"anNOTAzioni" 2011

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Arcangelo Corelli

12 Concerti Grossi op. 6

anNOTAzioni 2011


anNOTAzioni 2011 12 Concerti Grossi op. 6 di Arcangelo Corelli

ISTITUTO DIOCESANO LITURGICO-MUSICALE (IDILIM - ASTI)


i concerti 26 febbraio 12 marzo 9 aprile ore 21 Spazio San Giovanni Concerti presentati da Enzo DemariaConcertino: Violini:

Roberto Ranfaldi (Primo Violino Solista dell’Orchestra Sinfonica Na zionale della RAI)

Marco Lamberti (Concertino dei primi violini dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI)

Violoncelli:

Francesco Cerrato Stefano Cerrato, Marco Demaria

Ensemble strumentale dell’ Istituto Diocesano Liturgico-Musicale di Asti Violini: Viole: Contrabbasso: Continuo: Organo:

Sarabeth Guerra, Monica Spatari Daniele Guerci, Alessandro Sacco Francesco Congedo Mauro Ronca Daniele Ferretti Rassegna concertistica “anNOTAzioni...”


Il nostro autore

Arcangelo Corelli Nato a Fusignano nel 1653, studiò a Bologna, dove nel 1670 venne accolto nell'Accademia Filarmonica. Nel 1675 si stabilì a Roma dove fu dal 1679, violinista del Teatro Capranica, e si perfezionò nella composizione. Nel 1679-1680 soggiornò forse in Germania; ma la sua attività si svolse esclusivamente a Roma, dove ebbe come suoi protettori e mecenati i cardinali Benedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni. Fu inoltre in buoni rapporti con Cristina di Svezia, per la quale non solo compose sonate destinate agli intrattenimenti privati di Palazzo Riario (ora Corsini), ma diresse anche ampie compagini strumentali. Nel 1702 si esibì alla corte di Napoli, da dove ritornò amareggiato. Iniziò quindi un periodo di irreversibile declino. Nel 1708 lasciò ogni attivit{ pubblica; trascorse gli ultimi anni di vita in volontario ritiro, a Roma, dove morì nel 1713. La sua fama nazionale ed europea non venne però mai meno tra i contemporanei. Anche per questo fu sepolto nel Pantheon, dove tuttora si trova la sua tomba. Diede nuovo impulso alla forma della

sonata a tre, pubblicando, tra il 1681 e il 1694, quattro raccolte, comprendenti ciascuna dodici sonate (Sonate da chiesa op. 1 ed op.3, sonate da camera op. 2 e op. 4), le quali segnano un punto conclusivo dell'evoluzione di questa forma in Italia.

I 12 Concerti Grossi op.6 La raccolta dei 12 Concerti grossi op. 6 è l'opera più ambiziosa e completa di Corelli. L'opera 6 fu pubblicata postuma nel 1714 con la cura dell'amico, allievo e fidato collaboratore Matteo Fornari. Come nell'opera 5, si tratta di materiale che era stato composto in vari momenti durante l'ultimo trentennio di attivit{. L'op. 6 ebbe grande successo per il suo valore musicale, tuttavia venne stampata in un momento in cui ormai il gusto musicale si indirizzava piuttosto verso le nuove avventure del concerto solistico. Con il termine “Concerto grosso” si intende una forma musicale del medio barocco italiano, basata, come la Sonata barocca, sull'alternanza tra movimenti lenti e veloci, ma caratteristica per il suo organico strumentale, che ne determina anche l'originalit{ strutturale. L'organico strumentale infatti è suddiviso in due sezioni, di diversa consistenza: il Concertino e il Concerto grosso o Tutti. La prima è composta di norma, come nella sonata a tre, da due violini e un violoncello come basso; la seconda da vari strumenti ad arco in uso all'epoca (violini, viole, violoncelli, talora una viola di basso o un contrabbasso), e dallo strumento a tastiera che realizza il basso continuo.

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L'andamento del concerto grosso è basato ropea del Settecento. sulle due sezioni strumentali, che alternano frasi ed episodi musicali come in un dialogo; il Concertino può ad esempio proporre un tema che i Tutti variano o sviluppano, creando il tipico effetto di alternanza dinamica tra piano e forte, che è stato talvolta accostato alle volumetrie delle architetture barocche.

Gli altri compositori proposti

Nel complesso la produzione "ufficiale" di Corelli appare ridottissima: in oltre quaranta anni di carriera, appena 12 concerti grossi, op. 6, 12 sonate per violino e 48 sonate a tre. Vista la straordinaria capacit{ di questo musicista, riconosciuta da tutti i contemporanei, questa scarsa produzione non si spiega con i notevoli impegni di concertista e direttore d'orchestra sempre sostenuti da Corelli, né con la cura qualitativa del tutto speciale (e in parte insolita in quei tempi) che egli dedicava alle sue opere prima di pubblicarle a proprio nome. Corelli quindi deve aver scritto ben di più, ma probabilmente gran parte della sua produzione - forse a causa del suo perfezionismo - non fu mai pubblicata ed è così andata dispersa o perduta. Negli ultimi anni c'è stato quindi un grande interesse per la riscoperta di potenziali partiture corelliane, e alcune sono ormai riconosciute quasi unanimemente dai critici. Si tratta quindi di lavori extra opus, rimasti cioè esclusi dalla rigida selezione che Corelli effettuava per le sue opere a stampa, ma non per questo di minore importanza musicale. Tutte queste opere manoscritte, sia le più certe che le più discusse, si caratterizzano per la raffinatezza stilistica e la qualit{ della scrittura musicale, e confermano il valore assoluto di Corelli, che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della musica italiana ed eu-

Si è scelto di proporre in ogni serata anche un'opera significativa di tre compositori che, a vario titolo, non possono non essere correlati ad Arcangelo Corelli, per delineare meglio la figura dell'illustre maestro di Fusignano: il grande maestro a lui contemporaneo, Antonio Vivaldi, l'allievo devoto Francesco Geminiani, e l'amico e collaboratore, il violoncellista Domenico Gabrielli.

Antonio Vivaldi Nella prima serata abbiamo optato per uno dei massimi compositori del XVIII secolo; sar{ presentato il Concerto op. 3 n° 8, tratto da "L'Estro Armonico", per la sua attinenza compositiva con la forma del Concerto Grosso, ma per la contemporanea originalit{ del contesto stilistico Rassegna concertistica “anNOTAzioni...”


vivaldiano, che ne fa un'opera di assoluto rilievo, e di sicura bellezza. Ci interessa insomma delineare il confronto sullo stesso "terreno" formale, il concerto grosso, tra due grandi del loro tempo. "L'Estro Armonico" è una raccolta di 12 concerti (op. 3). La strumentazione è di orchestra d'archi e un violino solista in 4 concerti, 2 violini solisti in altri 4 (2 di questi anche col violoncello) e altri 4 concerti per 4 violini solisti (anche in questo caso 2 concerti anche con il violoncello). Questi concerti ebbero uno strepitoso successo in tutta Europa, tanto che J. S. Bach, dopo la loro pubblicazione (1711), trascrisse alcuni di questi concerti per clavicembalo solo (n. 9 e n. 12), per organo (n. 8 e n. 11) e per quattro clavicembali ed archi (n. 10). Lo studioso vivaldiano Michael Talbot si spinse al punto di affermare che questi lavori sono "forse la più influente raccolta di musica strumentale apparsa nell'intero diciottesimo secolo".

Francesco Geminiani Sar{ il parallelo della seconda serata. Fu allievo di Arcangelo Corelli, probabilmente l'allievo più illustre e più devoto. Iniziò gli studi sotto la guida di Alessandro Scarlatti a Napoli, divenne poi allievo di Carlo Ambrogio Lonati a Milano, e da ultimo pas-

sò nella scuola di Corelli a Roma. Fu grande esponente della scuola violinistica italiana in Europa, e dal punto di vista compositivo si dedicò fedelmente, e con ottimi risultati allo sviluppo del concerto grosso. Trascrisse per questa forma orchestrale le Sonate op. 5 per violino e continuo di A. Corelli, e la sua op. 3 è del tutto originale e molto ispirata. Ovvia l'influenza del suo maestro, con tocchi di grande finezza e originalit{.

Domenico Gabrielli Fu grande violoncellista bolognese della fine del XVII secolo, innovatore della scuola violoncellistica nella sua citt{, e fu amico e compagno di studi di Arcangelo Corelli. Vorremmo allora proporre il confronto proprio sulla base della loro amicizia e collaborazione musicale, provando a scovare reciproche influenze compositive e di tecnica strumentale, visto il grande balzo tecnico che entrambi rappresentano con la loro opera nei loro strumenti, il violino per Corelli e il violoncello per Gabrielli.

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26 febbraio 2011 ore 21

Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Primo Concerto in Re maggiore Largo - Allegro Largo - Allegro Largo Allegro Allegro Quarto concerto in Re maggiore Adagio - Allegro Adagio Vivace Allegro - Giga: Presto Antonio Vivaldi (1678 - 1741) Concerto n° 8 op. 3 RV 522 in La minore, da "L'Estro Armonico" Allegro Larghetto e Spiritoso Allegro Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Settimo concerto in Re maggiore Vivace Allegro Adagio Vivace Allegro Decimo concerto in Do maggiore Preludio: Largo Allemanda: Allegro Adagio Corrente: Vivace Giga: Presto Minuetto: Vivace Rassegna concertistica “anNOTAzioni...”


12 marzo 2011 ore 21

Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Secondo concerto in Fa maggiore Vivace - Allegro - Adagio - Vivace - Allegro - Adagio Allegro Grave - Largo Allegro Quinto concerto in Sib maggiore Adagio - Allegro - Adagio Adagio Allegro Largo Allegro Francesco Geminiani (1687 - 1762) Concerto grosso n째 2 op. 3 in Sol minore Largo e staccato - Allegro Adagio Allegro Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Ottavo concerto in Sol minore, "Fatto per la notte di Natale" Vivace - Grave Allegro Adagio - Allegro - Adagio Vivace Allegro - Pastorale: Largo Undecimo concerto in Sib maggiore Preludio: Largo Allemada: Allegro Adagio Largo Sarabanda: Largo Giga: Vivace ISTITUTO DIOCESANO LITURGICO-MUSICALE (IDILIM - ASTI)


9 aprile 2011 ore 21

Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Terzo concerto in Do minore Largo Allegro Grave Vivace Allegro Sesto concerto in Fa maggiore Adagio Allegro Largo Vivace Allegro Domenico Gabrielli (1659 - 1690) Duetto per due violoncelli Sonata per violoncello e organo in La maggiore (Grave, Allegro, Largo, Presto - Violoncello solo: Stefano Cerrato)

Sonata per violoncello e basso continuo in Sol maggiore (Grave, Allegro, Largo, Prestissimo - Violoncello solo: Stefano Cerrato)

Arcangelo Corelli (1653 - 1713) Nono concerto in Fa maggiore Preludio: Largo Allemanda: Allegro Corrente: Vivace Gavotta: Allegro Adagio Minuetto: Vivace Duodecimo concerto in Fa maggiore Preludio: Adagio Allegro Adagio Sarabanda: Vivace Giga: Allegro Rassegna concertistica “anNOTAzioni...�


Roberto Ranfaldi Iniziato lo studio del violino con Ferraris, ha seguito a Boston i corsi di Rosenblyth. Nel 1983 ha suonato, come solista, in tournée con la Schwetzer Streichorcherster di Engelberg (Svizzera). Conseguito il diploma nel 1984 con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria, si è perfezionato con C. Romano a Ginevra e presso l’Accademia Internazionale “L. Perosi” di Biella. Nel 1989 è entrato a far parte dell’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino: dal 1995 è violino di spalla dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Ha suonato con alcuni fra i più grandi direttori contemporanei, compiendo numerose tournée in Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, spagna, Stati Uniti e Svizzera. È stato invitato a collaborare come violino di spalla da molte compagini, fra cui: Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa

Cecilia, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Svolge attivit{ didattica presso l’Accademia Internazionale “L. Perosi” di Biella ed è spesso chiamato in qualit{ di componente di giurie di concorsi nazionali ed internazionali. In ambito cameristico, oltre all’attivit{ legata ai gruppi strumentali dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, suona regolarmente in duo con il pianoforte e in formazione da camera con prestigiosi musicisti. Fra le incisioni discografiche, si segnalano un CD con musiche di Furtwaengler (Fonè); due CD, pubblicati da Videoradio, che propongono il “Concerto Gregoriano“ di Respighi e “Le quattro stagioni” di Vivaldi (quest’ultima composizione interpretata nella doppia veste di solista e concertatore), in due registrazioni effettuate dal vivo. Suona abitualmente un violino Evasio Guerra del 1923 e un Gennaro Gagliano del 1761.

Marco Lamberti Ha iniziato gli studi con il M° M Ferraris al Conservatorio Statale di Musica “ A. Vivaldi” di Alessandria dove si è diplomato nel 1983. Successivamente si è perfezionato con il M° Corrado Romano presso l’Accademia Internazionale Superiore di Musica “ L. Perosi” di Biella . Vincitore di concorsi presso i principali enti lirici e sinfonici italiani dal 1999 è concertino dei primi violini nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino.

Da sempre svolge un’intensa attivit{ cameristica collaborando con prestigiose formazioni, effettuando registrazioni e prime esecuzioni di autori contemporanei. Parallelamente dal 2005 è docente di violino e musica d’insieme per archi presso i corsi di formazione musicale gestiti dalla Fondazione per le Attivit{ Musicali in collaborazione con la citt{ di Torino.

Francesco Cerrato Ha intrapreso a quattro anni lo studio del violino con Lee Robert Mosca al Suzuki Talent Center di Torino; diplomandosi giovanissimo ha proseguito la sua formazione con il M° Pavel Vernikov ed i suoi collaboratori in Italia ed all’estero. Ha vinto numerosi concorsi internazionali e sono molti i concerti tenuti in svariati stati europei oltre che in Russia, Tunisia, Brasile, Stati Uniti e Giappone. Ha realizzato alcune registrazioni discografiche tra le quali i concerti n° 1 e 2 di Lorenzo Perosi in prima mondiale, distribuiti dall’etichetta Bongiovanni di Bologna. Attratto dal repertorio cameristico fonda nel 2004 il Trio Caravaggio con cui prosegue l’attivit{ strumentale in ambito internazionale. Da sempre suona in duo con il fratello Stefano, violoncellista. Ha scritto numerosi brani ed arrangiamenti di musica da camera e orchestra; ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale per composizione di musiche da film “Mario Nascimbene Award 2006” è stato premiato

ed elogiato dal presidente della giuria Giancarlo Giannini. Musicista versatile, ha stretto collaborazioni in diversi campi dell’arte con prestigiosi artisti. Fonda nel 2004 la casa di produzione cinematografica “Fregoli Dreams Factory”: gi{ le prime produzioni hanno subito ricevuto riconoscimenti al “WorldFest” di Huston, “New York Film Festival” e, con il cortometraggio “Dire Libert{”, il premio per miglior film e miglior montaggio al “Pumelo Film Festival” di Mumbai 2007 ed il “Gold Kahuna Award for Excellence in Filmmaking” all’ “Honolulu Film Festival 2009”. Nel 2008 costituisce l’etichetta discografica “Fregoli Music”, nuova realt{ nel panorama delle registrazioni e distribuzioni digitali, fondata sulla qualit{ del suono, della scelta dei programmi e degli artisti. Per gentile concessione del M° Piero Farulli suona un violino Nicola Gagliano del 1740.

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L’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale di Asti L’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale (I.DI.LI.M.) è stato costituito da Padre Francesco Ravinale, vescovo di Asti, il 28 settembre 2009. Le sue finalit{ si suddividono in tre ambiti: 1. Ambito formativo. Si tratta dell’aspetto didattico. Con l’obiettivo di assicurare una formazione a coloro che nelle proprie parrocchie svolgono un servizio musicale nella Liturgia, si propongono corsi di: - Organo. Materie: Pianoforte propedeutico 1°-2°-3° anno; Organo 4°-5°-6° anno (prof. Daniele Ferretti); Teoria e solfeggio 1°-2° anno; Armonia 3°-4° anno. Il percorso di studio è strutturato per condurre lo studente principiante ad una buona padronanza dello strumento. Il piano di studio di Organo include anche le materie formative dei corso Direttore di coro. - Direttore di coro. Materie formative: Liturgia, Introduzione alla musica, alla vocalit{ e alla gestualit{, Musicologia liturgica, Vocalit{, Gestualit{ e direzione. Materie tecniche: Teoria e solfeggio 1°-2° anno;

Armonia 3°-4° anno. 2. Ambito culturale. Ci si impegna nel settore culturale mediante la promozione e la conoscenza della musica sacra, riscoprendo e valorizzando il patrimonio musicale esistente in Diocesi. L’IDILIM si fa promotore in ambito territoriale di diverse stagioni concertistiche. Ricordiamo “Notte d’organo” nel mese di agosto in Cattedrale, “Cantantibus organis” dove l’organo è impiegato sotto i diversi aspetti di strumento solista, in orchestra o unito al coro. 3. Ambito servizio liturgico. L’IDILIM cura e prepara il Coro Diocesano. Il Coro della Diocesi nasce quasi informalmente nel 2006 dall'esigenza di provvedere in modo dignitoso alle celebrazioni diocesane, cittadine o comunque presiedute dal vescovo. Da allora è cresciuto in qualit{ e nel numero dei coristi, mettendo in conto, oltre all’impegno liturgico, anche quello concertistico. Il Coro Diocesano è affidato alla direzione di Manuela Avidano.

L’Ensemble strumentale dell’I.DI.LI.M. L’Ensemble strumentale dell’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale di Asti (I.DI.LI.M.) nasce dall’esigenza di dare attuazione ai progetti dell’Istituto in ambito culturale. Ne fanno parte i membri dell’équipe permanente di studi storico-musicali dell’I.DI.LI.M. e alcuni elementi esterni, in base alle esigenze di organico; si prediligono e si cerca di dare spazio alle “forze” musicali astigiane innanzitutto, poiché l’Ensemble si pone l’obiettivo forte di essere realtà territoriale di eccellenza, adottando un metodo di lavoro rigoroso dal punto di vista stilistico e interpretativo, scelte coerenti sul versante culturale e liturgico, dando vita ad un ambiente di lavoro basato sull’amicizia tra i componenti e sulla condivisione del bagaglio di idee ed esperienze professionali di ciascuno dei musicisti. Le prime uscite pubbliche dell’Ensemble, nella primavera 2010, sono state particolarmente seguite e apprezzate: l’esecuzione dello “Stabat Mater” di G. B. Pergolesi durante la Settimana Santa nella Cattedrale di Asti ha avuto notevole riscontro di pubblico, ed è stato apprezzata per la qualit{ esecutiva dimostrata, per l’accurata scelta del momento liturgico e degli spazi, e per l’iniziativa culturale proposta nel suo complesso. L’Ensemble è stato invitato con quest’opera a partecipare alla prestigiosa rassegna del “Maggio Musicale Saluzzese”, nella suggestiva corni-

ce dell’Abbazia Cistercense di Staffarda. L’Ensemble si è fatto altresì promotore di “Concerti Spirituali”, un progetto itinerante durante il periodo quaresimale dedicato ai percorsi pastorali parrocchiali, che nell’anno 2010 ha proposto “Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce” di F. J. Haydn, portato tra l’altro con successo all’interno della rassegna musicale della “Settimana Santa” di Vercelli. L’Ensemble è stato altresì impegnato nella rassegna “Cantantibus organis” organizzata dall’I.DI.LI.M. nel concerto intitolato “Il repertorio per organo e orchestra del ‘700”.

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con il patrocinio di

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