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SOS

PIANETA VERDE CAPIT APITAN AN SOSTENIBILE E GLI ECOCONSIGLI PER SAL SALV VARE L’AMBIENTE


Questo fascicolo trae ispirazione dai personaggi e dalla narrazione del libro Alla ricerca del Pianeta Verde, di Danilo Bonato Edizioni Ambiente, 2010

SOS PIANETA VERDE CAPITAN SOSTENIBILE E GLI ECOCONSIGLI PER SALVARE L’AMBIENTE

TESTI DANILO BONATO ILLUSTRAZIONI FELIX PETRUSKA PROGETTO GRAFICO TATI CERVETTO PROGETTO EDITORIALE EDIZIONI AMBIENTE

© Copyright 2011 IMQ Via Quintiliano, 43 20138 MILANO Tutti i diritti riservati Stampato con inchiostro Ecopure su carta riciclata Revive Pure Mediaprint - Milano


SOMMARIO PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA SAPERE CHE...

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UN GRADITO RITORNO

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OPERAZIONE PM10

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UNA GRANDE CASCATA INVISIBILE

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SPRECHI CHIUSI IN CAMERA

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DOVE FINISCE TANTO CIBO?

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DIMMI COSA COMPRI E TI DIRÒ CHI SEI

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IL SEGRETO PREZIOSO DELLA SPAZZATURA

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TIRANDO LE CONCLUSIONI...

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SE TUTTI I RAGAZZI D’EUROPA FACESSERO LA COSA GIUSTA

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CHI È IMQ E COSA FA

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PRIMA DI COMINCIARE BISOGNA SAPERE CHE… …I personaggi di questa storia, il Professor Theodorus Green e Capitan Sostenibile, sono due vecchi amici che hanno girato il mondo alla scoperta dei problemi che affliggono il pianeta Terra. Il Professor Green vive a Lago Azzurro, una cittadina italiana dove si trova un misterioso Centro Ricerche sul Clima e l’Ambiente nel quale vengono realizzate strabilianti ricerche scientifiche. Proprio qui il Professore stava studiando un modo per lasciare la Terra, che secondo lui era ormai completamente rovinata e compromessa dall’inquinamento, e trasferirsi su un pianeta più sano, in una galassia lontana. Per realizzare questo progetto ha chiamato un supereroe che però lo ha convinto a rinunciare ai suoi propositi e a usare invece le sue conoscenze scientifiche per salvare il nostro mondo. Il supereroe è Capitan Sostenibile, un personaggio pieno di entusiasmo e di voglia di fare, anche se ogni tanto è un po’ confuso. Prima di dedicarsi ai problemi dell’ambiente e della natura si chiamava Capitan Saetta e combatteva il crimine a New York. Ora però la sua unica preoccupazione è quella di aiutare noi terrestri a fare le cose giuste per migliorare la vita qui, su questo pianeta. Proprio oggi, dopo un anno dal loro ultimo incontro, Capitan Sostenibile è tornato a far visita al suo amico e maestro Professor Green...

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UN GRADITO RITORNO CAPITAN SOSTENIBILE: Sono davvero contento di essere qui con lei a Lago Azzurro, Professore! PROFESSOR GREEN: Anch’io sono felice di rivederti dopo tanto tempo. Sei riuscito a mettere in pratica un po’ di cose che hai imparato qui da noi? Non so, protezione della biodiversità, riforestazione, energie rinnovabili. – Beh credo di sì! Ho costruito scuole in Africa e piantato alberi in Amazzonia, però... – C’è qualcosa che non hai capito! È per questo che sei tornato, vero? – Proprio così. Sa, un supereroe come me ha tanti FANS, soprattutto tra i ragazzi. Le cose dove occorre la mia forza fisica riesco a farle bene, ma vado in crisi se devo dare qualche consiglio pratico.

Quando incontro i ragazzi, loro vogliono farmi da “assistenti”. Mi domandano come possono aiutarmi a salvare la Terra, cosa possono fare direttamente loro, e io... – … E tu non sai cosa rispondere! – Esatto! È come se la testa si svuotasse. – Già, già, non c’è da stupirsi. Dai, non abbatterti Capitano, in fondo non è così difficile come pensi. Facciamo così: domani mattina ci alziamo presto e andiamo in giro per la città. Ti mostrerò un po’ di cose pratiche che i ragazzi potrebbero fare per aiutarti. Così potrai spiegargliele per bene. – Davvero? Grazie Professore! Ero certo che mi avrebbe aiutato! – Sì, sì… niente ringraziamenti, sai che mi irritano. Allora d’accordo: pronti per la missione!

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OPERAZIONE CAPITAN SOSTENIBILE: Dove siamo diretti, Professore? PROFESSOR GREEN: Ci facciamo una bella camminata fino in centro. Ti porto alla “Dante Alighieri” così potremo… – Una SCUOLA? Che superidea! Incontreremo gli studenti? Parleremo con gli insegnanti? Forse riusciamo ad invitare a pranzo il Preside e… – Niente affatto. Forza, giriamo l’angolo lì in fondo e siamo arrivati. – Accidenti Professor Green, ma cos’è questa confusione? – Pazzesco, eh? STRADA INTASATA, auto parcheggiate in tripla fila… – … Alcune di quelle grosse macchine sono piazzate sul marciapiede e i ragazzi non possono passare. Perché suonano tutti il clacson? Sembra una mandria di bufali impazziti! È tutti i giorni così? – Eh sì, tutti i giorni: al mattino presto, poco prima di pranzo e poi a metà pomeriggio. Sono i momenti in cui i genitori portano a scuola i propri figli e poi li vanno a prendere. – Ma questi ragazzi sono costretti a fare la gimcana tra le auto e poi... guardi quel fumaccio che si respirano. – Già… è il GAS DI SCARICO delle automobili. La concentrazione di gas

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PM10

QUAL È IL PROBLEMA?

Un’auto media che percorre un chilometro, emette più Un’auto o meno un grammo di monossido di carbonio, 150 GRAMMI di anidride carbonica e 25 MILLIGRAMMI di particolato, chiamato anche PM10.. Il MONOSSIDO DI CARBONIO è un gas velenoso, e molto irritante per i nostri polmoni. L’ANIDRIDE CARBONICA è la principaprincipale responsabile dell’aumento della temperatura sulla Terra. IL PM10 è un pulviscolo sottile che danneggia gravemente le vie respiratorie. L’aria L’aria delle nostre citcittà è satura di PM10 che fa aumentare le malattie polpolmonari e cardio-vascolari. Si calcola che nel mondo più di duecentomila persone all’anno perdano la vita per i danni causati dal PM10 che si trova nell’aria ininquinata delle città. 5


puzzolenti e velenosi qui è così alta da danneggiare i polmoni di un supereroe come te, figurati quelli di questi ragazzini… UNA MAMMA, AGITATA: Tu, con quel buffo costume, togliti di mezzo, non vedi che mi blocchi l’uscita!? – Scusi Signora, io non l’avevo proprio vista. Sa, con tutta questa confusione… UN PAPÀ, MOLTO AGITATO: Ehi, rimbambito, hai toccato la fiancata della mia Superturbo Extra Special e mi hai fatto una virgola sulla carrozzeria. Fuori subito i dati della tua assicurazione! – CAPITAN SOSTENIBILE: Mi spiace, non l’ho fatto apposta… Professore, che facciamo? Qui si mette male! – Forza, togliamoci di qui. Ne ho avuto abbastanza di questa pazzia. Troviamo un modo per svignarcela… – Ci penso io! Si aggrappi alla mia spalla. Con un superbalzo ci spostiamo sul tetto di quel palazzo. Pronti… via! Ecco, siamo atterrati sani e salvi. – Ma sei rimbecillito? Non lo fare mai più! Mi hai quasi fatto venire un infarto... – Suvvia Professore, un piccolo voletto non ha mai ucciso nessuno. Piuttosto, guardi giù in basso. Da qui il traffico davanti alla scuola assomiglia ad un formicaio umano. – E questo perché la maggior parte delle persone è diventata pigra! E si è così abituata a questo stile di vita da non accorgersi nemmeno più del problema...

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SE TUTTI FACESSERO COSÌ...

Supponiamo che per fare due volte avanti e indietro fino alla scuola, una macchina percorra una decina di chilometri. E immaginiamo che lo facfacciano 300 MACCHINE,, ogni giorno, per ognuna delle 10.000 SCUOLE ELEMENTARI che ci sono in Italia. In un anno fanno circa 6 MILIARDI DI CHILOMETRI.. E questo solo per l’Italia: se in tutto il mondo i bambini delle scuole elementari fossero accompagnati in macchina allo stesso modo, si percorrerebbero almeno 500 MILIARDI DI CHILOMETRI ALL’ANNO per fare la spola da casa a scuola. Pensate a cosa succederebbe all’aria che respi respi-riamo, con dentro più di 12 MILIONI DI CHILI DI PM10!!

DIAMOCI DA FARE!

E se qualche volta rinunciassimo al passaggio in auto del papà o della mamma? Ci si può mettere d’accordo, e andare con la MACCHINA DI UN VICINO che va alla stessa scuola. In alcune città si può usare la BICICLETTA, oppure organizzare delle PICCOLE COMITIVE A PIEDI accompagnate da qualche genitore. E soprattutto si possono usare di più I MEZZI PUBBLICI, che sono molto meno scomodi di quel che sembra. Basterebbe poco: se solo uno studente su tre rinunciasse alla macchina dei genitori, le cifre allarmanti che abbiamo visto si ridurrebbero di un terzo. Meno traffico, meno inquinamento, aria più pulita per i ragazzini che vanno a scuola, ma anche per tutti gli altri abitanti delle città. 7


UNA

GRANDE

CASCATA

INVISIBILE

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PROFESSOR GREEN: Allora d’accordo, la affittiamo fino a domani a mezzogiorno… CAPITAN SOSTENIBILE: Professore, è sicuro di voler salire su una cesta attaccata a quel grande pallone colorato? – Si chiama MONGOLFIERA ed è il modo più ecologico e silenzioso per fare un giretto su per questi cieli. Bene, facciamo entrare un po’ di aria calda nel pallone e decolliamo! – Ci stiamo sollevando... – Voglio andare a curiosare nelle abitazioni della zona. Ci avvicineremo quatti quatti alle finestre per vedere da vicino cosa combina la gente e in particolare … i ragazzi. – Però non è bello spiare gli altri. E poi con questo enorme coso volante non sarà facile passare inosservati. – Hai finito di criticare? Ecco, Proprio quello che cercavo… vedi quella finestra al terzo piano della palazzina alla tua destra? – Certo che la vedo. Con la mia supervista le posso dire che si tratta di un bagno e che lì dentro c’è un ragazzino che, proprio in questo momento, SI STA LAVANDO I DENTI. – Perfetto, proprio come immaginavo. Dai, veloce che dobbiamo avvicinarci… ecco, scendi di qualche metro, così… no, un po’ più in alto… avanti ancora un pochino… stop! – E adesso? – Non noti niente di sbagliato?


QUAL È IL PROBLEMA?

Nel pianeta, giorno dopo giorno, SI STA STA RIDUCENDO la quantità di ACQU ACQUA A POTABILE POTABILE a nostra disposizione. Dalle nostre parti di acqua per ora ce n’è n’è a sufficiensufficienza ma ci sono posti sulla Terra Terra dove non se ne trotrova più, come ad esempio in Africa. Una delle ragioragioni è il fatto che I GHIACCIAI SI STANNO STANNO SCIOGLIENDO sempre più rapidamente, col risultato che si riduce la portata d’acqua dei fiumi. Poi, Poi, moltissima acqua vieviene CONSUMA CONSUMAT TA D DALL ALL’INDUSTRIA E DALL ALL’AGRICOL ’AGRICOLTU TU-RA INTENSIVA A: pensate che per fare un chilo di grano servono ser vono 1500 litri d’acqua! E così in alcune zone del mondo (per esempio in Asia occidentale, Africa e Cina) l’acqua comincia davvero a mancare.

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– Le tendine arancioni non si intonano con i rivestimenti? – Che stupidaggine! La cosa sbagliata è che il ragazzo si sta lavando i denti ma… – Ma...? – Ma mentre se li lava L’ACQUA DEL RUBINETTO CONTINUA A SCORRERE, zuccone! – Ah… è vero, non lo avevo quasi notato. Ma in fondo… è solo un po’ d’acqua. – Solo un po’ d’acqua eh? Ma lo sai che quel “po’ d’acqua” moltiplicato per tutti i ragazzini del pianeta quando si lavano i denti potrebbe equivalere a una quantità pazzesca, come una gigantesca cascata invisibile? – Va beh Professore, se vuole entro dalla finestra e chiudo tutto… – Ma cosa dici, babbeo, vuoi far venire un infarto a quel poveraccio? Il problema non è nel rubinetto ma nella testa! Ci siamo tutti abituati a sprecare l’acqua come se fosse infinita. E non ce ne accorgiamo neanche. Mentre l’acqua è un bene preziosissimo. È sempre la stessa che gira per tutto il mondo, dal mare alle nubi in cielo, da quel rubinetto ai deserti dell’Africa. Sempre la stessa! E dato che la popolazione aumenta, ce n’è sempre di meno per ogni abitante del pianeta! – E quindi, chiunque la spreca... – … È come se la levasse dal bicchiere di qualcun altro che ha sete!!

SE TUTTI FACESSERO COSÌ...

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Ogni volta che ci laviamo i denti tenendo aperto il rubinetto, sprechiamo più o meno 5 LITRI D’ACQUA.. Se 10 milioni di ragazzi in Italia si lavano i denti in questo modo, 2 volte al giorno, si sprecano più di 36 MILIARDI DI LITRI in un anno, come una enorme cascata. Ma c’è di più: ogni giorno in Italia ciascuno di noi usa 200 LITRI solo per lavarsi e cucinare. Veramente Veramente troppi, fanno circirca 4.500 MILIARDI DI LITRI all’anno, come dire circa 2 LITRI AL GIORNO per ognuno degli abitanti del pianeta! E pensare che quasi un miliardo e mezzo di persone nel mondo fa fatica a trovare l’acqua per bere...


DIAMOCI DA FARE!

Risparmiare l’acqua non è complicato: basta pensarci ogni volta che la usiamo. E soprattutto NON LASCIARE APERTI I RUBINETTI (quando ci si lava le mani o si lavano i piatti). Provate a tenere il conto di alcune azioni: misurate quanto tempo di rubinetto aperto ci vuole per fare un litro, e calcolate i litri risparmiati usando con intelligenza il lavandino del bagno o quello della cucina. E poi lo raccontate a tutti gli altri, in famiglia ma anche a scuola. E vedrete che l’esperimento dà una certa soddisfazione: perché si scopre che è facile RISPARMIARE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI LITRI in un anno.

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SPRECHI CHIUSI IN CAPITAN SOSTENIBILE: Dove stiamo andando, Professore e di chi è questa bella casetta? PROFESSOR GREEN: È di Ezio Paoletti, un ricercatore che lavora con me al Centro Ricerche e vive qui con sua moglie e un ragazzo di undici anni, Mattia. Siamo grandi amici, ma questa sera siamo qui per una visita veloce. EZIO PAOLETTI: Professor Green, che sorpresa! Come mai da queste parti? E chi è questo suo… amico? PROFESSOR GREEN: Lui è Capitan Sostenibile… sarebbe lungo da spiegare, ma dimmi, Mattia è in casa? – No, è uscito. È andato agli allenamenti. – Perfetto! Posso chiederti un favore? Avremmo bisogno di dare un’occhiata alla sua stanza. – Beh… è una richiesta un po’ singolare, ma dopo tutto lei è il Professor Green e avrà i suoi buoni motivi… È in fondo al corridoio a sinistra. – Grazie Ezio. Ecco Capitano, questa è la stanza del piccolo Mattia, non noti niente di particolare? CAPITAN SOSTENIBILE: Come no! Questa volta non ci casco, qui si sta SPRECANDO ENERGIA! Mattia ha dimenticato la lampada da tavolo accesa, col sole che entra dalla finestra. Ed è acceso anche il computer, e il lettore di CD… – Bravo! Quella lampadina e quel computer resteranno accesi per almeno un’ora prima che Mattia torni a casa.

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CAMERA

QUAL È IL PROBLEMA?

Oggi per produrre energia elettrica si usano GRANDI CENTRALI che, nella maggior parte dei casi, bruciano petrolio, gas o carbone, cioè i cosiddetti “combustibili fossili”. Si tratta di materiali vegetali molto antichi che nel corso dei millenni hanno accumulato una grande quantità di energia dal sole. Quando li bruciamo, RIBUTTIAMO VERSO IL CIELO, CIELO tutta in una volta, l’anidride carbonica che contengono e così produciamo un “EFFETTO SERRA SERRA”” che fa aumentare la temperatura della Terra. Da qualche anno stiamo cominciando a sostituire i combustibili fossili con altre energie rinnovabili, che non surriscaldano il pianeta. Ma abbiamo davvero poco tempo e più sprechiamo energia, più il problema diventa serio.

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Tu cosa faresti? – Bisogna spegnere tutto: la lampada, il computer, il CD, tutto, e tirerei anche le tende della finestra! – Non dire scemenze: la luce dalla finestra non è uno spreco di energia! Ma il resto sì: viene CONSUMATA CORRENTE ELETTRICA senza che nessuno la usi. – Ha ragione Professore. Questa è una cosa che devo ricordarmi di dire a tutti i ragazzi che incontro: ATTENTI a quel che succede in CAMERA VOSTRA! Signor Paoletti le spiace se metto a posto le cose io? EZIO PAOLETTI: Ma le pare Capitano, non mi spiace affatto, anzi devo ringraziarvi perché la vostra visita è un bel promemoria anche per me. Volete fermarvi a cena da noi stasera? PROFESSOR GREEN: No grazie Ezio, stasera devo portare il Capitano... al ristorante. CAPITAN SOSTENIBILE: Al ristorante? Grande!!! E… a proposito, Signor Paoletti, se nessuno guarda la televisione in cucina, forse sarebbe meglio spegnerla… EZIO PAOLETTI: La televisione, accidenti, ma dove ho la testa… CAPITAN SOSTENIBILE (bisbigliando): Che ne dice Professore, sto diventando bravo o no?

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SE TUTTI Una lampadina che sta accesa un’ora un ’ora per niente equivale a uno spreco di almeno 20 WATTORA (l’u(l’unità di misura dell’energia elettri elettri-ca consumata). Un’ora Un’ora di compucomputer acceso equivale invece a 80 WATTORA.. Le due cose messe in in-sieme fanno, sempre per una sola ora al giorno, circa 36 KILOWATTORA (migliaia di wattora) all’anall’anno. Se un miliardo di ragazzi in tuttut-


FACESSERO COSÌ... to il mondo si dimenticasse luce e computer accesi, si sprecherebbe in un anno tanta energia quanta ne viene prodotta da sei grandi centracentrali termoelettriche, e soprattutto si butterebbero in atmosfera 3 MILIONI DI TONNELLATE in più di anidri anidri-de carbonica, la stessa che viene prodotta da un milione e mezzo di automobili che percorrono 13.000 CHILOMETRI ciascuna.

DIAMOCI DA FARE!

Controllare tutto: computer, radio, televisore, giradischi, lampade grandi e piccole, ma anche i telefonini, i videogiochi o i lettori di MP3 portatili. Sì, perché anche gli apparecchi con le batterie ricaricabili prendono l’elettricità dalla stessa presa di corrente a cui sono attaccati tutti gli altri. Nella camera di un ragazzo tecnologico del terzo millennio ci sono tantissimi oggetti che consumano energia in molti modi diversi. Prima di uscire conviene fare l’inventario ed ESSERE CERTI DI AVERE SPENTO TUTTO: si fa bene all’ambiente, ma anche ai nostri apparecchi, che in questo modo durano di più.

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DOVE

FINISCE

CAPITAN SOSTENIBILE: Professore, lei ha detto che mi portava al ristorante... PROFESSOR GREEN: Esatto, e non è forse un ristorante questo? – Si ma… non ci siamo venuti come clienti. Lei mi ha fatto assumere come cameriere! – Perché è proprio quello che volevo ottenere! Così possiamo curiosare tra i tavoli, mettere il naso in cucina e vedere quello che sceglie la gente. – Sarà… Ma almeno, quando passiamo per la cucina possiamo mangiare a sbafo tutto quello che vogliamo? – Assolutamente no, abbiamo altro da fare! Adesso, svelto, porta queste quattro cotolette al tavolo 18. – Sì, sì… anche queste meravigliose salsicce!! Ma cos’è che dovrei guardare mentre muoio di fame? – GUARDA QUELLO CHE MANGIANO. Non vedi tutti questi clienti sovrappeso che ingurgitano quantità esagerate di cibo? – Umm… è vero: ci sono PARECCHI CICCIONI e anche i ragazzini sembrano piuttosto grassottelli! Mangiano troppo? – Certamente mangiano troppo, però non è solo un problema di quantità ma anche di QUALITÀ DEGLI ALIMENTI. – Qualità? Professore, si spieghi meglio. – Non hai notato che qui si mangia soprattutto carne? È così ovunque, tutti vogliono LA CARNE.

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TANTO CIBO?

QUAL È IL PROBLEMA?

In meno di 50 anni il consumo medio di carne nel pianeta è raddoppiato, arrivando a 40 chili all’anall’anno per abitante. Da noi in Europa la media è di 100 chili all’anno e OGNI ABITANTE ABIT CONSUMA 700 CHILI DI CEREALI ALL’ANNO ALL’ANNO,, di cui 100 mangiati direttamente e gli altri 600 mangiati dagli animali di cui ci nutriamo. Così ci servono servono sempre più cerecereali, sempre più terreni, energia, fertilizzanti e… acacqua! Occorrono infatti 13.000 litri d’acqua per proprodurre un chilogrammo di carne bovina. Invece nei PAESI POVERI LA GENTE VIVE CON SOLO 150 CHILOGRAMMI DI CEREALI, CEREALI, quasi tutti mangiati diretdirettamente. E gli affamati nel mondo sono aumentati da ottocento milioni a un miliardo…

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– Beh, sì, ma non ci vedo nulla di male... – Certo, non c’è niente di male nel mangiare ogni tanto una succulenta bistecca, ma se lo fanno tutti, e sempre, allora è un guaio. Perché gli animali che noi mangiamo si alimentano di vegetali e noi, invece di fare altrettanto, mangiamo loro. Così per fare arrivare tutta questa carne sulle nostre tavole vengono impiegati circa due terzi del raccolto mondiale di cereali. – Per dare da mangiare a mucche, polli e maiali? – Già. E se noi dei Paesi ricchi imparassimo a consumare un po’ meno carne e a mangiare un po’ più cereali e verdure, ci sarebbe più cibo per tutti e faremmo del bene sia all’ambiente che alla nostra salute. – Capito… aspetti che consegno questo stinco di maiale e otto spiedini al tavolo 3 e sono subito da lei… – Ok, adesso vieni con me che voglio mostrarti un’altra cosa. – Ma qui stiamo uscendo sul retro. – Esatto. Vedi quei grossi contenitori? Aprine uno e guardaci dentro. – Ahh, che puzza! Ma questo è cibo buttato via. Che spreco! – Puoi dirlo forte! Lo sai che dalle nostre parti quasi il CINQUANTA PER CENTO DEL CIBO che produciamo VIENE BUTTATO VIA? – Pazzesco! Ma la gente lo sa? – Forse, ma non se ne preoccupa più di tanto… Basta, andiamocene. – Aspetti, Professor Green, quel signore grosso seduto al tavolo lì in fondo mi ha chiesto il conto… cosa faccio? – Fai un bel sorriso e vienimi dietro. Scappiamo alla svelta, prima che si accorgano che come cameriere sei un vero disastro!

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SE TUTTI FACESSERO COSÌ...

Se tutti i ragazzi che abitano la Terra Terra consumassero 100 CHILOGRAMcir-MI di carne a testa, come facciamo in Europa, dovremmo produrne cir ca 100 MILIONI DI TONNELLATE ogni anno, consumando 20 MILIARDI DI TONNELLATE di cereali e più di un milione di miliardi di litri d’acqua! Se poi ogni ragazzo della terra sprecasse 500 CHILI di alimenti ogni an an-no, come avviene nei paesi sviluppati, avremmo oltre 500 MILIONI DI TONNELLATE DI CIBO BUTTATI VIA,, una montagna enorme, che bastebasterebbe per sfamare 600 MILIONI di persone.

DIAMOCI DA FARE!

La prima regola è comprare, cucinare e mettere nel piatto SOLTANTO QUEL CHE SERVE, cioè le cose che siamo assolutamente sicuri di mangiare. Riempire la borsa della spesa, il frigo e la tavola di TROPPO CIBO, FA MALE a noi (mangiamo troppo), all’ambiente (consumiamo troppe risorse), e anche agli altri (buttiamo via prodotti alimentari che sarebbero preziosi per chi ha poco da mangiare). E poi bisogna ricordarsi che l’essere umano è onnivoro, e non carnivoro, e che la parte principale della sua dieta dovrebbe essere vegetale. Se riuscissimo a convincerci, noi e i nostri genitori, a NON MANGIARE CARNE PIÙ DI DUE O TRE VOLTE A SETTIMANA, otterremmo risultati straordinari per la salute e l’ambiente.

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DIMMI COSA COMPRI CAPITAN SOSTENIBILE: Che spettacolo questo centro commerciale! Guardi quanta gente che fa acquisti, e quanta roba si può trovare qua dentro, dal pollo allo spiedo al televisore 3D. PROFESSOR GREEN: Ssst… o ci farai scoprire! – Però, Professore, è proprio necessario starcene qui nascosti dentro un carrello? Non potremmo visitare anche noi i reparti come fanno tutti gli altri? – No, no, un supereroe darebbe troppo nell’occhio. Bisogna che non ci vedano, e in particolare dovremmo osservare quel che fanno i ragazzi… Oggi è sabato e qui è pieno di gente giovane. – Ahh capisco. Ma, ora, non mi verrà mica a dire che è sbagliato anche fare acquisti. No, vero? – Stai tranquillo, comprare le cose va benissimo, soprattutto se non diventa una mania, ma la cosa veramente importante è GUARDARE “COME” SI COMPRA. Vedere cioè se dietro un acquisto c’è o no un ragionamento per capire cosa stiamo facendo all’ambiente. – All’ambiente? E cosa c’entrano i nostri acquisti con l’ambiente? – C’entrano, eccome! Guarda quel ragazzo che sta comprando una CALCOLATRICE A PANNELLO SOLARE: per usarla non dovrà mai consumare corrente elettrica o pile, con un bel risparmio di energia e di rifiuti. – E quindi quell’altro laggiù che sta comprando 16 pile per il suo stereo portatile? – È un babbeo, perché potrebbe benissimo prendere PILE RICARICABILI inve-

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E TI DIRÒ

CHI SEI

QUAL È IL PROBLEMA?

Ogni prodotto ha qualche effetto sull’ambiente: per i materiali e i processi industriali con cui viene fabbrifabbricato, per l’energia che consuma quando lo si usa, per i rifiuti che produce. Di conseguenza, il nostro modo di fare acquisti, cioè di SCEGLIERE I PRODOTTI,, ci fa conconsumare più o meno energia e produrre più o meno rifiurifiuti. Inoltre, ogni volta che riusciamo a RIUTILIZZARE LO STESSO PRODOTTO anziché comprarne uno nuovo, ri ri-duciamo in proporzione tutti i guai che quel nuovo proprodotto potrebbe provocare all’ambiente.

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ce che usa e getta, facendo bene all’ambiente e risparmiando un mucchio di soldi. – Caspita però Professore, sulle pile è facile, ma quando si compra una lavatrice o un frigorifero bisogna essere degli scienziati per fare la scelta giusta! – Non è vero, perché, se guardi bene, questi apparecchi hanno appiccicata un’etichetta con una letterina che indica la CLASSE ENERGETICA. La lettera A è per gli elettrodomestici più efficienti, se poi accanto c’è un +++ è in assoluto la migliore. La lettera D è per quelli che consumano di più, e in mezzo stanno tutti i modelli intermedi. Guarda quella signora che si è messa gli occhiali apposta per controllare. – Mmmh e su tutte le merci c’è sempre qualcosa che aiuta a capire? – Su tutte no, ma parecchi prodotti hanno marchi ecologici o di qualità, che garantiscono che sono stati realizzati senza far danni all’ambiente. E poi, in molti casi BASTEREBBE IL BUON SENSO. Guarda al reparto alimentari: che bisogno c’è di comprare l’uva in febbraio o le ciliegie a Natale? Devono attraversare mezzo mondo, inquinando e consumando energia, solo per togliere lo sfizio a qualche rincitrullito e per di più non sanno di niente. – Calma, calma, Professore o rovescia il carrello. A proposito… cosa ne dice se ce ne andiamo fuori prima di essere seppelliti dai surgelati?


SE TUTTI FACESSERO COSÌ...

Se ogni volta che in famiglia si compra frutta e verdura si decidesse di prendere solo quella confezionata nella plastica, servirebbero servirebbero almeno 150 CONFEZIONI A TESTA in un anno. Solo per i ragazzi di tutta Europa dovremmo produrre più o meno 15 MILIARDI DI CONFEZIONI all’an all’an-no, pari a 300.000 TONNELLATE DI PLASTICA.. Se poi tutti i ragazzi in tutto il mondo usassero solo pile usa e getta invece delle ricaricabili, ci sarebbero 500.000 TONNELLATE DI PILE gettate nelle discariche, con tutte le sosostanze pericolose per la nostra salute che esse contengocontengono, come il cadmio, il nichel o il mercurio.

DIAMOCI DA FARE!

Noi e le nostre famiglie, siamo tutti compratori. Possiamo scegliere come e cosa acquistare, e in questo modo DECIDIAMO SE ESSERE UN PO’ PIÙ “VERDI” o un po’ più inquinatori. Possiamo per esempio preferire i prodotti con poco imballaggio e, quando possibile, portarci i contenitori da casa per prendere i detersivi o il caffè dai dispenser. Quando scegliamo prodotti “attenti all’ambiente”, facciamo una cosa INTELLIGENTE E UTILE PER IL NOSTRO PIANETA. Non solo: se siamo ben determinati in questa scelta, a poco a poco scoraggiamo la vendita dei prodotti più inquinanti, dannosi o superflui. E così diamo un piccolo contributo a migliorare la qualità ambientale, non solo dei nostri consumi, ma di quelli di tutti. 23


IL SEGRETO PREZIOSO PROFESSOR GREEN: Facciamo quattro passi per strada, tanto per sgranchirci un po’ le gambe… CAPITAN SOSTENIBILE: Già, che fatica stare dentro a quei carrelli. Però è stato interessante, siamo riusciti… accidentaccio!! – Che c’è? – Il mio stivale si è appiccicato all’asfalto! – Hai pestato una gomma da masticare che qualche furbone avrà gettato per terra… – Ma così si sporca il marciapiede! – E credi che ai furboni gliene importi qualcosa? Guarda quella signora che attraversa la strada… – Ha buttato a terra il mozzicone della sigaretta... – Già. E quel tizio fermo al semaforo? – Sta gettando una bottiglia di plastica dal finestrino della macchina! Ma che razza di modi. Cos’è questa abitudine di SBARAZZARSI DELLE COSE buttandole per strada? – O anche nei boschi, nei fiumi, in mare… comunque buttandole via invece di farci qualcosa. Hai visto quanta roba compra la gente: a furia di COMPRARE E BUTTARE, RICOMPRARE E RIBUTTARE, ci stiamo riempiendo fino al collo di rifiuti. – Però guardi, Professore, quel ragazzino che sta gettando il suo vecchio cellulare nel cestino della spazzatura… bisognerebbe dargli un premio! – Una botta in testa, altro che premio! – Ma cosa dice... Cosa c’è che non va?

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DELLA SPAZZATURA

QUAL È IL PROBLEMA?

Ciascuno di noi produce in media 500 CHILOGRAMMI DI RIFIUTI in un anno. Nel mondo vuol dire oltre 3 MIMILIARDI DI TONNELLATE TONNELLATE DI SPAZZA SPAZZATURA TURA,, come il peso di 40.000 portaerei da guerra, una quantità enorme! E dove finiscono tutti questi materiali? Di solito vengono semplicemente “buttati via”, senza alcun criterio. Un pa patrimonio straordinario completamente sprecato. In rerealtà i rifiuti non sono altro che risorse messe nel posto sbagliato. Se riuscissimo a rimetterli nel “posto giusto”, con un po’ di attenzione e un buon sistema di raccolta, tutta questa “immondizia” si trasformerebbe di nuovo in ricchezza a disposizione di tutti.


– C’è che NON SI BUTTANO LE COSE A VANVERA, supercitrullo! Ti ricordi cos’è il “riciclo”? – Sì, sì certo che ricordo. Si prendono i materiali di un oggetto che non ci serve più e con quelli si fabbrica un altro oggetto. – Già, ma bisogna prenderli, raccoglierli con cura questi materiali e non buttarli alla rinfusa! Guarda il camion della nettezza urbana, ha prelevato il sacchetto della spazzatura con il cellulare e lo sta portando via. Seguiamolo, svelto, fai qualcosa! – Pronti! Si tenga forte che mi attacco dietro al camion così! Resista ancora… ecco, si è fermato. Ma dove siamo finiti? – Alla DISCARICA COMUNALE, credo… Fammi rimettere in piedi e diamo un’occhiata intorno… – Per mille asteroidi avariati! Ma è una MONTAGNA DI CIANFRUSAGLIE PUZZOLENTI! Plastica, avanzi di cibo, scarpe, strofinacci, rottami… – Proprio così. Tutta questa roba non fa che riempiere una buca provocando SPRECO E INQUINAMENTO. E questo perché tutto è stato buttato alla rinfusa invece che con una bella raccolta differenziata... – Professore, guardi lì in quel mucchio il cellulare del ragazzino! Ecco, l’ho recuperato. – Bravo! Vedi, questo telefonino contiene metalli preziosi, come oro, argento… Certo, un cellulare ne contiene pochi grammi, ma se mettessimo insieme i milioni di telefonini, computer, console di videogiochi che i ragazzi buttano via in tutto il mondo... – Metteremmo insieme un FANTASTICO TESORO, invece di seppellirlo nella puzza!

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SE TUTTI FACESSERO COSÌ...

Facciamo il caso degli apparecchi elettronici: videogiochi, lettori MP3, teletelefonini eccetera. Se i ragazzi di tutto il mondo li buttassero via e basta, sensenza seguire alcun criterio di raccolta, in un anno, solo con quelli, costruirem costruirem-mo una MONTAGNA DI 10 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI!! E lo spreco di questi materiali, tecnologici e preziosi, equivale a immettere nell’atmonell’atmosfera qualcosa come 30 MILIONI DI TONNELLATE DI ANIDRIDE CARBONICA,, il gas che sta causando l’aumento della temperatura del pianeta.

DIAMOCI DA FARE!

L’importante è NON SPRECARE NIENTE, perché QUALUNQUE MATERIA È PREZIOSA. Bisogna allora perdere l’abitudine di buttare via le cose, e seguire tutte le istruzioni per la raccolta differenziata, perché quello che non serve più a noi può sempre servire ad altri. È una piccola fatica in più, ma il vantaggio è che insieme alle energie rinnovabili potremmo rendere possibili anche le “MATERIE RINNOVABILI”!

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TIRANDO LE CONCLUSIONI... PROFESSOR GREEN: Ok Capitano, il nostro giro è finito. Io torno al Centro Ricerche e tu continui a occuparti delle sorti del pianeta. CAPITAN SOSTENIBILE: Aveva proprio ragione Professore, ora è tutto più chiaro! Ho imparato sei semplici cose che posso insegnare ai ragazzi! Però, prima di partire, possiamo fare due conti insieme? – Ma certo! – Perché lei mi ha raccontato i guai che succederebbero se tutti i ragazzi si mettessero a fare le cose sbagliate. Ma se invece succedesse il contrario? – SE TUTTI SI METTESSERO A FARE LE COSE GIUSTE? Beh, sarebbe fantastico… aiuteremmo tanta gente. Se consideriamo soltanto i ragazzi che vivono in Europa, e solo le sei cose di cui abbiamo parlato, molti milioni di persone che vivono da altre parti del mondo potrebbero avere un po’ d’acqua, 6 milioni potrebbero sfamarsi e ci sarebbero 6.000 ammalati in meno a causa delle polveri sottili…

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– Sì, quelli che lei chiama i gas nocivi… ma è incredibile Professore! Se ho fatto i calcoli giusti, eviteremmo 400 tonnellate di particolato e 4,5 milioni di tonnellate di CO2, quella che fa crescere la temperatura del pianeta. – I calcoli sono giusti, Capitano! È come far sparire dalla circolazione 2 milioni di automobili… – E poi sulle risorse naturali... mi pare che risparmieremmo più di 10.000 miliardi di litri d’acqua, 20 milioni di tonnellate di cereali, 300.000 tonnellate di plastica, 340.000 tonnellate di metalli… e un mucchio di energia: l’equivalente di quattro grandi centrali termoelettriche!! – Niente male, no? – Non ci sono dubbi. Sono risultati pazzeschi, che si potrebbero ottenere con l’aiuto dei ragazzi di tutta Europa e del mondo intero, facendo cose davvero semplicissime… Basta dirle a tutti, e non ho dubbi che ce la faremo!! Arrivederci Professore, non vedo l’ora di cominciare!


SE TUTTI I RAGAZZI D’EUROPA FACESSERO LA COSA GIUSTA... COMPORTAMENTO CHE POTREBBERO AVERE I RAGAZZI

BENEFICI PER L’AMBIENTE IN UN ANNO

Ridurre di 1/3 i passaggi in macchina per andare a scuola

400.000 chili di PM10 in meno 4,5 milioni di tonnellate di CO2 in meno probabilmente 6.000 vite salvate

Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti

36 miliardi di litri di acqua risparmiati. Equivalente a razione giornaliera d’acqua per 5.000.000 di persone

Spegnere luci e computer nella propria camera

3,6 TWh di energia elettrica risparmiata (come una centrale termoelettrica)

Ridurre del 10% i consumi di carne e del 10% gli sprechi di cibo

10.000 miliardi di litri d’acqua risparmiati (equivalente razione giornaliera per più di un miliardo di persone) 20 milioni di tonnellate di cereali disponibili per i più bisognosi 6 milioni di persone affamate che possono nutrirsi

Convincere le mamme ad acquistare frutta sciolta non confezionata, e usare solo pile ricaricabili

300.000 tonnellate di plastica che non serve produrre 500.000 tonnellate di pile che non serve produrre 12 TWh di energia risparmiata (come 3 centrali termoelettriche)

Riciclare correttamente i prodotti elettronici

Evitare 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 (equivalenti a 1,5 milioni di automobili) Risparmiare l’energia di una città di 160.000 abitanti (0,2 terawattora) 340.000 tonnellate di metalli risparmiate

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CARI RAGAZZI, leggendo questo volume avrete imparato a conoscere le cause dei principali problemi che contribuiscono a far ammalare il nostro pianeta e che cosa succederebbe se continuassimo a osservare comportamenti dannosi per l’ambiente. Avete appreso che anche i piĂš piccoli accorgimenti possono contribuire a migliorare la salute della nostra Terra. Ora vi chiediamo di raccontare ciò che avete imparato agli amici e ai componenti delle vostre famiglie in modo che anche loro possano adottare i giusti comportamenti.

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Fin dalla nostra nascita nel 1951, noi dell’IMQ, Istituto Italiano del Marchio di Qualità, ci siamo impegnati affinché nelle nostre case entrassero solo prodotti sicuri. Per farlo, in questi sessant’anni i nostri tecnici hanno sottoposto ogni tipologia di apparecchio a numerose prove e verifiche per accertarne la qualità. Ora desideriamo che oltre ai prodotti sicuri e alle aziende di qualità ci siano anche prodotti a ridotto impatto ambientale e imprese che facciano un utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Per tale motivo ci stiamo impegnando per sensibilizzare i produttori su queste tematiche, verificando che adottino comportamenti corretti per il nostro pianeta e offrendo strumenti che possano aiutarli nell’operare con un minore impatto sull’ambiente. Se sui prodotti che con le vostre famiglie comprate, trovate questo marchio,

vuol dire che le caratteri-

stiche ecologiche dichiarate sono davvero tali e sono state verificate da IMQ. In caso di apparecchi elettrici, se trovate questo marchio

,

vuol dire che quel prodotto è davvero sicuro e che è stato sottoposto nei nostri laboratori a tutte le verifiche necessarie.

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Caro amico, se vuoi far sapere a Capitan Sostenibile quale dei suoi consigli hai messo in pratica o se desideri suggerirgli qualche altro spunto utile per salvare l’ambiente, mandagli la cartolina che trovi nella pagina a fianco. In alternativa puoi scrivergli su Facebook – S.O.S. Pianeta Verde (ci ha impiegato un po’ di tempo, ma alla fine, anche quel crapone, ha capito come utilizzarlo...), al suo indirizzo di posta elettronica sos.pianetaverde@imq.it, o sul sito Internet www.imq.it/sos_pianetaverde/

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20138 MILANO

VIA QUINTILIANO 43

PRESSO IMQ

CAPITAN SOSTENIBILE


Che differenza c’è tra chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, e invece lasciarlo aperto? Sai quanta energia risparmieresti se uscendo ti ricordassi sempre di spegnere la luce, il computer e l’hi-fi? Hai idea di cosa succede se tutti mangiano troppa carne? Ti sei mai domandato quanto cibo sprechiamo ogni giorno? E cosa accade se butti via le cose senza un minimo di attenzione? Se non hai una risposta a tutti questi quiz e un po’ ti incuriosiscono, ti darà certo una mano l’insolita coppia protagonista di questo libretto: il Professor Green e Capitan Sostenibile. Il primo è un autorevole scienziato, il secondo un supereroe che, anche se un po’ pasticcione e confusionario, è pieno di entusiasmo e vuol darsi da fare per aiutare il nostro Pianeta. Il Professore e il Capitano si trovano ad affrontare alcune situazioni del tutto normali eppure straordinarie per le loro conseguenze. E ci fanno ragionare sull’inquinamento, sull’acqua, sull’elettricità, sul cibo, sulla smania di acquisti, su tutto quel che buttiamo via. Sono faccende che ci riguardano da vicino, ma sono anche i più importanti problemi che ha il nostro Pianeta. Segui i due bizzarri personaggi nel loro piccolo viaggio tra le quotidiane stranezze. Magari scopri che anche tu puoi provare a risolvere un pezzo del problema! Buona lettura e buon divertimento.

TRATTO DA UN PROGETTO EDITORIALE DI

VIA QUINTILIANO, 43 20138 MILANO - WWW.IMQ.IT


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