4windsurf 155

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ITA EVENTS WINDSURF GRAND SLAM, RRD ONE HOUR CLASSIC • TOYS LE ANTICIPAZIONI • PEOPLE P. MUNZLINGER, R. WILLIAMS • DIDATTICA WAVE E FS SPECIAL • ENDLESS SUMMER MARSHALL ISLAND • SPOT GUIDE MYKONOS

LUGLIO 2013 • ANNO XIX • NUMERO 155

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6

MAGAZINE

Cover Story EDITORIALE

FOR

Una cover speciale per tre giovani Campioni Nazionali del

ANNO XIX - NUMERO 155 LUGLIO 2013

Windsurf Grand Slam 2013. Questo è quello che ci piace

DIRETTORE RESPONSABILE • cristiano@jmag.it

vedere! Ragazzi giovani che si impegnano nello Sport e che

REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com

in grado di scegliere a quale dei Campioni dedicare la

Cristiano Zanni

ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno

copertina, quindi li abbiamo messi tutti e tre!

ragno@hipow.com

GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni

ottengono risultati, qualunque sia la disciplina. Non eravamo

RIDER

FOTO

marcom@hipow.com

FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani

raffaellob@hipow.com

Jacopo Testa, Matteo Iachino, Malte Reuscher ∞ LOCATION Coluccia, Sardegna (WGS) Emanuela Cauli

Inside Come spesso accade in questo periodo il team di 4Windsurf (vi siete già abituati al nuovo nome?)

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Greta Benvenuti, Fabio Calò, Emanuela Cauli, Andy Chambers, Valentina Crugnola, Martin Daly, Matteo Iachino, Francesca La Croce, Luigi Madeddu, Alberto Menegatti, Peter Munzlinger, Robby Swift, Andre Paskowski, Sirio Passioni, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Francesco Prati, Malte Reuscher, Matteo Romeo, Fabrizio Rovelli, Dario Troiani, Ross Williams.

entra in un vortice composto da eventi, manifestazioni, gare e da tutto quello che appartiene al mondo

immagini: John Carter, Emanuela Cauli, Martyn Daly, FotoFiore, Riccardo Genazzani, Francesca La Croce, remedia, Kevin Pritchard, Fabrizio Rovelli, Michele Tagliafico, Matteo Testa, Axel Weckermann, Dave White, Darrell Wong.

facebook, ci troviamo in quel famoso vortice. Dove contemporaneamente dobbiamo gestire un paio

del Windsurf. Purtroppo, o per fortuna, a seconda dei punti di vista, la stagione “utile” è sempre più corta e tutto il nostro mondo sembra esplodere proprio in questi mesi estivi. Noi a cui piace poco rimanere solamente dietro una scrivania, come spesso dico su queste frequenze, ma preferiamo scendere sul campo, presenziando agli eventi per raccontarvi le cose vivendole e non guardandole da di eventi, aggiungendoci anche la chiusura delle riviste, l’aggiornamento quotidiano dei web, i clinic etc… Ma chi ce lo fa fare di lavorare anche 16 ore al giorno tutti i giorni della settimana?!? Siete voi che ci seguite. Più noi facciamo e vi proponiamo, più il vostro interesse cresce e in un modo o nell’altro ce lo fate percepire. Il modo più facile è quello di controllare quotidianamente il traffico delle visualizzazioni sul nostro sito, oppure il numero di visualizzazioni dei post sulla nostra pagina

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it

facebook… a volte sono incredibili! È poi c’è la rivista, che con tutti i problemi attuali dell’editoria in genere e del settore Windsurf in particolare, continua ad essere nelle mani di chi pratica questo fantastico sport! E quale gioia vedere dei ragazzini con la loro rivista preferita chiedere l’autografo

AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com

sulla foto del loro idolo… abbiamo appena trascorso un paio di giorni al Garda con Brawzinho per un fantastico Goya/Quatro Tour di cui vi proporremo un articolo particolare sul prossimo numero! Le risorse da impiegare sono tante e la strada intrapresa a volte è anche un po’ tortuosa, ma siamo convinti che sia quella giusta da seguire. Oltre al re-branding di tutto il nostro gruppo di cui vi ho già

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI)

parlato nell’editoriale scorso e sul web, ma che alla fine a voi che ci seguite cambia poco o nulla

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano

www.4windsurf.it), presto arriveranno altre novità interessanti. Si riferiscono all’interazione sempre

(ricordatevi solo di chiedere in edicola 4Windsurf e non più Funboard e di visitare il nuovo sito più attuale e costante tra web e carta tra cui l’arrivo a breve dell’applicazione per leggere la vostra rivista preferita comodamente sul vostro tablet. La rivoluzione 4 è appena iniziata. Stay tuned…

SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.johnsonsmedia.com Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

E se state pensando di abbonarvi alla rivista, ora è il momento giusto per farlo. Attenzione, ci sono anche dei particolari sconti che vi attendono, sfogliate qualche pagina e capirete di cosa sto parlando! Have fun!

Fabio Calò ITA-720

MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 05 M 03069 09400 100000003752 CAUSALE: abbonamento FUNBOARD - NOMINATIVO E INDIRIZZO

PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: marzo/aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre

STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234

Funboard è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici: 4Skiers (sci freestyle/freeride), 6:00 AM (skateboard), En3 snowboardmag (snowboard), KiteMagazineStance (kite), Soul rider (sci freeride), Suptime (stand up paddle), Surf Latino (surf) e gli annuari Outdoor Enciclopedia (montagna), Snowb (snowboard) e Surfing (windsurf, surf, kitesurf).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.





SOMMARIO

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PAG. 50 | WINDSURF GRAND SLAM 2013 105 ATLETI, 8 GIORNI DI GARE E 4 CAMPIONATI NAZIONALI ASSEGNATI. L’EVENTO CHE HA RIVOLUZIONATO IL WINDSURF ITALIANO.

© Emanuela Cauli

PAG. 24 PAG. 30 PAG. 34 PAG. 36 PAG. 38 PAG. 40 PAG. 44

| | | | | | |

TOYS 2014 24 ORE CON VICTOR FERNANDEZ DARIO TROIANI COME PARTECIPARE AL PWA I CONSIGLI DI MATTEO IACHINO WAVE SPECIAL PARTE III SPECIALE FREESTYLE PARTE III

RRD ONE HOUR CLASSIC QUATTRO CHIACCHIERE CON PETER E ROSS ISOLE MARSHALL FAQ: CHACHOO, SKOPU TOW IN, REGOLARE LE STRAP, INSEGNARE AD INSEGNARE PAG. 90 | SPOT GUIDE: MYKONOS

PAG. 58 PAG. 64 PAG. 72 PAG. 80

| | | |


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FAST NEWS

16

STYLE CAMP… PER TUTTI COLORO CHE NON SONO ANCORA FREE! Dal 29 luglio al 2 agosto presso il Vasco Renna

di camp prevede il seguente programma

Professional Surf Center di Torbole sul Garda si terrà

d’allenamento: corsa, stretching, potenziamento,

uno specialissimo style camp. Il programma del camp

training pomeridiano dalle 13:00 alle 17:30, teoria e

prevede lo svolgimento di lezioni pratiche e teoriche

simulazione, video analisi. Per tutti i partecipanti al

sui seguenti argomenti: perfezionamento della

camp in regalo Work & Stylebook e un video. Vi

planata, postura e velocità nelle diverse andature,

aspettiamo numerosi!

corretta regolazione del rig (altezza boma, cimette

Per Info: Vasco Renna Professional Surf Center –

trapezio, tensione stecche, carica basso/bugna) e

Parco Pavese, 1 – 38069 Torbole sl Garda (TN) –

della tavola (strap, piede d’albero, pinnetta), virata

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veloce su funboard, strambata power. Ogni giornata

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I PARASSITI AL SURFSEGNANA TESTO DI Zio Ricky

dal pensiero “Ma cosa ci faccio io qui?” all’entusiasmo

windsurf. La lezione teorica è molto pragmatica. Pochi

DOMANI PLANO ANCH’IO…FORSE 2013

e l’impazienza più sfrenati (soprattutto nei bambini),

concetti essenziali, solo quello che serve per poter

Alle 8:30 di sabato 8 giugno si presentano puntuali

cominciano a familiarizzare con il caratteristico

affrontare con successo i primi bordi in acqua.

presso il prato del centro surf Segnana a Torbole per

“profumo” del neoprene. La composizione gruppi di

“Questa è la poppa, questa è la prua, questo è l’albero,

le procedure di registrazione. 20 bambini e 25 adulti

allievi/e è come sempre uno dei momenti topici

questa è la vela, questo è il boma: bene, tutti in acqua”.

ansiosi di provare ad assaporare le prime emozioni

dell’evento perché i nobili e valenti istruttori cercano

Come da copione, al varo sembra di essere dalle parti

che il windsurf sa regalare a chi vi si dedica con

di accaparrarsi il maggior numero di donzelle.

di Piazzale Loreto a Milano nelle ore di punta, ma a

passione. Accolti dalla consueta confusione in tipico

Quest’anno Nikyta è senza avversari e fa man bassa di

poco tutti gli allievi “prendono il lago” in coda al loro

stile parassita, si registrano e successivamente, con

“giovani” aspiranti planatrici. Formati i gruppi, si

istruttore. Bambini compresi, che approfittano del

sensazioni che vanno dalla leggera titubanza generata

procede con l’impartizione dei primi fondamenti del

traffico per cominciare a fare i tuffi dalla tavola (loro


17 vero scopo del corso). Una leggera brezza da nord

l’emozione che inevitabilmente coglie chi sente per la

nonostante qualche preoccupazione iniziale, ci

consente a tutti di sperimentare i primi piaceri della

prima volta la tavola scivolare veloce sotto i propri

concede una mattina senza pioggia e un vento

navigazione alimentata dal vento. Ma allontana anche

piedi. Riposte le attrezzature, gli allievi vengono

leggerino, anche se un po’ incostante. Tutti vivono tre

inesorabilmente i vari gruppi dalla spiaggia di

congedati. Appuntamento per tutti alla sera, al Parco

ore di grande divertimento alla fine delle quali, i

partenza. È così che nel giro di mezz’ora, un ampio

delle Busatte per l’aperitivo lungo in loro onore.

sorrisi sulla faccia di tutti sono più eloquenti di tante

specchio di lago viene costellato di piccoli punti

Verso le 20:00, 150 (di cui 40 non avevano prenotato …

parole. L’ultimo spritz in compagnia, le foto di rito e la

colorati. I poveri istruttori fanno fatica a seguire tutti

quanto ci avete fatto correre ragazzi) tra allievi,

consegna degli attestati di partecipazione sanciscono

gli allievi del proprio gruppo che, quasi in ossequio ad

istruttori e accompagnatori arrivano e affollano

la fine di questa due giorni di festa. La passione per il

una qualche legge della fisica, si sparpagliano

l’ampio prato e i tavoli predisposti per l’occasione da

windsurf è stata tramandata con successo. Domani

inesorabilmente verso tutti e quattro i punti cardinali.

LeBusatte.com. L’atmosfera di festa continua diverse

planeranno anche loro: non è più un dubbio, ma una

Ecco quindi che entrano in azione il “Sup man” Bartali

ore, fino ai primi segni di cedimento fisico. E’ stata una

certezza… La segreteria del SurfSegnana è sempre a

che, pagaia alla mano, gira per la baia per recuperare

giornata intensa e domani sarà altrettanto. Alla

vostra disposizione, per qualsiasi informazione e

i più in difficoltà, ma anche per aiutare i dispersi

spicciolata i partecipanti fanno ritorno alle loro

preventivi su misura: tel. 0464.505963; fax 0464.505498;

rispondendo a domande del tipo “Come devo mettere

accomodation: l’appuntamento è per l’indomani, alle 9

e-mail info@surfsegnana.it; web www.surfsegnana.it

la vela per tornare là?” (dove per “là” si intende la

davanti al centro surf.

spiaggia di partenza, che ormai è diventata solo una

Gli allievi arrivano

piccola striscia appena percepibile all’orizzonte…). Per

puntuali e belli carichi.

fortuna dello staff tecnico, un’Ora amica si presenta un

L’adrenalina è già a

po’ in anticipo e d’improvviso, come per magia, anche

mille e lo si nota da

gli allievi più lontani si ritrovano a navigare

come si dirigono

agevolmente verso il proprio porto. Dopo queste prime

decisi verso quelle

ore di esperienza, le facce dei protagonisti sono

attrezzature a cui ieri

provate dalla fatica, ma il loro sguardo è luminoso. Nei

si erano invece

loro occhi c’è la soddisfazione per essere riusciti a

avvicinati con un po’ di

fare in autonomia i primi brevi bordi, la gioia per aver

titubanza. Il meteo è

governato il vento anche solo per qualche attimo,

clemente e,


18

FAST NEWS

RED BULL STORM CHASE, MISSIONE 2 © Marko/ Red Bull Storm Chase

MULTISPORT ™ SERIES

Archiviata la Mission 1, vinta da Thomas Traversa, è ora

Julien Taboulet, Marcilio Browne, Victor Fernandez e

di pensare alla seconda. Dopo qualche mese di stand

Robby Swift. Quest’ultimo però si è infortunato a inizio

by, dal 15 luglio inizia ufficialmente il waiting period

mese in allenamento a Pozo, vedremo se riuscirà a

della Red Bull Storm Chase Mission 2. La prima

recuperare per tempo. Quale sarà la location della

missione si è svolta a gennaio in Irlanda nel famoso

gara? Come per la missione 1, verranno monitorati

spot di Brandon Bay che è stato colpito da una

costantemente gli spot selezionati… e appena arriverà la

mareggiata pazzesca con 60 nodi e onde enormi, nel

perturbazione giusta, i 6 rider avranno solo 36 ore di

vero spirito di questa gara. Dei 10 atleti selezionati che

tempo per presentarsi in spiaggia, ovunque essi siano!

hanno partecipato, solo 6 potranno accedere alla

Quindi rimanete sintonizzate sulle nostre frequenze, la

seconda missione, e sono: Thomas Traversa, Dani Bruch,

Red Bull Storm Chase è tornata in azione.

piccola parte del prezzo di qualsiasi altra

molto basse e manovrare in uno spazio ridotto.

imbarcazione a vela, e offre una gamma di utilizzo

S’inserisce nel bagagliaio di un’auto, stivato nella

molto più ampia. Si trasforma in pochi minuti da

vostra barca e viene anche accettato come bagaglio

barca a vela, a windsurf, a kayak ed è anche molto

aereo. Si tratta di un’imbarcazione multiuso che vi

divertente al traino della vostra imbarcazione.

aprirà un intero nuovo mondo da esplorare. Il

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Multisport 270 è stato totalmente ridisegnato e usato

atletiche, fin dal primo uso sarà subito molto facile. Il

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dell’acqua! Laghi, fiumi e oceani. Compatto, rapido e

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CAMPIONATO REGIONALE TECHNO 293 PORTO POLLO-SARDEGNA CAT. GIOVANILE TESTO E FOTO DI Fabrizio Rovelli Si è svolta sabato 22 e domenica 23 giugno, la tappa di Porto Pollo, del Campionato Regionale Sardegna, Techno 293, categorie giovanili. La due giorni di gare si è svolta nella splendida cornice della baia sottovento di Porto Pollo, presso lo Sporting Club Sardinia sez. Vela. Alla partenza 23 partecipanti tra Cadetti, Under 13, Under 15, Under 17, provenienti dalla vicina Palau e Cagliari. Le condizioni meteo perfettamente favorevoli, con venti di maestrale di intensità tra 15 e i 22 nodi, in due meravigliose giornate di sole, hanno reso possibile lo svolgersi di una gara avvincente e all’ insegna del divertimento per tutti; regatanti e pubblico. La gara si è conclusa con la vittoria: per la categoria cadetti, Atria Alessandro, per gli under 13, Onali Riccardo, per gli under 15, Schirru Enrica, e per gli under 17, Onali Mattia. Al termine della gara, la consueta premiazione presso il club sportivo, Sporting Club Sardinia sez. Vela, a seguito della quale festeggiamenti a base di dolci sardi fatti in casa, allegria e divertimento, in pieno stile con il nostro sport. CLASSIFICA DELLA GARA Categoria Cadetti

Categoria U15

1° Atria Alessandro

1° Schirru Enrica

2° Argiolas Elias

2° Caria Lorenzo

3° Placido Matteo

3° Ganna Virginia

Categoria U13

Categoria U17

1° Onali Riccardo

1° Onali Mattia

2° Rainis Flavio

2° Gala Maurizio

3° Fois Paolo

3° Piras Nicola


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FAST NEWS

CAMPIONATO NAZIONALE WAVE CALA PISCHINA 2013 Lorenzo Michelacci a Cala Pischina. © Marco Piro

quale tutti ma proprio tutti hanno partecipato

bandiera verde. Come da regola al calare della

all’evento, io per primo. Ritrovare questa polemica

bandiera gialla e all’alzarsi della verde con l’aggiunta

anche su 4Windsurf per me è stato troppo, ho chiesto

del suono della tromba partiamo in direzione del

diritto di replica essendo stato accusato

campo di regata, parte prima Rosati e io mi prendo

ingiustamente, di seguito ecco come si sono svolti i

l’onda successiva. Erano conteggiate le due surfate

fatti. Finita la prima semifinale che ha confermato

migliori e il salto migliore. Uscito dall’acqua apprendo

Fabio Calò mi accingevo ad entrare in acqua quando

di aver passato la heat ma prima di rientrare per la

Andrea mi passa avanti con l’attrezzatura in mano,

finale Rosati viene da me dicendomi che lui non aveva

anche lui stava andando in acqua, dicendomi: “Puoi

surfato come se fosse in gara avendo perso cinque

aspettare ad entrare in acqua ci hanno dato 5 minuti

minuti di batteria e l’unico modo per rimediare era

Riceviamo e pubblichiamo questo “Diritto di Replica”

più i tre minuti soliti di bandiera gialla”.

che io accordassi l’annullamento della heat.

che ci ha inviato un partecipante al recente

A lui ho risposto dicendo che mi avevano riferito che

Ora io capisco tutto ma… qual era il vero motivo

Campionato Nazionale Wave svoltosi a Cala Pischina,

com’era del tutto ovvio i 5 minuti precedevano la finale

dell’annullamento? L’orologio non sincronizzato che

Sardegna.

e non la nostra batteria di semifinale! Nella sua

aveva al braccio? Non ha visto la bandiera gialla, la

LORENZO MICHELACCI: Come molti sanno io non sono

intervista sul vostro giornale conferma che “io avevo

verde, la tromba?

un atleta professionista e non vivo di windsurf, questo

avuto notizie diverse da altri”, dicendo l’esatto opposto,

Fortunatamente tutti erano presenti all’evento in

per capire che per me è passione allo stato puro.

e cioè che mi sono ben guardato dall’avvisarlo, questo

quanto eravamo vicini alla finale e con questo non

L’unica nota negativa dell’evento non solo per me ma

a testimonianza che lui ha saputo da me l’esatta

voglio aggiungere polemica alla polemica ma un

anche per i giudici e per gli altri atleti è stata proprio

questione dei tempi prima di entrare. Detto questo la

professionista in quanto tale paga un suo eventuale

la polemica che Andrea Rosati ha innescato non

conclusione della nostra conversazione è stata:

errore come tutti gli altri e non si nasconde dietro una

appena ha saputo di non poter accedere alla finale.

“Comunque andiamo in acqua e con le bandiere

storia inventata. Comunque meno male che su una

Ritrovarmi al centro di una storia inventata accusato

capiremo subito come stanno le cose”. Entrambi

cosa non ci sono dubbi: Fabio Calò ha surfato meglio

di antisportività mi ha lasciato l’amaro in bocca,

abbiamo preso posizione al largo sopravvento rispetto

di tutti e il risultato finale non sarebbe cambiato

pensando poi allo spirito di amicizia e sportività con il

allo spot in modo da essere pronti all’alzarsi della

tranne… eventuali errori di sincronizzazione!


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BONIFACIO FREESTYLE PROJECT TESTO DI Adrien Bosson

proprio la produzione finale di un video, che decreterà

Questa è stata la mia terza partecipazione all’annuale

l’effettiva squadra vincente. Tutto questo è riassunto

Bonifacio Freestyle Project. L’evento si ripete infatti

nel concept della “Bonifacio Freestyle” che è

ogni giugno e le condizioni sono sempre ideali!

veramente unico e semplicemente adoro.

L’ambiente è tranquillo, lo spot e i colori sono

Se poi aggiungiamo anche l’organizzazione al top e la

incredibili e c’è vento quasi sempre.

qualità del tempo passato in acqua a surfare, con

Quest’anno, il tema della manifestazione è stata la

alloggio lussuoso sulle colline vicine alla laguna di

competizione amichevole tra Team Francia e Team

Piantarella, e dei pasti succulenti sulle bellissime

Mondo. Ancora una volta, il concept alla base

spiagge de La Tonnara e di Piantarella, la ricetta è

dell’evento è stato unico e originale. Ci si può infatti

davvero eccitante. Mettiamoci dentro anche

affrontare a colpi di ultimi trick di freestyle sul campo

un’escursione per visitare la vallata del fiume Oso e

di regata, ma anche con vento leggero, con tow in ed

non si ha veramente un attimo per annoiarsi. Ci

anche in un contest di SUP. L’aspetto principale però è

vedremo sicuramente il prossimo anno!

Dieter Van der Eyken, freestyle tow in session

Steven Van Broeckhoven in azione


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FAST NEWS

QUATTRO CHIACCHIERE CON MATTIA PEDRANI Il nostro super collaboratore per il Freestyle e non

Vice-campione nazionale freestyle al rientro alla

costretto a dover pompare a tempo perso con 12

solo, Mattia Pedrani, cambia vele, torna alle gare dopo

gare dopo 3 anni. Come ci si sente? E perchè hai

nodi e la 5.7 facendo 3 manovre in 7 minuti... Niente

qualche anno di esilio al Campionato Nazionale del

aspettato così tanto?

di nuovo, esco nella single al secondo turno.

Windsurf Grand Slam. Parte in sordina, con un poco

Sono soddisfatto di come sia andata l’intera

Fortunatamente, anche grazie alla presenza della

soddisfacente 17° posto nel single elimination, poi il

faccenda, sia l’evento, che il mio surf in gara, che la

mia ragazza Alice, sono riuscito ad impormi di non

vento aumenta e Mattia molla i freni e inizia a fare il

vacanzina parallela con la mia ragazza. Ho avuto

tornarmene a casa al Garda dopo essere uscito

suo windsurf, quello che dimostra di saper fare ogni

degli impegni universitari ma soprattutto avevo

ultimo e a distrarmi un po’, godendomi la vacanza. Il

giorno nei suoi home spot gardesani, e arriva fino al

deciso di boicottare il tour perchè non ero

giorno successivo la prima double è iniziata

secondo posto nel double elimination! Gli abbiamo

soddisfatto dei canoni in cui svolgevano le

praticamente con lo stesso vento, però, forse non

fatto qualche domanda.

competizioni, che per me si traduceva in aver

avendo niente da perdere essendo ultimo, ho preso

maggior probabilità di vincere una batteria

ogni batteria come veniva, con leggerezza. Ogni volta

standomene a casa. Avendo poi cambiato sponsor

che uscivo mi dicevo: “Ma sì tanto, sei ultimo, anche

affiliandomi a Luis Marchegger con Gaastra, e non

se vinci dove vuoi andare...”. Il vento poi ha

facendo più neanche il PWA, ho deciso di fare un

cominciato ad aumentare e ha continuato a spingere

altro tentativo, per onorare la fiducia e l’impegno

per quasi tutto il giorno, permettendomi finalmente

con Luis.

di non dovermi preoccupare di beccare la raffica

Mattia Pedrani in azione a Coluccia. © Emanuela Cauli

giusta, e avendo abbastanza potenza per le power La gara è partita con il botto con due giornate

move. Dopo un po’ le batterie hanno cominciato a

iniziali di vento forte, che è andato ad

susseguirsi ed ecco che mi sono trovato contro

aumentare con il trascorrere delle ore, come

Jacopo nella finale primo secondo della double,

giudichi la tua performance?

dopo 10 batterie di fila! Contro Japo non penso di

Personalmente, all’inizio, mi sembrava fosse lo

aver chiuso un singolo trick. Ero KO. Appena uscito

stesso scenario che già più volte aveva finito per

poi, 15 secondi dall’inizio della batteria, ho sentito

sodomizzarmi e farmi restare a casa, essendo

tutti urlare dalla spiaggia e quello significava solo


23

una cosa: AirKabi di Jacopo Testa.

dimensione ed ho reimparato a dimenticarmi di chi

organizzatori e chiunque l’abbia resa possibile.

Dopo un patetico fallimento di Gozada Burner ho

avessi contro, concentrandomi molto di più sulle mie

Ovviamente ho avuto da dire la mia in certe

pensato che, col vento, avremmo anche iniziato la

manovre. Penso che la mia batteria migliore sia

occasioni, ma quello lo si fa a muso duro in

seconda single e quindi ho tirato i remi in barca.

stata contro Giovanni Passani, o forse Stefano Lorioli

spiaggia. Alla fine è anche troppo facile in certe

Alla fine passare da ultimo a secondo non è male ;)

nella double, anche se più o meno in tutte ho

occasioni mettersi dietro al dito che elenca gli errori

Dopo un’oretta di break infatti abbiamo iniziato la

comunque fatto doppia Gozada, doppia Spock,

e, sebbene siano fondati, è anche opportuno

single fino alle semifinali terzo quarto posto.

Burner, Skopu, Shock e Spock Culo, Ponch, Shaka

apprezzare lo spazio e l’ambiente che si è creato,

Diciamo solo che alla fine la seconda single è

Flaka ecc. Quella più vicina penso sia stata quella col

quindi bella a tutti, mi sono proprio divertito... e

diventata una double ma poi non si è riusciti a

bocia, Mattia Fabrizi, che ha fatto una heat molto

meno male che stavolta mi è andata diversamente...!

finirla, quindi è stato tenuto il risultato della prima.

pulita e io invece, essendo la mia nona batteria di

Ed un ulteriore grazie a Luis Marchegger e all’Ali!

fila nel double, ho fatto meno trick e un po’ più Che attrezzatura hai usato?

sporchi ma più pesanti. Contro Japo… nada.

Durante la single il primo giorno e la seconda double la mia Pure 5.7 a pompare come un imbecille

I giovani più on fire?

ed il mio Flare 111, mentre nei momenti migliori ero

Tutti i boci sono veramente motivati e il livello è

bello pieno e perfino sovrainvelato con la Pure 5.4 e

veramente alto. Passani, Capuzzo, Romeo ma anche i

sempre sul 111. Ho provato anche la 4.8 durante la

local sono tutti a palla, più i soliti “bocia” Mattia

prima double ma il vento era storto e rafficava

Fabrizi, mr AirKabi Japo Testa e anche suo fratello

molto sotto riva, quindi ho deciso di continuare con

Matteo. Talento e stile a gogò per sti bocetti :)

la 5.4, anche se sotto raffica si arrivava anche ai 30 nodi.

Il Windsurf Grand Slam è stato un gran

La tua heat più difficile e quella più bella?

Penso che effettivamente sia stata una bella

Sinceramente dopo un po’ ho ritrovato la mia

manifestazione, quindi vorrei ringraziare tutti gli

successo, pro e contro secondo il tuo parere?

© Emanuela Cauli


24

TOYS 2014

TOYS ANTICIPAZIONI 2014 99 NOVENOVE DISTRIBUITO DA Acme srl ∞ TEL: +39.0574.870224 ∞ EMAIL: info@99customboards.com ∞ WEB: www.99novenove.com

QUAD TE

CHAMELEON

una tavola estremamente accessibile anche per i non

La migliore tavola per il vostro surf down the line in

Il nuovo Chameleon rappresenta la vera “novità” della

pro. Fully made in Italy. Top construction con l’utilizzo

condizioni da sogno. Vento side off e onde importanti

collezione 2014.

di pvc 90 kgm3 3mm reticolato. Rinforzi omega carbon

sono il playground perfetto per questa tavola. Fully

Figlio della preserie che ha esordito all’inizio del 2013,

in carena nella zona più sollecitata negli atterraggi.

made in Italy. Costruzione custom in full pvc/ultra

il Chameleon ha subito una attenta trasformazione, da

Full carbon/kevlar deckskin. Finitura opaca ultra light

light, coperta e rails in carbonio/kevlar, carena in “S

tavola allround a hardcore board, affiancando il quad

per un ulteriore risparmio di peso.

Glass”. Scasse US in vetro e grafite. Utilizzo di

nella collezione per coloro che desideravano una

polistirolo con basso assorbimento d’acqua, rinforzi in

tavola radicale con assetto thruster. Nuovo rockerline

QUAD TE

sandwich doppio nelle zone di maggior sollecitazione.

derivato dallo stesso del Quad TE, con planata e

Team Edition Quad - Wave Hard Core

Tutta la tecnologia 99 è stata riversata su questa

velocità di punta migliorate. Carena V double concave

LT

L

W

Kg±6%

FIN

SAIL

tavola che rappresenta il top di gamma per quanto

per un più facile inserimento nei turn e forgiveness.

64

224

53

5,3

S

32/47

riguarda il puro wavesailing. E a fianco della nuova

Larghezza massima accentuata con poppa e prua più

68

225

53

5,3

S

35/47

livrea rossa un ulteriore step è stato fatto in termini di

strette per raggiungere un ottimo compromesso tra

72

225

54

5,4

S

35/50

robustezza, leggerezza e finiture. Invariato il rockerline

galleggiabilità e manovrabilità. Possibilità di utilizzo

76

226

54.7

5,5

M

37/53

con spunto iniziale di planata eccezionale, a dispetto di

single fin. Fully made in Italy. Top custom technology

80

227

55.8

5,6

M

40/56

una manovrabilità impensata, grazie a un tail kick

con carbonio kevlar e “S Glass” per una resistenza agli

84

228

56.7

5,7

L

40/58

posteriore, e zona “piatta” tra piede d’albero e strap.

urti e all’usura mai vista prima, grazie al nuovo lay up

88

229

57.8

5,8

L

42/60

Larghezza massima leggermente aumentata (2mm)

e processo di laminazione con post cura ad alta

92

230

59

6,0

XL

45/62

mantenendo le stesse caratteristiche del modello

temperatura. Finitura lucida antigraffio. Doppio

96

231

60

6,2

XL

50/63

precedente. Poppa e rail disegnati per poter inserire

sandwich localizzato nelle zone di maggior stress.

100

232

61

6,3

XL

52/64

104

233

62

6,4

XL

53/65

la tavola in bottom turn radicali e aggredire l’onda più verticalmente nelle surfate front side.

STYLE PRO

Carena con concavità e biconcavità rivisitate nella zona

Nuovo shape e nuova livrea gialla per lo Style Pro 2014.

Chameleon (T.E.)

di poppa per una migliore scorrevolezza della tavola

Ridisegnata principalmente nella zona di prua più

Covertible - Thruster/Singlefin Wave Hard Core

sull’acqua e un extra grip in situazioni limite.

stretta e affilata per una minore inerzia nello stacco

LT

L

W

La più ampia gamma di litraggi mai concepita, per

delle manovre aeree, mantiene lo stesse

70

225

soddisfare le esigenze di tutti i rider.

caratteristiche della versione precedente, risultando

75 80

kg±6%

FIN

SAIL

53,7

5,6

S

35/47

226

55,2

5,7

M

35/50

227

56,7

5,8

M

37/53

85

228

58,2

5,9

L

40/56

90

229

59,7

6,1

L

40/58

95

231

61

6,2

XL

42/60

100

232

62,5

6,3

XL

45/62

105

233

63,5

6,4

XL

50/65

STYLE Pro Freestyle

QUAD TE

CHAMELEON

STYLE PRO

LT

L

W

Kg±6%

FIN

SAIL

90

228

60

5,8

16

40/60

100

229

63,5

6,0

18

2/63

110

230

67

6,2

20

45/65


25 Iniziamo con questo numero a presentarvi le principali novità 2014 di tavole e vele dei principali brand. In questo numero: 99 NoveNove, Fanatic, Goya, Quatro e RRD.

FANATIC DISTRIBUITO DA Fanatic Italia ∞ TEL: 0541.307668 ∞ WEB: www.fanatic.com

QUAD TE

trasformata in un single fin, per massimizzare la

Per i neofiti del freestyle, o per chiunque voglia usarle

Realizzato per offrire la massima performance proprio

capacità di planata e potenza down the line. Ora le

per l’oldschool o anche su piccole onde, Fanatic ha poi

sotto al lip, nella sezione critica dell’onda, la Quad è

TriWave riempiono perfettamente il divario tra

tenuto invariati gli shape dei pluripremiati Skate 100 e

stata estremizzata ulteriormente. La nuova linea di

FreeWave e le Quad, coprendo tutte le condizioni

110, che risultano leggermente più lunghi e divertenti

scoop rocker, unita al concavo ridotto che passa a

intermedie.

per il freestyle a qualsiasi livello.

biconcavo e alla coperta più piatta, offre la massima

Caratteristiche principali:

Caratteristiche principali:

stabilità e delle curve strettissime. L’ingresso in

∞ Chiglia con V-bottom combinata con un leggero

∞ Profili più compatti basati sul concetto della

planata è stato anticipato e questa tavola risulta così

biconcavo per una planata morbida e veloce,

“lunghezza inversa”, più voluminosa sarà la tavola,

più facile da utilizzare pur sempre restando

garantendo la massima accelerazione all’uscita delle

minore sarà la sua lunghezza, in modo da risultare più

performante nelle pure condizioni di waveriding.

curve.

compatta.

Caratteristiche principali:

∞ Larghezza massima leggermente aumentata, con

∞ Nuovo design della poppa con supporto plantare sul

∞ Larghezza massima leggermente aumentata, con

una coperta più piatta per aumentare sia la stabilità

pad posteriore per garantire la massima presa e

una coperta più piatta per aumentare sia la stabilità

che l’ingresso in planata della tavola.

comfort.

che l’ingresso in planata della tavola.

∞ Pinne laterali con un leggero profilo asimmetrico in

∞ Rail più sottili tra le strap in modo da garantire la

∞ Pinne laterali con un leggero profilo asimmetrico in

modo da rilasciare l’acqua perfettamente, senza

massima presa in curva per le manovre di freestyle.

modo da rilasciare l’acqua perfettamente, senza

creare turbolenze e garantendo la massima presa e

∞ Rail a prua arrotondati e pieni in modo facilitare

creare turbolenze e garantendo la massima presa e

proiezione.

l’ingresso nelle manovre in slashata.

proiezione.

∞ La pinna centrale con attacco US e le laterali con

∞ Chiglia Power V per una slidata perfetta.

∞ Nuova linea di scoop rocker con un punto d’ingresso

SlotBox lasciano ampio spazio a regolazioni personali.

Quad TE

più basso ed un leggero aumento del rocker a poppa per aumentare la velocità in surfata.

SKATE TE/SKATE

Model Width

Length Sailsize

∞ Profilo corto e compatto per la massima

Manovre esplosive.

69

52.5

225

3.3 – 5.0 m2

maneggevolezza e curve più strette.

Combinazioni assurde.

76

55.5

226

3.7 – 5.3 m2

∞ Poppa square tail più arrotondata in modo da

Rotazioni doppie e

82

57.5

227

4.0 – 5.8 m2

generare la massima proiezione e stringere il raggio

triple. Esplodi fuori

89

60

228

4.2 – 6.2 m2

di curva.

dall’acqua e vola in

101

63.5

230

4.5 – 6.5 m2

cielo. Che si tratti di un

TRIWAVE TE

test sulle riviste o di

Triwave TE

Fanatic presenta la

una tappa di Coppa del

Model Width

Length Sailsize

nuovissima TriWave.

Mondo, la linea Skate

69

54.5

226

3.7 – 5.3 m2

Completamente

Team Edition (TE) ha

76

56

227

3.7 – 5.3 m2

ridisegnata per il 2014

una lunga storia di

81

58

228

4.0 – 5.8 m2

in ognuna delle sue 6

vittorie alle spalle. Anno

88

59,5

229

4.2 – 6.2 m2

misure, offre un outline

dopo anno, le Fanatic

95

61,5

231

4.5 – 6.5 m2

103

63.5

232

4.7 – 6.7 m2

leggermente più largo e

Skate, sotto i piedi del 5 volte campione del mondo

compatto, per

PWA, Gollito Estredo, hanno dimostrato la loro

massimizzare la facilità

supremazia con una combinazione imbattibile. Fanatic

Skate TE

d’utilizzo in qualsiasi

per il 2014 ha realizzato 4 nuovi shape, che

Model Width

Length Sailsize

condizione di wave all-

completano il range con due modelli più piccoli. Tutte

85

60

229

3.7 – 5.9 m2

around. È possibile

le tavole sono realizzate in costruzione Innegra Carbon

93

62

228

4.2 – 6.4 m2

usarla con assetto

per restare il più leggere possibili, aumentandone

101

64

228

4.5 – 7.0 m2

Thruster per godere appieno delle potenzialità di una

anche la rigidità e resistenza ai raggi UV, su tutte le

111

66.5

227

5.0 – 7.5 m2

perfetta tavola da waveriding oppure può essere

misure: 85, 93, 101, e 111.


26

TOYS 2014

TOYS ANTICIPAZIONI 2014 GOYA BOARDS DISTRIBUITO DA: Goya Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.goyawindsurfing.com Vi proponiamo le impressioni a caldo di Brawnzinho

CUSTOM PRO

appena ha provato le nuove tavole Goya 2014: “Ora

QUAD WAVE SERIES

ONE PRO FREEWAVE SERIES

posso usare tavole più voluminose anche con vento più

Ecco qui un breve

Commento di Francisco

forte rispetto a prima, in quanto i nuovi modelli sotto i

commento di Francisco

Goya: “Le One Pro sono

piedi sembrano molto più piccoli di quello che sono.

Goya sulle Custom:

Freewave in chiave

Hanno un’ottima maneggevolezza anche con vento forte

“Adrenalina a un nuovo

Thruster. Immaginati di

e sono rimasto veramente impressionato da quanto

livello! Questa è l’unica

poter curvare e

controllo percepivo anche semplicemente in andatura.

cosa che ti viene in

slashare con angoli e

Mi hanno permesso di arretrare ulteriormente il peso,

mente quando provi le

velocità finora

piazzando molto più pressione sulle pinne, senza aver

nuove Custom per la

impossibili. Questa è la

timore che la tavola andasse in spinout, e ricevendo

prima volta. Mi sento

magia delle nuove One. I

invece ancora più portanza, facilitando molto anche la

molto più connesso e in contatto con la tavola,

nuovi shape trasformano anche le condizioni marginali

capacità di risalita. È davvero uno spettacolo aver sotto

riuscendo a percepirne perfettamente la velocità ed è

con vento onshore in veri e propri paradisi delle curve.

i piedi tavole così compatte. Sono morbide e divertenti

talmente facile da controllare che ho il dubbio se mi

Accendono la creatività e lo stile personale,

ed è facilissimo far partire la poppa e le pinne, potendo

servano le strap o meno. Non ho mai provato una

richiamando manovre new school che potrebbero

fare tutte le manovre new school anche nelle condizioni

tavola che avesse così tanto in comune con un surf da

addirittura esssere sconosciute perchè le One non

più marginali”.

onda, sia come sensazioni che come curve.” La prua

seguono le orme di nessuno, se non le proprie, con

delle nuove custom è leggermente più stretta, proprio

condizioni normali che prima venivano perfino evitate.”

come nelle tavole da surf, permettendo al rider di

Le nuove One sono leggermente più corte, e in

restare più vicino alla sezione critica ed andare più

combinazione con un punto d’entrata più alto,

verticale. Sono tavole molto compatte con un rocker

garantiscono un ottimo range non solo in termini di

veloce e progressivo che genera la massima

condizioni ma anche di stili dei rider, specialmente

proiezione in avanti. Consigliamo ai rider di scegliere

passando da un setup all’altro. Queste tavole si

una misura leggermente più grande rispetto al solito

sentono a casa propria in qualsiasi condizione, basta

in quanto le Custom danno l’impressione di essere

che siano in acqua. La versatilità del setup delle pinne

veramente piccole per il loro volume, e il volume in più

poi ti permette di esplorare le potenzialità dei nuovi

ti permetterà anche di risalire il vento più

shape nel giro di minuti. L’85 litri è maggiormente

velocemente. Sono inoltre tavole estremamente

orientato al wave, mentre il 95 ed il 105 vengono

allround, a loro agio in condizioni sia side che on-

consegnati in assetto single fin e presentano un

shore.

eccezionale low end.

model

Volume

Length

Width Tail Width at 30 cm

Construction

FIN NAME

Quad Pro 66

TBC

TBC

TBC

TBC

Monocoque Sandwich Carbon

0

Quad Pro 72

72

220,8

54

33,6

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 15 US - Side 8 MT

Quad Pro 78

78

223

56

34,9

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 16 US - Side 8 MT

Quad Pro 84

84

224,6

58,3

36,4

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 16 US - Side 8 MT

Quad Pro 94

94

227,8

60,3

37,5

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 17 US - Side 8 MT

Quad Pro 104

104

229,3

62,2

39,2

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 17 US - Side 8 MT

Quad Pro 118

118

234,7

66,4

41

Monocoque Sandwich Carbon

MFC QS 211 Center 18 US - Side 8 MT

Freewave Pro 85

85

225,7

59,2

38,2

Monocoque Sandwich Carbon

MFC TF Center 21 US - Side 10 MT

Freewave Pro 95

95

228,6

62,4

40,1

Monocoque Sandwich Carbon

MFC 211 Series 27 US + mini tuttle covers and screws

Freewave Pro 105

105

230,4

65,2

42,2

Monocoque Sandwich Carbon

MFC 211 Series 29 US + mini tuttle covers and screws


27

GOYA SAILS DISTRIBUITO DA: Goya Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.goyawindsurfing.com

BANZAI PRO POWER QUAD WAVE

ECLIPSE PRO POWER WAVE

GURU G4 PRO CONTROL QUAD WAVE

Jason Diffin commenta così

Jason Diffin commenta così

Jason Diffin commenta così

le nuove Banzai: “E’ più

le nuove Eclipse Pro: “Più

le nuove Guru: “L’ultima

leggera e flessibile e offre

leggera e maneggevole

versione della nostra linea

una sensazione di

anche con vento forte nelle

più ricercata e rinomata, la

manovrabilità e spinta

misure fino alla 5.0. Dalla

Guru G4 offre la medesima

avanzata tra le mani, e

5.3 in su le abbiamo rese

facilità d’utilizzo e

anche maggiore controllo

più stabili, con una potenza

maneggevolezza storiche

con vento forte, su tutte le

immediate e con un

della linea, ma con un profilo

misure. Abbiamo ora

maggior low end,

più compatto, grazie alle 4

aggiunto anche una 5.5. La

aumentandone anche la

stecche. La potenza è

Banzai offre una potenza

maneggevolezza in

morbida e costante per tutte

esplosiva anche a bassi regimi e una sensibilità

manovra. L’Eclipse ha un’ottima spinta anche con

le misure, con un’ottima spinta anche con vento

immediata. Qualsiasi tipo di onda e di condizione

vento leggero, mantenendo pur sempre l’enorme

leggero e si neutralizza facilmente risultando leggera

diventa veramente divertente con questa vela tra le

range con vento forte, generando velocità notevoli.

sulla mano posteriore. Abbiamo anche creato due

mani, che si tratti di condizioni perfette in down the

Le 5 stecche la rendono una vela facile da gestire e

nuove misure, 3.2 e 3.5. La maneggevolezza e

line o di vento onshore leggero e bucato e perfino

molto stabile, anche in condizione di vento forte.

leggerezza tra le mani permettono al rider di surfare

freewave. Performance progressiva ai massimi livelli,

Qualsiasi condizione wave è ideale per l’Eclipse, che

per ore senza fatica. La Guru si presta all’utilizzo

sia per il waveriding che per saltare. È anche ideale

eccelle perfino in condizioni freewave e freestyle.

qualsiasi tipo di condizione wave e per qualsiasi stile di

per tutti i setup multipinna.” Brawzinho aggiunge: “Ho

L’ampio range d’utilizzo e l’ottima stabilità sono le

surfata, da condizioni sideoff down the line all’onshore

surfato con la Banzai armandola più piatta ad

carte vincenti di questa gamma che è ideale sia per

rafficato. La finestra in PVC assicura un’ottima visibilità

Ho’okipa, e sebbene sia più facile da depotenziare,

le tavole single fin che multifin, con una costruzione

che è anche duratura e uniforma anche la potenza e la

permette comunque di mantenere un ottimo profilo e

veramente resistente e all’avanguardia.”

distribuzione del profilo. Inoltre l’assenza di monofilm

spinta avanzata anche quando arrivano le raffiche

garantisce grande solidità pur mantenendo un peso

più imprevedibili. Per le condizioni onshore invece la

Size Boom

uso con più profilo e mi garantisce ottima potenza e

3,4 140 / 137 348

340

adjust.

Scrim, X-Ply

quei rider più leggeri che escono anche in condizioni di

un ingresso in planata anticipato. La vela passa

3,7 145 / 142 370

370/17

adjust.

Scrim, X-Ply

vento forte e rafficato, o per chiunque sia alla ricerca

facilmente nel vento, rendendo immediata e morbida

4,0 150 / 147 385

370/17

fixed

Scrim, X-Ply

del massimo comfort e controllo. La costruzione è

la transizione da frontside a backside.” Inoltre è una

4,2 155 / 152 390

370/17

fixed

Scrim, X-Ply

estremamente duratura ed è ideale per tutte le tavole

vela che si presta anche ad un uso freestyle, grazie al

4,5 159 / 156 407

400/19

fixed

Scrim, X-Ply

con assetto multipinna.”

suo ottimo lift.

4,7 162 / 159 417

400/19

fixed

Scrim, X-Ply

Size Boom

Luff Mast

Top

Construction

estremamente leggero. La Guru G4 è ideale per tutti

Luff Mast

Top

Construction

5,0 168 / 165 427

400/19

fixed

Scrim, X-Ply

2,7 128 / 125 315

310/340 adj. Scrim, X-Ply, PVC

Luff Mast

Top

Construction

5,3 173 / 170 437

430/21

fixed

Scrim, X-Ply

3,0 134 / 131 330

310/340 adj. Scrim, X-Ply, PVC

3,4 143/140

355

340/15

adjust. Scrim, Monof.

5,7 178 / 175 448

430/21

fixed

Scrim, X-Ply

3,2 137 / 134 341

340/15

adj. Scrim, X-Ply, PVC

3,7 147/144

368

340/370 adjust. Scrim, Monof.

6,2 187 / 184 457

430/21

fixed

Scrim, X-Ply

3,5 141 / 138 358

340/15

adj. Scrim, X-Ply, PVC

4,0 150/147

379

370/17

6,8 193 / 190 486

460/25

fixed

Scrim, X-Ply

3,7 145 / 142 370

370/17

adj. Scrim, X-Ply, PVC

Size Boom

fixed

Scrim, Monof.

4,2 153/150

395

370/17

fixed

Scrim, Monof.

4,0 150 / 147 385

370/17

fixed Scrim, X-Ply, PVC

4,5 156/153

409

400/19

fixed

Scrim, Monof.

4,2 153 / 150 395

370/17

fixed Scrim, X-Ply, PVC

4,7 159/156

417

400/19

fixed

Scrim, Monof.

4,5 157 / 154 407

400/19

fixed Scrim, X-Ply, PVC

5,0 164/161

427

400/19

fixed

Scrim, Monof.

4,7 161 / 158 413

400/19

fixed Scrim, X-Ply, PVC

5,3 170/167

438

430/21

fixed

Scrim, Monof.

5,0 166 / 163 427

400/19

fixed Scrim, X-Ply, PVC

5,5 173/170

444

430/21

fixed

Scrim, Monof.

5,3 172 / 169 437

430/21

FIXEDScrim, X-Ply, PVC

5,7 176/173

451

430/21

fixed

Scrim, Monof.

5,7 177 / 174 447

430/21

FIXEDScrim, X-Ply, PVC.


28

TOYS 2014

TOYS ANTICIPAZIONI 2014 QUATRO DISTRIBUITO DA: Quatro Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.quatrointernational.com Quatro è un marchio di tavole wave, innanzitutto. Le

CUBE QUAD WAVE

SPHERE THRUSTER WAVE

tavole da windsurf sono nella storia di Quatro e nel suo

Una delle migliori tavole

La Sphere si trova

dna. Questa passione si riflette in ogni rail che Keith

Quad in circolazione. Sì, il

perfettamente a suo agio

Teboul disegna, e in ogni concavo che carteggia.

Quad ha un nuovo nome.

nelle condizioni che ora va

Passione senza età e esperienza decennale, unite d

Cube ma resta una tavola

di moda chiamare del

un’innovazione costante. Quatro offre il massimo in

molto allround. Il Quad

“Mondo Reale”. Ogni

tutte le condizioni senza avere 12 diversi modelli perchè

rappresenta l’idea ed il

singolo spot presenta le

è consapevole della qualità del loro prodotto. È

sogno di Levi Siver di

sue sfide e le sue

esattamente questa la definizione di qualità anzichè

avere una sola tavola

difficoltà. È semplicemente

quantità. Queste sono le stesse identiche tavole che i

wave che possa dare il meglio in tutte le condizioni. Levi

una questione di avere il materiale giusto. La Sphere è

team rider Quatro hanno sotto i piedi ad Ho’okipa.

ha chiesto esplicitamente una tavola che planasse

la tavola più veloce di Quatro ed è stabilissima. Non

velocemente, facendo curve strettissime e veloci, in

solo passerai i buchi di vento con una facilità senza

grado di gestire velocità pazzesche, sempre

precedenti ma riuscirai anche a tracciare quei bottom

La Pyramid è

garantendo il massimo controllo e la massima presa.

più lunghi anche senza una bava di vento, arrivando sul

completamente nuova. E

Considerando la varietà delle condizioni in cui surfa,

lip con abbastanza proiezione invece di accasciarti a

non ha storia nè

Levi ha anche chiesto che la tavola risalisse facilmente,

metà curva. Questa tavola è fatta per volare. Non gliene

evoluzione. È una tavola

per potersi spostare molto sul picco.

frega niente della direzione del vento.

PYRAMID WAVE THRUSTER

diretta, senza compromessi, che non

model

Volume

Length Width Tail Width at 30 cm

perdona. E per questo te

Thruster Pyramid 69

69

TBC

TBC

TBC

ne innamorerai. È pura,

Thruster Pyramid 76

76

224,3

55,3

33,4

MFC TF Center 15 US - Side 12 MT

cruda ed aggressiva, con un passaggio molto morbido

Thruster Pyramid 84

84

228,1

57,9

34,4

MFC TF Center 16 US - Side 12 MT

rail to rail. Nessuna curva è mai stata tracciata come

Thruster Pyramid 92

92

229,7

59,2

35,8

MFC TF Center 17 US - Side 12 MT

con questa tavola, con un raggio semplicemente

Quad Cube 72

72

227

55,4

34,2

MFC QS 250 Center US / QS 250 Side MT

imbarazzante. È uno shape post newschool futuristico,

Quad Cube 78

78

227,2

56,6

35,1

MFC QS 300 Center US / QS 300 Side MT

è pura potenza. Il suo assetto Thruster riesce

Quad Cube 84

84

229,9

57,3

36,2

MFC QS 300 Center US / QS 300 Side MT

tranquillamente a tener testa alla presa dei Quad, ma

Quad Cube 90

90

232,1

58,6

37,1

MFC QS 350 Center US / QS 350 Side MT

con la velocità allucinante di un single fin. Una

Quad Cube 98

98

234,8

61,1

38,9

MFC QS 350 Center US / QS 350 Side MT

combinazione devastante. Non preoccuparti però, le

Quad Cube 110

110

237,2

63

39,5

MFC QS 400 Center US / QS 400 Side MT

onde sono fatte per essere fatte a pezzi. Non provano

Thruster Sphere 74

74

229,3

55,6

34,2

MFC TF Center 17 US - Side 10 MT

dolore ne sensazioni, al contrario del rider che dovrà

Thruster Sphere 82

82

230,9

56,5

35,4

MFC TF Center 18 US - Side 10 MT

ricordarsi di uscire dall’acqua al calare del sole perchè

Thruster Sphere 92

92

235,7

58,6

35,5

MFC TF Center 19 US - Side 10 MT

di notte non si vede più nulla...

Thruster Sphere 102

102

237,1

61,1

37,5

MFC TF Center 21 US - Side 10 MT

FIN NAME


29

RRD DISTRIBUITO DA: Ricci International ∞ TEL: 0564.455786 ∞ WEB: www.robertoriccidesigns.com

X-FIRE LIGHTWIND Antoine Albeau con il suo X-Fire Lightwind

stata disegnata per un

andatura, e lasciando così la tavola libera sull’acqua e

utilizzo con vele dagli 8

pronta ad accelerare ad ogni raffica di vento. Il design

metri di superficie fino a

della tavola garantisce grande controllo e facilità di

vele da 12 metri. Si tratta

gestione anche in andatura, permettendo al rider di

di una tavola sviluppata a

rimanere concentrato alla ricerca della massima

partire dagli X-Fire che

velocità col minimo sforzo possibile. E se il vento

hanno regalato il titolo

dovesse incrementare nettamente, questa tavola

PWA slalom 2012 ad

saprà stupirvi per il range di utilizzo e la facilità in

Antoine Albeau, e che

conduzione. Oltre ad esaltare le doti di conduzione

proprio Antoine ha

della tavola, la Toro Tail permette al Lighwind di

fortemente voluto per

eccellere anche nelle fasi di impostazione e uscita

potersi esprimere al

dalla strambata. Sarà davvero interessante scoprire

RRD ha sviluppato in collaborazione con Antoine

massimo in tutte le long distance che vengono

che anche nelle condizioni di vento più leggero è

Albeau una nuova tavola slalom chiamata X-Fire

disputate in Francia in condizioni marginali, senza

praticamente impossibile perdere la planata su questo

LIGHTWIND LTD. Come si può dedurre dal nome stesso,

dover ricorrere alle ingombranti tavole da Formula. La

X-Fire Lightwind LTD!

si tratta di una tavola capace di esprimere il suo

tavola ha una lunghezza di 236 cm per una larghezza

massimo potenziale in condizioni di vento marginale e

di 91 cm, con una poppa molto larga e voluminosa che

Size: 236 x 91

capace di raggiungere velocità interessanti con

ha il classico profilo Toro Tail, per aumentare le doti di

Volume: 150 L

intensità di vento a partire da 8 nodi. Questa tavola è

planata e controllo, riducendo la superficie bagnata in

Fin box: Deep Tuttle

rider di dare massima potenza in impostazione di

che dona alla vela una maggiore sensazione di

curva per poi esplodere nella manovra grazie alla vela

leggerezza in andatura. Gli effetti di questo

che va a neutralizzarsi. John Skye ha disegnato questi

accorgimento su tutte le misure della vela sono

motori per fare esprimere al meglio le sue tavole

davvero impressionanti e la sensazione finale è quella

wave multifin in tutti i terreni di gara di Coppa del

che la vela dispensi potenza e performance come di

Mondo, dalle condizioni side-shore a quelle on-shore

consueto, ma con la sensazione di avere fra le mani

di Sylt. Dal punto di vista tecnico l’evoluzione di queste

una vela di una misura inferiore. La cura posta in ogni

vele rispetto al modello dell’anno scorso è più che

dettaglio di questa vela sono una conferma

evidente, a partire dai nuovi materiali, che oltre a

dell’enorme lavoro di sviluppo che è stato portato

conferire alla vela un aspetto unico, hanno permesso

avanti da John e tutto il team RRD!

THE FOUR MKIII

di raggiungere nuovi traguardi nel rapporto pesoresistenza. Il nuovo X-Ply, infatti, oltre a garantire la

MISURA BOMA

ALBERO

resistenza nel tempo della grafica che si trova

3.7

151

352

370/340 RDM

ALBERO CONSIGLIATO

all’interno dei due film di monofilm, permette anche di

4.0

156

368

370/340 RDM

RRD The Four è una vela ormai entrata a far parte del

avere una disposizione customizzata della tramatura

4.2

158

376

370 RDM

DNA RRD, e anno dopo anno riesce sempre a

di rinforzo, che è più fitta nelle zone sottoposte a

4.5

162

392

370 RDM

migliorare e a far parlare di se. La nuova RRD The

maggior stress e più rada nelle zone a minor stress.

4.7

166

398

370 RDM

Four MK3 è una grande vela all-round wave sviluppata

Questo ha permesso di risparmiare peso, migliorando

5.0

172

406

400 RDM

per i rider che vogliono surfare il futuro. Il design a 4

la resistenza già proverbiale di questa vela. Inoltre, la

5.3

175

418

400 RDM

stecche col caratteristico feeling on-off permette al

vela beneficia di una nuova curva dell’albero in penna,

5.7

180

428

400 RDM


30

MAKING OF

TESTO E FOTO DI Andre Paskowski

6:00am

All’alba Victor mette la cera sulla sua tavola per una session di surf

24 ORE CON VICTOR FERNANDEZ Il principale protagonista dell’imminente e tanto atteso “BELOW THE SURFACE” prodotto da Andre Paskowski.

6:15am

Victor e Andre controllano la lineup per programmare le riprese

7:00am

Victor colpisce il lip in backside a Hookipa

8:00am

Victor, Andre e Sebastian programmano la prossima session. SUP a Lanes

8:45am

Victor in Bottom Turn con il suo SUP inquadrato da Sebastian

10:30am

Colazione al Cafe Des Amix. Il posto dove andare per le crepes

11:30am

Victor e Andre approfittano di un momento di relax per registrare qualche parola


31

1:00pm

Victor in Aerial a Hookipa ripreso dalla telecamera di Sebastian

12:30pm

Controllando le condizioni a Hookipa Beach Park

2:15pm

Il posto N째 1 per prendere da mangiare dopo la prima session di windsurf, Victor da Mama Food

1:15pm

Victor in Top Turn in un classic day di Hookipa

2:30pm

Andre e Carolina approfittano del relax di Victor per fotografare la West Coast di Maui

2:45pm

Maui ha differenti parti. Tutte sono belle


32

3:30pm

Victor spinge sul gas ancora una volta in acqua. One Hand Goiter

4:15pm

La luce della sera è il miglior momento per le foto e per le riprese video

5:50pm

Il vento è finito ma il tramonto offre ancora qualche cosa da catturare

6:10pm

Loving Sunset Time



34

PEOPLE

INTERVISTA RACCOLTA DA Fabio Calò

FOTO DI Emanuela Cauli, Riccardo Genazzani

DARIO TROIANI INTERVIEW Ho incontrato in occasione del Windsurf Grand Slam a Coluccia Dario Troiani, un ragazzo che negli anni ho avuto modo di conoscere in diverse situazioni, anche in gara l’uno contro l’altro, e mentre aspettavamo di entrare in batteria sopravento pochi secondi prima della heat lui conversava con un piede sulla tavola e uno in spiaggia con una coppia di signori sconosciuti, sorridendo mi dice: “Noi abbiamo già vinto. Siamo qui per fare quello che ci piace!”. E così entriamo in acqua l’uno contro l’altro. La sera ci siamo fermati a fare due chiacchiere su quello che combinava e come se la stava passando, visto che ci si incontra poco.

COME PROCEDE LA VITA DARIO? HO VISTO UN CAMBIAMENTO IMPORTANTE PER I MATERIALI? Bene grazie, faccio surf, lavoro e cerco di inseguire i miei sogni. Il cambiamento? Bhè entrare a far parte del team North Sails, Fanatic ,Ion è stato un piccolo sogno e anche un piccolo traguardo nello stesso tempo, che senza l’aiuto dello staff di Hawaiian Surfing non sarebbe stato possibile. Questo mi dà la possibilità di allenarmi e divertirmi con i miei amici qui in Sardegna e nel mondo. HO VISTO CHE TI SEI SPOSTATO SPESSO NEGLI ULTIMI ANNI? Bhe si dai, ho cercato di surfare il più possibile, mantenendo i miei impegni qui in Sarda. CLASSICA DOMANDA, SPOT MIGLIORE? Ogni spot credo abbia un suo potenziale, quindi è la nostra predisposizione all’apprendimento che ci fa crescere e imparare attraverso lo studio. “STUDIARE”? Si studiare. Non smettiamo mai, ho scelto anni fa di intraprendere un percorso diverso dalla solita università formativa ma chiusa nei canoni del sistema. Avevo deciso di intraprendere un percorso personale alternativo di lavoro, surf e studio. MA NON HO CAPITO COSA STUDI ESATTAMENTE? Bhè la vita, le persone, le culture, i sorrisi, i vari stili di vita, le lingue, che ti danno la possibilità di comunicare e lavorare. E ovviamente anche alcuni spot dove potermi divertire .


35

E IN CHE MODO TI DIVERTI?

esperimenti finiscono

Prova ad immaginare… dai scherzo! Faccio

male essendo tali per cui

freestyle prevalentemente qui a Porto Pollo e

aspetto e incrocio le dita;

Coluccia con i miei compagni di merenda, Japo,

poi mi piacerebbe andare

Matti, Stefanino, Valentin, Pota, Alessio, il Cresta, “fa

a Maui (strano è?) e

spruzzi” (Mattia Fabrizi) e tutti gli altri, mi piace

Sudafrica il prossimo

molto anche il wave, il surf e il sup. La sera spesso

anno.

Dario Troiani in azione a Coluccia, Sardegna © Mattia Fabrizi

grigliata o cena tutti insieme, due cazzate, un birra, anche due e la giornata è andata, se non lavoro.

QUESTO È UNO DEI TUOI DESIDERI QUINDI O NEI

DA QUELLO CHE MI DICONO NE FAI DI ORE IN

HAI ALTRI?

ACQUA…

Si. La pace nel mondo?

Fortunatamente sono riuscito ad organizzarmi un lavoro qui a Porto Pollo con Marcello a Li Espi che

DAI… UNO PIÙ

mi permette di avere le ore della giornata libera,

PERSONALE E CONCRETO?

per cui posso anche girare in qualche altro spot

Bhè ovvio cercare di fare

vicino.

più windsurf possibile nella mia vita fino alla vecchiaia! Ahahahah…

nonnina, il super team North - Fanatic – Ion e Marcello de Li Espi.

SO CHE SPESSO INTRAPRENDI VIAGGI PARTICOLARI DA SOLO, QUESTO NON TI FA

OVVIO!

SENTIRE UN PO’ LA SOLITUDINE O IL TIMORE CHE

No dai seriamente, penso di continuare nel

SI SI VA BENE, VA BENE…

POSSA SUCCEDERE QUALCOSA?

perseguire i miei piccoli sogni e desideri per poter

…E poi tutti gli amici di Porto Pollo, Augu e Albi dello

Altro non siamo che il risultato delle nostre

vivere tranquillo e fare ciò che mi piace, windsurf,

Sporting Club Sardinia.

esperienze, maggiore è la possibilità di un incontro

surf e chissà magari un giorno un altro sport se

culturale, maggiore sarà la nostra capacità di

vorrò cambiare. Qualcuno mi disse che per vivere

OK PENSO POSSA BASTARE.

imparare. Viaggiare solo ti dà la possibilità di

sereni bisogna assecondare i propri cicli. Vedremo.

... No aspetta è importante ci tengo, Cornelio il

poterti relazionare con persone che spesso hanno

Posso fare un saluto?

rumeno manutentore, il meccanico che mi ha fatto

completamente diverse dalla nostra, data

NON SI MICA DA GERRY SCOTTI!

la salumiera del market vicino casa ;-)

anch’essa dagli stessi fattori. Il continuare a

Vabbè li faccio lo stesso. Volevo salutare la mia

evolvere la propria cultura e persona credo sia un

famiglia, ovviamente, Enrico e Lucio di Hawaiian che

… ALTRO?

dei motivi fondamentali dei viaggiatore in se, anche

mi hanno sempre sopportato e supportato, la mia

… mh… si Pippo Baudo!

avuto educazione, esperienze, principi e verità

nel piccolo mondo del windsurf. STANDO COSÌ TANTO IN GIRO NON TI MANCA LA TUA FAMIGLIA, I TUOI AMICI? Si certo che mi manca, anzi più vado avanti e più mancano. Ma se il cammino della serenità ti porta lontano non puoi fare molto, puoi solo continuare ad amarli a distanza, certo che è diverso non avere un contatto e un confronto ma per fortuna le tecnologie in questo momento sono favorevoli. HO VISTO CHE SPESSO FAI ESPERIMENTI PARTICOLARI, HAI QUALCHE PROGETTO IN MENTE? Si sto cercando di sviluppare un paio di cose top secret! No scherzo il problema è che spesso gli

la revisione senza portare lo scooter, i miei zii, tutti,


36

WOMAN TECHNIQUE

TESTO DI Greta Benvenuti

FOTO DI John Carter/PWA

COME PARTECIPARE

AL PWA

Quante di voi avrebbero voluto avventurarsi in una competizione di coppa del mondo (PWA) ma poi hanno lasciato perdere perchè non sapevano come fare e per una serie di problematiche non erano abbastanza motivate? Benissimo allora questo articolo è rivolto a tutte le ragazze che vorrebbero ancora provarci!

da e per l’aeroporto normalmente è a carico del team PWA in loco, però dovrete mandare una mail con tutte le informazioni del volo e il numero di sacche. Questo in linea di massima. Ci sono eventi in cui vi organizzano anche l’accomodation a basso costo come

Greta in Turchia ad Alacati, arriva in boa prima di tutte le altre concorrenti della sua heat

in Korea del Sud e altri invece dove non avrete nemmeno il transfer come a Fuerteventura. Le prime volte chiedevo sempre consiglio ai ragazzi italiani che erano già nel circuito da anni (Cucchi, Begalli, Iachino, Rosati, etc), per avere le informazioni fondamentali e muovermi meglio, bisogna essere un po’ “sfacciate” e non vergognarsi anche se a volte costa. Oppure potete chiedere l’amicizia su facebook alle altre ragazze che partecipano e vedere se sono disponibili ad aiutarvi o a condividere con voi la stanza per risparmiare un po’ sui costi. Comunque sia dovete pianificare tutto da casa e mettere in conto l’imprevisto! QUALI MATERIALI PORTARE? Questo è un bell’enigma... potrei dirvi tutto quello che avete (serve sempre tutto in gara) e il meno possibile

PERCHÈ UNA GARA PWA?

PWA e non vi resta altro che decidere volta per volta a

(questo lo capirete quando sarete al check-in a

Prima di tutto perchè vi confrontate con le migliori

quali tappe del circuito partecipare. Ovviamente più

litigare con la compagnia aerea!!!)... a parte gli

windsurfiste al mondo che amano veramente questo

tappe farete e più punti avrete per la classifica finale.

scherzi, di solito uno che va a fare una gara PWA

sport, sono delle professioniste e danno il massimo

Circa un mese prima dello svolgersi di un evento

deve comportarsi da professionista, ovvero essere

per arrivare al top. In secondo luogo perchè non ci

riceverete, sempre tramite mail, la “entryform” ovvero

pronto a qualsiasi condizione perciò avere tutti i

sono regole e ciò rende tutto molto più semplice.

il modulo d’iscrizione che dovrete compilare e

materiali con se. È sempre bene controllare le

Personalmente è un’esperienza che consiglio a

rimandare indietro al PWA. Dopo di chè vi arriverà

previsioni dello spot il giorno prima della partenza e

chiunque perchè le emozioni che vi invadono dal primo

un’ultima mail con tutte le informazioni per

decidere in seguito. Per lo slalom si possono

all'ultimo giorno di gara sono uniche!

partecipare alla tappa... località, data inizio e fine,

registrare fino a 6 vele e 3 tavole di serie. La cosa

regole, alberghi associati, transfer, insomma tutte le

importante è che ogni rig sia completo, ovvero non

COME FARE? POSSONO TUTTI?

informazioni relative a quell’evento. In questa mail c’è

posso pensare di portare una vela senza il suo

No, per partecipare al PWA serve la “wildcard”. Per le

anche la lista degli atleti ed i relativi costi d’iscrizione

albero o il suo boma, devo essere sicura di armare

ragazze è abbastanza semplice ottenerla dato che il

che variano in base alla classifica. L’iscrizione si può

tutte le vele che ho, perchè se fra una heat e l’altra il

numero di partecipanti è inferiore a quello degli

pagare in loco in euro o in dollari oppure tramite web

vento cambia intensità (e vi giuro che cambia) e devo

uomini. Si ottiene semplicemente inviando una

con carta di credito.

tornare a riva e cambiare velocemente attrezzatura rischio di perdere energie inutili, concentrazione e la

richiesta a questo indirizzo e-mail entry@pwaworldtour.com. Una volta inviata dovrete

UNA VOLTA ENTRATI NEL CIRCUITO COSA DOVETE FARE?

prova stessa. Durante una gara di tensione ce nè

aspettare la mail di conferma del PWA che solitamente

Generalmente dovete organizzarvi da sole per il

tantissima perciò devo creare una situazione per cui

è un SI, perciò una motivazione in più per provarci!!!

viaggio e per l’accomodation. Le top 4 dell’anno

non devo pensare a nulla, solo a concentrarmi per

Ottenuta la “wildcard” sarete nella lista degli atleti

precedente hanno l’accomodation gratuita. Il transfer

andare in acqua al 100%... oppure portatevi il ragazzo


37

perciò passata la prima heat si va direttamente in

richiesto di registrare l’attrezzatura come invece

dovrete sopportare tutte le sue critiche!

finale vincenti o perdenti. Nell’ultima tappa del 2012 ad

avviene per lo slalom, ma puoi usare solo il materiale

Oltre a controllare le previsioni prima di partire è

Alacati eravamo 26 ragazze perciò divise in 4 heat e

registrato dal PWA. La durata delle heat dipende dalla

sempre bene avere informazioni generali sul luogo in

prima di arrivare in finale avevamo le semifinali. Di

condizione. Ci sono state heat da 30 minuti ma anche

cui si va, soprattutto in paesi fuori dalla comunità

solito tra la fine della prima prova e l'inizio della

da 8, dipende dalla frequenza dei set delle onde e dal

europea quindi: lingua, moneta, documenti validi

seconda c'è un'attesa molto lunga per il semplice

vento, questo è una decisione che spetta al race

(passaporto), visti, insomma dovete essere pronte a

motivo che bisogna aspettare lo svolgersi di tutte le

director. Il quale decide anche quanti salti e surfate

tutto e ricordatevi che non vi aiuta nessuno, dovrete

heat maschili, quindi meglio idratarsi, mangiare,

verranno valutati per il punteggio finale. Si possono

contare solo su voi stesse e soprattutto scordatevi

rilassarsi e cambiare qualcosa nel trim se non siamo

surfare quante più onde possibili ed eseguire tutti i

che qualcuno vi aiuti a portare le vostre sacche... no

convinte della nostra prestazioni, però è importante

salti che volete durante il periodo della heat. Abbiamo

no... ve la dovrete trascinare per tutto il viaggio, in

dosare le proprie energie ed essere sicure di se senza

anche gareggiato in condizioni di 55-60 nodi, ma per le

aeroporto, in spiaggia, etc... fino al punto di odiarle!

scoraggiarsi se una prova è andata male.

ragazze è un po’ troppo vento!!!”.

∞ IL MONTEPREMI femminile è di 15000 euro diviso in

Spero che conosciate un po’ d’inglese perchè se volete

ORA COME SI SVOLGE UNA GARA SLALOM PWA?

percentuale per le prime 8 se ci sono meno di 25

fare coppa del mondo è fondamentale. Lo dico per

Solitamente si parte con un minimo di 8 nodi costanti

partecipanti e tra le prime 10 se le ragazze sono più di 25.

esperienza personale, le prime volte non capivo mai

su tutto il percorso, dalla boa di partenza all’ultima

∞ Per quanto riguarda le GARE WAVE invece vi riporto

cosa dicevano allo skipper meeting chiedendo sempre

boa, ciò significa che la base è 8 ma le raffiche sono

le indicazioni delle numero 1 al mondo, Daida e Iballa

agli altri italiani ma ricordatevi: dovete essere

sicuramente di più perciò noi ragazze planiamo bene

Moreno, che sono sempre molto disponibili:

indipendenti perchè in gara ognuno pensa per se,

con una 8m e una 110 litri. Il percorso è

“Le gare wave sono valutate da giudici posizionati su di

come dire, se non capisci sono cavoli tuoi, se sbagli la

completamente “downwind” con partenza tra la barca

una torretta. Normalmente ci sono 3 giudici per due

responsabilità e solo tua. Ma questo lo scoprirete da

e la boa, 4 strambate e arrivo sempre tra barca e boa.

rider e altri 3 giudici per altre due rider in acqua allo

sole, le prime tappe PWA sono alle porte!

La partenza viene data a 4 minuti con l’innalzamento

stesso momento (uno contro uno). I punteggi variano

della bandiera rossa, a 3 minuti non c’è nulla, a 2

da 0 a 12 punti, per ottenere il massimo dei punti, 12,

Per qualsiasi dubbio o consiglio potete scrivermi a

minuti viene alzata bandiera gialla, a 1 minuto nulla e

è necessario eseguire una manovra doppia. Non è

wsgreta@gmail.com

e assumetelo come caddy! La nota negativa è che

a 0 secondi la bandiera verde che da il via e in quel momento teoricamente dovreste essere già sulla linea di partenza lanciate alla massima velocità. LA PARTENZA NELLO SLALOM È IMPORTANTISSIMA, INCIDE TANTISSIMO SULLA BUONA RIUSCITA DI UNA PROVA, PER QUALE MOTIVO? Se sei prima non hai gli scarti di vento e sei più veloce e sei sola in strambata senza il rischio che le altre ti buttino giù o ti rallentino. Se sei prima alla prima boa e non fai errori in strambata al 99,9% arrivi prima al traguardo. ∞ IL TABELLONE femminile di solito è diviso in 2 heat Iballa Moreno durante il PWA di Pozo


38

FAQ SLALOM TECHNIQUE

TESTO DI Matteo Iachino

FOTO DI John Carter

I CONSIGLI DI

MATTEO IACHINO

BENTORNATI SULLA RUBRICA SLALOM DI 4WINDSURF. COME SEMPRE ANCHE QUESTA VOLTA AVREMO UNA PARTE CHE PARLA DI COME MIGLIORARSI IN ACQUA E UNA PARTE CHE RIGUARDA PIÙ TEORIA E TRIM A SECCO. DATO CHE SUL NUMERO SCORSO ABBIAMO PARLATO DI COME CI SI PUÒ ALLENARE IN PALESTRA E FUORI DALL’ACQUA OGGI VEDIAMO GLI ESERCIZI DA FARE MENTRE SURFIAMO PER MIGLIORARE LA NOSTRA TECNICA SLALOM. riferimento una boa qualsiasi, che sia quella di un pescatore o un gavitello non importa, e iniziate a strambarvi intorno facendo sessioni di 5 o 6

strambate mure a sinistra e altrettante mure a dritta. Se trovate più di una boa messa più o meno nel modo giusto fatevi un percorsino con più di una strambata. Ricordate che quando strambate per gli affari vostri involontariamente scegliete il momento giusto con l’onda giusta e la raffica giusta. È tutto più difficile quando dovete strambare in un certo punto per forza. La stessa boetta potete usarla come punto di riferimento per le partenze. Prendete il tempo e cercate di passare allo zero attaccati alla boa in questione un po’ mure a sinistra, un po’ mure a destra e inizierete a prendere confidenza con il timing, con quanto riuscite ad accelerare in base alla vela che avete, alle condizioni e alle andature, per poi migliorare sempre di più. L’allenamento che personalmente faccio per migliorare le strambate Matteo Iachino davanti a tutti in piena velocità!

senza bisogno di nulla invece è ancora più semplice. Prendo un orologio e faccio partire il cronometro. Faccio sessioni di strambate al lasco di 4 minuti l’una

ALLENAMENTO IN ACQUA

altrimenti non si ha più un riscontro valido per farci

con una strambata ogni 30 secondi. Potete modificare

Tanto per iniziare, è sicuramente preferibile uscire in

capire se la modifica ha avuto esito positivo o

il tempo in base alle condizioni e alla vostra bravura

coppia o in gruppo in mare per potersi confrontare e

negativo. Con questo metodo potrete provare

in modo da strambare non appena siete in assetto e

migliorare a vicenda avendo un punto di riferimento

qualsiasi cosa migliorandovi a vicenda finchè non

in piena velocità. In questo modo non potete scegliere

valido più o meno del vostro livello. Cambiando

andrete più forte entrambi. Preso atto che è ottimo

quando e dove strambare perchè ve lo dirà il

qualcosa uno per volta potrete vedere se quella

essere più di uno per allenarsi, ora vi consiglio

cronometro, e potrete anche cronometrare

modifica è servita o viceversa vi ha peggiorato in

qualche allenamento tipo che si può fare anche da

facilmente quanto tempo impiegate a strambare da

qualche modo. Ricordate sempre di confrontarvi

soli. Ribadisco che anche in questo caso se si è più di

quando togliete il piede dalla strap posteriore da un

sempre allo stesso modo. Ad esempio se “A” all’inizio

uno sicuramente è meglio ma anche se ci si ritrova

lato a quando siete in assetto in piena planata sulle

parte prima e sottovento e “B” parte un attimo dopo e

ad essere in slalom da soli vi migliorerà. Intanto per

nuove mura, potendo avere un riscontro di quanto

sopravento andando poi entrambi al lasco, così dovrà

iniziare slalom vuol dire andare il più forte possibile

migliorate di volta in volta. Finiti i 4 minuti, ritornate

essere anche dopo la modifica, altrimenti non si potrà

al lasco facendo strambate in planata attorno a delle

di bolina piano piano riposandovi al punto di partenza

capire niente. È fondamentale cambiare uno per volta

boe fissate. Quindi prendete come punto di

e vi sparate un’altra session di laschi a manetta.


39

Per andare bene nello slalom bisogna fare delle strambate perfette allenandosi molto, anche da soli come ci consiglia Matteo!

Matteo ci spiega come armare una vela race nel modo corretto

STECCHE E CAMBER

mani, prima di mollare la vela del tutto. Altro

controllare se dentro la tasca d’albero, la tasca delle

Occupiamoci ora delle stecche e dei camber. Tasto

“movimento” che spesso vedo fare e che provoca la

stecche al cui termine ci sono i camber, fa grinze. Se

dolente per le vele racing e soprattutto per chi è alle

rottura delle stecche è la rotazione della vela a terra. Il

la stecca è ben tirata, dentro la tasca d’albero la tasca

prime armi con le vele slalom, è la rottura delle

modo migliore per ruotare i camber a terra, con la

della stecca dovrebbe essere bella tesa, se non lo è, è

stecche e il montaggio corretto della vela con camber.

pancia della vela verso l’alto, è posare un piede sulla

molto probabile che abbiate una stecca rotta.

Per essere sicuri di montare la vela senza rompere le

base e fare spingere verso il basso la penna da un

Controllate ogni uscita l’interno della tasca d’albero e

stecche, cazziamo il caricabasso, ma senza tirarlo del

amico e la vela dovrebbe ruotare da sola come fa in

la tensione delle stecche più importanti, quelle che

tutto, infiliamo il boma e cazziamo la bugna. Solo ora

acqua quando la strambate. È anche un ottimo test

hanno il camber, così sarete sicuri della performance

infiliamo i camber, nell’ordine che il brand delle vostre

della rotazione dei camber. Altro metodo è metterla in

della vostra vela. Ricordate che per ottenere il

vele consiglia. Ora cazziamo il caricabasso e

piedi e farla ruotare dandole un colpo come fate in

risultato migliore, bisognerebbe tirare le stecche che

sistemiamo la bugna a piacere. Per disarmare invece

acqua. Non lasciatela per terra spingendo con le mani

hanno camber con la vela smontata e non a vela

non facciamo uscire i camber da soli rilasciando tutto

al centro delle stecche perchè è così che romperete

armata. Questo per far si che la tensione che create

il caricabasso in un colpo perchè a lungo andare

tutto. Se lo fate, spingete sui camber piano piano,

cazzando la stecca si disponga uniformemente su tutta

romperemo tutte le stecche. Molliamo un po’ il

sempre che così facendo ci riusciate. Ma come si fa a

la stecca e non solo su una parte, come accade

caricabasso e leviamo i camber uno per volta con le

vedere se una stecca è rotta? Il metodo più classico è

quando tendete le stecche a vela ormai armata.


40

DIDATTICA

TESTO DI Robby Swift

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FOTO DI Darrell Wong

THANKS TO remedia

WAVE RIDING SPECIAL PART III

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Foto 1. Kauli aspetta sul picco, per adocchiare la

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Foto 5. Questa parte è veramente cruciale. Il lip

giusta sezione da andare a impattare poi alla

infatti deve colpire la chiglia della tavola, che deve

massima velocità. Sta stallando sul lip, aspettando il

impattare piatta, non sul rail, in modo che il lip

momento perfetto per iniziare il Bottom Turn.

stesso sbatta la tavola sottovento e in avanti, impedendoti di uscire dall’onda. Se questo non

KAULI SEADI

Foto 2. Ha deciso di partire e sta iniziando il Bottom

dovesse succedere, al momento perfetto, atterrerai

Turn. Resta più vicino alla parete dell’onda rispetto

sempre e comunque dietro all’onda. Le sue braccia

al Bottom Turn e Cut Back di Jason analizzato

sono molto larghe, la vela è piena e la testa gira nel

prima, in modo da andare a colpire il lip con una

senso di rotazione.

traiettoria più stretta, che gli permetta di venir proiettato in aria, in rotazione, sorvolando così la

WAVE 360

sezione.

Foto 6. A questo punto Kauli decolla, lasciando la bugna della vela ancora completamente aperta, e mentre sta per staccare spinge con violenza sulla

Il Wave 360 è una delle manovre più difficili del

tavola in modo che il lip la proietti verso la spiaggia.

windsurf. Sembra molto più facile di un Goyter, a

Foto 3. È nel bel mezzo del Bottom Turn, con lo

vedersi, ma in realtà non è assolutamente così. Il

sguardo puntato dritto sul lip da cui andrà poi a

Wave 360 dipende quasi interamente dal timing e

staccare. Prima dell’impatto, arretra leggermente il

Foto 7. A questo punto Kauli è già quasi a metà

dall’onda stessa, e si può solo impararlo passando

peso verso poppa.

della rotazione e ha appena lasciato l’onda. Il suo

ore e ore a provarlo, solo con le condizioni ideali, sulle onde!

fisico infatti si sta già preparando a richiamare la Foto 4. In questo scatto comincia a orientare la

tavola sotto i piedi, mentre la bugna è ancora

prua verso il lip, in particolare quella piccola parte

completamente aperta.

di lip che ha già iniziato a rompere, aprendo molto la bugna e preparandosi a proiettare il fisico in

Foto 8. Ritira le gambe sotto di se, andando ad

rotazione.

individuare con lo sguardo un punto d’atterraggio.

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41

ROBBY SWIFT, CON LA COLLABORAZIONE DEL TEAM JP E DI AXEL REESE (REMEDIA.DE), CI AIUTA A RIPASSARE LE VARIE MANOVRE DEL WAVERIDING. IN QUESTA TERZA E ULTIMA PUNTATA ANALIZZEREMO COME ESEGUIRE UN POTENTE CUT BACK E UNA DELLE TOP MOVE DEL REPERTORIO DI OGNI WAVE RIDER CHE VUOLE ECCELLERE: IL WAVE 360°! LE CHIARE SEQUENZE FOTOGRAFICHE E LE SPIEGAZIONI DI UN PROFESSIONISTA COME ROBBY SWIFT CI FARANNO IMPARARE I TRUCCHI DEL MESTIERE NEL MIGLIORE DEI MODI.

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Foto 9. La tavola è in piena rotazione e sta

Foto 12. Sta impattando l’acqua, e sebbene la

perchè se la tavola fosse rimasta sottovento, la vela

nuovamente puntando verso la spiaggia. A questo

bugna della vela tocchi il lip, Kauli resta in posizione

non avrebbe ripreso potenza e il rider avrebbe

punto il rider può nuovamente usufruire di tutta la

centrale in modo da non uscire dall’onda ne venire

finito per perdere l’equilibrio.

potenza nella vela per raddrizzarsi. Si noti come la

sbalzato in avanti. Come si può notare dalla prua

bugna sia ancora aperta ma sta già cominciando a

della tavola, sarebbe piuttosto facile impuntarsi in

Foto 16. La tavola acquista nuovamente presa e

chiuderla per riacquistare potenza e far tornare

questa posizione.

comincia a tornare sopravento, facendo aumentare

l’albero in posizione verticale. Le gambe sono

la potenza nella vela e permettendogli di ritirare

leggermente piegate per prepararsi ad assorbire

Foto 13. A questo punto viene salvato solamente

fuori la vela e completare correttamente la

l’impatto.

dalla sua alta velocità. La vela sta cercando in tutti i

manovra.

modi di strappargli il boma dalle mani ma la sua Foto 10. Questo è davvero un ottimo Wave 360, in

velocità e posizione del corpo gli permettono di

Foto 17. Un ottimo Wave 360. Complimenti Kauli. Il

aria. Parecchie volte può capitare di atterrare sulla

chiudere il trick correttamente, continuando come

rider mantiene il peso piuttosto basso in caso

schiuma, ma Kauli è riuscito a farsi proiettare

se niente fosse.

l’onda gli rompa addosso da dietro, ma in questo

alla base dell’onda. Ora la vela ha ripreso piena

Foto 14. Ancora una volta, tiene duro, aspettando

qualsiasi pericolo.

potenza e sarebbe riuscito a chiudere il trick anche

che la sua velocità gli permetta di tirare fuori la

se fosse atterrato in questa posizione.

vela.

abbastanza in avanti da poter atterrare addirittura

caso potrebbe già rilassarsi tanto è già lontano da

Foto 18. Rimane ancora appeso e pronto in caso d’impatto...

Foto 11. Ora sta semplicemente scendendo verso

Foto 15. L’onda continua a spingerlo in avanti,

l’acqua. La rotazione è già completata, e non resta

facendo riempire la vela nuovamente. A questo

Foto 19 - 20. A questo punto non c’è più pericolo e

che controllare la potenza della vela per atterrare

punto, Kauli può far carvare la tavola sopravento, in

riparte verso la prossima entrata.

correttamente. Il peso è neutro, non troppo

modo che possa riprendere il massimo controllo

arretrato ne troppo avanzato.

sul materiale. Questo passo è molto importante

1


DIDATTICA

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Foto 1. Jason percorre la parete dell’onda in down

e pressione sul piede d’albero, che tiene il rail

the line, per poi stringere l’angolo e allontanarsi

basso sull’acqua.

davanti all’onda, prima di iniziare il Bottom Turn.

JASON POLAKOW

Spesso si nota invece parecchia gente che si butta

Foto 4. Qui si nota veramente quanto pressione e

in down the line e cerca solo di accennare delle

potenza venga applicata sul rail per far curvare la

strette curve, senza però allontanarsi abbastanza

tavola, in modo da andare ad impattare poi il lip in

dalla parete dell’onda, e non avendo così

maniera più verticale possibile. Si nota infatti come

abbastanza tempo e spazio a disposizione per far

il suo sguardo sia già rivolto al punto d’impatto, ed

carvare la tavola come dovrebbe.

il corpo seguirà così il movimento impresso dalla

Assicurati quindi di partire verso la base dell’onda,

testa.

allontanandoti dalla parete prima d’innescare la

BOTTOM TURN E CUT BACK

curva.

Foto 5. Ora sposta il peso più verso il piede posteriore, rigirando la testa in modo da anticipare

Il Bottom Turn e il Cut Back sono le fondamenta del waveriding. Quando il Bottom viene eseguito

Foto 2. Jason stende la vela verso prua, in modo da

la veloce rotazione del busto, che andrà a

correttamente sembra veramente immediato e

poter concentrare tutto il peso sulle punte,

contorcersi per generare la massima torsione e

fluido, ma è un processo veramente tecnico, che

allargando la mano posteriore verso la bugna in

potenza nel Cut Back.

richiede anni di perfezionamento per arrivare a

modo da far mordere l’intero rail, fino a prua, nella

questi livelli!

pancia dell’onda. Si nota benissimo infatti come

Foto 6. La mano posteriore è stata ora

Chi meglio di Jason per illustrare questa tecnica? In

l’intero rail della tavola sia piantato nell’acqua.

riposizionata in centro al boma. Questo aspetto è

questa sequenza in particolare lo vediamo alle

davvero fondamentale in quanto permette alla vela

prese con un veloce Cut Back su un’onda piuttosto

Foto 3. A questo punto Jason è a metà curva ed è

piccola e anche abbastanza choppata. Lui però

ancora sbilanciato in avanti, applicando una

riacquistando potenza. Se dovessi infatti tenere la

riesce comunque ad essere perfettamente fluido e

notevole pressione sul rail, mantenendo un’alta

mano posteriore troppo arretrata, c’è buona

pulito, grazie alla sua enorme esperienza.

velocità e ottima potenza nella vela. La mano

possibilità che la vela prenda vento al contrario e ti

posteriore è ancora in posizione arretrata,

faccia cadere.

permettendogli di generare una massima portanza

di aprirsi nuovamente, prendendo vento in bugna e

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Foto 7. A questo punto si nota chiaramente come

piena e la tavola è quasi completamente fuori

Foto 13. Qui Jason continua a slidare lungo la

sfrutti la testa per innescare la rotazione dell’intero

dall’acqua, ma lui ha ancora tutto il suo peso sui

parete dell’onda, restando sempre in pieno

fisico, trasferendo la potenza alle spalle, ai fianchi e

talloni per fare più presa possibile.

controllo, tenendo il peso sopra al piede d’albero e

finalmente alle gambe per fare un Cut Back

mantenendo la potenza nella vela.

radicale.

Foto 11. Qui sta ancora applicando pressione sulle

È importante notare anche l’avanzamento del peso

pinne per alzare ancora più spray.

per garantire una massima proiezione.

Foto 14. Ora ritira la gamba posteriore sotto il sedere, in modo da raddrizzare la tavola e ritirarsi

Foto 12. A questo punto la potenza e proiezione

la poppa sotto per ripartire il più velocemente

Foto 8. In questa foto si nota la perfezione del

generate hanno il sopravvento e la tavola parte in

possibile. Utilizza la potenza nella vela per

timing di Jason. Ha impattato il lip proprio nel

spin out.

raddrizzarsi e ripartire verso la prossima curva.

momento e nel punto in cui stava per rompere,

Questo però non è affatto un errore, bensì un tail

permettendogli così di sfruttare la potenza

slide controllato, grazie al peso spostato in avanti

Foto 15. A questo punto si nota come tutta la

dell’onda per ripartire alla massima velocità lungo

sul piede d’albero, che gli permette di mantenere il

pressione della curva sia stata dissipata e il vento è

la parete e generare un immenso spray.

controllo sul materiale, in quanto sapeva già che

molto leggero, infatti cade quasi indietro sebbene

sarebbe successo.

abbia parecchia proiezione in avanti, ma grazie alla

Foto 9. Ecco qua lo spruzzo gigantesco generato da

Non ha infatti iniziato lo spin out con la tavola piatta

spinta dell’onda, il vento apparente gli riempie la

tutta quella pressione applicata sui rail.

bensì ha fatto partire lui la tavola esagerando,

vela permettendogli di raddrizzarsi.

Se dovessi infatti lasciare che la tavola si

consapevolmente, la pressione sui talloni.

appiattisca, andresti in spin out e perderesti il

Le pinne infatti hanno avuto la massima presa per

Foto 16. La tavola a questo punto è quasi tornata

controllo, ma qui si nota come tutto il peso sia sul

tutta la curva e, solamente alla fine, la tavola è

nella posizione iniziale e Jason sente la potenza

rail sopravento e le pinne siano ben piantate sulla

partita in spin out quando ha spostato

dell’onda che lo proietta nuovamente lungo la

parete, assicurandogli la massima presa,

volontariamente il peso in avanti.

parete, riempiendo la vela. A questo punto potrà

esasperando ulteriormente la curva e lo spray!

A questo punto, potrebbe decidere se completare il

quindi riassettarsi.

Cut Back e raddrizzarsi semplicemente, oppure Foto 10. Il peso ora viene spostato in avanti ed è assolutamente immerso nel momento. Ha la vela

proseguire la rotazione sottovento e fare una Taka.

Foto 17-18-19. Riparte a tutta velocità verso la prossima entrata mozzafiato.

1


DIDATTICA FREESTYLE

44 TESTO DI Andy Bubble Chambers

RIDER Steven van Brockhoeven, Andy Bubble Chambers, Tilo Eber

COORDINATORE reemedia

FOTO DI Surf Magazine

SPECIALE WINDSURF FREESTYLE

(III

MATADOR

parte)

Andy Bubble Chambers K540

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La Matador è stata inventata da

posizionando la ex mano anteriore vicino

Gollito Estredo poco tempo fa. È

all’albero, trovandoti così di schiena alla vela.

una manovra non

Rimetti anche la ex mano posteriore sull’albero,

eccessivamente difficile, ma

tenendo una presa piuttosto larga, assicurandoti il

molto buffona, per ostentare la propria capacità

massimo controllo anche in quella posizione.

tecnica. È sostanzialmente una Bob, in cui però ci

Mentre stai per staccare, spingi sul braccio di

si trova di schiena alla vela al momento dello

bugna in modo da far caricare la vela e porta

stacco, guadagnando molti più punti di stile. Si

l’albero verso prua.

vede raramente, specialmente in gara, però è bella

9-12) Piega le ginocchia e spingi sulla tavola in

da vedere!

modo farla staccare, spingendo la vela in avanti.

1-3) Vai al traverso a tutta velocità e orza

Rannicchia la gamba posteriore in modo da far

leggermente mentre passi la vela nel vento.

toccare la prua.

Appena prima di passarla, cazzala velocemente

13-15) La prua, così facendo, farà da perno e

con il braccio posteriore in modo da neutralizzarla

innescherà la rotazione della tavola. Molla la mano

momentaneamente, facilitando il passaggio. Tira

posteriore per controllare meglio la rotazione.

poi la bugna verso poppa con il braccio

15-22) Mentre la tavola completa la rotazione,

posteriore.

chiudi il trick come una normale Spock o Spock

4-8) Afferra il boma sulle nuove mure,

540.

BARRACUDA

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La Barracuda è sicuramente uno

proprio ibrido, in cui le due manovre si combinano

anteriore, in modo da poter così andare a prendere

dei trick più tecnici e rari in

nello stesso istante, rendendola una delle manovre

il boma sulle nuove mure con l’altra mano libera.

circolazione e solamente un paio

più difficili in assoluto.

5-7) Il piede anteriore dovrebbe automaticamente

di persone al mondo sono in

1) Come per un normale Willy Skipper, tira fuori il

grado di chiuderla. È stata inventata dal giovane

piede posteriore dalla strap e piazzalo appena

venezualano Douglas Cheo Diaz, che l’ha fatta

dietro ad essa. Lasca leggermente in modo da

vedere al mondo per la prima volta svariati anni fa

neutralizzare la vela, assicurandoti di non essere in

alla prima tappa di coppa del mondo a Bonaire. È

raffica, altrimenti rischi veramente di far scoppiare

sicuramente un trick indicato ai rider più leggeri, e

la tavola cadendoci sopra rovinosamente.

bisogna cercare di farlo in velocità ma senza la vela

2) Mentre fai staccare la tavola, cazza la vela col

piena. È fondamentalmente un mix tra una Chachoo

braccio posteriore, andando a prendere la bugna

normale, che è ancora considerata una delle

come per una Chachoo normale.

manovre più difficili in assoluto, ed un Willy Skipper.

3-4) Scalcia la tavola sottovento col piede

Diversamente da altre combinazioni in cui prima si

posteriore, facendola girare come in un Willy

fa una manovra e poi un’altra, questa è un vero e

Skipper. Tira la bugna verso poppa con la mano

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CON QUESTO NUMERO TERMINA IL FREESTYLE SPECIAL. UNA RUBRICA DEDICATA DOVE POTETE TROVARE TUTTE LE MANOVRE TOP DEL MOMENTO, UN INSERTO DA CUSTODIRE GELOSAMENTE E DA IMPARARE A MEMORIA SE ANCHE VOI VOLETE ENTRARE NELLA NUOVA ERA DEL FREESTYLE, QUELLA DELLE POWER MOVE! GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON SURF MAGAZINE E L’AIUTO DI ANDY CHAMBERS E DI AXEL REESE VI PROPONIAMO QUESTO FREESTYLE SPECIAL SUDDIVISO IN PIÙ PUNTATE.

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IN QUESTO NUMERO TROVATE: MATADOR, BARRACUDA, AIR FUNNEL BURNER, BURNER, SHOVE-IT SPOCK KONO. MA LE SORPRESE NON FINISCONO QUI… SE AVETE A DISPOSIZIONE UNO SMART PHONE, PUNTATE LA VOSTRA FOTOCAMERA SULL’ICONA DEL QR-CODE E GODETEVI IL VIDEO DELLE STESSE MANOVRE PROPOSTE SULLA CARTA!

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uscire dalla strap per la rotazione della tavola, e

8-12) Ora non ti resta che completare la rotazione

puoi ora mollare anche l’ex mano anteriore per

come per un normale Willy Skipper 540. Gestisci la

andare a prendere il boma sulle nuove mure.

rotazione cercando di tenere l’albero in avanti,

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facendolo passare nel vento.

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DIDATTICA FREESTYLE

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Air Funnel into Burner L’Air Funnel into Burner è stata chiusa per la prima volta dall’ex campione del mondo, Steven Van Broeckhoven. Devi avere la massima dimestichezza sia con le Air Funnel che con le Burner prima di anche solo pensare di 12

provare questo trick! Come si nota dalla sequenza,

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Steven opta per un’Air Funnell con entrambe le mani sul boma anzichè farla One Handed. Così facendo riesce infatti a mantenere un maggior controllo sulla vela durante la rotazione, in modo da poter innescare la Burner appena atterra. Finora ho visto solo Steven chiuderla ma sono sicuro che anche Gollito e Kiri le fanno senza grossi problemi. 1-3) Lasca leggermente alla velocità della luce, in modo da poter così girare i piedi in switch stance. Punta leggermente sopravento mentre passi la

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vela nel vento, tenendo il peso sulle punte e

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lasciando che la vela si abbassi leggermente.

gambe e gira lo sguardo nel senso della rotazione.

braccio posteriore in modo che la vela abbia

4-6) Comincia a spingere col braccio posteriore in

Una volta che ti trovi sopra alla vela, puoi poi

abbastanza potenza per farti staccare

modo che la vela riacquisti potenza. Quando

spingere sul boma in modo da guadagnare un po’

nuovamente. Cerca di portare il braccio anteriore

questo succede, distribuisci il peso in modo che la

d’altezza e accelerare la rotazione.

verso il bacino in modo che l’albero resti fuori

tavola sia piatta e preparati allo stacco. Spingi con

11-13) Quando stai per atterrare, tieni la vela fissa

dall’acqua. Guarda la penna della vela, evitando

forza sulle gambe e spingi l’albero in avanti con

in quella posizione in modo da fermare

che tocchi l’acqua.

entrambe le braccia.

momentaneamente la rotazione della tavola.

17-24) Appena tocchi nuovamente l’acqua

7-10) Se hai fatto il tutto abbastanza velocemente

Appena tocchi nuovamente l’acqua, porta l’albero

sbilanciati leggermente verso poppa in modo da

e con precisione, riuscirai a ruotare un intero 360

verso poppa e sottovento, innescando lo stacco

far tornare la vela in posizione verticale. Mentre

in aria, atterrando nella posizione iniziale, pronto

della Burner.

raddrizzi il corpo, la conclusione della rotazione

per staccare nuovamente in Burner. Tira su le

14-16) A questo punto, spingi con forza sul

avverrà in maniera automatica.

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Burner

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La Burner è stata una delle

peso sulle punte. Tira la bugna verso poppa, in

sarai in grado di far staccare la tavola al momento

primissime combinazioni

modo che la vela resti in posizione piuttosto

giusto e non riuscirai a stare sopra alla vela nel

storiche ed era inizialmente

arretrata.

momento in cui avviene la rotazione. Appena la vela

chiamata Funnel Ponch, in quanto

5-7) Tieni il peso sulle punte e comincia a spingere

passa sottovento, spingi sulle gambe per far

la prima parte è effettivamente identica ad una

sul braccio posteriore in modo che la vela riprenda

staccare la tavola e spingi le braccia verso l’alto.

Funnell, col passaggio sottovento alla vela, per poi

potenza.

10-12) Mentre stai ruotando sopra alla vela, cerca

ruotare in aria come in un Ponch. Anche questo trick

8-9) A questo punto è veramente importante

di guardare la penna della vela, spingendo sempre

porta la firma di Gollito Estredo e sembra essere una

spostare il peso sulle punte, per poi portare

sul braccio posteriore in modo che generi

delle manovre in switch più diffuse in assoluto.

l’albero in avanti verso prua e poi sottovento.

abbastanza spinta per farti ruotare.

1-4) Lasca leggermente alla massima velocità,

Questo movimento le prime volte sarà un po’

13-16) Mentre atterri, tieni il braccio anteriore steso e

girando i piedi in switch. Risali leggermente al

sconvolgente, in quanto ti ritroverai completamente

gira lo sguardo sottovento. Questo movimento ti

momento in cui passi la vela nel vento, spostando il

capovolto. Se dovessi sbilanciarti sui talloni, non

permetterà di completare la rotazione.

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Shove it Spock Kono

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con la tavola che ruota sottovento come una normale Spock. Da questo punto in poi, rimetti anche l’altra

La Shove it Spock into Kono è una

il peso con violenza sui talloni in modo che la tavola

mano sul boma e preparati a fermare la rotazione per

combinazione assurda! Come si

straorzi bruscamente nel vento, e tira col braccio

innescare la controrotazionre in Kono. 13-15) Ecco che

poteva sospettare, l’autore è

posteriore in modo da far abbassare la vela, tenendo

inizia la Kono. Spingi con forza sul braccio posteriore

Steven Van Broeckhoven e per

quello anteriore steso. Fai staccare la tavola su un

per far riprendere potenza alla vela, per poi stendere

quanto ne so è l’unica persona al mondo ad averne

piccolo e ripido chop. 3-5) Spingi con forza sulla mano

le braccia sopra alla testa e venire così sbalzati in

mai chiusa una. È praticamente una Spock Kono, con

di bugna, tirandoti vicino il boma con quella anteriore,

aria. 16-19) Una volta che sei in aria, cazza la vela col

un enorme incremento di difficoltà che deriva

mentre giri la testa verso poppa, guardando verso il

braccio posteriore in modo da invertire la pressione

dall’aggiunta dello Shove it prima della Spock, che la

punto in cui hai staccato. Cerca di scalciare la poppa

nella vela, riacquistando potenza sulle mure normali

trasforma in Shove it Spock, che di per sè è già

sopra alla tua testa e sottovento. 6-8) Molla la mano

ed appenditi al rig mentre giri in aria. Assicurati di

abbastanza complessa! 1-2) Lasca leggermente in

posteriore e spingi l’albero in avanti, in modo da far

aver le gambe rannicchiate. 20-21) Quando atterri

modo da aumentare notevolmente la velocità. Sposta

girare il corpo intorno al rig. Afferra l’albero con l’ex

puoi decidere se girare la vela oppure chiudere il trick

la mano anteriore vicino alla maniglia del boma. Butta

mano di bugna. 9-12) Atterra in slashata sulla prua,

come una Spock 540!


50

ITA EVENTS

Matteo Iachino, Campione Nazionale Slalom

Matteo Iachino, Campione Nazionale Slalom 2013, lascia dietro di sĂŠ: Andrea Rosati, vice-campione Slalom, Marco Begalli, vice-campione Formula, e Malte Reuscher Campione Nazionale Formula 2013

Jacopo Testa, Campione Nazionale Freestyle


51 TESTO DI Fabio Calò, Matteo Iachino, Simone Pierini, Francesco Prati, Malte Reuscher

FOTO DI Emanuela Cauli/AICW

WINDSURF GRAND SLAM 2013 Dal 1 al 8 giugno si è svolto il Windsurf Grand Slam 2013. Sede della manifestazione il mitico spot della Coluccia (Santa Teresa, Sardegna) in cui si sono disputati i campionati nazionali AICW in tappa unica delle discipline Freestyle, Slalom, Formula Windsurfing e Raceboard. 105 atleti iscritti in

totale, 8 giorni di gara (le prime due giornate con un maestrale oltre i 30 nodi), 1 tabellone double freestyle, 4 tabelloni slalom e 11 prove Formula portate a termine, pasta party ogni sera e tanto divertimento: questi gli ingredienti principali del successo del WGS prima edizione!

hanno seguito con attenzione sul web www.4windsurf.it e sulla nostra pagina facebook, nella quale vi abbiamo raccontato live direttamente dal campo gara tutto quello che è successo al Windsurf Grand Slam. I dati ci confermano il notevole interesse. Decine di migliaia le visualizzazioni totali delle news pubblicate sul sito ma soprattutto 70.000 visualizzazioni totali dei nostri post sulla pagina facebook di 4windsurf! Il grande pubblico non sarà stato presente in spiaggia a Coluccia, ma questi numeri confermano quanto fosse grande l’interesse

Ad una sola settimana di distanza dalla prima tappa

spiaggia e in una settimana 4 Campionati Nazionali. La

verso questo innovativo format, almeno per l’Italia.

del Campionato Nazionale Wave svoltosi a Cala

scommessa non era facile da vincere, ma secondo il

Abbiamo quindi deciso di non riproporvi un report

Pischina e vinta da Fabio Calò, la Sardegna torna sotto

nostro parere è stata vinta alla grande!

dettagliato dell’evento day by day, per chi desiderasse

i riflettori del panorama windsurfistico italiano. E

Ma come fare a raccontarvi 8 giorni di gare di 4

ancora leggerlo può trovare il tutto sul nostro sito, ma

questa volta per una grande scommessa. Un evento

discipline differenti? Ci vorrebbe un’intera rivista

di segnalarvi solo gli highlights del WGS chiedendo

mai tentato prima, quello di riunire su un’unica

dedicata. Tuttavia siamo consapevoli che molti di voi ci

l’intervento di alcuni protagonisti. Prima di lasciare la parola ai nostri collaboratori ci teniamo a segnalare l’aspetto di condivisione creato dal WGS. Per la prima volta sono stati riuniti sulla stessa spiaggia tanti surfisti provenienti da realtà diverse: i giovani e scatenati freestyler, gli slalomari, quelli “delle vele grandi e delle tavole larghe” del Formula e il Raceboard. Ognuno ha avuto modo di conoscere un mondo parallelo, si tratta sempre di Windsurf, ma molte volte sconosciuto o ignorato. Abbiamo visto crearsi alla sera dei gruppi misti tra freestyler e formulari come anche la curiosità di molti ragazzi verso nuove discipline. Questo per noi di 4windsurf che abbiamo una visione dello sport a 360° è stata una delle cose più belle che il Grand Slam potesse offrire, oltre al puro aspetto agonistico.

Quelli del Windsurf Grand Slam

Vedere così tanti giovani interagire tra di loro pur


52

Slalom con 35 nodi e boe posizionate a pochi metri da riva, spettacolo garantito!

provenendo da realtà diverse è una cosa che ha fatto

supermove erano sulla bocca di tutti, oggi si sono

MATTEO TESTA

bene al nostro Sport e di cui dobbiamo essere grati

concretizzate con un risultato a lungo cercato. Al

CAMPIONE NAZIONALE JUNIORES

all’organizzazione per aver fatto “giocare” per una

secondo posto l’uomo della rimonta, Mattia Pedrani,

Vederlo volare e “smanovrare” con una bava di vento

settimana intera 105 atleti! Solo una pecca, l’inizio di

al ritorno alle competizione dopo un paio di stagioni

ha dimostrato quanto questo giovane talento possa

giugno non ha favorito l’iscrizione a tanti ragazzini e

di “pausa”. Al termine del primo Single Elimination “I-

rappresentare il futuro del freestyle italiano. Matteo

ragazzine che avrebbero voluto essere presenti ma

DoubleZero” era in diciassettesima posizione. Nel

Testa ha vinto il campionato nazionale juniores

erano ancora impegnati con la scuola.

Double, con l’aumento del vento, l’impresa è stata

piazzandosi davanti al “collega” di Porto Pollo Luca

La cigliegina sulla torta sono i 4 nuovi Campioni

disegnata da una risalita incredibile. Heat dopo heat,

Pirina. Terzo posto per il siciliano Francesco Cappuzzo,

Nazionali e 3 di questi sono della nuova generazione:

manovra dopo manovra, Pedrani ha raggiunto la

senza dubbio più a suo agio in condizione di vento

Jacopo Testa per il Freestyle, Matteo Iachino per lo

finale contro Testa infiammando il pubblico e i

forte. Quarto Giovanni Passani. Alle loro spalle il più

Slalom e Malte Reusher per il Formula. Luciano

competitor presenti a seguire la prova. Complice la

piccolo della “pazza” truppa dei freestyler, Nicolò

Treggiari vince la classe Raceboard. Ben fatto ragazzi!

fatica il suo cammino si è fermato sul più bello, non

Tagliafico (13 anni), classe cristallina made in Sa

riuscendo a impensierire un concentratissimo Testa.

Barra che farà sicuramente parlare di sé nel futuro

FREESTYLE

Terzo gradino del podio per il campione uscente

prossimo.

TESTO DI Simone Pierini

Mattia Fabrizi, sconfitto dallo stesso “Pedro” in una

JACOPO TESTA

semifinale tiratissima (visibile tra l’altro sul nostro

CAMPIONE NAZIONALE FREESTYLE

sito www.4windsurf.it) e comunque artefice di una

Era tra i favoriti assoluti della vigilia e il responso del

prova di alto profilo tecnico. Quarto il local di

TOW IN SESSION: VINCE CAPPUZZO, SORPRESA BERTOLDO

campo di gara lo ha confermato. Jacopo Testa vince

Coluccia, Stefanino Lorioli, sempre competitivo in

Manca il vento ma il Freestyle non si ferma. Nel corso

il suo primo titolo italiano di freestyle dimostrandosi

gara con la sua alta percentuale di manovre in

degli ultimi anni il tow in ha rappresentato la vera

l’atleta più in forma del momento. Noto a tutti come

qualunque condizione di vento. Alle spalle dei quattro

risposta dei rider alle avverse condizioni meteo.

Japo, il 22enne talentuoso freestyler di Milano, ormai

finalisti la battaglia è stata comunque avvincente con

Trainati a tutta velocità dal gommone

trapiantato a Porto Pollo o in giro per il mondo

i forti Marco Vinante e Gigi Madeddu di poco fuori dal

dell’organizzazione del Windsurf Grand Slam, gli atleti

durante i suoi viaggi di allenamento, ha vinto con

podio e con i volti nuovi della disciplina, Giovanni

si sono sfidati a colpi di supermove a due passi dalla

merito la disciplina più spettacolare dell’intero

Passani e Rossel Bertoldo, eliminati solamente dai

spiaggia. Vittoria per il 16enne Francesco Cappuzzo

Windsurf Grand Slam. Sin da questo inverno le sue

big in gara!

con una Culo potentissima e perfettamente eseguita.

Windsurf Grand Slam Village


53 Al secondo posto, a sorpresa, ecco spuntare Rossel

Mattia Fabrizi in Culo atterrando in spiaggia

Bertoldo, unico in gara ad eseguire una Kono Switch che ha molto colpito la prestigiosa giura composta da due veterani del circuito, Mattia Pedrani e Stefanino Lorioli, insieme ad un giudice Aicw. Terzo posto per Mattia Fabrizi, molto spettacolare nei suoi tentativi di Burner 900, sfortunatamente “sporcati” nell’atterraggio. Applausi, seppur fuori gara, per Matteo Romeo con una Skopu bellissima (vedi pag. 84). Spettacolo anche in occasione di una Super Session di Chachoo Normal, la più affascinante e difficile delle manovre di questa disciplina. Vittoria per Nicola Spadea davanti a Jacopo Testa e Marco Vinante.

TORNANO LE DONNE, VINCE FRANCESCA FLORIS A sei anni di distanza dal successo di Annamaria Zollet a Lago di Garda, torna il Campionato Nazionale Freestyle al femminile. Ancora poche iscritte (3) che hanno tuttavia voluto lanciare un messaggio positivo al

performance di Atleti di livello mondiale. Il livello degli

con una tavola a vela. La ricchezza di stimoli che viene

movimento italiano, certi che al prossimo

Atleti nostrani è cresciuto molto negli ultimi anni, oggi

fornita è enorme, padronanza del corpo e degli

appuntamento si possa arrivare con un numero di

una regata Freestyle assume toni di spettacolo puro e

elementi; inoltre non si può praticare il freestyle senza

partecipanti di maggiore rilievo. La cronaca della gara

chi ha la fortuna di assistere ad una gara a Coluccia,

incrementare notevolmente le proprie qualità fisiche,

premia la local Francesca Floris che ha vinto la finale

dove gli Atleti possono effettuare le evoluzioni più

quindi di sicuro si intraprende un percorso di crescita

contro Roberta Piras.

acrobatiche a pochi metri dalla battigia, ne resta

che può servire per il futuro agonistico del giovane

davvero affascinato. Oggi con il Grand Slam abbiamo

windsurfista. Se aggiungiamo la possibilità di allenarsi

INTERVISTA ANDREA POLLONI

raggiunto un traguardo importante, le nuove leve si

a pochi metri dalla battigia si riesce a far collimare le

(Event Manager del Windsurf Grand Slam e

sono messe in mostra su un palcoscenico molto

esigenze del genitore-spettatore con la giocosità tipica

responsabile freestyle/wave AICW)

interessante che di sicuro avrà ricadute positive sugli

dei ragazzi.

sponsor che sostengono i nostri rider e il nostro sport. IL FREESTYLE PROTAGONISTA DEL PRIMO WINDSURF

Un bilancio positivo quindi per il Freestyle e per il

UN MOVIMENTO CHE STA TORNANDO SU GRANDI

GRAND SLAM, UN BILANCIO?

Windsurf in generale.

LIVELLI, PROSPETTIVE? COME SI PUÒ MIGLIORARE

Si è lavorato tanto per il Freestyle in questi ultimi anni,

ANCORA?

soprattutto a Coluccia che, come sapete, per 3 anni

PERCHÉ UN BAMBINO DOVREBBE INIZIARE A FAR

Migliorare è l’obiettivo della nostra Associazione AICW

consecutivi ha ospitato tappe di Campionato Europeo.

FREESTYLE?

e con grande slancio abbiamo intrapreso la scelta di

Riportare il Freestyle di livello internazionale in Italia

Il Freestyle è una specialità che permette di unire la

diventare sempre più protagonisti e animatori del

ha stimolato e rivitalizzato l’ambiente. I rider nostrani

fantasia e la creatività alle surfate, di uscire dagli

movimento Windsurfistico. Chi opera nel campo

si sono rimessi in moto, le nuove leve hanno

schemi fissi delle boe. È un gioco divertente per tutti i

dell’attività sportiva ha l’obbligo di conoscere le

individuato nuovi e più importanti obiettivi, i giovani si

bambini che si approcciano a praticarlo; si impara a

caratteristiche che presenta l’ambiente in ogni singolo

sono riavvicinati alla specialità attratti e stimolati dalle

fare quasi tutto quello che il corpo umano può fare

settore in modo da capirne più facilmente le esigenze


54 Mattia Pedrani, vice-campione Freestyle, autore di una rimonta estenuante

nostri rider più bravi, non ci rendiamo conto di cosa c’è dietro: ore, mesi, anni di duro lavoro, sangue, sudore, sacrifici, rinunce e bocconi amari. Tanti ragazzi sognano di diventare dei campioni, ma la strada da percorrere è veramente dura, specialmente nel Freestyle dove tu sei l’unico artefice delle tue azioni in campo e fuori, senza avere l’aiuto di nessuno e dove all’inizio devi combattere duramente per crearti un ranking che ti permetta di affrontare le regate con un seeding più favorevole. Per un ragazzo è davvero faticoso, tanto rispetto perciò per le nuove leve che si stanno mettendo in evidenza. Di fronte ai veterani dobbiamo inchinarci alla loro capacità di essere da molto tempo sempre nelle prime posizioni e di saper rinnovare il proprio repertorio di manovre. Ci sono poi Atleti che stanno dedicando parte del loro tempo alla educazione ed alla crescita di nuove leve ed a loro va il mio più sincero e caloroso plauso.

per proporre una attività didattica equilibrata ed

diverse situazioni. Un’occasione per rafforzare i

CAPITOLO GIOVANI: MATTEO TESTA, FRANCESCO

efficace, garantendo al praticante i benefici effetti ed

rapporti relazionali, riscoprendo il piacere e

CAPPUZZO, GIOVANNI PASSANI E SOPRATTUTTO

un buon risultato sportivo nell’agonismo. Non

l’importanza di far parte di un movimento in forte

NICOLÒ TAGLIAFICO (13 ANNI). IL FUTURO PROMETTE

scordiamo che il Freestyle è una specialità legata al

sviluppo.

BENE?

Giudizio. Questo fattore implica una forte componente

Si resta davvero colpiti dalle performances dei giovani

di rispetto delle rispettive professionalità in campo ed

LA CRESCITA DI JACOPO TESTA E MATTIA FABRIZI, IL

che si stanno affacciando alla ribalta dei Campionati

una forte capacità di autovalutazione e

RITORNO DI MATTIA PEDRANI, LA CONFERMA DEI

Nazionali. Come detto prima occorre innanzi tutto

automisurazione che devono avere come collante la

VETERANI STEFANO LORIOLI E GIGI MADEDDU. UN

applaudire ai Rider che dedicano parte del loro tempo

fattiva collaborazione delle varie componenti. L’idea di

TUO PARERE SUI BIG DEL FREESTYLE ITALIANO?

a “tirar su” i giovani delle loro zone. Il futuro resta

raduni in comune tra Atleti, Giudici e Organizzatori

Tutti i giorni i media ci tengono informati sulle

quindi promettente nella misura in cui riusciremo

favorisce il confronto e l’integrazione, aiutando a

ultime move. Spesso però, leggendo articoli sulle

come Associazione a creare strutture che possano

sviluppare l’autonomia personale e l’adattamento alle

vittorie, le sconfitte o guardando un filmato dei

supportare la fucina delle nuove leve. Sono sicuro che questi ragazzi in breve tempo riusciranno anche a

Malte Reusher Campione Nazionale Formula

farsi valere in campo internazionale. Nel frattempo godiamoci lo spettacolo che riescono a dare in ogni occasione. A SEI ANNI DAL TITOLO VINTO DA ANNAMARIA ZOLLET ABBIAMO RIVISTO UNA FINALE TUTTA AL FEMMINILE. SI PUÒ RILANCIARE ANCHE IL FREESTYLE “IN ROSA”? Siamo davvero molto contenti di aver potuto finalmente riproporre, grazie alla caparbia e forte volontà di Francesca Floris, le quote rosa nel Freestyle. Il Freestyle nella componente di eleganza e ritmo ben si addice al reparto femminile e, anche se ancora la parte più acrobatica non è prerogativa del settore, lo spettacolo che se ne ricava è efficace e di grande suggestione. La speranza quindi è quella di aver riaperto definitivamente questo sipario.


55 PROGETTI FUTURI? ALTRI EVENTI OLTRE AL WINDSURF

comunque ero tra i primi e grazie a una buona

Campionato Italiano quindi era esattamente quello per

GRAND SLAM DI COLUCCIA DEL 2014?

velocità sul primo bordo sono sempre riuscito ad

cui avevo lavorato.

AICW è molto proiettata sulla preparazione di eventi

arrivare un filo prima degli altri alla prima boa, dopo

che possano raccogliere il favore dei media, dei

la quale si sa che in slalom la gara è quasi in discesa.

QUALI SONO STATI I GIOVANI PIÙ IN FORMA E GLI

partecipanti e di tutti gli addetti ai lavori. Il Windsurf

Solo in una prova essendo partito un po’ indietro

AVVERSARI PIÙ FORTI?

Grand Slam di Coluccia è solo il primo approccio a

rispetto agli altri ho dovuto faticare per raggiungerli.

Ci sono molti ragazzi nuovi che stanno crescendo

questo nuovo modo di gestire il Windsurf in Italia. Altre

Alla prima strambata, però, sono comunque riuscito a

bene. Sicuramente in futuro vedremo tutti i ragazzi del

novità sono in cantiere ma i tempi per realizzarle non

uscire per primo dopo un classico interno boa. Tengo

Garda che si stanno allenando anno dopo anno seguiti

sono istantanei. Capire le esigenze, interpretare i

a sottolineare che questo non è stato pericoloso in

dal Circolo Surf Torbole, Filippo Facchin che è bello in

ritorni in immagine e in consenso ci diranno come

alcun modo e che non ho urtato nessuno, sono solo

forma e con l’aiuto di Andrea Ferin, suo compaesano,

migliorare gli eventi già realizzati e quali eventi

passato tra la boa e altri rider dove mi avevano

sicuramente migliorerà sempre più e così tanti altri.

mettere in preparazione per portare il Windsurf un

lasciato lo spazio. Se poi ci si spaventa per niente o si

L’avversario più difficile è comunque stato Rosati,

gradino più in alto. Grand Slam 2014? Sicuramente! È

vuole fare il cosiddetto “trenino” senza sorpassi dalla

molto più veloce e in forma dell’anno scorso,

già partita l’organizzazione. Dove? Quando? Come? Non

partenza alla fine... beh... magari è il caso di restare a

concentrato e bravo come sempre. Anche Malte è

posso dirti tutto, una sola certezza: sarà più bello, più

casa. Da segnalare la classifica femminile slalom: 1)

stato molto bravo come sempre e non è stato un

grande, più visto, più partecipato e soprattutto più

Greta Marchegger; 2) Francesca Alvisa; 3) Roberta

avversario semplice da battere.

spettacolare.

Piras; 4) Alice Casula. IL VENTO FORTE DI COLUCCIA RISPETTO AL VENTO

SLALOM

INTERVISTA A MATTEO IACHINO

LEGGERO IN COSTA BRAVA DOVE HAI CONQUISTATO IL

TESTO DI Matteo Iachino Dopo anni di competizioni con vento leggero,

TI VEDIAMO BELLO AGGRESSIVO SIA IN ACQUA CHE

DETERMINANTE IL MATERIALE?

finalmente in Italia siamo tornati a gareggiare con il

FUORI, QUANTO HA INFLUITO SULLA TUA OTTIMA

Io sono dell’idea che più il vento sia forte e meno

vento forte. A Coluccia siamo riusciti a completare 4

PRESTAZIONE L’ALLENAMENTO INVERNALE A

importante è il materiale mentre conta di più il feeling

tabelloni slalom con 1 scarto e un bel vento in tutte le

TENERIFE?

e l’allenamento. Sicuramente a parità di capacità

prove. Abbiamo gareggiato con vele dalla 6.3 alla 8.7

Sicuramente allenarsi dentro e fuori dall’acqua è la

tecniche se un rider ha il materiale migliore dell’altro

quasi sempre ben invelati e con un vento abbastanza

chiave di tutto. L’allenamento invernale in acqua con

sarà avvantaggiato ma non è tutto. Con vele grandi se

costante. Il primo tabellone è stato caratterizzato da

Sparky (uno dei giudici PWA) è servito moltissimo, mi

non si ha tutto trimmato alla perfezione e funzionante

vento altalenante da 7.8, 7.1 e 6.3. Purtroppo nella

ha dato più sicurezza e competenza nella partenze e

al 100% non si va molto lontani. C’è anche da dire che

finale dopo aver deciso per la 6.3 ed essermi allineato

nell’impostazione di tutta la gara tra una strambata e

in slalom è fondamentale la partenza e la prima

in partenza con questa, il vento è calato e la vela era

l’altra. Altrettanto importante è stato l’allenamento a

strambata e se si sbagliano queste, in qualsiasi

ormai troppo piccola. Sono partito male, sottovento e

secco seguito da Actis che mi ha preparato

condizione non si ottiene il risultato che si vuole,

coperto da Andrea Rosati che invece aveva optato

fisicamente. Non ho dubbi che i mesi a Tenerife mi

specialmente in PWA.

giustamente per la 7.1 e non c’è stato verso di

abbiano fatto fare un bel salto di qualità.

riprenderlo fino alla fine, terminando secondo. Negli

TUO PRIMO PODIO PWA, QUANTO È STATO

WINDSURF GRAND SLAM 2013, PRO E CONTRO?

altri 3 tabelloni non ho più sbagliato misura di vela e

QUAL ERA IL TUO OBIETTIVO PRIMA CHE INIZIASSE LA

Il WGS è stato finalmente una grande manifestazione di

ho vinto le 3 finali. Di queste ho fatto altre 2 finali con

GARA?

windsurf in Italia con tante discipline, belle condizioni

la 6.3 e tavola piccola e l’ultima con la 8.7 e tavola

Sicuramente era quello di vincere. Mi alleno tutto

e tanti atleti presenti. La location è stata perfetta per

grande. Sono partito quasi sempre bene, se non primo

l’anno in vista della Coppa del Mondo e del

esposizione al vento, spazio a terra e comodità

Formula Windsurfing Time


56

Francesco Cappuzzo, il vincitore della Tow in session di freestyle

durante la gara per posizionare attrezzatura e

avrei mai nemmeno iniziato a fare windsurf e tutti gli

resto le previsioni che davano ancora freddo non

quant’altro. Sicuramente la visibilità non è stata delle

amici che, chi più, chi meno, mi sono stati di fianco

hanno fatto arrivare i turisti e surfisti in Sardegna, ma

migliori visto che per raggiungere la spiaggia della

durante questi anni.

questa non è colpa nostra. Complimenti quindi a tutti gli organizzatori, al direttivo AICW, al vento, ai sardi,

Coluccia si devono percorrere 5 km di una stradina di per caso. Altro lato negativo è stato forse la poca

INTERVISTA A FRANCESCO PRATI

pubblicità dell’evento che c’è stata in giro. Non si

CIAO FRANCESCO, COME È ANDATA LA TUA GARA?

vedevano molte locandine affisse per strada o nei

Ciao a tutti i lettori di 4windsurf! Personalmente sono

NEI PRIMI DUE GIORNI ABBIAMO AVUTO A COLUCCIA

locali. Comunque sia la migliore manifestazione e

soddisfatto del mio risultato. Ho chiuso in sesta

VENTO MOLTO FORTE, ERI ABITUATO A QUESTE

competizione di windsurf da anni in Italia.

posizione, ma regatando con atleti sempre più forti e

CONDIZIONI? CHE ATTREZZATURE HAI USATO?

campagna stretta e tortuosa ed è impossibile capitarci

agli speaker (Ovo Team) e a tutti gli altri che hanno messo in piedi l’evento.

con condizioni di vento forte. Prima di arrivare al

L’ultima regata con vento che ricordo era stato al

WGS, PWA COSTA BRAVA E ONE HOUR, TRE BREVI

Grand Slam mi sono allenato sempre al Garda, ma con

campionato italiano slalom a Vieste diversi anni fa.

SPIEGAZIONI?

vento medio-leggero e questo non mi ha permesso di

Quindi il Grand Slam è entrato nella storia del

WGS: un obiettivo raggiunto. PWA COSTA BRAVA: il

arrivare pronto e preparato con l’attrezzatura piccola.

windsurf italiano e verrà ricordato per il vento (nei

podio in PWA è stato un sogno che diventa realtà.

Le condizioni meteo di questa primavera non sono

primi due giorni). Io diciamo che non ero molto

ONE HOUR: competizione tanto storica quanto

state delle migliori e sono uscito molto meno degli

preparato per queste condizioni ma questo l’ho già

stancante. Desideravo aggiungere che di questi tre

anni scorsi e con meno vento. Quindi, contando il fatto

detto prima. Arrivando un giorno prima a Coluccia e

eventi sicuramente per me ha un valore enorme il PWA

che davanti ho regatanti che si allenano tutto l’inverno

provando le condizioni è stato sicuramente molto

in Costa Brava, ho lavorato molto per migliorare e

in paesi caldi e ventosi, posso ritenermi contento.

utile. Nei due giorni che c’è stato vento ho usato principalmente la 6.3 e 7.2 Point-7 AC-1 con il 98 X-

crescere, ed il podio è stato fantastico. Non avrei mai pensato di poterlo raggiungere così velocemente e le

QUALI SONO STAI SECONDO TE I PUNTI DI FORZA DEL

Fire v5 RRD. Nel pomeriggio tardo, quando diminuiva

emozioni che ho provato sono state inspiegabili. Per

WINDSURF GRAND SLAM E QUALI INVECE LE COSE DA

il vento, ho utilizzato anche la 7.9 AC-1 con il 114 X-

questo voglio ringraziare i miei sponsor e le persone

MIGLIORARE?

Fire e la 8.6 con il 122. Diciamo quindi che ho

che mi hanno permesso di provare queste sensazioni

Il Grand Slam è stato semplicemente fantastico. Dal

utilizzato tutte le vele e tavole in mio possesso,

uniche: ringrazio F2 per le tavole performanti,

punto di vista di organizzazione, accoglienza e regate

incredibile ma vero!

Challenger Sails nella persona di Claudio Badiali e il

in acqua è stata una delle gare migliori in Italia alle

suo team a Senigallia per la capacità di sfornare

quali abbia mai partecipato, se non la migliore.

QUALI SONO STATI I GIOVANI CHE PIÙ TI HANNO

motori capaci di andare veramente forte, Powerex per

Regatare con 20-30 nodi e strambare a 10 metri dalla

IMPRESSIONATO?

gli alberi al top, AL360 per i suoi boma veloci quanto

spiaggia con gli speaker che incitavano il pubblico è

Bhè non posso non nominare Matteo Iachino, giovante

indistruttibili, Prolimit per le mute e gli accessori

stato davvero emozionante e divertente. Anche

talentuoso che anno dopo anno sta crescendo ed è

migliori, la Lega Navale di Albisola e tutti i soci per il

regatare nello stesso momento con i freestyler è stato

ormai arrivato ai vertici anche a livello italiano. Un

supporto che mi hanno dato anno dopo anno

molto bello, soprattutto per il windsurf in generale.

atleta completo (slalom, wave e anche FW), e con un

credendo in me, la mia ragazza che mi ha sostenuto in

Cose da migliorare? Non molte. Forse il campionato

carattere molto forte sia in gara che a terra. Lo

queste ultime competizioni rilassandomi e dandomi

italiano Raceboard con i pochissimi partecipanti non si

vedremo sicuramente lottare tra le prime posizioni del

più concentrazione, i miei genitori senza i quali non

integrava molto con il resto della manifestazione. Per il

PWA con Menegatti. Poi c’è un ragazzino, il suo nome è


57 Francesco Scagliola, e molti di voi lo conosceranno già.

HAI NOTATO DEI GIOVANI FORMULARI CHE TI HANNO

Ha solo 12 anni ed è già diventato campione del

STUPITO?

mondo slalom under13 nel 2012. Ho visto poche volte

Purtroppo il formula per una questione di costi e

un ragazzo con così tanta voglia di surfare e di

preparazione fisica è in secondo piano rispetto allo

regatare, con il sorriso sempre stampato e più umile

slalom che è una disciplina emergente! Martin Herbaij mi

che mai. Sarà il nuovo Bjorn? Secondo me si! Tenetelo

ha stupito per la costanza e bravura! I rider più in forma

sott’occhio! Ultimo, ma non meno importante, è

sono Marco Begalli a dispetto dell’età e Roberto Bartolini!

Sebastian Verhagen. Con genitori olandesi, vive a Riva del Garda a due passi dalla spiaggia. Classe 1997, alto

I PRO E CONTRO DEL WINDSURF GRAND SLAM?

e con molto talento, diventerà sicuramente un atleta a

I pro sicuramente sono la location e l’organizzazione!

livello internazionale! Quindi... largo ai giovani!

C’è spesso vento ed è ideale per tutte le discipline! I contro sono un po’ la lontananza dai centri abitati e la

FORMULA WINDSURFING Concludiamo con il commento di Malte Reuscher, campione nazionale FW 2013. Durante il Grand Slam gli

mancanza dell’acqua corrente!

Titoli Assoluti CLASSIFICHE COMPLETE SU WWW.4WINDSURF.IT

atleti iscritti al Formula Windsurfing sono stati

FREESTYLE: 1) Jacopo Testa; 2) Mattia Pedrani;

letteralmente massacrati, nel senso che è stata la

3) Mattia Fabrizi; 4) Stefano Lorioli

disciplina che ha effettuato il maggior numero di prove.

SLALOM: 1) Matteo Iachino; 2) Andrea Rosati;

11 in 8 giorni di gara, gareggiando praticamente ogni

3) Malte Reuscher; 4) Andrea Ferin

giorno e a volte per dare spazio alle altre discipline con

FORMULA WINDSURFING: 1) Malte Reuscher;

bisogno di maggiore intensità di vento le gare del FW

2) Marco Begalli; 3) Roberto Bartolini; 4) Andrea Volpini

terminavano quasi al calar del sole!

RACEBOARD: 1) Luciano Treggiari; 2) Roberta Piras; 3) Maurizio Gala; 4) Riccardo Carrus

INTERVISTA A MALTE REUSCHER

Il podio dello Slalom

Titoli di Categoria

CIAO MALTE E COMPLIMENTI PER IL TITOLO, QUALI

FREESTYLE JUNIORES: 1) Matteo Testa; 2) Luca Pirina;

ERANO I TUOI OBIETTIVI PRIMA DEL WGS?

3) Francesco Cappuzzo; 4) Giovanni Passani

Prima del WGS i miei obiettivi erano di classificarmi

FREESTYLE FEMMINILE: 1) Francesca Floris;

nei primi tre in Slalom e di riconfermarmi campione

2) Roberta Piras; 3) Alice Casula

italiano Formula! Direi che ce l’ho fatta.

SLALOM JUNIORES: 1) Luigi Romano; 2) Filippo Facchin; 3) Andrea Mauro; 4) Lorenzo Caria

QUALI SONO I TUOI PROSSIMI IMPEGNI?

SLALOM MASTER: 1) Andrea Rosati; 2) Giorgio Giorgi;

Vincere la tappa di Coppa Italia FW che si sta

3) Manuel Argiolas; 4) Matteo Spanu

svolgendo proprio ora che sto scrivendo qui da me al

SLALOM GRAND MASTER: 1) Marco Begalli;

lido di Capoliveri all’isola d’Elba (vinta poi da Marco

2) Carlo Rotelli; 3) Robert Hofmann; 4) Roberto Actis

Begalli, ndr) e il mondiale formula in Croazia dall’8 al

SLALOM FEMMINILE: 1) Greta Marchegger;

13 luglio dove spero di piazzarmi nei top 15! Dopo ci

2) Francesca Alvisa; 3) Roberta Piras; 4) Alice Casula

sarà un mese di stop e poi andrò in Turchia dove si

FORMULA WINDSURFING MASTER:

svolgerà la terza tappa Pwa Slalom!

1) Roberto Bartolini; 2) Giorgio Giorgi;

Ti abbiamo visto gareggiare con della attrezzatura

3) Cesare Cortesi; 4) Michele Cicerone

Formula di vari brand e un po’ “vecchiotta” come mai?

FORMULA WINDSURFING GRAND MASTER:

Vivendo su un’isola dove il lavoro è principalmente

1) Marco Begalli; 2) Andrea Volpini;

stagionale, le risorse non bastano sempre per tutto

3) Luis Marchegger; 4) Giuseppe Greco

quello che si vorrebbe comprare! Quest’anno ho

RACEBOARD IBRIDO: 1) Roberta Piras; 2) Maurizio

investito di più nello slalom, la mia tavola formula non

Gala; 3) Riccardo Carrus

intendo cambiarla e per quello che riguarda le vele, la

RACEBOARD JUNIORES: 1) Roberta Piras;

Point-7 sta facendo dei prototipi per ottenere il

2) Maurizio Gala; 3) Riccardo Carrus; 4) Romano Mattia

massimo delle performance, purtroppo per il WGS non

RACEBOARD FEMMINILE: 1) Roberta Piras;

erano ancora pronti!

2) Simona Varrucciu; 3) Valentina Basoli

Il podio del Formula

Il podio Slalom femminile


ITA EVENTS

58

Alberto Menegatti taglia il traguardo per primo dopo 16 lati con il tempo di 1:04:18


59 Vista aerea del Circolo Surf Torbole

TESTO DI Fabio Calò, Alberto Menegatti, Matteo Iachino

FOTO DI FotoFiore

La One Hour Classic è uno di quegli appuntamenti fissi della stagione estiva gardesana organizzati dal Circolo Surf Torbole. Anche per quest’anno il main sponsor è stato RRD, con il supporto di Jaguar. Sabato 22 e domenica 23 giugno si sono presentati all’appuntamento ben 95 rider per tentare di battere il record di Alberto Menegatti ottenuto nel 2012, strappato dopo 20 anni dalle mani di Alessandro Comerlati.

DAY 1

prima a causa del ritardo nelle procedure di

Circolo, preceduta dalla presentazione dei nuovi

L’estate non poteva iniziare in modo migliore con le

partenza e di un’Ora (il vento termico da Sud) un

materiali RRD con Andrea Rosati e Finian Maynard

due strepitose giornate di vento e azione al Lago di

po’ scarsa soprattutto sulla boa veronese, è stata

che hanno spiegato le principali caratteristiche di

Garda, per questa edizione 2013 della RRD One Hour

conclusa solo metà prova, ossia 30 minuti. La gara

tavole e vele RRD 2014 al pubblico presente, seguita

Classic. E’ una gara mozzafiato dove tutti si possono

non è stata quindi considerata valevole per il

poi dalla sfilata moda estate by RRD organizzata dal

divertire a hanno un unico obiettivo, quello di

record (per chi lo batte ci sono 1000,00 Euro in

surf shop di Torbole, Surf Planet. La serata è

compiere il maggior numero di lati possibile in

palio), ma è stata comunque stilata una classifica

continuata con uno strepitoso beach party dove uno

un’ora! Due boe vengono posizionate al traverso alle

che ha visto in prima posizione Alberto Menegatti,

scatenato Finian Maynard ha mostrato le sue doti di

due estremità dell’Alto Garda, in corrispondenza

seguito da Matteo Iachino, Finian Maynard, Andrea

ballerino da 120 kg!

della sponda bresciana e di quella veronese

Cucchi, Malte Reuscher, Bruno Martini, Andrea

all’altezza della Casa della Trota e della Conca d’Oro

Rosati, Francesco Prati e altri 87 concorrenti. Vedi

Presentazione materiali, sfilata, foto e report

di Torbole; la partenza è a coniglio, ovvero partono

classifiche complete su www.4windsurf.it.

dettagliato, potete trovare tutto questo su

tutti da dietro il gommone, lo spettacolo è

Archiviata la “half Hour”, il CST ha organizzato per

www.4windsurf.it in cui vi abbiamo mostrato day by

garantito! Le giornate di gara sono state due, nella

la serata una splendida cena sulla terrazza del

day quello che accadeva a Torbole.


Ingaggi in boa mozzafiato

60

La partenza a coniglio dei 95 rider della edizione 2013 della RRD One Hour Classic

DAY 2

tempo, contro se stesso! Tutti si possono divertire

Finian Maynard, Gonzalo Costa Hoevel e da Malte

Per la giornata di domenica l’Ora sembrava voler

perché ognuno ha la possibilità di gareggiare

Reuscher.

entrare con più decisione. Infatti già dal primo

all’interno dei gruppi che si formano naturalmente

mattino il vento da Sud prendeva rapidamente il

in base alle velocità dei rider. Una gara che in

posto del Peler. Verso le 12:30 erano tutti pronti per

questo format è fortemente consigliata a tutti…

partire. Segnalavano 20 nodi sulla boa bresciana e

l’importante è avere la forza per resistere un’ora

RRD ONE HOUR CLASSIC 2013 vista dagli occhi di ALBERTO MENEGATTI

15 su quella veronese. Molti atleti hanno deciso

intera andando alla massima velocità possibile.

Sabato 22 giugno è tutto pronto per la partenza

quindi di utilizzare la loro vela da vento “medio”, 8.6

A differenza dell’anno scorso quando il percorso a

della gara, i nomi non mancano e la voglia di

per i più pesanti e 7.8 per i più leggeri. Scelta che

causa del cambio dell’inclinazione del vento era

vincere brilla negli occhi di molti. Consapevole di

poi si è rivelata sbagliata a causa delle nuvole in

un’estenuante bolina/lasco, quest’anno le boe sono

tutto questo non sono pronto a lasciare andare il

arrivo da Nord che hanno rallentato il distendersi

state posizionate alla perfezione, al traverso pieno,

record, ma anzi tenterò di farne uno nuovo.

del vento, e nell’arco dell’ora di gara si è passati da

aggiungendo divertimento al divertimento.

Pronti...via... la prima partenza si traduce in un nulla

raffiche decisamente forti, soprattutto sulla sponda

Finita la gara, tutti rider sono tornati al Circolo Surf

di fatto, dopo aver dato il via allo scadere dei 4

bresciana, a buchi di vento “importanti” su quella

Torbole e alle ore 17:00 c’è stata la premiazione. Si

minuti validi invece dei 6 previsti, il vento non è

veronese. Chi ha scelto la vela grossa non ha avuto

è aggiudicato la vittoria Alberto Menegatti con 16

sufficiente per far partire la maggior parte del

problemi, gli altri hanno fato un po’ più di fatica.

lati nel tempo di 1:04:18 (tempo non sufficiente per

gruppo.

Ad ogni modo verso le 13:00 si è dato il via! Un’ora

battere il record dell’anno scorso con 18 lati in

Aspettiamo un bel po’ e il vento sembra migliorare,

di gara a tutta velocità, ognuno a lottare contro il

1:05:50), seguito da Matteo Iachino, Andrea Cucchi,

ecco subito i 6 minuti alla partenza. Decido dove

Alberto Menegatti e Matteo Iachino, primo e secondo classificato

Andrea Cucchi, terzo classificato, Finian Maynard, quarto classificato e Gonzalo Costa Hoevel, quinto classificato.


61

partire, e sicuro di aver un maggior vantaggio

nuovamente la 9.3 e mi porto sulla linea.

su metri, nel tentativo di infrangere il record. Verso

partendo nella parte bassa della linea mi appresto

Al via questa volta non concedo regali e sin dalla

il finale della competizione il vento cala,

allo start portandomi nell’area sottovento... Intento

partenza sono al comando, guadagnando metri su

impegnandomi maggiormente nel cercare di non

a non farmi fregare ai 4 minuti sono lì pronto sulla

metri fino al 25° minuto, il tempo e la stanchezza

piantarmi nei doppiaggi in boa e nei buchi a volte

linea, ma la barca questa volta non sbaglia e

iniziano a farsi sentire e per i successivi 10 minuti

pesanti.

aspetta i 6 minuti. Spiazzato parto sottovento senza

mantenere un ritmo sostenuto sembra essere dura.

Al traguardo ho guadagnato un netto vantaggio sul

rincorsa e pure coperto, arrivando alla prima boa

Mi pongo quindi l’obiettivo di non perdere metri

gruppetto inseguitore, 2 minuti e 15 secondi, e

limitando i danni in 6° posizione, ho davanti a me

sugli inseguitori e nell’incrocio sulle mure opposte

consapevole del molto più risicato vantaggio dello

Finian ad aprire il gruppo seguito da Malte, Iachino,

che ho ad ogni giro con Cucchi, in seconda

scorso anno sono ottimista di aver infranto il

Rosati e Cucchi. Ho parecchio da recuperare,

posizione, tengo bene d’occhio la situazione. Il

record. Conferma però che non arriva, rimane

imposto una strambata molto aggressiva e riesco

gruppo dietro è molto serrato con Cucchi seguito

intatto il record del precedente anno, nonostante il

subito a scalzare Cucchi alla prima boa, spingendo

da Iachino e Maynard, tutti e tre nel giro di qualche

passo migliore di questa volta, a causa del vento

sull’acceleratore riprendo anche Rosati e Reuscher

secondo, devo stare attento che stando così vicini

molto più debole nel finale, non ho potuto

appena prima della seconda boa. Iachino e Finian

non spingano maggiormente mangiando il terreno

raggiungere l’obiettivo.

sono però ancora lì e anche se ho mangiato loro un

guadagnato.

Alle mie spalle ottima la rimonta di Cucchi sul

po’ del vantaggio devo cercare di giocare al meglio

Al 35° minuto mi sento nuovamente in forma e non

gruppetto internazionale Maynard e Costa Hoevel, e

il tentativo di sorpasso. Dopo la strambata bolino

avendo perso terreno inizio nuovamente a spingere

poi di Iachino che nel finale di gara è riuscito a

subito molto e solo poco prima della boa mi lancio

sull’acceleratore guadagnando nuovamente metri

spodestare la seconda posizione di Cucchi.

al lasco, scendendo in velocità e non dando la possibilità a Matteo di orzare per farmi rallentare. Arrivo così in seconda posizione, strambando la terza boa con solo Finian nel mirino. Mi rimetto alla stessa tattica, che poco prima della boa successiva sembra dare i suoi frutti portandomi al comando... Da lì spingo, intento a prendere più vantaggio possibile, finché alla mezz’ora la prova viene interrotta. Una bella rimonta, che fa ben sperare per la giornata successiva. La giornata termina con Matteo al secondo posto, anche lui in rimonta su Maynard che ha chiuso il podio davanti a Cucchi. Domenica il vento entra bello deciso, sembra farci optare per la 8.6 ma le nuvole iniziano a coprire qualche montagna, sintomo che sicuramente il vento prima o poi sarebbe un po’ calato. Prendo Malte Reuscher stramba con grinta, sesto classificato


62

WINDSURFER for Chico DI Chiod

In concomitanza con la RRD One Hour Classic si è

Nel 1998, dopo essersi trasferito negli USA, si è

svolta a Torbole una tappa del Circuito Nazionale

trovato coinvolto in un misterioso caso di omicidio a

della Classe Windsurfer (per i pochi che non lo

Miami e successivamente è stato condannato

sapessero, la storica classe che ha dato il via negli

all’ergastolo senza condizionale.

anni ’70 al fenomeno del windsurf nel mondo),

Da 13 anni sta scontando la pena in un carcere di

dedicata a Chico Forti e alla sua allucinante vicenda.

massima sicurezza negli Everglades, la regione paludosa della Florida. Chico ha sempre proclamato

Chico è stato un personaggio indimenticabile nel

la propria innocenza.

mondo del windsurf mondiale, un grande atleta in

Gli amici e i parenti hanno creato il Comitato “Una

acqua e un vulcanico trascinatore a terra: ha

chance per Chico” per chiedere la revisione di un

cominciato a girare il mondo come caddy di Robby

processo costellato da clamorosi errori, vizi

Naish, è stato il primo italiano a partecipare alla

procedurali e sviste sospette.

Vincenzo Baglione a Edoardo Thermes, Maurizio Bufalini e tanti altri…

World Cup PWA, tra i primi al mondo ad eseguire il Forward loop, inventore e sperimentatore con

Tra gli appassionati del “windsurfer”, un manipolo

Molti di loro conoscevano bene Chico Forti, e con lui

Richard White della rampa di salto per il windsurf

di irriducibili nostalgici che fanno del loro essere

hanno condiviso anni di regate, di entusiasmo e di

indoor, vincitore di numerose regate in tutto il

vintage un punto di onore, si contano molti nomi

amicizia.

mondo, nonché campione al Telequiz di Mike

illustri del mondo delle regate di uno, due o tre

Sono stati perciò ben felici di dedicare allo

Bongiorno rispondendo a domande sul windsurf.

decenni fa, da Peppe Barone a Vasco Renna, da

sfortunato amico questa manifestazione che

Classe Windsurfer

Lo stand per promuovere la causa di Chico Forti

Presentazioni materiali RRD 2014 al CST


63 Francesco Prati, tallonato dal suo compagno di scuderia Andrea Rosati e dal francese Sebastien Bonhomme

conserva ancora tutto il fascino e la semplicità della “vecchia scuola”.

CLASSIFICA RRD ONE HOUR CLASSIC 2013 CLASSIFICA COMPLETA SU WWW.4WINDSURF.IT N.LATI

TEMPO

1 MENEGATTI ALBERTO ITA 4

OPEN CIRCOLO SURF TOROLE POINT 7-TRENTINO INGARDA

16

1:04:18

Il Circolo Surf Torbole ha ospitato il gazebo del

2 IACHINO MATTEO

ITA 140

OPEN LNI ALBISOLA

CHALLENGER-AL-360

16

1:06:04

Comitato per le sue iniziative e accolto con grande

3 CUCCHI ANDREA

ITA 1

OPEN WCDS

POINT 7

16

1:06:39

affetto lo zio Gianni Forti, che da anni ha fatto della

4 FINNIAN MAYNARD

KV 11

OPEN -

RRD

16

1:06:43

causa del nipote Chico una ragione di vita.

5 COSTA HOEVEL

ARG 3

OPEN PERUBEACH

-

15

1:00:10

Sfilata moda estate RRD al CST

NOME COGNOME

SAIL NR CAT. CIRCOLO

Jaguar, ancora una volta co-sponsor della One Hour Classic

SPONSOR

Il podio della RRD One Hour Classic edizione 2013


64

PEOPLE

INTERVISTA DI Fabio Calò

FOTO DI Axel Weckermann, courtesy Gaastra

QUATTRO CHIACCHIERE CON E

PETER ROSS Quest’inverno in Sudafrica abbiamo fatto una bella chiacchierata con il team Gaastra presente a Cape Town capitanato dal sail designer Peter Munzlinger e con il team rider Ross Williams e il graphic designer Axel Weckermann. Volete sapere esattamente come si costruisce una vela? Peter ci ha spiegato tutto nei minimi particolari e inoltre ci ha raccontato la sua carriera come velaio, dalle origini del primo lavoro da Oradini a Torbole sul Garda per poi andare a lavorare per North Sails, passando per

Yes e Point-7, fino ad arrivare in Gaastra. Ross invece ci ha svelato qualche trucco per come riesce ad essere uno dei rider più completi sulla scena mondiale, tra slalom e wave. Ci ha raccontato anche della scelta del suo nuovo lavoro e le sue motivazioni. Nella chiacchierata è intervento anche il giovane Axel, grafico per Gaastra/Tabou, che ci ha spiegato come il suo lavoro, soprattutto per le vele, debba andare di pari passo con lo sviluppo della progettazione dei materiali.

CIAO ROSS, INNANZITUTTO GRAZIE PER L’INTERVISTA.

COSA PUOI DIRCI RIGUARDO AL TUO LAVORO SULLE

siano utilizzabili al massimo delle potenzialità non solo

SEI QUI A CAPE TOWN PER COLLABORARE CON PETER

VELE, SIA WAVE CHE SLALOM CON PETER?

da rider professionisti ma anche dal pubblico in

E ALLENARTI. COME FUNZIONA?

ROSS: Per quanto riguarda il range slalom,

generale. Il Sudafrica è un posto perfetto perché tra i

ROSS: Corretto.

completiamo il nostro ciclo di ricerca e sviluppo a fine

vari spot si possono trovare tutti i tipi di condizione in

È ormai da molti anni che vengo qui a Cape Town

ottobre e quindi siamo appena ripartiti quasi da capo,

cui poi le vele verranno effettivamente utilizzate dai

ed ogni anno sembra che la situazione sia sempre

testando le vele e tavole nuove che ho appena ricevuto.

nostri clienti.

più attiva e ci sono sempre più europei in acqua.

Anche Antoine Albeau era in zona, quindi avevo un

Il nostro boss Knut è qui con noi e ci passa circa

ottimo termine di paragone per capire le performance

PUOI MODIFICARE DIRETTAMENTE LE VELE? COME E

3/4 mesi ogni anno, quindi è venuto spontaneo

dei nuovi prototipi su cui stiamo lavorando. In questo

QUANDO CI RIESCI?

cercare di combinare l’allenamento mure a

momento infatti stiamo provando dei nuovi prototipi di

PETER: Sì, posso. Ho sia un po’ di materiale a

sinistra che ricorda le condizioni delle gare PWA,

Vapor slalom a Langebaan ed anche le Matrix Freeride.

disposizione per questo tipo di lavoro, che la

l’ottima promozione per il marchio e la ricerca e

PETER: Fondamentalmente, appena finiamo di lavorare

possibilità di appoggiarmi a velerie locali, sotto le mie

sviluppo, tutto in un’unica location.

sulle vele wave, cominciamo con le freeride e i

direttive, in modo da poter fare le modifiche

C’è inoltre la possibilità, data l’enorme affluenza,

prototipi delle prime vele da slalom, quindi nei

necessarie. Quest’anno però siamo stati

di poter ricevere del feedback da un ampio pool di

prossimi giorni testeremo a Langebaan.

particolarmente fortunati in quanto non abbiamo

rider più e meno esperti e penso sia ideale sia per

L’obiettivo principale di questo viaggio però era

avuto bisogno di ulteriori modifiche, in quanto i

me, che per il team che come palco per mostrare

completare ed ultimare il range di vele wave. Ho quindi

prototipi realizzati fino a quel punto erano già ottimali.

il nuovo materiale al mondo.

portato svariate vele, una per tipo, e poi, collaborando

ROSS: Abbiamo raccolto tutti i feedback e le dritte di

Se poi non ci fosse vento si può anche fare surf da

con il nostro grafico Axel, abbiamo realizzato alcuni

tutti i rider quando ci siamo riuniti ad Alghero a fine

onda e ci sono un’infinità di cose belle da vedere.

prototipi definitivi. Anche Alex Mussolini e Jamie

stagione, parlando degli ultimi dettagli sia sulle vele

È un posto spettacolare e non c’è da sorprendersi

Hancock ci hanno raggiunto per testare un po’,

wave che slalom. Peter ha poi realizzato il primo set di

che sempre più gente ci stia venendo.

assieme anche a Peter Garzke e lo stesso Knut. Il

vele che mi è stato recapitato in Inghilterra, dove

nostro obiettivo primario, infatti è realizzare vele che

abbiamo cominciato a provarlo per poi realizzarne una


65

seconda generazione da portare qui, basandosi sulle migliorie della precedente. Fortunatamente entrambe le generazioni hanno dato ottimi risultati e ci sono stati dei notevoli miglioramenti rispetto alle già ottime vele del 2013. CHE TIPI DI ALBERI UTILIZZATE? PETER: Lavoriamo con i nostri alberi, provando continuamente nuovi prototipi testando diverse soluzioni sia di modello che di percentuale di carbonio. In generale però realizziamo le vele disegnandole sulla nostra curvatura specifica che possiamo poi alterare da un anno all'altro, anche per adattarle meglio alle vele e completarne alcune qualità. Una volta che abbiamo trovato una base solida, proviamo anche con altri alberi e, a meno che qualcuno offra performance notevolmente migliori di altri, cerchiamo di cambiare la curva il meno possibile, in modo da non mettere in difficoltà anche i clienti e i distributori che si trovano vele nuove con curve che richiedono necessariamente alberi nuovi. Abbiamo qui alcuni nuovi prototipi di alberi wave e facciamo lo stesso anche per le vele slalom, testandone le varie combinazioni tutto l'anno. Proviamo diverse soluzioni in modo da capire esattamente cosa ogni cambiamento comporti e così facendo possiamo anche intuire la direzione futura in modo da proporre un cambiamento più graduale. QUAL È L’ASPETTO PRIMARIO CHE CERCATE IN UNA VELA WAVE? POTENZA O CONTROLLO? E PER LO SLALOM? ROSS: Il nostro range di vele wave comprende le Manic, le Poison e le IQ. Le linee guida che siamo soliti seguire è che le Poison siano più potenti per condizioni onshore o rider più pesanti. La IQ è ideale per provare tutte le nuovissime manovre e stile di surfata new school, mentre la Manic è la vela wave per definizione, il nostro punto forte, e la vela che ogni waverider dovrebbe avere la fortuna di usare. In generale cerchiamo di garantire la facilità d’utilizzo, la performance estrema e anche la potenza sufficiente per muoversi sulla lineup. Io sono passato dalla Manic alla Poison per il tour 2013, sia per le condizioni che per mostrare a tutti che tutte le nostre vele siano performanti e competitive anche in coppa del mondo. Io uso le Poison, Alex e Jamie le Manic e Thomas

Peter Munzlinger


66

Thomas Traversa con la nuova Gaastra IQ 2014

Traversa le IQ, e tutti quanti abbiamo avuto almeno un

rider a rider, anche sullo stesso modello. Thomas per

obbligandoci a restare in acqua con le vele armate per

risultato di top 5 in una tappa di coppa del mondo. Per

esempio usa vele minuscole col caricabasso al minimo

vento leggero, ora molto sovrainvelati. Anzichè

la prossima stagione potrei tornare alle Manic, ma

e piuttosto piatte di bugna. Altri invece preferiscono

cambiare vela, però, ho semplicemente cazzato il

anche la Poison è una scelta ottimale. Entrambe sono

cazzarle di più di caricabasso per farle sventare

caricabasso per far sventare la penna e la vela è

vele a 5 stecche, e per me va benissimo così. Non sono

meglio. Personalmente penso che abbiamo migliorato

cambiata radicalmente, passando dall’esser

così preso dalla nuova moda dell’aver bisogno di vele a

molto nella copertura del range di condizioni, offrendo

completamente sovrainvelati a perfettamente in

4 o perfino 3 stecche... voglio una vela stabile, con

un’ottima potenza anche con poco vento e controllo

potenza.

potenza e leggera tra le mani. Non vedo quindi la

con vento forte.

ROSS: Le vele 2014 in più rispetto alle precedenti

necessità di togliere 1 o addirittura 2 stecche...

PETER: Personalmente io attingo molto dalla mia

hanno proprio questa enorme capacità di adattamento

PETER: Alex e Thomas erano i nostri due rider che

esperienza con le vele race e sebbene siano molto

con molte regolazioni, che ti permettono di trovare il

usavano la IQ a 4 stecche. Alex ha provato la nuova IQ e

diverse, riesco a riutilizzare e riadattare alcuni

trim perfetto per qualsiasi condizione.

ne è rimasto molto soddisfatto, però poi ha

principi. Le vele nuove infatti offrono più possibilità di

assolutamente perso la testa per le nuove Manic. Non

regolazione, per coprire più condizioni, restando

ha voluto sentire ragioni, se n’è andato con la 4.2 e la

sempre leggere tra le mani anche nelle misure più

ROSS: L’aspetto fondamentale delle vele slalom è

4.5 e ora non ne abbiamo più da poter testare qui...

grosse e col vento leggero. L’altro giorno infatti

l’accelerazione immediata all’uscita dalla strambata

Non è problema comunque.

eravamo a Sunset per testare le misure più grosse, col

per ripartire immediatamente il planata. Le nuove

ROSS: L’aspetto più interessante delle vele nuove è

vento leggero. La situazione però è cambiata

Vapor hanno uno spunto ancora maggiore, con un

l’enorme possibilità di regolazione, che varia molto da

rapidamente e il vento è aumentato parecchio,

profilo maggiore nella parte avanzata ed un twist più

PER LO SLALOM COSA CERCATE INVECE?


67 nella zona di Marsiglia assieme a Cedric Bordes, i Moussilmani ed altri ragazzi. Il livello dello slalom è ottimo in quella zona ed è ideale per spingersi a vicenda. Collaboriamo strettamente per quanto riguarda Tabou, raccogliendo informazioni e spunti e testando le nuove Manta slalom. In quel periodo, quella zona è una delle migliori in Europa per varietà e consistenza delle condizioni ed è anche possibile fare wave con vento forte di Maestrale. È quindi una location ideale per preparare tutto il materiale per la stagione in arrivo. Io personalmente cerco di concentrarmi più sullo slalom in quel periodo, mentre per il wave punto ad andare nello spot in cui si terrà la

L’intervista di 4Windsurf a Peter e Ross: febbraio 2013, Table View (Sudafrica)

gara almeno 2 settimane prima, in modo da abituarmi alle condizioni, facendo esclusivamente wave. È tutto abbastanza stretto come tempi anche perchè ora ho anche una vita famigliare in Inghilterra e quindi cercherò di passare un po’ più tempo in zona, allenandomi anche agli eventi locali. PETER MI HA DETTO CHE COLLABORI ANCHE COL DISTRIBUTORE? ROSS: Sì, sono il rappresentante inglese per Gaastra, Tabou e Vandal Europa. È un lavoro più stabile e più tradizionale ma è necessario perchè è veramente difficile riuscire a vivere solo di windsurf. Io sono stato

confrontarmi ancora ai massimi livelli anche in wave

fortunato ad avere una buona carriera, ma è anche

ma avendo più tempo a disposizione per fare quello

fondamentale cercare di pianificare le prossime

che voglio.

mosse e anche di poterti rendere il più indispensabile possibile per i tuoi sponsor. Non è solo una questione

QUALI SONO I TUOI SPOT PREFERITI QUI A CAPE

di fare quattro gare in un anno, ma anche di essere

TOWN?

presente sulle riviste, in spiaggia, fare promozione,

ROSS: Haakgat ed Elaands mure a sinistra e Cape

misurato che creano un’ottima superficie alare che ti

parlare alla gente... Il tuo sponsor vuole vendere più

Point mure a destra. Anche Melkbos può regalare

permette di ripartire immediatamente, con la

materiale, quindi più gliene farai vendere, meglio sarà

ottime uscite ma è più difficile trovare le condizioni

massima efficienza, permettendoti di usare vele più

per te e più potrai godere delle ricompense che ne

ideali. A volte però è anche divertente uscire in posti

piccole o le stesse misure anche con vento più forte.

derivano, come essere qui a Cape Town ed usare la

come Whitsands, con il vento più onshore e nucleare. A

Abbiamo fatto un grosso passo avanti, anche grazie

spiaggia come ufficio. Lo adoro. E ogni giorno faccio

volte invece solo galleggiare e poi volare in down the

all’aggiunta di Ben Van Der Steen al team, a cui

del mio meglio per promuovere me stesso ed i miei

line ad Haakgat.

abbiamo dato la possibilità di provare le vele prima di

sponsor.

decidere per il cambio di scuderia in modo che la sua

OK PETER, PASSIAMO ORA AL TECNICO E ALLO

decisione fosse a ragion veduta. Ne è rimasto

IL TUO OBIETTIVO PER QUESTA STAGIONE?

SVILUPPO DIETRO LE QUINTE. RACCONTACI UN PO’ LA

entusiasta ed ha subito accettato la nostra offerta. È

ROSS: Cercherò di concentrarmi maggiormente sullo

TUA STORIA.

già finito sul podio più di una volta e penso sia un

slalom e sul consolidare le relazioni di affari in

PETER: Sono di origini tedesche ma sono cresciuto in

ottimo candidato al titolo per la prossima stagione.

Inghilterra. Molto probabilmente non parteciperò alla

Toscana vicino a Viareggio da quando avevo 4 anni.

gara wave a Pozo. Cercherò di riconquistare il mio

Verso la fine degli anni ‘70, ho scoperto il windsurf,

SEI UNO DEGLI ATLETI PIÙ COMPLETI IN

attuale titolo di campione mondiale di Formula e

proprio mentre stava per nascere, e me ne sono

CIRCOLAZIONE, FACENDO SIA WAVE CHE SLALOM AD

anche fare gli eventi wave vicini a casa, quindi sia

innamorato già da quando avevo 16 anni. Andando

ALTI LIVELLI. DOVE E COME TI ALLENI?

quelli locali inglesi che probabilmente le tappe PWA a

avanti, non avendo sbocchi lavorativi in zona, ho colto

ROSS: Generalmente trascorro almeno qualche mese

Klitmoller e Sylt e sicuramente Sud Africa (se

l’opportunità di lavorare da Oradini, sul Garda, come

in Sud Africa per poi andare ad allenarmi in slalom

dovessero confermarla)! Così facendo posso

commesso per il periodo estivo. Ho poi conosciuto


68

Thomas Traversa in Push Loop nel duo home spot

Helgo Lass che era l’importatore North Sails, finendo

notevole. Dopo qualche anno però non riuscivo più ad

Gaastra, mi ha proposto di lavorare come designer

poi per lavorarci. A quel punto ho iniziato a farmi la

avanzare nella mia carriera in quanto ero sempre e

Gaastra a fine 2010. Per quanto mi poteva dispiacere

gavetta, lavorando tutti i giorni ma riuscendo ad uscire

comunque sotto al disegnatore capo di allora, Dave

lasciare Point-7 non potevo non accettare

con l’Ora. Il mio sogno è sempre stato di lavorare sulle

Ezzy. Ho così avuto la possibilità di realizzare delle vele

un’opportunità del genere e ho così iniziato con

vele. Ho così iniziato facendo riparazioni come centro

per DaKine.

Gaastra.

AH È VERO! IO AVEVO LA DACOMP!

COM’È INVECE LA SITUAZIONE ATTUALE? VIENI

periodo in cui al Garda stavano cominciando a

PETER: Quel progetto però è durato pochissimo ed è

SPESSO QUI IN SUDAFRICA?

prendere piede le vele con stecche a rotazione con

da lì che poi è partita l’avventura YES Sails. A quel

PETER: Io solitamente vengo qui almeno un mese e

sistema RAF. Dopo NeilPryde anche la North ha iniziato

punto ero già al Garda da svariati anni, essendomi

mezzo da metà gennaio fino a fine febbraio per

a fare vele con stecche anche sotto il boma. Le prime

ancora trasferito l’inverno dopo la mia prima estate

finalizzare le vele wave. Torno poi a casa ad Alghero,

vele erano puramente degli esperimenti, senza la

da Oradini. Allora è anche avvenuto l’incontro con

dove resto per 2/3 settimane, per poi dover andare in

minima esperienza, però andavano già piuttosto bene.

Andrea Cucchi, che sono stato il primo a

Cina per mettere il tutto in produzione perchè siano

Durante l’estate c’era stato il meeting importatori

sponsorizzare nella sua intera carriera, con YES,

pronte per aprile, quando inizia la produzione effettiva,

North, al Garda, con David Ezzy come designer. Due

avendo visto il suo talento ed il suo fisico. Con le mie

in modo che siano disponibili sul mercato per

importatori, incuriositi, hanno voluto provare le mie

vele, poi, la stagione successiva ha vinto ogni cosa ed

metà/fine estate. Il primo motivo è comunque finire le

vele, che si sono rivelate nettamente migliori rispetto a

è così nato il fenomeno Cucchi, verso l’inizio dei ‘90.

vele wave per la stagione nuova. Io però ne approfitto

quelle realizzate da Ezzy, per quella specifica tipologia.

Sono sempre rimasto amico con Andrea, anche dopo

anche per parlare un po’ con Axel e Knut, assieme

A quel punto, Eckart Wagner mi ha dato il compito di

il suo passaggio in NeilPryde e anche lui ad un certo

ovviamente agli atleti, per avere un overview generale

realizzare una linea di vele. Un conto è fare una vela

punto si è posto la fatidica domanda: “Che faccio ora

del nuovo range di vele. Io cerco di portarmi avanti ad

discreta, ma da lì ad arrivare a mettere su una linea

della mia vita?”. E ha deciso di trasformarsi da atleta

ogni occasione possibile, e ho infatti pronti dei nuovi

intera, con quelle specifiche caratteristiche, la

in business man. A quel punto mi ha ricontattato ed

prototipi per tutte le linee, in modo da poter già

situazione si complica parecchio. Sono quindi andato

ho quindi colto l’occasione per abbandonare YES con

cominciare ad avere le prime impressioni. Il processo

in fabbrica in Sri Lanka per capire meglio come

cui avevo ormai problemi da anni e ripartire con

di sviluppo poi proseguirà per tutta la stagione,

muovermi ed ho realizzato la mia prima semplice vela

Cucchi in Point-7. Nel 2005/2006 abbiamo proposto

concentrandosi per finire sulle vele slalom, la cui

freeride a 4 stecche. Negli anni successivi poi ho

questo concept delle vele tutte nere e siamo andati

ricerca e messa in produzione spesso rasenta la

realizzato la Prisma, che è stata una vela dal successo

avanti un po’ di anni, finchè Knut, proprietario della

deadline di registrazione del materiale per il PWA.

assistenza per North. Dopo un paio d’anni, verso l’83, ho cominciato a realizzare le mie prime vele, nel


69

Peter si confronta con Ross Williams sulla spiaggia di Haakgat (Sudafrica)

AXEL WECKERMANN

realizzare un design se poi nel bel mezzo hai una

poi il design delle serigrafie e di tutti i vari dettagli. Si

Graphic Designer per Gaastra/Tabou

cucitura o un pannello su tutta la lunghezza della vela.

inizia guardando solamente la schermata di un

È una questione molto tecnica e delicata.

computer ma ben presto diventa necessario vederlo

CIAO AXEL, DI DOVE SEI?

PETER: Generalmente gli invio una bozza del layout dei

dal vivo e toccare con mano. A quel punto si nota

AXEL: Koln, Germania.

pannelli, in modo che la vela presenti alcune

sempre qualche dettaglio che prima non avevi notato

funzionalità, che rappresenta lo scheletro, la tela, su

ed è per questo che noi collaboriamo insieme qui,

ADORO IL LOOK DELLE GAASTRA. SIA LE PURE CHE LE

cui poi lui proporrà la sua bozza di design. Dopo

direttamente, in modo da poter velocizzare la

MANIC HANNO UN DESIGN MOLTO AGGRESSIVO ED

qualche via vai di email, riusciamo a raffinare il tutto

realizzazione del design definitivo, sistemando tutte le

ACCATTIVANTE. TU SEI IL DESIGNER. TI OCCUPI SOLO

da entrambe le parte e a concretizzare il progetto un

tessere del puzzle.

DELLE VELE O ANCHE DEGLI ACCESSORI?

passo alla volta.

ROSS: Concordo pienamente con Peter e Axel. Quando avevo visto le grafiche sul computer non mi avevano

AXEL: Io lavoro principalmente sulle vele ma mi occupo anche di tutto il merchandise e degli accessori,

QUANTO CI VUOLE ALL’INCIRCA PER QUESTO

trattando anche la scelta delle combinazioni dei colori

PROCESSO?

rimasto a bocca aperta! Non si può mai sapere a

delle vele e le campagne pubblicitarie.

PETER: Non è questione di mesi, però, avendo

meno di vederlo direttamente, tra le tue mani.

PETER: Axel si occupa del design di tutti i prodotti

comunque numerosi modelli e linee da realizzare, è un

Gaastra, sia vele che kite e anche tavole Tabou e tavole

processo piuttosto laborioso. Sicuramente lo

AVETE UN’IDEA DI COSA PROPONGONO I VOSTRI

da kite Gaastra. Si occupa anche del design e layout

raffiniamo svariate volte per arrivare a un concept più

CONCORRENTI OPPURE SEGUITE UNA VOSTRA IDEA

dei cataloghi e delle pubblicità. È una mole di lavoro

concreto, che poi viene proposto, valutato e raffinato a

SENZA NESSUNA INFLUENZA ESTERNA?

notevole.

step incrementali, per poi arrivare a realizzarlo su

AXEL: Ormai con facebook e internet si vedono le

tutte le vele delle diverse linee. Il problema principale

grafiche nuove con mesi di anticipo ma fino a qualche

QUAL È LA TUA IDEA DI BELLEZZA PER UNA VELA,

è trovare un filo conduttore, un aspetto caratteristico

anno fa qualsiasi tipo di plagio era completamente

VISIVAMENTE PARLANDO? COME FAI A RENDERLA

che ti permetta di identificare il marchio a

impossibile. A questo punto comunque, sarebbe

colpito più di tanto ma vedendole qui in spiaggia sono

DISTINGUIBILE DALLA MASSA?

prescindere dal modello specifico, facendo uscire sia

troppo tardi e non farebbero in tempo ad ispirarsi o

AXEL: È una bella domanda. Il mio ideale di bellezza

la vela che il marchio dalla massa. Non è solamente

copiare la nostra grafica. Noi piuttosto cerchiamo di

sarebbe riuscire ad integrare il design con la

una questione di serigrafie sui pannelli. Bisogna

seguire un’evoluzione logica del nostro design che si

funzionalità della vela ed è per questo che io e Peter

considerare la forma dei pannelli, la loro disposizione,

muova di pari passo allo sviluppo delle vele,

lavoriamo in stretto contatto. Non avrebbe senso

il colore dei pannelli e dei materiali usati, le cuciture e

proponendo un’evoluzione di anno in anno,


70 riproponendo alcuni tratti distintivi. La cosa peggiore

più flessibile.

Non calcola nè carichi nè sforzi, è un software CAD in

che si possa fare, in generale, è imitare gli altri. Non si

Per le vele slalom, invece, utilizziamo i nostri tipici

2D che usano anche NeilPryde, North e altri marchi.

deve vivere sulla luna ma bisogna comunque

pannelli blu di monofilm colorato estruso, con uno

In generale, il punto di partenza di una vela è la Luff

conoscere, rispettare e promuovere la propria

spessore di 4 mil, cioè 100 micron.

Curve, cioè la curva d’albero quando viene messo in

immagine e identità del brand.

A seconda dell'utilizzo della vela, quindi, utilizziamo

tensione armando la vela. Bisogna quindi considerare

anche diversi materiali, che devono quindi essere

la distribuzione mirata di materiale affinchè l’albero,

LAVORI IN UFFICIO O TI BASTA IL TUO LAPTOP?

considerati nel design generale.

accoppiato alla curvatura d’albero della vela, crei un

AXEL: Io faccio quasi tutto dall’ufficio di NewSports a

Solitamente nella zona centrale ci sono i materiali

certo profilo. A questo poi si aggiungono anche i vari

Colonia, che è il quartier generale Gaastra in Germania

meno resistenti mentre sui bordi, dove si accumula la

profili secondari dei ferzi. I ferzi sono posti in un certo

per il magazzino e la spedizione in Europa, dove ha

maggiore tensione e stress, usiamo dei materiali più

modo per la creazione di un profilo specifico, e anche

sede anche il reparto di marketing anche per

rinforzati.

secondo una disposizione che permetta l’integrazione della grafica. Ci sono poi le cuciture e le stecche...

l’international, e anche di Tabou e Gaastra Kite. Anche Knut ogni tanto ci lavora.

AXEL QUALE VELA TI PIACE DI PIÙ COME GRAFICA?

Il mio approccio personale è utilizzare due ferzi

AXEL: La Pure, perchè si nota molto bene il design

verticali iniziali, dal caricabasso alla penna, in cui poi

CI SONO DEI FATTORI PARTICOLARI CHE GIOCANO UN

distintivo e anche la combinazione di colori mi piace

comincio a mettere del profilo e poi posiziono i ferzi

RUOLO SPECIFICO E STRATEGICO?

molto. Anche le IQ mi piacciono molto.

orizzontali sotto le stecche, utilizzati anch’essi per controllare il profilo. Anche le cuciture e i ferzi

PETER: Ci sono un sacco di dettagli riguardo alla

secondari giocano un ruolo rilevante che, a seconda

scelta dei materiali e della loro integrazione nel

PETER, POTRESTI RACCONTARMI COME SI ARRIVA

complesso, dal monofilm trasparente, agli Xply

ALLA VELA CHE IL RIDER HA POI TRA LE MANI?

che siano sul bordo o centrali, dovranno sopportare

laminati che risulta più opaco e più essere di diversi

PETER: Io ho un software che mi aiuta a rendere tutto

sollecitazioni diverse. A volte poi bisogna mettere una

colori ed avere fantasie personalizzate che variano da

il processo più produttivo, facendomi risparmiare

cucitura semplicemente perchè la misura predefinita

compagnia a compagnia, i colori, gli inibitori di UV ecc.

tempo, che è fondamentale per mettere insieme tutti i

non ti basta. L’aspetto fondamentale da capire è che

In generale, possiamo dire che le vele con monofilm

dettagli che si devono incastrare nel processo

sebbene il profilo della vela armata risulti curvilineo,

colorato sono molto più resistenti rispetto a quelle in

complessivo. Quando ho iniziato ero obbligato a fare le

sul software si lavora con angoli in 2d, che sono

monofilm trasparente, grazie alla presenza degli

dime a mano coi fogli di monofilm, per poi disegnare e

conosciuti come high points. Sotto la stecca per

inibitori nel colore.

tagliare il monofilm usando il nastro come guida. Dopo

esempio, si possono unire due materiali con una linea

Per le vele wave, ad esempio, utilizziamo Xply colorato,

fortunatamente si è passato al plotter e poi ad

retta e piatta, per poi creare un angolo sotto alla

per ottenere lo spessore desiderato. Il normale Xply è

autocad fino al software che uso al momento, che

stecca stessa. Così facendo si può regolare il profilo

da 125 micron, cioè 5 mil. Nelle vele wave ora

ricalcola automaticamente le regolazioni in caso di

con gli angoli tra gli high points. In generale, se si

utilizziamo il 2Ply che è più sottile e leggero e anche

modifica, basandosi su parametri da me impostati.

vuole maggiore profilo, s’incrementano gli angoli e se ne usano anche di più. Comunque si tende sempre a dare più profilo nella parte bassa della vela, in modo che la potenza sia a portata del rider e il rig risulti più bilanciato, sventando in penna, avendo maggiore controllo. Io devo disegnare ogni singola misura di ogni linea, per l’intero range, mantenendo alcune proporzioni caratteristiche a seconda della tipologia di vela e delle caratteristiche specifiche. L’unico aspetto che disegno manualmente dell’intera vela è la disposizione dei ferzi, mentre tutto il resto è gestito esclusivamente da una lunghissima lista di parametri, percentuali, misure e angoli che ne regolano l’andamento. Generalmente quindi parto da una misura specifica, che può per esempio essere la tipica 4.7 wave e la sviluppo completamente. Una volta finita, completata la progettazione, mando il file in Cina alla fabbrica, dove realizzano il primo prototipo. Solitamente faccio una linea essenziale con 3-4 misure

Peter controlla le sue vele

tipo 4.2/4.5/4.7/5.0. Appena mi arrivano le vele, le guardo, le provo, le studio e cerco di capire quali


71

Thomas Traversa in perfetto time sul lip

modifiche possa fare sul file, non a mano. Io preferisco

successivi, a seconda del momento, della fortuna, della

race che wave, e anche di altri aspetti vari ed eventuali

inoltre fare le vele direttamente in Cina di modo che

necessità di modifiche e da una serie di altri fattori.

con Axel, come la comunicazione sul web e sulla nostra pagina di facebook.

poi le vele di serie siano esattamente identiche ai prototipi che ne sono stati realizzati. Solitamente si

AVENDO COSÌ TANTI ATLETI NEL POOL, ASCOLTI

modifica sempre qualcosa, per poi creare una nuova

QUALCUNO PIÙ DEGLI ALTRI?

MATT PRITCHARD È ANCORA PARTE DEL TEAM?

serie di prototipi, finchè siamo soddisfatti del risultato

PETER: Io ascolto sia gli atleti che il pubblico

PETER: Sì, fa qualche test delle vele wave e

ottenuto. A quel punto applico le ultime modifiche sul

generale, fino all’amatore in spiaggia il sabato e la

soprattutto ha il compito di team manager

software e mando i file definitivi in Cina, dove dopo che

domenica, specialmente per le vele freeride su cui

mantenendo la comunicazione tra atleti e azienda.

mi hanno creato il set, le armo e controllo che tutto

lavoro molto anche ad Alghero.

sia come volevo, dando l’approvazione finale.

Fra gli atleti ci sono alcuni che danno feedback

DOVE FARETE IL PROSSIMO PHOTOSHOOTING?

molto dettagliati, come per esempio Ross, o altri

PETER: Avevamo in mente di farlo qui ma non

I PROTOTIPI TI ARRIVANO CON O SENZA GRAFICA?

come Thomas e Alex che si specializzano sulle

eravamo ancora pronti definitivamente e quindi

PETER: Generalmente le primissime versioni arrivano

misure piccole. Nel freestyle collaboro molto con

abbiamo rimandato.

con una grafica minimale, quasi sempre solo con il

Tonky Frans. Ross spesso fa anche da mediatore,

Non lo faremo però a Maui perchè costa troppo ed

logo, mentre le ultime hanno la grafica. Questo però

raccogliendo le opinioni generali dei rider per poi

è ormai troppo clichè.

non cambia nulla dal punto di vista funzionale delle

riportarmene il succo, come fa Tonky per il

Cercheremo di restare flessibili, facendo le foto per

vele, se non l’intensificazione della collaborazione

freestyle. Chiunque riesce a percepire la differenza

il wave con Alex a Tenerife e slalom e freeride nel

parallela con Axel per il design.

tra una vela e l’altra, poi ci sono i rider più tecnici

sud della Francia.

e specifici e quelli meno.

Maui ormai è troppo mainstream e sono sempre le stesse foto e angoli visti e rivisti.

PER UNA VELA SOLA, PER QUANTO TEMPO PUÒ ANDARE AVANTI QUESTO PROCESSO?

IN GAASTRA QUINDI TI OCCUPI SOLAMENTE DEL

Ovviamente le condizioni sono ottime, però

PETER: Dipende molto dal tipo di vela. Solitamente si

DISEGNO DELLE VELE OPPURE TI OCCUPI ANCHE IN

sicuramente non farebbe male cambiare scenario e

parte dalla vela attualmente in commercio, per poi

PARTE DI MARKETING/GESTIONE DEL TEAM ECC.?

distinguersi dalla massa, ancora una volta!

andare a sviluppare fino a 6/7 generazioni di prototipi

PETER: Io mi occupo anche degli alberi e dei boma, sia


72

ENDLESS SUMMER

TESTO E FOTO DI Martin Daly, Kevin Pritchard www.marshallwaves.com

ISOLE MARSHALL

Kevin Pritchard, Keith Teboul, Marcilio Browne e Bernd Roediger sono andati alla scoperta di un paradiso tropicale abbandonando per qualche giorno la loro Maui, per inseguire un massiccio swell che si sarebbe abbattuto sulle coste delle isole Marshall. Di materiale integro ne hanno portato a casa poco, ma le emozioni che hanno provato sono state uniche.


73

Kevin Pritchard sdraia la vela

È iniziato tutto in maniera completamente innocente,

Improvvisamente sentiamo qualcuno urlare: “Hey!..Hey.

sebbene il bar puzzasse come un bufalo in

Tu... Sì tu con la maglietta blu! Tu brutto pezzo di *%#!

decomposizione. Era il mio compleanno ed eravamo

Perchè non vieni e mi succhi il c@**o?”. Ho girato lo

usciti a festeggiare, il mio vecchio compagno di stanza

sguardo e sono rimasto esterrefatto a vedere i nostri

del college, Dave, con suo fratello, che era appena

due nuovi amici. Mia moglie e le mie figlie non

riuscito a laurearsi dall’infame percorso accademico

sarebbero rimaste troppo impressionate da quei

della facoltà di legge di Harvard. Ci siamo ritrovati in

commenti. Non proprio di classe. Girando poi lo

un bar con un’atmosfera strana, come se fosse stato

sguardo verso il basso ho notato due strisce blu sulla

arredato da un matador, Timothy Leary e Tony

mia maglietta. Ma che?!? Non abbiamo appena offerto

Montana. Una sorta di sfarzo da mafioso unito ad uno

dei drink a quei tipi? Poi è il mio compleanno!

psichedelico di bolero, e sembrava di essere nel bel

Qualcosa è scattato in me ed è partita la mia versione

mezzo di un set di un film del 1984, ma ormai stava

selvaggia.

anche cadendo tutto a pezzi. E c’è un bisogno

In men che non si dica sono partito di corsa lungo il

allucinante di disinfettare ogni angolo. I muri di velluto

marciapiede, buttandomi a mo’ di superman senza

rossi erano ammuffiti e umidi, con teste di toro

mantello e finendo sdraiato come un deficiente

imbullonate al muro che aveva perso qualsiasi

rotolando sull’asfalto del parcheggio. Ad un certo

parvenza di realtà ed era rimasto solo un teschio

punto, non ho capito come, mi sono ritrovato a fare a

rinsecchito. C’erano raffigurazioni di matador

pugni, all’incirca, mentre il mio avversario non si

messicani che erano sparse a caso sulle pareti,

regge in piedi ed io lo prendo un paio di volte con dei

mentre qua e là si vedeva anche qualche spada e delle

pugni ridicoli. Sembrava più un match Laurel/Hardy

bandiere di Jolly Roger, che aggiungevano un tocco di

che Ali/Frazier.

film di pirati. Poi, ovviamente, c’era l’odore.

Facciamo un giro intorno al parcheggio e nel

Ecco che sono entrati dalla porta due individui tutti

frattempo il mio amico #2 barcolla abbracciato a Dave.

unti e si sono seduti proprio di fianco a noi. Ci siamo

“Non capisco quale sia il tuo problema”, biascica, “mi

ordinati da bere e già che c’eravamo gliene abbiamo

state molto simpatici però”. Dave stava facendo da

ordinati un paio anche a loro. Uno s’è trasformato in

coach e da allenatore: “Tieni su il sinistro, affonda con

due e due in tre... come succede sempre. Dopo la

quel gancio!”. Ed ecco che in men che non si dica il

nostra momentanea avventura abbiamo quindi deciso

tutto si trasforma in una specie di stupido match di

di districarci dall’abbraccio maleodorante di quella

wrestling, sull’asfalto, un’altra volta, finchè l’amico

bettola stranamente accogliente, per poi proseguire

numero 1 sussurra qualcosa dalle labbra tumefatte

nel caldo avvolgente della notte hawaiiana.

che ricorda un “ok ok” e si arrende.


74

Keith Teboul

Ecco così che ripartiamo per la notte, avendoli sconfitti

molto probabilmente ha contribuito a questo cambio

Perchè lui ha la capacità, l’intelligenza ed anche la

uno ad uno, eccitati e vittoriosi, mentre Dave indica

di piano di viaggio. Non ditelo a Martin però, potrebbe

fame di onde che possono tramutare questo sogno in

suo fratello, l’avvocato, con la sua polo blu tutta

ridurre notevolmente la vita di Bernd.

una realtà. E stiamo per andare a surfare delle onde veramente serie.

precisa ed i capelli pieni di gel. “Zio” cerca di dirmi, connettendo a malapena “mi sa che stavano parlando

Le Isole Marshall sono un gruppo di atolli a circa 5 ore

con lui e non con te!”,

da Oahu e solo 7 gradi a nord dell’equatore. Il

Siamo atterrati a Majuro su una piccola pista su una

“oh cazzo,” penso tra me e me, “vabbhè, colpa dei fumi

territorio marshallese comprende 900.000 miglia

piccola striscia emersa che non era larga più di 200

della bettola”. Per l’amor di dio però, dovrei veramente

quadrate di un reame acquatico zeppo di picchi

metri. Una minuscola lingua di terra congiunge un

cambiare aria per un po’.

perfetti, che rappresentano il sogno proibito di

altro atollo largo qualche centinaio di metri,

qualsiasi waverider, surfista o windsurfista che sia.

compromettendo così l’integrità del reef e formando

Fortunatamente, la mattina successiva ricevo un

Martin Daly ha scoperto questo paradiso nascosto

un’enorme laguna che è cosparsa da una flotta di

messaggio da Keith Teboul. “Le previsioni danno uno

durante il Quiksilver Crossing ed è rimasto così

barche di pescatori. Sopra al baggage claim, in

swell massiccio. Il radar è passato da viola a nero.

esterrefatto dalla sua bellezza incantata e dall’enorme

aeroporto, c’è un cartello colorato che ci saluta in

Dobbiamo assolutamente andarci. Si parte stasera alle

e crudo potenziale degli spot che ha deciso di

marshallese con “yokwe.” Quest’espressione locale,

6:30”. Non vedendo l’ora di partire per andare ad

raccogliere tutto quello che aveva nel suo negozio a

tradotta letteralmente, è “tu sei arcobaleno”... È la

intercettare questo mostro e lasciarci i nefasti eventi

Sumatra per poi trasferirsi qui e creare il paradiso

gente più gentile, tranquilla e rispettosa con cui abbia

delle serata precedente alle spalle, preparo tutto il

acquatico che ogni rider sogna, proprio sull’orlo di

mai avuto a che fare, e come molte popolazioni locali,

mio materiale freneticamente, dopo aver consegnato

questo mondo semisommerso.

sono stati fregati alla grande. Le isole Marshall

alla mia compagna il titolo onorario di moglie

Un posto senza gente, nè alberghi, nè accampamenti,

rappresentano il secondo paese al mondo per la

dell’anno, aver dato un bacio alle mie due bambine ed

nè turisti, nè tantomeno inquinamento, ed infatti ha

pesca e la produzione di carne di tonno e, come capita

essermi diretto verso l’aeroporto. Keith ha messo

chiamato uno dei picchi principali “Nirvana”. Questo è

quasi sempre, multinazionali e bracconieri utilizzano

insieme una banda di teppisti: Marcilio Brawzinho

l’ambiente acquatico più incontaminato che abbia mai

metodi di pesca indiscriminati che sono illegali nella

Browne, Kevin Pritchard, il campione del mondo di

avuto la fortuna di vedere. E di Oceano lui ne ha visto

maggior parte dei loro paesi d’origine, da Tawain, dalla

longboard, Zach Howard, il fenomeno della Billabong

in quantità. Recentemente ha guidato una barca a vela

Cina, o Sud Corea, ed anche dagli Stati Uniti, che

Ian Gentil, e ovviamente lo stesso conduttore zen, Keith

da 45 piedi per 5.800 miglia nautiche da Perth ad

prosciugano l’Oceano decimando la popolazione locali

Teboul. Già sul posto ad attenderci c’è il giovane

Ailinglaplap, restando 47 giorni in mare, da solo. I

di tonni. Questi metodi obsoleti e distruttivi poi, spesso

prodigio diciassettenne Bernd Roediger, fresco dalla

comuni mortali tremano solo al pensiero di una simile

tramite reti a strascico, non lasciano scampo

sua vittoria alla Maui Makani Classic. È rimasto

opera, ma quando gli chiediamo cosa ne pensi del

nemmeno a tutti gli altri animali marini che si trovino

bloccato sull’isola per le ultime 4 settimane, sebbene

viaggio risponde: “Sono stato benissimo, e ci sarei

sul percorso, uccidendo squali, tartarughe, delfini e

ci sia una giovane ragazza, la figlia di Martin Daly, che

rimasto ancora più a lungo”. Per questo siamo qui.

marlin, che vengono scartati e rigettati fuoribordo,


75

Il reef delle isole Marshall

dopo esser stati uccisi inutilmente. Questa però è

piccolo porto e un gigantesco bungalow, ed al primo

Martin perchè l’avesse chiamata Maybes (FORSE). Mi

un’altra tragica storia.

piano c’è perfino un negozio che offre tutti i giochi

ha risposto semplicemente: “Forse sopravvivi alla

disponibili. Due jetski nuovissimi, tavole ovunque e di

caduta o forse no”. In lontananza c’è poi una sinistra

Carichiamo una montagna di materiale sulla nostra

qualsiasi shape, montagne di alberi, boma, e tavole

chiamata Lucky Larry. Proprio sul canale c’è una

hms, per poi cominciare a metterci in marcia. Le Isole

Quatro con vele Goya. C’è poi un quad che viene usato

destra gigantesca su cui è possibile fare tow in,

Marshall hanno forse la linea aerea meno affidabile al

per trasportare tutto il materiale fino al porticciolo

soprannominata Creepy Kevin. C’era poi il nostro

mondo, il nome di per se è già tutto un programma

locale. I ragazzi però hanno portato tutto il loro

giocoso beachbreak chiamato Walker World. Non c’era

“Air Forse”... quindi abbiamo optato per una traversata

materiale personale, che però finiranno comunque per

una sola altra anima in vista. Per alcuni, questi

di 22 ore e 160 miglia verso l’atollo di Ailinglaplap,

distruggere. Ci sono onde ovunque, dalla giocosa

potrebbe essere la definizione del paradiso in terra. O

dove Martin è riuscito ad ottenere un noleggio

Nirvana, fino alla più pesante e tubante Amnesia, fino

il Nirvana.

centennale sull’isola di Beran, dove ha costruito un

all’improbabile e devastante Maybes. Ho chiesto a

Cominciamo però dalla traversata. L’eccitazione

Keith Teboul

Bernd Roediger

Kevin Pritchard


76

Marcilio “Brawzinho” Browne

riguardo al nostro nuovo ambiente scema

poter entrare in acqua. Tutti tirano fuori il materiale

metri prosegue verso il reef ed improvvisamente

velocemente, e man mano la serenità dello scenario

dalle sacche in fibrillazione, montando le pinne e

qualcuno urla “Porca tr**a, quello è un fottuto mostro

tropicale si trasforma ben presto in una scena

avvitando le strap, incerando le tavole da surf e

marino!”.

dell’esorcista, con facce verdi e vomito a fiumi. Quelli

caricando in volata tutto il materiale sul Sea Ray. Ed

Le onde tubano da cima a fondo e aspirano il loro

più esperti si mettono sdraiati tranquilli nelle loro

ora è finalmente giunto il momento di surfare onde

stesso spray prima di sputarlo fuori con violenza come

cuccette, cercando di riposare, o guardandosi qualche

veramente serie. La gang decide di saltare la colazione

aria compressa. Quest’onda è così potente che quasi

film sull’iPod. Altri invece preferiscono stare all’aria

a piè pari, volendo uscire in mare e facendosi

come un buco nero prima si risucchia per poi

fresca, ma l’interminabile dondolio della barca e la

consegnare il cibo più tardi da una barchetta in

disintegrarsi sul reef corallino creando turbinii ed

puzza di diesel e vomito non sono proprio idilliaci.

alluminio, sul picco. Dopo 22 ore in mare a vomitare...

esplosioni di schiuma. È una vera mostruosità, ma

Martin ovviamente dirà che siamo solamente una

non ci fermiamo nemmeno per far colazione. Le onde

altrettanto eccezionale in tutta la sua brutale gloria.

manica di sfigati, ma appena entrerà lo swell, si

stanno pompando. Almeno abbiamo ancora un’idea

Zach Howard ed Ian sono in acqua ancora prima che il

ricrederà!

precisa delle nostre priorità.

capitano getti l’ancora, remando lungo il reef e posizionandosi già veramente profondi sul picco.

Dopo una lunghissima e atroce nottata siamo

Ci mettiamo in viaggio verso Maybes, facendoci una

Hmmm, dice Martin, sono circa 70 metri più interni di

finalmente arrivati a destinazione sull’isola di Martin la

barchettata di 45 minuti.

quanto stava Slater la settimana scorsa. Il resto della

mattina successiva. Tutti non vedono l’ora di mettere

Nell’aria si sente odore di cambiamento, l’eccitazione è

truppa sta impazzendo sulla barca, armando le vele,

piede sulla terra ferma, e dopo qualche minuto la

tangibile e siamo tutti elettrizzati. Una falange romana

spalmandosi la crema solare, e lo swell pompa come

nausea è finalmente scomparsa. Controlliamo le

di linee perfettamente organizzata si para all’orizzonte,

non mai. Zach e Ian intanto si stanno surfando tubi di

previsioni e i modelli erano allucinanti, quindi siamo

sprigionando tutta la sua potenza esplodendo sul reef

10 secondi. Scompaiono al takeoff e poi riemergono

tutti impazziti d’eccitazione, attendendo finalmente di

corallino, salutandoci con estrema violenza. Il set di 6

con lo spray quando l’onda esplode e li risputa fuori


77

Bernd Roediger, sempre radicale

nel canale, per poi rimettersi immediatamente a

sconfigge l’irruenza della gioventù, ed infatti lui e Keith

dall’acqua. Pensando che ci fosse un enorme squalo

remare per andare a prendere l’onda successiva.

sono gli unici due che sono riusciti a cavarsela.

tigre nel bel mezzo del lineup, tutti volano in men che non si dica sulla barca. Non c’è nessuno squalo ma il

Improvvisamente, la situazione diventa interessante. E

Si va avanti senza esitazione finchè la marea si

nostro volo con Air Forse è stato anticipato di 4 ore!

sanguinosa. Bernd sembra posseduto e colpisce il lip

abbassa troppo e il reef diventa completamente

Nel panico, impacchettiamo tutto il più velocemente

con un ritardo folle, Airdroppando dal tubo dell’onda

asciutto. Sulla coperta della barca s’è già formata una

possibile, lasciando i fortunati Keith e Ian a surfarsi le

per poi fare curve strettissime senza il minimo

montagna di materiale distrutto, e qualche chiazza di

onde tutti soli, tranquilli perchè avevano il volo il

riguardo. Si può chiaramente dire che il suo tempo qui

sangue quà e là. Abbiamo già dovuto decimare

giorno successivo. Ci mettiamo così immediatamente

gli sia servito, e ci abbia preso bene la mano. L’onda

seriamente il kit di primo soccorso...

in marcia, a tutta velocità verso l’aeroporto. Per la

continua a tubare ed ecco che improvvisamente viene

Zach è riuscito a tagliarsi quasi completamente la

prima volta nell’intero viaggio, le facce si scuriscono

inghiottito da un albero di schiuma. Albero, vela e

punta del mignolo, ma poi è riuscito in qualche modo

mentre voliamo a tutta velocità nel bel mezzo della

boma distrutti. Avanti il prossimo.

a reincollarselo. A questo punto tutti cominciano a

laguna. Improvvisamente il silenzio s’interrompe:

A terra, Brawzinho è il ragazzo più umile, tranquillo e

rilassarsi e non c’è più fretta. Cominciamo quindi a

“Mayday, mayday, imbarcazione d’alluminio a Searay,

rilassato al mondo, ma appena entra in acqua si

dirigerci verso il reef esterno dall’altra parte di Beran.

tramuta in una bestia. Carica qualsiasi sezione a testa

L’aria è carica di sale e umidità, e nell’accampamento

bassa, entrando con potenza e semplicemente

questa sera ci sarà un’atmosfera rilassata ed euforica.

sbudellando ogni singola onda. Sfortunatamente, però,

Sebbene la distruzione di materiale e il sangue, tutti

in men che non si dica, anche lui viene ingoiato da un

hanno il sorriso sulla bocca, aspettando e

enorme muro di acqua che disintegra completamente

pregustando le surfate del giorno successivo.

tutto il materiale, presentando la sua gamba al reef

La mattina successiva lo swell cala leggermente ma si

micronesiano...

pulisce ulteriormente. I mostri marini diventano meno

Keith è la definizione di stile e grazia, con il suo assetto

frequenti. Le condizioni continuano a pompare e la

da surf da onda e dipingendo ogni singola onda con

gang non perde tempo.

curve perfette, alzando secchiate di spray ad ogni entrata. Kevin sta veramente spaccando tutto,

Lo swell è ormai calato ed è ora sui 3 metri

sdraiando la vela nei bottom turn, rischiando d’infilare

abbondanti. Decidiamo quindi di prenderci una

ogni volta la penna della vela nel tubo dell’onda.

giornata più tranquilla, optando per la più giocosa e

Sembra voglia suicidarsi. Ecco poi che vola sopra al lip

vicina Amnesia, surfando onde in tandem e sorridendo

per secondi interi, con la calma e la sicurezza che solo

fino ad avere male alle guance. Improvvisamente però

un vero veterano sanno dimostrare. Come una

Martin comincia ad urlare e ad agitarsi come un

camminata nel parco. L’esperienza ancora una volta

pazzo, urlando a tutti i rider di uscire immediatamente


78 alluminio a Searay”. “Aearay ad alluminio, avanti”. “Il

velocissimo 180° sul posto, ritrovandosi a surfare la

motore ci ha piantato... siamo alla deriva, passo.”

schiuma, sentendo dei cupi rumori del corallo che si

Merda! Martin fa una curva radicale che quasi sbalza

spezza e sbatte sulla sottile chiglia dell’imbarcazione,

noi e il nostro materiale fuoribordo per andare a

ed è strano che non fosse ancora stata fatta a pezzi.

recuperare l’equipaggio della barchetta in avaria, in

Li notiamo col binocolo, gettiamo l’ancora e mi butto a

serio pericolo di vita.

nuoto per andare ad aiutarli a disincagliare l’imbarcazione, per entrare in sicurezza in laguna. Ian

Ian ha rotto la sua tavola e il nostro driver indonesiano

sta sorridendo. Andy è visibilmente agitato, e si

lo sta riportando alla base per prenderne un’altra.

capisse che fosse convinto che sarebbe finita male. È

Sorpassano il canale ad Amnesia, continuando lungo il

comunque un vero campione, altra gente avrebbe

reef ed è così che il motore li ha abbandonati. Hanno

semplicemente abbandonato la barca ed ognuno per

cercato di fare ripartire il motore ma sembrava che la

sè. Lui invece è rimasto in posizione e non si è mai

linea del carburatore fosse in qualche modo ostruita,

abbattuto, nè arreso. Ian poi ha fatto uno sforzo

con vento e onde che li facevano avvicinare al reef, in

immane, ma era semplicemente impossibile vincere.

una situazione sempre più precaria e rischiosa. Ian

Alla fine di tutto, la situazione era veramente “ossa,

così cerca di saltare fuoribordo, legandosi una cima

barche ed ego”, ma la linea del carburatore non era

alla vita, per cercare di trainare la leggera barca

stata considerata. Solo Martin è in grado di risolvere il

cercando di nuotare a tutta potenza per allontanarsi

dilemma, nel giro di soli 5 minuti. Ed è per questo che

dal reef. Ian è un surfista di classe mondiale, di 17

è Capitano.

anni, che surfa tutti i giorni per ore alla volta. Non si muove di un metro. È fermo immobile. L’Oceano vince

Ci mettiamo tranquilli per l’ultima notte e poi arriva

sempre, ed anche questa volta non si fanno eccezioni,

l’ora di partire. Dire che questo viaggio sia stato

quindi ormai è solo una questione di tempo. Cercano

eccezionale è comunque riduttivo e non ci perdiamo

di tenere la prua puntata verso la schiuma in modo

nemmeno l’ultima session a Nirvana mentre siamo

che i frangenti non li ribaltino, ma sono già stati

diretti verso l’aeroporto. Mi devono trascinare fuori

fortunati a durare fino adesso.

dall’acqua, e mentre ci allontaniamo in barca mi giro

Ecco però che arriva all’orizzonte il temibile mostro

per guardare ancora una volta quelle magnifiche onde

marino, un po’ più da ovest, colpendo la prua da un

tubanti di 2 metri, che si srotolano per almeno 200

angolo leggermente diverso. La barca viene così

metri in totale perfezione cristallina. Completamente

sollevata sempre più in alto, senza il minimo rimorso

deserte. Queste sono le onde che ogni surfista e

nè coscienza, e ben presto Andy si ritrova attaccato

windsurfista sogna di surfare da quando inizia… e non

alla prua e non vede più le linee azzurre e bianche che

c’è una sola anima in zona. Questa è la vera anima

si srotolano all’orizzonte, ma solamente l’azzurro pulito

dell’Oceano. Ma aspetta un secondo. cosa sto dicendo?

del cielo. Ormai sta solo aspettando di venire ribaltato,

No no lasciate perdere le Marshall Islands... l’acqua è

e sa benissimo che sta per succedere, e ne ha paura,

fredda e fangosa, la birra è calda e c’è tantissima

però lo accetta.

gente in ogni singolo spot. Condizioni pietose, niente pesce... e poi per finire, c’è una puzza che ricorda

Stranamente, però, la barca non si ribalta ma fa un

veramente un bufalo in decomposizione...



FAQ SOMMARIO

80

FAQ FREESTYLE

FAQ FREESTYLE

pag. 82

pag. 84

DI Mattia Pedrani

DI Matteo Romeo

La manovra per eccellenza del Freestyle, quella più difficile e più tecnica,

La prima Skopu Tow In eseguita in Italia. Abbiamo intervistato Matteo

nonostante sia in circolazione da 10 anni. Una move che deve combinare in

Romeo, giovane freestyle comasco, che ci ha spiegato un po’ di cose sulla

modo perfetto, eleganza e tempismo. Ancora una volta il nostro freestyle

sua impresa che per poco sarebbe potuta rimanere anonima ma…

teacher ci stupisce con effetti speciali, nel vero senso della parola!

FAQ DIDATTICA

FAQ WORKING PEOPLE

pag. 86

pag. 88

DI Gigi Madeddu

DI Sirio Passioni

Il forte local di Sa Barra ci spiega come regolare al meglio le strap della

Anche voi avete pensato di poter diventare istruttori di windsurf? Per prima

nostra tavola da freestyle, interviene anche il waver sardo Matteo Spanu

cosa dovete partecipare ad un corso VDWS e poi potete seguire le importanti

che invece ci spiega la posizione ottimale per le tavole Wave.

indicazioni del nostro collaboratore per rendere la figura dell’istruttore seria e professionale e sempre con un occhio di riguardo alla sicurezza.


OberAlp S.P.A. - info@oberalp.it - 0471 242 900 - www.oberalp.it


FAQ FREESTYLE

82

CHACHOO

13

12

11

10

9

8

tartaruga Ninja ad aspettare speranzoso che la vela ti

la tavola su un choppino, esponi l'albero nel vento

torni magicamente tra le mani, mentre la tavola

spingendolo verso prua con il braccio anteriore e

• FOTO DI Valerio Pedrani

continua a girare da sola... Il fattore primario ed unico

cazzando la bugna con quello posteriore. A questo

• RIDER Mattia Pedrani

di difficoltà è proprio riuscire a lanciare la vela in

punto molla la mano anteriore dal boma e falla

• TESTO DI Mattia Pedrani

• LOCATION Malcesine, Lago di Garda

LA CHACHOO. COME DIAVOLO ABBIA FATTO RICARDO CAMPELLO AD INVENTARSELA DAL NULLA QUASI 10 ANNI FA PER ME RESTA TUTT'ORA UN MISTERO. CRUDA CREATIVITÀ E UNA DOSE MASSICCIA DI CAPACITÀ TECNICHE. VEDIAMO COME ESEGUIRLA PASSO DOPO PASSO.

modo che galleggi e poi ti torni in mano, ed è proprio

passare sopra a quella posteriore, andando a

questo aspetto che comporta condizioni perfette e

prendere il terminale e girando testa e spalle

timing impeccabile. E un miliardo di tentativi. Detto

sopravento, sbilanciandoti verso prua in modo che la

questo, ecco un po' come si svolge il tutto.

tavola stacchi completamente. Molla la mano ex posteriore e tira la bugna sottovento con l'altra,

STEP BY STEP: La tecnicità della manovra è

cercando di andare a prendere il terminale, usando

già di per sè proibitiva ma è subordinata alle

l'altro braccio come una sorta di bilanciere per

condizioni. Se infatti non ci sono le condizioni perfette,

aiutarti a far da perno, scalciando la tavola sottovento.

con acqua possibilmente piatta o con piccoli chop

Rannicchia la gamba posteriore e sbilanciati in avanti

ordinati e vento leggero e costante, è tutto

in modo che la prua tocchi per prima, permettendo

completamente inutile. Quindi, ancora una volta, non al

alla tavola di cominciare a slashare liberamente. A

INTRO: Per ridurre il concetto ad una semplicità

Garda nei weekend... Lanciati al traverso a tutta

questo punto, sei in skate. Stai facendo un frontside

brutale, questo trick non è altro che una Air Duckjibe

velocità, con perfetta potenza o anche leggermente

180°. La vela non esiste più, starà galleggiando

in cui, dopo aver lanciato la vela ed essere passati

sottoinvelato, in modo che la tavola sia piuttosto veloce

allegramente nell'aria, mentre tu dovrai affidarti ai

sotto alla bugna, si atterra e si finisce la rotazione

ma da non avere la vela troppo piena. Sganciati dal

tuoi riflessi felini per riuscire a non spaccarti la faccia

slidando come una Spock. Sulla carta sembrerebbe

trapezio e comincia a lascare leggermente, arrivando

sulla prua. Scalcia la tavola sottovento e continua a

piuttosto facile, alla fine la Duckjybe è una delle prime

all'angolo di stacco ideale per una Grubby. La prima

tenere lo sguardo girato sopravento, verso poppa.

manovre che s'imparano in windsurf e la Spock è la

fase dello stacco, infatti, ricorda in tutto e per tutto una

Tira la bugna con violenza verso poppa e verso il

base del freestyle. SBAGLIATO. La vela va LANCIATA. Per

Grubby, infatti entrambi le mani son sul boma e

basso, in modo che la vela, appena la tavola atterrerà

metà o 3/4 della rotazione, ti ritrovi come una

mentre spingi sulla gamba posteriore per far staccare

e comincerà a slashare, si gonfi al contrario, risalendo

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83

MATTIA PEDRANI I-00 Vice-Campione Nazionale Freestyle 2013. Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le © John Carter

temperature sarebbero più appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Gaastra, AL360, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu. FOLLOW ME | mattiapedrani.com

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| soundcloud.com/infam0usbeats

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/Mattia_ I_ 00

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/mattia.i.00

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/Mattia00

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verso di te anzichè schiantarsi dritta dritta in acqua.

che ora sarà più avanti rispetto all'altra. Gira la testa e

Quando questo succede, però devi anche stare attento

Ora non ti resta che stare centrale col peso, tenendo lo

le spalle sottovento, alzando il gomito in modo da

a gestirla correttamente in quanto a volte non è

sguardo fisso sulla vela, cercando di anticiparne i

alzare ulteriormente il rig per aver più spazio per far

proprio delicata... altre volte invece ti schianti e sei in

movimenti e capendo già se avrai o meno possibilità di

fluttuare la vela. Rannicchia la gamba posteriore e

acqua convinto che l'albero si sia piantato ed ecco che

chiudere il trick. Stendi le gambe verso poppa, in modo

stendi quella anteriore in modo che la tavola stacchi

quando stai per emergere...SDENG! Sorpresa... la vela

che la tavola continui a ruotare liberamente,

completamente.

stava ancora galleggiando e tu stai andando in

completando l'intera rotazione. Più la tavola si avvicina

Foto 4: Questo è il frame tipico di una Chachoo. Ed è

spiaggia con la faccia coperta di sangue perchè hai

alla completa rotazione, più sarà facile che la vela torni

anche uno dei miei preferiti in assoluto perchè si

preso una bomata sul naso... (Pier luglio 2007...). A

su in quanto sarai nuovamente al traverso e quindi la

notano interamente sia il materiale che il rider,

questo punto la/e mano/i possono tornare sul boma.

potenza nella vela sarà massima, facendotela tornare

riassumendo l'idea di freestyle. È anche il punto in cui

Solo a questo punto però.

magicamente tra le mani. Cerca quindi di riafferrare il

il peso passa da poppa a prua e la tavola viene

Foto 9: La tavola ha ormai completato la rotazione e

boma come puoi, con una o due mani, e continua a

scalciata sottovento, in modo che la prua tocchi faccia

non ti resta che riprendere il controllo della vela con

girare i fianchi sottovento, per poi completare il trick

poi da perno per innescare la seconda fase slashata

una o due mani, e decidere se girarla come una Spock

instintivamente, vedendo se sia meglio uscire come

della rotazione. Qui la vela sta già per andare in

normale o chiuderla come una Spock 540 o 540 one

una Spock normale o come una Spock 540.

modalità “solo”.

hand alla Taty Frans :)

Foto 5-7: Bye bye windsurf, hello skateboard. Questo è

Foto 10-13: In questo caso sono uscito con buona

Foto 1: Plana al traverso e lasca leggermente,

un bs180 eseguito a mo' di tartaruga ninja/danzatrice

velocità e momento in avanti quindi ho preferito

arrivando all'angolo di stacco di una Grubby. Cazza la

egiziana, come si nota dalla mano posteriore. La vela

chiuderla come una Spock normale e chiudere una

vela con la mano posteriore, mandando l'albero verso

ormai ha mente propria e tu non puoi far altro che

Chachoo pulita e veloce.

prua con il braccio anteriore, in modo che la vela

cercare di ammorbidire l'atterraggio sbilanciandoti

generi potenza e ti possa poi catapultare sottovento.

verso prua, in modo che la tavola continui a slashare.

DRITTE ED ERRORI

Foto 2-3: A questo punto inizia lo stacco. Molla il boma

Foto 8: La tavola è arrivata quasi a fine rotazione e la

Pazienza, pazienza, pazienza, vento costante ed

con la mano anteriore e vai ad afferrare il terminale,

vela arriverà alla massima potenza controvento,

acqua piatta. Ed io, sfortunatamente, non dispongo

portando l'albero in avanti con la mano posteriore,

riempiendosi e, teoricamente, tornando verso di te.

di nessuna!


FAQ FREESTYLE

84

SKOPU TOW IN

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• TESTO DI Matteo Romeo • FOTO DI Emanuela Cauli

PARALLELAMENTE AL CAMPIONATO NAZIONALE FREESTYLE DEL WINDSURF GRAND SLAM DI COLUCCIA (VEDI PAG. 5461), SI È SVOLTA ANCHE UNA PROVA DIMOSTRATIVA DI TOW IN, OVVERO ESEGUIRE MANOVRE DI FREESTYLE IN ASSENZA DI VENTO TRAINATI DA UN GOMMONE. TERMINATA LA PROVA, MATTEO ROMEO SI FA TRAINARE ANCORA UNA VOLTA, E MENTRE TUTTO IL PUBBLICO, FOTOGRAFI E CAMERAMEN AVEVANO SPOSTATO L’ATTENZIONE SUL FESTEGGIAMENTO DEL VINCITORE FRANCESCO CAPPUZZO, ECCO CHE ESPLODE UN URLO DALL’ACQUA… MATTEO AVEVA APPENA CHIUSO UNA SKOPU TOW IN, IL PRIMO IN ITALIA! MA IN POCHISSIMI LO HANNO VISTO E NESSUNO LO HA RIPRESO O FOTOGRAFATO… TRANNE NOI DI 4WINDSURF CHE ERAVAMO LÌ A POCHI METRI PER DOCUMENTARE QUESTA BELLISSIMA MANOVRA DEL GIOVANE ATLETA DEL LAGO DI COMO.

Matteo, complimenti per la tua Skopu Tow In,

partenza dovuta all’instabilità nello stare sulla tavola

l’avevi mai provata prima? Grazie mille! Sono molto

con poco vento e la successiva difficoltà nel

contento per questo risultato! Sinceramente prima

mantenere la posizione del peso e della vela durante il

d’ora non mi era mai capitato di provarla anche

traino; se per errore ci si sbilancia o si perde il

perché la vedevo come una manovra quasi impossibile

controllo della vela, si rischia di andare in spin out, e

da eseguire, però mi sono detto fra me e me “perché

in quel momento... si fa un bel botto!

non tentare?” e così, senza dire nulla a nessuno, sono

Quali sono le condizioni ideali per provarla?

entrato in acqua quasi convinto di poterla chiudere!

La principale condizione ideale per il Tow In, è

Ma in quel momento non eri in gara e in pochi per

praticarlo in luoghi di acqua piatta. Ma il vero trucco

uno strano scherzo del destino l’hanno vista.

per eseguire la Skopu, sta nell’avere una brezza tesa di

Nessuna l’ha ripresa e solo 4Windsurf ha la

base, possibilmente sui 7-8 nodi, che addizionata al

sequenza fotografica. Cosa è successo? Il tutto è

vento apparente creato dal traino del gommone, ci

nato grazie al mio amico Jacopo Testa, che presi da un

permette di percepire circa 20 nodi, che solitamente in

attimo di euforia e gasati dalle manovre che stavano

condizioni normali di vento, risultano perfetti per

eseguendo i quattro finalisti del Tow in, in una

l’esecuzione di questa move!

condizione alquanto perfetta per eseguire power

E con quale materiale? Indubbiamente, tavola e vela

move, abbiamo deciso di provare a fare un traino a

Freestyle! In questa sequenza ho utilizzato il

testa per vedere anche noi cosa saremmo riusciti a

nuovissimo RRD TwinTip 101 e l’altrettanto nuovissima

fare.

RRD Style Pro 4.2. La scelta di utilizzare questi

Difficoltà della Skopu Tow In? La difficoltà principale

materiali è stata voluta dal fatto che in acqua erano

per eseguire una Skopu Tow In, non è tanto

presenti 8 nodi abbondanti di vento e quindi avevo

l’esecuzione della manovra in se per se, ma tutto

bisogno di minor superficie velica, altrimenti avrei

quello che viene prima, ovvero: la preparazione alla

rischiato di non riuscire a mantenere in posizione la

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Matteo Romeo I-493 Giovane freestyler del Lago di Como, da alcuni anni partecipa assiduamente al Campionato Nazionale Freestyle ottenendo discreti successi. Molto attivo dal lato mediatico, propone sempre nuovi e interessanti video delle sue manovre. Ora che è stato il primo rider a chiudere una Skopu con il Tow In sarà l’uomo da battere per la Coppa Italia di Tow In a Diano Marina durante il prossimo Windfestival. I suoi sponsor sono: RRD, MB Fins, Nonsolomute.

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vela; la scelta invece di utilizzare un litraggio

successiva all’atterraggio, vincendo così il Tow In

hanno impressionato maggiormente quest’anno sono

abbondante è stata voluta per avere maggior

contest.

Mattia Fabrizi, con i suoi Burner o Burner 900 super

galleggiabilità e stacco nel momento in cui avrei

Hai intenzione di partecipare al Campionato

radicali e anche il giovane Francesco Cappuzzo che

lasciato il bilancino e più appoggio nella seconda parte

Italiano Tow In di Diano Marina al WindFestival?

non scherza affatto con le sue Culo perfette!

della manovra.

Assolutamente si! Ho un asso nella manica, e non

Dacci qualche consiglio per eseguire una Skopu

Eri partito per fare quel tipo di manovra o è stata

sarebbe male poterlo sfruttare durane un campionato

Tow In? Personalmente posso consigliare di

una improvvisazione? Già in passato mi era venuta

italiano Tow In! Tra l’altro credo sia un’ottima idea

trimmarsi in maniera perfetta in base alle condizioni

l’idea di provare la Switch Kono con il Tow In, ovvero la

organizzare questo tipo di competizione; credo che il

del mare e del vento. Da non sottovalutare anche la

prima parte della Skopu, composta da stacco

Tow In stia nascendo come disciplina alternativa al

potenza del mezzo che ci dovrà trainare, se si ha una

atterraggio senza la successiva rotazione; ma ai tempi

freestyle quando non c’è vento. Pian piano tutti gli

moto d’acqua la velocità sarà molto elevata e quindi

non ero in grado di fare la Skopu. Quest’anno invece

atleti ci stanno prendendo dimestichezza, ciò vuol dire

sarà il caso di mettere una vela piuttosto piccola,

mi si è riproposta l’occasione di provare, ma questa

che il livello salirà e insieme anche lo spettacolo! É una

viceversa se si tratta di un gommone non troppo

volta sono entrato in acqua con l’intenzione di

buona cosa per il Windsurf e il Freestyle.

potente. Per l’esecuzione della manovra consiglio di

eseguire la Skopu!

Quali sono le manovre che sai fare in Tow In?

provarla quando si è al massimo della velocità

Sei il primo italiano ad averla eseguita? Ebbene si!

Per le poche volte che ho avuto l’occasione di provare,

possibile e di non aspettare troppo a staccare,

In Italia sono stato il primo atleta ad eseguirla. Questa

mi sono limitato a fare le manovre basilari del Tow In,

altrimenti svanisce l’effetto “vento apparente” non

cosa mi rende molto felice, essere i primi a fare

ovvero la Funnel e Flaka o Flaka 720; entrambe molto

riuscendo così ad andare alti e completare la seconda

qualcosa di nuovo, è sempre molto gratificante!

simili sia da vedere per il pubblico sia da eseguire per

rotazione.

E all’estero...? All’estero di preciso non saprei quanti

il rider. Spero di riuscire ad allenarmi nei giorni di non

È più difficile eseguirla con o senza vento?

atleti l’hanno chiusa perfettamente in piedi come la

vento qui al lago di Como per vedere di provare nuove

È sicuramente più difficile eseguirla senza vento, i

mia, però ricordo che durante l’EFPT in Francia a Six

manovre e divertirmi anche in assenza di vento!

tempi di esecuzione dei movimenti si dimezzano,

Fours del 2012, Antoine Albert, rider francese, riuscì a

E quali sono quelle più gettonate dagli altri rider,

bisogna essere più rapidi ed avere molto più

compiere quasi completamente la rotazione

e perchè? Se dovessi scegliere due rider che mi

equilibrio.


FAQ DIDATTICA

86

LA REGOLAZIONE

DELLE STRAP • TESTO DI Luigi Madeddu, Matteo Spanu

tempo e fatica prima di ogni singolo trick). Ovviamente più siete alti più largo di conseguenza sarà il vostro

IL WINDSURF È FATTO DI TANTISSIME REGOLAZIONI. PIÙ SI È APPASSIONATI, PIÙ SI DIVENTA ESPERTI E PIÙ SI CURA L’ASPETTO TECNICO E QUINDI IL TRIM DEL NOSTRO MATERIALE. UNA COSA CHE RITENGO FONDAMENTALE PER GODERMI UNA BELLA USCITA È IL TRIM DELLE STRAP! OGNI DISCIPLINA HA IL SUO TRIM, OGNI RIDER HA LA SUA POSIZIONE. PER QUANTO RIGUARDA QUESTA FAQ VI ILLUSTREREMO QUALCHE PICCOLO TRUCCO PER REGOLARE LA VOSTRA POSIZIONE SULLA TAVOLA AL MEGLIO POSSIBILE, SIA PER QUEL CHE RIGUARDA IL FREESTYLE CHE IL WAVE.

passo! Per quanto riguarda la posizione della strap sulla tavola utilizzo una posizione centrale. In questo modo sento la mia posizione sulla tavola confortevole e ideale per provare ogni tipo di trick. Una volta deciso dove metterla si può procedere in due direzioni: seguire la posizione della strap classica, avvitandola nei tasselli corrispondenti, oppure adattarla al nostro piede. Per quanto mi riguarda utilizzo i tasselli alternati con base della strap stretta e

La corretta larghezza della strap

collo più alto e rotondo. Questo tipo di trim, oltre a garantirmi una calzata ideale per il mio 41, mi da anche la sicurezza di avere sempre la tavola a stretto contatto con la strap. Una volta avvitate, la larghezza diventa fondamentale! Odio le strap strette, mi fanno davvero paura! Se un anno fa non avessi avuto le strap

Per quanto riguarda il freestyle, da anni utilizzo la

larghe sul collo del piede e perfettamente calzanti ora

stessa posizione e la stessa larghezza di passo tra

forse avrei la caviglia piena di viti! Con un trim ideale

strap anteriori e posteriori. Per il wave, praticandolo

sul mio piede, invece, mi è costata solo 2 mesi di stop

meno, mi appoggio ai consigli del mio compagno di

dopo un big crash in un Ponch! Sono arrivato al punto

team Matteo Spanu che utilizzando i miei stessi

che se le strap non sono montate nel modo giusto e

materiali ha le conoscenze tecniche per suggerirmi

non mi sento a mio agio non provo nessuna manovra!

Gigi Madeddu in Burner

ogni stagione un trim ideale da cui partire e modificare a seconda delle mie sensazioni.

Per il wave ecco cosa ci consiglia Matteo...

Wave: Io sono alto 176 cm e peso 72kg. Il mio Freestyle: È ormai da circa 8 anni che utilizzo

passo è di 42 cm. Per il wave il trim delle strap è

lo stesso passo (distanza tra vite interna delle strap

leggermente asimmetrico e segue delle regole precise:

anteriori e vite nella posizione avanzata della straps

più sposti le strap indietro più aumenta la velocità, più

posteriore). Sono alto 175 cm e peso 70 kg quindi per

le sposti in avanti e più la tavola diventa manovrabile.

me è ideale utilizzare un passo “stretto” che mi

Nelle mura dove salto utilizzo la strap più indietro di

permetta di avere le gambe larghe circa come le

un tassello (passo più stretto) rispetto a dove surfo

spalle. Il mio passo è 42 cm. Questo è molto

(dove il passo è più largo). Riguardo la larghezza è

importante perché con un passo troppo stretto si ha

importante avere il piede ben avvolto all’interno della

Matteo Spanu in Air Chachoo

sicuramente poco equilibrio e quindi si avranno più

strap, con il pollice che va a superare il centro della

C’è differenza tra quad, twinzer e single fin. Nei quad la

difficoltà a stare centrali durante le manovre. Un

tavola (vedi foto). In questa maniera in surfata riesco a

strap posteriore è posizionata sopra le pinne per

passo troppo largo renderà scomoda la nostra

spingere maggiormente sul bordo interno. Il piede non

avere un contatto diretto. Nei monopinna, come nei

andatura e prima di ogni tentativo dovrò sicuramente

deve mai “ballare”, motivo per cui personalmente

twinzer, il bordo di entrata della pinna è a metà della

trovare il giusto assetto (cosa che mi farà perdere

tengo la strap posteriore più stretta di un buco.

strap posteriore.



WORKING PEOPLE

88

INSEGNARE AD INSEGNARE PARTE V

• TESTO E FOTO DI Sirio Passioni

IL QUINTO CAPITOLO DEL NOSTRO COLLABORATORE E ISTRUTTORE WINDSURF VDWS, SIRIO PASSIONI. QUESTA VOLTA ANALIZZEREMO LA QUARTA LEZIONE: VIRATA VELOCE (O A TRE PASSI) E STRAMBATA.

La quarta lezione facendo riferimento al sistema di

virata veloce a tre passi con metodo azione-funzione:

vento e mare e dalla durata della lezione.

apprendimento a gradini visto nel primo capitolo della

1) Si incomincia ad orzare mettendo però la mano

Vediamo quindi la strambata che anch’essa si divide in

rubrica prevede quindi:

anteriore sull’albero sotto il boma, il piede davanti al

tre fasi:

∞ ripasso montaggio tavola e vela.

piede dell’albero, la vela indietro ed il corpo avanti con

1) S’incomincia a poggiare allargando la presa sul

∞ ripasso e chiarimento di come si usano le gambe.

la gamba anteriore piegata e quella posteriore

boma, arretrando con il peso, portando la vela chiusa

∞ ripasso di orzare, poggiare e bolina.

distesa.

avanti e sopravento, la tavola si sposta verso

∞ spiegazione della virata veloce.

2) Solo quando la tavola è controvento ovvero quando

l’andatura di poppa.

∞ spiegazione della strambata.

la vela è proprio totalmente sulla poppa si incomincia

2) Quando la tavola è completamente in andatura di

∞ sicurezza e indipendenza in acqua.

il secondo passo; si va al centro con i piedi (a cavallo

poppa i piedi si spostano al centro e un po’ arretrati

del piede dell’albero) e si afferra il boma sulle nuove

verso la poppa, la vela rimane ben chiusa e la si porta

FASE 1: teoria a terra

mura incrociando questa volta le braccia mantenendo

sempre più sul lato esterno della tavola con le mani

Dopo gli adeguati saluti ai nostri allievi si procede

la vela bassa vicino all’acqua.

ben larghe e il bacino proiettato dalla parte opposta in

assegnando il materiale adatto a ognuno di loro senza

3) Si passa nelle nuove mura afferrando il boma con

cui stiamo spostando la vela in modo da aiutare a

dimenticare l’abbigliamento (muta o licra) e il

l’altra mano e si poggia per finire la virata, con la

continuare la rotazione della tavola nelle nuove mura.

salvagente. Una volta che tutti sono pronti, o ci si serve

gamba davanti distesa e quella dietro piegata per

3) Solo quando la tavola si trova nelle nuove mura si

di una attrezzatura degli allievi, che ovviamente

sopperire alla pressione della vela in poggiata e per

sposta il piede anteriore nella nuova posizione e si gira

l’avranno posizionata in spiaggia in maniera ordinata e

agevolare il movimento della tavola. Infine si riapre la

la vela che nel frattempo era rimasta con la bugna in

in sicurezza, oppure di un simulatore.

vela per depotenziarla e si riprende la corretta

avanti badando di farla girare con il suo baricentro

La lezione di virata veloce e strambata è fondamentale

posizione di andatura nelle nuove mura.

ben sopra la tavola e non con tutto l’albero verso

per chiarire bene ed estremizzare il movimento di

l’acqua.

orzare e poggiare dando molto importanza all’uso e

Solitamente insegno solo una manovra per lezione ma

In entrambi i casi ci si fa aiutare dagli allievi a

bilanciamento del corpo e l’uso corretto di gambe e

per comodità le ho concentrate nella stessa lezione

spostare la tavola per simulare il movimento di questa

piedi. In ogni caso si ripassa prima come orzare e

tutte e due. La scelta come sempre dipenderà da chi

e rendere l’esempio più chiaro. Facciamo provare

poggiare nella maniera corretta per poi insegnare la

abbiamo davanti, dal suo livello e dalle condizioni di

almeno una volta a tutti e poi si entrerà in acqua.

VIRATA (1)

VIRATA (2)

VIRATA (3)

VIRATA (4)


89

STRAMBATA (1)

FASE 2: pratica in acqua Non dimentichiamo di ricordare agli allievi di

Problemi comuni:

rimanere sempre uniti in acqua, il primo obiettivo

∞ Virata: quando gli allievi

sarà la bolina, eseguiremo dei bordi risalendo il

passano nelle nuove mura la

vento insieme provando ad ogni cambio di mura la

vela gli spiaccica in acqua.

virata veloce per prima, scandendo piano piano

Cerchiamo di farli passare

ogni movimento. Una volta che saremo con il

nelle nuove mura solo

gruppo molto sopravento allora si potrà provare la

quando la tavola è

strambata tutti insieme anche questa volta

totalmente contro vento e

eseguendo i movimenti lentamente.

una volta dall’altra parte la

È importante far alzare la testa agli allievi per far

vela va poggiata avanti e

STRAMBATA (2)

STRAMBATA (3)

STRAMBATA (4)

STRAMBATA (5)

vedere sempre dove si trovano rispetto alla riva e

bassa.

chi si ha intorno , in quanto se si continua a

∞ Strambata: l’allievo

strambare con vento che porta fuori ci si

comincia a poggiare e poi

allontanerà sempre di più. Quindi prima di

non riesce a far girare bene

allenarsi nella strambata ricordiamo loro di

la tavola nelle nuove mura.

La vela va girata solo quando la tavola si trova

bolinare il più possibile e verifichiamo che siano in

La vela deve essere portata chiusa, avanti e ben

nelle nuove mura e va fatta ruotare sull’asse della

grado di farlo... Con vento medio forte la

sul lato sopravento della tavola e sempre più sul

tavola e non vicino all’acqua. Può essere utile far

strambata risulterà molto difficile e richiederà

lato esterno della curva. Il peso del corpo deve

allenare l’allievo con esercizi di rotazione della

una maggiore sensibilità ed uso delle gambe e del

arretrare verso poppa altrimenti la tavola fatica a

vela in bugna avanti (al lasco e con poco vento…).

proprio corpo sulla tavola, attenzione quindi a

ruotare!

come impostare la lezione, se il vento porta fuori

∞ Strambata: con vento forte non c’ è verso di

Consiglio infine di far utilizzare bene le gambe

insegniamo bene a rendersi conto di dove siamo in

poggiare…

quando si orza e quando si poggia in quanto la

acqua utilizzando riferimenti. Diamo spazio anche

È importante gestire bene i pesi, prima di poggiare

lezione successiva, se questi concetti sono chiari,

a delle piccole pause in spiaggia per rivedere gli

arretrare bene con i piedi verso poppa e poggiare

sarà molto più semplice.

errori o le carenze.

sul lato sopravento della tavola e non verso la

Alla fine della lezione si rientra tutti a riva dando

prua ricordando che quando saremo in andatura

Ricordo sempre che chi volesse informazioni per

importanza ancora a come si atterra in spiaggia, e

di poppa la vela perderà potenza. Dare la vela

come diventare istruttore o visiti il sito

al trasporto della attrezzatura al proprio posto.

giusta per l’allievo e nel caso più piccola del solito.

www.vdws.de/it con istruttore formatore di

Non dimentichiamo di fare il resoconto finale, di

Effettuare più prove in spiaggia per bilanciare

riferimento Christian Bartesaghi.

discutere di cosa è accaduto e di introdurre

meglio i pesi.

Oppure per altri consigli contattatemi su

l’obiettivo della prossima lezione ovvero il

∞ Strambata: quando l’allievo deve girare la vela

www.saltywind.com e venite a trovarmi in

trapezio!

nelle nuove mura cade o gli si strappa di mano.

Sardegna alla mia scuola a Palau SALTYWIND!!!


90

SPOT GUIDE

TESTO E FOTO DI Francesca LaCroce

LE ISOLE DEL VENTO: ALLA RISCOPERTA DI

MYKONOS

NEL CUORE DEL MAR EGEO, NEL COMPLICATO INTRICO DI TERRE E DI MARE CHE SEPARA LA TURCHIA DALLA GRECIA, AFFIORANO LE ISOLE CICLADI: UN ARCIPELAGO COMPOSTO DA CIRCA 200 ISOLE, TRA GRANDI, PICCOLE E PICCOLISSIME, DI CUI 39 ABITATE IN MANIERA SIGNIFICATIVA E TUTTE DOTATE DI FASCINO PROPRIO: SARÀ FORSE PER QUESTO CHE SI DICE CHE ESISTA UNA DIVERSA ISOLA SECONDO LE PREFERENZE DI OGNUNO? PER QUESTO MOTIVO E SULLA SCIA DEI RICORDI DEGLI ANNI 90, ANNI IN CUI QUESTO ARCIPELAGO ERA LA MECCA PER TUTTI I WINDSURFISTI EUROPEI, ABBIAMO DECISO DI PRENDERE IL VOLO E ANDARE A RISCOPRIRE 3 DI QUESTE ISOLE. Ebbene sì, per arrivarci adesso basta sedersi

fatto un regalo a tutti gli amanti del nostro sport.

più verdi e cristalline del mediterraneo. Nell’area

tranquillamente su un aereo di una qualsiasi

Per tutta l’estate, da maggio a ottobre, il Meltemi

della scuola, protetta dal vento grazie alla penisola

compagnia low cost e in poco più di 2 ore si atterra

(ovvero il vento termico delle Cicladi) soffia

di Divoùna e alle sue due pronunciate colline,

all’aeroporto internazionale di Mykonos ed è qui

lealmente e fedelmente fino a 6bf all’interno della

chiamate dai locals “I seni di Afrodite”, i principianti

che inizia il nostro viaggio…

baia di Kalafati.

possono fare la loro prima esperienza seguiti dagli

Nel cuore di questo spot ventoso sorge l’unica

istruttori di Pezi Huber; l’acqua piatta della baia

… Mykonos, forse la più famosa isola della Grecia e

scuola di windsurf dell’isola, fondata dall’austrico

offre un grande aiuto a chi affronta per la prima

sicuramente conosciuta al grande pubblico come

Pezi Huber, qualcuno di voi potrebbe conoscerlo

volta le planate ed è anche un valido campo di

“l’anti-Ibiza”, nomea dovuta alla sua trasgressiva

poichè durante i mesi invernali torna alla sua

allenamento per tutti i freestyler che vogliono

vita notturna, alle sue serate che finiscono solo con

scuola a Sal, Capo Verde.

perfezionare le loro manovre. Proprio davanti al borgo di Divoùnia, un villaggio di

il levarsi del sole, ai suoi locali e alle sue discoteche, tuttavia Mykonos è molto di più, infatti

Questa bellissima spiaggia offre ai visitatori una

pescatori, si infrangono delle piccole onde perfette

in una delle più belle spiagge dell’isola, il vento ha

miriade di fantastiche possibilità in una delle acque

per gli airtrick, se invece siete dei waverider la

Un caratteristico scorcio di Mykonos

Baia di Kalafati, divertimento garantito!


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Freestyle, Freeride o Slalom con vento forte a Kalafati, a voi la scelta

Curiosità : Per legge le case di Mykonos devo essere bianche ed avere le persiane e le scale esterne in legno colorate di azzurro, blu, marrone o rosa; prima che la casa venga abitata un funzionario municipale fa un sopraluogo e qualora non fossero rispettati questi canoni l’elettricità viene sospesa.

scuola vi offre anche l’opportunità di noleggiare

– e non solo - stiamo parlando del Super Paradise

la notte, questo è il posto per voi e se riuscirete a

l’attrezzatura, ovviamente solo i migliori materiali

Beach; si tratta di una delle spiagge più affollate

spendere più di mille euro durante la serata

dell’anno in corso di Fanatic e North, per il

dell’isola dove la musica inizia già dalla mattina e

potrete aggiudicarvi il tavolo più in, dove camerieri

wavespot migliore dell’isola, Ftelia, una delle poche

finisce solo intorno alle due di notte, ma non fatevi

e buttafuori vi tratteranno come dei Re; non siamo

spiagge bianchissime e non ancora deturpata dalle

spaventare, perché una volta entrati, vi scorderete

impazziti, non è un errore di battitura, per avere

costruzioni, dove potrete trovare le condizioni ideali

di tutto e vi farete trasportare dagli eventi, perché il

quel tavolo dovrete spendere più di 1.000 euro!

quando il vento soffia da nord.

Super Paradise è il vero paese dei balocchi: tutto è concesso e nulla è vietato!

Nella parte occidentale dell’isola, al centro di

Mykonos è pur sempre Mykonos e a pochi minuti di

Questa non è di sicuro una spiaggia per famiglie,

un’ampia baia, si trova la Chòra, ovvero la città di

macchina dalla scuola di Pezi Huber si trova uno dei

però se siete giovani e avete voglia di “rilassarvi”

Mykonos, sovrastata dai 5 Kato Mili (i mulini di

migliori e più famosi punti di ritrovo per l’aperitivo

guardando belle ragazze in bikini che ballano tutta

sotto); in passato questi mulini a vento erano un vero e proprio punto saldo per il commercio della farina, che veniva trasportata in tutta la Grecia, oggi invece hanno smesso la loro attività e sono stati trasformati in abitazioni da cui si gode una stupenda vista su tutta la città. Scendendo verso il mare si arriva a Little Venice, il tratto più suggestivo del lungomare, dove le vecchie case dei capitani (costruite nel XVII/XVIII) si stagliano a capofitto sul mare. I variopinti balconcini in legno si librano sull’acqua e le piccole porticine d’ingresso al piano terra servivano, in passato, ad agevolare lo scarico delle merci e dei bottini delle azioni di pirateria, mentre oggi affiorano una miriade di piccoli bar ognuno con le sue storie, che hanno reso questo quartiere uno dei più romantici della città e dove si concentra la vita notturna, fra musica classica, jazz e rock.

Veduta aerea del centro di Pezi Huber a Mykonos, baia di Kalafati


Alessandro Venezia aerialeggia alla grande!

Curiosità : da aprile ad ottobre, grazie ad un provvedimento, è vietato ai veicoli a motore di accedere nel labirinto di viuzze. Soltanto le Trikiklà , carrozzelle a tre ruote, possono attraversarlo per rifornire i negozi. Ad esse si aggiungono gli asini e i muli su cui i venditori portano in giro per il paese le proprie merci in ceste di vimini.

La trasgressione e la tradizione convivono insieme nell’isola di Mykonos

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Da Little Venice si entra nel labirinto di viuzze della

piatto principale è naturalmente il pesce in

INFO BOX

città e intorno a voi vedrete solo le caratterizzanti

particolare modo gamberi e calamari, ma la cosa

WINDSURF:

case a cubo di un bianco accecante con le persiane

che potrebbe lasciarvi più stupiti sono gli enormi

∞ Hans-Peter Huber – Watersport (Kalafatis beach)

in legno colorate come le scalette esterne che

antipasti che potrebbero sostituire un pranzo

www.pezi-huber.com

portano al secondo piano, mentre al piano terra

completo. Dopo aver assaggiato praticamente ogni

e-mail: office@pezi-huber.com

bar, baretti, negozi, negozietti, ristoranti, cartomanti

singolo piatto dell’isola vi consigliamo di provare le

RISTORANTI:

e chi più ne ha più ne metta.

triglie fritte condite con limone e spezie, ovviamente

∞ Thalassa Restaurant:

Passeggiando tra questi vicoli farete sicuramente

preparate con il pesce fresco di giornata, il

www.aphrodite-mykonos.gr/

l’incontro con i pellicani dell’isola, sempre pronti a

Kopanisti, ovvero un formaggio intensamente

∞ Konstantis Restaurant:

farsi scattare qualche foto.

speziato e con un forte aroma e la Ghalatoboureko,

www.kostantis-mykonos.com/

In questo intrico di viette potreste avvertire un

una torta alla crema da leccarsi i baffi!

∞ Raya Restaurant:

leggero senso di smarrimento, dovuto anche al

www.rayamykonos.com

fatto che le vie sono innominate, eccetto che per la

In definitiva Mykonos è una piccola perla dispersa

∞ Salparo Restaurant

via principale dello shopping, via Matogiànni, ma

nel Mar Egeo dove troverete il giusto compromesso

DORMIRE:

non fatevi prendere dal panico, perché in qualche

per una vacanza all’insegna del windsurf, del relax

∞ Rhenia Hotel & Bungalows:

modo riuscirete sempre ad arrivare al porto

e della vita notturna.

www.rhenia-bungalows.com/

vecchio, il luogo ideale per cenare in città.

DI NOTTE…

La cucina tipica di Mykonos è sostanzialmente

Il nostro viaggio per Mykonos finisce così, ma nel

∞ Super Paradise:

mediterranea, caratterizzata dall’uso dell’olio

prossimo numero vi racconteremo un’altra di

www.superparadise.com.gr

d’oliva, verdure e spezie come origano e basilico, il

queste meravigliose isole…

∞ Scarpa Bar (Little Venice)

Curiosità : I greci quando vanno fuori a cena tendono ad ordinare tutto il menù, poiché per loro sarebbe troppo difficile scegliere.



NEXT RIDE

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Continuano le anticipazioni 2014 di tavole e vele.

Conosceremo meglio Mr. C7, Chris Pressler.

Seguiremo ancora una volta il pazzo scatenato Jason Polakow in una nuova avventura.

Il PWA di Pozo visto con gli occhi di 4Windsurf.

Il secondo episodio delle isole del vento.

E come sempre, tanti altri articoli esclusivi, approfondimenti, didattica, la rubrica per le ragazze Onde e Curve, i consigli di Matteo Iachino e tanto altro ancora...

RIDER Marcilio “Brawzinho� Browne | LOCATION Malcesine, Lago di Garda | FOTO Emanuela Cauli




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