% polyester 100g thermax. Cuciture critiche nastrate, cerniere di ventilazione, ghetta in vita, connessione al pantalone, polsini regolabili, cappuccio fisso, tasca portamaschera, portaskipass e porta lettore MP3. Impermeabilità - traspirabilità: 8.000mm / 8.000gr Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: xs / s / m / l / xl / xxl www.californiasport.info

ROXY NORA JKT Taglio regolare, tessuto Quiktech 10K con cuciture completamente nastrate, cappuccio rimovibile, zip di ventilazione ascellare, tasca porta MP3, tasca porta maschera, interfaccia giacca - pantalone con zip e ghetta in Lycra. Impermeabilità - traspirabilità: 10.000mm / 10.000gr Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: xs / s / m / l / xl www.roxy-europe.com

BONFIRE BOLT JKT Giacca dal taglio classico con cuciture critiche nastrate. Cappuccio fisso con regolazione, cerniere di ventilazione, tasca portaskipass, fodera in fleece leggera, ghetta in vita regolabile con connessione con il pantalone, tasca porta lettore MP3. Impermeabilità - traspirabilità: 10.000mm / 8.000gr Disponibile in diverse varianti colore. Taglie: xs / s / m / l / xl / xxl www.bonfiresnowboarding.com

36 • supermarket



The Oakley Arctic Challenge word marco sampaoli // photo eleonora raggi & olav stubberud

© olav stubberud

jamie anderson bs 540° © raggi

38 / The Oakley Arctic Challenge


2011 // Dieci anni di Arctic Challenge Non c’è n’è per nessuno: l’Oakley Arctic Challenge è l’evento più fico del pianeta. Ogni anno. È la trasferta che faccio più volentieri tutte le stagioni, e non solo per le stangone bionde che popolano l’arena dell’evento ed i party! Questo evento si rinnova sempre drasticamente e sforna in continuazione idee rivoluzionarie che lasciano pubblico e rider a bocca aperta. L’anno scorso assistetti ad una discussione fra Terje Haakonsen ed Hanning Anderson (il coorganizzatore del TAC) sull’età dell’Arctic Challenge. Terje diceva che l’edizione 2010 era la nona perché la prima del 2001 non contava come evento ufficiale, Hanning sosteneva esattamente il contrario. Nonostante il dubbio, ci piace dare ragione a Terje, per cui l’edizione 2011 a cui abbiamo assistito lo scorso novembre, possiamo considerarla la decima.

Niente male dieci anni di Arctic Challenge! In dieci anni questo evento ha fatto davvero molto per lo snowboard. È stato la pietra miliare del Ticket To Ride World Snowboard Tour, oggi semplicemente chiamato TTR, del quale per diversi anni era l’esclusivissima finale. Ha lanciato, o meglio rilanciato, la disciplina del quarter pipe in cui proprio Terje detiene il record mondiale di uscita con 9.8 mt fuori dal cooping. È stato il primo evento di snowboard, oltre che uno dei primi eventi invernali in assoluto, ad essere certificato ‘ad impatto ambientale zero’ sia compensando le emissioni di anidride carbonica, ma soprattutto usando una serie di accortezze che riducevano al minimo l’inquinamento prodotto dall’evento: cibo biologico di produzione locale, raccolta differenziata, shuttle service per ridurre il numero di autovetture in movimento e fornitori eco-certificati.

Nel 2009 presentò al grande pubblico la migliore produzione TV di snowboard mai vista prima, conquistando due interi pomeriggi di diretta sul primo canale nazionale norvegese: sarebbe come vedere un intero snowboard contest in diretta su RAI1, dalle qualifiche fino alle super finali, di sabato e domenica pomeriggio! L’anno scorso lanciò il più rivoluzionario sistema di punteggio degli action sport: il Live Scoring System. Un sistema talmente innovativo da fissare nuovi standard nell’organizzazione dei principali eventi di snowboard di tutto il mondo. Se non sapete di cosa sto parlando digitate su YouTube ‘live scoring system snowboard’ e vedrete lo snowboard freestyle più comprensibile di sempre: anche le nostre nonne finalmente saranno in grado di capire una gara di snowboard grazie a questa innovazione. Ed arriviamo al 2011. Decima edizione del TAC che cade in un anno decisamente importante per lo snowboard: il comitato olimpico internazionale stava infatti valutando l’inclusione dello slopestyle nei prossimi giochi olimpici invernali.

Chas Guldemond pole jam melon © raggi

The Oakley Arctic Challenge / 39


Per Iver Grimsrud bs 900° © raggi

40 / The Oakley Arctic Challenge


Sarò breve e sintetico: nel 1998 l’halfpipe fece il suo esordio alle Olimpiadi di Nagano mentre lo snowboard perdeva la sua indipendenza a causa degli interessi commerciali della FIS. Solo Terje si oppose a questo scempio annunciando che non avrebbe partecipato al pipe olimpico rinunciando a soldi, esposizione mondiale e alla conquista della prima medaglia d’oro olimpica nella storia dello snowboard. Qualcuno parlò di boicottaggio ma questa parola non rende giustizia alla decisione che Terje prese quel giorno. Certo non basta questo a spiegare la posizione di Terje sull’argomento Olimpiadi, ma potrebbe aiutarvi a capire perché durante il TAC 2011 Terje ha presentato la ‘180° Olympic Chart’ in cui tutti i più forti rider del pianeta hanno sottoscritto un documento proclamando quello che si aspettano dalle Olimpiadi e dalle qualifiche olimpiche. Negli stessi giorni è nata l’associazione degli snowboarder professionisti WAS: We Are Snowboarding. Pochi mesi dopo il comitato olimpico internazionale annunciava l’ingresso dello slopestyle nelle prossime olimpiadi di Sochi ed il TTR iniziava un dialogo con la FIS nella speranza di poter includere fra gli eventi di qualifica alle olimpiadi anche quelli a 6 stelle TTR. Nonostante i buoni propositi, la collaborazione FIS con TTR ha fatto venire la pelle d’oca a molti e ha fatto nascere grandi punti interrogativi nella comunità dello snowboard internazionale: andate a leggervi l’articolo di Transworld Snowboarding ‘Shaking Hand with the Devil’. Scusate l’escursus, ma questo evento è talmente importante per lo spirito dello snowboard, che raccontarvi solo una cronaca della gara sarebbe stato molto riduttivo. Tornando quindi allo snowboard contest del TAC, vista l’opportunità di chiacchierare con un sacco di rider, abbiamo cercato di capire anche il punto di vista dei protagonisti di questo evento spettacolare. Per Iver Grimsrud è uno dei rider norvegesi più tosti, ma è anche il coach della nazionale e presenziava al TAC 2011 nella doppia veste di atleta ed allenatore di altri rider in gara. Fico avere un coach così, non trovate? Sentiamo un po’ cosa ha da dirci... Come ti sei qualificato per il TAC 2011? A novembre ho partecipato ad una competizione a Vierli valida come qualifica al TAC per i norvegesi e gli svedesi: Terje in persona mi ha dato l’invito dopo che ho vinto! Sei il coach di diversi rider della nazionale norvegese in gara: come ti trovi a competere insieme? È davvero fico perché quando arrivo all’evento con i miei rider penso più a loro e non tanto al fatto che gareggerò anche io. Anzitutto devo focalizzarmi su di loro per aiutarli a dare il meglio di sè, cosa che mi riempie sempre di soddisfazione. Ovviamente mi piace fare belle run, ma non sono sotto pressione e giro per divertirmi: questo mi dà un grande privilegio perché posso parlare con i miei rider del tracciato e di come usarlo al meglio.

The Oakley Arctic Challenge / 41


Mark Mc morris

The Oakley Arctic Challenge Cosa vuol dire partecipare al TAC per un rider? È una grande cosa perché Terje organizza questo evento e qualsiasi snowboarder sa cosa ha fatto per lo sport. Essere invitati da lui al suo evento vuole dire davvero tanto. Poi per un rider norvegese è davvero una cosa fantastica, perché tutti in Norvegia conoscono il TAC e tutti lo vedono in TV dal vivo e nei vari speciali. Infatti l’evento è andato in diretta sulla NRK per due giorni di seguito: ti hanno visto amici e parenti in TV? Sì, mi hanno visto in molti in TV ed alcuni sono venuti a vedermi nelle finali dal vivo. Mamma mi ha detto che non poteva guardarmi girare perché aveva paura che mi infortunassi ma comunque tutta la mia famiglia è stata molto soddisfatta ed orgogliosa di me. Qualche settimana dopo sono tornato nel mio paese dopo altre trasferte e tutti i conoscenti mi dicevano di avermi visto in TV e che gli era piaciuta molto la diretta e che erano riusciti a capire la gara grazie al nuovo sistema di valutazione: è stato bello dare una possibilità a tutti i norvegesi di vedere e capire lo snowboard proprio qui in Norvegia grazie al TAC...

42 / The Oakley Arctic Challenge

Il TAC 2011 è stato anche l’evento test dei World Snowboarding Championship di Oslo 2012 e come tale era doveroso includere di nuovo nell’evento anche le ragazze! Infatti la categoria femminile mancava al TAC dal 2006 ed era decisamente ora di dare nuovamente un po’ di tinta rosa alla gara di snowboard più importante del pianeta. Le ragazze hanno spaccato e non hanno avuto grosse difficoltà a girare nel mega slopestyle del TAC con jump da 25 mt, rail enormi e la spina finale lunga più di 20 mt. Le grandi dimensioni infatti non hanno intimorito le partecipanti che, almeno in finale, non hanno avuto difficoltà ad usare tutte le strutture del tracciato come mi hanno confermato successivamente Chanelle Sladics e Kjersti Buaas. Kjersti mi ha detto che il tracciato era piaciuto alle ragazze in gara ed anche il primo jump andava bene. Personalmente Kjersti è abituata a girare su kicker grossi e magari le dimensioni del Ninja da 25 mt impedivano a qualche rider di esprimersi al meglio, ma l’evento è stato comunque un occasione di progressione anche per le rider un po’ più bloccate. Per Oslo 2012 Kjersti si augura che le strutture prevedano doppi kicker in modo da offrire un tracciato più versatile per i vari livelli di riding in gara ed un minor rischio di infortunio.

bs 1080° double cork © raggi

Anche a Chanelle è piaciuto lo slopestyle e tutto sommato non ha avuto grandi difficoltà ad usare il kicker da 25 mt, ma anche lei avrebbe preferito strutture con doppi kicker. In definitiva il TAC 2011 è piaciuto proprio a tutti: rider, pubblico, televisioni e media specializzati. L’appuntamento con il TAC è per il 2013 perché il prossimo inverno 2012 si svolgeranno al suo posto i World Snowboard Championships di Oslo 2012, organizzati da TTR e WSF in collaborazione proprio con il TAC e la federazione di snowboard norvegese.

CLASSIFICA ARCTIC CHALLENGE 2011 Men Finals 1° Chas Guldemond USA 2° Tyler Glanagan USA 3° Sage Kotsenburg USA Wemen Finals 1° Jamie Anderson USA 2° Spencer O’Brien CAN 3° Jenny Jones GBR



smith Subject schlern word and photo eleonora raggi

LA 9° EDIZIONE DEL MITICO SMITH SUBJECT SCHLERN PRESSO IL KING L A U R I N S N O W PA R K D E L L’ A L P E D I S I U S I S I È S V O LTA C O M E S E M P R E I N U N PA R K C H E ASSOMIGLIA PIÙ AD UN RENDER CHE A L L A R E A LT À . Anche se molti dei top rider italiani erano impegnati in photo e video shooting all’estero, non sono mancati nomi come Stefano Munari e Markino Grigis. Hanno girato con parecchi local durante il contest dal format più alternativo in circolazione. Per chi non lo sapesse si tratta di una gara suddivisa in categorie di rotazione: best 180°, best 540°, best 900° e così via, anche il montepremi di 1.620 € è la somma delle rotazioni (1 euro per spinned degree).

44 / smith subject schlern //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////


sotto / Oliver Reichegger / fs 540째 stiffy sinistra / Marco grigis / fs 900째 indy

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SMITH SUBJECT SCHLERN Il tempo non è stato magnanimo regalando solo un sabato assolato per poi chiudersi e costringerci a ritornare a casa la domenica mattina cancellando il best 360° e il best 720°! Il sabato sera in compenso è stato caratterizzato dal party in dress code ‘Africa’ alla discoteca Salegg di Siusi, di cui pochi hanno ricordi... come di consueto! C’è chi ha passato la serata in modo alternativo saltando la festa e rimanendo direttamente al park... esatto, tutta la notte! In realtà non si è trattato di uno shooting in notturna, bensì di una sistemazione decisamente ‘folk’, ovvero nella piccola casetta che potete notare vicino all’ultima struttura. Un piccolissimo chalet scaldato a legna, in cui sono finiti tre sventurati ma fortunati fotografi. Tra i turni per il fuoco e il bagno vista bosco, è stata una nottata degna di essere ricordata... grazie Alex! Un grazie anche ai Panettone Bros ed FTech, agli sponsor Smith, Etnies e Raiffeisen, agli impianti Rabanser e all’agenzia turistica dell’Alpe di Siusi.

RESULTS BEST 180° 1° Oliver Reichegger / bs 180° nosebone 2° Tobias Scherlin / bs 180° double method 3° Alexander Reiner / bs 180° late stiffy

BEST 540° 1° Oliver Reichegger / fs 540° stiffy 2° Max Vieider / bs 540° double grab 3° Stefano Munari / cab 540° cork

BEST 900° 1° Marco Grigis / fs 900° indy 2° Tobias Scherlin / fs 900° melon 3° Oliver Reichegger / fs 900°

Tobias Scherlin / fs 540° truck driver

46 / smith subject schlern //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////




CLOSE THE DOORS bardonecchia struttura sulla quale mi sono concentrato per ovvi motivi professionali. Plazy mette subito in mostra il suo stile con un frontside 360° indy to crail, Lori si gasa in backside sette e in frontside nove, e Fil inanella una sequenza di trick degna del suo status di pro in backside sette melon, switch backside cinque e un cab nove stilosissimo che diventerà il best trick della giornata. Purtroppo questi trick non li posizionano sui gradini del podio perché viene giudicata l’intera linea e per saltare in sicurezza sul grosso devono concentrarsi solo su questa struttura. A portarsi a casa i mille euro del primo posto è Marco Donzelli che ha atterrato delle manovre meno tecniche sul salto finale, ma è stato in grado di rideare l’intera linea in ogni run, al secondo posto si piazza Nicolò Pezzato e terzo il francese Manuel Fontanez. Best trick a Filippo Kratter (cab 900° mute) e miglior interpretazione dell’ultima struttura a Lori Buzzoni. Mentre i rider con più esperienza l’hanno presa più come una normale giornata in park (come è giusto che sia), i più giovani hanno tirato fuori lo spirito agonistico e si sono portati a casa il bottino. È stata una giornata davvero divertente e credo che tutte le persone venute a vedere questo contest abbiano assistito a uno spettacolo di buon livello. La serata invece, prevede aperitivo al Garage, grigliatona e party all’Olympique con DJ Rash in persona a far girare i piatti. Anche la festa ha rispecchiato l’atmosfera friendly che ha caratterizzato la prima parte della giornata: tutti si sono divertiti e non ci sono stati episodi deliranti da segnalare. Il giorno seguente il sole splende ancora alto nel cielo di Bardonecchia, il caldo ha ulteriormente mangiato le strutture, ma Cristian è riuscito a salvare il kicker gap per lo shooting in programma. Nonostante il party della sera prima sia andato avanti fino a notte fonda, i rider sono tutti presenti e sono tutti in pompa per saltare. Di solito Bardo è terra di rapper, ma in quest’occasione, giubbino di pelle e jeans attillati sembrano essere il ‘dress code’ più gettonato. Oltre a vedere i protagonisti del giorno prima, è stato bello vedere anche una folta schiera di ‘youngsters’ che ha saltato sul grosso tra cui Tommi Lanza e alcuni dei ragazzini allenati da Riky Suppo, vorrei ricordare una ragazza alla quale vanno tutti i miei complimenti. Ed è così che un trick dopo l’altro, il morbido ha acceso la griglia sul flat del kicker e lo shooting si è trasformato in un pranzo domenicale a cui tutti hanno preso parte. E anche per questa stagione si chiudono le porte del park di Bardonecchia che ha ospitato tantissimi eventi e si conferma essere uno dei migliori in Italia. sopra / lorenzo buzzoni / fs 900° melon sotto / marco donzelli / fs 540° cork

50 /

CLOSE THE DOORS


CLOSE THE DOORS bardonecchia

word and photo federico bellini

a stagione volge al termine e a Bardonecchia è tempo di Close the Doors: un evento che funziona di più come un ritrovo di fine stagione per tutti quelli che hanno le ossa ancora intatte. Come avrete già intuito dal titolo, dietro alla realizzazione delle strutture c’è la mente di Cristian Filippone che con l’aiuto del suo staff e il supporto di Samsung, è riuscito a tirare fuori un set-up di tutto rispetto nonostante la carenza di neve e le temperature caraibiche di inizio aprile.

L

L’evento si sviluppa in una jam session dove viene valutata l’intera linea del park di Bardonecchia che consiste in: down rail piatto, kicker piccolo (12 mt), pole jam che sputa in cielo affiancato da cisterna, kicker da 18 metri e gap finale piuttosto nazi. Si presentano all’appello una quarantina di rider, tra cui Filippo Kratter, Lorenzo Buzzoni, Daniel ‘plazy’ Neulichedl, Tato Chiala, Matteo ‘whatza’ Borgardt, Marco Donzelli, Federico Resega, Nicolò Pezzato, i local e gli Elegant Stoners. Siamo ad inizio Aprile, ma la temperatura è la stessa di una soleggiata giornata di luglio in ghiacciaio. I rider iniziano a girare su tutte le strutture e si vedono i primi speed check sul gap finale. La neve è piuttosto lenta, ma dopo qualche giro si iniziano a vedere i primi trick anche sul kicker gap,

sopra / filippo kratter / bs 540° nosegrab destra / daniel plazy Neulichedl / fs 360° indy to crail

48 /

CLOSE THE DOORS


NDI tel 0464 514098 - fax 0464 514099 www.l1outwear.com - www.nitro.it - nitro@nitro.it


IUTER GAMES IV BARDONECCHIA

word and photo federico bellini ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

MARCO JHONNY MORANDI / fs noseslide pretzel out

CHE COSA SONO GLI IUTER GAMES? NON SONO UNA GARA, NON CI SI DEVE ISCRIVERE E TORELLA CON IL MEGAFONO IN MANO DIREBBE CHE NON SONO UN CAZZO DI NIENTE… Battute a parte, gli Iuter Games rappresentano un po’ la mia idea di contest: un gruppo di persone si dà appuntamento in un park, che in questo caso è quello di Bardonecchia, per girare tutti assieme su ogni tipologia di struttura, vengono dati 50 Iuter Euro per ogni trick figo e alla fine della giornata si decretano i rider che hanno spaccato di più. Non c’è una tabella di marcia e l’anarchia è una delle componenti fondamentali di questo format. Per questo meeting arriva gente da tutta Italia: Simon, Marchino, Max e Plazy dall’Alto Adige, Manuel, Munni da Bormio, Lori Buzzoni, Filiberto, Ruggero e Cianca, oltre agli

52 / IUTER GAMES IV

ormai local Tato e Johnny e alle vecchie glorie dello snowboard cuneesi Olli e Zeman. Il park di Bardo viene tirato a lucido e il livello di riding è alto, secondo me a questo evento si possono tirare le somme e capire di anno in anno a che punto è arrivato lo snowboard nel Bel Paese. Ogni struttura viene presa in considerazione per far sì che ogni rider riesca ad esprimere al meglio le proprie caratteristiche e si dà la possibilità di girare su strutture meno nazi ai numerosi amateur presenti. Pronti via con il kicker piccolo e qui la parola chiave per i più bravi è ‘scappottare’ perché Manuel apre le danze in switch backside rodeo e Zappa lo segue in front flip. Si passa al secondo kicker che è di dimensioni maggiori rispetto al primo e Manuel ribadisce lo switch backside rodeo, Simon punta sullo stile con il suo backside cinque double nose, un frontside sette double tail e poi passa alla tecnica con un double backside rodeo, Marchino in backside sette e nove.


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sopra / MANUEL PIETROPOLI / sw bs rodeo

sotto / FILIBERTO PILLER COTTER / bs 540° stale Dai kicker si passa al metallo e in questo dipartimento i rider che si sono messi in mostra di più sono stati Tato con front board 270° out e switch front board, Johnny in front board pretzel out e in blunt to switch tailpress, il Morbido e gli Elegant Stoners Tommi Lanza (backside 180° in), Scienza e Fil Garbaccio. Dopo la session sulla piattina col kink in fondo si decide di usare le strutture jibbing più easy e a un certo punto viene richiesto un front flip out dal tavolino da picnic che alla faccia di tutti i jibber viene stompato da Manuel. Breve pausa e si riparte con il down rail e col super pole jam per poi concludere col kicker grande. Come avrete capito, questa giornata è un tour de force un po’ per tutti, ma i più stoici hanno avuto ancora le gambe per l’acclamatissimo contest di ollie con in palio un viaggio alle Canarie ed è stato Simon a vincere per un soffio su Tato.

IUTER GAMES IV / 53


IUTER GAMES IV ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

sopra / MARCO GRIGIS / fs 360° indy

sotto / PRIZE GIVIN

Alla fine di questa giornata si è stilata la seguente classifica: Simon medaglia d’oro, Manuel, Marchino e Tato secondi a pari merito, mentre per il terzo posto e assegnare così la medaglia di sbronzo bisogna aspettare il party di sabato sera, ma questa è un’altra storia… Un grazie a tutta la Iuter Family e a tutti quelli che hanno preso parte a questo meeting, è sempre bello ritrovarsi tutti insieme!

54 / IUTER GAMES IV



1 (INSIDE)

FILM IS NOT DEAD WORD AND PHOTO: JEROME TANON

DAVID BERTSCHINGER / TAIL BONK BS 180 A Riksgransen con Absinthe: un hotel solitario in mezzo al niente, esplorando tutto il giorno le montagne con la motoslitta. Abbiamo trovato questa roccia e dovevamo trovare il modo di utilizzarla. David ha chiuso questo tail bonk backside 180° gigantesco. Questa foto è una stampa virata su carta a base di fibra.

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2

58 / film is not dead


mads jonsson / stalefish Stranda è un magico resort che si affaccia su un fiordo norvegese. Mads Jonsson e Mikkel Bang mi hanno portato in giro nel backcountry dove abbiamo trovato lo spot per costruire questo kicker. Non c’era anima viva e sembrava di avere ancora quindici anni e saltare il kicker costruito nel giardino di casa...

toni kerkela / tailpress 180 out La crew dei Pirates in Finlandia girava con questo ragazzino local che spacca di brutto sui rail, Toni Kerkela. Dopo averlo visto girare su un paio di spot, non avevo dubbi riguardo alle sue abilità: backside 360° out da un kink incazzato e questo tailpress frontside 180° out lungo trenta metri. È il ledge più lungo che abbia mai visto e ho dovuto tirare fuori la Horizon per farlo entrare tutto in un frame.

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3 60 / film is not dead


mads jonsson / sx handplant / dx method Ho incontrato Mads a Oslo verso fine stagione, il giorno prima di partire per un road trip sulle montagne norvegesi ho fatto una passeggiata in cittĂ con la mia vecchia Lubitel 2, una macchina fotografica russa. Ho scattato due rulli in cittĂ che poi ho riavvolto al buio. Una volta arrivati in montagna, li ho rinfilati nella macchina e ho scattato qualche classico handplant e method di Mads. Volevo mixare la vita cittadina con lo snowboard ed ho lasciato al caso il resto del lavoro.

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nils arvidsson / grind stalefish out Dopo un paio di ore in canoa, abbiamo trovato questo rail sulla sponda del lago. Lo spot non è molto grosso ma non c’è altro da fare, così Nils si infila la tavola e gasa subito un grind stalefish out, just for fun. Ho usato una macchina fotografica medio formato e ho sviluppato la pellicola in cross-process per dare un’idea della situazione.

4 sylvain bourbousson and vlad Doveva essere una giornata piena di banger ad Alagna, la crew di absinthe mi ha chiamato: “Ha nevicato un metro! Sarà una giornata epica!”. Sfortunatamente la sera prima era il compleanno del camera man e quando sono arrivato dormivano tutti... Siamo saliti ma la neve era profonda e pesante... si faceva fatica anche solo a camminare ed il pericolo valanghe era altissimo. Alla fine Sylvain Bourbousson si è messo a grindare il cavo della funivia e dovevamo spalarlo fuori ogni volta che cadeva... continuavamo a ridere ma almeno uno shot lo abbiamo portato a casa.

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5 64 / film is not dead


janne lipsanen / nosepress In Giappone non avevamo una guida e non sapevamo dove andare‌ Dopo dieci giorni in powder, Janne ha trovato questo rail sulla diga. Ăˆ stato l’unico rail del trip, ma Janne ha davvero spaccato su questo spot. Ho usato un filtro rosso dentro alla mia Horizon per modificare i colori della pellicola.

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6 66 / film is not dead


sylvain bourbousson / powder spray

florent marot / backlip

Il primo giorno in fresca della stagione è sempre un’emozione, non importa che tempo fa… Volevo rideare tanto quanto lui e ho lasciato lo zaino con le macchine a casa.

Durante una missione per Ero-One, abbiamo trovato questo bel kink in Svizzera. Uno spot perfetto per essere rideato, ma un po’ noioso da fotografare, così ho usato un filtro grigio sull’obiettivo per allungare il tempo di esposizione.

Ho portato con me solo una piccola Lomo che ho tenuto in mano tutto il giorno. Non ci sono parole per descrivere il primo giorno di fresca della stagione. I nostri sorrisi e la Lomo, erano tutti congelati.

Ho sviluppato una pellicola Fuji con la tecnica del cross-process per ottenere questa tonalità monocromatica.

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jaakko ’konna’ tervonen / fs board

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Con i Pirates a Helsinki, Teo Konttinen and friends hanno rideato questo rail to drop fino a notte fonda. Hanno girato cosĂŹ tanto che per la prima e ultima volta della stagione, ho tirato fuori la macchina digitale e non ho usato tante pellicole costose.


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mathieu schaer / switch bs 720 Riksgransen si trova al confine tra Svezia e Norvegia: un grande hotel, un ristorante, un paio di impianti e migliaia di chilometri di montagne da esplorare con le motoslitte. Mathieu Schaer ha trovato questo spot e ha atterrato una serie di switch backside 720° davanti alla 16 mm di David Vladyka. Ma a volte capita di non trovare un angolo buono per fotografare lo spot, così ho tirato fuori la Horizon e, grazie alle rocce in primo piano, ho realizzato lo scatto che volevo.

victor delerue / fs 180 La crew di Rip Curl camminava all’interno della foresta giapponese, per un po’ ho lasciato da parte le macchine fotografiche più pesanti e ho usato una Lomo Supersampler molto economica con una vecchia pellicola scaduta in bianco e nero al suo interno. Così ho potuto seguire Victor da vicino e catturare la vera atmosfera di questo salto in fresca.

canooing in bc La crew di Rip Curl si era rifugiata in una minuscola cittadina della British Columbia, in Canada. Invece di aspettare il bel tempo seduti al lodge, abbiamo visitato questo lago con la canoa prestata da un local. L’acqua era limpida ed il paesaggio mozzafiato.

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benoit thomas javid / wakesnowboarding Cosa fai quando arriva in paese la prima neve ma i resort sono ancora chiusi? Non aspettare che si sciolga! Trova una corda, una macchina, chiama i tuoi amici e lasciati guidare dal divertimento.

filmer double exposure Vicino ad un rail di Helsinki, un filmer aspetta che un rider droppi: gli alberi intorno a noi ci guardano chiedendosi cosa stia accadendo...

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Rider: Marco

Donzelli

Minoia Board Co. team

Snowboard department brands: Burton, Nitro, Forum, DC, Apo, Capita, Lib-tech, Yes, F2, Artec, Academy, Omatic, Sessions, Signal, ignnal al, Santa Cruz, Ride, Gnu, Rome, December, Bataleon, K2, Morrow, Tech 9, Stepchild, Drake, Ride, Flux, BBent ennt Metal, Raiden, Flow, Skullcandy, Bastard, Ufo, Level, Lobster, Sims, Sp, Quicksilver, Arnette, Vans, Coal, O Onenneee-balljay, Lamar, Agency, Union, Nike 6.0, 686, Ashbury, 5150, Smith, Giro, Protec, Anon, Dragon, Electric, ectric, Vonzipper, Oakley, L1, Red, Analog, Roxy, Celsius, Volcom, Special Blend, Foursquare, Spy, L1TA, 32, Northwave, GoPro, Grenade, Is, Demon, Celtek, Elm, Company, Bakoda, Neff, Dakine, Nixon, Vestal, Moskova. kova.

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Dawid Gurbowicz

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word & photo federico bellini

mile, affidabile, creativo, dedito... Sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente se penso a David Gurbowicz detto ‘il morbido’. È un ottimo artista, un ottimo rider e un gran lavoratore. Sempre motivatissimo e con un sorriso contagioso, è ormai un elemento chiave della famiglia Random. Negli ultimi anni ha collaborato con me disegnando grafiche e trovando spot sempre originali. Ma più di ogni altra cosa è un vero amico, di quelli su cui puoi sempre contare e sono felicissimo di poter presentare la sua prima e meritatissima intervista. Dimenticavo: non fatelo sbronzare o capirete in un lampo la storia di Doctor Jekyll & Mister Hyde...

U

Enjoy! Alessandro ‘killer’ Miniotti / Random Video

Ciao Morbido, come va? Presentati ai lettori di Entry... Ciao taz, se mi trovo a parlare qua con te direi che va bene... Ok mi presento: sonon Dawid Gurbowicz forse meglio conosciuto come il morbido, ho 25 anni e ho origini polacche. Vivo a Bardonecchia dove ho un locale in società con degli amici, ‘La Ciau’, cocktail, wine bar, pizzeria e ristorante. Mi occupo personalmente della parte bar e la sua relativa zona del vizio. Faccio snowboard da ormai tredicci anni: ero uno dei primi ragazzini che si vedevano girare in appennino in mezzo ai grandi, super colorato come solo gli anni novanta volevano... Com’era la tua vita prima di trasferirti in Italia e che cosa ti ha spinto verso il Bel Paese… Rimane tutto abbastanza semplice prima dell’approdo in Italia che è avvenuto a tre anni. Sinceramente non ricordo bene perché ero troppo piccolo, so solo che quando mi si era sciolto il pupazzo di neve che avevamo fatto ho pianto un sacco, o almeno così mi hanno detto...

Siamo venuti in Italia con la famiglia, all’inizio solo come vacanza, poi mia mamma ha deciso di rimanere, perché le piaceva tantissimo ed era appassionata di questo Paese, inoltre siamo anche rimasti per aiutare mia sorella che ha dei problemi. Tutto qui, chi non si innamora delle proprie vacanze e cambia la sua vita? No Taz? Quindi in realtà sono più italiano che polacco anche se parlo ancora la lingua... Come ti trovi a Bardonecchia? Sicuramente bene, dato che mi ha fatto trovare l’amore e un locale nel quale investire. La location è bella, non soffro mai il caldo della città, posso andare a fare skate anche alle due del pomeriggio in agosto, o quasi. È un modo di vivere con dei ritmi diversi da quelli ordinari che si svolgono dalle otto del mattino, tra i clacson delle auto e lo smog delle città. È anche vero che se voglio andare a vedere un concerto o una mostra devo pur sempre muovermi, ma alla fine in meno di un’ora sono a Torino in mezzo alla civiltà.

Se fossi un paesaggista sarei in paradiso ma dato che dipingo altro non ti dirò lo stesso. Come in tutte le cose c’è il bello ed il brutto: basta solo ritagliarsi il proprio spazio e circondarsi delle persone e delle cose che ti fanno sorridere e star bene con te stesso. Sì, è una delle perle delle Alpi... Pensi che l’atmosfera jibbing che si respira da quelle parti abbia influenzato il tuo riding? Sì, dire l’opposto mi sembrerebbe incoerente. Il jibbing credo che mi appartenga, è una di quelle cose alle quali ti avvicini da subito soprattutto se hai un passato da skater. Molto spesso si copia lo skate nello snowboard: quest’anno coi miei amici facevamo i bs smith come se avessimo le rotelle sotto i piedi! Sulle riviste si vedono un sacco di spot in street di questa zona, poi una bella cerchia di rider passa un bel pò di tempo da queste parti, quindi è quasi una sfida riuscire a scovare ogni anno degli spot nuovi, che non sono stati ancora pubblicati, è un modo diverso di girare sempre pieno di incognite, che ti fa sperare di portare a casa lo shoot, se è persino passata la Technine di qui ci sarà un motivo!

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ollie / sansicario

Dawid Gurbowicz

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Lavorare di sera ti permette di snowboardare quasi tutti i giorni: com’è la tua routine quotidiana d’inverno? Generalmente sette giorni su sette rimane un po’ troppo faticoso, quindi mi limito a quattro o cinque, dipende dal periodo dell’anno; poi ci sono situazioni in cui facciamo anche una settimana, di solito in primavera dato che è il periodo dell’anno in cui si fa più street, almeno per la crew di Random. La mia giornata tipo ha un punto focale: le 17:00, l’oraio X del lavoro, quindi spetta a me gestirmi i tempi, sì il coprifuoco insomma. Ci sono diverse giornate tipo, quella in cui lavoro, il giorno libero e le giornate passate a spottare, a volte si allungano in base alle necessità, come ti dicevo sono socio con degli amici al locale, quindi ci possiamo coprire le spalle a vicenda. Di solito mi alzo tra le nove e le dieci, dipende dal meteo, in mezz’ora sono fuori di casa, vestito, lavato e nutrito, acchiappo la tavola e la butto in macchina con il mio vicino di casa Bosco, intanto sento Tato, o chi c’è quel giorno per girare insieme e ci becchiamo. Si va a girare in park creando scompiglio tra urla di linee da fare e trick dichiarati da chiudere alla prima o al massimo al giro successivo. Tutto ciò va avanti fino alle due e mezza senza sosta, al massimo cambiando compagno di riding. Poi quando attorno alle due, due e mezza un mostro fa capolino nel mio stomaco e le gambe diventano di burro è l’ora di andare a casa a fare merenda o pranzo. Relax, doccia, mi cambio e sono le cinque, quindi mi teletrasporto al locale, dove apriamo e aspettiamo che arrivi qualche amico che viene a bersi dei buoni vini, birrette o drink... Si chiude per l’una o lo si spera sempre... Come dovrebbe essere invece la tua giornata di riding ideale? Primavera, sunny day, esco di casa dalla mia villa in qualche posto sperduto dell’America e mi ritrovo davanti due linee di street rail in giardino, con quella bellissima neve un pò molle che mi luccica addosso. Tocco con la mano l’acciaio freddo del corrimano scintillante lungo otto metri in leggera discesa, guardo ancora avanti il rail piatto di quattro metri con due e mezzo di gap e un rail lungo sei in discesa con sgheppo alto un metro e mezzo. Di fianco, nel piatto, si trova una scalinata lunga quattro metri con un box/pic nic table messo storto sulla destra con sgancio ad una altezza di due metri e mezzo. Chiamo gli amici che arrivano, diamo una shapeata ai denti con i rastrelli Doors, un po’ di sale e dieci minuti dopo si inizia giocando a s.k.a.t.e. mentre c’è Killer che filma il tutto. Per le due abbiamo finito, dopo aver chiuso ogni genere di trick immaginabile, si mangia, ancora un po’ di sole in giardino, si ri-shapea tutto, birretta al tramonto e poi diventa vita privata... Con chi ti piace snowboardare? Con Tato, Whatza e con Lori Buzzoni. Chiaramente anche con la mia ragazza a fare i press e a cappottare sui cambi di pendenza, nei boschetti con Bosco e Tesio (scusate il gioco di parole), o con qualunque mio vecchio amico che mi viene a trovare a Bardo per caso... Ohara, il Pina... Sai, le rimpatriate fanno sempre piacere. Ah! dimenticavo: con la musica in cuffia e gli occhiali da sole a fare un sacco di slash a chi capita, ignaro della sua sorte... Qual è il trick più peso che hai mai chiuso? Hard way switch backside nollie 360° in, a le Deux Allpes la scorsa estate in park, o cab 270° sulla S nera, sempre a Deux Alpes quattro anni fa.

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fs 360 over rail / bardonecchia

Dawid Gurbowicz

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Qual è la tua video part preferita? Sinceramente non ho ancora visto tutti i video di quest’anno dato che stanno uscendo adesso, ma se parliamo in generale io sono un amante di Travis Parker che ormai non snowboarda più, senza dubbio mi piace la sua originalità e creatività nel fare snowboard. Poi una volta che li vedo tutti ti chiamo e ne riparliamo! Ti piace partecipare ai contest o sei più un tipo da photoshooting? Direi la seconda senz’altro, riesco ad esprimermi sempre al meglio e con molta più disinvoltura. Poi visto che sono un esteta e mi avvicino anche io alla fotografia, preferisco riuscire a fare una cosa che lega il fotografo e il rider; non c’è paragone tra una foto al tramonto ed una ‘fredda’ con un semplice pettorale addosso. Aggiungerei anche che quando ti fanno vedere il tuo scatto sul monitor della macchina dici: “Che stile! però se lo tiro di più è ancora più figo!”. Loro ‘te la raccontano’ dicendoti che potresti guadagnare la cover e penso che questo ti motivi ancora di più che ad un contest, nonostante ci sia del cash in palio! Alla fine si cerca la gloria, no??? So che ti piace disegnare e da questa passione è nata anche una collaborazione con Random Video: parlaci di questa esperienza… Sì, disegno, dipingo, faccio foto o per lo meno ci provo. L’arte mi scorre nelle vene, per dirla da sbruffone... no dai scherzo! Con Killer di Random ci siamo ritrovati spesso a parlare e a scambiarci idee creative, in macchina mentre andiamo a snowboardare, in seggiovia a Cervinia o mentre sta filmando e magari riprende una pozza d’acqua. Sai, quei momenti e quegli attimi che da buon fotografo cogli anche tu. Penso di ammirare molto il suo modo di vedere il mondo attraverso la sua videocamera e credo che anche lui ammiri ciò che mi passa per la testa e che trasformo in pittura. Da lì il passo è veramente breve e veloce, dalla mia sapendo anche usare qualche programma di grafica, abbiamo fatto presto a digitalizzare un quadro che avevo fatto proprio per Random, per renderlo più adatto all’aspetto commerciale del Dvd. Ti dico, questo era l’anno scorso, quest’anno invece non sono riuscito a seguirlo come volevo perché avevo più voglia di dipingere in generale, piuttosto che occuparmene e passare ore davanti alla luce fastidiosa del Pc. È stato piacevole il lavoro ed il tempo che abbiamo speso insieme, pensa che adesso devo collaborare con un fotografo per fare una mostra insieme qui da noi al locale questo inverno e ho anche in ballo una collaborazione con un etichetta discografica di musica elettronica. La collaborazione con Random non si ferma solo alle grafiche dato che sei anche uno dei rider nel video: come ti sei trovato a lavorare con questa crew? Bene è sicuramente la parola da usare, ormai è il secondo anno di collaborazione con Random, più che lavorarci insieme siamo tutti amici che provano a spassarsela tra una jibbata e l’altra, almeno dal mio punto di vista. Quest’anno dovrei avere qualche trick in più visto che abbiamo lavorato un po’ dalle mie parti, peccato che non siamo riusciti a fare tutti gli spot che mi ero prefissato a causa di quest’annata un po’ particolare sotto l’aspetto neve e caldo. Sembrava di essere tornati in Appennino… Come crew, quella di Random credo che racchiuda una bella scelta di rider, molti o quasi tutti diversi tra loro nel riding, è una crew polivalente e con una buona crescita anno dopo anno.

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gap to fs board / bardonecchia Poi come ti dicevo prima, mi trovo bene con il suo fondatore e filmer e penso sia una cosa da non sottovalutare: alla fine se non ti entra un trick, c’è sempre qualcuno che è pronto a motivarti per fartelo chiudere. Sì, sono contento di farne parte anche io... Cosa miglioreresti nella tua video part? Ormai mi capita che tutte le volte che guardo le mie riprese c’è sempre qualcosa che non mi piace o che vorrei aver fatto meglio, credo sia un qualcosa che mi fa migliorare e che anno dopo anno mi fa capire sempre di più come muovermi per affrontare il filming in maniera più seria. Non sempre posso essere presente alle trasferte che si fanno durante l’inverno a causa del lavoro, forse è questo che mi limita nell’avere solo la video part tra i friend. Per poter migliorare la video part, quest’anno credo che, oltre alla lista degli spot, mi occorrerà anche quella dei trick... Ahahah!

Dawid Gurbowicz

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Da cosa deriva il tuo soprannome e chi te lo ha affibbiato? La storia del mio soprannome ha origini legate allo skateboarding ai tempi delle superiori, se non ricordo male doveva essere il primo anno. Ero uno dei pochi che faceva skate sulle colline modenesi, e dei ragazzi più grandi che avevano un gruppo punk rock mi conoscevano, ed avevano uno skate nella loro sala prove. Un giorno mi sono fermato da loro a salutarli, e alla fine mi hanno fatto prendere la loro tavola per fargli vedere almeno un flip. Mi ricordo che aveva i truck super morbidi e, invece che fare un semplice flip mi andò in double e gli dissi che era colpa dei truck troppo morbidi e non mi trovavo. Allora da lì iniziò il soprannome, che poi si è legato allo snow ed al mio modo di snowboardare... per l’appunto morbido!

Se tu avessi la bacchetta magica, cosa cambieresti dell’Italia in generale? Bella responsabilità una bacchetta magica... così su due piedi non saprei. In fondo c’è il mare bello, le montagne pure, avete anche la cucina dalla vostra parte e quindi che dire? Un paese un po’ dormiente, con molto potenziale e poche iniziative... Come ti vedi tra vent’anni? L’Italia sarà ancora la tua casa o hai in progetto di spostarti verso altre mete? Bella domanda: mi piacerebbe diventare un artista affermato. Come meta non saprei, di solito mi limito a fare dei progetti a breve termine, così mi pongo degli obiettivi che sono raggiungibili. Per adesso mi ritrovo nel presente e ti dico che sono molto soddisfatto, tra l’altro di recente ho anche cambiato gli sponsor e mi ritrovo ad avere Capita, Union, DC e Protest, che sin da quando ero piccolo mi attiravano e mi piacevano molto. Chiaramente ci ho messo un po’ a raggiungere tutto, però spero di continuare su questa strada per potermi ritrovare tra questi venti anni e poter dire che ho passato una bella vita quando ero giovane… Saluta e ringrazia chi vuoi... Come di rito ringrazio voi che mi avete dato spazio nel vostro Magazine e ringrazio gli sponsor Capita, Union, DC, Protest, Doors, Clast e Neuro Shock. Ringrazio inoltre la mia ragazza che mi sopporta sempre e mi ama tanto, i miei soci Bosco, Barbara, Renata e Cece che mi sostituiscono al bar quando ho bisogno di snowboardare... La crew di Random e tutti coloro che, come Iannino ad esempio, mi fanno ridere e star bene, insomma tutti quelli che mi sono sempre vicini durante l’anno. Saluto i miei genitori se no si offendono, ed anche mio fratello e sua moglie.



FS 360° INDY val senales © federico bellini

fresh fish MI CHIAMO BENNO PLANK ED HO SEDICI ANNI, SONO NATO IL PRIMO LUGLIO DELL’OTTANTANOVE A BOLZANO, DOVE VIVO TUTTORA. LE MIE PASSIONI SONO, OLTRE OVVIAMENTE ALLO SNOWBOARDING, IL TAPPETO ELASTICO E L’ARRAMPICATA... COME TAVOLA USO UNA NITRO SWINDLE 152...

BENNO PLANK 3 film o video Italian Job, Shutter Island e Dead Race. 3 dischi Prodigy, MGMT e Seed. 3 location Val Senales, Obereggen e Alpe di Siusi. 3 trick Fs 720° cork, backside 540° e frontflip. 3 parole Neve, auto & girls! 3 cose da non fare Voglio provare tutto… 3 posti dove andare In Nuova Zelanda, in Canada e a New York...

3 momenti più belli Quando ho vinto il mio primo contest, quando faccio festa con i miei amici e quando sono andato per la prima volta in Val Senales... 3 momenti più brutti Quando è morto il mio cane, quando mi sono rotto la gamba e sono stato fermo per un mese e quando sono stato bocciato a scuola. 3 cibi Cheeseburger, le lasagne e i frutti di mare. 3 cose che sono cambiate da quando hai iniziato a snowboardare Adesso ho sempre un obiettivo in mente, ho conosciuto tante nuove persone ed ora quando ho tempo libero vado sempre ad allenarmi! 3 cose che vorresti che cambiassero nello snowboard Che lo pubblicassero di piú, che nel

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mio paese organizzassero piú eventi e che ci fossero piú contest... 3 persone che ti hanno influenzato Max ‘punk’ Vieider, i diversi pro che ho visto su Internet e tutte le persone che ho incontrato nei vari park... 3 volte in cui avresti fatto meglio a restare a casa Quando ho avuto delle verifiche a scuola, poi quando si è rotta la slackline e mi ha spaccato il piede e quando mi hanno dato la multa in moto... 3 volte in cui avresti fatto meglio ad uscire di casa Durante le varie feste con i parenti, quando ho dovuto sbrigare dei lavori in casa e tutte le volte che mi stavo annoiando. Saluti e ringraziamenti Un grazie ai miei sponsor e a tutti quelli che mi hanno aiutato fino adesso...



1 9 9 4 > Provo lo snowboard per la prima volta. 1 9 9 5 > Mando una lettera ad un giornale di snowboard e loro me la pubblicano: ho la mia prima foto su un magazine. 1 9 9 6 > Inizia la mia partnership con Nitro e comincio ad andare ai primi contest. 1 9 9 7 > Vinco i campionati italiani nella mia categoria e vado ad un mondiale junior. 1 9 9 8 > Io e mio fratello impariamo tante rotazioni cork anche in pipe: in Italia non se ne fanno ancora molte. Chiudo il primo 1080° in pipe. 1 9 9 9 > Terzo posto al mondiale junior e vinco gli italiani assoluti. 2 0 0 0 > Campione del mondo juniores, partecipo per la prima volta agli X-Games ed esce un check-out su Transworld. 2 0 0 1 > Vinco la World Cup di Davos e inizio a girare molto negli States. Ci sono i mondiali junior a Sappada e Iuter in pompa! 2 0 0 2 > Olimpiadi… 2 0 0 3 > Invitato in Giappone alla gara più bella dell’anno: arrivo terzo!!! 2 0 0 4 > Sbaglio un backside 720° e mi rompo tutte e due le braccia contro un pilone della seggiovia a Mammoth Mtn. 2 0 0 5 > Imparo back to back 1080°, al momento siamo solo in quattro o cinque a farlo e sarà così per un paio di anni. 2 0 0 6 > Olimpiadi a Bardonecchia... e sopratutto a dicembre mi faccio male in Colorado con un danno permanente provocato in ospedale. 2 0 0 7 > Riabilitazione: tantissimo lavoro... A fine anno rimetto la tavola. 2 0 0 8 > Provo a rientrare, vado anche in Nuova Zelanda facendo qualche back to back 720°, ma fatico troppo per colpa della mancanza del tibiale anteriore. 2 0 0 9 > Cerco di capire cosa fare... Apro lo Ski Bar a Sappada con un mio amico! 2 0 1 0 > Divento l’allenatore della nazionale freestyle di snowboard!

84 / MY STORY / GIACOMO KRATTER

PHOTOGRAPHER CHOICE Ultimo dell’anno 2005 a Davos con Nenche, Henry, Boiler last minute e l’olimpionico appena tornato dall’America con il colpo della strega… Tra una run e l’altra abbiamo trovato il tempo di scattare questo cab 900° japan stilosissimo e poi tutti in super pompa a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Diglielo tu Giak: “Come Davos, non ce n'è”…


inkblot test

filippo kratter IL COLLEZIONISTA

MAMMOTH MTN

Il mio vecchio soprannome... Un po’ mi mancano quei tempi!

Una seconda casa, la mia casa in America. Spero di tornarci presto perché mi manca!

IL CAMPIONE

SENALES

Giacomo Kratter, detto anche l’Olimpo...

MAGIC

Ancora di più una seconda casa di Mammoth… È cambiata tanto da quindici anni fa ad oggi, prima in peggio e ora di nuovo in meglio.

Maledetto il giorno in cui mi hanno insegnato a giocare a Magic...

MDP

PORCINI

Un’esperienza importante, dura. Ma mi ha insegnato molto...

Troppo figo andare a funghi! Sono sempre a caccia del nuovo porcino da record!

DCP CLIFF Tanta roba!!!

SAPPY Casa mia, i primi salti in fresca... Le belle estati calde, festose e piene di...

AMICIZIA Importantissima! Ne ho fatte molte nello snowboard che vanno al di là della tavola. inkblot test / 85




word & photo eleonora raggi

Se già sentivo di avere una seconda residenza in Val Senales, ora comincio ad averne quasi la certezza... Chiunque si sente più o meno legato ad uno o più luoghi per qualche tipo di avvenimento o più semplicemente grazie ad inspiegabili sensazioni connesse anche solo ad un odore sufficiente a scatenare un fiume di ricordi. Ormai da diversi anni Maso Corto è tutto questo, oltre che una sorta di seconda casa.

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Verso aprile passo in ufficio da Alex Berger e Peter Prantl per un paio di questioni lavorative e da lì nasce l’idea di aggiungermi allo staff del Gentlemen’s Summer durante giugno e luglio. Per chi non lo conoscesse si tratta di un camp estivo che da anni contribuisce attivamente alle iniziative legate allo snowboard in questa località altoatesina. Insieme ai ragazzi di F-tech, che si occupano del Gentlemen’s Nitro Park e non solo, si è creata una family che accoglie rider, shaper, filmer, fotografi e maestri come Simon Gruber, Johannes Goegele & Bro Michael e David, Peter Prantl, Matthias Fabbro e Markus Eder, Samy Bakar, Max Vieider, Andy, Tumler, i più piccoli Max Zebe e Alessio Giacomelli, Simon di Fakieshop, Mirko Kaneider, Nils Dorigoni e Pfossi, e quest’anno anche la sottoscritta.

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Marco Grigis cab 540째 mute

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Arriva il giorno del trasferimento, carico l’auto come se dovessi traslocare in pianta stabile, dal wok al basilico, dalla mia Capita al computer fisso, sono pronta alla full immersion estiva! Non appena apro la portiera dell’auto mi ricordo di essere a 2800 mslm, una brezza gelida mi risveglia dal torpore del viaggio. Mi insedio in casa shaper, purtroppo devo condividere la cucina con Simon, mi toccherà vederlo ogni mattina per le successive 7 settimane (è una lunga storia di muesli e cereali...). A parte ciò la convivenza si rivela un’ esperienza familiare dove ho acquisito una serie di fratellini (mica tanto ‘ini’) con cui ‘discutere’ per il turno delle pulizie piuttosto che per il pattume. Le cose da fare non finiscono mai, come per tutti i camp non ci sono orari o giorni liberi, c’è chi shapea e chi allestisce la zona del laghetto per il BBQ, chi sta in ufficio e chi corre a recuperare le tavole dell’area test materiali al Residence Kurz e chi ha il telefono perennemente a fuoco. Le settimane passano veloci, dalla Candy Week al Summer Rookie Fest alla BigAirBag week, un sacco di volti più o meno noti passano da Maso Corto per trascorrere qualche giorno al fresco.

Max Vieider 50-50 fs stale fish out

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Il Leo’s Pub rimane l’unico punto fisso per qualche birretta o party, come il Dj set di Elisa Bee by Keep a Breast Foundation durante la girls week.

Simon Gruber bs tail grab © bellini

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Il park è rimasto in buone condizioni nonostante le continue variazioni climatiche estive di quest’anno, dalla pioggia alle nevicate, dal sole al ghiaccio vivo, l’unica cosa certa sono stati gli shaper in quota ogni singolo giorno con la prima funivia, quando la sottoscritta si gira ancora sotto il piumone. La linea pro, con la big Berta funzionante fino alla chiusura, oltre alla linea jibbing in perenne ampliamento durante le ultime settimane, oltre che la vasta easy line hanno lasciato il sorriso stampato a chiunque sia passato da qui.


Marco Grigis bs 720° melon © bellini

Una delle highlights più esilaranti del camp è stata la scommessa persa da qualcuno il cui pegno era una run in park senza vestiti, il risultato è stato lo standby per chiunque si trovasse in quota quella mattina con successiva ovazione. Su Vimeo non è difficile trovare il video per farsi un’idea di tutto ciò... ne vale la pena!

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A parte il problema di condivisione muesli ed il casino dei suoi aeroplanini parcheggiati in salotto è sempre bello veder girare Gruber in park, specialmente vestito da Tigro per la chiusura! Non è necessario dilungarsi in elogi di vario genere perché il suo livello è noto a chiunque, a questo proposito è da non perdere la sua parte nell’ultima produzione di Isenseven in uscita nel periodo autunnale!

Simon Gruber switch bs 720°

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Direi che ci starebbe un ringraziamento generale a chi ha supportato questo progetto, che continua a riconfermarsi una realtà alternativa rispetto a località più affollate sull’arco Alpino: Funivie Ghiacchiai Val Senales, Nitro, Smith Optics, F-Tech Park Construction, Fakieshop.com, SurfToLive.com e Top Residence Kurz. Ci vediamo per l’opening ad ottobre!


OberAlp S.P.A Tel. 0471 242 900 info@oberalp.it www.oberalp.it



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