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Donne e guai

Maurizio Mason

autonomia, libertà e un pizzico di agiatezza. Un po’ come accadrà in Italia vari decenni dopo con l’avvento della Fiat 500 e 600. Con la Ford T l’americano medio non si sentirà più discriminato rispetto ai più ricchi della nazione, ciascuno avrà modo di esprimere la propria modernità dando il via ad una nuovo momento storico. La cosiddetta motorizzazione di massa va oltre il diritto di pochi e la relativa ostentazione. La Ford T non sarà solo una berlina ma servirà anche per il lavoro, un pick up agevole e versatile. Nelle comiche di L&H notiamo tutto questo, la vettura, simpaticamente soprannominata Flivver (macinino) e soprattutto, affettuosamente, Tin Lizzie (lucertolina di latta) accompagnerà i due nella molteplicità delle sue funzioni: sarà mezzo di trasporto in Big Business con gli alberi di Natale, strumento di lavoro in Hog Wild (per appoggiarvisi una scala) o mezzo per andarci in Busy Bodies, addirittura piccola (molto) limousine per accompagnare i promessi sposi, due o tre che siano, dal giudice in Our Wife; la Ford T non sarà solo la berlina per le loro tranquille (si fa per dire) scorribande attraverso Los Angeles e Culver City.

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Come gli abiti un po’consunti esprimono lo stato di Laurel & Hardy e le bombette ne manifestano comunque la loro eleganza ed educazione, così Tin Lizzie ne esprime l’anelito di libertà presente in loro, come già espresso. Solo dispiace un po’ vedere queste simpatiche vetture spesso ridotte, alla fine della comica, a un ammasso di rottami (certe distruzioni sono però straordinarie), ma anche questo ha un ruolo sostanziale nella filosofia della coppia.

DONNE E GUAI

L’analisi che Oliver Hardy rivolge alla società non può trascurare l’elemento femminile. Neppure Stan, nell’elaborare le gag, lo può e deve sottovalutare. L’ universo comico comprende sempre una presenza femminile, basti pensare a Charlot e Buster Keaton, presenze a volte rassicuranti ma più spesso conturbanti e comunque presagio di situazioni difficili da affrontare, per svariati motivi.

Laurel Hardy.Artisti del sorriso

Nel variegato mondo di Stan e Ollie la musica non cambia: nell’economia delle loro comiche non avrebbero avuto senso mogli accondiscendenti e permissive, tanto meno dolci e comprensive. Spesso e volentieri i nostri eroi appaiono con al loro fianco donne arcigne, affettuose solo nella misura in cui vengono trattate gentilmente da mariti in modalità tappetino, per poi rivelarsi, in caso contrario, addirittura vendicative. Queste caratteristiche, già di per sé divertenti, sono il pretesto per giustificare un sotterfugio, una fuga, una ribellione da parte dei nostri che, senz ’altro di cuore buono, tuttavia mal sopportano i restringimenti della libertà alla quale si sentono intrinsecamente portati. Si pensi a Sons of the Desert, film emblematico delle regole imposte dalle mogli e non rispettate dalla coppia: le donne dimostrano affetto ma non la necessaria comprensione per ciò che i loro mariti desidererebbero, ne riceveranno pan per focaccia con la mancata sincerità che avrà tuttavia esiti diversi.

Contestualizzerei il tutto alla presenza degli animali, altra entità ricorrente delle loro avventure: anche queste creature creano spesso problemi a Stan e Oliver ma il modo di comportarsi dimostrano una volta di più il loro buon cuore, all’apparenza insofferente ma senz ’altro altruista e sensibile.Anche gli animali, e citare Lucky Dog viene naturale vista l’importanza di quella prima loro comica, aiutano a cogliere elementi fondamentali della loro filosofia oltre a farci apprezzare alcune gag tra le più perfette nei tempi.Anche gli animali si comportano in maniera differente, a volte fanno tenerezza (e la coppia ricambia), altre diventa una minaccia impaurendo i malcapitati. È il parallelo femminile, a ben guardare, ecco perché la contestualizzazione.

Le donne no, non li ossequiano, si deve elaborare sempre un piano per poter sfuggire da loro onde riacquistare la propria dignità di uomini, invero poco rispettata da compagne egoiste, opportuniste e approfittatrici.

All’analisi attenta si coglie come Oliver mantenga comunque una sua eleganza tipicamente del Sud mentre Stan, quando portato all’esasperazione, non trascura pedate ed una certa violenza nei confronti di chi li opprime. Naturalmente l’aggressività porta al sorriso, nulla a che fare

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